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Articoli: Giardino ed Esterni

8 bellissime idee per arredare un piccolo balcone
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Disporre di uno spazio outdoor è una vera e propria fortuna per ogni casa. Un piccolo balcone è sufficiente per prendere una boccata d’aria, per coltivare delle piante o per allestire un mini salottino all’aperto. Ognuno potrà godere della propria oasi domestica a seconda delle proprie preferenze ed allestire un esterno corrispondente alle proprie necessità. Concepire un’organizzazione razionale permetterà di sfruttare la superficie al meglio delle sue possibilità ottenendo un ambiente all’aria aperta curato ed accogliente.  Un balcone ben organizzato potrà essere utilizzato come estensione della casa, un angolo attrattivo perfetto per ogni momento della giornata, dalla prima colazione alla cena rigorosamente all'aperto. Arredare uno spazio esterno può essere molto divertente. L’unica differenza con gli interni sarà la necessità di prestare attenzione alla scelta dei materiali che devono poter essere facili da pulire, resistenti ai raggi solari e ad altri agenti atmosferici. Basterà lasciare andare la propria creatività per trovare soluzioni originali che si possano realizzare al più presto. Tuttavia l’ispirazione può avere difficoltà ad arrivare, per questo abbiamo raccolto 8 fantastiche soluzioni da cui trarre spunto per arredare un piccolo balcone. Un piccolo balcone con arredi dal sapore nordico Lo stile nordico ha contagiato completamente l’universo relativo all’arredamento di interni ed esterni contemporanei. Per dare un sapore nordico al balcone sarà necessario per prima cosa utilizzare pochi elementi, ben calibrati e relazionati con gli altri. Il minimalismo è una delle componenti essenziali degli ambienti di ispirazione scandinava. Il legno naturale è il materiale principale da utilizzare per gli arredi che avranno forme organiche e semplici. Per rendere il balcone accogliente andranno aggiunti vari elementi tessili, in tinta unita o con fantasie essenziali. Per i colori la scelta ricadrà su sfumature a bassa saturazione o su tonalità neutre, oppure tanto bianco contrastato da qualche tocco di nero. Sempre presente il verde per mantenere vivo il contatto con la natura. Balcone easy: suggestivo con vista mozzafiato Se dal proprio balcone si dispone di una bella vista, bisogna valorizzarla al massimo. Il trucco è agire con delicatezza, perché quando si ha uno sfondo mozzafiato il resto passa in secondo piano, anche perché non potrebbe competere con lo scenario che gli si palesa difronte. Una casa con un balconcino che affaccia su un paesaggio particolarmente affascinate non ha bisogno di grandi allestimenti, meglio puntare sulla semplicità. Un arredamento easy permetterà di assaporare al massimo l’emozione di trascorrere dei momenti in questo incantevole contesto. Bastano un piccolo tavolino ed un paio di sedie per una cenetta romantica sotto le stelle. Arredo per un piccolo balcone allegro e colorato Un piccolo balcone può essere il luogo ideale per perfezionare la tintarella. Prendere il sole comodamente adagiati su una sedia sdraio è un’idea allettante anche se il balcone è in città. Per chi invece preferisce il fresco allora sarà bene installare un ombrellone o una tenda da sole per creare una piacevole ombreggiatura. Un balcone allegro e colorato mette di buon umore ed è un’idea perfetta per dare un tocco estivo. Usare il bianco come base aiuterà ad ottenere un ambente luminoso a cui aggiungere colori vitaminici come il giallo per dare vivacità e vitalità. Piccolo balcone con area aperitivo Istituire il rituale dell’aperitivo all’aperto sul balcone richiede un’attenzione particolare per creare la giusta atmosfera. Innanzitutto si può destinare a questa rilassante e godereccia attività un angolo ben preciso, così da non occupare l’intero balcone. Delle sedute confortevoli sono assolutamente indispensabili per accomodarsi a sorseggiare un cocktail dopo una giornata impegnativa, da abbinare ad un piccolo tavolo. Per l’utilizzo serale è utile anche predisporre qualche fonte di illuminazione, ricorrendo ad una catena luminosa pendente o più semplicemente a qualche candela posta all’interno di una lanterna, così come qualche plaid se dovesse alzarsi una leggera brezza. Un piccolo balcone minimal style Un look minimal per il balcone funziona molto bene per le case contemporanee. Osservare i materiali utilizzati come finiture per il pavimento e le ringhiere è necessario per individuare delle linee guida per l'arredamento da utilizzare. Ad esempio per un balcone dove dominano acciaio e vetro si potranno inserire degli elementi in legno per rendere l'ambiente più accogliente.  Ottenere un risultato così essenziale ed epurato a volte è più complesso che realizzare un ambiente eclettico poiché richiede rigore e capacità selettiva per evitare tutto ciò che è superfluo. Piccolo balcone: ottimizzare gli spazi con sedute sospese Un’amaca o una poltrona sospesa sono sedute ideali per l’esterno, dove approfittare del vento per lasciarsi cullare e concedersi momenti di puro relax. Installare una seduta appesa nel proprio balcone è un modo ottimale per ottimizzare lo spazio, non poggiando a terra infatti lasceranno più libertà nell’utilizzo del suolo per collocare vasi, piante o piccoli complementi. Nei balconi con una copertura superiore queste potranno essere appese dall’alto, altrimenti bisognerà sfruttare degli elementi verticali oppure installare appositi ganci. Arredo per un piccolo balcone: pouf e cuscini Se inserire un comodo divano risulta impossibile in un balcone particolarmente piccolo, si potrà ricorrere a soluzioni alternative che consentano di non rinunciare al comfort all’aria aperta. Utilizzare ad esempio dei pouf come sedute permette molta flessibilità poiché si possono spostare in totale libertà senza troppa fatica. Utilizzando pouf modulari si potranno anche accostare più elementi. A questi si potranno aggiungere dei cuscini che diano la morbidezza e la comodità necessaria.  Il rivestimento tessile di pouf e cuscini è un’occasione per apportare lo stile desiderato all’interno del balcone, creando accostamenti tra fantasie e colori e con la possibilità di variarlo con semplicità.  Piccolo balcone: relax tra fiori e orto Infine, un’idea che conquisterà chi è dotato del proverbiale pollice verde. Non sono necessari ampi spazi per dedicarsi al giardinaggio, un piccolo balcone organizzato con cura, può diventare uno splendido giardino. All’interno di vasi e fioriere si possono far crescere piante da fiore per abbellire il balcone ma, con le dovute accortezze, si può riuscire a produrre verdura e frutta da portare in tavola. Coltivare delle piccole piante da orto, non solo erbe aromatiche ma anche pomodori, peperoncini, patate, zucchine, cetrioli, ecc., richiede particolari attenzioni e conoscenze riguardo alle diverse necessità di ogni pianta ma con un pò di impegno si potrà ottenere tanta soddisfazione. Alcune di queste piante sono rampicanti o tendono a crescere verso l’alto e richiedono l’utilizzo di tralicci o sostegni pre crescere rigogliose e fruttare bene.  Chi ama prendersi cura di piante di ogni genere e mangiare non potrà che optare per questa soluzione!
