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Articoli: Idee e Consigli

Piante in casa: 5 errori assolutamente da evitare
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Le piante in casa sono un elemento d’arredo che va al di là del semplice oggetto accessorio per abbellire e completare un progetto di interni. Sono un elemento vivo e che richiede una costante cura quotidiana, nonché un’attenzione particolare, legata ad una serie di fattori che legano il “verde” indoor alle caratteristiche di una dimora. Per gli amanti della natura non vi sono eccessivi problemi. Chi adora la flora sotto tutte le sue forme, sa benissimo come ci si deve approcciare quando si intende includere vasi, vasetti e quant’altro, all’interno di un’abitazione. La conoscenza delle varie specie, implica che un padrone di casa attento, saprà quale disposizione sarà più congeniale alla crescita della pianta stessa, se è preferibile un ambiente soleggiato o in ombra, se necessita di più o meno umidità e così via. Se invece non si ha propriamente il cosiddetto pollice verde, è bene avvalersi di alcune idee e consigli per evitare dei comportamenti sbagliati che danneggerebbero irrimediabilmente la vegetazione “casalinga”. Oggi vi vogliamo pertanto segnalare 5 fondamentali errori che sono assolutamente da evitare quando si intende decorare casa con le piante e che nel dettaglio riguardano: gli sbalzi di temperatura; le eccessive correnti d’aria; la limitata fonte di luce; il sovrabbondante calore del sole; la sproporzione tra umidità e secchezza. 1. Gli sbalzi di temperatura Ogni pianta ha le sue esigenze specifiche e persino le specie più resistenti non gradiscono gli eccessivi sbalzi di temperatura. Ciascuna specie dovrebbe essere collocata in un luogo di casa dove si possano ricostruire le condizioni ambientali più simili al loro luogo natio, per evitare dei repentini cambiamenti di un perfetto equilibrio naturale. Come abbiamo già sottolineato, il verde in casa non può essere paragonato ad un qualsiasi soprammobile inerte di una zona giorno piuttosto che di una notte. Questo accessorio vivente richiede dei requisiti specifici per poter vivere bene anche indoor e il mantenimento di una costante termica è proprio uno di quei fabbisogni da rispettare. I bruschi cambi di temperatura non giovano mai sia nel caso di troppo freddo che di eccessivo caldo. La regola generale è pertanto quella di cercare di collocare le piante, in ambienti dove sia possibile mantenere una stabilità termica il più possibile vicino a quella originaria della varietà di pianta in questione. Se ciò non fosse fattibile è comunque preferibile avere una temperatura più fresca, anche per piante equatoriali e tropicali. Ciò che danneggia però maggiormente le piante è la differenza di temperatura che si viene a creare tra ciò che percepiscono le radici a terra e ciò che sta più in alto.   Per ovviare a tale problematica è sufficiente appoggiare i vasi su di un rialzo e far sì che anche la parte più nascosta goda della stessa condizione termica di fusto e foglie. 2. Le eccessive correnti d’aria Un altro errore da evitare, quando si hanno piante in casa, sono le eccessive correnti d’aria che possono far ammalare e danneggiare irrimediabilmente la vegetazione. Sia in inverno che in estate, è naturale arieggiare i vari ambienti di un’abitazione e molto spesso non ci rendiamo conto del patimento che soffre il verde casalingo, partendo dai semplici e piccoli spifferi per arrivate a folate di vento più intense. Le correnti attivano una traspirazione della pianta eccessiva, facendole perdere dei liquidi in modo non naturale, che molte volte non sono più recuperabili, nemmeno bagnandole con più frequenza. Sincerarsi dunque, che fiori appesi o vasi a terra non si trovino sulla linea d’aria diretta di due aperture, è un’accortezza importante da non prendere assolutamente alla leggera, così come il non sottoporle al flusso di eventuale aria condizionata presente in molte case. 3. La limitata fonte di luce Benché alcune tipologie di vegetazione possano resistere molto bene anche in presenza di ombra, la limitata fonte di luce non è comunque consigliata quando si sta parlando di arredare casa con le piante. La luce è, ovviamente, di vitale importanza per tutte le specie di verde e anche se alcune possono crescere e vivere in ambenti poco luminosi, è anche vero che un minimo di illuminazione la devono pur sempre avere. Molto verde d’appartamento non è propenso a ricevere una diretta luce solare, ma anche questo fattore non implica che fonte luminosa debba essere messa da parte. Per non sbagliare è sufficiente capire a priori quale sarà il luogo in cui le piante stesse verranno collocate. In questo modo sarà più semplice scegliere la varietà più consona, valutando il bisogno e la quantità di luce che esigono per vivere rigogliose e floride.  4. Il sovrabbondante calore del sole Un quarto aspetto da non sottovalutare è il calore del sole, che non è sempre sinonimo di vantaggio ed elemento positivo per le piante in casa. La sovrabbondanza di caldo brucia inevitabilmente le varie componenti di qualsiasi specie vegetale, sia che arrivi in maniera diretta, ma ancor più se in modo indiretto quando attraversa una porta vetrata o una finestra. Il deperimento avviene in maniera abbastanza repentina, ma finché l’eccessivo calore non intacca le radici è fattibile salvare la pianta stessa. E’ tuttavia consigliabile posizionare il verde in luoghi dove il sole non lo “tocchi” per troppo tempo e che magari sfiori foglie e fiori, esclusivamente nelle ore meno calde della giornata.  5. La sproporzione tra umidità e secchezza Un ulteriore comportamento da evitare per avere piante rigogliose in casa, riguarda la sproporzione tra umidità e secchezza, che si può venire a creare durante il cambio climatico e di stagione nell’arco dell’anno. La vita della vegetazione in generale, dipende per lo più da tre fattori: irrigazione, illuminazione e appunto umidità. All’interno di un ambiente umido, la vegetazione riesce sempre e comunque a sopravvivere. Invece, gli sbalzi che un impianto di riscaldamento o uno di climatizzazione, apportano all’interno di una casa, provocano un cambio di clima repentino, molto più asciutto e secco. Questo provoca una disidratazione immediata di tutta la pianta, che appassirà senza possibilità di ripresa. Per ovviare a tale problematica un’idea è quella di inserire nei vari ambienti un umidificatore, che riporterà il corretto equilibrio interno, con un giovamento istantaneo di tutti i fruitori “viventi” delle stanza interessate.
