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Articoli: Stili e Tendenze

Cucina in blu: un colore per un arredo di stile
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Una cucina in blu è senza alcun dubbio un’ottima scelta, per creare un arredo di stile in casa che stupisca e lasci senza fiato. Dalle tonalità più tenui a soluzioni maggiormente intense, una zona cottura in blu offre una svolta rispetto alle più consuete e tradizionali cucine. Grazie alla sua semplicità di accostarsi perfettamente ad altre palette, riesce a rinnovare l’ambiente con soluzioni mai monotone e ad inserirsi con disinvoltura in ogni contesto. Applicato a qualsiasi materiale, il blu diventa una colorazione molto versatile, che mette in evidenza alternative differenti. E’ possibile infatti trovare delle cucine in blu moderne in laccati brillanti per progetti contemporanei e frizzanti o angoli cottura soft con spazzolati opachi per realizzazioni più country e decisamente soft; ma con una serie di opzioni cromatiche intermedie, per soddisfare davvero ogni tipo di esigenza e richiesta. Per chi è scettico verso tale idea, Archisio vi vuole segnalare , legati a considerazioni di tipo sia funzionale che estetico. I fattori che spiccano, tra quelli per cui si dovrebbe optare per il colore blu in cucina, troviamo: la possibilità di abbinarlo ad ogni tipologia di stile estetico; la facoltà di utilizzarlo al meglio su qualsiasi materiale; la certezza di ottenere un’ eleganza assicurata insita in questa colorazione; la facilità di utilizzare un mezzo per poter dare maggiore profondità agli ambienti; l’opportunità di personalizzare qualsiasi materiale. Una scelta diversa e inusuale che pone il blu come un colore sostitutivo alle consuete tonalità, per infondere carattere e personalizzare con un arredo di stile una cucina da copertina! Cucina in blu per una varietà di stili Come abbiamo già accennato, una cucina in blu si presta benissimo ad una varietà di stili che vanno dal classico al contemporaneo. In base alla tonalità più o meno intensa, al materiale e alla finitura superficiale, riesce ad abbinarsi benissimo ad ogni ambiente, già caratterizzato da una corrente stilistica ben definita. Se il contesto riguarda un appartamento cittadino, dove viene richiesto un abbinamento ad accessori presenti, come piastrelle e dislocazioni moderne, allora un blu accesso elettrico e ciò che fa per voi. Ante e stipetto vivaci e briosi, renderanno la vostra cucina una zona di casa decisamente allegra e conviviale, dove la monotonia non troverà assolutamente spazio. Quando invece ci si trova di fronte a un quadro di campagna, con la natura sullo sfondo e un’atmosfera decisamente più rurale, è naturale che la tendenza dell’arredo potrà indirizzarsi verso un rustic o country style. Un tono profondo e anche più cupo in una cucina in blu è la scelta ottimale per enfatizzare tale corrente e per rendere una cucina un luogo accogliente, caloroso e tutto da vivere. Blu in cucina: perfetto su ogni materiale Dal massello all’impiallacciato, dal ferro al vetro, il blu in cucina è perfetto con ogni materiale su cui viene impiegato. Un colore che può trovare diverse collocazioni decise e intriganti, sia sulle porzioni superficiali di cassetti e cestoni in legno che su top in resina o in marmo, su paraschizzi in vetro e piastrelle o semplicemente su accessori (mensole, griglie, porta bottiglie) in metallo. A seconda delle gradazioni di colore delle palette e delle finiture (lucida, opaca, spazzolata, satinata), ogni materiale saprà tirar fuori il meglio da una qualsiasi “punta” di blu scelta, delineando una cucina di stile fuori dal comune. Cucina blu: eleganza assicurata Il blu è il colore che per antonomasia definisce con eleganza ogni ambiente in cui viene inserito. In modo particolare nelle nuance più scure e vellutate, che conferiscono un tocco distintivo e decisamente signorile in ciascuna tipologia di casa. In molte situazioni è la commistione tra i vari materiali impiegati, che delinea raffinatezza e stile in una cucina in blu, dove tale colorazione incide in modo determinante sull’aspetto estetico generale. Con i giusti accorgimenti, va ponderato bene il dove e il come utilizzare questo tono apparentemente freddo. Solamente attraverso i consigli di un occhio esperto, sarà possibile trovare il ricercato equilibrio per ottenere quella eleganza assicurata, in una cucina in blu di classe e al contempo funzionale. Blu in cucina: maggiore profondità all’ambiente La percezione di un ambiente di casa cambia repentinamente in base alla scelta del colore di muri e mobili. Trovare quello più consono agli spazi a disposizione non è sempre facile, ma quando si deve dare maggiore profondità ad una qualsiasi area di un’abitazione, che riguardi la zona giorno (cucina, soggiorno o studio) o la zona notte, sarebbe bene avvalersi di tonalità quali il blu, l’azzurro o il verde. In particolare la palette dei blu aiuta incredibilmente a percepire un senso di ampiezza dove viene inserito. In cucine dalle dimensioni non troppo congeniali, si rivela un ottimo aiuto per dare più spessore ad una o più pareti. Un escamotage semplice, ma efficace che permetterà di creare un ambiente cucina più ampio, confortevole e ospitale, anche se ridotto nella sua metratura. Blu in cucina: personalizzare con i dettagli Realizzare una cucina in blu, non vuol dire che sia sempre necessario inserire mobili e pensili di questo colore in maniera completa e uniforme. A volte significa semplicemente adoperare alcuni particolari giusti per sottolineare in modo autentico e fuori dal comune, una personalizzazione con dettagli trendy e chic. Inserire il colore blu all’interno di un’ isola, su porzioni di cassetti, mensole o sedute e sgabelli, sono solamente alcuni modi per riuscire a rendere originale una cucina, con una tinta decisamente poco usuale per questo ambiente Osare in modo soft, attraverso delle soluzioni accattivanti e poco invasive, permette di giocare con idee nuove, che molto spesso non vengono considerate per paura che nel tempo possano stancare. Pochi elementi aggiunti qua e là, riescono invece a creare un progetto d’ arredo caratteristico e distintivo, per chi ama rinnovare casa senza eccessi ed esagerazioni.
