Andrea Stipa

Utilizzando due segni forti, il progetto propone all'esterno, la disposizione della linea della metropolitana. La proposta di creare due piattaforme tetto riprende l'immaginario classico del treno e dei suoi servizi. Questi rifugi individuano un luogo che collega il nuovo parcheggio con la stazione esistente che costituisce uno spazio di aggregazione per il distretto. Le nuove strutture hanno caratteri autonomi tipologici e costruttivi che comunicano con quelli delle strutture esistenti.

Questa è un'aggiunta ad un edificio parzialmente realizzato durante il 60 solo fino al piano della chiesa prevista. Il contesto urbano è caratterizzato dal contrasto tra elementi storici e naturali e il recente tessuto urbano tra cui una nuova piazza. Il programma del complesso è organizzato attorno alla piazza santa "sagrato". Poiché il diverso livello non consentiva una continuità spaziale tra il quadrato e questo luogo sacro e per minimizzare la percezione di questo spazio, è stata progettata una rampa di accesso curvilinea. I materiali, scelti per essere integrati con il contesto, sono il legno lamellare per il tetto della chiesa e blocchi in calcestruzzo per pareti esterne.

Mentre la disposizione generale della casa riflette le caratteristiche tipiche delle tradizioni e dei materiali locali. Le aperture nella facciata e la forma di alcuni spazi interni si basano sull'industria agricola tradizionale tipica della campagna toscana. L'uso del tetto a shed, l'intonaco esterno con i colori della terra, di una costruzione semplice e compatta, sono elementi tipici della cultura edilizia agricola in cui intendiamo fare riferimento. L'uso di grandi vetrate e porte scorrevoli di sicurezza in metallo per la loro protezione e acciaio zincato per la pergola esterna e il patio si riferiscono all'architettura della campagna circostante, dove i capannoni per lo stoccaggio sono così frequenti e spesso attaccati agli edifici tradizionali. I due temi si fondono per formare un'architettura tradizionale in termini di forme e materiali, come richiesto dal comune, ma contemporaneo in termini di tecnologie di costruzione e nell'uso dello spazio abitativo.

Un edificio a piano compatto, altamente permeabile e "poroso" verso il parco che lo circonda. Ogni classe, con le sue diverse attività e servizi, è stata aggregata insieme in uno spazio interconnesso diviso, progettato in modo da preservare il proprio spazio esterno. Le classi nella loro aggregazione conducono ad una continuità spaziale omogenea, resa ancora più evidente dall'inserimento di pareti e mobili interni scorrevoli, lungo la recinzione esterna delle "aule verdi" con caratteristiche divertenti / educative.

Lo schema individua due unità funzionali separate collegate da un grande tetto verde inclinato. Da un lato le palestre con il ristorante e gli alloggi, dall'altra le piscine e il centro benessere. I volumi sono in parte nascosti utilizzando la differenza di 2 metri di altezza nel sito. Ciò consente di ridurre il loro impatto nel contesto ambientale e di creare una separazione tra il pubblico e lo spazio privato dell'edificio mantenendo una connessione visiva tra di loro.

L'edificio dedicato al check-in remoto si trova in una sottile striscia di terra situata tra la strada accanto alla stazione ferroviaria e la strada adiacente al parcheggio multipiano. La differenza di due metri tra le due strade ha comportato l'inclusione parziale del nuovo edificio. L'elevazione principale può sempre essere osservata in modo dinamico attraversando la tangente ad alta velocità o raggiungendo la stazione in treno. Il design dell'edificio ha creato una relazione con le numerose infrastrutture dinamiche situate nei dintorni.

La struttura muraria della casa è parzialmente sostituita da una struttura in cemento armato che consente l'apertura di ampie finestre. Il patio, in continuità con lo spazio interno, sarà in parte coperto da un pergolato e in parte occupato da una piscina ondulata in legno che si proietta verso il mare. L'ondulazione fornisce l'accesso alla piscina come una battigia su una spiaggia. Durante l'estate la piscina permette di rinfrescarsi e osservare il mare, seduti sulla panchina. Durante l'inverno la piscina è vuota e diventa un posto dove sdraiarsi per prendere il sole. La continuità tra gli spazi della cucina, il soggiorno e il patio è sottolineata dall'elemento architettonico ricoperto di ghiaia di fiume che contiene i lavelli della cucina, il camino, le resistenze e il barbecue esterno.