7 soluzioni per inserire un tappeto vintage in casa
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Un tappeto in casa è uno degli elementi d’arredo più utilizzati sin dai tempi più antichi. Utilissimo per completare l’aspetto estetico e lo stile dei vari ambienti di una abitazione, assume al contempo la funzione di scaldare, nel vero senso della parola, i vari spazi interni in un’ideazione di home relooking. Già, perché un tappeto offre nell’immediato quel senso di tepore quando si cammina a piedi nudi, ci si siede a terra per giocare o ci si sdraia in compagnia di un buon libro da leggere. Infinite sono le combinazioni che interessano la scelta di un accessorio così fondamentale, e che nel dettaglio riguardano: la grandezza; la forma; il colore; il materiale; la finitura; la trama. Tutti elementi che mescolati insieme, danno vita a oggetti unici e dal design particolare. Oggi vi vogliamo parlare di una scelta stilistica unica, ovvero di come arredare casa con un tappeto vintage. Tanti elementi retrò sono ritornati in auge quando si tratta di progettare una nuova dimora, perché ammettiamolo, il fascino di questi complementi è davvero intramontabile. Abbiamo definito questa soluzione come “unica” perché utilizzare un tappeto datato, significa personalizzare alcune zone giorno o notte, in modo del tutto originale e con un pezzo esclusivo che nessun altro potrà mai possedere. Includerlo in contesti diversi e abbinarlo agli stili più disparati, consente di creare delle progettazioni vintage di tendenza, giocando con tappeto dall’ appeal senza tempo, che ben si inserisce nell’ottica attuale e odierna di vivere la casa. Un ingresso con una passatoia in stile retrò Un ingresso con una passatoia in stile retrò sottolinea immediatamente il carattere e la singolarità, di progettare una entryway estrosa e anticonformista. Mixare diversi accessori, colori e finiture richiede di per sé un’eccentricità a livello estetico, che in pochi hanno il coraggio di far emergere. Se a questo aggiungiamo il riutilizzo del tappeto della nonna, allora il termine “stravaganza” è quello che maggiormente definisce un progetto di interni, con un vintage carpet che si rispetti. Bellissimo, mai fuori moda e davvero confortevole, infonde un senso di grandissima cordialità non appena si varca la soglia di casa. Soggiorno layer look con tappeto vintage in formato XXL Abbiamo già parlato del layer look style: un trend del mondo dell’arredamento, che ha la peculiarità di sovrapporre fisicamente i tappeti in casa, i quali riposti uno sopra l’altro, caratterizzano e personalizzano i vari ambienti con un aspetto fresco e distintivo. Adoperare forme e dimensioni diverse aiuta naturalmente a raggiungere lo scopo. Ecco che allora un tappeto vintage in formato XXL in soggiorno, diventa l’ultimo “strato” che si appoggia su passatoie più contemporanee o su elementi marginali che contraddistinguono una zona ben definita per la sua funzione, all’interno del soggiorno stesso. Un modo molto versatile di giocare con oggetti che già si possiedono e necessitano solamente di essere rivisitati con nuove idee e piccoli restyling, utili per arredare casa. Tappeto retrò in una sala da pranzo moderna Ciò che contraddistingue e delinea una sala da pranzo è l’utilizzo di un tappeto posto al di sotto di tavolo e sedute. Abbinare questi mobili in modern style ad un accessorio tipicamente vintage, ha davvero tantissimi pro a suo favore. I vantaggi che scaturiscono da un progetto di commistione di un tappeto retrò in una sala da pranzo moderna, riguardano: l’aiuto a rendere meno fredda l’atmosfera circostante; la delimitazione visiva dei due differenti stili, che li rende però entrambi i protagonisti della stanza. Provare per credere! Studio minimal con tappeto vintage Nessuno spazio in casa, come uno studio anche gestito in maniera minimal, è il luogo decisamente più adatto ad essere arredato con un tappeto vintage. Una zona molto privata e spesso contenuta nelle dimensioni, che racchiude tutto un mondo molto personale e intimo. Qui un accessorio retrò riempie l’intera zona e funge da sfondo a mobili, lampade, libri e quadri, che si amalgamano benissimo in una commistione di stili che si fondono gli uni con gli altri. Una commistione solo apparentemente casuale, che viene invece studiata a priori in modo che tutto dialoghi alla perfezione. Bagno contemporaneo e tappeto vintage Anche un bagno contemporaneo, arredato con un tappeto vintage, offre risultati inaspettati in un progetto d’interni davvero sensazionale e unico. Un tocco di colore e di tradizione che si tramanda è estremamente utile anche all’interno di una stanza di servizio, che deve risultare, oltreché funzionale e pratica, anche accogliente e ricercata. Un accessorio tessile retrò è la classica ciliegina sulla torta da posizionare centralmente o in prossimità del mobile del lavabo, dove l’attenzione verrà focalizzata su un punto ben preciso, attorno al quale ruoterà tutto il resto. Tappeto vintage in una camera da letto esotica Oltre agli abbinamenti sopra descritti, sappiamo bene che il retrò diventa un degno complice di un orientamento orientale, legato all’utilizzo di elementi naturali. Mobili in legno, accessori in fibre e tessili prodotti artigianalmente, fanno da sfondo ad una camera da letto esotica dove un tappeto vintage trova la sua perfetta collocazione. Con i suoi disegni e i suoi colori si accosta molto bene a pareti monocrome a contrasto e ad elementi neutri, appesi alle pareti o disposti direttamente sul tappeto stesso. Un connubio ottimale che offre l’opportunità di personalizzare una zona notte senza troppa fatica. Stile vintage con tappeto nella cameretta per bambini Per chi pensa che uno stile vintage nella cameretta per bambini sia demodé, è senz’altro in errore. Sempre più spesso si vedono realizzazioni di tendenza anche negli ambienti per i più piccoli, dove pur progettando con un pensiero rivolto alla funzionalità di spazi per il gioco o per lo studio, si guarda con occhio tecnico anche al trend estetico da far emergere. Un tappeto retrò è un pezzo unico e molto spesso raro, che diventa il protagonista di quest’area per i piccini di casa, che dona calore e un senso di familiarità ad una nursery accessibile a tutti e con quella giusta dose di alto design.
Soluzioni per aumentare la luce in casa
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In molte abitazioni è necessario trovare delle soluzioni per aumentare la luce in casa. Questo perché magari le aperture non sono sufficienti o abbastanza grandi oppure perché gli ambienti interni hanno una disposizione particolare dove l’illuminazione naturale è davvero poco presente. Il benessere che una casa deve trasmettere a chi la abita, necessita di alcuni punti fermi che non possono davvero mancare al suo interno. La luminosità è proprio uno di questi. Quindi, risolvere tale problema, è assolutamente necessario per aumentare il comfort che deve essere garantito nelle varie stanze di una dimora. Alcuni escamotage sono immediati e non richiedono lavori invasivi o budget troppo elevati per essere attuati. In altre situazioni, bisogna invece valutare delle alternative anche più incisive, dove l’intervento rientra obbligatoriamente in opere maggiormente importanti, per raggiungere interamente lo scopo. Vi proponiamo allora 5 idee e consigli, per capire come fare per avere più luce naturale in casa e che nel dettaglio riguardano: l’eliminazione delle tende; l’utilizzo di porte in vetro; l’uso di colori chiari. l’apertura di un lucernario; l’adozione il vetrocemento. Tutti i suggerimenti che andremo ad approfondire, andranno naturalmente gestiti caso per caso e in base ad alcuni fattori fondamentali che caratterizzano la tipologia di mancanza di luce in ciascuna abitazione. Solo dopo un’attenta valutazione si potrà andare a formulare un progetto di relooking ad hoc! Eliminare le tende Quando banalmente vengono tolte le tende per la pulizia di vetri e/o oscuranti delle varie finestre di casa, ci accorgiamo immediatamente di quanta luce naturale in più, entri negli ambienti. Eliminare i tessuti su un infisso è un primo modo per aumentare l’illuminazione generale, garantendo un flusso continuo dei raggi solari in ingresso. Se non si hanno abitazioni troppo a ridosso della propria e la privacy viene garantita, non è un problema rimanere senza tendaggi. Un espediente ingegnoso che può aiutare, è quello di impiegare delle pellicole o addirittura degli spray, che opacizzano il vetro della finestra stessa, aiutando a far intravedere solamente delle sagome dall’esterno e rimanendo al contempo dei buoni conduttori per