Legno fiammato: come arredare gli ambienti di casa con stile
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Il legno fiammato è il risultato di una tecnica giapponese antichissima, che applica una particolare lavorazione sui pannelli di legname vario. Trattandolo in maniera specifica per proteggerne la parte superficiale, vuole preservare un materiale vivo a 360°, che inevitabilmente muta nel tempo. Il processo di questa finitura originale ed esteticamente straordinaria, si chiama Shou Sugi Ban (assi di cedro bruciate) ed è una tendenza nel campo dell’arredo che ha preso piede in ogni parte del mondo. Oggi giorno le assi di legno fiammato vengono sottoposte ad una “pratica di carbonizzazione” una per una e solo successivamente vengono assemblate per creare tavoli, panche o armadi. Questo avviene perché il procedimento è decisamente più veloce grazie all’ausilio di macchinari moderni e avanzati. Un tempo erano invece gli oggetti ultimati e finiti ad essere carbonizzati dopo la loro costruzione. I fattori che hanno determinato l’apprezzamento e l’utilizzo del legno fiammato per arredare gli ambienti di casa con stile, riguardano: la resistenza nel tempo a qualsiasi agente atmosferico e al fuoco; la diversità di colorazione, ogni volta esclusiva e irripetibile (dovuta ai diversi tempi di esposizione del legno al processo di carbonizzazione); l’appartenenza alla categoria delle produzioni green ed ecosostenibili. Architetti e interior designer propongono progettazioni dal design unico e sensazionale con mobili e accessori creati con questa antica metodologia. Sia nella versione più tradizionale, che in rimaneggiamenti moderni, il legno fiammato riesce ad inserirsi perfettamente in molte zone di casa, diventando il protagonista in ambienti eleganti e di gran stile. Legno fiammato: simply chic in un soggiorno contemporaneo Anche se originariamente la carbonizzazione veniva applicata su assi di cedro, oggi giorno il legno fiammato riguarda anche l’impiego della quercia e del larice, oltre ad altri tipi di legname di più facile reperimento. Una volta sottoposto alla “bruciatura”, il pannello viene raffreddato con acqua, lasciato asciugare, spazzolato per eliminare i residui di carbone e rifinito con una passata di olio naturale. L’aspetto che ne deriva è quello di assi di diverso colore dove anche le venature sono messe più o meno in evidenza e con colori che vanno dal brunito scuro al caldo miele. Ma come poter arredare con questo legno fiammato “grezzo” un soggiorno contemporaneo? Con i giusti accostamenti per una progettazione d’interni semplicemente chic. Credenze, consolle, librerie e tavolini da caffè sono perfetti in abbinamento ad accessori neutri. Tinte tenui, nelle palette dei sabbia o dei grigi creano un’atmosfera distinta dove un mobile in legno fiammato si inserisce alla perfezione. Fantastici gli accostamenti materici differenti, dove il legno fiammato stesso dialoga con complementi e accessori metallici e riscalda pareti di fondo in laterizio bianco o in pietra naturale. Insomma una soluzione vincente per creare un soggiorno attuale e personalizzato con elementi che solo voi avrete! Legno fiammato: ottimo e impermeabile in cucina Utilizzare il legno in cucina è sempre un motivo di discussione nel campo dell’arredo. Questo perché si sta parlando si un materiale che si può rovinare se non trattato nel modo corretto e poiché sottoposto a sollecitazioni di vario tipo. Se un tempo era solamente il tavolo da pranzo ad essere costruito con varie tipologie di essenze, in realtà oggi giorno sempre più banconi, top, isole e penisole, vengono rifiniti scegliendo questa soluzione materica. Il legno fiammato è un ulteriore passo avanti nell’impiego di tale materiale vivo, che risulta però ottimo e soprattutto impermeabile in cucina. Grazie alla lavorazione di cui abbiamo parlato, il legno stesso riesce a raggiungere una robustezza tale, da poter essere usato per piani di lavoro dove vari ingredienti, tra cui l’acqua, non danneggiano assolutamente la parte superficiale. E’ naturale che asciugare o pulire altri liquidi rovesciati è sempre una prassi da eseguire, ma questo con qualsiasi top si abbia a che a fare in cucina Preservare nel tempo un qualsiasi complemento d’arredo è sempre un accorgimento importante, ma attraverso i processi per creare il legno fiammato potrete stare tranquilli del risultato finale. Un mobile di qualità esteticamente unico e originale con una robustezza garantita. Legno fiammato colorato: caratteristico nel workspace Se non a tutti il colore particolare e a volte tendente leggermente al brunito, può non piacere a livello visivo, il legno fiammato colorato è un’alternativa per coloro che vogliono aggiungere un tocco di allegria in più in casa. Questa antica tecnica giapponese prepara infatti la superficie di un arredo che però può essere rivisitata in alcune parti attraverso il sapiente uso dei pigmenti. In un workspace casalingo è a volte necessario dare uno slancio incisivo che caratterizzi questo ambiente. Tinteggiare magari la parte frontale di cassettiere o alternare listelli naturali ad altri dipinti, aiuta a personalizzare una camera dove si passano molte ore durante la giornata e dove tutto deve essere armonioso e perfetto per viverci e lavorarci bene. In questa scelta il legno fiammato si veste allora di una rifinitura ancora più singolare, ma che risulta estremamente splendida! Legno fiammato: originale come testiera in camera matrimoniale Arredare con il legno fiammato: più duraturo come rivestimento
Le case di Archisio: la nuova vita di un cascinale vista mare
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Una casa vista mare è una meta ambita a cui tutti aspiriamo quando si decide di voler trascorrere una vacanza da sogno. Ma se questa abitazione è in realtà una dimora abituale, allora i padroni di casa sono davvero privilegiati nel possedere un edificio immerso in un ambiente spettacolare, da godere in ogni giorno dell’anno. Nella carrellata delle case selezionate da Archisio, c’è anche questo bellissimo cascinale, che è stato riportato a nuova vita con un esemplare progetto conservativo. Gli elementi originali e peculiari di una costruzione d’altri tempi, sono stati messi in rilievo grazie ad un sapiente lavoro, volto a salvaguardare le caratteristiche di un modo di intendere la casa, tipico delle regioni di mare. Un cascinale che vede un connubio perfetto fra tradizione e attualità, grazie ad una ristrutturazione sensazionale. I vari spazi ben organizzati, sono stati realizzati seguendo la particolare planimetria e disposizione degli ambienti, che vedono un cortile centrale di collegamento tra le due porzioni di casa. Proprio da qui è possibile godere di una meravigliosa vista sulle intense acque limpide, di una costa naturale e ancora incontaminata. Diamo allora inizio ad un sopraluogo virtuale, che ci porterà all’interno di una casa vista mare davvero confortevole e di gran tendenza. Un cascinale vista mare tra antico e moderno Un cascinale vista mare tra antico e moderno. Una costruzione che ha visto nuova luce dopo una ponderata ristrutturazione, dove si è riusciti a coniugare l’esistente con il contemporaneo modo di vivere una casa. Disposizione e materiali non sono stati toccati. Il rivestimento esterno in pietra è stato mantenuto e pulito alla perfezione e lasciato a vista anche in alcuni punti interni della casa stessa. Le restanti pareti sono state nuovamente intonacate, mentre i soffitti con travi di legno centenarie sono state tinteggiate in bianco per donare più luminosità a tutti gli ambienti. La pavimentazione è quella che ha subito un cambiamento decisamente più