Balcone: 5 materiali per scegliere la ringhiera giusta
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  La ringhiera di un balcone rappresenta un aspetto rilevante e considerevole per quel che riguarda la sicurezza domestica di coloro che transitano o trascorrono del tempo in uno spazio esterno con amici e familiari, nonché un elemento di grande valore artistico dal punto di vista del look e dell’estetica generale che interessa un’abitazione. Infatti, oltre a proteggere, una perfetta ringhiera deve essere bella da vedere e scelta non a caso tra i vari materiali, forme e dimensioni proposte, ma valutata dopo aver ponderato molti fattori. Oggi, vogliamo fornirvi una panoramica di splendide immagini che riguardano 5 fra i materiali più utilizzati per la loro costruzione. Valutare gli aspetti positivi e fornire qualche idea da prendere come ispirazione e spunto da cui partire per i vostri progetti futuri. Ringhiera in ferro battuto Tradizionale ma dai disegni fantasiosi e ricercati, tanto da riuscire a rendere accurata e aggraziata una qualsiasi abitazione in cui è stato pensato il suo inserimento. Una ringhiera in ferro battuto esalta uno stile classico di una casa, ma architetti e designer nel tempo, hanno creato delle geometrie più minimali e moderate, che fossero in grado di completare progettazioni di balconi e facciate anche in case dall’estetica più contemporanea. Essendo il ferro battuto un materiale piuttosto pesante e massiccio, è ideale per chi desidera soddisfare esigenze di durata nel tempo e sicurezza continua. E’ un prodotto che va però costantemente controllato poiché interessato dalla formazione di ruggine e per questo è indispensabile applicare uno strato di vernice all’occorrenza. Molti elementi accessori contribuiscono ad arricchire l’aspetto estetico di una ringhiera in ferro battuto. Punte, riccioli, sfere, e prodotti artigiani, come fiori, ramificazioni e volute aumentano il loro valore dando la possibilità di essere personalizzate su richiesta. Ringhiera in vetro Soluzioni trasparenti uniche, per assicurare un costante contatto visivo tra interno e outdoor. Una ringhiera in vetro rientra appieno in questa categoria e nella sua leggerezza ed essenzialità, riesce nel suo duplice intento di garantire sicurezza ad un balcone e di non schermare in nessun punto la totalità di una meravigliosa vista panoramica. Attenzione però a rispettare le norme di sicurezza a cui le ringhiere in vetro sono soggette. La normativa che approfondisce i criteri di sicurezza relativi alle applicazioni vetrarie è la UNI 7697 del 2015 che decreta i parametri per la scelta dei vari vetri in campo edile, in relazione alla loro destinazione d'uso. Prescrive il corretto spessore della lastra in vetro e la sopportazione di quest’ultima ai vari carichi a cui sostanzialmente è sottoposta, oltre alla resistenza agli urti e agli impatti che possono essere provocati dai vari agenti atmosferici (come grandine e vento). Altra misura da soddisfare riguarda la sicurezza in termini di rottura inaspettata della parte trasparente. Una ringhiera in vetro, pur rompendosi accidentalmente deve garantire di non generare parti pericolose, appuntite e taglienti. Per questo motivo vengono utilizzati vetri stratificati antisfondamento che pur infrangendosi inavvertitamente mantengono le schegge compatte e meno dannose. Ringhiera in legno Anche il legno è un materiale che viene ampiamente utilizzato per la realizzazione di ringhiere per esterni, soprattutto se si vuole enfatizzare uno stile naturale scelto per la propria abitazione, ma senza dover rinunciare a originali dettagli architettonici e di design. In soluzioni molto semplici o in altre più particolareggiate infonde calore a qualsiasi aspetto estetico stilistico venga associato. Una ringhiera in legno è estremamente versatile in ogni sua tipologia. Moltissime le essenze tra cui optare, senza contare le molteplici finiture e colorazioni che gli si possono attribuire a seconda del luogo e della cultura tipica della zona in cui viene costruita e montata. Le ringhiere in legno non necessitano di particolari elementi strutturali ma è consigliabile attuare un piano di manutenzione ordinaria per mantenere costantemente in buono stato sia la parte superficiale che quella più interna. Benché trattato con finiture apposite, il legno è sottoposto ad un continuo e lento degrado naturale, dovuto all’acqua, all’umidità e al sole, e salvaguardare l’integrità di una ringhiera in questo materiale, contribuirà a rendere sempre perfetta l’immagine del vostro balcone e dell’intera casa. Ringhiera in pietra Un aspetto distintivo ed elegante per una tendenza classica che non troverà mai fine. Una ringhiera in pietra diventa un vero e proprio elemento decorativo per l’esterno di un’abitazione poiché crea una sorta di ricamo armonico, proporzionato e perfettamente disposto, sulle facciate di molte case. Il tipico disegno a colonne, con il loro susseguirsi simmetrico e ripetitivo, è un motivo conosciuto ma sempre richiesto, specialmente se intervallato da ornamenti aggiuntivi, che creano un alternarsi di pieni e vuoti ben equilibrato. La pietra, benché porosa, resiste in modo esemplare alle condizioni climatiche più disparate e i vari blocchi sono sapientemente scavati e lavorati per dar luogo ad un manufatto artigiano e in alcune situazione realizzato su misura. Le colorazioni tra cui scegliere sono molteplici e dipendenti dalla tipologia del minerale. Si possono ottenere ringhiere in pietra tendenti al grigio, al bianco o al giallo con sfumature più o meno calde a seconda del luogo in cui il materiale è stato estratto. Interi palazzi d’epoca hanno trovato in questo stile un punto fisso e di riferimento che viene oggi riproposto soprattutto in ville signorili, ma anche in casette più contenute in cui si vuole far emergere un aspetto raffinato e chic, con una balaustra in pietra tutta da personalizzare Ringhiera in acciaio inox L’acciaio inossidabile è senza alcun dubbio uno tra i materiali più utilizzati per le sue proprietà di grande durata e tempra. Le ottime caratteristiche, derivate dalla struttura chimica del metallo, garantiscono una resa performante unica sia per quanto riguarda la tenacia agli urti che la reazione ottimale a flessioni. Un prodotto resistente e funzionale per gli esterni, in modo particolare utilizzato per una ringhiera di un balcone, sempre esposta a cambiamenti climatici e a svariate intemperie. L’appellativo inox, significa infatti che il metallo non viene intaccato dall’azione corrosiva dell’ossigeno, assicurando un’azione antiruggine intrinseca e fondamentale se impiegato outdoor. Linee morbide o più regolari connotano i leggeri tubolari che formano una ringhiera in acciaio inox e che diventano una soluzione eco friendly, poiché ottenuti dalla lavorazione di diversi elementi tutti riciclabili. Finiture lucide, opache e satinate, sono essenziali per offrire un look attuale e contemporaneo alla vostra casa, dove una ringhiera in acciaio inox, si colloca alla perfezione.