la luminosità. Per chi invece non riesce a rinunciare all’idea di avere una qualcosa di schermante, allora il consiglio è quello di acquistare del tessile molto leggero e quasi trasparente, come se fosse un velo da sposa che permetta alla luce di filtrare comunque. Utilizzare porte in vetro Altra modalità per avere più luce in casa è quella di utilizzare delle porte in vetro che separano i vari ambienti dell’abitazione. Il fatto di non avere dei pannelli pieni, assicura un passaggio di illuminazione diretto tra le stanze di casa. La trasparenza delle componenti vetrate, sia di piccole che di grandi dimensioni, è davvero utile in ogni punto in cui vengono inserite, e in particolare su ingressi bui, bagni ciechi o corridoi che non hanno affacci esterni, ma solo chiusi e diretti su zone giorno o zone notte. Il chiarore che filtra dalle porte in vetro, aiuta ad illuminare in modo naturale la casa, consentendo di limitare anche l’accensione di apparecchiature elettriche, abbracciando una visione di vivere in modo green ed ecosostenibile la propria casa. Per chi ne avesse la necessità è possibile modificare questa soluzione e nel caso specifico non installare solamente una porta in vetro, ma estendere questa modalità trasparente a tutta l’intera parete. In questo modo la luce entrerà attraverso una superficie più ampia e per chi desidera mantenere la propria intimità, sarà sufficiente installare delle tende scorrevoli all’interno della stanza, da chiudere all’occorrenza. Usare colori chiari L’uso di colori chiari per rivestimenti, tinteggiatura e complementi d’arredo, aiuta senz’altro a rendere più luminoso un qualsiasi ambiente. Un approccio poco invasivo e decisamente non costoso, per avere più luce in casa aumentando il benessere percepito al suo interno. Essere circondati da pavimenti e pareti in bianco, aiuta nell’intento di amplificare anche la poca luce presente in una stanza, permettendo di giocare con qualche tono diverso per mobili e accessori. Utilizzare un total white è l’idea più consigliata, quando le finestre sono davvero ridotte al minimo, l’appartamento è orientato a nord e le camere sono magari di modeste dimensioni. Avere il colore bianco come fondo e d’insieme per tutto, permette di amplificare al meglio lo spettro luminoso esistente. E per chi pensa che l’ambiente possa risultare eccessivamente asettico, è fattibile pensare di scaldare l’atmosfera con arredi caratterizzati da materiali quali il legno o le fibre naturali (rattan, midollino e vimini), che riescono a personalizzare in modo confortevole e accogliente anche una tavolozza monocromatica. Aprire un lucernario Se le alternative di cui vi abbiamo parlato sinora non sono totalmente efficaci per risolvere il vostro problema di ottenere più luce in casa, è necessario valutare interventi più importanti, che possano soddisfare il fabbisogno di illuminazione naturale. In base alla disposizione degli ambienti e alla loro localizzazione a piano terra o sopraelevato si può pensare di aprire un lucernario nel tetto per convogliare la luminosità diretta nello spazio interessato. Tale scelta aiuta enormemente ad ampliare il passaggio di luce in casa; questo perché arriva in modo diretto e più efficace rispetto ad una finestra posta nella classica posizione verticale a parete. Inoltre si coniuga un secondo beneficio, che è quello di poter migliorare anche l’aerazione del locale stesso. Adoperare il vetrocemento Il vetrocemento è un materiale edile che è stato ampiamente utilizzato e continua ad esserlo tutt’ora. Blocchi solitamente quadrati di cemento con vetro smerigliato su due lati, hanno trovato impiego in abitazioni di ogni genere e per risolvere un’infinità di problematiche relative alla luce. Questi elementi, posizionati gli uni vicini agli altri, creano delle pareti divisorie dove la privacy è garantita così come l’ampliamento dell’illuminazione, attraverso la componente trasparente. E’ un escamotage utile e pratico e se inserito nel contesto adatto serve senz’altro per avere più luce naturale in casa. Adoperato in special modo per muri divisori in ingressi è anche utilizzato come pareti paraschizzi in cucina. Una duplice funzionalità che permette alla luce di passare e al contempo di avere una superficie facile da igienizzare.
Cactus decorativi per arredare gli ambienti di casa
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Cactus! Una pianta che praticamente tutti abbiamo avuto in casa e che si rende un tema versatile e decorativo per arredare gli ambienti di casa. Già, perché questo tipo di vegetazione, che parte da elementi small per arrivare a soluzioni XXL, può essere rivisitato in tantissimi modi. Da accessorio o piccolo dettaglio, può diventare un elemento preponderante nella stanza in cui è inserito, soprattutto in base alla scelta stilistica d’arredo e al numero di oggetti, caratterizzati da questa tematica frizzante. Dal jungalow style al boho chic, dallo stile eclettico al più contemporaneo e minimalista orientamento, un cactus si inserisce sempre in modo giocoso e immediato, assumendo ogni volta connotati estetici differenti e di grande tendenza! Piante grasse bonsai o extra large, lampade da tavolo, set di biancheria e cuscini o carta da parati, fanno di un cactus, un soggetto perfetto, fresco e allegro, adatto sia per zone giorno trendy, che per camere da letto di grandi e piccini. Vediamo le idee e i consigli di oggi, per decorare casa con i cactus, in maniera easy dove design e stile si fondono per ottenere un progetto d’interni bello da vedere, ma soprattutto da vivere. Cactus decorativi su tele e quadri per le pareti Il modo più semplice per rinnovare casa è quello di appendere cornici e stampe per svecchiare muri e nicchie dei vari ambienti, giocando con diverse dimensioni e disposizioni. Se volete essere originali ed evitare i tradizionali paesaggi o i classici disegni geometrici astratti, perché non optare per tema green, allegro e spensierato? Usare cactus decorativi su tele e quadri per le pareti è senza dubbio un’idea estrosa e singolare, ma con dei riscontri davvero inaspettati. Per chi ricerca realizzazioni ancora più uniche e che sottolineino un design distintivo ed elegante, optare per delle versioni in black & white, sarà una strada assolutamente da percorrere. Le stampe o le fotografie monocromatiche riescono sempre a dare un valore aggiuntivo alle pareti su cui sono appese, perché cariche di emozioni dal sapore retrò. Anche un cactus può rientrare in tale categoria e diventare un elemento decorativo importate per arredare un ingresso, una zona giorno e persino un ambiente di servizio come il bagno.  Cactus: classica pianta da vaso per arredare casa Come abbiamo già anticipato, il cactus è una tipica pianta grassa che quasi tutti hanno prima o poi sperimentato all’interno della propria abitazione. Una particolare forma di vegetazione che nelle versioni classiche a foglie o con fiori colorati e spine, sa donare quel tocco green ai vari ambienti di una dimora, senza esagerare. Una scelta che piace a molti per l’estrema a facilità di manutenzione. Una specie che non richiede infatti eccessive cure e con poca acqua e la quantità di luce necessaria, riesce a sopravvivere anche nelle case di chi non possiede propriamente il cosiddetto pollice verde. Giocare con i cactus nella loro conformazione da vaso, per decorare un soggiorno, una cucina o una veranda, è una cosa molto semplice se si seguono dei piccoli step, per capire bene come sia meglio inserirli nelle varie stanze. I fattori, che è bene ponderare per arredare casa con dei cactus in vaso, riguardano: la scelta della grandezza della pianta; la decisione sulla quantità dei contenitori; la selezione di una o più tipologia di specie. La dimensione del cactus è fondamentale per decidere vicino a quale altro elemento d’arredo, questo accessorio decorativo dovrà essere collocato. Un fusto imponente e molto alto starà benissimo accanto ad un divano, ad una libreria o ad una vetrinetta, mentre un’opzione più contenuta potrà essere disposta sopra un tavolino da caffè o su un mobile nell’ingresso. La quantità di oggetti determina allo stesso modo il luogo dove i cactus andranno meglio distribuiti in casa. Agglomerati di molti vasi delle stesse dimensioni sono perfetti per i cactus formato bonsai, ideazioni più minimal interessano invece l’assembramento di tre o quattro contenitori al massimo. La selezione di una o più specie per creare delle composizioni alternative, dipende invece dai gusti personali dei padroni di casa. Non vi sono regole in merito e la fantasia e le predisposizioni anche casuali, sono ottimali quando si tratta