radicale. Strati di resina eterea e immacolata spopolano in ogni stanza. Questo continuum senza fughe, è stato scelto per la praticità e bellezza di un materiale innovativo, che mette ancor più in relazione l’in e l’outdoor del cascinale, fondendo gli spazi in modo armonioso ed equilibrato dove non esistono davvero più confini. Gli unici pavimenti che si sono mantenuti in ottimo stato sono quelli del cortile sul retro in pietra, e nella zona notte dove è presente un fantastico parquet. Gli infissi, tutti di nuova generazione, sono lineari e con telai quasi invisibili che ben si integrato con lo skyline generale della casa. Per mantenere la costante tra antico e moderno, sono stati conservati gli scuri interni per le finestre più contenute. La scala a chiocciola, che collega zona giorno a zona notte, è stata rivestita con del cemento spatolato e circondata da una ringhiera in acciaio lucido. Azzardato? Niente affatto: un altro modo per far convivere in maniera egregia tradizione e attualità. Una zona giorno eclettica, accogliente e ospitale La zona giorno di questa casa vista mare è decisamente caratterizzata da uno stile eclettico, che vede molti oggetti differenti al suo interno, ma che riescono a dialogare benissimo, in maniera esemplare. Pareti, pavimento e soffitti in total white, fungono da tavolozza bianca su cui ci si è potuti sbizzarrire con colori e nuance più intense. Trovandoci in una località marittima, le palette dei blu e degli azzurri non potevano assolutamente mancare. Tuttavia sono stati utilizzati con sapiente spirito innovativo, che ha previsto l’inserimento di vecchie persiane a parete, tinteggiate e decapate proprio con queste colorazioni. Un modo per vivacizzare un ambiente monocromatico senza alcun tipo di esagerazione. Elementi antichi, come un vecchio camino, sono stati mantenuti e integrati con le nuove concezioni dell’abitare una casa, per non cancellare la memoria storica di questo casolare. Anche le panche che fungono da divani, sono originarie del luogo e con un semplice tocco di vernice, hanno assunto nuove sembianze e dato del carattere ad una zona giorno accogliente e ospitale. Una sala da pranzo a cielo aperto La sala da pranzo costituisce la parte più insolita di questo cascinale. Uno spazio a cielo aperto posto nel mezzo tra salotto e cucina con una vista mozzafiato. Arredato con un massiccio tavolo in legno naturale e sedute abbinate, questo luogo risulta rilassante non appena ci si trova al suo “interno”. I colori neutri che richiamano le palette del paesaggio circostante, creano un’atmosfera rilassante e pacata, dove poter trascorrere pranzi in famiglia e cene con gli amici. Per evitare insolazioni o sporadici rovesci, dei tendoni di tela ecrù, vanno a costruire il soffitto di questa sala da pranzo unica e irripetibile nel suo genere. Una cucina ampia e ben organizzata Un cascinale prevede quasi sempre una cucina ampia e ben organizzata. Questo è ciò che è presente anche in questa progettazione, dove nuovamente antico e moderno si alternano in modo sapiente, offrendo soluzioni chic dallo spiccato design. Concezione moderna di angolo cottura, dove una struttura in muratura a giorno con effetto cementizio, mette in risalto un susseguirsi di ripiani e nicchie dove tutto è lasciato a vista. Un lavello con finitura contemporanea, ma dalle linee tipiche di una casa agreste e rubinetteria a tema, conclude la parte addossata alla parete perimetrale.   Una capiente isola ospita fuochi a induzione rialzati, con forno basso, e un piano di lavoro sovradimensionato che riprende la lunghezza della cucina stessa. Un piano di lavoro meraviglioso dove conservare utensili, piante aromatiche, robot e tutto l’occorrente per la preparazione di piatti e manicaretti con lavastoviglie pratica, collocata frontalmente al lavandino. Una camera da letto dal sapore antico La camera da letto è senza alcun dubbio il luogo che mantiene maggiormente quel sapore antico, tipico di un casolare di campagna con vista mare. Le travi a soffitto sono state mantenute nella loro originaria colorazione e i mobili già presenti nella casa sono stati puliti, ma lasciati nelle loro nuance tradizionali in panna e verde salvia. Pochi complementi d’arredo costituiscono questa zona notte: un armadio a due ante, una petineuse in legno e un letto matrimoniale in ferro battuto. Un piccolo nido ben curato e ospitale con vista mare sempre a portata di occhi!
Arredare casa con un ceppo di legno di tendenza
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Un ceppo di legno può diventare un elemento di stile e design per arredare casa in modo unico, originale ed eco-friendly. Di ogni forma, misura e colore, questi oggetti apparentemente semplici da realizzare e trovare in commercio, hanno preso piede in tantissime progettazioni di interni. Un oggetto trendy molto richiesto che coniuga funzionalità ed estetica. Di grande tendenza, questi ceppi e tronchi di legno vengono utilizzati in modi davvero fantasiosi, come sedute informali, tavolini da caffè ricercati, comodini da notte abbinati o centri tavola da urlo! Anche se sono elementi del tutto naturali è bene non esagerare nel loro impiego nei vari ambienti di un’abitazione, cercando di armonizzarli con nuance neutre e orientamenti stilistici coordinati. Ma come trasformare un pezzo grezzo di legno in un ceppo chic per arredare casa? In realtà non è così immediato come si pensa e vanno considerate delle variabili che portano a differenti risultati finali, in base a tipologia di essenza, lavorazione e rifinitura superficiale. I fattori da considerare, per rendere un ceppo di legno un elemento alla moda per la casa, riguardano: la scelta del tipo di legno più adatto; la forma e la grandezza del ceppo stesso; la lavorazione (rimozione o meno della corteccia, pulizia, asciugatura, levigatura, …); la finitura trasparente o la tinteggiatura. 1. Scelta del tipo di legno più adatto e già stagionato Trovare la materia prima è essenzialmente lo step fondamentale per iniziare la realizzazione di un ceppo di legno per arredare casa. Tra le essenze più congeniali e che possono essere lavorate con facilità per ottenere sia elementi più semplici che strutturati, possiamo elencare: il larice, il castagno, il noce, l’olmo, il mogano, il faggio l’acero e il ciliegio. Anche altri legnami utilizzati per ottenere complementi (melo, ciliegio) e che magari già si possiedono, possono andar bene. Ma è comunque bene farsi consigliare da professionisti del ramo, che sapranno suggerire se tali tipi di legno sono realmente adatti per questo tipo di realizzazione. 2. Definizione di forma e grandezza del ceppo Prima di inserire un ceppo di legno in casa è necessario capire quale sarà la sua destinazione d’uso. Questo per definire forma e grandezza dell’elemento finale, che andrà ad arredare casa. Nella quasi totalità dei progetti, la geometria ricade su quella naturale e circolare del pezzo di tronco che si è scelto, anche se in situazioni particolari i blocchi di legname vengono rettificati su richiesta, per ideazioni ad hoc e personalizzate. La grandezza è invece strettamente legata a ciò che si vuole realizzare. Per una seduta o uno sgabello è normale che le misure saranno quelle tipiche di una sedia per poter stare comodi. Per un tavolino da caffè in soggiorno o per dei comodini nella zona notte, le dimensioni seguono la metratura degli ambienti e variano in base al numero di pezzi che si intendono utilizzare. Non vi sono quindi regole ferree che riguardino disegno e ampiezza. Un consiglio utile è quello di collocare il ceppo ancora da lavorare nella stanza da arredare. Vederlo direttamente in loco riuscirà a rendere meglio l’idea di come si andrà ad inserire nel contesto circostante. 