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Articoli: Zona Giorno

Camino a bioetanolo in casa: cosa c’è da sapere
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I camini al bioetanolo sono una soluzione per riscaldare in modo ecologico. Come suggerisce il nome, il bioetanolo è un alcool che si ottiene dalla fermentazione di sostanze vegetali, anche provenienti da scarti di lavorazioni dell’agricoltura e dell’industria agroalimentare, spesso si tratta di biomasse vegetali derivate dalla canna da zucchero. La loro combustione avviene in totale sicurezza e non inquina l’ambiente. Si tratta dunque di un'alternativa al tradizionale camino a legna, anche se con differenze sostanziali per quanto riguarda il potere calorifico. Nel processo di scelta di un camino al bioetanolo bisogna considerare aspetti come: la qualità dei materiali utilizzati; la capienza del serbatoio; la presenza o meno di schermi protettivi, necessaria per proteggere bambini o animali domestici; le modalità di installazione. Essendo considerato al pari di un complemento di arredo per la casa, nella scelta del camino al bioetanolo sarà molto importante anche il design e lo stile del prodotto, quindi sono da valutare aspetti come le forme e la combinazione di materiali e colori. Camino a bioetanolo: pro e contro L’installazione nella propria casa di un camino al bioetanolo ha molti aspetti positivi. Come abbiamo accennato è un elemento decorativo dall'aspetto estetico gradevole che consente di creare delle atmosfere suggestive con cui rendere la propria dimora un luogo più accogliente. Inoltre, questa tipologia di camini ecologici alimentati a bioetanolo ha diversi vantaggi, tra i quali: non si creano scarti dalla combustione quindi è un sistema molto pulito; non produce fumi; non produce odori; si può installare senza dover realizzare lavori; non sono necessarie canne fumarie; non sono necessari interventi di manutenzione. Ci sono però anche degli aspetti negativi di cui tenere conto. Ad esempio, la necessità di ricaricare abbastanza spesso i serbatoi. Inoltre, addendo un prodotto il cui uso è prevalentemente a scopo decorativo, ha basso potere riscaldante adatto solo a piccoli ambienti. Non è quindi una soluzione che sostituisce totalmente un impianto di riscaldamento in ambienti di ampie dimensioni, ma può solamente integrarlo. Altro aspetto da considerare è la necessità di aerare gli ambienti durante la combustione, soprattutto se prolungata nel tempo, poiché viene bruciato l’ossigeno presente nell’ambiente. Camino a bioetanolo: funzionamento e pulizia Il funzionamento di un camino al bioetanolo è davvero molto semplice. Si basa infatti sulla fiamma prodotta dalla combustione del bioetanolo liquido. Essenzialmente i camini a bioetanolo sono dei bruciatori. Nei modelli più semplici il liquido contenuto in uno o più contenitori metallici viene semplicemente acceso con un comune accendigas. Per prolungare la durata della combustione e massimizzare l’efficienza si possono inserire nel serbatoio delle spugne in ceramica o delle pietre refrattarie. I modelli dotati di serbatoio separato invece hanno delle pietre porose usate per distanziare la zona in cui avviene la combustione dal combustibile, ma consentendo l’evaporazione da cui ha origine la fiamma. La fiamma è regolabile manualmente oppure, nei modelli smart che integrano sistemi tecnologici, anche con telecomando o smartphone e possibilità di connessione con sistemi domotici. La pulizia si esegue, quando il camino al bioetanolo è spento, come per un normale mobile, utilizzando un panno imbevuto con un detergente idoneo al materiale con cui è realizzato il camino. Camino a bioetanolo: posizionamento e collocazione I camini a bioetanolo sono un grande attrattivo soprattutto nelle fredde serate invernali. La presenza del fuoco rende la casa particolarmente accogliente, sia per il calore prodotto che per l’atmosfera che si genera intorno. Grazie alla semplicità di installazione dei camini a bioetanolo, aggiungere questo effetto in qualsiasi ambiente è molto semplice, anche in appartamento e persino negli ambienti esterni. Per le sue particolari caratteristiche, il camino a bioetanolo diventa il fulcro dello spazio in cui viene inserito. Ideale nel soggiorno o nella sala da pranzo, anche da usare come divisorio tra due ambienti. Sono molto diffuse le proposte dalle linee minimaliste ed high tech, in metallo e vetro, ma non mancano soluzioni dal sapore più romantico e tradizionale con cornici in legno che si ispirano ai classici caminetti. Ci sono diverse tipologie di camini al bioetanolo, che differiscono soprattutto per il sistema di installazione: camini a bioetanolo da incasso, si inseriscono in una nicchia ricavata in una parete o in un mobile; camini a bioetanolo a parete, si fissano al muro esternamente, in modo analogo ad un pensile; camini a bioetanolo da terra, sono a libera installazione e si possono posizionare ovunque anche a centro stanza, possono essere dotati di ruote per agevolare lo spostamento; camini a bioetanolo da appoggio, si possono sistemare su un mobile o su un tavolo; camini a bioetanolo sospesi, sono fissati al soffitto. Camino a bioetanolo: consumi ed efficienza Un’altra cosa importante da sapere per l’uso di biocamini è il loro consumo. Questo permette di determinare le scorte di combustibile necessarie in base alle proprie esigenze e la spesa relativa. Il consumo si può calcolare analizzando quanti litri all’ora vengono bruciati, numero che dipende dalla tipologia di camino e dalle dimensioni del bruciatore. Più è ampia la fiamma prodotta, maggiore sarà il consumo. In media un litro di bioetanolo ha una durata compresa tra 3 e 5 ore per un costo di circa 5 €, prezzo che si può abbassare per acquisti di grandi quantità. Appurato che un camino a bioetanolo difficilmente sarà la fonte principale di riscaldamento per una casa, se non per un piccolo volume e per brevi periodi, vediamo più nello specifico qual è l’efficienza media. Bruciando un litro di bioetanolo l’energia prodotta è corrispondente a circa 4 kWh. Per capire meglio questo numero è utile fare un confronto con il potere calorifico di altri combustibili. Ad esempio, l’energia prodotta attraverso la combustione di 1 Kg di legna è pari a circa 4 kWh, quindi praticamente lo stesso valore del bioetanolo, mentre dalla combustione di 1L di gasolio (paragonabile a circa 2,5 kg di legna) si sprigiona un’energia corrispondente a circa 10 kWh, quindi anche in questo caso si ottiene un valore molto simile. Camino a bioetanolo: installazione e costi L’installazione di un camino a bioetanolo freestanding è molto semplice poiché è sufficiente posizionarli dove si desidera. Quelli che richiedono invece fissaggio a parete o a soffitto invece richiedono l’utilizzo di attrezzature come trapani e avvitatori ma risulta comunque un lavoro di semplice esecuzione, l’unica accortezza è prestare attenzione alla resistenza del supporto, soprattutto se si tratta di elementi in cartongesso.  A richiedere un maggiore impegno per l’installazione sono le versioni da incasso che richiedono la realizzazione di uno spazio su misura in cui essere collocati.  I costi dei camini a bioetanolo sono molto variegati e dipendono da una serie di fattori come le dimensioni, il design del prodotto, il livello qualitativo e la tipologia di bruciatore installato. Si possono trovare dei camini a bioetanolo a partire da circa 100 €, per arrivare oltre i 1.500 € per le versioni più sofisticate.
