Menu
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Cerca per parole chiave

Articoli: Bagno

5 elementi per arredare un bagno in stile loft
Visite ricevute
19965
Immagini dell'articolo
9
Quando ci si appresta ad arredare casa seguendo uno stile ben preciso, si devono avere bene in mente i caratteri fondamentali che lo contraddistinguono e che non possono assolutamente mancare in un progetto così specifico di home design. Se alcune scelte sono più versatili e con parametri che possono leggermente distaccarsi dalle linee guida principali, altre sono necessariamente più ferree per essere immediatamente riconoscibili e riscontrabili nell’orientamento che si andrà a realizzare. Progettare per esempio un loft style per il bagno, presuppone di dover scegliere materiali, linee e colori che rispecchiano questa filosofia d’arredo e che sono assolutamente necessari per far emergere questa tendenza così spiccata all’interno di uno o più ambienti di casa. Rivoluzionare l’idea di bagno per imprimere una sensazione di apertura e ariosità, tipico di uno stile loft newyorkese, con un mix e match di ingredienti non così usuali, non è sempre immediato, ma con i consigli giusti il risultato potrà essere davvero vincente e spettacolare. Gli elementi vincolanti per arredare un bagno in stile loft, sono sostanzialmente 5 e riguardano: i materiali: mattoni e cemento per pavimenti, pareti e rivestimenti; i colori: nero, grigio e bianco; l’illuminazione: minimal e funzionale; l’arredo: essenziale e con inserti in legno; i sanitari: capienti e dalle linee contemporanee. Loft style: immancabili rivestimenti in mattone in bagno Immancabile il tipico rivestimento in mattone per un bagno d’eccellenza in stile loft. Non è infatti concepibile che questo trend così in voga non abbia anche solo un piccolo inserto in laterizio a vista che caratterizzi una colonna, piuttosto che una nicchia o addirittura un’intera parete, dove l’effetto materico richiama l’aspetto di una fabbrica novecentesca dismessa. E’ vero che questo materiale risulta particolarmente poroso e per molti non adatto a umidità e fumi presenti in un ambiente di servizio dopo una doccia o un bel bagno. In realtà trattato con finiture superficiali riesce a mantenere un ottimo stato di conservazione, grazie anche ad un’areazione continua e necessaria in un locale di questo tipo. Inoltre è possibile limitare l’estensione esposta con sezioni di pareti miste con intonaco e disposte in luoghi strategici magari più lontani dai punti nevralgici con formazione di acqua e vapore. Per non incappare in spiacevoli inconvenienti e ottenere una buona riuscita progettuale è indispensabile utilizzare mattoni di qualità e manodopera specializzata. Facendo effettuare un ottimale lavoro a livello di isolamento, sarà poi più semplice applicare il rivestimento a vista nel suo classico aspetto loft style davvero unico e che darà tanta personalità a un ambiente bagno di tendenza. Rubinetteria in nero per un bagno in stile loft Se i colori da utilizzare per arredare un bagno in stile loft sono sostanzialmente il nero, il grigio e il bianco, è altrettanto vero che queste tre nuances combinate tra di loro, sono indicate anche per gli accessori legati alla sua intera realizzazione. In particolare, se parliamo di impianto idraulico, risulterà quasi inderogabile scegliere una rubinetteria “dark” satinata per soffioni doccia, erogatori d’acqua e tubi snodati a vista. Le geometrie e le forme dei rubinetti e di tutti gli optional risultano molto semplici e lineari, esemplari di una tenenza industriale riconvertita ad abitazione privata. Il colore nero enfatizza l’atmosfera di un loft style puro e legato appunto a un mood grezzo e senza fronzoli. Le modalità di installazione sono le medesime che si utilizzano in altre situazioni, anche se pomelli e leve a muro, piuttosto che soluzioni da terra per sanitari a libera installazione, sono opzioni che sposano meglio la concezione di industrial style, abbinate ad una tinta scura e cupa, ma al contempo distintiva e sobria. Illuminazione nei bagni in stile loft L’illuminazione nei bagni in stile loft, a differenza di altri orientamenti estetici, non presuppone nessuna variante di lampade a sospensione particolare o applique con connotati peculiari e specifici. Ciò che caratterizza l’impianto artificiale per illuminare questo ambiente di casa è la presenza di faretti. Incassati o pendenti, diventano un elemento essenziale che aiuta a progettare e a trovare la giusta quantità di luce necessaria, per dislocare nella maniera corretta i punti illuminanti dell’intero spazio. Loft style in bagno con essenziali arredi in legno Un loft style in bagno presuppone degli arredi essenziali e minimalisti e ciascun oggetto presente deve essere studiato per conferire all’ambiente funzionalità, classe e design. Mobili e complementi in genere sono pensati per offrire comfort e praticità in un ambiente di servizio che deve risultare pratico, efficiente e senza esagerazioni. Arredare un bagno in stile loft significa inserire armadietti contenuti e sobri con inserti materici differenti da quelli impiegati per i rivestimenti per scaldare l’atmosfera. Ante in legno massello, non trattate e molto spesso lasciate nel loro aspetto originale, diventano un punto focale importante, così come consolle da lavandino o scaffali abbinati a strutture in metallo o cemento. La possibilità di impiegare banconi da lavoro dismessi e riconverti ad arredo per interni, se gli spazi lo consentono, aiuterà ancor di più a rendere personale un bagno in stile loft dove un elemento unico in legno non deve assolutamente mancare. Anche altri oggetti di recupero, come sgabelli e mensole, diventano ottimi prodotti da relooking che manifestano l’essenza di un industrial style senza tempo e che possono essere inseriti in un bagno, a corredo di un progetto completo e definitivo. Stile loft: una capiente vasca da bagno freestanding Sanitari capienti e dalle linee contemporanee definiscono un bagno in stile loft e che, come in altri progetti, vedono forme contemporanee e soluzioni all’ avanguardia di docce walk-in piuttosto che di wc integrati. Ma ciò che rende davvero caratteristico quest’ambiente di servizio e diventa un must-have obbligatorio, è l’installazione di una vasca da bagno freestanding, che ricorda il look tipicamente retrò di un’epoca industriale all’apice del suo successo. Dislocata accanto a una parete o a ridosso di un’apertura esterna trova la sua ragione d’essere abbinata ad una rubinetteria da terra molto accattivante e grintosa in nero. Anche in questo caso l’abilità di professionisti esperti sarà fondamentale per raggiungere un risultato impeccabile, soprattutto per la capacità di coniugare bellezza estetica e passaggio di tubature e relativi impianti, posati ad hoc e che nel tempo non creino nessun tipo di problematica a livello di perdite.