3. Rimozione corteccia e pulizia esterna del ceppo Prima di essere lavorato, un ceppo di legno necessita che la corteccia venga rimossa, per evitare quell'effetto eccessivamente rustico. Questa operazione va effettuata in modo accurato per poter attuare una pulizia esterna accurata del ceppo stesso, con differenti prodotti. L'acqua è sempre la migliore alleata per un'igienizzazione perfetta. E farsi aiutare da detergenti naturali (aceto e sapone neutro) è il secondo step da attuare, strofinando l'intera superficie più volte. Una o due passate di olio di lino, concludono il procedimento di pulizia di un ceppo di legno, nutrendo al contempo questo materiale sempre vivo. 4. Asciugatura e levigatura accurata Utilizzare un ceppo datato del proprio giardino o sceglierne uno in un laboratorio specializzato o ancora in una a segheria apposita, implica sempre che il legno debba essere stato lavato e sottoposto a successiva asciugatura. Questo materiale è vivo e modificabile nel tempo, pertanto va trattato nel modo corretto per non incappare in soprese inaspettate. Benché si tratti di un complemento d’arredo DIY, ottenere comunque un risultato esemplare per un ceppo di legno che serve per arredare casa, è l’obiettivo di chi vuole utilizzare questo stile nel proprio progetto di interior. La luce indiretta e un luogo caldo e asciutto aiutano durante questa fase e permettono di avere un prodotto perfetto per essere successivamente levigato. Le tempistiche per avere un prodotto, come si dice “stagionato” non sono brevi, specialmente se il tronco ha dimensioni importanti; pertanto è consigliabile scegliere un ceppo che riposa da almeno da 9 mesi. 5. Finitura trasparente o tinteggiatura Lasciare al naturale la parte esterna di un ceppo di legno per arredare casa, è sempre da preferire per la bellezza intrinseca del materiale che viene messo in risalto dalle tipiche venature su ogni lato del complemento. In questo caso utilizzare una finitura trasparente opaca, che non alteri l’originalità del colore dell’essenza è il consiglio che ci sentiamo di dare, ma a chi piace è fattibile trattare la superficie con oli lucidanti, sempre ottenuti da prodotti privi di componenti chimiche e artificiali. In alcune situazioni è possibile tinteggiare le pareti del tronco stesso, con colori neutri nelle palette del bianco, avorio, greige, grigio o tortora e terminare con un a vernice incolore per preservare il legno trattato.
Piano e cavalletti: un nuovo modo di concepire la scrivania
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Una scrivania in casa è un complemento d’arredo molto versatile e presente in diversi ambienti di un’abitazione. Dal soggiorno allo studio, dall’ingresso alla cameretta dei ragazzi, questo mobile diventa un punto di riferimento importante dove funzionalità e stile emergono in un unico pezzo pratico e di design. Come per altri prodotti, anche questi oggetti d’arredamento, hanno subito nel corso del tempo dei cambiamenti e non sempre rispecchiano l’idea tradizionale del classico appoggio per svolgere le più svariate mansioni. Un nuovo modo di concepire la scrivania di casa, riguarda l’impiego di piano e cavalletti, che dà vita ad una tendenza componibile di grande impatto. Questa soluzione è particolarmente apprezzata per la completa libertà di poter personalizzare al 100% un mobile che diventerà il protagonista di una qualsiasi stanza. La forma, le dimensioni, i materiali e i colori vengono mescolati tra di loro, per creare un oggetto su misura che sarà esclusivo e solamente nostro. In base all’orientamento estetico scelto, questa scrivania componibile si trasformerà da top di lavoro sobrio e distintivo per una zona ufficio casalinga, a un eclettico e vivace workspace, per un teenager sempre in movimento. Liberare la fantasia è ciò che serve per la realizzazione di un progetto d’interni dove un semplice piano e due cavalletti, sapranno ideare un vero e proprio mobile componibile e mutevole all’occorrenza. Scrivania monocolore per la zona ufficio Per chi ama la sobrietà e preferisce evitare eccessi o stravaganze, una scrivania monocolore per la zona ufficio è esattamente ciò che serve. Coordinare una nuance su piano e cavalletti permette di ottenere un oggetto unitario e percepibile dall’occhio di chi guarda, come un singolo mobile compatto. In effetti, indipendentemente dai materiali dei due elementi, avere una sola tinta su entrambe le componenti, aiuta a mimetizzare il fatto che la scrivania sia realizzata con pezzi a sé stanti. Se la geometria del piano è rigorosa e statica, consigliamo di abbinare delle gambe in linea, per mantenere l’idea di essenzialità e minimalismo. Alcune alternative permettono l’impiego di inserti alla base dei cavalletti stessi, per essere utilizzati come piano d’appoggio per cartelle o materiale da lavoro. Un accessorio discreto ma utile per una scrivania monocolore di casa trendy e basica. Abbinamento di materiali: scrivania accessoriata nello studio , presuppone un progetto a monte dove devono essere messe in evidenza i gusti personali del fruitore di tale complemento d’arredo. Un abbinamento di materiali, che quasi sempre prevede un piano in legno e delle gambe in metallo, può essere richiesto per coordinare poi altri optional alla scrivania stessa. Il top, invece di presentarsi come una semplice tavola, può diventare qualcosa di più importante, costruito con spessori appositi per contenere dei vani dove riporre cancelleria e oggetti utili in uno studio. Per non appesantire troppo l’intero complemento d’arredo, con un blocco monolitico in legno, è fattibile pensare di creare dei vani, lasciati a giorno e corredati di cassetti, per creare dei pieni e vuoti formidabili. Rastrelliere e piccole mensole da appoggio diventano un ulteriore pratico accessorio del piano di lavoro. L’escamotage di abbinare lo stesso materiale dei cavalletti metallici, permette di ottenere un arredo armonico, ben proporzionato e di tendenza. Scrivania multi materica nel workspace La versatilità di una scrivania componibile, permette di giocare a piacere sull’idea multi materica della sua composizione. All’interno di un workspace in casa si possono sperimentare diversi abbinamenti, che considerano di solito l’impiego di legno, metallo e vetro, nelle loro più straordinarie varianti. I possibili accostamenti, per una scrivania componibile, riguardano: piano in legno e cavalletti in metallo: una scelta ibrida, dove il più caldo e il più freddo dei materiali vengono accostati, può essere realizzata anche con top in mdf o sughero, per dar vita a soluzioni easy e contemporanee, adatte ad ambienti freschi e giovanili; piano di metallo e cavalletti in legno: per gli amanti dell’industrial style è decisamente attuabile avere un appoggio che richiami l’idea dei tipici banconi da lavoro di un’officina. Abbinarvi delle gambe in legno colorato, è uno stratagemma per ingentilire lo stile e ottenere un look del tutto personale; piano in vetro e cavalletti in metallo: per uno stile cittadino deve essere necessariamente utilizzato un tavolo trasparente con inserti metallici. Un piano di lavoro in vetro temprato, che solitamente diventa anche una lavagna per gli appunti, associato a cavalletti minimal, nel più tipico metropolitan style; piano in vetro e cavalletti in legno: se è l’aspetto moderno che cercate questo è il connubio che fa per voi. Fresco, immediato e casual. Scrivania in casa: combo di colori per un unico materiale Altra papabile alternativa è l’utilizzo di un unico materiale per la scrivania di casa dove è la combo di colori che fa la differenza. Se la scelta