Simply grey: zona giorno di tendenza con un tocco di grigio
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Le idee per arredare e decorare un’abitazione nascono a volte per caso, sfogliando progetti su riviste o osservando più realizzazioni su seri portali di architettura, dove professionisti e padroni di casa, vogliono condividere i loro migliori successi. Vedendo realmente cosa si può creare con colori, complementi e accessori, ci si indirizza anche verso soluzioni a cui non ci saremmo nemmeno avvicinati e che non avremmo mai pensato che potessero valorizzare così bene i vari ambienti della nostra intima dimora. Una tendenza che non è mai scolorita nel corso del tempo, ma che anzi ha trovato larghi consensi e utilizzi in moltissime ideazioni di interni, riguarda un tocco più o meno velato, dell’inserimento del grigio in una zona giorno. Tenue nella sua versione perla o dark nella scelta canna di fucile, il simply grey riesca ad esaltare sempre, in modo elegante e mai eccessivo, un living o un soggiorno chic e per nulla sopra le righe. Ma per quale nuance optare? Ed esistono realmente le famosissime 50 sfumature di grigio? Assolutamente sì e forse anche qualcuna di più se i colori vengono ulteriormente mescolati tra di loro. Una palette così vasta, implica che si possa pensare ad una progettazione per un open space o una sala da pranzo impiegando questo straordinario colore, che riesce a dar vita ad una molteplicità di gradazioni così differenti e versatili che ciascuno di noi può interpretare e accostare ad una creazione di home decor originale e mai vista prima. Living: una zona giorno trendy in grigio Un ambiente di casa che funge da costante zona di passaggio e stazionamento durante i pomeriggi e le serate settimanali e maggiormente vissuto nei fine settimana. Un living è uno straordinario spazio da progettare con cura all’interno di un’abitazione, pensando nei dettagli alla disposizione dei mobili e agli accessori decorativi e utili che lo possano rendere oltremodo funzionale ma in particolare esteticamente bello e piacevole. Optare per il grigio e creare una zona giorno trendy faciliterà l’inserimento di diversi elementi in un’area pratica esaltata dalla combinazione di accostamenti tono su tono o sfruttando tocchi d’accento, con sfumature diverse, in punti appositi e studiati. Quando la tendenza scelta riguarda l’industrial o l’hipster style, per citare due esempi, giocare con le medesime tonalità di grigio su pareti e pavimenti materici, con un piccolo divario di gradazione per divani e accessori tessili, quali cuscini e tappeti, contribuirà ad enfatizzare lo stile che si intende seguire per progettare un living contemporaneo e dal gusto cittadino. Passando invece ad un’opzione più tendente al vintage, dove librerie e consolle basse anni ’70 vanno messe in risalto in un living con più oggetti che interagiscono, è bene pensare di progettare in modo diverso. I toni di grigio vanno diversificati per accentuare ogni elemento presente: più sfumature di colore permettono all’occhio di percepire nell’immediato ogni cosa inserita nelle varie aree, donando a ciascuno il proprio spazio per renderlo unico e distintivo. Grigio per un soggiorno dal nordic style Cosa c’è di più scandinavo di un soggiorno in grigio? Un sapore nordic style dove il legno chiaro viene abbinato a palette soft e delicate per tinteggiare pareti e a tessuti eterei e soffici per divani e sedute in genere. Un colore tipico, proveniente dalla tradizione nordica che trova ormai in tutto il mondo un successo da imitare e portare nella propria casa. Un’atmosfera rilassante e calma è quella che si percepisce entrando in soggiorno di questo tipo e per chi afferma che il grigio possa essere freddo e impassibile, non ha valutato l’associazione di idee con un materiale, emblema del calore e del comfort, il legno. Un’ambiente così progettato diventa affabile e cordiale, pronto per ospitare amici e familiari. Sala da pranzo in grigio: elegante e distinta Se il vostro soggiorno o living, prevedono l’inserimento di una zona dedicata alla sala da pranzo, per renderla contemporanea ma non eccessivamente moderna, elegante ma non austera, distinta ma non troppo rigorosa, potete decisamente puntare sull’utilizzo di un colore alleato e perfetto allo scopo: il grigio. Tinteggiare una parete in grigio ardesia, con scaffalature metalliche abbinate e cassettiere tono su tono, vi daranno immediatamente l’idea di arredare uno spazio raffinato ma senza esagerazioni, abbinando sedie di design in tinta a un tavolo più minimalista con piano in legno naturale. Una commistione di materiali, legati da un colore comune trendy e perfetto da utilizzare in casa. Cucina chic con dettagli in grigio Le cucine di oggi vengono presentate dai miglior brand d’arredo in una molteplicità di finiture, materiali, colori e combinazioni da far tremare anche chi è più sicuro di ciò che intende realizzare per il proprio angolo cottura. Coloro che hanno le idee chiare e il coraggio di mantenere le proprie scelte, rischiare su spettacolari colorazioni e gestendole al meglio con complimenti adatti da abbinare, ha tutta la nostra approvazione e ammirazione nel voler progettare in modo frizzante e deciso una cucina di carattere e stile. Per chi invece è titubante sul fatto che dopo alcuni anni quella nuance non sarà più di moda o che possa stancare dopo poco, ecco che il classico neutro con dettagli in grigio, si fa capolino in una cucina chic e moderata. Elettrodomestici in acciaio, abbinati ad un paraspruzzi in vetro grigio e a una mini porzione nella stessa sfumatura tra i pensili, danno luogo ad un arredo originale e soft, per coloro che apprezzano le novità ma vogliono inserirle gradatamente nella propria casa. Particolari che valorizzano una cucina di concezione classica ma con elementi attuali e stupefacenti con un grigio vedo non vedo molto raffinato e distintivo. Grigio per uno spazio di lavoro di stile Workspace in casa? Create una zona tutta vostra dove possiate davvero concentrarvi e che risulti organizzata e ben disposta rispetto alle altre stanze dell’abitazione stessa. Decidere per il grigio è senz’altro una validissima soluzione progettuale per ideare uno spazio di lavoro di stile, di classe ed estremamente raffinato. Questo colore sempre in auge e di gran moda non contempla in questa particolare collocazione l’impiego di altri colori, eccetto il nero e il bianco. Quando uno spazio deve risultare elegante, serio e preposto anche a ricevere colleghi e clienti, non può prescindere da alcune regole, anche se l’ufficio è posizionato nell’intimità della propria casa. Un’ambiente accogliente e confortevole deve diventare neutro ma comunque glam, per ospitare e conversare con persone differenti, da non distrarre con appariscenti colorazioni su tramezzi o complementi d’arredo. Un solo tocco di grigio antracite per una parete di fondo con scrivania in legno naturale e sedute metalliche o più tonalità differenti, dal grigio cemento per un ampio muro al gainsboro per una pavimentazione molto chiara, sono solamente due tra le tante idee che potrete mettere in atto per il vostro workspace irresistibile e ricco di charme.