Sanitari a filo muro o sospesi: pro e contro
Visite ricevute
20785
Immagini dell'articolo
10
Quando si effettua la ristrutturazione della propria casa o si progetta il bagno per la prima volta la scelta dei sanitari è un momento cruciale nell'arredamento del bagno. Varie sono le soluzioni di sanitari di design adatti alle case contemporanee, modelli sofisticati ed in linea con le tendenze attuali dove è dedicata una grande attenzione ai dettagli. Tra le varie proposte che si possono trovare in commercio un dubbio che può sorgere al momento di scegliere i sanitari è tra quelli a filo muro o quelli sospesi. Due opzioni differenti che coniugano estetica e funzionalità, realizzati con tecnologie di ultime generazione che conferiscono prestazioni migliorate. L'aspetto di elementi come wc e bidet è fondamentali per l'estetica generale di un bagno. Nel progetto di un bagno contemporaneo questa scelta non è mai casuale ma frutto di attente riflessioni circa l'effetto che si desidera ottenere. I sanitari a filo muro, sono una soluzione da considerare nell'arredamento di bagni contemporanei poiché hanno un'estetica minimalista. Questo tipo di sanitari non presenta tubature a vista, poiché wc e bidet sono fissati direttamente alla parete, senza che ci sia alcuno spazio. Ci sono sia modelli di sanitari filo muro da terra che sanitari filo muro sospesi. I sanitari sospesi, come suggerisce il nome, non toccano il pavimento e pertanto sono sanitari con scarico a parete. Per orientarsi su quale sia la tipologia di sanitari migliore per il proprio bagno è necessario fare una valutazione dei pro e dei contro di ognuna, considerando aspetti come: l'estetica dei sanitari; le forme dei sanitari; le dimensioni dei sanitari in rapporto allo spazio disponibile; le cassette di scarico da abbinare ai sanitari. Sanitari a filo muro o sospesi: vantaggi e svantaggi Per prendere una decisione oculata quando si ha il dubbio tra sanitari a filo muro o sospesi è necessario soppesare i pro e i contro di ognuna delle soluzioni, in modo da conoscere fin dal principio eventuali problematiche e trovare il modo di risl.  Quando si deve arredare un bagno contemporaneo tra i principali vantaggi dei sanitari a filo muro o sospesi ci sono: facilità di pulizia e igiene per wc e bidet; estetica sofisticata e moderna; si tratta di soluzioni salvaspazio. Sia per i sanitari filo muro che per quelli sospesi, i vantaggi sono irrilevanti in rapporto ai vantaggi.  Per i sanitari sospesi ci possono essere difficoltà nell'installazione se la parete a cui fissarli ha un basso spessore, in quanto può non essere sufficiente lo spazio per inserire le staffe necessarie per il fissaggio o le cassette di scarico.  Per entrambi, inoltre, è necessaria un'installazione eseguita a regola d'arte per avere l'effetto corretto, scongiurare l'insorgenza di problemi e avere la tranquillità della massima stabilità del sanitario nel tempo. Per un'analisi corretta bisogna valutare la situazione specifica per cui può essere necessario richiedere la consulenza di un architetto che possa dare un parere tecnico ed elaborare un progetto del bagno che tenga conto di tutte le caratteristiche con l'obiettivo di trovare la migliore soluzione.  Sanitari a filo muro o sospesi: estetica Nel progetto di arredamento del bagno oltra alla funzionalità l'estetica è un criterio che influisce notevolmente sulla scelta dei sanitari. Wc e bidet sospesi o a filo muro hanno un'estetica contemporanea che si addice alle case più di tendenza. A seconda dello stile della casa e del bagno bisogna dunque selezionare modelli di sanitari compatibili, in modo da creare un buon abbinamento. Tra le diverse proposte di sanitari a filo muro o sospesi si possono trovare: sanitari minimalisti; sanitari in stile classico; sanitari in stile moderno; sanitari in stile vintage o rétro; sanitari in stile inglese; sanitari in stile industriale; sanitari in stile liberty; sanitari in stile barocco. Sanitari a filo muro o sospesi: forme Le coppie di wc e bidet, sia sospesi che a filo muro, possono avere forme di vario genere. A seconda dello stile che si vuole dare al bagno ci sono forme più o meno adatte. Alcuni modelli hanno linee arrotondate e sinuose che li fanno apparire come sculture contemporanee. Tra questi sono inclusi i sanitari con forma a sfera e quelli con forma uovo che hanno un aspetto particolarmente avveniristico ma anche quelli dallo stile classico. Un'altra opzione è costituita da sanitari a filo muro o sospesi che si caratterizzano per forme squadrate e spigolose, linee epurate ed essenziali che si addicono bene a bagni dal design minimalista e contemporaneo. Grazie all'assenza di incavi o forme complesse la pulizia di questo genere di sanitari risulta particolarmente agevole. Sanitari a filo muro o sospesi: dimensioni Sia per i sanitari a filo muro che per i sanitari sospesi lo spazio occupato è ridotto rispetto a quelli standard. Essendo infatti fissati a contatto con la parete occupano meno spazio rispetto ai sanitari tradizionali per i quali alla profondità del wc si aggiunge quella necessaria per il collegamento all'impianto. Le dimensioni dei sanitari variano da modello a modello ma generalmente sono comprese tra 50 e 55 cm. Nell'ambito dell'arredamento di un bagno particolarmente piccolo o di una distribuzione in pianta che prevede uno spazio ridotto per i sanitari è possibile optare per wc e bidet dalle misure salva spazio. Questi sanitari hanno misure più contenute rispetto a quelli standard, la profondità può scendere infatti fino a 45 cm. Sanitari a filo muro o sospesi e cassette di scarico I sanitari a filo muro o sospesi hanno necessariamente bisogno di una cassetta di scarico ad incasso. In entrambi i casi, se il muro a cui devono essere fissati non ha lo spessore sufficiente, possono esserci difficoltà ad inserire la cassetta di scarico ad incasso. Questo problema si presenta spesso nelle ristrutturazioni di case più vecchie, mentre nelle case di recente costruzione non dovrebbero esserci difficoltà. Tuttavia anche se la parete ha uno spessore minimo, di 8 o 10 cm, non è necessario rinunciare all'installazione di sanitari sospesi o a filomuro.  Una soluzione molto utilizzata consiste nell'utilizzare cassette di scarico a spessore ridotto, ormai facilmente reperibili. Dove ciò non è possibile, un altro modo per risolvere il problema è aumentare lo spessore della parete affiancando una controparete che può essere anche a mezza altezza. Questa aggiunta è una soluzione che può essere trasformata in un dettaglio decorativo particolare con cui caratterizzare il bagno se viene valorizzata attraverso l'aggiunta di mensole, nicchie o enfatizzata con un rivestimento a contrasto.
Bagno: 8 bellissime idee per arredare con un mobile credenza
Visite ricevute
24166
Immagini dell'articolo
10
La scelta dei mobili bagno è molto importante per ottenere lo stile desiderato. Cercare nei negozi specializzati in arredamento per il bagno il prodotto giusto però non sempre garantisce il risultato sperato. Un'idea per progettare l'arredamento del bagno in maniera originale e personalizzata consiste nel convertire una credenza in un mobile lavabo di design.  Trasformare una credenza in mobile bagno è un lavoro di fai da te abbastanza semplice. I lavabi da appoggio sono perfetti per questa soluzione poiché installarli non comporta grosse difficoltà e daranno uno stile sofisticato, ma per un buon risultato è necessario che i due elementi abbiano misure compatibili. Per poter utilizzare una credenza per il proprio progetto di arredamento del bagno bisogna verificare che rispetti determinate condizioni come: avere dimensioni adatte allo spazio da arredare; essere idonea all'utilizzo come mobile lavabo considerando; consentire l'installazione di un lavabo sul piano. Perciò è imprescindibile una verifica di larghezza, profondità ed altezza della credenza, anche considerando quelle del lavabo da installare sul piano. La stessa credenza dovrà presentare necessariamente un buono stato di conservazione e sopportare bene l'inserimento in un ambiente soggetto ad umidità come il bagno. Un arredamento per il bagno di questo genere infatti modifica l'immagine dell'ambiente donando un'atmosfera dal design raffinato. Mobile in bagno: credenza moderna in black style I mobili bagno neri e moderni aggiungono un tocco ricercato all'interno del bagno. L'arredamento bagno black style è oggi molto di tendenza, una scelta che valorizza le finiture presenti e permette di ottenere un ambiente chic. Optare per una credenza minimalista, che si distingue per le linee epurate, la finitura opaca e l'assenza di ornamenti è una scelta che si addice bene per l'arredamento di un bagno moderno. Il piano perfettamente nero fa risaltare molto bene dei lavabi da appoggio moderni e si può coordinare con altri elementi come la rubinetteria nello stesso colore. Mobile credenza in bagno: antica in legno A volte per trovare un mobile bagno originale non è necessario acquistare costosi pezzi d'arredo, ma basta dare uno sguardo in cantina o in soffitta per trovare qualcosa che si presta perfettamente a questa funzione. Una vecchia credenza in legno può essere l'elemento perfetto per dare un tocco rétro all'arredamento del bagno. Un approccio ecosostenibile poiché consente di dare una seconda vita ad un pezzo d'antiquariato dimenticato. Per trasformare un'antica credenza in legno in un mobile adatto ad un bagno moderno bisogna: adattare l'altezza del mobile, eventualmente tagliando qualche centimetro dei piedini; applicare una vernice idrorepellente con effetto impermeabilizzante che eviterà la formazione di macchie dovute al calcare o muffe; utilizzando un trapano dotato di fresa a tazza del diametro corretto ed individuando i punti esatti, creare dei fori sul piano per il passaggio delle tubature di scarico e per il rubinetto se anch'esso sarà posto sul piano; installare il lavabo; collegare gli impianti ed installare la rubinetteria; fissare il lavabo con il silicone. Mobile credenza in bagno: contemporanea e colorata Le credenze contemporanee sono un elemento da considerare per realizzare un mobile bagno esclusivo e personalizzato senza spendere troppo. Arredare il bagno donandogli uno stile contemporaneo infatti può avere costi piuttosto elevati se si scelgono mobili realizzati su misura, mentre adattare una credenza all'utilizzo come mobile lavabo risulta un intervento molto più economico.  