Un nuovo parco tra natura e archeologia, che collega il villaggio di marinella di selinunte al mare, sarà realizzato attraverso il reinserimento di piante tipiche dell'area mediterranea e materiali tradizionalmente utilizzati nell'agricoltura locale. Con questo progetto sarà possibile stabilire un dialogo tra il villaggio, l'ambiente naturale e la storia del luogo. La bassa vegetazione che caratterizza la costa mediterranea, si dirige verso il centro del parco con l'inserimento di piccoli giardini murati utilizzando anche materiali locali. Questo spazio, pavimentato con naturale o stabilizzato stabilizzato, ospiterà l'intervento colorato dell'artista alfredo pirri.

Il sistema di flussi urbani formato dal parco, viale sclavo, la stazione progettata da mazzoni, la ferrovia e via de bosis è il punto di riferimento per il progetto della nuova stazione degli autobus di siena. L'ascia pedonale sotterranea che collega questo sistema con la città rappresenta un elemento architettonico emergente negli snodi principali. Nella stazione degli autobus questo punto emergente è formato da due lastre metalliche parallele che segnalano l'ingresso al tunnel di collegamento e contengono un grande lucernario che consente di illuminare i diversi livelli del passaggio meccanico. Il tetto in alluminio bianco ripiegato verso la facciata anteriore verso la ferrovia formando un organismo che integra i due elementi principali: la stazione e il tendone dell'autobus. La facciata è composta da fogli di tessuti metallici orientati radialmente, con il centro rivolto verso l'ingresso della stazione. Questo permette all'utente di godere, quando entra nell'edificio, di una vista ininterrotta verso i treni e la stazione, mentre da qualsiasi altro punto la vista viene filtrata. La facciata genera una relazione tra l'edificio e i treni a causa della percezione dei passeggeri del seguente orientamento dei singoli fogli lungo la facciata come se si muovessero insieme al treno. Inoltre le lamiere forniscono uno schermo di protezione per elementi naturali

Casa con giardino a roma

La sala contiene 36 posti divisi in 6 file da 6 posti ciascuno ed è progettata per minimizzare il livello di rumore attraverso l'inserimento di un pacchetto di isolamento. I nuovi gradini terrazzati consentono la curva di conformità della visibilità da ogni sedile. Tutte le pareti sono rivestite con lana e tessuto grigio scuro ignifugo alternato a pannelli acustici neri in legno. L'utilizzo del sistema acustico atmos ha portato alla creazione di un controsoffitto modulare a una distanza di 117 cm che alterna spazi incassati di 26x26 cm per inserire e nascondere gli altoparlanti, l'illuminazione e i sistemi audio.

Il tema del rinnovo del cinema anica a roma è liberamente ispirato al film di stanley kubrick "2001: un'odissea nello spazio". I tre spazi che costituiscono la struttura del cinema sono stati associati ai tre colori che caratterizzano il film del regista americano. Il bianco (chiaro), il rosso (calore), il nero (scuro). Il pavimento e le pareti della reception sono fatti di resina bianca. Il soffitto è realizzato con una membrana di plastica bianca traslucida retroilluminata. I colori dell'illuminazione possono cambiare in modo che l'ambiente modifichi le sue caratteristiche cromatiche solo attraverso l'uso della luce.

La casa incassata nel terreno sul lato nord confina a sud con un grande giardino.l’apertura di una ampia vetrata e la realizzazione di una serra in legno e acciaio e vetro consentono di portare all’interno degli spazi abitati la natura dello spazio aperto.una serie di schermi in legno di betulla e acciaio suddividono lo spazio continuo dell’appartamento individuando la zona della cucina, del pranzo, del soggiorno e dello studio che si aprono sul giardino. La pavimentazione in pietra di modica chiara si espande all’esterno e individua uno spazio per il pranzo all’aperto.