8 ispirazioni per usare una lampada orientabile nella zona giorno
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L’illuminazione, all’interno di una casa, è assolutamente fondamentale sia che si tratti di luce naturale che artificiale. Per valorizzare i vari ambienti è necessario, in fase progettuale, capire come saranno dislocate le funzioni e allestiti i vari spazi, per poter programmare l’inserimento di punti luminosi efficaci e dove è realmente necessario. In un soggiorno è oltremodo essenziale, organizzare la sistemazione del settore che riguarda lampade sospese, da tavolo, applique e piantane per rischiarare al meglio una zona giorno di casa particolarmente vissuta e che vede solitamente utilizzare dei sistemi combinati: luci d’ambiente, perfette per generare un’illuminazione complessiva; luci intermedie, adatte per alimentare la luminosità in uno spazio piccolo e definito, come una zona lettura; luci d’accento, utili per enfatizzare un particolare e importante oggetto o un elemento di pregio, come ad esempio un quadro. Oggi, su Archisio, ci soffermeremo su una particolare scelta che può essere collocata a metà strada tra la seconda e la terza scelta sopra descritte, ovvero una lampada orientabile che può all’occorrenza essere spostata, per conferire luce nel punto in cui ci trova in quel determinato momento, zona divani o angolo studio, o essere indirizzata come spot d’accento su un unico complemento o accessorio d’arredo. Lampada orientabile in soggiorno: modello da scrivania XXL Un modello particolarmente alla moda e utilizzato in contesti contemporanei, è quello che ricorda nelle linee e forma, la tipica lampada da scrivania, solamente riprodotta nella sua versione XXL per poter essere inserita come piantana orientabile in soggiorno. Un prodotto di questo tipo è particolarmente versatile, perché dotato in genere di tre snodi che possono davvero far ruotare struttura e paralume in ogni direzione lo si voglia direzionare. Ottimale in contesti moderni, grazie al materiale metallico che la costituisce e al tipico paralume a tronco di cono, questa lampada orientabile è disponibile in moltissime varianti di colore, da abbinare in qualsiasi contesto, ad ogni mobile e optional presenti nella zona giorno. Soggiorno con lampada orientabile minimal e affusolata Per gli amanti dei concetti che richiamano l’essenzialità in ogni sua forma, inserire in soggiorno una tipologia di illuminazione basilare, poco invasiva e minimalista, può non essere sempre semplice. Un modello che può soddisfare questa esigenza, riguarda una particolare lampada orientabile, minimal e affusolata, che impercettibilmente adempie al suo scopo, senza interferire con le altre poche e sostanziali componenti presenti all’interno della stanza. Una piccola base sostiene un esile fusto ad arco con lampada a led finale e può essere indirizzata a piacimento, spostandola senza la minima difficoltà.  Lampada a stelo: orientabile con bracci segmentati Per utilizzare una tipologia di illuminazione multi livello, è possibile arredare il soggiorno con una lampada a stelo orientabile, realizzata con bracci segmentati e direzionabili verso punti differenti pur lasciando stabile la piantana stessa. Una soluzione ingegnosa e di design per chi desidera usufruire di un unico supposto fisso ma con paralumi orientabili in modo flessibile con angolazioni differenti. Lampada orientabile in soggiorno con paralume semisferico Se si possiede un living dalle dimensioni ampie, dove un grande open space racchiude cucina e living in un unico spazio, valorizzare al meglio le fonti di illuminazione in ogni punto è sicuramente una bella sfida da vincere. Proprio per la peculiarità relativa alla grandezza, inserire una maestosa ma armonica lampada orientabile arcuata con paralume moderno semisferico, oltre a contribuire l’allestimento dell’apparato decorativo dell’intero ambiente, favorirà piacevolmente i vari punti luce a seconda della direzione datagli per ogni occasione. Soggiorno con lampada orientabile imponente in legno Gusto scandinavo e materiale tipico per i progetti in stile nordico. Ecco che una lampada orientabile imponente in legno, entra a gran voce in un soggiorno, rendendosi protagonista in una stanza gioiosa e allegra. La forma semplice e lineare, realizzata con una stabile base rettangolare e struttura formata da due bracci snodati con filo a vista, si conclude con un paralume a cono metallico, che ravviva e rende più attuale l’intera conformazione di una lamp simpatica e oltremodo funzionale. Lampada orientabile ad arco per il soggiorno Si cambia totalmente genere con questa lampada orientabile ad arco di design per un soggiorno odierno, contemporaneo e materico. Una fonte di illuminazione tutta italiana, nata all’inizio degli anni ’60 da un progetto firmato dai fratelli Castiglioni e prodotta da Flos, brand affermatissimo della nostra penisola. Il concetto di questa lampada è racchiuso in due parole: praticità e versatilità. Ha origine dall'idea di avere una luce che rimanga "sospesa" sopra un punto particolare in un soggiorno, ma che non sia vincolato in modo fisso, come un lampadario a soffitto e a discesa. La lampada orientabile Arco arriva quindi in ogni luogo desiderato perché può essere tranquillamente trasportata da uno spazio ad un altro. Un elemento d’arredo multimaterico, creato con una base a forma di parallelepipedo in marmo bianco, con spigoli smussati ad angolo e struttura in acciaio, fissata con delle viti, all’interno di una guida scanalata nel marmo stesso.   Lampada con braccio orientabile e paralume cilindrico Altro modello da valutare per illuminare il proprio soggiorno, è nuovamente una lampada realizzata ad arco, ma con qualche variante per base e paralume. Un braccio metallico orientabile svetta da una base piatta nello stesso materiale, per terminare con un grande paralume cilindrico in stoffa bianca, utilissimo per aumentare e amplificare la luce artificiale all’interno di una zona giorno impeccabile. Soggiorno con lampada orientabile alternativa Utilizzando lo stesso principio di una lampada orientabile ad arco, che può essere completamente spostata in vari punti o direzionata semplicemente nella parte superiore caratterizzata da un braccio snodato, questo modello per soggiorno è una splendida alternativa per chi ama le innovazioni ma non vuole rinunciare ad un effetto estetico tradizionale. A prima vista, questa particolare lampada, sembra in effetti un classico lampadario sospeso, per la sua forma e per il materiale trasparente con cui è stata realizzata. Un perfetto connubio di classicità e modernità, che coniuga elementi del passato e del presente, in un risultato spettacolare.
Arredare un living classico rivisitato in chiave moderna
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  Arredare seguendo le caratteristiche di uno stile classico, non significa necessariamente rimanere ancorati alla tradizione e rendere obsoleti e antiquati i vari ambienti di casa. Per quel che riguarda la zona giorno, ad esempio, è sempre più abituale osservare progetti dove un living classico viene rivisitato in chiave moderna grazie a molti elementi che concorrono nel rimanere fedeli ad una tendenza sobria ed elegante ma disposti secondo nuove modalità, abbinati ad accessori unici e senza tempo e con l’utilizzo di colori che rendono il look dell’intero contesto, più trendy e contemporaneo. Vediamo insieme 5 fondamentali passi da rispettare per ideare una zona giorno classica ma attuale e che renderanno il vostro living ben studiato, ottimizzato nella composizione degli spazi e reso signorile e distintivo dalla commistione di arredi e optional. Contemporanea divisione degli spazi Il primo punto essenziale da cui partire per attuare un piano di arredo per un living classico da “svecchiare”, riguarda la contemporanea divisione degli spazi. A differenza delle concezioni odierne, una zona giorno legata alla tradizione, conta molte funzioni al suo interno, ma in ambienti a sé stanti: grande cucina attrezzata con tavolo per la famiglia; sala da pranzo con tavolo per gli ospiti; soggiorno che può contemplare sia un grande salotto accogliente e più formale, che un’area relax o studio maggiormente intima ed esclusiva per i padroni di casa. Per mantenere l’idea di arredare un living in stile classico e signorile, ma volendolo rivisitare in chiave moderna, è assolutamente possibile facendo dialogare questi spazi che devono divenire aperti, cercando di collegarli con complementi coordinati secondo collocazioni decisamente più attuali. Pareti divisorie e tramezzi separatori, lasciano il posto ad un grande open space percettibile ma non preponderante. Ogni luogo, benché interagisca e comunichi con gli altri a livello visivo, riesce a racchiudere molto bene ogni sua mansione, grazie ad una perfetta disposizioni dei mobili e ad utilizzi differenti di rivestimenti a pavimento e colori. Arredi classici ma di design Se la scelta stilistica degli arredi cade nella sfera del classico, per non incappare in soluzioni che potrebbero risultare desuete e arretrate, è consigliabile puntare per oggetti