Per dare un tocco di tendenza al bagno si potrà puntare sul colore, riprendendo per il mobile l'esatta tonalità delle pareti, o viceversa. L'elegante gioco ton sur ton è ideale per un bagno contemporaneo di tendenza. Un effetto monocromatico molto suggestivo per l'arredamento del bagno, soprattutto quando si punta su colori forti come tonalità intense di verde, blu navy o terracotta.  Mobile bagno, elegante in una versione curvilinea Una credenza dallo sviluppo curvo si può adattare molto bene all'utilizzo in un bagno ampio e spazioso. Le linee sinuose sono ideali per un arredamento bagno elegante ed insolito.  Arredare il bagno con una elegante credenza curvilinea è una scelta che si sposa bene in contesti di ispirazione rustica o naturale, richiama infatti le forme organiche della natura.  Grazie alle forme curvilinee il bagno risulterà più accogliente, le curve stemperano infatti la rigidità degli spigoli vivi. Mobile in bagno: credenza decapata in arte povera Trovare mobili bagno che si distinguono per l'aspetto romantico dato dal legno invecchiato non è semplice. Per ovviare, conviene puntare su una bella credenza in arte povera realizzata con legno decapato che permetterà di ottenere un arredamento bagno raffinato.  Disponendo di una credenza da utilizzare per l'arredamento del bagno basterà creare l'effetto decapato per soddisfare le proprie aspettative.  Vediamo creare l'effetto decapato su una credenza in modo semplice: levigare il mobile con della carta vetrata per eliminare la vernice presente e portare le venature a vista; creare l'effetto invecchiato utilizzando aceto o bicarbonato sciolto in acqua; con un pennello stendere la vernice chalk paint nel colore desiderato (opzionale); applicare una fissativo protettivo. Tra ogni passaggio è necessario rispettare i tempi di asciugatura per ottenere un risultato impeccabile. Mobile bagno, credenza scura dal sapore scandinavo Arredare il bagno utilizzando una credenza di ispirazione scandinava che si caratterizza per i colori scuri consente di ottenere un bagno dall'aspetto attuale e un comfort senza eguali. I mobili dal design nordico sono perfetti per un bagno contemporaneo. Le linee semplici ma ricercate conferiscono autenticità e si inseriscono bene in differenti contesti. Si tratta inoltre di mobili studiati per offrire la massima praticità nell'utilizzo, qualità sempre molto importante per un ambiente così sfruttato come il bagno. Credenza a giorno in bagno dal gusto country In una casa arredata secondo i principi dello stile country anche il bagno deve rispecchiare le stesse linee guida in fatto di arredo, in modo da avere un ambiente di vita armonioso in tutte le sue componenti.  Una credenza in legno di ispirazione rustica, impreziosita dalla finitura grezza ed i decori dal gusto country, dotata o meno di vani a giorno, può essere il pezzo giusto per apportare un tocco da casa di campagna nell'arredamento del bagno. Mobile credenza in bagno: vintage con piedini Le credenze vintage sono un'idea perfetta con cui dare un tocco rétro e chic al proprio bagno. Si tratta infatti di un mobile lavabo unico con cui arredare il bagno ricordando lontani tempi passati. I dettagli in questo caso possono fare la differenza, come spigoli arrotondati e piedini in stile classico dalle linee curve. Per dare un tocco ancora più particolare si può dipingere la credenza vintage nella propria nuance preferita e sostituire i pomelli con delle versioni più moderne come quelli in cuoio o effetto diamante.
Vasca da bagno con piedini: vintage e freestanding
Visite ricevute
21319
Immagini dell'articolo
10
Le vasche da bagno con piedini in stile vintage sono un modello classico di vasca da bagno freestanding perfetto per l'arredamento di bagni di tendenza. Nei bagni in stile tradizionale la vasca con piedi a zampa di leone, conosciuta anche come clawfoot, è un dettaglio chic in perfetta sintonia con l'eleganza senza tempo di materiali e finiture, mentre in un bagno dal design contemporaneo si tratta di una scelta originale con cui dare un tocco particolare in chiave rétro. Le vasche freestanding tradizionali con piedini sono un elemento che dona un carattere lussuoso al bagno, creando un'atmosfera romantica e piena di fascino. Un modello che ha attraversato le epoche, rimanendo ancora oggi attuale, proposta in diverse forme e colori, ma sempre con gli inconfondibili piedini decorativi che riproducono le zampe di un leone. Un dettaglio ornamentale di forte impatto che rendono questa tipologia di vasca da bagno vintage davvero unica. Adattate all'uso contemporaneo, le vasche da bagno con piedini che ancora oggi si possono acquistare sono ispirate a quelle che si utilizzavano nelle case in stile vittoriano. Una soluzione ideale per chi vuole assaporare il relax di un bagno caldo in un'atmosfera d'epoca molto ricercata. Gli elementi distintivi di una vasca con piedini in stile vintage sono: le linee arrotondate, eleganti e raffinate; occupa poco spazio; è una vasca freestanding; la comodità nell'utilizzo; è ideale per un bagno lussuoso; presenta piedini in stile a forma di zampe animali. Vasca da bagno con piedini: forma freestanding unica Essendo pensata per l'installazione freestanding, una vasca da bagno classica con piedini si può collocare liberamente all'interno di uno spazio, anche a centro stanza, purché sia possibile effettuare la predisposizione degli impianti. A tutti gli effetti si può considerare quindi come un elemento d'arredo. Considerate le sue particolari caratteristiche inoltre non è necessaria l'installazione ad incasso per cui il processo risulta semplificato. Essendo elementi che spesso conquistano una posizione centrale, le forme sinuose che caratterizzano le vasche vintage con piedini ed i dettagli decorativi che le impreziosiscono possono essere apprezzati da diverse prospettive. Un altro elemento peculiare delle vasche freestanding tradizionali con piedini sono i bordi della vasca sagomati ed arrotondati mentre la tipica forma ovale può presentare delle asimmetrie che aggiungono fascino.  Materiali differenti per una vasca da bagno con piedini Il materiale tipico delle vasche da bagno con piedi a zampa di leone è la ghisa. La vasca viene smaltata di bianco nella parte interna per dare maggiore confort ed igiene, mentre il corpo della vasca può avere una finitura differente per l'esterno. I piedini invece solitamente sono impreziositi da finiture come cromo, ottone o oro. Non mancano versioni in cui la vasca con piedini in stile vintage è totalmente monocromatica. Le versioni contemporanee di vasche da bagno con piedini in stile vintage sono realizzate più raramente in metallo smaltato mentre sono utilizzati materiali più performanti e talvolta innovativi. Oggi si possono trovare quindi: vasche con piedini in ceramica; vasche con piedini in resina; vasche con piedini in acrilico; vasche con piedini in crystaltech. Questo cambiamento consente di ottenere vasche da bagno resistenti e durature ma con un peso relativamente alleggerito rispetto a quello delle vasche in ghisa, difficili da trasportare soprattutto in presenza di scale proprio per questa ragione. Abbinare una rubinetteria contemporanea dal sapore retrò Per ottenere un effetto armonioso anche la rubinetteria da affiancare ad una vasca da bagno con piedini vintage deve avere lo stesso spirito. Molte aziende specializzate nella produzione di rubinetti hanno in catalogo prodotti che si caratterizzano per uno stile marcatamente d'altri tempi pur avendo funzionalità adatte all'utilizzo contemporaneo. La rubinetteria contemporanea dal sapore rétro da abbinare a vasche da bagno con piedi a zampa di leone si caratterizza per: forme sinuose; manopole vintage a stella; doccetta vintage; finiture con effetto anticato; dettagli in ceramica. Per comodità di installazione ed utilizzo, la vasca freestanding con piedini viene abbinata a rubinetteria da pavimento che concorda perfettamente nello stile con il sapore vintage tipico delle vasche da bagno con piedi a zampa di leone. Si tratta di miscelatori con rubinetto e doccetta che possono essere installati accanto alla vasca ad una distanza e ad un'altezza idonee a consentire il riempimento della vasca. Se la vasca con piedini viene collocata in prossimità di una parete si potrà