Questo progetto prevedeva la costruzione di un multiplex a cinque schermi nell'area degli ex cinema moderno e modernetta vicino alla stazione termini di roma. I nuovi schermi sono progettati attorno al rinnovato volume di cinema moderno costruito nel 1903. Il design sottolinea l'interrelazione tra il vecchio edificio e le nuove strutture. Questo è evidente negli spazi tra l'auditoria che sono strutturati come una successione di spazi caratterizzati da una variazione di luce, colore, materiali e scala. Il nuovo trattamento dell'esterno dell'originale del volume cinema moderno, realizzato in pietra e stucco, reintroduce le facciate originali, come superfici appiattite e illuminate. I nuovi volumi, d'altra parte, sono più scultorei e retroilluminati per enfatizzare la loro plasticità.

Il progetto ha come obiettivo principale quello di mitigare la differenza di quota tra il paese e il mare, che attualmente impedisce una continuità tra la fruizione dello spazio urbano e le spiagge. Una scalinata, se sufficientemente ampia, può essere vista come una “piazza inclinata” che collega rapidamente luoghi a quote differenti della città ma può servire anche da spazio pubblico per la sosta e la socializzazione. Il nuovo intervento avrà le caratteristiche di una “scogliera artificiale abitata”, dove arrampicarsi per trovare il proprio spazio, e di un borgo medievale in pendenza, dove lo spazio dei percorsi pubblici si confonde con quello delle attività al coperto. Le gradonate, come scogli lungo la costa, moltiplicano lo spazio a disposizione per poter godere della vista del mare e fruire dell’accesso alle spiagge. Percorrere il lungomare, raggiungere piazza giardino e scendere verso le spiagge farà parte di una esperienza unitaria di fruizione dello spazio pubblico sia di giorno che di notte. Immaginiamo i nuovi ambienti all’aperto arricchiti da una moltitudine di attività differenti e frequentati da persone con differenti interessi. Ciascuno potrà svolgere la propria attività e intanto osservare ed essere osservato

Un semplice prisma trasparente si apre al quartiere attraverso la piazza di ingresso che, protetta da un’ampia pensilina, si relaziona con il nuovo parco e può essere utilizzata come spazio della musica all’aperto e luogo di incontro intorno alla caffetteria. L’involucro esterno, realizzato con una struttura metallica e vetro, isola acusticamente la sala dall’esterno e consente di osservare i volumi interni realizzati con materiali, forme e colori che ne esaltano la morbidezza, il calore e la luminosità. Un sistema di lamelle in metallo, vetro e legno, sospese alla struttura della copertura, risponde in modo unitario alle esigenze di illuminazione diurna e notturna oltre a quelle acustiche e caratterizza gli ambienti pubblici e l’auditorium.

L'espansione della scuola esistente è l'estensione naturale dell'attuale edificio che si inserisce dalla sua parte inferiore. Attraverso un movimento quasi speculare il nuovo edificio cresce sul lato opposto con un sistema di percorsi interni attorno al quale sono organizzate le aule. Mentre la struttura attuale segue la pendenza naturale della collina e viene radicata a terra, il nuovo edificio si stacca lentamente e successivamente si avvicina alla collina attraverso un'oscillazione strutturale. Il nuovo sistema di costruzione reinterpreta la decomposizione volumetrica della scuola esistente sottolineando il tema della frammentazione dei volumi attraverso l'uso di forti cantilever strutturali e scavi profondi nella costruzione stessa. Aule e percorsi di circolazione, nascosti nella vecchia scuola, sono completamente rivelati dalla nuova struttura.