con un appeal e design che risultano essere intramontabili e senza tempo e che oggi giorno vengono assolutamente utilizzati in innumerevoli progetti di interni. Cucine in legno bianco, contemplate con una disposizione a L, con antine vetrate, alti zoccoli e cornici decorative, trovano in un elemento assolutamente moderno, un punto di contatto tra due visioni apparentemente opposte riguardanti gli approcci per arredare: l’isola. Questo elemento, decisamente impiegato in contesti di recente progettazione, può e viene inserito anche quando si pensa di arredare una zona giorno classica, con risvolti sorprendenti. Il tavolo usuale viene sostituito da questo blocco monolitico che funge sia da capiente dispensa con piano di lavoro che da zona snack, per veloci colazioni o pranzi e cene più intime in famiglia. Molto utile e pratica, l’isola riesce a dividere l’angolo cottura dal soggiorno antistante senza perdere la visuale da ogni punto della stanza e rimanendo al contempo fedele al suo stile classico marcato che ben si stempera nell’andamento fluido degli spazi. Optare per coordinate credenze disposte nella sala da pranzo è un modo per marcare la continuità degli arredi ma inserire prodotti differenti solo per la scelta delle finiture, come un tavolo in legno scuro, aiuta a mantenere quel flebile distacco tra le varie funzioni. Un salotto tradizionale richiede che le sedute al suo interno siano decisamente molte e comode. Se nella concezione più minimalista scegliere un divano è sufficiente, in un ambiente classico oltre a quello è bene pensare di acquistare poltrone a tema per completare la zona con tavolini da caffè e consolle abbinate. Colori neutri e delicati su sfondo carta da zucchero Le colorazioni per arredare una zona giorno in stile classico non sono, come ci si potrebbe aspettare, poche e ripetitive. E verissimo che quelle maggiormente impiegate ricadono nei consueti beige, avorio, giallo e rosa pastello, ma è bene sapere che anche altre varianti più attuali possono e devono essere utilizzate, dando origine a risultati inaspettati. Grigi, tortora, azzurri, verdi e pesca, associati a colori neutri e delicati renderanno il vostro living spettacolare in un perfetto connubio di classicità e modernismo. Cosa ne dite di questa variante in carta da zucchero su tutte le pareti, contornate da una splendida alta cornice in bianco e associata ad arredi nella stessa tonalità? Semplicemente splendida. Accessori e optional tono su tono o a contrasto Come in ogni ideazione di interni che si rispetti, anche il tema classico, rivisitato in chiave moderna in un living, contempla l’inserimento di accessori utilissimi per adornare pareti, nicchie e sedute. Quadri, orologi, vasi di fiori e candele, sono tra i più gettonati elementi da aggiungere a un’idea di home decor. Se volete renderla più attuale, potreste valutare dei mood tono su tono, magari su sedute con cuscini e plaid nelle medesime nuance che richiama o di avvalervi di moderne di stampe bianche, con cornici a contrato, disposte sia simmetricamente che in modo casuale. L’illuminazione non richiede particolari decisioni in uno stile classico: d’obbligo lampadari a discesa su punti strategici (isola, tavolo e centro salotto) tutti uguali, con l’accostamento di piccole lampade con paralume in stoffa. Un punto luce più contemporaneo ma ben accostato, può essere una piantana ad angolo, anch’essa in tessuto ma con dimensioni importanti e inconsuete che danno un po' di brio all’ambiente circostante. Elementi in legno: equilibrati ma di spicco Arredare un living classico, non impone necessariamente la scelta di mobili scuri nella tipica finitura del legno. E’ vero che questo materiale fa assolutamente da padrone in un trend legato alle consuetudini dello stile tradizionale per eccellenza, tuttavia trasformare questi elementi in oggetti equilibrati ma di spicco all’interno di una zona giorno, aiuterà a vivacizzare il vostro progetto e a renderlo fresco e odierno. Utilizzare solo alcuni pezzi, come dei tavolini, una bassa credenza a giorno e magari il tavolo da pranzo in legno al naturale, accostati ai colori chiari e neutri dei restanti complementi d’arredo, contribuirà a smorzare i toni antichi di una scelta stilistica ancora in voga. Questo procedimento farà risaltare ogni prodotto presente, collocato nel modo più consono, in maniera elegante, raffinata e delicata.
Poltrone di design per arredare il soggiorno di casa
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5 icone del design che hanno rappresentato un punto di rottura con il passato per le innovazioni tecnologiche, materiche e relative alla geometria delle forme. Poltrone meravigliose e immortali che hanno interessato innumerevoli progetti di arredo di interni, connotati ogni volta da una scelta stilistica contemporanea ma non eccessivamente moderna, elegante ma per ambientazioni amichevoli e informali. Designer europei e d’oltreoceano, nel pieno boom economico degli anni ’50 e ’60, hanno saputo sfidare le regole dell’epoca dando vita a una produzione di sedute uniche che incuranti del trascorrere del tempo, risultano sempre attuali e perfette per arredare il soggiorno di casa.  Egg chair La Egg Chair rappresenta un intramontabile classico dal sapore scandinavo riconoscibile in progetti di interni di tutto il mondo. Una tra le più famose poltrone di design firmata da Arne Jacobsen, che nel 1958 pensa di realizzare una comoda seduta da utilizzare per arredare spazi pubblici. Il consenso è unanime e il successo immediato, tanto da farla diventare un complemento d’arredo bello e funzionale anche in ambienti di abitazioni private, in modo particolare per arredare il soggiorno della propria casa. Questo oggetto di puro design viene realizzato con una struttura in fibra di vetro fuso, rivestita da una imbottitura in schiuma di poliuretano che enfatizza una forma dalle linee inconfondibili e dalle curve oltremodo confortevoli. Originale l’alto schienale reclinabile che avvolge in modo accogliente padroni di casa e ospiti. Il suo aspetto originale e il suo stile vintage senza tempo, rendono la Egg chair una poltrona di design storica che trova in progetti contemporanei la sua perfetta collocazione con un utilizzo costante e quotidiano. Il rivestimento è in tessuto con la possibilità di optare per una vastissima gamma di colori al fine di poter essere inserita al meglio in living monocromi o in soggiorni frizzanti e vogliosi di tinte accese. Molto elegante il modello in nero o marrone nel pregiatissimo pellame, cuoio primo fiore, per soluzioni trendy e sempre alla moda. Eames lounge chair Considerata un classico del design la Eames lounge chair, solitamente abbinata alla sua ottomana, viene realizzata da un’azienda produttrice di arredi statunitense (la Herman Miller) a metà degli anni ’50, seguendo scrupolosamente il disegno ideato dagli americani Charles e Ray Eames, e successivamente commercializzata da Vitra in Europa. La particolarità di questa poltrona sono diverse ma in particolare possiamo citare le tre caratteristiche fondamentali: quella di aver accostato un materiale pregiato, come la pelle (successivamente verrà impiegata anche una pelle artificiale) ad una struttura di compensato modellato; quella di essere realizzate con cuscini perfettamente speculari e che, a coppie, possono essere scambiati tra di loro avendo le medesime misure; quella di possedere morbide sedute assolutamente impermeabili, grazie all’inserimento di particolari oli naturali durante il processo di conciatura della pelle. Non avendo subito variazioni nelle linee o nei materiali di produzione, la Eames lounge chair risulta in ogni suo impiego per arredare un soggiorno, un elemento perfetto e originale che caratterizza in stile e tendenza tutti i progetti di interni di open space, living, zone lettura e studi di casa. Poltrona Barcelona Una seduta dalle linee e dai materiali oltremodo contemporanei ma che conta ben 80 anni di utilizzo nelle più svariate progettazioni d’interni per arredare una zona giorno moderna e très chic. La poltrona Barcelona nasce nel 1929 su ideazione e grafica di Ludwig Mies van der Rohe, e diventa ben presto un’icona nel settore del disegno industriale, per la sua eleganza innata, semplice e senza fronzoli. Oggi giorno è divenuto un complemento d’arredo di nicchia, soprattutto per coloro che amano circondare la propria quotidianità con oggetti di ricercato design. In realtà, agli albori della sua produzione, per la realizzazione della poltrona Barcelona venne scelto l’acciaio, un materiale inusuale e innovativo per l’epoca, impiegato dal suo ideatore per agevolarne la realizzazione in serie e farla divenire una seduta comune e per tutti. Sedile e schienale sono costituiti da un’imbottitura rivestita da un totale di 40 diversi riquadri in pelle cuciti a mano e intercalati da bottoni. La geometria e le rifiniture la rendono un elemento versatile, adatto per poter arredare living stilisticamente differenti e dalle dimensioni più disparate: meravigliosa in nero o in bianco in grandi saloni e spettacolare colorata ed eccentrica in piccoli soggiorni. Poltrona