di cactus in vaso per arredare casa. Cactus in casa: biancheria a tema Eclettici, informali e carichi di energia, i cactus per decorare casa entrano ad ampio raggio anche nella categoria tessile. Inserire della biancheria a tema aiuta ad enfatizzare la scelta verso l’utilizzo di questa pianta per arredare casa. Tendaggi, copriletti, lenzuola e plaid vengono disposti in ambienti dagli stili più diversi e ogni volta con un risultato estetico straordinario. Le camere da letto sono maggiormente interessate da questa ideazione di home decor. Copri piumini con cactus giganti, testiere imbottite e tende con la medesima tipologia di pianta, diventano parte di un progetto a tema molto personale e incisivo. Un modo immediato e semplice per caratterizzare una zona notte diversa e scherzosa! Cactus mania: luci e soprammobili ad hoc Anche in tema di illuminazione e di accessori la cactus mania ha colpito, inserendosi in tante abitazioni dove arredare casa con questo tema è diventato un must di tendenza. Soprammobili ad hoc trovano spazio su consolle, scrittoi, librerie, camini e mensole, diventando un ammennicolo simpatico e stravagante, ricordo magari di un viaggio o simbolo di un regalo molto gradito. Anche le luci a forma di cactus stanno spopolando e riescono ad inserirsi perfettamente sia in zone giorno, con ideazioni da tavolo per scrivanie o tavolini, sia in camere da letto (in special modo per teenager), con abatjour creativi con luci d’atmosfera. Cuscini decorativi con cactus trendy e di stile Ulteriore modo per impiegare il tema cactus trendy e di stile, riguarda l’impiego di cuscini decorativi su cui ci si può davvero sbizzarrire con infiniti motivi a scelta. Molto empatici quegli oggetti che riprendono l’effettiva forma di questa pianta grassa e che nella varia palette dei verdi, riesce ad abbinarsi a moltissimi orientamenti in tutti gli ambienti. Più pratici, grazie alla geometria del guanciale, sono invece i classici e morbidi appoggi quadrati che vedono i cactus presenti su federe colorate e decisamente pittoresche. Per far spiccare l’elemento protagonista è bene utilizzare un corredo monocromatico che richiami i colori di foglie o fiori, senza esagerare nell’inserimento di troppo prodotti simili che si perderebbero nell’insieme della composizione. Un look effervescente e brioso, assolutamente da provare!
Scegliere e abbinare le tende: 5 tipologie per 5 stili in casa
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Come scegliere e abbinare le tende nei vari ambienti di un’abitazione, è un dilemma che si trovano ad affrontare tutte le padrone di casa attente e desiderose di concludere un progetto d’interni chic e di design. Arrivati alla decisione cruciale su questo accessorio, spesso ci si domanda su quale sia la tipologia corretta da coordinare allo stile di casa e in base a quali criteri, indirizzarsi verso la soluzione più ottimale. Prima di arrivare al punto di capire verso quale palette orientarsi, se optare per fantasie multi color o rimanere sul monocromatismo, è necessario informarsi sulle varie tipologie di tendaggi che esistono in commercio, facendo già una prima scrematura, eliminando quelle che già di primo impatto non ci sembrano le più adatte al nostro stile di casa. Se l’orientamento estetico degli arredi, punta su un classico in arte povera, non sarà davvero corretto abbinarvi una tenda a vetro con lamelle orientabili, decisamente più adatta ad un look industrial. Viceversa una soluzione drappeggiata e con tessuti pesanti e mantovane abbinate, sarà perfetta per una casa con mobili in stile chippendale, ma in netto contrasto con un bohemien o un jungle style. Ecco perché il primo aspetto da considerare, ancor prima di valutare il tessuto, la tipologia di movimento, la forma e il colore, è lo stile dell’ambiente circostante a cui devono essere associate. Tra le tante idee e consigli che vi possiamo fornire, per abbinare le tende allo stile della casa, oggi vedremo nel dettaglio: una tenda ampia a terra, leggera in stile scandi boho; una tenda ad anelli, evanescente per uno stile scandinavo; una tenda a pacchetto, informale per uno stile rustic jungle; una tenda morbida, colorata per uno stile eclettico; una tenda a vetro orientabile, minimal per un modern style. Tenda ampia a terra: leggera in stile scandi boho Lo stile scandi boho è un approccio particolare in ambito d’arredo che prevede un look ibrido dove il linearismo e il total white dello stile nordico vengono contagiati dallo spirito eclettico e non convenzionale, tipico della filosofia bohemien. Qualsiasi accessorio, scelto per completare un progetto di interior di questo genere, deve essere ponderato e non spiccare sui complementi inseriti, già originali e protagonisti assoluti dell’ambiente di casa. Una tenda ampia, morbida che ricade a terra e leggera nel movimento è perfetta per uno stile scandi boho da manuale. La scelta deve ricadere su un tessuto poco lavorato e neutro che arricchisca e completi uno stile già di per sé importante, sottolineando con semplicità e discrezione, l’atmosfera versatile presente. Tenda ad anelli: evanescente per uno stile scandinavo Anche uno stile scandinavo che si rispetti, richiede degli accessori sobri ed equilibrati, e ancor di più per quel che riguarda la sfera del tessile. Premesso che il più rigoroso scandi style non prevede l’obbligo e l’ausilio di tendaggi a finestra, nella sua rivisitazione delle nostre case, lo permette ma in modo decisamente essenziale. Una tenda ad anelli, ovvero con passanti su un tipico bastone, sono la scelta e l’abbinamento più riuscito. Evanescenti nella loro sofficità, ultimano una realizzazione di interni in maniera esemplare, senza mai spiccare sugli elementi circostanti. Oltre al bianco e alle sue varianti, sono concessi anche i toni del grigio in tutte le sue sfumature. Tenda morbida: colorata per uno stile eclettico Quando una casa predilige uno stile eclettico, creativo e ricco di tanti elementi diversi, anche gli accessori devono necessariamente ricadere sull’originalità, per conformarsi al sapore dell’atmosfera generale che si respira. Abbinare quindi una tenda morbida e colorata, aiuterà senz’altro ad enfatizzare questo eclectic style e a renderlo ancor più unico e personale. Osare con fantasie diverse e solo apparentemente a contrasto con l’arredo e i complementi circostanti, è in questo caso una strada ottima da seguire. Il look generale che ne scaturirà sarà vincente in una casa in stile eclettico, dove anche un optional come una tenda diventa importantissimo per riuscire ad ottenere un risultato eccellente e completo sotto ogni forma. Tenda a vetro orientabile: minimal per un modern style  Stile moderno in casa, dove minimalismo, basico ed essenziale sono sinonimi di un’estetica impeccabile, chic e di design. Come abbinare una tenda ad un arredo che sottolinea queste qualità nella propria abitazione? Non è effettivamente semplice come si pensa e cadere in qualche errore di forma può davvero succedere. Il consiglio è quello di utilizzare una struttura rigorosa e poco malleabile, e che segua l’andamento e il perfetto disegno della finestra o porta finestra in questione.  Una tenda a vetro è una scelta sempre vincente e che si abbina molto bene con un modern style inflessibile. Per evidenziare ancor di più il rigore e il concetto minimal presente in casa, abbinare sempre una tenda a vetro, ma che sia realizzata alla veneziana e orientabile, è il top in termini di coordinamento.  Una linearità spiccata, dove funzionalità e valenza estetica sono racchiuse in una tenda solitamente utilizzata per esterni, ma che in questa circostanza, si sposa benissimo in una realizzazione di interni studiata nei minimi dettagli.  Tenda a listelli: informale per uno stile rustic jungle Una tenda a listelli è una variante più informale di una classica veneziana e perfetta per essere abbinata ad uno stile rustic jungle dal sapore naturale. Invece di essere realizzate in pvc o su richiesta anche in altri materiali, questa tipologia di tendaggio viene creata con sottili lamelle in legno che possono all’occorrenza essere raccolte con tecnica a pacchetto, rendendosi versatili in qualsiasi ambiente di casa. La scelta materica e il colore neutro sono assolutamente indicati quando di intende seguire un’idea green ed eco sostenibile, sia per le modalità tecniche che estetiche all’interno della propria abitazione. Abbinare quindi una tenda a listelli in tinta basica, segue appieno la linea che si deve mantenere, per enfatizzare l’aspetto rustic jungle che già si possiede in casa e renderlo ancor più emblematico e impeccabile nella sua completezza.