Per rispondere alle esigenze di contenimento del consumo energetico e dei costi di realizzazione si propone un impianto compatto ed una tecnologia attenta alle caratteristiche di guadagno passivo dell’involucro edilizio senza rinunciare ad una articolazione spaziale interna, ad una buona illuminazione naturale e ad una stretta relazione con lo spazio esterno. Il progetto si sviluppa secondo due temi principali: Gli elementi modulari che definiscono gli ambienti della scuola, trattati come una serie di “serre bioclimatiche” Una copertura metallica che, attraverso tagli e piegature, esalta il rapporto con la luce naturale. La copertura, traforata in corrispondenza della parte centrale dell’edificio, individua 5 patii dai quali si innalzano, con differenti altezze, altrettanti tralicci metallici leggeri che da un lato ombreggiano le ampie vetrate dei patii, consentendo anche la crescita di piante rampicanti, dall’altro rappresentano un immaginario ideale per i bambini che vi possono riconoscere a distanza un paesaggio verdeggiante che cresce nella scuola o una “nave” con le sue vele coperte di verde.

Lo schema, aperto e frammentato, crea un flusso che conduce verso le aree centrali del sito e rappresenta un'opposizione al circostante sistema urbano chiuso. Questo schema aperto consente di mantenere le caratteristiche positive del cortile chiuso e protetto. La relazione tra i nuovi edifici e le diverse altitudini circostanti si basa sull'idea di espansione dello spazio urbano nel sito. I nuovi cortili aperti consentono di stabilire un rapporto intimo e appropriato per la socializzazione. Le facciate porose fungono da elemento di mediazione tra lo spazio pubblico e gli alloggi.

Gli assi prodotti dal contesto urbano costituiscono lo schema del progetto e identificano tre diverse aree programmatiche. Le tre aree sono configurate come grandi piani instabili, inclinati e rialzati per contenere le attività del centro civico. L'intreccio che viene a formarsi tra i diversi piani è reso evidente e chiarito da solchi scavare nel sito. Questi tagli, prodotti tracciando gli assi del molo nel sito, creano tagli negativi, scavando profondamente nel terreno, memorie di templi nuragici, dove nell'antichità venivano praticati culti sacri. Questi tagli permettono di illuminare gli spazi sotterranei e di ventilarli.

Lo schema proposto presenta caratteristiche formali e funzionali legate alla natura e ai fenomeni meteorologici. Lo schema, basato sulla geometria della pianificazione urbana circostante, organizza il parco, i tetti verdi inclinati sopra le piazze e le strutture dei pannelli solari. Il municipio è formato da un sistema di piazze che, dalla strada urbana, si aprono frammentando lo spazio tra gli edifici e il parco. Questo luogo rappresenta il cuore del municipio e ha le caratteristiche di uno spazio infrastrutturale come la sala di una grande stazione ferroviaria. I tetti inclinati si estendono sopra le piazze e smaterializzano assumendo le caratteristiche di grandi schermi schermanti parzialmente coperti da vetro o pannelli solari.

Lavorando sulla sovrapposizione di diversi schemi tipologici, il sistema è caratterizzato da un'alta "porosità" mantenendo allo stesso tempo una forte chiarezza formale. La graduale trasformazione del pubblico nello spazio privato genera la frammentazione dei volumi costruiti. La porosità degli edifici è creata attraverso le operazioni di scavo dell'edificio. Sebbene articolati e dinamici risultano compatti, con alloggi di grandi dimensioni e di diversa tipologia e con piacevoli spazi aperti intorno. Il sistema costruttivo di facciata costituito da pannelli in calcestruzzo modulare consente una grande flessibilità nella disposizione delle aperture e nella futura trasformazione degli alloggi.

Gli assi prodotti dal contesto urbano costituiscono lo schema del progetto e identificano tre diverse aree programmatiche. Le tre aree sono configurate come grandi piani instabili, inclinati e rialzati per contenere le attività del centro civico. L'intreccio che viene a formarsi tra i diversi piani è reso evidente e chiarito da solchi scavare nel sito. Questi tagli, prodotti tracciando gli assi del molo nel sito, creano tagli negativi, scavando profondamente nel terreno, memorie di templi nuragici, dove nell'antichità venivano praticati culti sacri. Questi tagli permettono di illuminare gli spazi sotterranei e di ventilarli.