optare per l'installazione di rubinetteria da muro dal sapore rétro, sempre valutando la posizione in modo da offrire il giusto comfort. Vasca da bagno vintage con piedini: dove collocarla Considerata la sua estetica particolare, la vasca da bagno classica con piedini predilige una posizione di spicco. Se si dispone di uno spazio sufficiente, per valorizzare al massimo questo genere di vasca vintage per installazione freeestanding, si potrà scegliere una posizione che le permetta di emergere con tutti i suoi dettagli. Ad esempio è possibile realizzare un basamento su misura per darle maggiore risalto. Anche l'ambiente in cui è inserita risulterà caratterizzato inconfondibilmente. Posizionare la vasca da bagno con piedini accanto ad una parete con una particolare finitura decorativa che le fa da sfondo le permette di affermarsi come elemento di punta. Un altro posizionamento ottimale è sotto una finestra, dove la luce naturale contribuirà a valorizzare ogni singolo particolare. Grazie all'effetto sospeso dato dal posizionamento rialzato su quattro zampe animali, la vasca da bagno vintage con piedini ha un ingombro ridotto ed un aspetto leggero che le permette di essere installata anche in ambienti non troppo ampi a centro stanza. Le forme uniche rendono questa tipologia di vasca da bagno classica un elemento d'arredo a tutti gli effetti. Per questo in fase di progettazione si può valutare di inserire una vasca con piedini vintage anche in ambienti meno usuali come la camera da letto, dove diventerà il punto focale della stanza. Una soluzione ideale per chi non ha paura di osare nelle scelte di arredamento per la propria casa. Vasca da bagno con piedini: costi e installazione Il costo per l'acquisto di una vasca da bagno con piedini vintage dipende soprattutto dai materiali di cui p costituita e dalle dimensioni. Si possono trovare modelli di questo genere a partire da 700 €, ma i prezzi possono salire notevolmente per l'acquisto di vasche da bagno con piedini di design che offrono livelli qualitativi elevati. Ad esempio, le vasche con piedini in ghisa attualmente sono un prodotto di nicchia ed hanno un prezzo medio di 3.000 €, costo che lievita facilmente se si scelgono finiture pregiate. Per l'installazione di vasca da bagno con piedini è necessario realizzare il collegamento all'impianto idrico-sanitario, da portare nella posizione desiderata, per cui è indispensabile rivolgersi ad un professionista per ottenere un risultato a regola d'arte.
Gradino in bagno: funzionale o decorativo?
Visite ricevute
35247
Immagini dell'articolo
9
All'interno di molti bagni ad un certo punto si può trovare un gradino e viene spontaneo chiedersi se si tratta di un elemento puramente decorativo oppure se abbia un qualche ruolo funzionale. A volte i gradini sono più di uno per soddisfare esigenze specifiche. Nonostante generalmente si cerchi il più possibile di evitarli, poiché rappresentano una barriera architettonica e possono costituire un pericolo, soprattutto se in casa ci sono bambini o anziani che rischiano di inciampare, è innegabile che rappresentino un elemento decorativo se realizzati in modo tale da avere un impatto scenografico. Se da un lato c'è qualcuno che considera i gradini in bagno scomodi e pericolosi dall'altro c'è chi li trova una scelta estetica che apporta un carattere distintivo all'ambiente. La presenza di un gradino in bagno determina anche una sorta di separazione tra diverse aree. Questo aspetto risulta ulteriormente accentuato quando si utilizzano due pavimentazioni differenti. Il cambio di materiale è utile anche per segnalare il pericolo poichè il gradino viene evidenziato e diviene più visibile evitando piccoli incidenti. Si possono utilizzare anche delle luci per marcare ancora di più il cambio di altezza. In alcuni casi il gradino in bagno ha un valore esclusivamente estetico che dona dinamicità all'ambiente ed enfatizza degli elementi particolari della stanza. Inoltre il leggero cambio di quota accentua la distribuzione interna dello spazio in una maniera inconsueta ed elegante. In generale l'effetto che si ottiene è molto suggestivo, ma il gradino non è viene necessariamente realizzato al solo scopo decorativo. Si tratta infatti di una soluzione molto usata nelle ristrutturazioni in cui si modifica la distribuzione del bagno e si ha la necessità di mantenere le dovute pendenze per gli scarichi. L'inserimento del gradino può derivare infatti da un fattore esclusivamente funzionale. Un'esigenza tecnica che durante una ristrutturazione ha portato alla costruzione di un piccolo rialzo per risolvere un problema. Il gradino può essere quindi un elemento progettato appositamente per caratterizzare il bagno oppure può trattarsi di una soluzione necessaria. Vediamo alcuni esempi. Bagno: un doppio gradino ornamentale per doccia e vasca Una distribuzione molto raffinata per il bagno è quella in cui si allineano la doccia e la vasca da bagno, ponendole in fila una dietro all'altra. Dal bagno si accede alla doccia ed attraversandola si ha accesso alla vasca posta alle sue spalle. Inserendo un gradino per separare ogni elemento si ottiene una progressione verso l'alto che rende il bagno un ambiente dall'aspetto lussuoso. Il gradino delimita gli spazi senza suddividerli quindi non si ha alcun ingombro e l'ambiente rimane arioso e spazioso. Si tratta di una soluzione ideale per un bagno con sviluppo in lunghezza, anche se piccolo. Gradino in bagno: soluzione necessaria per gli impianti Uno dei motivi principali che può spingere verso la realizzazione di un gradino in bagno è la necessità di avere più spazio in altezza per ospitare gli impianti all'interno del pavimento. Può accadere infatti che, a causa delle elevate distanze dei sanitari dalla colonna di scarico principale, per ottenere le corrette pendenze sia necessario sopraelevare il pavimento di una zona all'interno del bagno. Si tratta quindi di un'esigenza tecnica molto importante per evitare malfunzionamenti degli impianti. Realizzando un gradino le tubature guadagnano lo spazio necessario per poter mantenere la pendenza minima dell'1%. Il fatto che il gradino, o i gradini, siano un elemento scaturito da un'esigenza tecnica e talvolta non previsto nel progetto di ristrutturazione può essere vissuto come una soluzione di ripiego. Questo accade soprattutto quando si eseguono ristrutturazioni con cambio di distribuzione dello spazio oppure quando si aggiunge un secondo bagno distante rispetto a quello principale. Solitamente si cerca di evitare di dover creare un gradino per favorire il corretto deflusso degli scarichi. È una soluzione che viene utilizzata quando non è possibile attuare altre possibili opzioni come l'installazione di un trituratore o di una apposita pompa. Anche in questi casi però si può convertire quella che è una soluzione tecnica in un elemento decorativo, cercando di realizzare il gradino in modo che si possa integrare bene nell'ambiente. Bagno: utile gradino per una vasca ad incasso Un altro motivo che rende necessaria la realizzazione di un gradino in bagno è l'installazione di una vasca ad incasso. In questo caso l'altezza aggiunta deve essere sufficiente a coprire quella complessiva della vasca ottenendo un effetto armonioso e gradevole alla vista. Inoltre, la vasca ad incasso permette di nascondere alla vista l'impianto per un effetto minimalista ed epurato. Quando il bagno è particolarmente ampio si riesce ad integrare più facilmente nell'ambiente una vasca ad incasso poiché si possono creare delle aree realmente distinte e dare particolare risalto ad un elemento così rimarchevole. Occupando un angolo della stanza la vasca ad incasso sopraelevata diventa una zona relax in quota, al pari di una efficiente e rigenerante spa. Per entrare agevolmente nell'acqua e concedersi un rilassante bagno sarà utile aggiungere più scalini, in un numero da calcolare a seconda dell'altezza complessiva ottenuta. Gradino in bagno: decorativo con vasca freestanding La creazione di un rialzo è una soluzione valida anche per enfatizzare bellissime ed originali vasche da bagno freestanding. Grazie al gradino o ai gradini che pongono la vasca leggermente più in alto quest'ultima si ritrova al centro della scena conquistando una posizione di rilievo che gli permette di acquisire il ruolo di protagonista assoluto dell'ambiente. La vasca appare come messa su un piedistallo, sul quale può mostrarsi in tutta la bellezza delle sue linee, mentre le forme spigolose dei gradini contrastano con le curve sinuose che la caratterizzano. Essendo posta su una piattaforma realizzata in materiali differenti rispetto al pavimento della stanza, la vasca da bagno a libera installazione appare esaltata e valorizzata in tutto il suo splendore. Ammirare la vasca da tutti i lati sarà più semplice mentre dall'interno si avrà una vista privilegiata. Gradino in bagno: pratico rialzo per la doccia Un'altra situazione in cui si può fare ricorso al gradino è la realizzazione di un'elegante doccia walk in rialzata rispetto al pavimento principale. Posizionare la doccia sul gradino è utile a meglio identificare la zona dedicata a questa funzione in assenza di un piatto doccia e di un box doccia che ne delimitano i confini su tutti i lati. Anche dal punto di vista estetico un intervento di questo genere impreziosisce e caratterizza l'architettura del bagno.