Serie UP Una tra le più belle creazioni artistiche tutta made in Italy, frutto dello studio e di una ricerca delle forme basata sulla biologia e sull'anatomia umana, del suo ideatore Gaetano Pesce. Alla fine degli anni ’60 viene prodotta la poltrona UP5, la quinta delle sette sorelle che compongono la famiglia denominata appunto Serie UP, e che è sicuramente uno tra i complementi d’arredo più famosi nel mondo, che rientrano nel settore del disegno industriale associato al concetto di interior design per abitazioni private ma non solo. Questa meravigliosa poltrona risulta immediatamente simpatica, nuova e coinvolgente. Simboleggia il corpo materno con la sua geometria sinuosa e ospitale, e sedendosi ci si sente immediatamente protetti e davvero a proprio agio. Molto spesso viene abbinata a un pouf – poggiapiedi sferico, UP6, legato alla poltrona con un filo che metaforicamente rappresenta il cordone ombelicale che lega i due elementi. Sedia Diamond Conosciuta a livello internazionale, la sedia Diamond, progettata nel 1951 da Harry Bertoia, è nota per la sua caratteristica geometria strutturale che trae spunto dalla forma del diamante, da cui prende appunto il nome. La peculiarità, oltre alla scelta di una forma fuori dal comune ma estremamente eccezionale, è l’impiego di un materiale che prima di allora non era mai stato utilizzato per creare complementi d’arredo. Una fitta trama di fili metallici, si intreccia per creare una struttura a rete, solida ma al contempo leggera, grazie all’intrecci di maglie che lasciano intravedere lo spazio che le attraversa. Per gli amanti dell’arte questa poltrona diventa una sorta di scultura da ammirare e che aggiunge un immenso valore estetico a qualsiasi progetto di zona giorno. Grazie al suo impianto essenziale, alla particolarità delle linee e all’aspetto tridimensionale molto spiccato, diventa una seduta da visionare da ogni lato ed è pertanto sensazionale posizionata in modi poco abituali in soggiorno, anche in punti dove la si può osservare lateralmente o posteriormente. Un cuscino removibile rende la seduta morbida e soffice!
8 bellissimi modi per inserire uno specchio nella zona giorno
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Arredare la zona giorno per renderla un ambiente accogliente e personale richiede un po’ di impegno. Oltre ai mobili, un grande effetto scenografico viene dato da tutti i complementi e gli elementi decorativi, senza i quali la casa non sembra essere mai veramente finita. Ci sono degli elementi che più di altri concorrono alla definizione di un’atmosfera piacevole ed avvolgente, che faccia veramente sentire a casa. Questa sensazione sarà avvertita anche dagli ospiti che si troveranno in un ambiente curato nel dettaglio sentendosi ben accolti.  Tra i complementi dal maggiore potenziale ci sono sicuramente gli specchi, elementi decorativi che catturano l’attenzione e hanno la capacità di animare un ambiente.  Uno specchio nella zona giorno trova molte e variegate applicazioni. In questo ambiente infatti non é da intendere come elemento deputato alla vanità, come avviene in ambienti come bagno o guardaroba, ma si può sfruttare soprattutto per la sua forza ornamentale.  La cornice e la forma ne determinano lo stile mentre la superficie riflettente genera molteplici effetti. Essenziale o sfarzoso, moderno o vintage, ogni specchio diventa punto focale dello spazio in cui viene inserito. Riproduce l’immagine di ciò che si trova di fronte ma soprattutto riflette ed amplifica anche la luce e la sensazione di ampiezza dell’ambiente in cui si trova. Specchio nell’ingresso: grande a parete Un grande specchio, se molto semplice e con una cornice minimalista, quando viene fissato a parete si integra nell’architettura divenendo parte dell’ambiente. Oltre a ciò, questa tipologia di specchio in un ingresso acquisisce molteplici valenze, funzionali ed estetiche. In primo luogo è utile avere un’ampia superficie riflettente nell’ingresso per specchiarsi e controllare il proprio aspetto giusto prima di uscire di casa. Se lo spazio è stretto o poco luminoso, inoltre, uno specchio di questo genere sarà molto utile per amplificare la sensazione di ampiezza e luminosità presente. Sarà come dare ad una parete vuota una dimensione ulteriore.  Specchio nell’ingresso: contenuto su consolle Un’idea che risolve bene l'arredamento di un corridoio o di un ingresso è l’utilizzo di uno specchio appeso sopra ad una consolle. Si tratta di una soluzione utile ma anche ornamentale, che va a creare una sorta di filtro verso la zona giorno vera e propria. Questa idea si può realizzare anche in uno spazio stretto poiché ha un ingombro ridotto ed è una soluzione molto versatile. I due elementi essendo strettamente legati dovranno avere un filo conduttore comune così da creare un insieme armonioso. Lo stile sarà quello scelto per il resto della zona giorno così da integrarsi senza creare dissonanze. Specchio nell’ingresso: verticale a terra Molto scenografico all’interno di un ingresso l’effetto prodotto da un grande specchio posto in verticale a terra, su una propria base o appoggiato alla parete, pur essendo una soluzione molto semplice ed informale. L'ambiente a cui si accede entrando in casa diventa in questo modo funzionale offrendo la possibilità di specchiarsi a figura intera, utile soprattutto se non ci sono altri specchi alti in casa.  È molto importante scegliere con attenzione il punto in cui posizionare lo specchio, considerando anche l’immagine che viene riflessa. Lo si può sfruttare in modo strategico per migliorare la luminosità facendo in modo che rifletta una finestra o una lampada. Specchio in soggiorno: rotondo a muro La forma dello specchio é determinante nell’effetto finale. Uno specchio rotondo è tra le tendenze più attuali per l’interior design, anche fissato alla parete attraverso delle cinghie di cuoio che lo sorreggono e lo mettono in rilievo, anche se la perfezione del cerchio non passa mai di moda e si può utilizzare con qualsiasi stile d'arredo. Per valorizzare uno specchio rotondo a muro all’interno del soggiorno basterà porlo su una parete completamente bianca e spoglia per un effetto minimalista, mentre accostato a forme geometriche contrastanti e giochi di colore crea un effetto molto piacevole e moderno.  Specchio in soggiorno: rettangolare e appoggiato Altro evergreen è lo specchio di forma rettangolare che messo nel soggiorno aggiunge stile e carattere all’ambiente. La cornice andrà scelta con cura, individuando un materiale ed una colorazione che sia in sintonia con il contesto in cui si inserisce. Una cornice importante si farà notare ed avrà un effetto particolarmente decorativo. Il segreto affinché questa soluzione sia perfetta è appoggiare lo specchio ad una parete vuota con grande disinvoltura, anche affiancando altri elementi sul pavimento come lanterne o vasi con piante. Lo specchio non deve essere perfettamente centrato sulla parete, per dare un effetto apparentemente meno studiato ed adatto ad un ambiente dall’aria un po’ bohémienne. Specchio nello studio: tondo su scrivania Anche l’ambiente in cui si lavora in casa merita un arredamento trendy. Che sia una stanza dedicata o un angolo ricavato all’interno di un ambiente più grande, per lo studio domestico si potranno adottare idee d’arredo personali che rendano questo spazio piacevole. Solo se ci si sente a proprio agio si riesce ad essere veramente produttivi. Questo è importante soprattutto se si trascorre molto tempo seduti alla scrivania. Per dare allo studio un tocco decorativo originale si può ricorrere uno specchio posto sul proprio tavolo di lavoro, renderà questo ambiente lavorativo più luminoso e più accattivante. Avere uno specchio appoggiato sulla scrivania permetterà inoltre a chi sta seduto di non sentirsi troppo isolato, ma di mantenere un contatto con l'ambiente circostante. Specchio in soggiorno sul camino Un soggiorno con camino è un’immagine molto accogliente, soprattutto se si realizza una decorazione accurata e suggestiva. Lo spazio sopra il camino può essere valorizzato, ad esempio inserendo uno specchio con una cornice importante e che si intoni allo stile dell’ambiente. Una soluzione molto classica ed elegante che contribuisce alla creazione di un soggiorno tradizionale e familiare. Naturalmente lo specchio dovrà essere proporzionato alla parete su cui poggia o a cui viene fissato, lasciando dei bordi sui lati per enfatizzarlo.  Soggiorno con parete di specchi Infine, un’idea dall'effetto molto scenografico con cui caratterizzare una parete del salotto proprio con gli specchi. Questa soluzione consiste nella creazione di un'ampia superficie riflettente utilizzando specchi realizzati su misura e fissati direttamente al muro.  Per dare maggiore rilievo si possono realizzare delle cornici in gesso come a formare una boiserie. Per realizzare questa idea in maniera economica sarà sufficiente ricorrere ad una serie di specchi adesivi da posare uno accanto all’altro fino a rivestire tutta l’area prestabilita. Si andrà a creare un motivo decorativo a griglia molto raffinato con una spesa contenuta.