Arredare la terrazza: creare soggiorno outdoor
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Molte abitazioni, di campagna, cittadine o situate in località montane e marine, possiedono delle straordinarie terrazze da cui è possibile ammirare dei paesaggi meravigliosi e sconfinati. Voler realizzare una zona attrezzata esterna per creare un soggiorno outdoor accogliente e organizzato dove trascorrere indimenticabili momenti durante la bella stagione, ma non solo, è un ottimo modo per servirsi di un’area aggiuntiva di casa da vivere e condividere. Quale stile pensate sia più adatto ai vostri gusti estetici e maggiormente indicato per progettare un look personalizzato per una terrazza tres chic? Tante sono le risposte e davvero tutte corrette e indicate per una varietà di idee da mettere in pratica. Importante valutare le aree a disposizione, la loro metratura, l’esposizione agli agenti atmosferici e la continuità visiva che si può in qualche occasione valutare per ottenere un’estensione degli spazi indoor verso l’esterno. Le tipologie di arredo per la terrazza sono molteplici ma tutte dotate di elementi comuni, pratici e comodi, che sono indispensabili per raggiungere il perfetto livello di comfort. Divani e morbide sedute sono complementi che non possono davvero mancare, così come piccoli o grandi tavolini e piani d’appoggio. Altri accessori invece, variano a seconda di altre funzioni che si vogliono o che devono a volte essere inserite perché necessarie, come ad esempio pergole, tende o ombrelloni per ripararsi nelle calde giornate assolate. Osserviamo alcune incredibili proposte da prendere a modello per la propria terrazza. Terrazza sobria e minimalista Se un’abitazione è già stata costruita seguendo concetti geometrici e lineari, anche lo stile d’arredo dovrà essenzialmente cercare di uniformarsi con tale tendenza per tentare di evitare che elementi inutili e fuori luogo possano rendere inappropriato il risultato finale. Questo consiglio va applicato ancor di più in uno spazio esterno dove è immediatamente visibile lo skyline di una casa e nulla può essere lasciato al caso. Arredare una terrazza sobria e minimalista, che segua l’andamento di facciate e prospetti, non richiede particolari interventi ma la scelta di mobili e complementi in genere deve essere oculata e scrupolosa. Se da un lato è necessario inserire pochi arredi per rimanere nel rigore e nel necessario, dall’altro la selezione tra le tante proposte deve essere effettuata nel dettaglio, per inserire oggetti di spicco dal design unico e inconfondibile. Sedute d’autore, in colorazioni accattivanti in contrasto con materiali rigidi e compatti, adempiranno perfettamente nell’intento di produrre un arredo speciale per un soggiorno outdoor.  Terrazza colorata e allegra Vivere una terrazza, significa trascorre del tempo dedicato al relax e alla socializzazione durante soleggiate giornate e piacevoli serate estive all’aperto. La bella stagione implica buonumore e vivacità e cosa c’è di più bello se non trasportare questi sentimenti di gioia anche nell’arredo per una terrazza colorata e allegra? Rosso, giallo e arancione sono le colorazioni più vive e che maggiormente si adattano allo scopo, anche per creare un bel contrasto con l’azzurro del cielo e il bianco di un candido pavimento in listoni di legno. Accessoriare dondoli e sedute sbarazzine sospese, con cuscini ampi e morbidi dai tessuti fantasiosi e dalle tinte accese, renderà più gioioso il vostro spazio esterno. Aggiungere poi dei tappeti erbosi e piccoli alberelli ornamentali renderà ancora più completo un progetto ideato con cura. Terrazza ampia e di tendenza Avendo a disposizione una superficie importante sarà ancora più suggestivo progettare un soggiorno in una terrazza ampia e di tendenza che diventerà quasi il proseguimento di una zona giorno interna perfetta, inappuntabile e attrezzata. Illuminazione studiata, ombreggianti ad hoc, divani angolari e tavolini abbinati sono il punto di partenza per progettare un salotto completo e funzionale, oltre che meraviglioso dal punto di vista estetico. Data la grandezza della metratura disponibile, molti interior designer propongono disegni accattivanti e quasi surreali per progetti eccezionali e scenografici, introducendo anche giochi d’acqua con pedane in legno, piani di calpestio in pietra e ringhiere trasparenti per dare l’idea di un’estensione infinita e senza confini. Le forme degli arredi variano a seconda dei gusti personali e possono prevedere, oltre alle consuete geometrie, elementi dalle forme sinuose e insolite dove sedute estese e ospitali possono accogliere più persone contemporaneamente, diventando un punto focale di un soggiorno ben equilibrato e proporzionato. Terrazza classica ma di stile Per gli amanti delle soluzioni classiche ma di stile, optare per salottini in rattan, vimini o midollino, nella classica collocazione a L con cuscini bianchi o ecrù e tavolino da caffè antistante è il progetto perfetto tra cui scegliere per stupire ma senza eccedere. Una terrazza arredata in maniera più tradizionale, implica l’inserimento di accessori per nulla stravaganti o bizzarri, tendendo ad osservare l’impiego di linee pulite e canoniche, sempre apprezzate e di gran successo. Se ci si affida invece ad un classico legato ai tratti tipici di una cultura o di un luogo, una terrazza di stile seguirà i mood di usanze e costumi locali, con complementi d’arredo folcloristici sempre attuali ma con un pizzico di storia da raccontare nei materiali e nelle forme utilizzate.  Terrazza accogliente in urban style Vista panoramica cittadina, con sedute geometriche neutre e copertura e parapetto in metallo minimalista. Ecco alcuni tra i vari ingredienti da utilizzare per dar vita ad una terrazza accogliente in urban style. Nessun fronzolo per una tendenza che è il risultato di una moda che parte dal casual, sfiora l’elegante e sfocia nel vintage. Un mix di dettagli e sfumature che hanno dato origine a un look essenziale ma ricercato, informale e non demodé. Per chi si appresta a voler progettare un soggiorno per arredare una terrazza trendy e dallo stile urbano, impiegare materiali contemporanei, colori monocromi, e collocazioni semplici e naturali, è sempre da preferire per rimanere in linea con i suoi principi fondamentali. Per chi ama coltivare fiori e piante outdoor e conservare un tocco di verde, tipico delle zone esterne, è possibile inserire fioriere a scomparsa, pratiche ma con vasi impercettibili.