Camino in bagno: un dettaglio vincente in casa
Visite ricevute
20079
Immagini dell'articolo
10
I bagni contemporanei sono ambienti spaziosi e confortevoli. Sempre meno intesi come spazio prettamente di servizio e sempre più come ambiente dedicato al benessere ed alla cura della persona a 360°. Ambienti quindi da arredare in modo da renderli accoglienti ed invitanti affinché il tempo passato all'interno sia piacevole. Un camino è quindi un elemento davvero ideale per infondere calore e creare un'atmosfera rilassante ed intima all'interno di un bagno di tendenza. Un'idea originale per una casa sofisticata e lussuosa. Mettere da parte lo stress è più facile in un ambiente di questo genere. La posizione assegnata ad un elemento distintivo quale è il camino in bagno è importante per la riuscita. Non deve sembrare un'aggiunta forzata che non si lega al contesto ma bisogna ricercare soluzioni armoniose. Affinché il camino in bagno possa essere un dettaglio vincente deve avere modo di risaltare riservandogli quindi spazi privilegiati. Inoltre la sua presenza non deve compromettere nessuna delle funzionalità del bagno e non deve creare intralcio nei movimenti oltre a non costituire in alcun modo un pericolo per la sicurezza degli utilizzatori. I camini con camera chiusa sono quelli su cui puntare per la massima sicurezza ed anche per una maggiore semplicità nella gestione e nella pulizia. Per l'installazione in bagno sono da considerare soprattutto soluzioni ecologiche che non hanno bisogno di impianti o canne fumarie per l'installazione. Tra questi il biocamino, alimentato con un liquido ottenuto dalla fermentazione di biomasse, è una delle scelte più sostenibili ma anche un risvolto pratico notevole. Non producendo scarti in seguito alla combustione consente di gustarsi la magia della fiamma senza richiedere manutenzione continua. Camino moderno accanto alla vasca da bagno Le soluzioni free standing sono un must per un bagno di tendenza. Il camino a centro stanza è sempre una soluzione che stupisce per la sua modernità e conferisce all'ambiente un aspetto innovativo. Sono molto eleganti i camini sospesi ma anche quelli con base poggiata al pavimento e canna fumaria sospesa come a formare un unico elemento a colonna. Affiancando questo genere di camino ad una vasca anch'essa da centro stanza i due elementi che adottano lo stesso linguaggio, accomunate da forme sinuose e finiture simili. Ponendo vasca e camino uno accanto all'altro sarà possibile beneficiare al massimo del calore del fuoco oltre che della vista mentre si fa il bagno e soprattutto al momento di uscire dall'acqua. Il lato pratico non va mai dimenticato. Se entrambi gli elementi si caratterizzano per le linee epurate ed essenziali l'effetto è molto delicato ed etereo e si ottiene un ambiente dominato dalla calma, in cui sentirsi in pace. Interessante il sottile contrasto che si produce affiancando forme geometriche pure ad altre più morbide. Così accade collocando vicino ad un camino a parete piuttosto squadrato una vasca da bagno di design dalle forme ovali, una soluzione che si adatta bene ad un bagno contemporaneo.   Camino in bagno: elegante e frontale a doccia e vasca Il camino risalta al massimo all'interno del bagno se collocato su una parete vuota, non avrà così nessun elemento ad oscurarne la bellezza rubandogli la scena. Tutta la stanza potrà beneficiare così del suo apporto così elegante. Inserendo un camino, il bagno diventa infatti un ambiente da vivere per più tempo e si può pensare di integrare altre funzionalità come ad esempio quella di cabina armadio, con la grande comodità di poter scegliere il proprio outfit subito dopo un bagno caldo. Ideale installare il camino in posizione frontale rispetto alla vasca in modo che possa crearsi un'interazione tra di essi. Lasciando libera l'area antistante il camino lo si potrà ammirare da qualsiasi angolazione ma durante il momento del bagno si potrà godere di una posizione privilegiata. Per accompagnare un calice di buon vino rosso o le pagine di un libro accattivante mentre ci si rilassa nella vasca non c'è niente di meglio che le fiamme di un camino acceso, che insieme a qualche candela creeranno una luce soffusa e rilassante. Questa soluzione può funzionare anche sostituendo la vasca con la doccia oppure disponendo le due davanti al camino.  Camino a terra centrale all’interno del bagno Un moderno braciere richiama il concetto di fuoco nel suo significato più ancestrale. I camini alimentati a bioetanolo sono disponibili in tantissime versioni per adattarsi a diversi stili ed a diverse situazioni. Il biocamino a forma di braciere si può collocare a centro stanza all'interno dal bagno per creare un effetto indiscutibilmente scenografico decorato con legna e brace in ceramica per un effetto più realistico. Inoltre è sicuro e non produce fumi o odori. Per una maggiore sicurezza è importante che il camino da terra sia dotato di una protezione in vetro trasparente intorno alla fiamma che non ne intaccherà l'aspetto estetico. Camino in bagno direttamente sopra la vasca L'integrazione tra camino e vasca da bagno è molto suggestiva. Inserire un camino ad incasso nella parete di fianco alla vasca da bagno è un'idea valida per dedicare al camino un posto importante aggiungendo fascino a tutto l'ambiente. Per accentuare la presenza del camino in questa area si può applicare un rivestimento che si fa notare, con superficie tridimensionale o consistenze materiche forti come pietra, mattoni o piastrelle con decori 3D. Immergersi nella schiuma ed ammirare le fiamme di un camino acceso e scoppiettante è molto rilassante. Trovarsi tra l'acqua ed il fuoco, elementi primordiali, permette di ristabilire un contatto con se stessi e vivere un'esperienza multisensoriale che aiuta a dimenticarsi per qualche momento della stanchezza e delle fatiche quotidiane. Il camino posto proprio sopra la vasca consente di vivere tutto ciò ogni volta che si vuole staccare la spina. Camino in bagno: minimalista a parete Infine un'idea che si concilia con i bagni più minimalisti, ovvero l'inserimento del camino nella parete producendo un effetto simile ad un taglio netto nel muro. L'effetto è di forte impatto proprio per la sua essenzialità. Per accentuare le sensazioni positive prodotte dal camino si può realizzare sulla stessa parete anche un pratico vano in cui riporre ordinatamente la legna, sempre optando per un disegno chiaramente minimalista. Potrebbe prendere la forma di una nicchia a tutta altezza nella parete, in cui il riempimento viene letto come un contrasto materico che aggiunge una nota calda all'ambiente grazie alle sfumature naturali del legno.