Come arredare una sala hobby
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Avere a disposizione uno spazio in casa, anche piccolo, per creare una sala hobby è il sogno di chi ha differenti passioni e passatempi. Dalla musica all’arte, dal bricolage al giardinaggio, molteplici sono i settori che impegnano molti padroni di casa nel loro tempo libero e che vorrebbero gestire all’interno di un ambiente nella propria abitazione, utilizzando un sottotetto, un seminterrato o un disimpegno non sfruttati. Ma come arredare una sala hobby, che sia funzionale e al contempo bella da vedere? Utilizzare un pizzico di ingegno ed estrosità nello scegliere i giusti arredi, e soprattutto consoni con l’attività che si andrà a svolgere, aiuta nella realizzazione di un progetto che non va assolutamente sottovalutato. Anzi, arredare una sala hobby, significa far emergere appieno la personalità di chi andrà ad occuparla, organizzando uno spazio molto intimo che deve essere caldo, accogliente e confortevole. I colori, i rivestimenti, i complementi e gli accessori dovranno rispecchiare nella loro totalità i gusti del fruitore, giocando su aspetti familiari, unici, originali e con un tocco di design che non può mai mancare! Tra le tante occupazioni, abbiamo selezionato e che riguardano: una pottery room come sala della ceramica; un art studio come camera per dipingere; una stanza per il giardinaggio e la botanica; una sala cucito con organizzazione sartoriale; uno studio fotografico home made. 1. Pottery room: la sala della ceramica L’hobby di creare degli oggetti di ceramica, appassiona milioni di persone da tempi immemorabili e gestire questa attività artigianale casalinga non è poi così difficile come si pensa. E’ vero che lavorare argilla e creta, per una produzione home made di vasellame, richiede alcuni strumenti fondamentali, ma che organizzati nel modo giusto, non occupano davvero molto spazio. Arredare una pottery room prevede l’inserimento di: un banco di lavoro: indispensabile per appoggiare il materiale durante il suo maneggiamento e quando sostanzialmente si inizia a modellare con le mani; scaffali a giorno: utili per organizzare i vari utensili per la realizzazione delle forme con relative finiture, come stampi, spatole, stecche, mirette, pennelli e colori. Incasellare ciascun attrezzo, in base alla sua funzione, renderà più semplice il lavoro; torni e tornielle: fondamentali per la realizzazione di oggetti più professionali e che richiedono decorazioni più attente e minuziose. mensole: semplici e lineari per appoggiare i prodotti terminati nella fase pre e post cottura. A questi arredi, per una sala della ceramica che si rispetti, va naturalmente aggiunto un forno. Esistono modelli a pozzetto o con apertura frontale. In entrambi i casi consigliamo una capacità di 50 l per una sala hobby in casa, sufficiente come capienza e contenuta nelle dimensioni. Non richiedono permessi particolari per essere installati, ma necessitano di un buon ricircolo di aria, dato l’odore intenso che si sprigiona a causa delle alte temperature. 2. Art studio: una camera per dipingere L’hobby della pittura accomuna molte persone. Realizzare una sala apposita in casa per dedicarsi a questa passione non necessita davvero di molti complementi o arredi. Scaffali o mensole a giorno dove poter sistemare pennelli, barattoli di colori e tele immacolate sono sufficienti. Emblematici e molto apprezzati, per un intervento di interior in questo senso, sono i vecchi mobili della nonna dove strati e schizzi di tempera e tinte a olio segnano i tempi della produzione artistica in continuo divenire. Indispensabile il cavalletto e un comodo sgabello per lavorare. Una camera per dipingere, che si trasforma in un art studio casalingo richiede della luce naturale e se possibile un angolo per sistemare un lavabo per la pulizia degli attrezzi. 3. Stanza per giardinaggio e botanica Giardinaggio e botanica sono altri due interessi che oltre ad essere praticati nell’outdoor di casa, rientrano tra i più gettonati passatempi di vere e proprie orangerie o di stanze adibite alla coltivazione di piante e fiori. Per arredare una sala hobby di questo genere è necessario capire cosa si intende piantare e curare. Infatti, in relazione alla tipologia di verde che si andrà a piantare, ci si dovrà organizzare con aiuole a terra o vasi su scaffali e attrezzare l’ambiente in base a ciò che le condizioni di una stanza “green” richiedono. Temperatura e umidità vanno controllate in modo da assecondare il micro clima ideale per la vegetazione e la presenza di acqua corrente è indispensabile. Anche la luce è fondamentale, pertanto questa sala hobby di casa dovrà essere esposta nel modo migliore e dotata di finestre per l’ingresso della luce naturale. I mobili indispensabili sono: un tavolo resistente per potature, re-invasamenti e concimazioni e un armadio o una rastrelliera per riporre cesoie, annaffiatoi, terra e tutti gli strumenti del mestiere.  4. Sala cucito: organizzazione sartoriale A differenza di altri passatempi, arredare una sala cucito da dedicare al settore tessile DIY, richiede una vasta quantità di arredi e spazio per realizzare un’organizzazione sartoriale, in un ambiente esclusivamente destinato al cucito. Se è vero che per creare capi di abbigliamento fai da te, accessori per la persona o biancheria di vario genere per la casa è sufficiente una macchina da cucire, è anche vero che stoffe, fili, lustrini, merletti, bottoni e cerniere, necessitano di un loro luogo per essere collocati in maniera ordinata, facilmente reperibile e sempre ripristinabile. Reperire mobili vintage o di modernariato da negozi dismessi, permette di progettare la propria sala hobby in modo unico, elegante e dal design ricercato, con un occhio attento ad un look retrò. Altro approccio, che si rivolge invece a chi ama complementi d’arredo minimalisti e contemporanei, è quello di utilizzare scaffali a giorno, cassetti con divisori e tavoli da lavoro essenziali, magari in un total white attuale e luminoso. In tutti i casi, oltre a pianificare l’utilizzo di armadi, scaffali e mensole, vanno aggiunti accessori come manichini, appendiabiti e banconi dotati di metro e tacche. 5. Studio fotografico home made Come arredare una sala hobby per farla diventare uno studio fotografico home made? Nulla di più semplice e immediato. Chi ha la passione di “cogliere l’attimo” di oggetti, persone o situazioni attraverso l’obiettivo, per creare delle vere e proprie opere d’arte in celluloide, non necessita di alcun arredo particolare. Cavalletti per lampade apposite, qualche scaffale a muro per le varie attrezzature e un piano anche contenuto per appoggiare le macchine fotografiche, è tutto ciò che serve per questi appassionati. Chi solitamente si dedica alla fotografia indoor, ha più bisogno di un ambiente dove poter colorare le pareti circostanti, poiché fungono da sfondo essenziale all’elemento che andrà immortalato. Solamente all’occorrenza verranno considerati complementi d’arredo per contestualizzare e valorizzare eventualmente il soggetto in questione. Un passatempo easy e low cost a livello di organizzazione interna!