Illuminazione giardino: sistemi d’effetto outdoor
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Un giardino ben tenuto è un grande valore aggiunto per ogni abitazione. Mantenerlo in perfetto stato è impegnativo ma poter godere di uno spazio esterno impeccabile in ogni dettaglio ripaga di tutte le fatiche. La luce è un elemento che concorre a dare un aspetto curato ad ogni giardino. Illuminare gli esterni di casa è importante per diversi aspetti. Innanzitutto perchè consente di percepire un senso di sicurezza nelle ore notturne, sia perché con un’illuminazione appropriata non si rischiano cadute accidentali sia perché sono utili a dissuadere malintenzionati dall’avvicinarsi all’abitazione. Adottare delle soluzioni differenziate per illuminare le diverse aree del giardino permette inoltre di creare effetti che valorizzano l’architettura dell’edificio. Ci sono varie idee da applicare per illuminare il giardino, da valutare in base agli spazi ed ai diversi utilizzi. Ad esempio, vialetti, presenza di gradini o scale richiedono attenzioni diverse rispetto ad aree bordo piscina o al prato. In ogni caso affidarsi sempre a prodotti concepiti appositamente per l’utilizzo in ambienti esterni, realizzati con materiali e tecnologie che li rendono resistenti agli agenti atmosferici quali pioggia, gelo e vento, ai raggi UV ed agli urti. Affinché siano impenetrabili all’umidità all’acqua e allo sporco è necessario anche che siano a tenuta stagna. Per i metalli è necessario inoltre che siano inattaccabili da ruggine e corrosione, in particolare per l’installazione in zone vicino alla costa a causa della salsedine che accelera i processi di ossidazione. Per avere maggiore controllo su tutta l’illuminazione del giardino questa può essere integrata in un sistema domotico, così da poter gestire ogni aspetto anche a distanza. Un progettista specializzato in illuminotecnica potrà fornire un progetto dettagliato in cui la luce è distribuita correttamente in tutto il giardino e produce giochi di luce decorativi. Ogni progetto illuminotecnico per l'outdoor viene realizzato in base alle caratteristiche del giardino e si avvale di diverse tipologie di lampade da esterni. Di seguito ti presentiamo alcune delle possibilità. Illuminare un giardino con i LED Le luci LED sono lampade a risparmio energetico ideali per l’utilizzo in guardino. Installare delle lampade led da esterni permette di non doversi preoccupare troppo della bolletta dell’elettricità, anche tenendole accese per molte ore, poiché hanno un consumo molto basso. Questo genere di luci è ideale per il giardino grazie all'ottima resa e alla lunga durata, aspetto quest’ultimo che consente di potersi dimenticare di dover cambiare le lampadine per molto tempo. L'uso di lampadine LED consente di scegliere la potenza desiderata ed il colore della luce, creando effetti variegati all’interno della propria oasi verde. Molte sono le lampade LED dotate di un funzionamento ad energia solare, sono infatti dotate di un pannello solare che durante il giorno accumula energia da utilizzare per l’accensione notturna. Questo oltre al risparmio sui costi di gestione consente di evitare di dover realizzare il cablaggio per connettere i vari dispositivi alla rete elettrica. Inoltre le lampade LED da giardino possono essere abbinate ad un sensore crepuscolare che consente di attivare un'accensione automatica nel momento in cui la luce naturale si abbassa oppure sensori di prossimità che accendono una lampada solo quando una persona si trova in prossimità. Lampade di design outdoor per giardino Per un’illuminazione del giardino ancora più d’effetto si può puntare su lampade di design pensate per ambienti outdoor.  Elementi con cui caratterizzare gli esterni della propria casa che si distinguono per linee semplici e contemporanee oppure che si fanno apprezzare per il loro stile unico e fuori dagli schemi, a seconda delle proprie preferenze. Le lampade di design talvolta spiccano per il loro aspetto esteriore ma ancora di più per l’alto livello tecnologico e gli effetti di luce che permettono di realizzare. Luci di design vanno ad integrarsi nel progetto architettonico donando vita ad accenti di luce particolarmente affascinanti, per rendere il giardino un ambiente speciale e raffinato. Sono prodotti in materiali di alta qualità e presentano dettagli estremamente ricercati. Ad esempio, possono essere dotate di schermature che consentono di ottenere massima precisione nella direzione del fascio di luce ed evitare l’abbagliamento. Illuminare un giardino: luci sospese tra gli alberi Un’illuminazione capace di creare un’atmosfera suggestiva è perfetta per rischiarare le serate trascorse in giardino. Installare lampade sospese tra gli alberi in giardino apporta un tocco molto scenografico. Lanterne decorative appese ai rami sono un modo molto romantico per illuminare un angolo del giardino, ideali per allestire un pic nic serale sul prato. All’interno delle lanterne si potranno inserire piccole luci led a batteria che simulano l’effetto di una candela, caldo ed avvolgente. Un altro modo per inserire l’illuminazione tra le fronde è attraverso fili di luci e ghirlande per esterni che producono un effetto molto gradevole e festoso, dallo spirito vintage. Ci sono diverse tipologie di catene luminose da esterno. Tra le più comuni ci sono quelle con luci incorporate direttamente nel filo ed i cordoni con vari portalampade su cui montare le lampadine. Questo genere di luci possono avere diverse modalità di illuminazione, fisse o ad intermittenza, e possono essere alimentate a corrente o a batteria, anche dotate di caricabatteria collegato ad un pannello solare. Lampioni segna passo per il giardino Per i vialetti e le zone di passaggio è utile installare dei lampioni segna passo, lampade da terra che fungono da luce di orientamento. Questa tipologia di lampade da esterni è adatta per mettere in evidenza ostacoli come la presenza di gradini o cambi di direzione nel percorso. I lampioncini, o paletti da esterni, vanno posizionati a distanza tale da garantire la copertura di tutto il tragitto, evitando zone d’ombra, per cui le distanze vanno calcolate in base al fascio di luce prodotto. I lampioni da giardino possono avere stile moderno o tradizionale, per sposarsi bene con il contesto in cui vengono installati. Producono una luce d’ambiente il cui effetto varia a seconda dell’altezza della sorgente luminosa. Ci sono anche modelli dotati di luce orientabile che permettono di illuminare in una direzione specifica.  Il fissaggio a terra può avvenire tramite picchetti inseriti nel terreno per la posa su prato o tramite tasselli per la posa su pavimentazioni. Illuminare un giardino: faretti rasoterra Infine un altro sistema per illuminare ambienti outdoor è attraverso l'installazione di faretti per esterni rasoterra, da utilizzare, ad esempio, per delimitare una zona del giardino. Si tratta di lampade da incasso a pavimento che producono un effetto minimalista, ideali per chi cerca un prodotto che si inserisca in modo discreto nell’architettura. Illuminano senza farsi notare. Sono spot luminosi che possono essere inseriti in una pavimentazione o nel prato e sui quali è possibile camminare senza rischi poiché sono faretti contrassegnati come calpestabili e privi di sporgenze rispetto al suolo.