Bagno cieco: ristrutturare in modo intelligente e con stile
Visite ricevute
20677
Immagini dell'articolo
10
In moltissime abitazioni, sia di nuova concezione che in meno recenti, è usuale trovare delle sistemazioni interne che abbiamo previsto l’inserimento di un bagno cieco, voluto o meno, ma che può diventare un punto di forza in casa, ristrutturandolo in modo intelligente e con stile. Benché la normativa italiana preveda che ciascun ambiente abitabile debba necessariamente essere provvisto di almeno una finestra, viene invece fatta un'eccezione per il bagno della casa, che può esserne sfornito a patto che al suo interno vi siano sistemi tecnologici e meccanici, impiegati per il ricircolo e il ricambio dell’aria. Riprogettare un bagno senza finestre con un design ricercato e che risulti funzionale implica una serie di valutazioni in fase di preparazione del progetto. Innanzitutto vanno definite le dimensioni e la collocazione di tale ambiente di servizio. Quasi sempre questi spazi contenuti, sono la rimanenza di metrature lasciate inutilizzate in casa, riconvertite ad uso di servizio, di solito al piano terra, o come bagni per gli ospiti nella zona notte. Dotati di pochi ma pratici elementi diventano un utilissimo aiuto quando in casa vi è un solo bagno e con qualche piccolo escamotage e ritocco si possono trasformare in luoghi versatili per ospitare anche funzioni differenti, come mini ripostigli. Non tralasciare la parte estetica di un bagno cieco è però fondamentale se si vuole davvero rinnovarne il look, per renderlo un ambiente oltreché efficiente, bello e accogliente. Bagno cieco: valuta i pro e i contro Prima di iniziare una fase concreta di ristrutturazione è necessario esaminare i pro e i contro di un bagno cieco, per valutare l’effettiva fattibilità di iniziare un progetto di rinnovo di tale spazio. Vediamone insieme alcuni. Mantenere un bagno senza finestre offre alcuni vantaggi: l’opportunità di sfruttare al meglio una stanza esistente ma a volte poco considerata o utilizzata come mero sgabuzzino porta tutto; l’utilità di gestire un luogo di servizio a portata di mano dove poter inserire altre mansioni (se la metratura lo consente), come una zona lavanderia; la possibilità di diventare uno spazio privato per una camera da letto padronale e migliorare il quotidiano utilizzo di un unico grande bagno a disposizione di tutta la famiglia; l’effettivo aumento del valore dell’abitazione per la presenza di un secondo bagno, che se ottimizzato e valorizzato non potrà che essere di aiuto in una eventuale e futura vendita. Per quel che riguarda gli svantaggi possiamo invece annoverare: le problematiche relative allo smaltimento di vapori e umidità, e dove anche il più piccolo ristagno di acqua può rivelarsi deleterio per la formazione di muffe e funghi; le difficoltà dovute ad una tipologia di illuminazione artificiale che rispetto ad una naturale pone dei limiti sull’intensità che cambia durante la giornata e sull’angolazione dei raggi del sole che si rifrangono in maniera diversa a seconda di come entrano nel bagno; la mancanza di un sistema di areazione non forzato, che implica una serie di lavori per garantire un corretto inserimento di apparecchiature atte a sopperire a tale funzione. Una volta bilanciati gli aspetti positivi e negativi di un bagno cieco sarà più semplice far propendere la bilancia verso una scelta di ristrutturazione consapevole e adatta per le esigenze di ciascuno caso. Consulta la normativa per un bagno senza finestre Quando ci si appresta a dover ripensare ad un bagno senza finestre, è sicuramente consigliabile consultare in autonomia o sotto supervisione di un professionista, la normativa vigente in tale ambito. Secondo il Decreto ministeriale della Sanità del 5 luglio 1975, un bagno di un’abitazione può essere cieco solamente se questa presenta una metratura limite di 70 mq e un’unica camera da letto. Questo ambiente di servizio dovrà essere inoltre provvisto di un sistema di aspirazione forzata sempre acceso oppure attivabile con interruttore, a seconda della portata dell'impianto installato. Deve comunque assicurare un coefficiente di ricambio dell’aria minimo di 6 volumi/h in espulsione continua oppure di 12 volumi/h se a intermittenza. E’ invece tramite le disposizioni indicate nel Regolamento Edilizio Comunale, che si possono conoscere le dimensioni minime che deve possedere un bagno cieco e che indicativamente ricadono nei 3,5 mq per il primo ambiente di servizio e 2 mq per il secondo. Vi sono tuttavia molteplici varianti e regole a livello di altezze, rivestimenti e disposizioni, che è preferibile ricorrere all’aiuto di un tecnico per evitare sbagli che si ripercuoterebbero nella fase esecutiva dei lavori. Bagno cieco: utilizza colori e finiture chiare A livello di immagine e per farlo sembrare più arioso e spazioso, è indicativamente più consigliato utilizzare colori e finiture chiare in fase di ristrutturazione e relooking. Piastrelle neutre e mobili in materiali naturali sono in grado di ampliare notevolmente l’ambiente, rendendolo bello e accattivante e con un design pulito ed elegante al contempo. Varianti sul tema e personalizzazioni, sono naturalmente fattibili e con qualche azzardo a livello di decoro, il vostro bagno cieco saprà sicuramente stupire e diventare un piccolo gioiellino di casa. Bagno cieco: crea un’illuminazione artificiale ad hoc Come abbiamo già osservato, la mancanza di un’illuminazione naturale non è da sottovalutare in un bagno cieco e la ristrutturazione di tale ambiente dovrà essere perfetta anche dal punto di vista dell’inserimento dei vari punti luce. Ipotizzare il classico lampadario a centro stanza, è riduttivo benché a volte le dimensioni della stanza siano contenute. Creare invece un sistema completo sia verticale che orizzontale, aiuterà a valorizzare ogni zona del bagno se attivata con interruttori a sé stanti, che potranno dare l’opportunità di scegliere come impiegare la luce, a seconda della mansione che si dovranno svolgere. Un’illuminazione proveniente da varie angolazioni, preferibilmente ad intensità calda, sarà ottimale per sottolineare aspetti costruttivi peculiari e complementi d’arredo particolari, garantendo in concomitanza una maggiore ospitalità e accoglienza nell’intero spazio. Utilizza un sistema di aerazione puntuale ed efficace In fase di ristrutturazione di un bagno cieco è fondamentale capire quale sarà il migliore sistema di aerazione da scegliere e che aiuterà a mantenere sano ed efficiente questo ambiente nel corso del tempo. Tre sono gli elementi essenziali da considerare: la metratura del bagno: è indispensabile stabilire le dimensioni del bagno stesso per consentire un ricambio continuo di aria che sarà proporzionale alla grandezza della stanza.  Maggiori sarà l’estensione più elevata dovrà essere la potenza del motore dell’aspiratore; la discrezione e l’estetica dell’aspiratore: se l’intento è quello di rinnovare il look di un bagno cieco è naturale che design e stile non potranno essere messi da parte. Questo implica che anche i modelli di aerazione dovranno essere puntuali ed efficaci ma anche piacevoli a livello visivo; la rumorosità dell’apparecchio: durante la fase di funzionamento è a volte davvero fastidioso sentire il costante cigolio delle ventole appartenenti al sistema aspirante. Considerare i decibel per un bagno cieco non è pertanto un’operazione da sottovalutare. Le varie schede tecniche saranno in grado di soddisfare ogni dubbio e perplessità in merito ad un acquisto ponderato, che sarà naturalmente ottimizzato dall’esperienza e competenza da parte del nostro professionista di fiducia. I costi? L’apparecchiatura di per sé ha pressi relativamente contenuti e che variano in base alla grandezza e al brand. Oltre a ciò vanno tuttavia valutati i lavori di installazione, collegamento all’impianto elettrico e realizzazioni di condutture per il passaggio dei tubi che fanno fuoriuscire l’aria. Un budget che solamente con un preventivo ad hoc è possibile stabilire.