Pavimento scuro in casa: quali mobili abbinare
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Quali mobili abbinare con un pavimento scuro in casa? Ecco una domanda che sorge spontanea e che tutti si pongono quando ci si appresta a considerare l’arredamento più adatto da coordinare con un elemento così importante. La scelta di un pavimento scuro in casa è senza alcun dubbio un’idea di tendenza e di grande effetto, da valutare quando si progetta o rinnova casa. Grandi piastrelle in total black, listoni di parquet rivisitati in nero o mattonelle screziate e cangianti su toni cupi, sono soltanto alcuni trend del momento, che vengono considerati per essere posati all’interno dei vari ambienti di casa. Non vi sono infatti regole nette che impongano questo mood in una zona di un’abitazione piuttosto che in un’altra. Posare un rivestimento “tenebroso”, assicura un aspetto originale e incisivo caratterizzato da un tocco contemporaneo e distinto. Ma effettivamente come combinare i mobili in casa con un pavimento scuro così particolare da gestire? Prima di addentrarci nel dettaglio, per capire se sia meglio operare a contrasto con mobili chiari o continuare sulla declinazione di mobili scuri, è giusto elencare quali vantaggi e svantaggi implica la scelta di avere un pavimento scuro in casa. Scopriamo insieme come sfruttare i pro di un rivestimento scuro, che permetterà di selezionare l’arredamento migliore per dar vita ad abbinamenti di stile e classe. Pavimento scuro in casa: pro Un pavimento scuro in casa possiede sicuramente molti vantaggi che vanno considerati quando si è in procinto di scegliere questo particolare rivestimento per la propria abitazione. Tra i tanti pro, durante la fase di valutazione di un pavimento scuro, possiamo elencare: la capacità di definire in modo netto gli spazi, in special modo in grandi open space, per mantenere un’identità ben definita delle tante funzioni di casa, conferendo un’atmosfera coinvolgente e interessante; la versatilità: pur essendo scelto per ambientazioni contemporanee, con un look minimal ed essenziale, si adatta benissimo anche in contesti più tradizionali, abbinandosi a stili completamente differenti; l’attitudine di mascherare meglio goccioline e sporco in genere. In modo particolare in una cucina aiuta a nascondere antiestetiche macchie di cibo e in un bagno residui di capelli. Utilizzare tonalità incisive e audaci, permette inoltre di infondere grinta e carattere a qualsiasi ambiente di casa, giocando con un pavimento scuro dalle tante forme, dimensioni e pose che rendono vincente questa scelta così significativa. Pavimento scuro in casa: contro Tuttavia, esiste anche qualche contro indicazione quando si sceglie un pavimento scuro in casa, che sarebbe bene conoscere in anticipo e valutare di volta in volta per ogni singolo progetto d’interni. I colori bui e poco luminosi, danno purtroppo l’impressione che i vari spazi si restringano e risultino maggiormente contenuti rispetto a quanto in verità non siano. Questo approccio visivo, con la tendenza a rimpicciolire, è un connotato tipico del nero, del blu e del grigio che sarebbe meglio evitare in spazi dalle metrature minime e con sviluppi in verticale. L’atmosfera all’interno dell’ambiente risulterebbe opprimente e quasi claustrofobica. Pertanto le dimensioni sono il primo passo da tenere in considerazione. Il secondo step riguarda l’approccio fondamentale di utilizzare una tipologia d’arredamento che metta in equilibrio questa palette così vistosa e protagonista, con soluzioni in abbinamento o a contrasto, per valorizzare appieno un pavimento scuro in casa. Vediamo di seguito idee e consigli utili. Pavimento scuro: mobili chiari a contrasto Utilizzare un pavimento scuro in casa significa amare i colori intensi, ma per attenuare leggermente questo aspetto a livello cromatico, consigliamo di inglobare nell’ambiente dei mobili chiari a contrasto. Se l’impiego di palette leggere aiuta su soffitti e pareti, sono in realtà i complementi d’arredo e gli accessori abbinati che mitigano, scaldando l’atmosfera. In questo caso non si tratta solamente di scegliere un arredamento bianco, ma di capire quali colorazioni possono entrare nella sfera progettuale, anche in base allo stile e al trend che si vuole infondere allo spazio circostante. Farsi aiutare poi da un materiale caldo per eccellenza, è un altro metodo per mescolare colori ed effetti diversi. Inserire il legno nelle sue gradazioni più luminose, è perfetto quando si desidera rimanere su una linea sobria e che non spunti eccessivamente sul pavimento scuro posato. Ospitalità e accoglienza arricchiranno il look grazie a questo abbinamento sia in contesti tradizionali che più attuali. Mobili chiari a contrasto, laccati o al naturale, valorizzano un pavimento scuro in casa conferendo stile e note di tendenza alle zone oggetto d’intervento. Pavimento scuro: mobili scuri da abbinare Quasi tutti pensano che per bilanciare lo scuro di un pavimento in casa, sia necessario attivarsi verso l’acquisto di mobili chiari e neutri per aggiungere luminosità ai vari ambienti. Giocare invece con mobili altrettanto scuri da abbinare, aiuta a mantenere uno stile lineare e uniforme, che crea comunque un’atmosfera rilassata e omogenea. Ideazioni total black o exclusive grey, sono adorabili in contesti moderni dove tutto si fonde, pavimenti, soffitti, pareti e arredo e dove grazie ad un’illuminazione naturale ben sfruttata, non si percepisce affatto quel senso funereo di soffocamento. Per chi invece gradisce comunque uno stacco, benché abbia utilizzato pavimento e mobili scuri coordinati, optare per pareti bianche eteree è la scelta ottimale da effettuare. Il continuum proveniente dal piano di calpestio continua verticalmente sull’arredo, ma con una scenografia di fondo semplice e neutrale. Pavimento scuro e mobili: opaco vs lucido Per rendere davvero protagonisti sia un pavimento scuro che i mobili ad esso abbinati, valutare un’opposizione di finiture è un escamotage di gran successo. Opaco vs lucido! Un’ idea da sfruttare per mettere in risalto la medesima nuance, ma con un contrasto materico che la renda visivamente differente. Ad esempio, una parete di mattoni a vista tinteggiata con un colore scuro, può essere valorizzata dal medesimo tono, utilizzato per un pavimento in laminato. L’opacità e la porosità del muro, verranno valorizzate dall’effetto semilucido e perfetto del piano di calpestio, creando una contrapposizione armonica di stili. Altro scontro vincente, opaco vs lucido a livello di materiali con la stessa tonalità di fondo, riguarda l’abbinamento di un pavimento in marmo, a top e vasche da bagno in pietra lavica. Le combinazioni e gli accostamenti sono tantissimi e tutti di grande tendenza, ma ricordate: una superficie lucida richiede sempre la presenza di qualcosa di opaco, in modo da bilanciare la luce diretta e artificiale, calibrando gli effetti estetici presenti nell’ambiente.