Come arredare un patio con stile
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Idee di stile per arredare il patio outdoor Gli ambienti esterni sono particolarmente preziosi per ogni casa. Tra questi, il patio si differenzia per essere uno spazio intimo e raccolto, circondato dalle mura della casa come una sorta di cortile interno. Un ambiente esterno ma strettamente connesso alla casa per cui, ancora più di quanto non avviene per terrazzi e giardini, andranno applicate le stesse cure che si applicano negli interni cercando di mantenere un unico filo conduttore. Possedere un patio è una vera e propria fortuna poiché si potranno trascorrere molti momenti della giornata all’aria aperta. Con soluzioni di arredamento studiate nel dettaglio uno spazio del genere ha tutte le carte in regola per trasformarsi in una oasi domestica, grande o piccolo che sia. Affinché sia vivibile ma soprattutto pieno di carattere e personalità, il patio dovrà essere arredato con mobili e complementi che abbiano un linguaggio comune.  A seconda della dimensione del patio e della sua collocazione in rapporto all’interno della casa si valuterà la tipologia di arredamento da inserire. Quello che conta maggiormente è creare un ambiente che sia confortevole ed accogliente, come un salottino con qualche poltrona o un divanetto da esterni, ma se lo spazio è ampio si possono avere distinte aree organizzate in base alle attività. Si potrebbe creare ad esempio uno spazio per la conversazione dove accogliere gli ospiti, ed un altro da dedicare al relax con lettini per prendere il sole. Se si tratta un patio accessibile dalla cucina si può inserire un tavolo da pranzo e magari creare una zona attrezzata per il barbecue. L’obiettivo è dare vita ad un ambiente outdoor gradevole e funzionale allo stesso tempo, dove potersi concedere momenti di svago e relax.  Trattandosi di uno spazio all’aperto, sarà preferibile optare per prodotti e materiali pensati per l’outdoor, resistenti agli agenti atmosferici ed al sole. Questo ambiente esterno si presta a molte interpretazioni che dipendono molto dallo stile generale della casa e soprattutto dalla personalità di chi la abita. Ti proponiamo alcune idee di stile da adottare per arredare il patio, potrebbe esserci quella che ti rispecchia di più. Patio in stile nordico Gli scandinavi dedicano molta cura alla casa ed ai suoi spazi esterni, rendendoli realmente un’estensione degli interni. Per arredare un patio in stile nordico non potranno mancare alcuni elementi fondamentali come i mobili in legno che danno autenticità ad ogni ambiente. Sono benvenuti tutti i complementi in fibre naturali come ceste e contenitori, così come i tessili leggeri che rendono il tutto più armonioso. Spazio anche ai colori, che vanno ad aggiungere vitalità al bianco, con preferenza verso tinte chiare e tonalità pastello. Il tutto va ad addolcire la struttura architettonica del patio per ottenere un patio arioso ed in armonia con la natura.  In un patio in stile scandinavo la natura è protagonista, quindi assolutamente sì a piante e fiori di ogni genere. Il verde ha il potere di rallegrare qualsiasi ambiente rendendo l’atmosfera fresca e gioiosa. Hai a disposizione diversi mezzi per aggiungere un tocco green al patio. Ricorri a vasi di diverse forme e dimensioni per un risultato variegato e disponili in diversi punti. Utilizza fioriere sospese per andare ad occupare anche lo spazio verticale ed avere le fragranze ed i colori dei fiori a diverse altezze. Per arricchire e caratterizzare un patio in stile nordico puoi contare sull’effetto avvolgente dato da accessori decorativi di ogni tipo. Abbonda con i complementi tessili realizzati con fibre organiche vegetali come cotone,lino, canapa o juta. Mescola liberamente fantasie e colori di cuscini, tappeti e pouf, ma sempre seguendo una logica precisa dal punto di vista stilistico per creare una combinazione equilibrata ed armoniosa. Accessori come le lanterne di carta daranno un tocco festoso al patio, rendendolo perfetto per le serate in compagnia. Patio in stile minimal Un idea per arredare un patio in stile minimalista è puntare sul total white: pavimento, pareti e ogni elemento d'arredo saranno tutti interamente bianchi. Se temi che l’effetto generato dal monocromatismo sia freddo ed inospitale aggiungi qualche dettaglio a contrasto, ad esempio giocando sull’eterna opposizione di bianco e nero. Anche in questo caso qualche pianta è d’obbligo per rendere il patio un ambiente più sereno e rilassante, nonostante l’essenzialità generale. La prova che con pochi elementi ben pensati si può riuscire a creare un ambiente impeccabile. Patio in stile moderno Arredare un patio in stile moderno significa creare un ambiente semplice ma elegante, dove ogni elemento inserito coniuga estetica e funzionalità. Per quanto riguarda i rivestimenti questi avranno un aspetto contemporaneo, saranno dunque scartate soluzioni tradizionali come pavimenti in cotto o in pietra, mentre saranno preferiti materiali come il cemento o il legno. I mobili saranno caratterizzati da linee epurate e decise, anche geometriche, e materiali dall’aspetto monolitico come materiali plastici che assicurano resistenza e semplicità di manutenzione. Per ottenere questo stile i colori scelti saranno prevalentemente neutri e saranno preferite le tinte unite. Pochi ma ben selezionati gli elementi puramente decorativi, come qualche portavaso di design. Patio in stile eclettico Per realizzare un patio in stile eclettico è necessario utilizzare elementi originali, da combinare con grande libertà.  Un esempio è la creazione di un ambiente utilizzando materiali dall’aspetto vissuto ed una selezione accurata di oggetti vintage, accomunati dalla caratteristica patina data dal tempo. Stili e colori differenti, affiancati tra di loro daranno vita a contrasti piacevoli alla vista. Il patio acquisterà in questo modo un’identità ricca di sfaccettature.  Lo stile eclettico non ha regole precise, se non la creazione di un ambiente eterogeneo, con tocchi di colore e la presenza di pezzi unici. Per cui arredando un patio in stile eclettico si potranno inserire mix di fantasie, floreali e geometriche, varie tonalità ed accostare qualcosa dalle linee moderne a pezzi vintage. Questo non significa però lasciare tutto al caso, ma ricercare ogni cosa in modo che si crei un buon connubio tra i diversi elementi. Patio in stile orientale Originale l’idea di decorare il proprio patio ispirandosi all’architettura orientale. Uno stile pieno di fascino, dove spiccano le piastrelle decorative colorate e le lavorazioni artigianali del legno e del metallo che daranno un tocco inconfondibile. Anche per l’arredo, i complementi ed i tessili andranno ricercate delle soluzioni ispirate ai mobili tradizionali di località esotiche, così da essere trasportati in località paradisiache ogni volta che si entra nel proprio patio.
