In moltissime abitazioni, sia di nuova concezione che in meno recenti, è usuale trovare delle sistemazioni interne che abbiamo previsto l’inserimento di un bagno cieco, voluto o meno, ma che può diventare un punto di forza in casa, ristrutturandolo in modo intelligente e con stile.
Benché la normativa italiana preveda che ciascun ambiente abitabile debba necessariamente essere provvisto di almeno una finestra, viene invece fatta un'eccezione per il bagno della casa, che può esserne sfornito a patto che al suo interno vi siano sistemi tecnologici e meccanici, impiegati per il ricircolo e il ricambio dell’aria.
Riprogettare un bagno senza finestre con un design ricercato e che risulti funzionale implica una serie di valutazioni in fase di preparazione del progetto.
Innanzitutto vanno definite le dimensioni e la collocazione di tale ambiente di servizio. Quasi sempre questi spazi contenuti, sono la rimanenza di metrature lasciate inutilizzate in casa, riconvertite ad uso di servizio, di solito al piano terra, o come bagni per gli ospiti nella zona notte. Dotati di pochi ma pratici elementi diventano un utilissimo aiuto quando in casa vi è un solo bagno e con qualche piccolo escamotage e ritocco si possono trasformare in luoghi versatili per ospitare anche funzioni differenti, come mini ripostigli.
Non tralasciare la parte estetica di un bagno cieco è però fondamentale se si vuole davvero rinnovarne il look, per renderlo un ambiente oltreché efficiente, bello e accogliente.
Prima di iniziare una fase concreta di ristrutturazione è necessario esaminare i pro e i contro di un bagno cieco, per valutare l’effettiva fattibilità di iniziare un progetto di rinnovo di tale spazio. Vediamone insieme alcuni.
Mantenere un bagno senza finestre offre alcuni vantaggi:
Per quel che riguarda gli svantaggi possiamo invece annoverare:
Una volta bilanciati gli aspetti positivi e negativi di un bagno cieco sarà più semplice far propendere la bilancia verso una scelta di ristrutturazione consapevole e adatta per le esigenze di ciascuno caso.
Quando ci si appresta a dover ripensare ad un bagno senza finestre, è sicuramente consigliabile consultare in autonomia o sotto supervisione di un professionista, la normativa vigente in tale ambito.
Secondo il Decreto ministeriale della Sanità del 5 luglio 1975, un bagno di un’abitazione può essere cieco solamente se questa presenta una metratura limite di 70 mq e un’unica camera da letto. Questo ambiente di servizio dovrà essere inoltre provvisto di un sistema di aspirazione forzata sempre acceso oppure attivabile con interruttore, a seconda della portata dell'impianto installato.
Deve comunque assicurare un coefficiente di ricambio dell’aria minimo di 6 volumi/h in espulsione continua oppure di 12 volumi/h se a intermittenza.
E’ invece tramite le disposizioni indicate nel Regolamento Edilizio Comunale, che si possono conoscere le dimensioni minime che deve possedere un bagno cieco e che indicativamente ricadono nei 3,5 mq per il primo ambiente di servizio e 2 mq per il secondo. Vi sono tuttavia molteplici varianti e regole a livello di altezze, rivestimenti e disposizioni, che è preferibile ricorrere all’aiuto di un tecnico per evitare sbagli che si ripercuoterebbero nella fase esecutiva dei lavori.
A livello di immagine e per farlo sembrare più arioso e spazioso, è indicativamente più consigliato utilizzare colori e finiture chiare in fase di ristrutturazione e relooking. Piastrelle neutre e mobili in materiali naturali sono in grado di ampliare notevolmente l’ambiente, rendendolo bello e accattivante e con un design pulito ed elegante al contempo.
Varianti sul tema e personalizzazioni, sono naturalmente fattibili e con qualche azzardo a livello di decoro, il vostro bagno cieco saprà sicuramente stupire e diventare un piccolo gioiellino di casa.
Come abbiamo già osservato, la mancanza di un’illuminazione naturale non è da sottovalutare in un bagno cieco e la ristrutturazione di tale ambiente dovrà essere perfetta anche dal punto di vista dell’inserimento dei vari punti luce.
Ipotizzare il classico lampadario a centro stanza, è riduttivo benché a volte le dimensioni della stanza siano contenute. Creare invece un sistema completo sia verticale che orizzontale, aiuterà a valorizzare ogni zona del bagno se attivata con interruttori a sé stanti, che potranno dare l’opportunità di scegliere come impiegare la luce, a seconda della mansione che si dovranno svolgere.
Un’illuminazione proveniente da varie angolazioni, preferibilmente ad intensità calda, sarà ottimale per sottolineare aspetti costruttivi peculiari e complementi d’arredo particolari, garantendo in concomitanza una maggiore ospitalità e accoglienza nell’intero spazio.
In fase di ristrutturazione di un bagno cieco è fondamentale capire quale sarà il migliore sistema di aerazione da scegliere e che aiuterà a mantenere sano ed efficiente questo ambiente nel corso del tempo.
Tre sono gli elementi essenziali da considerare:
Le varie schede tecniche saranno in grado di soddisfare ogni dubbio e perplessità in merito ad un acquisto ponderato, che sarà naturalmente ottimizzato dall’esperienza e competenza da parte del nostro professionista di fiducia.
I costi? L’apparecchiatura di per sé ha pressi relativamente contenuti e che variano in base alla grandezza e al brand. Oltre a ciò vanno tuttavia valutati i lavori di installazione, collegamento all’impianto elettrico e realizzazioni di condutture per il passaggio dei tubi che fanno fuoriuscire l’aria. Un budget che solamente con un preventivo ad hoc è possibile stabilire.