Piscina interna: una soluzione da sogno in casa
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Una piscina interna è un sogno per molti. Poter fare una bella nuotata anche in inverno, con pioggia o neve, nel confort della propria abitazione in effetti è un’idea molto affascinante. Si tratta inoltre di un elemento che va ad aggiungere valore all’immobile.  Per passare dal desiderio alla realtà il progetto di una piscina indoor richiede una serie di valutazioni preliminari affinché possa essere realizzato.  Tutto è più semplice se si sta realizzando il progetto di una nuova casa, mentre aggiungere una piscina interna in una costruzione esistente risulta più complesso ed oneroso.  Innanzitutto è necessario rivolgersi a dei tecnici per l’esecuzione di alcune indagini preliminari che accertino la possibilità di installare una piscina interna nella propria casa, magari al piano terra o nel seminterrato. Dai dati ottenuti sarà poi possibile arrivare alla realizzazione di un progetto sempre sotto la firma di un tecnico abilitato. Ad esempio, poiché la piscina ha un peso complessivo notevole a causa del riempimento d’acqua, bisognerà considerare se la struttura dell’edificio può sopportare questa massa di diverse tonnellate. Per questo sarà necessario il parere di un tecnico esperto come un ingegnere strutturista che possa eventualmente redarre un progetto di adeguamento della struttura portante.  Da valutare anche le caratteristiche idrogeologiche dell’area in cui verrà posizionata la piscina. Questi aspetti sono fondamentali per ottenere i titoli abilitativi necessari per l’edificazione della piscina interna, da richiedere al comune. La costruzione di una piscina indoor infatti non rientra tra le attività di edilizia libera. L’aggiunta di una piscina coperta indoor potrebbe comportare un aumento della rendita catastale dell’immobile, per cui potrebbe essere necessaria una variazione catastale ad Abitazione di Lusso, passando nella categoria A1. Piscina interna: considerare le dimensioni Per stabilire le dimensioni che avrà la piscina si dovranno analizzare le proprie esigenze e l’utilizzo che se ne vuole fare. Ogni caso infatti richiede misure differenti, in larghezza e lunghezza ma anche in profondità. Alcune delle possibilità sono: piscina sportiva; piscina per bambini; piscina idromassaggio. Le dimensioni andranno rapportate anche alle caratteristiche dell’area in cui sarà posizionata la piscina. In base allo spazio disponibile la scelta cadrà su piscine dal formato standard o soluzioni su misura. Un’altra valutazione da fare è la necessità di disporre di uno spazio in cui alloggiare gli impianti oltre all'ambiente in cui si inserisce la vasca. Dalle dimensioni della piscina dipende anche la quantità d’acqua necessaria per riempiere la vasca, aspetto che incide molto sui costi di gestione e manutenzione. Solitamente negli interni si realizzano piscine interrate a filo pavimento, più eleganti ed integrate nell’architettura, ma è possibile anche una realizzazione fuori terra o seminterrata. Piscina interna: forme lineari o curve Quando si decide di realizzare una piscina residenziale interna bisogna individuare la tecnologia costruttiva più adeguata al proprio progetto. La realizzazione di una piscina in cemento armato consente molta flessibilità costruttiva, anche nelle forme e dimensioni. Di contro richiede molto tempo per la costruzione che richiede diverse fasi ed un costo piuttosto alto.  L’alternativa è l'installazione di una piscinaprefabbricata, più economica e di rapida esecuzione ma con lo svantaggio di offrire minori possibilità di scelta. Con entrambe le tecnologie costruttive è possibile ottenere sia piscine dalle forme lineari, sia piscine dalle forme curve. La differenza principale consiste appunto nel differente livello di personalizzazione. Optando per una piscina in cemento armato si potrà decidere in modo più libero il profilo della vasca, mentre con quelle prefabbricate si avrà la possibilità di scegliere la forma che più si avvicina a quella desiderata tra quelle disponibili.  Piscina interna: impianto e consumi Altro aspetto da tenere in considerazione prima della realizzazione di una piscina è un’analisi degli impianti necessari e dei relativi consumi. Questo calcolo non può essere eseguito ad occhio ma va affidato a tecnici specializzati che potranno fornire un quadro preciso riguardo gli impianti necessari tenendo conto delle dimensioni dell’ambiente in cui sarà realizzata la piscina. Gli impianti necessari per una piscina indoor sono: impianto di filtrazione dell’acqua; impianto di riscaldamento dell’acqua; impianto di riscaldamento e deumidificazione dell’aria; impianto di lluminazione interna (opzionale); impianto di idromassaggio (opzionale). Per quanto riguarda i consumi, questi sono influenzati dalla dimensione della piscina.  La presenza ed il corretto funzionamento degli impianti consentono di ottenere un buon equilibrio termico che consente di poter usufruire della piscina in qualsiasi periodo dell’anno, ed un livello di umidità tale da evitare la formazione di condensa e muffa sulle pareti. Una temperatura dell’acqua simile a quella dell’aria inoltre regale un buon livello di comfort ed evita l'evaporazione dell’acqua della piscina. Una buona illuminazione, anche con soluzioni d'effetto, aiuta invece a creare un ambiente gradevole ed accogliente. Installando lampade LED i costi di alimentazione sono piuttosto bassi per cui il consumo elettrico per questa voce risulta di piccola portata. Una voce di consumo consistente è dovuta all’acqua necessaria per il riempimento della piscina. Tuttavia il ricambio dell’acqua viene ritardato dall’utilizzo di sistemi di ricircolo che permettono di filtrare l’acqua prima di immetterla nuovamente nella vasca, insieme a prodotti ed additivi che mantengono l’acqua pulita.  Piscina interna: manutenzione La manutenzione della piscina deve essere costante per evitare danni che se si interviene troppo tardi sarebbero difficilmente recuperabili. Una buona pulizia ed igienizzazione dell’acqua con prodotti come il cloro è fondamentale per non dare luogo alla formazione di alghe e batteri all’interno della vasca.  Per quanto riguarda l’ambiente in cui è inserita la piscina andranno usati rivestimenti resistenti all’umidità ed alla condensa che si creano in un ambiente del genere. Per le pareti sarà utile applicare prodotti come tinteggiature antimuffa. L'aerazione naturale è sempre utile poiché permette di evitare gli stessi fenomeni, per cui se sono presenti finestre o portefinestre è bene aprirle spesso per cambiare l'aria. Costi per realizzare una piscina interna Trattandosi di una costruzione dalle tante variabili, il costo per la realizzazione di una piscina va determinato caso per caso, considerando il costo necessario per ogni singolo aspetto. Tra questi bisogna tenere in considerazione: la tipologia di struttura; la dimensione; la complessità della forma; i materiali; i rivestimenti; la manodopera; l’entità dei lavori edili necessari; la realizzazione di impianti. Il prezzo di una piscina interna è influenzato anche dai vari accessori che si aggiungono come scale o trampolini, oppure agli optional come ad esempio l’idromassaggio. L’unico modo per avere un’idea concreta dei costi da sostenere per realizzare una piscina indoor è richiedere un preventivo personalizzato a costruttori specializzati.  Nonostante questo è normale cercare informazioni per avere un’idea approssimativa della spesa da sostenere per realizzare un intervento di questo tipo. Ad esempio, è utile sapere che le piscine prefabbricate hanno un costo inferiore rispetto a quelle realizzate su misura poiché richiedono molte lavorazioni in meno per la posa e di conseguenza tempistiche di cantiere ridotte. Se il costo di una piscina costruita in muratura ha un costo di 15.000 €, una piscina prefabbricata delle stesse dimensioni avrà un costo di circa 12.000 €.