Piscina interrata: caratteristiche e costi
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Un elemento sognato un po' da tutti e che incrementa decisamente il valore di una casa. Ma come realizzare una piscina interrata senza sbagliare? La risposta è molto semplice. Impossibile pensare di fare tutto in autonomia. Prima di iniziare un progetto di questo tipo è bene informarsi, tramite figura professionale, su quello che si dovrà affrontare, dalla documentazione da presentare ai materiali tra cui scegliere, alle dimensioni da valutare. Avere ben chiara le globalità delle operazioni da compiere è il primo passo verso un progetto di successo. Piscina interrata: forma, dimensioni e profondità Una piscina interrata non ha geometrie e misure standardizzate vincolanti. E’ possibile infatti personalizzarle a seconda di gusti e stili personali e renderle adatte e conformi al terreno e allo spazio di cui si dispone. La forma, rettangolare, circolare o sagomata, è un puro elemento estetico e la sua scelta è dettata esclusivamente dalla preferenza del committente. Per quel che riguarda invece i numeri, possiamo dire che una piscina interrata tipo, può avere una dimensione che va dai 35 ai 50 metri quadrati. Le misure, in media, sono di 3 - 5 metri di larghezza e 9 di lunghezza con un’estensione che può raggiungere anche i 15 metri. Parlando di piscina interrata dobbiamo tenere in considerazione altri 60 centimetri per lato circa, di spazi per lo scavo e la relativa posa delle tubazioni, altri 35 centimetri, per il bordo di finitura e all’incirca 1 metro se si vuole costruire un marciapiede di camminamento, e che la separi dal prato circostante o da altra pavimentazione che circonda la piscina stessa. La profondità standard di una piscina interrata può variare tra i 120 e i 150 centimetri (per arrivare anche a 170 centimetri) se l’utilizzo che se ne vuole fare è quello di nuotare godendosi momenti di relax e divertimento in piena tranquillità e sicurezza. Per chi pensa invece di inserire un trampolino e adoperarla per uno scopo più agonistico, allora l’altezza consigliata delle pareti deve essere di almeno 3 metri. Piscina interrata, quattro materiali per realizzarla Oltre alle caratteristiche geometriche e dimensionali, per realizzare una piscina interrata è bene analizzare quattro materiali per realizzarla, tra i più conosciuti e utilizzati oggi giorno. Piscina interrata in cemento armato: è di sicuro la più tradizionale e quella più costruita sino a qualche decennio fa. E’ molto versatile poiché i rivestimenti per il fondo e le pareti possono essere i più disparati grazie all’ottimo livello aggrappante della superficie. Ha importanti proprietà di durata nel tempo con un’estetica elevata di eccelso livello. Richiede però tempistiche molto lunghe per la preparazione e costruzione e una mano d’opera altamente specializzata che realizzi una gettata perfetta in calcestruzzo che una volta indurito, presuppone un’altrettanta lavorazione minuziosa, riguardante la fase dell’impermeabilizzazione. Piscina interrata in EPS: è una procedura ormai consolidata nel mondo delle piscine e con un sistema costruttivo del tutto simile a quelle in cemento armato, con la sola differenza che le pareti vengono preparate con casseri in polistirolo espanso sintetizzato (EPS), più maneggevoli, meno macchinosi di quelli in legno e con un maggiore isolamento termico. Piscina interrata in vetroresina: è la più veloce da installare dal momento che la vasca monoblocco viene inserita direttamente nello scavo e non ha necessità di alcun tipo di rivestimento. Presenta però alcuni svantaggi tra cui l’elevato costo, la poca personalizzazione delle forme (vi sono poche geometrie tra cui scegliere gli stampi), l’eccessivo surriscaldamento dell’acqua e il deterioramento dello strato superficiale in tempo troppo brevi. Piscina interrata in pannelli di acciaio: un’interessante innovazione nella produzione di piscine di ultima generazione. Sintetizzano al meglio le caratteristiche peculiari di una piscina interrata realizzata in muratura con la rapidità di posa di una in vetroresina. Un prodotto che assicura resistenza, elasticità e performance elevate anche a livello antisismico. Esteticamente accattivanti in acciaio inox o zincato si adattano a qualsiasi tipologia di abitazione con una manutenzione minima e facilità di pulizia grazie ad una superficie antimuffa e antibatterica. Progetto piscina interrata: a chi rivolgersi Per concretizzare il progetto di vedere realizzata la propria piscina interrata è bene farsi consigliare e seguire sin dalle prime fasi, da esperti del settore che avranno le necessarie nozioni e competenze per redigere tutta la documentazione adeguata, per procedere con i lavori. Disegni, autorizzazioni e ogni pratica burocratica saranno inoltrati nel modo corretto e più veloce per ottenere i necessari permessi di costruire. Superato questo stadio si dovrà interpellare un’azienda specializzata nel settore delle costruzioni di piscine interrate che eseguirà lo scavo, la struttura e la rifinitura della stessa. Consigli su come richiedere i permessi Quando si inizia a pensare a come procedere per concretizzare un progetto relativo ad una piscina interrata, si deve tenere in considerazione l’iter burocratico da assolvere per poter procedere in totale tranquillità e nel rispetto delle normative vigenti. Le fasi, secondo cui procedere, sono le seguenti: recarsi presso gli Uffici Tecnici Comunali per capire se vi sono restrizioni e limiti a livello di aree favorevoli ad accogliere scavi inerenti piscine interrate utilizzabili e inserite nel Piano Regolatore o relative a dimensioni minime e massime ammesse; ricadendo nella categoria dei lavori edilizi di nuova costruzione, si dovrà richiedere, previo progetto di tecnico autorizzato, il permesso di costruire presso il preposto Ente (Ufficio Tecnico Comunale), e se l’area fosse soggetta a particolari vincoli (storici o paesaggistici), si dovrà inoltrare una ulteriore richiesta di autorizzazione presso la Soprintendenza di zona; interpellare un geologo (a discrezione delle procedure diversificate per Regione) per avere una documentazione morfologica riguardante la composizione del terreno e capire se è sottoposto a vincoli idrogeologici. Di seguito capire se il terreno dello scavo può essere riutilizzato, rispettando le norme del Codice Ambientale, o se deve essere smaltito; presso il medesimo ufficio sopradescritto, è bene farsi istruire sul ricambio dell’acqua utilizzata, in quanto in alcune realtà comunali può essere classificata come residuo industriale e eliminata previa autorizzazione allo scarico in fogna. Se classificata come civile è possibile scaricarla nella fognatura (se comunque non supera i limiti prescritti di cloro e altri prodotti antibatterici e fungicidi). Quanto costa una piscina interrata Per stabilire un budget più o meno esatto per la realizzazione di una piscina interrata, si devono tenere in considerazione vari fattori ed elementi che concorrono a fornire un’idea del costo dei lavori da compiere. Lo scavo, che è indipendente dal materiale che verrà successivamente scelto per la costruzione, viene quantificato tra 7 e i 10 euro al metro cubo. Indicativamente, per una piscina interrata completa in cemento armato e in acciaio, i prezzi di mercato sono molto simili e compresi tra i 15.000 e i 20.000 (se consideriamo una dimensione standard di 40 - 50 metri quadrati), mentre per quelle in vetro resina si scende sui 13.000 circa. Quelle in EPS hanno costi più contenuti relativamente al materiale impiegato e ci troviamo nell’ordine dei 14.000 - 18.000. E’ tuttavia consigliabile farsi redigere un preventivo studiato appositamente dove saranno indicati nel dettaglio i costi per le pratiche da presentare, quelli del materiale, quelli di installazione e il lavoro relativo a tutte le opere edili.