Progettare gli scarichi quando si ristruttura il bagno
Visite ricevute
23930
Immagini dell'articolo
10
Quando si ristruttura il bagno in maniera integrale, intervenendo quindi anche su tutta la parte impiantistica, bisogna agire senza improvvisare. Vale dunque la pena affidarsi ai migliori professionisti specializzati nella posa di impianti idraulici, in grado di garantire un risultato a regola d'arte. Accorgersi du un malfunzionamento degli impianti a lavori terminati sarebbe un problema serio, con spreco di tempo, investimenti ed energie. Ogni volta che si modifica la distribuzione interna del bagno occorre sempre studiare il nuovo posizionamento dei diversi elementi in modo da assicurare il corretto deflusso delle acque di scarico. Questo lavoro può quindi essere eseguito soltanto da chi conosce molto bene il funzionamento degli impianti e conosce anche quali sono le norme a cui attenersi. Rispetto a quelli di anni fa, gli impianti realizzati oggi si sono evoluti ed impiegano materiali più durevoli e resistenti oltre ad utilizzare tecniche più sofisticate ed al contempo tecniche che semplificano e velocizzano il lavoro. Intervenendo su un immobile datato è sempre opportuno cambiare impianti usurati ed a rischio guasti o intasamento, in modo da ottenere bagni più efficienti e moderni. Questo è da verificare con un tecnico in grado di verificare lo stato delle tubature. Per questo lavoro si rende necessaria la demolizione del pavimento e del massetto del bagno dove è alloggiato l'impianto. In questa occasione, se necessario, si potrà modificare la posizione delle diverse componenti con le dovute accortezze. Ogni spostamento infatti può generare difficoltà nel posizionamento degli scarichi. Una volta realizzato il nuovo impianto, prima di posare il pavimento, va sempre effettuato il collaudo, così come imposto dalle normative vigenti così da poter intervenire su eventuali difetti prima che sia troppo tardi. Ristrutturare il bagno: soluzioni per far passare le tubazioni senza il gradino Mantenere le corrette pendenze è una priorità quando si interviene per modificare totalmente un bagno. Una problematica che insorge in molte ristrutturazioni. La regola da seguire è il rispetto di 1% di pendenza che significa avere almeno un 1 cm di inclinazione per ogni metro di tubazione. Tutti i tubi orizzontali sono orientati verso le colonne di scarico verticali. Il WC è l'elemento più vicino essendo quello con il tubo di dimensioni più importanti. Spesso la soluzione individuata per poter effettuare le modifiche necessarie, mantenendo le pendenze adeguate comporta l'aggiunta di un gradino, ovvero un ispessimento del massetto in modo da permettere a tutte le tubature di poter essere contenute nello spessore. Il gradino però, oltre a non essere apprezzato per questioni estetiche, riduce anche l'altezza del bagno che deve essere di almeno 240 cm per cui se si è già al limite questa soluzione deve essere scartata. Ci sono quindi altre opzioni da valutare.  Un espediente che consente di avere la pendenza giusta quando si spostano i sanitari è optare per uno scarico a parete. Affinché l'impianto realizzato in questo modo possa funzionare gli scarichi andranno connessi alla colonna attraverso tubature orizzontali. Questo presuppone la presenza di uno spessore della parete sufficiente, ma può essere ovviato con la creazione di una controparete che andrà ad appoggiarsi a quella esistente, su tutta la superficie o soltanto nella parte interessata. Se il primo caso risulta praticamente invisibile, di contro fa perdere preziosi centimetri riducendo le dimensioni del bagno. Il secondo caso invece può essere sfruttato per realizzare nicchie o ripiani che vanno a valorizzare il bagno e renderlo più funzionale. Capire dove convogliano tutte le acque Qualsiasi professionista chiamato ad apportare delle modifiche su un impianto idraulico e a progettare gli scarichi effettuerà per prima cosa un sopralluogo ed un rilievo per capire bene in quale punto convogliano tutte le acque. Questo varia molto da abitazioni indipendenti ad edifici condominiali. Dopo aver studiato il posizionamento delle tubazioni all'interno dell'immobile dovrà quindi comprendere come avviene lo scarico delle acque reflue che provengono dall'abitazione verso la rete fognaria. Nelle unità abitative singole si può trovare il sistema a doppia tubazione dove c'è una distinzione tra gli scarichi delle acque nere, prodotti dal WC, e quelli delle acque grigie, che comprendono gli scarichi di lavabi, bidet, docce e lavatrici. Sono infatti due differenti tipologie di scarico che vengono sottoposte a diversi trattamenti di depurazione. Nei condomini di vecchia costruzione invece frequentemente si trova il sistema a tubazione unica in cui lo scarico delle acque nere include anche quelle grigie. Si tratta di una soluzione meno ecosostenibile ed anche meno igienica poiché si possono creare cattivi odori o reflussi. Valutare i flussi di scarico Le conoscenze e l'esperienza di un professionista gli permettono di eseguire ulteriori valutazione necessarie per progettare un impianto di scarico a regola d'arte. A seconda del numero dei sanitari collegati ed alla loro tipologia, il diametro dello scarico deve essere correttamente proporzionato in modo da essere adeguato ai flussi. Gli idraulici solitamente utilizzano delle tabelle per poter elaborare un corretto dimensionamento. Bisogna tenere conto infatti dei quantitativi massimi di acque scaricabili nell'unità di tempo da ogni sanitario, anche se questi vengono utilizzati contemporaneamente. L’importanza della scatola sifonata e del suo posizionamento Gli impianti di scarico devono necessariamente includere dei dispositivi che limitano la risalita di cattivi odori dagli scarichi verso l'interno del bagno attraverso un sistema che utilizza l'acqua per bloccarli. Queste componenti dell'impianto sono i sifoni.  I sanitari di moderna concezione sono dotati di sifone integrato ma nei bagni più datati è sempre presente la scatola sifonata. Si tratta di un elemento in cui convergono tutti gli scarichi, eccetto quello del WC, ed è progettata ed installata in modo che rimanga al suo interno una determinata quantità d'acqua impedendo il ritorno degli odori. Inoltre rende più semplice in caso intervenire in caso di ostruzioni. Nei bagni moderni viene utilizzata soprattutto quando le pendenze non sono ottimali e si teme una possibile occlusione dell'impianto di scarico. Considerare gli scarichi a muro per il wc Lo scarico a parete non è meno efficiente rispetto a quello a pavimento come si potrebbe pensare, per cui quando le condizioni lo consentono si può installare senza timori. Il sanitario è dotato infatti di un foro sul lato posteriore attraverso il quale viene realizzato il collegamento alla colonna fecale. Quando si ristruttura il bagno i sanitari con scarico a parete possono sembrare una soluzione complicata da realizzare, soprattutto quando prima era presente uno scarico a pavimento.  Questa opzione viene valutata infatti soprattutto per ragioni estetiche, per avere la possibilità di installare eleganti sanitari sospesi o a filomuro. Valutare un trituratore: pro e contro L'idea di aggiungere un secondo bagno in un punto della casa lontano dal bagno principale può sembrare irrealizzabile per la difficoltà a convogliare gli scarichi nella colonna delle acque nere. Ciò si può risolvere con l'inserimento di un trituratore, l'unica soluzione che consente di realizzare un bagno anche molto distante dalla colonna fecale. Si tratta di un apparecchio da installare in prossimità del WC dotato di una sorta di serbatoio con la funzione di raccogliere i liquami, triturarli e pomparli con la capacità di spingerli anche in verticale attraverso tubi di sezione ridotta per raggiungere la colonna di scarico principale. Un dispositivo molto utile che ha anche degli svantaggi. Ad esempio, il rumore prodotto con il suo funzionamento è elevato ma può essere abbassato con un buon isolamento acustico della parete in cui è incassato. Inoltre è alimentato ad energia elettrica, non si attiva quindi in caso di blackout. Altro aspetto importante da considerare è la necessità disporre di uno spazio adeguato vicino al WC dove collocare il trituratore, considerando anche l'ingombro della cassetta di scarico. Per una serie di motivi si tratta quindi di una soluzione consigliabile solo per un bagno secondario.