8 brillanti idee per sfruttare un ambiente vuoto in casa
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Avere una camera in più in casa può essere un vero punto di forza di un’abitazione, poiché è sempre utile poter organizzare dello spazio aggiuntivo, a volte lasciato vuoto e inutilizzato e modificare le funzioni al suo interno a seconda delle necessità proprie e di tutta la famiglia. Molti sono i desideri di ciascun componente e trovare dei punti comuni può aiutare nello stabilire quale attività andrà ad inserirsi in quel luogo tanto ambito. Se la metratura lo consente, dividere i metri quadrati per inserire più mansioni, è sicuramente un modo per accontentare tutti, dagli amanti della musica, ai puristi sportivi, ai desiderosi di spazi conviviali da utilizzare con gli amici. Ecco per voi 8 brillanti idee che Archisio vi propone, per attrezzare un ambente vuoto della vostra abitazione. Cantinetta vino Un’idea per sfruttare un luogo inutilizzato in casa, localizzato nella taverna o in un rustico annesso all’abitazione stessa, è la cantinetta vino tanto amata dagli uomini per assaporare e approfondire il mondo legato all’enologia. Progettare una camera da dedicare alla degustazione e al deposito di vini e liquori pregiati può essere un buon modo per arredare uno spazio altrimenti poco fruito. Molte volte la cantina di un fabbricato viene impiegata come deposito, magazzino e ripostiglio. Arredarla invece in modo consono, con splendidi pavimenti in pietra e soffitti e scaffalature in legno per ospitare bottiglie autoctone o dal mondo, è un perfetto escamotage per attrezzare un’area vuota o mal gestita. Dispensa Se la cantinetta vino è il sogno dell’uomo di casa, una dispensa ben organizzata e strutturata è quello della sua padrona. Meglio se il locale è annesso alla cucina, in modo da potersene avvalere più agevolmente. Se la camera è invece più lontana, poco importa, sarà sufficiente pensarla nel dettaglio per allestirla in modo razionale dove tutto potrà essere sistemato al proprio giusto e facilmente trovabile grazie magari a etichette e scomparti trasparenti. Molte sono le modalità secondo cui di agire per sfruttare lo spazio e arredarlo con gusto e design: inserire scaffali a giorno con svariate mensole; inserire scaffali a giorno con spazi particolari, predisposti per barattoli di confetture e marmellate o per bottiglie di vario genere; inserire mobiletti sotto finestra o a tutt’altezza con antine e cassetti. Per non parlare poi dei vari accessori da abbinare, come ceste, contenitori di ogni misura e grandezza, scalette per raggiungere le parti più alte e magari leggeri tendaggi per coprire all’occorrenza cibi da luce e polvere. Un luogo che diventerà una meravigliosa appendice della vostra abitazione. Sala musica Per i musicisti di casa, allestire uno spazio da dedicare a prove e concerti casalinghi, è sicuramente un desiderio da poter attuare se si possiede un ambiente vuoto e inutilizzato nella propria abitazione. Una sala musica può essere progettata in tanti modi a seconda dello strumento utilizzato e della tipologia di melodia e ritmo su cui ci si intende esercitare. Per i puristi del rock, sarà magari opportuno indirizzarsi verso un progetto più corposo e che preveda l’insonorizzazione dell’ambiente stesso. Se invece l’opzione riguarda l’utilizzo di uno spazio vuoto da dedicare alla musica leggera o da camera, ecco che l’area a disposizione potrà essere predisposta e sistemata come un vero e proprio salottino appartato con l’inserimento di pianoforte, violini o fagotti senza dover apportare particolari modifiche progettuali. Sala fitness Amate lo sport e oltre ad allenarvi in palestra o all’aperto volete dedicargli del tempo anche tra le mura di casa per non il vostro modificare o diminuire il vostro training giornaliero? Ecco un ulteriore modo pratico e capace per sfruttare al meglio, quella famosa camera in più mai utilizzata. Semplicissimo arredare e decorare un luogo che diventerà una vera e propria sala fitness. Un pavimento pratico da igienizzare, tappeti per gli esercizi a terra, uno specchio per osservare i vari movimenti e attrezzatura sportiva per ogni tipologia di ginnastica da eseguire. Spogliatoio e make-up room Quando i figli lasciano la casa per costruirsi la loro vita nel mondo, lo spazio al suo interno aumenta e molte volte non si hanno idee immediate su come gestirlo e renderlo maggiormente funzionale. Una stanza per gli ospiti può sempre essere utile ma se la camera è, come in ogni zona notte, posizionata accanto a quella padronale, ecco che uno spogliatoio e una make-up room possono fare al caso vostro. Eliminare l’armadio 4 stagioni farà respirare maggiormente la zona letto che potrà essere esclusivamente dedicata al riposo. Progettare invece di aprire un passaggio verso un’intera area da dedicare non solo a cabina armadio con annesso camerino, ma anche a zona trucco, vi farà sentire come una vera star con infiniti espedienti per appendere abiti, organizzare scarpe, smalti, ombretti e creme. Insomma, avrete finalmente un luogo ordinato ed esclusivo, predisposto per ospitare ogni tipologia di accessorio. Sala giochi Avete bambini piccoli e i giochi spuntano in ogni angolo? La cameretta e il salotto sono ricolmi di bambole e macchinine? E’ davvero arrivato il momento di preparare e organizzare quell’ambiente vuoto e inattivo da tempo da destinare ai piccini di casa e al loro bisogno di spazio per divertirsi e dover poter riporre ogni oggetto ludico o di studio che li riguardi. Una sala giochi può diventare sia il loro luogo appartato dove tutto è a portata di bimbo e che crescerà con lui nel tempo, sia un’area dove riporre elementi per il gioco e le più svariate attività, che prima erano sparse nei vari ambienti di casa. Una doppia funzione per far divertire e responsabilizzare i propri figli, nel gestire uno spazio a loro dedicato. Sala cinema Predisporre una sala cinema nel vostro spazio aggiuntivo di casa, è utile per trascorrere delle piacevoli serate in famiglia o delle domeniche pomeriggio con gli amici per assaporare, nel calore del proprio focolare, un buon film con un secchiello di pop corn a portata di mano. Le vie per progettare un’area di questo tipo sono sostanzialmente due: pensare di installare un’apparecchiatura home theatre funzionale ma non eccessivamente costosa, con comodi divani e poltrone per gli ospiti, per ottenere già un buon effetto cinema; pianificare l’inserimento di un vero e proprio sistema home cinema e soundbar con dispositivi wi-fi di ultima tendenza e con tecnologie avanzate, corredate di progetto d’arredo ad hoc, con pareti scure, pannelli con retro led per un’illuminazione perfetta e schermo-parete predisposto per risoluzioni HD. Sala biliardo Se i più giovani prediligono l’utilizzo del calcio balilla e tavoli per il ping pong, alcuni uomini di casa hanno invece una propensione per il biliardo, un oggetto ludico e di arredo, che da solo occupa un intero ambiente vuoto di casa. Decorare una sala biliardo non richiede particolari complementi o mobili, ma una perfetta illuminazione per il piano di gioco. Tutto ciò che viene inserito è in realtà accessorio ma comunque utile per rendere accogliente e ospitale la stanza stessa.