Progettare un giardino: 5 tipologie per una zona outdoor
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Un’ area verde, piccola o grande che sia, riesce sempre in ogni modo a conferire un look raffinato e di carattere ad una qualsivoglia abitazione. Soffermarsi sulla progettazione giardini che riguardi la scelta di fiori e piante da inserire o la tipologia stilistica verso cui propendere, non è compito semplice. Importante, prima di tutto, avere qualche nozione in ambito botanico e relativo alla flora in generale per capire quale specie di vegetazione sia più opportuno piantare in un determinato luogo, in base al clima e alla conformazione del suolo. Fondamentale poi conoscere le tempistiche riguardanti la potatura, le fasi per la concimazione e gli eventuali travasi da compiere nelle diverse stagioni. Vi sono poi innumerevoli essenze, arbusti, cespugli e fiori a cui siamo legati e che maggiormente ci possono piacere ma come scegliere il modello giusto di giardino per la casa, associando anche la corretta vegetazione per progettare in modo efficiente e corretto? Tante le idee e proposte da valutare ma per facilitare la scelta proponiamo, tra le maggiormente in voga, 5 tipologie per una zona outdoor che diventerà incantevole e saprà valorizzare al meglio l’intera superficie attigua alla vostra abitazione. Vediamo insieme le caratteristiche di ciascuno. Giardino classico all’italiana Per gli amanti delle geometrie e del rigore formale, scegliere di progettare e realizzare un tipico giardino classico all'italiana è di sicuro l’approccio più consono. Ricreare questo stile nel giardino della propria casa è possibile anche se gli spazi sono contenuti. Per progettarlo nel modo tradizionale è necessario inserire i suoi elementi caratterizzanti, che sono sculture più o meno complesse di vegetazione di sempre verdi (come siepi) e alberi di medio fusto disposti in filari, se l’area a disposizione lo consente. La simmetria è ulteriore peculiarità di questa tipologia di giardino all’italiana, così come l’inserimento di alcune aiuole di fiori, arricchite da colorate rose e tulipani, sempre curati e piantati in maniera strategica per seguire nuovamente andamenti geometrici razionali, precisi e ben delimitati. Giardino agreste all’inglese Volendo pianificare la progettazione di giardini rurali e legati alla visione di una natura apparentemente selvatica, è indispensabile orientarsi per una tipologia definita all’inglese, che prevede l’accostamento di tanti elementi in modo casuale dove non è possibile trovare una visione d’insieme per il continuo cambiamento di fiori e piante che seguono un andamento naturale e casuale. Chi intende ricreare dei giardini agresti all'inglese ha ben chiaro questo carattere selvaggio preponderante, ma che prevede in ogni caso una attenta analisi della disposizione di piante e fiori da piantare che solo in apparenza risultano disorganizzati e cresciuti in modo del tutto spontaneo.   L’obiettivo da raggiungere, nei giardini all'inglese, è quello di bilanciare in modo armonioso i vari elementi artificiali con quelli naturali, utilizzando specie arboree e floreali rigogliose e profumate. Castagni, aceri, olmi e frassini sono ottime scelte a cui vengono spesso associati piccoli arbusti e fiori rampicanti che trovano lunga vita su archetti di metallo semi arrugginiti dal fascino retrò e un po' decadente. Giardino profumato alla mediterranea   Un giardino profumato e colorato, ritrovabile in aree che presentano un clima caldo e secco tipico dei paesi che hanno la peculiarità di godere del bel panorama del Mar Mediterraneo, è davvero meraviglioso da osservare e semplice da gestire. Grazie a stagioni che possono beneficiare di molto sole e poche precipitazioni, le piante e i fiori che costituiscono questa tipologia di giardino sono molto resistenti e non hanno necessità di cure eccessive e particolari. Importante però tenere in considerazione alcuni aspetti, come i forti venti o la salinità dell’aria che non giovano davvero a tutte le specie vegetali. Limone, ginepro, lavanda, rosmarino, cappero e piante aromatiche in generale sono perfette e immancabili in un giardino mediterraneo, dove aromi e gradevoli odori esaltano e caratterizzano l’outdoor delle nostre case. Utilizzo di grandi vasi decorativi o creazione di aiuole con vari andamenti, dal piano all’arroccato anche su terreni scoscesi e maggiormente ripidi, rende ancora più accattivante e tipico un giardino mediterraneo.  Giardino zen orientale L’ideazione, progettazione e creazione di un meraviglioso giardino zen orientale, presuppone una conoscenza abbastanza approfondita della cultura giapponese da cui nascono e che vede nel giardino stesso un luogo naturale e di pace che porta benessere al corpo e alla mente di chi lo vive, grazie alla sua capacità di esternare e infondere armonia, tranquillità e quiete. Lo stile e la pianificazione devono essere minimaliste e prive di elementi superflui, come richiede la tipologia tradizionale del Karesansui conosciuto anche come giardino secco, poiché i suoi due elementi principali sono pietre e sabbia bianca sapientemente modellata e rastrellata per simulare sinuose onde d’acqua. Esistono però almeno tre varianti che hanno dato origine a giardini zen orientali più contemporanei dove vengono in realtà introdotti elementi differenti come piante a basso fusto sempreverdi o caduche ma la loro scelta deve essere pur sempre dettata da fattori simbolici, piuttosto che estetici. Immancabili aceri, bambù e i classici bonsai, così come l’inserimento dell’acqua (inappropriato per i puristi di questo stile) che rende in verità splendidi moltissimi giardini zen orientali e le abitazioni che li ospitano.   Giardino moderno minimalista   La variante occidentale del giardino zen, maggiormente semplificata in relazione alle implicazioni filosofiche a cui è legato, è il giardino moderno minimalista a cui è associato uno stile composto da geometrie pulite, linee semplici, dettagli indispensabili e colori neutri. Adatto in particolar modo a dimore contemporanee, anch’esse realizzate con architetture della stessa tendenza, trova consensi anche in abitazioni più usuali dove l’armonia e la coerenza la si trova in elementi che caratterizzano una naturale continuità tra interni ed esterni. Peculiarità assoluta la presenza di un prato verde ben curato e delimitato da pavimentazioni rigorose e raso terra. Altrettanto rigido l’utilizzo di aiuole con bassi cespugli e limitata presenza di fiori monocolore (solitamente bianchi) o di piante grasse come agave o albero di giada. Molto richiesto, oggi giorno, l’inserimento di acqua, intesa come piccole vasche dalle forme squadrate con funzione di laghetto in cui inserire ninfee e luci suggestive.