5 materiali alternativi per un bagno effetto legno
Visite ricevute
21135
Immagini dell'articolo
10
Sembra autentico legno ma non lo è. Alcune tipologie di materiali riproducono fedelmente l'effetto del parquet e sono ideali per la posa in un ambiente come il bagno ottenendo risultati così realistici da confondere anche l'occhio più attento. Si tratta di diverse soluzioni, accomunate dal mantenere le caratteristiche estetiche di listelli o listoni in vero legno, così amato per le caratteristiche che è in grado di conferire agli ambienti interni. Nessun materiale è caldo, elegante e perfetto con qualsiasi stile d'arredo quanto il parquet, ma le soluzioni alternative possono sorprendere per quanto riescono ad avvicinarsi. Posare un vero parquet in bagno non è ormai più un tabù grazie a speciali finiture impermeabilizzanti ma vale la pena considerare altre opzioni per avere diversi vantaggi. Soluzioni innovative che soddisfano chi ama il legno ma preferisce materiali più pratici, che non hanno bisogno di cura e manutenzione costante e non temono il contatto con l'acqua e l'umidità, per cui si possono utilizzare tranquillamente per il pavimento del bagno. Molti materiali alternativi si caratterizzano per la resistenza elevata e la semplicità di pulizia e manutenzione. Altri buoni motivi per scegliere dei pavimenti effetto legno sono la maggiore semplicità di applicazione ed i costi più contenuti rispetto al parquet. Ecco alcune soluzioni valide come alternativa al parquet da posare in bagno, ognuna con i suoi pro ed i suoi contro. Bagno effetto legno: utilizzare il grès porcellanato Grazie alle tecnologie avanzate utilizzate dall'industria ceramica, la superficie del grès porcellanato riproduce alla perfezione l'aspetto del legno, con tutte le gradazioni di colore e l'effetto tridimensionale delle venature e dei nodi percepibile anche al tocco. Le piastrelle in gres porcellanato riprendono anche le dimensioni dei listelli usati per realizzare il parquet, per cui riescono a simularlo in maniera ineccepibile. Il vantaggio di posare il grès porcellanato effetto legno in bagno è poter avere una superficie estremamente resistente agli urti e all'usura, con proprietà antiscivolo e facile da igienizzare. Inoltre, questo innovativo prodotto ceramico si caratterizza per la porosità molto bassa che lo rende un rivestimento perfetto per un ambiente come il bagno, non temendo il contatto con l'acqua anche in aree come il box doccia. A fare la differenza rispetto al vero parquet è soprattutto la freddezza caratteristica della ceramica. Bagno effetto legno: sperimentare tipologie di resine La resina è un materiale estremamente versatile che si presta a varie sperimentazioni. Unendo pigmenti e vernici si possono realizzare moltissimi effetti diversi. Molto dipende dalle capacità artistiche e manuali del posatore. Per ottenere l'effetto legno potrebbe fare ricorso a speciali strumenti che lasciano il disegno delle assi di legno quando vengono passati sulla superficie in resina subito dopo l'applicazione, con una tecnica simile a quella del cemento stampato. Oppure più semplicemente si può creare una superficie variegata che imita il colore e l'effetto naturale del legno, l'effetto sarà in questo caso meno realistico ma comunque molto elegante.  Bagno effetto legno: optare per il laminato Un laminato di qualità sostituisce il parquet senza farsi notare. Si tratta anche dell'alternativa al vero legno più utilizzata. La resa estetica è molto simile a quella di un autentico pavimento in legno con il vantaggio di avere prodotti dall'ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Per i laminati in commercio ci sono diverse classi di qualità e resistenza corrispondenti a diverse fasce di prezzo. Solitamente il costo del laminato è più basso rispetto al parquet, anche se le soluzioni di alta gamma possono raggiungere costi simili. Le doghe in laminato hanno basso spessore per cui si possono utilizzare anche nelle ristrutturazioni economiche grazie alla posa flottante, senza dover effettuare lavori di adattamento per porte e portefinestre. La posa di un pavimento in laminato effetto legno ad incastro è semplice e veloce ma il risultato è impeccabile, inoltre non si avranno le spese periodiche per la manutenzione come accade per un vero parquet. La superficie delle doghe in laminato è messa al riparo da graffi ed usura grazie allo strato protettivo più esterno. Per il bagno conviene scegliere un laminato che presenta una protezione applicata anche lungo le giunture in modo che acqua o altri liquidi caduti sul pavimento non possano infiltrarsi attraverso le fughe portando il materiale a gonfiarsi subendo un danno irrreparabile. In ogni caso, quando capita bisogna asciugare immediatamente il pavimento in laminato. Anche per il lavaggio è preferibile usare panni appena inumiditi o strizzati molto bene. Bagno effetto legno: valutare il vinilico LVT I vinilici di ultima generazione come quelli LVT, acronimo di Luxury Vinyl Tile, si caratterizzano per l'alta qualità come il nome stesso suggerisce. Si tratta di mattonelle stratificate la cui superficie può riprodurre fedelmente diversi effetti, tra cui il legno. Sono anche un materiale perfettamente impermeabile ed idoneo alla posa in bagno. La posa adesiva o ad incastro rende il vinilico LVT un prodotto ideale per ristrutturazioni del bagno rapide ed a basso costo, in cui non è necessario demolire il pavimento esistente ma si vuole solo dare un aspetto più attuale all'ambiente. La semplicità di applicazione rende i pavimenti vinilici una soluzione adatta anche alla posa fai da te, dove si possono coprire anche sagome complesse senza troppa fatica a tagliare le mattonelle. Si risparmia in questo modo anche sulla manodopera. Bagno in bamboo: ecologico e moderno I pavimenti in bamboo donano al bagno un effetto molto piacevole dalla particolare ispirazione esotica. Si caratterizzano inoltre per l'elevata resistenza all'acqua dimostrata dall'assenza di deformazioni o macchie se vi entra in contatto. Il bamboo non richiede particolare manutenzione e si pulisce con facilità. Il bamboo è un materiale ecologico per la sua rapidità di crescita, a differenza degli alberi utilizzati solitamente per la produzione di parquet. Per raggiungere la maturità e quindi durezza e resistenza idonea per la realizzazione di pavimenti o manufatti di altro genere il bambù impiega un decimo del tempo rispetto ad un albero come ad esempio una quercia da cui si ricava il rovere. Di contro però si tratta di una superficie abbastanza delicata e soggetta ai graffi, ma è possibile ripristinarla con un intervento di levigatura. Come gli altri tipi di parquet, anche quello in bamboo si può realizzare in opera oppure si può ricorrere a prodotti prefiniti per velocizzare la posa. Anche il costo è più basso rispetto a quello di un pavimento realizzato in altre tipologie di legno.
Sei un professionista?
Inserisci la tua attività su Archisio
Registrati gratis
Vai su
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti e senza impegno
 
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Cerca per parole chiave
Professionisti selezionati:
Cambia filtri
INVIA
Modifica filtri
Annulla