ricade sul legno naturale, è fattibile accoppiare finiture differenti a seconda del prodotto da applicare sulla superficie o dell’essenza diversa utilizzata per piano e cavalletti. Oppure si possono gestire commistioni di porzioni neutre e altre colorate, mantenendo comunque l’idea di avere una univoca scelta materica per entrambe le parti. Quando il materiale valutato è invece il metallo, avere piani in black o white e gambe multi color, risulta un’opzione decisamente trendy ed eccentrica, per dare carattere e stile ad una scrivania componibile fuori dal comune. Scrivania componibile: mix & match di nuance e materiali La possibilità di poter scorporare piano e cavalletti, permette in qualsiasi momento di poter modificare il look di questo complemento d’arredo di casa e l’ambiente stesso in cui è inserito. Un mix & match di nuance e materiali, aiuta a rendere questo mobile un pezzo in continua evoluzione, che cambia con il passare del tempo e si adegua ai nuovi gusti e ai nuovi stili dei padroni di casa. Non trattandosi di un oggetto così costoso, ci si può tranquillamente “stufare” e pensare di rimodernarlo, sostituendone solamente una parte o cambiandone semplicemente il colore. Insomma una versatilità totale per realizzare una scrivania di tendenza componibile, con un piano e dei cavalletti!
Jungalow style per arredare una casa eco dal gusto boho
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Il jungalow style è una tendenza ricca di energia, calore e creatività. La sua fondatrice definisce con poche parole questo nuovo modo per arredare una casa eco dal gusto boho: “…ciascuno di noi con lo stile jungalow può esprimersi realmente sperimentando una commistione di orientamenti differenti, caldi e accoglienti, in ogni ambiente in e outdoor della propria abitazione…”. L’unione dei fondamenti di un jungle trend allo spirito libero che riecheggia in un bungalow, danno origine ad un’innovativa maniera di vivere la casa. Idee minimaliste ed essenziali lasciano spazio al vigore e all’abbondanza di particolari e un formale e impostato imprinting a soluzioni easy e conviviali. Un tripudio di colori, vegetazione, arredi vintage e accessori da ogni parte del mondo, spopolano in zone giorno e notte di molte case fantasiose e ricche di passione, realizzate grazie a personalizzazioni uniche e originali. Lo spirito anticonformista bohémien riecheggia assolutamente in un jungalow style che si rispetti. Il non arredare una casa secondo canoni prestabiliti e in serie è il fondamento da cui partire, a cui si legano concetti di ecosostenibilità e al far entrare in gioco la natura in maniera prorompente. Detto ciò, se è vero che non vi sono rigide regole scritte per realizzare dei progetti di interior in jungalow style, è anche vero che vi sono però delle linee guida da cui si deve partire. I 5 must, per ricreare il jungalow style in casa, riguardano: l’utilizzo di palette di colori differenti; l’inserimento di carta da parati a tema; l’uso di arredi naturali vintage e retrò; la scelta di decorare con accessori etnici; il completamento con tante piante e vasi. Stile jungalow: utilizza palette di colori differenti Lo stile jungalow non è definito da tinte univoche e prestabilite. L’utilizzo di palette di colori differenti è ciò che rende questo orientamento quello che è: un tripudio di nuance che possono andare da colorazioni naturali e pacate a toni decisamente più forti e carichi di energia. Mixarli in modo sapiente aiuta a definire la prima linea che descrive un jungalow style per arredare casa. Solitamente sono i complementi d’arredo che spiccano su uno sfondo più sobrio. In particolare le sedute, che ospitano amici e familiari, assumono un ruolo incisivo grazie a gradazioni di verdi e blu decisi. Il contrasto con pareti chiari e neutre è spettacolare e necessariamente aiuta a far emergere i tanti particolari e accessori che “riempiono” nel vero senso della parola, ogni angolo di un ambiente jungalow. Stile jungalow: inserisci carta da parati a tema Un’alternativa ai colori sulle pareti, per far riecheggiare uno spirito dal passato, è quella di inserire carta da parati a tema. Naturalmente non tutti i pattern sono adeguati e optare per disegni legati alla flora e alla fauna sono senza alcun dubbio più appropriati e da preferire. L’esagerazione non paga mai e anche in un orientamento ricco e sovrabbondante come il jungalow, una carta da parati dovrebbe essere applicata su una o due pareti, senza cadere Per i puristi di questo genere, impiegare alternative in stoffa è una nota aggiuntiva di carattere ad un jungalow style che adora le scelte decise e personali. Prodotti di questo tipo sono reperibili tra i migliori brand del settore e posati a regola d’arte riescono davvero a far emergere quel tocco originale e frizzante ad un ambiente jungalow da copertina. Jungalow style: usa arredi naturali vintage e retrò Usare arredi vintage e retrò è una prassi comune nel Jungalow style, così come in molti altri orientamenti che partono dall’idea di far rivivere un passato comune, per poi differenziarsi su alcune attitudini. Arredare casa con mobili di modernariato, che ben si abbinano ad un look fresco ed energico, aiuta ancora di più a personalizzare e a sperimentare giocando con complementi d’arredo di famiglia e oggetti nuovi provenienti da ogni dove. Credenze impiegate come consolle in soggiorno, sedute industriali per realizzare una sala da pranzo e mobiletti che diventano delle strutture per esporre piante e fiori, si avvalgono di un riciclo creativo esemplare. Nel jungalow style è importante riportare a nuova vita dei pezzi unici di un’epoca conclusa, ma che ha lasciato un segno distintivo e peculiare in tanti stili odierni, utilizzati per progettare degli interni senza tempo. Jungalow style: decora con accessori etnici Decorare degli interni con accessori etnici è un ulteriore consiglio da seguire quando si desidera arredare casa in jungalow style. Inserire elementi di terre lontane, ereditati o acquistati duranti viaggi di lavoro o piacere, è un modo per far diventare la propria casa un “porto di mare” dove convogliare esperienze diverse e ricordare avventure entusiasmanti. Stampe, quadri, vasi, orologi, statue, lampade e ammennicoli di ogni tipo, trovano la loro perfetta collocazione in ogni ambiente jungalow, coordinandosi benissimo con gli arredi e i dettagli decorativi circostanti. Stile jungalow: completa con tante piante e vasi La vegetazione in generale è la protagonista incondizionata dello stile jungalow. Completare l’arredo con tante piante e vasi è ciò che ci si aspetta quando si decide di progettare gli interni di casa seguendo questa tendenza. Solitamente è la natura più incontaminata che fa da padrona. Da preferire infatti tipologie a foglia larga e dal sapore tropicale, avvolgenti ed emblematiche per ispirare sensazioni di calore e ospitalità. Specie in vaso, rampicanti o a cascata vanno benissimo per accessoriare tutti gli ambienti jungalow e la commistione di differenti varietà aiuta a non essere banali e monotoni nemmeno su questo punto. Inevitabilmente, per sopravvivere ed essere quanto mai rigogliose, è doveroso che tutte le piante debbano avere la giusta quantità di luce naturale e temperature consone per crescere bene e diventare floride e prosperose. Quelle più semplici da mantenere in vaso sono: il ficus, il banano e la kentia. Tra quelle da appendere a soffitto, a una travatura o a una ringhiera indoor, si possono valutare il pothos e il falangio. A tema jungalow style troviamo ottimi i cesti in fibra naturale per inserirvi vasetti magari poco attraenti o barattoli di latta riconvertiti a particolari copri vaso.