Scegliere la vasca idromassaggio
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La vasca idromassaggio può essere un'ottima aggiunta al nostro bagno in termini di benessere della vita quotidiana: se abbiamo sufficiente spazio a disposizione possiamo considerare l'idea di installarne una. Tassonedil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) Possiamo scegliere di collocare una vasca idromassaggio in diversi punti della casa (sia all'interno che all'esterno), non necessariamente nel bagno: l'importante è che ci siano le caratteristiche necessarie per poterla installare. COME SCEGLIERE LA VASCA IDROMASSAGGIO Molto spesso non possiamo concederci un lusso come la vasca idromassaggio perchè temiamo abbia prezzi troppo alti: questo tipo di vasca può avere costi diversi a seconda del posizionamento. Le vasche idromassaggio da interni hanno prezzi facilmente approcciabili, a differenza di quelle da esterni che presentano costi di acquisto e installazione decisamente più elevati. Depur 2000 di Sorini Dini Marcello - Manutenzione Piscine - Pistoia (PT) Le vasche idromassaggio esistono in commercio in varie forme e modelli, tutte con caratteristiche tecnologiche diverse, dai modelli base a quelli più costosi e sofisticati. La principale differenza tra una vasca tradizionale e una vasca idromassaggio consiste nelle bocchette di erogazione per l'aria (che fuoriesce mista all'acqua), che si trovano distribuite all'interno della struttura: l'aria viene emessa grazie a un motore, di conseguenza la vasca deve essere agganciata anche all'impianto elettrico. Chimicaiello Piscine S.R.L.S - Manutenzione Piscine - Bagheria (PA) Se vogliamo sostituire a una vasca da bagno tradizionale una vasca idromassaggio dovremo preoccuparci di adattare gli attacchi idrici (uno per l'acqua calda, uno per l'acqua fredda e uno scarico a filo pavimento), in modo che siano compatibili, e assicurarci di avere accesso all'impianto elettrico, altrimenti non potremo ottenere una vasca idromassaggio funzionante e non sarà possibile utilizzarla. L'intero impianto di una vasca a idromassaggio si compone di una pompa erogatrice che aspira l'acqua grazie a tubi (in materiale plastico o PVC), reintroducendola nella vasca mista all'aria dalle bocchette: l'intensità e la tipologia del getto è regolabile grazie a un pannello comandi che ci permette di settare la vasca idromassaggio secondo le nostre preferenze. Tassonedil - Costruzioni ex novo - Roma (RM) I getti di aria direzionati sul corpo, praticano un benefico massaggio, ottima cura in termini di benessere perchè stimolano la circolazione sanguigna. Una vasca idromassaggio si compone di parti specifiche: Impianto idromassaggio Pannello dei comandi Il guscio (che può avere diverse forme ed essere realizzato in diversi tipi di materiale) Pannello frontale (che deve essere amovibile per poter ispezionare l'impianto della vasca) Per installare una vasca idromassaggio dobbiamo fare attenzione a alcuni punti fondamentali: Scegliere con cautela il punto di installazione Adeguare gli attacchi idrici Avere accesso all'impianto elettrico Scegliere con cura le finiture da riposizionare a installazione completata TGS Piscine - Manutenzione Piscine - Frosinone (FR) Le forme possono essere molte: le vasche idromassaggio da interni presentano le stesse misure delle vasche da bagno tradizionali e possono avere forme classiche rettangolari oppure angolari. Le vasche idromassaggio da esterni, invece, sono di forma e dimensione variabile, anche in base al numero degli utenti che si intende utilizzeranno la vasca. Per quanto riguarda i materiali, viene utilizzato molto spesso il metacrilato per sanitari (rinforzato con la vetroresina): ovviamente più pregiato sarà il materiale con il quale è stata realizzata la vasca, maggiore sarà il costo al momento dell'acquisto. In ogni caso, sconsigliamo di fare una scelta troppo economica: la tendenza a ingiallire del metacrilato è piuttosto alta e sarà bene scegliere un modello prodotto con sostanze di buona qualità, per evitare questo sgradevole problema e avere una vasca idromassaggio che duri e rimanga bella e inalterata nel tempo.
Progettare e arredare il terrazzo: come fare?
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Il terrazzo è uno degli elementi strutturali di un immobile che, se sfruttato al meglio, ci permette di vivere in pienezza la quotidianità, specie durante i mesi estivi e primaverili. Progettare correttamente il terrazzo e arredarlo in modo confortevole e funzionale è fondamentale per il benessere domestico: un terrazzo ben organizzato ci permetterà di svolgere numerose attività all'aperto insieme a familiari e amici, oltre che determinare un valore aggiunto al nostro immobile. Myriam Primavera - Designer di Interni - Roma (RM) COME PROGETTARE E ARREDARE IL TERRAZZO Per progettare, ristrutturare o arredare un terrazzo bisogna tenere conto di una serie di elementi molto importanti: lo scopo è ottenere un ambiente funzionale, confortevole e allo stesso tempo esteticamente gradevole. Durante la progettazione dobbiamo considerare: Misure e ampiezza del terrazzo Esposizione e posizionamento Destinazione d'uso Accessi alla casa Non bisogna mai dimenticare, poi, che il terrazzo è comunicante con il resto della casa e ne è parte integrante: sarà bene, perciò, in fase di progettazione e arredo, delineare un progetto che dia un senso di continuità con il resto degli ambienti. Studio Dodici - Architetto Designer di Interni - Milano (MI) In caso si scelga di chiudere completamente il terrazzo dovremo considerare che questo tipo di intervento è soggetto a regolamentazione, perchè di fatto modifica la struttura originaria dell'immobile, aumentandone la volumetria (ne abbiamo parlato qui): bisognerà controllare la normativa vigente nel Regolamento Edilizio del Comune di residenza e ottenere il permesso di realizzazione. A seconda della grandezza del nostro terrazzo, potremo dividere lo spazio in più zone d'uso (zona pranzo, zona relax, angolo verde), magari installando tende da sole o pergolati per creare delle aree riparate dal sole e altri agenti atmosferici, oppure chiudendo del tutto il terrazzo con pareti a vetro e tettoia. Studio Dodici - Architetto Designer di Interni - Milano (MI) Le zone ombreggiate dove potersi riparare dal sole sono importantissime, così come la necessità (specie se ci troviamo in un contesto urbano), di proteggere il terrazzo dal rumore e dalla confusione esterna, in modo da ottenere anche il giusto livello di privacy che ci permetta di svolgere le nostre azioni quotidiane in modo gradevole. Beccai Avvolgibili - Infissi e Serramenti - Firenze (FI) Per quanto riguarda l'arredo, molto dipenderà dallo stile del nostro immobile e dal contesto abitativo nel quale è inserito: scegliere complementi d'arredo e finiture (fondamentale la pavimentazione giusta) in materiali e colori in armonia con l'ambiente circostante e con gli arredi già presenti è la scelta migliore per ottenere un terrazzo che sembri un prolungamento degli ambienti interni. I materiali saranno scelti in base alle loro caratteristiche di resistenza all'usura e agli agenti atmosferici, considerato il loro posizionamento, privilegiando quelli di origine naturale (legno, bambù, pietra), che più si addicono a un ambiente esterno. Diletta Villa - Architetto - Milano (MI) Altro elemento da curare sarà l'illuminazione, che deve permetterci di svolgere tutte le attività che desideriamo anche senza luce naturale, e sarà una buona idea prevedere, qualora fosse possibile, un allaccio per l'acqua, con la quale irrigare e innaffiare eventuali piante o fiori. Infine ci occuperemo di curare l'aspetto “verde” del terrazzo, inserendo secondo il nostro gusto e le caratteristiche climatiche piante verdi o fiori, cercando di scegliere le tipologie di elemento naturale che più si addice alle nostre capacità e possibilità.
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