Arredare casa con le piante: perfette anche in bagno
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Arredare casa con le piante è una soluzione ottimale, per abbellire e rendere profumato e colorato un qualsiasi ambiente di un’abitazione. Con le loro differenti caratteristiche, a seconda che si tratti di specie verdi o con fiori, hanno la duplice mansione di essere sia un elemento di decoro che uno strumento pratico e utile, grazie a peculiarità funzionali versatili. Se nelle varie stanze di casa arricchiscono uno spazio in modo esemplare, sono assolutamente perfette anche in bagno! Una tendenza molto in voga negli anni Settanta, è ritornata attualmente di moda grazie allo stile Jungle, che richiede necessariamente l’impiego di una fitta vegetazione ovunque lo si inserisca. Il bagno è un luogo ideale non solo per coltivare piante esotiche e legate a questo trend. Moltissime specie possono entrare a far parte dell’arredo di questo luogo di casa, con risultati davvero spettacolari. Da grandi spa casalinghe a bagni piccoli e di servizio, le piante sono importanti perché riescono a sanificare e purificare l’aria interna e al contempo ad arricchire un look ricercato e di stile. Ogni bagno presenta connotati diversi e non esistono indicazioni standard che permettano di creare una classifica certa, su quale pianta vada bene in modo esclusivo per quella tipologia di spazio. In generale, è consigliabile scegliere piante decisamente resistenti, che non temano né il caldo né il freddo, la penombra o l’eccessiva luce e l’elevata umidità.  Ma allora cosa valutare prima di inserire le piante nel bagno di casa? I fattori da considerare sono 5 e nel dettaglio riguardano: la dimensione della stanza; le condizioni di umidità; la quantità di luce; la temperatura dell’ambiente; il ricambio di aria. Vediamo insieme alcune idee e consigli utili per ciascuna necessità! Piante in bagno: la dimensione della stanza Considerare le dimensioni della stanza, quando si pensa di arredare con le piante in bagno, è un fattore da esaminare, ma che non deve eccessivamente imporsi sulla scelta della categoria di vegetazione da acquistare. Per chi non ha le idee chiare sulla natura, ma vuole accostarsi a questo mondo, consigliamo di avanzare per step e partire da vasi di piccola dimensione per capire se avere delle piante in bagno è ciò che fa per noi. La begonia, molto colorata e adatta a decorare, è una scelta ottimale. Capace di diventare un elemento ornamentale non impone la sua presenza sull’ambiente circostante, piccolo o grande che sia, e adorna in modo soft qualsiasi metratura. I filodendri sono al contrario piante tropicali che possiedono foglie molto ampie, adatte agli amanti di un effetto jungle, molto incisivo. Avere un bagno con una certa grandezza aiuta a non far diventare la stanza eccessivamente cupa e infestante, creando un look da foresta equatoriale senza pari. Piante in bagno: la condizioni di umidità Per chi pensa che sia meglio non inserire piante in bagno per l’eccessivo grado di umido presente, è in errore! Una vasta gamma di “verde” richiede necessariamente delle condizioni di umidità elevata, trovando così in questo ambiente di servizio, il luogo perfetto in cui vivere. E’ anche vero che non sempre il bagno presenta questo requisito, specialmente di notte e in pieno inverno quando fa molto freddo. E’ necessario quindi informarsi su quali specie riescano a gestire al meglio i cambi di habitat, che subiscono variazioni durante la giornata. La felce da interni, ad esempio, è una pianta che predilige situazioni umide e al contempo gode di grandi capacità per adattarsi a continui sbalzi di temperatura, quindi perfetta per poter essere inserita all’interno di un bagno con queste condizioni. Alcuni tipi preferiscono una luce intensa, altri più soft. In base a tale requisito sarà molto semplice collocarle maggiormente vicine ad una fonte di luce naturale, piuttosto che in una zona più buia del bagno stesso. Anche le piante che in genere crescono su altre specie vegetali, chiamate epifite, sono rigogliose in un ambiente umido come quello del bagno e pertanto indicate ad essere utilizzate per arredarlo. Piante in bagno: la quantità di luce Un altro elemento da considerare quando si parla di inserire le piante nel bagno di casa, è la quantità di luce necessaria per la loro sopravvivenza. Alcune varietà richiedono una scarsa luminosità, come l’aspidistra. Chiamata anche pianta di piombo, necessità di pochissime cure, ma soprattutto luce scarsa e indiretta. Appartiene alla categoria dei sempreverdi ed è capace di sopravvivere con una bassa illuminazione e pochissima acqua. Anche il bambù è una pianta che va illuminata in maniera mediata ed è particolarmente indicato per essere inserito in bagni ciechi. Entrambe piante da vaso, sono adattissime per chi non possiede uno spiccato pollice verde o si approccia al mondo della natura indoor per la prima volta. Anche le piante grasse possono essere una valida alternativa da inserire. L'aloe vera è una pianta rigogliosa e adatta per il bagno dove è necessaria la luce solare, ma non diretta perché può bruciarne le foglie. Posizionarla accanto a lato di una finestra è perfetto per farla crescere con costanza. L'asparagina è una pianta che ama l'umidità all’interno di un bagno di casa e trova il suo massimo splendore con molta luce, pertanto maggiormente adatta a locali di servizio con finestre o velux. Piante in bagno: la temperatura dell’ambiente  Dal momento che ogni bagno di casa è diverso, è necessario valutare oltre a umidità e dimensioni, anche la temperatura dell’ambiente. Questo è utile sia per capire la varietà di vegetazione da inserire, sia per trovare la posizione giusta per farla crescere. Le orchidee sono piante ideali per qualsiasi bagno, prosperano con condizioni di umido e luminosità più o meno intenso, ma prediligono ambienti in cui non faccia eccessivamente freddo. In bagni esposti a sud non trovano difficoltà a livello di condizione termica favorevole, se a nord è bene avvicinarle ad una fonte di calore come caloriferi o termo arredo. La sanseveria o lingua di suocera, è un’ottima scelta quando si vuole inserire qualcosa di alternativo alle piante da vaso. Bellissima nella sua collocazione sospesa, richiede poche cure e si adatta molto bene a qualsiasi ambiente, anche non troppo ideale. Perfetta quindi sia per bagni in cui il caldo non manca per tutto il giorno, sia in locali con una temperatura inferiore. Piante in bagno: il ricambio di aria  Il ricambio di aria all’interno di un bagno è doveroso e viene effettuato più volte durante la giornata. Quando si pensa di collocare delle piante in questo ambiente, si deve valutare anche la delicatezza e sensibilità di alcune specie, che temono le correnti d’aria frequenti. I pothos sono delle piante praticamente indistruttibili, che crescono con estrema facilità. Adatte a qualsiasi tipo di illuminazione e condizione climatica in genere, sono considerate quasi infestanti, perché nulla le scalfisce nemmeno i ricambi di aria abituali e ripetuti.