Lagom style: la filosofia svedese per arredare casa
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Il lagom style è una vera e propria filosofia che nasce in Svezia e si applica ad ogni ambito della vita. Un’ideologia che prevede di circondarsi di tutto ciò che fa star bene senza ricadere negli eccessi, concentrandosi sul valore delle piccole gioie quotidiane. Anche in tema di arredo questo orientamento proveniente dal nord, entra nelle varie case delineando con equilibrio e moderazione, i punti fondamentali per progetti di interior davvero sensazionali e dove ciascuno trova la giusta misura seguendo le proprie necessità. Il lagom style sottolinea i temi legati alla sostenibilità e alla regolatezza, dove si dà grande importanza al benessere generale che si percepisce in casa. Arredare in stile lagom significa creare degli ambienti accoglienti, personalizzati e casalinghi dove ci si trova pienamente a proprio agio. L’acquisto di ammennicoli e fronzoli deve lasciare spazio a ciò che realmente viene impiegato ogni giorno in casa; questo però senza abbandonare il recupero dei cimeli di famiglia legato a bei ricordi, che si integrano alla perfezione con i concetti base di questo stile scandinavo. I principi essenziali, per arredare casa in stile lagom, riguardano: la ricerca dell’equilibrio indoor; l’eliminazione del superfluo; la scelta di materiali qualitativamente elevati; l’utilizzo di colori naturali; il seguire le idee di sostenibilità e riciclo. Lagom style: ricercare l’equilibrio indoor Armonia, felicità e salubrità di mente e corpo, nascono da una stabilità interiore che scaturisce anche dal ricercare l’equilibrio indoor degli ambienti in cui si vive. Ecco il primo principio su cui di fonda il lagom style e che con pochi e semplici insegnamenti, riesce a determinare l’ottima riuscita progettuale di arredare casa con moderazione, ma senza rinunciare a tutto il necessario che ci fa star bene. Arredare un’abitazione lagom, che richiede di mantenere la giusta quantità di oggetti, presuppone che prima di “far entrare” un nuovo complemento sia necessario “farne uscire” un altro. Questo suggerimento viene dato per cercare di ottenere l’ordine e il bilanciamento, che dovrebbe essere sempre presenti in casa. Mantenere in evidenza la funzionalità di ogni arredo, abbinata comunque all’estetica, determina il corretto equilibrio interno che sta alla base dello stile di vita lagom. Stile lagom in casa: eliminare il superfluo Un altro punto di forza del lagom style, riguarda l’eliminazione in casa di tutto ciò che è superfluo. Come per altri stili, l’idea di arredare con ingredienti che sono realmente necessari è alla base di questa filosofia svedese. Acquistare il giusto lasciando da parte un atteggiamento compulsivo, ovvero allontanando la prassi di possedere perché è la moda o perché esteticamente molti complementi sono belli da esporre, aiuta a delineare una realizzazione lagom d’interni. Attivarsi in questo senso non significa che una progettazione finale riguarderà ambienti spogli o disadorni. Tutto ciò che ha un valore affettivo e viene tramandato nel tempo, trova spazio in questo modo di arredare casa. Nello stile lagom non si devono infatti abbandonare accessori o optional che sono funzionali e molto spesso degli elementi complementari di molti mobili. Non si parla di limitazioni, ma di arredare con oggetti confortevoli e che aiutano nella quotidianità. Quello che va tenuto da parte è l’accumulo di cose inutilizzate. Infatti, anche se di primo acchito sembra che molti pezzi siano assolutamente necessari, quasi sempre il 50% di ciò che entra in casa, viene invece lasciato da parte e non assolutamente valorizzato. Stile Lagom in casa: scegliere la qualità dei materiali Di pari passo con il concetto di eliminare il superfluo, troviamo nel lagom style il suggerimento di valutare e scegliere sempre la qualità dei materiali che costituiranno i vari complementi d’arredo. Regola che vale per qualsiasi orientamento e che si avvale del detto “chi più spende, meno spende”. Durante la fase di ideazione e progettazione di uno o più ambienti si considerano e analizzano ovviamente i costi per l’intera realizzazione. E quando si arriva al traguardo dell’acquisto dei mobili, si tende a guardare molto spesso il prezzo d’occasione o le offerte in corso, non pensando che alcuni elementi, come una cucina o un armadio in camera da letto, non si cambiano come un cuscino o un quadro e devono essere qualitativamente eccellenti perché utilizzati e sollecitati ogni giorno. Il consiglio, per chi decide di arredare secondo la filosofia svedese del lagom style, è quello di non fermarsi all’apparenza, ma di testare con mano la validità dei materiali per avere in casa degli oggetti solidi e che non si deteriorino dopo poco tempo. Lagom style: arredare casa con colori naturali Come per qualsiasi orientamento proveniente dal nord Europa, l’uso di colori naturali è alla base di tutte le più riuscite progettazione d’interni. Utilizzare tinte neutre e palette monocrome, aiuta ad armonizzare i vari elementi che saranno inseriti in casa, circondandosi di un’atmosfera serena e tranquilla. Inoltre, avvalersi di tonalità non marcate e preponderanti, aiuterà ad ampliare la luminosità già presente negli ambienti di un’abitazione e che contribuisce a mantenere un clima di equilibrio e positività da vivere appieno. Stile lagom in casa: optare per la sostenibilità e il riciclo Un ulteriore pilastro fondamentale dello stile lagom in casa concerne l’idea di optare per la sostenibilità e il riciclo. Molti brand cercano oggi giorno di incentivare i propri clienti a scegliere i prodotti opportuni per un’abitazione, tenendo in considerazione i temi di uno sviluppo compatibile con le esigenze dell’ecologia e di recupero. Concentrarsi sul rispetto per l’ambiente e su una gestione eco friendly per quel che riguarda l’arredo, sono argomenti molto importanti e discussi e non secondari tra i punti di forza di questa tendenza. Il lagom style prevede quindi una scelta oculata e mirata per tutto ciò che non rappresenta un rischio per la salute a livello globale, prediligendo un approccio green su materiali e produzione dei vari complementi che costituiscono una progettazione d’interni a 360°. Il recycling accorto e oculato è bene accetto e quasi sempre riesce a dare quel tocco originale e personale agli ambienti di una casa che non viene arredata in serie o con elementi passeggeri di una moda a breve termine.