Il progetto nasce dalla necessità di formare uno spazio centrale interno rispetto a tutto l'organismo, che può essere un chiaro punto di riferimento per i bambini e può trasmettere un senso di protezione e coinvolgimento. La conformazione dell'involucro della scuola segue la logica della discesa verso il parco. Questa discesa è caratterizzata da una sequenza di spazi collegati da una connessione di scale e gradonate. Le scale dividono la scuola in due parti e, insieme al lucernario centrale, formano la spina dorsale dell'edificio che costituisce anche l'elemento centrale dello schema strutturale.

L'edificio che circonda la piazza del porto è leggermente distaccato dalla scogliera formando uno spazio interstiziale dove la natura del luogo dialoga con le nuove attività e costituisce lo sfondo del palcoscenico. L'edificio è svuotato al piano terra ed è interamente attraversato dalla piazza che si estende anche verso la montagna. Sarà parzialmente coperto da una tensostruttura in acciaio collegata alla scogliera su cui una rete consegnerà materiale sintetico. Questo rivestimento consente di aumentare l'ombreggiamento durante l'estate e costituisce la struttura su cui può crescere una vegetazione rampicante che copre parzialmente l'edificio. Questa struttura leggera è anche utilizzata per sostenere i pannelli solari.

Concorso per il nuovo stadio di siena

Il progetto ha come obiettivo principale quello di mitigare la differenza di quota tra il paese e il mare, che attualmente impedisce una continuità tra la fruizione dello spazio urbano e le spiagge. Una scalinata, se sufficientemente ampia, può essere vista come una “piazza inclinata” che collega rapidamente luoghi a quote differenti della città ma può servire anche da spazio pubblico per la sosta e la socializzazione. Il nuovo intervento avrà le caratteristiche di una “scogliera artificiale abitata”, dove arrampicarsi per trovare il proprio spazio, e di un borgo medievale in pendenza, dove lo spazio dei percorsi pubblici si confonde con quello delle attività al coperto. Le gradonate, come scogli lungo la costa, moltiplicano lo spazio a disposizione per poter godere della vista del mare e fruire dell’accesso alle spiagge. Percorrere il lungomare, raggiungere piazza giardino e scendere verso le spiagge farà parte di una esperienza unitaria di fruizione dello spazio pubblico sia di giorno che di notte. Immaginiamo i nuovi ambienti all’aperto arricchiti da una moltitudine di attività differenti e frequentati da persone con differenti interessi. Ciascuno potrà svolgere la propria attività e intanto osservare ed essere osservato Anno: 2011 Committente: comune di dorgali Progettisti: Andrea stipa Collaboratori: paolo marcoaldi

La casa incassata nel terreno sul lato nord confina a sud con un grande giardino.l’apertura di una ampia vetrata e la realizzazione di una serra in legno e acciaio e vetro consentono di portare all’interno degli spazi abitati la natura dello spazio aperto.una serie di schermi in legno di betulla e acciaio suddividono lo spazio continuo dell’appartamento individuando la zona della cucina, del pranzo, del soggiorno e dello studio che si aprono sul giardino. La pavimentazione in pietra di modica chiara si espande all’esterno e individua uno spazio per il pranzo all’aperto. Anno: 2004 Fase: realizzato

The masonry structure of the house is partially replaced by a reinforced concrete structure which allows the opening of large windows. The patio, in continuity with the interior space, will be partly covered by a pergola and partly occupied by an undulating wooden pool that is projected towards the sea. The undulation provides access to the pool as a shoreline on a beach. During the summer the pool allows one to cool off and observe the sea, sitting on the bench. During winter time the pool is empty and becomes a place to lie down to sunbathe. The continuity between the spaces of the kitchen, the living room and the patio is emphasized by the architectural element covered with river gravel that contains the sinks of the kitchen, the fireplace, the heating elements and the outdoor barbecue. Year: 2006/2008 Fase: realized Client: private Team: Architecture: andrea stipa Structures: leonardo arezzini , andrea stipa Collaborators: alessandro casciotti, angelika kok .