Arredamento olfattivo: essenze profumate per la casa
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Tendenze casa: come rendere accoglienti gli ambienti con i profumi  L’arredamento olfattivo è una delle tendenze casa attualmente molto in voga e ampiamente utilizzata in moltissimi progetti d’interni. In realtà non si tratta semplicemente di inserire una candela mangia odori in cucina, di applicare un diffusore di corrente nel corridoio o di utilizzare un pot-pourri in un cestino all’ingresso. E’ un trend che porta alla scoperta di un mondo più complesso e dedicato alla natura e al suo utilizzo in ambito sensoriale. E’ un modo versatile per personalizzare gli ambienti della propria abitazione e per renderla maggiormente ospitale. Il settore della home fragrances ha subito una eccezionale crescita sul mercato, perché sempre più tenuto in considerazione quando ci si appresta a rinnovare la propria dimora. In effetti quando si entra in una casa, ciò che viene percepito in primis è l’odore presente al suo interno, che deve essere gradevole e non invasivo. La sensazione di freschezza è quella che tutti si aspettano varcando la soglia d’ingresso e che già fa presagire degli interni con stanze pulite, calorose e affabili, benché vissute. Infatti è stato constatato che se un ambiente è dotato di un giusto profumo che lo avvolge, anche i relativi disordine e leggera confusione, non no sono più un elemento negativo su cui ci si sofferma. Ma come si arreda tenendo in considerazione i fattori legati all’olfatto? Gli elementi da valutare, quando ci si chiede come rendere accoglienti gli ambienti con i profumi, riguardano: la dimensione degli spazi: per esempio in grandi abitazioni con zone di rilevanti grandezze, sono ideali le essenze floreali che in aree ridotte risulterebbero al contrario troppo intense; lo stile d’arredo: in ambienti minimal, con orientamenti estetici che prediligono l’utilizzo di materiali freddi, quali metallo, cemento e vetro, è gradevole odorare fragranze speziate che richiamano i paesi caldi mentre in case eclettiche profumare le stanze con qualcosa di più casual e meno formale, come l’aroma del fieno o dell’erba, enfatizza il tema confidenziale utilizzato. Vediamo allora come utilizzare le svariate essenze, ciascuna con le sue proprietà e peculiarità, all’interno delle nostre case, facendo riferimento alle varie tipologie di profumi, ai tipi di diffusore, ai kit presenti sul mercato, tenendo in considerazione anche i loro costi e durata. Arredo olfattivo: a ciascun ambiente il suo profumo Se abbiamo affermato che sia la dimensione della stanza che lo stile d’arredo influiscono sulla scelta dell’arredamento olfattivo di una casa è anche vero che a ciascun ambiente viene associato il suo profumo in base alla funzione che svolge. Nell’elenco che segue, suggeriamo alcune scelte tipiche e ampiamente “indovinate”, da usare per rendere accoglienti le varie zone della propria abitazione: ingresso: è consigliabile utilizzare un’essenza discreta e leggera che invogli ad entrare e sostare in questa prima area di casa. Ottimi muschio bianco, agrumi, menta e liquirizia; corridoio: una zona di passaggio che funge da collegamento tra ambienti deve odorare di fragranze misurate e coinvolgenti. Perfette quelle fruttate, come mela verde, melograno e pesca; cucina: non si possono contrastare i profimi del buon cibo che viene preparato in questa zona di casa. Mantenersi sul tema è la scelta migliore e che ricade su moltissime piante aromatiche con alloro, rosmarino, menta selvatica, timo e maggiorana o su spezie tipiche come la cannella, il cardamomo, l’anice e i chiodi di garofano; bagno: lavanda, sandalo, vetiver, aloe vera sono alcune profumazioni perfette per questo ambiente di sevizio che deve mantenere un elevato e intenso standard a livello olfattivo; soggiorno: le essenze floreali sono da preferire negli ambienti dove è necessario mantenere tranquillità e relax. Giglio, gelsomino, mughetto e lillà vanno benissimo; workspace: profumi naturali che favoriscono una maggiore concentrazione, vanno privilegiate in un luogo dedicato allo studio o al lavoro. Tè verde, ginseng e verbena sono da preferire; zona notte: calore e intimità vanno di pari passo all’interno di una camera da letto. Utilizzare un arredamento olfattivo in tali spazi, significa appoggiarsi a profumi dolci come la vaniglia, il miele, la mandorla e il mughetto. Profumi per la casa: come si dividono le tipologie di essenze Le diverse tipologie di essenze si dividono in varie categorie, che tengono conto della sapiente miscelazione di ingredienti che hanno tutti origine naturale. In base alla loro intensità vengono catalogate e utilizzate nei vari ambienti di casa. La classificazione tradizionale, che riguarda le essenze profumate per una casa di tendenza, prevede: arredamento olfattivo fruttato (pesco, frutti di bosco…); arredamento olfattivo agrumato (arancia, bergamotto…); arredamento olfattivo speziato (zenzero, noce moscata…); arredamento olfattivo erbaceo (erba tagliata, fieno…) arredamento olfattivo fruttato fiorite (rosa, fiori d’arancio…); arredamento olfattivo gourmand (cioccolato, caffè…); arredamento olfattivo aromatico (basilico, aneto…); arredamento olfattivo cipriate (patchouli, ambra…); arredamento olfattivo legnose (cedro, acero…) arredamento olfattivo acquatico alghe marine, sale…). Profumi per la casa: i vari tipi di diffusori Diffondere i vari profumi per la casa significa avvalersi dell’aiuto di accessori preposti a tale scopo. Candele, pot-pourri e profumatori a bastoncini sono perfetti e ancora ampiamente utilizzati. Il loro modo di agire non è continuativo e dipende da una nostra predisposizione all’accensione o allo scoperchiamento di un contenitore. Oggetti più contemporanei permettono, al contrario, di mantenere costante il profumo che si sprigiona in casa, diventando anche un elemento d’arredo che completa lo stile di una casa. Tra questi dispositivi i più impiegati sono: diffusore spray elettrico o a ultrasuoni; diffusori a calore o a freddo; diffusori a sensore; diffusori con funzione di umidificatore elettrico o a termosifone. Tutte le tipologie prevedono che l’essenza sia già all’interno del diffusore stesso e prevede ricariche già pronte all’uso. Profumi per la casa: kit per un arredo olfattivo completo Esistono in commercio dei kit per un arredo olfattivo completo che comprendono una o più tipologie di diffusore (solitamente candele, a bastoncino o ad olio) e una serie di campioncini diversi con essenze e profumazioni tutte da provare. Queste soluzioni sono perfette per chi si avvicina a questo mondo per la prima volta e non conosce nel dettaglio le tante fragranze presenti da sperimentare e da utilizzare nei vari ambienti di una abitazione. Averne a disposizione un certo numero, che varia a seconda delle confezioni, permette di capire quale profumo sia il più adatto per la propria casa, per completare un progetto di interni con un arredamento olfattivo veramente ad hoc. Arredo olfattivo: costi I costi relativi ad un arredamento olfattivo sono decisamente vari e si possono trovare in commercio prodotti che partono dai 5 euro per arrivare a soluzioni da oltre 200 euro. La grandezza dell’elemento, la quantità di essenza contenuta, la qualità dell’essenza stessa, la durata, la finitura del diffusore e il brand produttore, incidono notevolmente sul prezzo finale. Per chi ama cambiare spesso profumazione è consigliabile usufruire di buoni prodotti, ma senza esagerare sul budget, per coloro che invece sono legati ad una determinata essenza, sarebbe maggiormente semplice trovare un diffusore di design importante da esporre e che al contempo sprigioni il profumo caratteristico. Si investe qualcosina in più, ma la spesa verrà sicuramente ammortizzata nel tempo.
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