Mobili webbing: arredare con un intreccio di tendenza
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  Una tendenza per l’interior design, ritornata oggi giorno molto in voga, presuppone l’utilizzo di mobili webbing per arredare casa. Complementi d’arredo contraddistinti da un intreccio di fibre, con lavorazione a tessitura, vengono scelti per i loro materiali da costruzione e per le nuance naturali che li caratterizzano. Questa neutralità permette di poter inserire dei mobili webbing in qualsiasi ambiente di casa e di armonizzarli con facilità con i diversi stile estetici che si intende utilizzare. Infatti sia in dimore cittadine, piuttosto che in chalet di montagna, il webbing si accosta benissimo a qualsiasi contesto, rendendolo armonioso, completo e arioso al tempo stesso. Questa tecnica già sperimentata in passato, trova grandi apprezzamenti sia impiegata su elementi importanti e di grandi dimensioni come ante di credenze, vetrinette o armadi contenitore, sia su sedie e accessori più contenuti che riguardano l’illuminazione e la decorazione di una casa. L’antesignano di questo revival è sicuramente la paglia di Vienna, utilizzata nelle famosissime sedie Thonet, che hanno garantito il meritato successo a sedute di design inconfondibili, grazie ad una tecnica che lavora la materia prima per darle il consueto aspetto di un ordito a piccoli fori. Un intreccio di tendenza che nuovamente si fa strada nel mondo dell’arredo e che risulta immediatamente riconoscibile, grazie a questi disegni a trama regolare, tipici di questa modalità di “tessitura”. Progettare uno o più ambienti di un’abitazione inserendo mobili webbing, significa abbracciare un trend che richiama un look legato agli elementi della natura, con colorazioni tenui per rendere gli spazi accoglienti, confortevoli e rilassanti. Abbinati a strutture in legno, i mobili webbing diventano degli arredi eleganti e distintivi, che ben si adattano a tutte le zone indoor e non solo a ideazioni per il giardino o la terrazza di casa. Vediamo insieme qualche esempio di come possono essere introdotti in ideazioni di interni di successo!   Webbing: sedute trendy in soggiorno Come già anticipato, le sedute webbing sono un elemento d’arredo già impiegato in tempi lontani, quando un noto ebanista realizzò una sedia con struttura in legno piegato a vapore e intreccio di fibre naturali, che prese il nome di paglia di Vienna. Questa metodologia di lavorazione viene ancora oggi largamente impiegata per la creazione di straordinari oggetti di design che vengono scelti per progettare e decorare sia ambienti in che outdoor. Diversi modelli di sedute webbing riescono a fornire un look davvero trendy in un soggiorno di casa. La classica sedia viene rivisitata in modi diversi e pur abbinandosi perfettamente a un tavolo da pranzo all’interno di un living, trova anche differenti altri modi per inserirsi in una zona giorno spettacolare. Creare un angolino per la lettura o da dedicare a uno studiolo ricavato all’interno del soggiorno, è una prassi decisamente comune. Abbinare pertanto una sedia webbing ad una scrivania o uno scrittoio è un ulteriore modo di arredare un’area personalizzata interna, funzionale e distintiva. Armadi webbing: uno stile naturale in casa Per dare una ventata di freschezza in una abitazione, scegliere uno stile naturale in casa aiuta sicuramente nello scopo. Abbinare colori tenui a materiali come il legno o a fibre quali il rattan, il giunco o il bambù, permette di creare ambienti confortevoli e armoniosi. Tuttavia, un tocco grintoso e che spicchi in un quadro che diventerebbe altrimenti monotono, va comunque inserito. Per farlo in maniera soft e che leghi soprattutto l’ideazione generale di un ambiente, ecco che il webbing arriva in vostro aiuto. Un complemento, che in tutte le sue varianti è presente negli ambienti di ciascuna abitazione, è l’armadio. Alto, basso, lungo o stretto viene inserito in zone giorno e notte come contenitore pratico e utilissimo. Avvalersi di un’opzione che riguardi gli armadi webbing è appunto ottimale per mantenere i toni sobri e poco eccentrici, pur utilizzando una lavorazione singolare e d’effetto. Poltrone webbing: versatili in una zona notte per ragazzi Chi di noi non ha mai ammirato, anche solamente in fotografia, quelle bellissime poltrone in stile coloniale con ampio schienale, posizionate in un giardino o in un patio di case con un look di tendenza senza eguali? Oggi giorno, tali complementi, trovano altra destinazione d’uso e sono maggiormente utilizzati per arredare spazi interni, per chi ama osare e intende realizzare qualcosa di inconsueto per decorare i propri ambienti di casa. Poltrone webbing vengono collocate in grandi open space, in studi, in giardini d’inverno e orangerie e anche in camere da letto per teenager. Proprio loro, rispetto agli adulti, tendono ad accostare vari orientamenti stilistici per il proprio spazio, dando vita a soluzioni eclettiche di grande stile. Ecco allora come sedute webbing si pongono come elementi versatili in una zona notte per ragazzi: funzionale, trendy e dal gusto impeccabile. Paravento webbing: coordinato in camera da letto I paraventi sono elementi che ormai hanno perso la loro funzione principale e quasi sempre vengono inseriti in una zona notte come elemento di puro decoro. Utilizzare un modello webbing coordinato in camera da letto, aiuta ad armonizzare un’idea progettuale particolare e davvero unica, che richiede un perfetto bilanciamento tra i componenti presenti. Questo approccio non impedisce di combinare stili e materiali diversi. Infatti se la linea comune riguarda l’impiego di elementi naturali, sarà perfetto abbinare un letto in legno con comodini a tema, a biancheria e tessuti come cotone o lino e ad accessori in fibre naturali da parete o da terra che completino il contesto seguendo questo filo conduttore univoco. Un paravento webbing è perfetto per l’accostamento sia cromatico che materico. Con il suo intreccio unico aiuta a creare un effetto vedo non vedo del muro retrostante, ponendosi come soluzione flessibile in una camera da letto senza eguali. Letto webbing: in una camera matrimoniale eco Quando i padroni di casa richiedono che vengano rispettate determinate ideologie in termini di eco sostenibilità, è giusto che anche le proposte di arredo di architetti e designer di interni soddisfino questi requisiti e desideri nella scelta di materiali green per tutti i complementi d’arredo che andranno utilizzati. Un letto webbing è una delle tante alternative da impiegare in una camera matrimoniale eco. Un’ originale testiera lavorata secondo questa modalità, permette di valorizzare una zona notte in modo semplice, ma efficace. Osservando le esigenze dei clienti, si proporrà al contempo una soluzione a cui non tutti penserebbero per la propria camera da letto, ma che invece ha un riscontro più che positivo, dato da chi l’ha sperimentata e vissuta quotidianamente.