Un ingresso funzionale: idee e soluzioni per arredare
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  L'ingresso è la prima immagine che si vede entrando in casa, costituisce quindi una sorta di anteprima di ciò che si può trovare negli altri ambienti della stessa abitazione. Chi entra per la prima volta ne viene colpito e ne conserva il ricordo, un po’ come la prima impressione per un incontro. Per questo motivo l’allestimento dell’ingresso non può essere sottovalutato. Individuare soluzioni d’arredo che coniugano funzionalità ed estetica renderà l’ingresso impeccabile, pronto per accogliere al meglio gli abitanti della casa ed i loro ospiti. Un ingresso non va trattato soltanto una zona di passaggio ma bisogna cercare di dargli una propria identità. Mostrare attenzione nella selezione di ogni elemento che va a far parte dell’arredamento di questo ambiente, così come di ogni oggetto di decorazione, porterà ad un risultato equilibrato ed armonioso che gli darà carattere e personalità. Prima di cominciare, innanzitutto bisognerà domandarsi quale genere di funzionalità si desidera inserire all’interno del proprio ingresso e cercare poi di concretizzarle nel modo più soddisfacente possibile. Le opzioni sono praticamente infinite, anche per quanto riguarda lo stile, per cui individuare la migliore direzione da intraprendere in rapporto allo spazio e alle proprie esigenze è il primo passo per ottenere un ingresso davvero al top.  Avere le idee chiare su come arredare un ingresso non è così scontato. Qualche esempio di ciò che si può realizzare può essere dunque provvidenziale per trovare spunti ed ispirazioni da mettere in atto nella propria casa. Per questo abbiamo raccolto 5 soluzioni dal successo assicurato per dare la giusta funzionalità all’ingresso. Ingresso con console e specchio Una soluzione classica e sempre perfetta per arredare l’ingresso è l’installazione di una consolle e di uno specchio. Il motivo per cui questa coppia funziona sempre c’è ed è abbastanza ovvio: la necessità di avere un punto di appoggio in prossimità dell’uscio di casa e la voglia di dare un ultimo sguardo al look prima di uscire. Una console è un mobile perfetto per appoggiare degli elementi decorativi, come vasi con piante o fiori freschi, candele o lampade che renderanno l’ingresso più accogliente.  Inserire uno specchio nell’ingresso, inoltre, amplia lo spazio e riflette la luce facendo apparire l’ambiente più vivo e più luminoso. Oltre alla funzionalità, l’installazione di una consolle e di uno specchio permette di poter dare all’ingresso lo stile desiderato giocando con l’utilizzo di elementi ricchi di carattere che possano stupire chi entra in casa, oppure puntando sul minimalismo, a seconda del proprio gusto. Questa idea si addice ad ingressi di qualsiasi dimensione, siano essi ampi e spaziosi o concentrati in superfici particolarmente strette considerando che console e specchi hanno uno spessore contenuto. Eventualmente, negli ingressi più ridotti la consolle potrebbe essere sostituita da una mensola poco profonda che assumerà la stessa funzione. Quando invece la superficie è abbondante si potranno invece collocare pezzi d’arredo più voluminosi. Da non dimenticare anche l’importante ruolo della parete di sfondo, il cui rivestimento influisce notevolmente sul risultato finale. Per concentrare l’attenzione sul muro a cui sono fissati specchio e consolle, ad esempio, si potrà realizzare una tinteggiatura a contrasto oppure posare una carta da parati. Ingresso con appendiabiti e contenitori a vista Semplice ed informale, l’opzione tutto a vista è un modo pratico per arredare l’ingresso, adatta soprattutto a case dallo spirito giovanile. Questa soluzione è perfetta anche per chi ha sempre troppa fretta e non vuole perdere tempo a sistemare ogni giorno le proprie cose aprendo ante e cassetti. Di contro, appendiabiti e contenitori a vista dovranno essere sempre in ordine, cercando di contenere il numero di oggetti per evitare di rendere caotico l’ambiente. Un appendiabiti è un must have per qualsiasi ingresso, utile per collocare giacche, cappotti ed accessori ed averli a portata di mano prima di uscire. Le soluzioni spaziano da modelli con asta a cui fissare le grucce, sospesi o free standing, che consentono di organizzare in modo ordinato i soprabiti senza sgualcirli, fino al classico appendiabiti da parete o da terra. In base allo spazio disponibile ed alle proprie esigenze si potrà valutare l’opzione più idonea.  Anche i contenitori a vista sono molto utili nell’ingresso perché offrono lo spazio necessario per riporre borse, cappelli, guanti ed altri accessori oppure si possono utilizzare come efficiente scarpiera.  Ingresso con armadi a giorno incassati La realizzazione di armadi a giorno incassati nella parete è una soluzione che consente di ottimizzare lo spazio dell’ingresso. Se presente una nicchia questa potrà essere sfruttata per inserire al suo interno appendiabiti e ripiani su misura che porteranno ad ottenere la funzionalità necessaria in questo ambiente. Questa opzione di arredo consentirà di ridurre l’ingombro di mobili all’interno dell’ingresso ed ottenere un effetto particolarmente raffinato ed elegante. Costruire armadi a giorno è una soluzione economica ma di grande impatto ed utilità per l’ambiente di accesso alla casa.  Far realizzare un armadio a giorno, in cartongesso o in legno, infatti ha un costo ridotto rispetto a soluzioni con ante. Basterà aggiungere qualche ripiano ed un’asta appendiabiti per un risultato impeccabile, elegante e contemporaneo. Un armadio per l’ingresso di questo genere permetterà di avere tutto il contenuto sempre a vista, semplificando le abitudini quotidiane. Ingresso con armadi a scomparsa Ottenere un look molto minimalista ed essenziale nell’ingresso è possibile ricorrendo a degli armadi a scomparsa. Si tratta in sostanza di armadi con effetto filo muro, perfetti per ingressi ampi o con sviluppo a corridoio. Realizzarli, infatti, andrà a sottrarre dello spazio per il passaggio. Tuttavia questo risulterà poco visibile per via dell’integrazione con la struttura stessa dell’ingresso. Quando l’armadio è chiuso sembrerà quasi scomparire per rivelare un contenuto organizzato e funzionale all’apertura. Optare per ante scorrevoli, da aprire e chiudere con un semplice gesto, porterà ad aver un risultato ancora più sofisticato. Ingresso con mobili attrezzati Infine, una soluzione per arredare l’ingresso puntando su mobili moderni specifici per l’ingresso. Questo permette sicuramente di ottenere un’organizzazione ineccepibile, mantenendo un aspetto visivamente pulito e lineare. Un risultato di qualità superiore si può ottenere con soluzioni su misura, così da raggiungere il massimo della personalizzazione nella composizione dei diversi elementi. Questi possono essere armadi per i cappotti, scarpiere, ma anche armadi di servizio, sempre utili in casa. Da rubare l’idea di integrare nel mobile anche una panca, da usare per indossare le scarpe ma anche come piano d’appoggio.
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