Verniciare i mobili per un nuovo look in casa
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Tra gli stili e le tendenze del momento, va assolutamente citata quella relativa al relooking degli arredi che si hanno nei vari ambienti della propria abitazione. Verniciare i mobili per ottenere un nuovo look in casa è una prassi molto consolidata e largamente impiegata dagi amanti del fai da te. E’ un modo ottimale per svecchiare armadi, comodini e sedute, per re-inventare l’estetica di zone giorno e zone notte che dopo lungo tempo hanno magari stufato un po'. Ma come dare nuova vita a complementi d’arredo con la vernice? Può sembrare apparentemente semplice attuare questo trend e spesso si pensa che con qualche tutorial si possa in poche mosse, realizzare un progetto pronto all’uso. In verità vi sono alcuni passaggi essenziali da eseguire e anche per chi ha dimestichezza con il DIY, è sempre bene farsi consigliare sugli attrezzi (importante scegliere il pennello o il rullo in base alla grandezza del mobile) e i materiali appropriati da utilizzare, caso per caso, per evitare errori che potrebbero compromettere la bellezza del mobile stesso. Le fasi da seguire, per verniciare complementi d’arredo, riguardano: carteggiatura: è indispensabile preparare accuratamente la superficie da trattare; stuccatura: è consigliato utilizzare la cementite per creare un fondo appropriato; verniciatura: è bene usare prodotti specifici in base alla tipologia di materiale; finitura: è raccomandato applicare un fil protettivo finale sulla superficie. Carteggiatura: preparare accuratamente la superficie Prima di verniciare i mobili, per dare nuova vita a complementi d’arredo con un look rivisitato in casa, è necessario dedicare il tempo necessario a dei preliminari molto importanti. Preparare accuratamente la superficie da tinteggiare, aiuterà a creare un fondo adatto e resistente, per far sì che la vernice stessa sia più facile da applicare e che raggiunga la massima durata nel tempo, senza dover continuamente ritoccare con ulteriori passate di colore. Gli arredi oggetto di intervento, devono quindi essere carteggiati e levigati con cura. Per ottenere un buon lavoro è indispensabile rimuovere cornici, pomelli, cerniere e quant’altro non debba essere trattato, e iniziare un lavoro certosino con carta vetro specifica, in base al materiale su cui si sta operando. Partendo con una grana più grossa, si procederà con più passaggi, sino a rifinire con una carteggiatura con fogli molto fini, che rendano liscia tutta la porzione da verniciare. Utilizzando panni morbidi, si deve lavare il mobile, eliminando tutta la polvere per poi lasciarlo accuratamente asciugare. A questo punto, se la superficie non presenta imperfezioni, la si può tranquillamente verniciare, diversamente si procede con la fase due che prevede la stuccatura e la stesura di cementite per far aderire meglio la vernice stessa. Stuccatura: utilizzare la cementite e stendere due mani di fondo Specialmente se il mobile oggetto di relooking è realizzato in legno, è spesso necessario stuccare alcune parti, perché deteriorate o mancanti a causa dell’usura e del tempo. Utilizzare la cementite aiuta nello scopo, così come la stesura di due mani di fondo, che preparano sicuramente meglio la superficie da verniciare. Se si deve passare la cementite su un legno già verniciato, è necessario asportare il vecchio strato di pittura attraverso levigatrice o carta abrasiva. Se invece il legno si presenta al naturale, dopo una lieve carteggiata è possibile stendere senza problemi il prodotto scelto. Su altri materiali, la cementite viene impiegata per coprire macchie di ogni tipo, prima di passare lo strato di vernice desiderato e va specificato che ha una funzione prettamente preparatoria su cui verrà appunto applicato un secondo apposito articolo. Non ha funzione di preservare il mobile dalla muffa o dalla ruggine. Vernice: usare prodotto specifici per la tipologia di materiale Per ogni tipologia di materiale che viene verniciato, deve essere usato un prodotto specifico e adatto alla superficie da riportare a nuova vita. Inoltre, in base al tipo di essenza, se parliamo di legno, o in base alla classificazione della plastica o alla varietà di metallo, esistono ancora delle sotto famiglie, che specificano quale vernice sia meglio usare caso per caso. In base alla materia prima che costituisce il mobile, possiamo quindi distinguere le seguenti categorie: vernice per legno: smalti all’acqua o smalti a solvente; vernice per plastica: primer aggrappanti, primer all’acqua, primer acrilici, smalti acrilici bi-componenti, resina epossidica; vernice per metallo: smalti gliceroftalici con antiruggine già incorporata; vernice per laminato: primer acrilico, smalto acrilico. Pennello o rullo: scegliere in base alla grandezza del mobile Pennello o rullo: cosa scegliere per poter avviare la fase di verniciatura? Molto dipende dalla grandezza del mobile e dalle forme ed eventuali scanalature e disegni, presenti sulla sua superficie. Quando si sta lavorando su dimensioni importanti e lisce, un rullo è senz’altro l’opzione più consona da valutare. Con poche passate si dimezzano i tempi di stesura e con minimi accorgimenti si evitano gocce e colate antiestetiche. Inoltre la resa del rullo aiuta chi non ha troppa dimestichezza con le pennellate, sempre visibili. Dopo aver passato la prima mano e aver atteso almeno due o tre ore, per l’asciugatura, è possibile verniciare con un secondo strato. Il pennello viene in aiuto quando si deve far entrare il colore in incavi profondi, porzioni di mobile dalle profondità esigue o in disegni in rilievo. Setole di diverse grandezze vengono scelte per ciascuna parte da tinteggiare e utilizzate all’occorrenza. Finitura: applicare accuratamente con pennello o a stoppino La finitura, rappresenta la fase finale, per dare nuova vita a complementi d’arredo e cambiare il look in casa. Sopra la vernice, dovrà essere applicata accuratamente una mano conclusiva di prodotto, che funge da ulteriore strato protettivo per il mobile. Tale operazione può essere effettuata o con pennello o a stoppino. La scelta dell’una o dell’altra soluzione dipende dal tipo di materiale e dal suo pregio, nonché dall’abilità manuale che si possiede nello stendere il prodotto. Con il pennello le operazioni sono più immediate e veloci, anche se la cura di queto passaggio deve essere comunque ottimale. Utilizzare lo stoppino, significa avvalersi di una tecnica laboriosa e delicata, che richiede più pazienza, ma garantisce un risultato migliore.
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