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Articoli: Giardino ed Esterni

Muri di confine tra case indipendenti: cosa c’è da sapere
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Quando si decide di andare ad abitare a in una casa indipendente, che sia una villetta singola in campagna o un’abitazione monofamiliare con giardino annesso in città, ci si pone il problema di come approcciarsi verso un muro di confine da far edificare, o perché in condizioni tali da dover essere ristrutturato o per sostituire quei provvisori e antiestetici reticolati in plastica con del verde rampicante appena accennato. Essendo una costruzione a livello di edilizia privata su una superficie di terreno ambigua, chi diventa il proprietario del muro di confine eretto e a chi compete l’interessamento degli eventuali lavori inerenti la sua futura manutenzione? Inoltre quali caratteristiche deve avere tale fabbricazione e secondo quali modalità dovrà essere innalzato? Ecco alcune tra le innumerevoli domande che ciascun proprietario si pone nel momento in cui si deve interessare a questo argomento così spinoso e non sempre facile da gestire. Affrontare la questione in autonomia può risultare difficoltoso, dal momento che realizzare un muro di confine implica determinati parametri che vanno soddisfatti tenendo in considerazione delle normative rigide e scrupolose regolamentate dal codice civile (artt. 874 e ss. c.c.). Insieme a professionisti preparati sarà più semplice risolvere a priori i problemi sulla proprietà del muro di confine per poi partire con l’erezione vera e propria del manufatto. Le ipotesi che si possono presentare sono differenti caso per caso, ma sostanzialmente ci si può trovare di fronte a due alternative: situazioni dove il muro può essere edificato sulla linea di demarcazione del confine, perciò comune a entrambi gli immobili o costruito interamente su uno dei due terreni pertanto di proprietà singola. In entrambe le opzioni i principi da seguire sono pressoché i medesimi, con una leggera autonomia di manovra nella seconda opzione. Ma vediamo insieme cosa c’è da sapere! Muri di confine: rispettare le altezze Quale deve essere l’altezza di un muro di confine? In realtà non esiste una risposta precisa poiché molti fattori ne determinano di volta in volta un differente responso. In linea generale è stabilito dal codice civile che l’altezza dovrebbe essere di tre metri, anche se molto spesso si vedono muri di confine più bassi poiché vanno valutati: la disposizione delle proprietà e delle relative abitazioni; l’altezza di entrambe le case; la distanza di eventuali parti spioventi di uno dei due fabbricati sul terreno adiacente. In base a tali elementi è possibile richiedere una diminuzione dell’altezza che rispetta la legge ma che offre la possibilità di non avere una chiusura eccessiva ed ermetica di entrambe le proprietà. Inoltre l’altezza del muro, in base al secondo punto evidenziato, si può anche stabilire fino a quale metratura il muro stesso sia da considerare appartenente alla doppia proprietà. Infatti chi possiede l’abitazione più alta potrà considerare sua la porzione eccedente, da quella altezza in poi, del muro di confine e in comunione solo la parte sottostante. Muri di confine: richiedere i permessi Quando un muro di confine modifica in qualche modo l’aspetto urbanistico del territorio su cui si deve intervenire, per svariati motivi e con metrature importanti oltre i 25 metri di lunghezza e i 2,50 di altezza, deve essere richiesto all’ufficio tecnico del proprio comune, il permesso di costruire, secondo l’art. 3, comma 1, lett. e del dpr 380/2001, che regola gli interventi di nuova costruzione. Se invece la costruzione è relativa ad un normale muro di confine, con dimensioni contenute, è sufficiente presentare sempre all’ufficio comunale preposto, una segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), dal momento che non superano la soglia minima che riguarderebbe un vero e proprio cambiamento a livello urbanistico ed edilizio. Muri di confine: decidere la tipologia di recinzione La tipologia di recinzione che si intende erigere come muro di confine non ha limiti di scelta e la decisione è a discrezione del proprietario che si appresta a farla costruire. Moltissime sono le soluzioni tra cui optare sia a livello di materiali che di disegno e geometrie. E’ infatti possibile realizzare dei muri di confine in cemento, pietra legno, mattoni e metallo o anche misti e combinati con differenti porzioni materiche di grande effetto. Ciò che influisce sulla decisione è sicuramente l’aspetto estetico della casa da recintare e il look generale e armonico che ne deve scaturire. Un’abitazione tradizionale ben si presta a essere circondata da un tipico muro di confine in laterizio, con colonne e inserti in metallo nella parte soprastante, una in country style può essere invece abbinata a un muretto in pietra a secco, in una casa contemporanea divisori in legno per esterni, cemento a vista o commistioni materiche, lapidee e metalliche, si sposano perfettamente ad una concezione moderna e attuale molto trendy del vivere quotidiano. Muri di confine: integrare con il verde Anche il verde può essere contemplato come divisorio tra proprietà, ma come parte integrante di una struttura fissa e che non consenta in alcun modo il suo attraversamento e posto ad una certa distanza da questo. Le classiche siepi, fitte e robuste, vengono impiegate quando si vuole garantire una maggiore privacy se il muro di confine permette una visuale sulla proprietà adiacente troppo invasiva. Ma anche piccoli arbusti e cespugli floreali possono essere piantati sul perimetro di un terreno, così come alberi più alti ma sempre nel rispetto delle metrature stabilite dal codice civile. La distanza dalla zona di confine deve solitamente essere misurata dalla linea del muro di confine stesso e la base esterna del tronco dell’albero. Inoltre, le piante devono garantire di non superare l'altezza del muro e di essere costantemente potate per non invadere il terreno altrui. Muri di confine: definire i costi Definire i costi per la realizzazione di un muro di confine diventa semplice quando si è deciso il materiale da utilizzare, si è a conoscenza della metratura da coprire e si ha ben chiaro il disegno che si intende concretizzare. Per darvi un’idea generale e valutando il fattore materico possiamo evidenziare una classifica in base ad un prezzo crescente tra i prodotti più utilizzati: muro di confine in mattoni, non supera i 30€-40€/mq; muro di confine legno, intorno ai 50€-70€/mq; muro di confine in cemento armato, compreso tra i 100€-130€/mq; muro di confine in pietra, si aggira tra i 130€-150€/mq. Naturalmente il budget cambia a seconda della complessità e delle geometrie che si vogliono riproporre nel muro di confine, oltre ad aggiungere la manodopera e gli eventuali accessori di illuminazione o verde da considerare tramite preventivo ben calcolato.
Un giardino botanico da realizzare nella serra di casa
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       Circondarsi di verde in casa è un’ottima soluzione non solamente per chi già ama la natura ma anche per chi vuole approcciarsi per la prima volta nel creare un giardino all’interno della propria abitazione. Trasformare un ambiente in o outdoor dismesso o progettarne uno nuovo per tale scopo, è utilissimo per realizzare un luogo da dedicare ad un passatempo terapeutico che oltre a dare benefici ai padroni di casa, saprà infondere valore aggiuntivo a una dimora già particolare e unica nel suo genere. Se nello specifico si intende realizzare un giardino botanico annesso o dislocato accanto alla casa, sarà bene prendere in precedenza alcune utili informazioni su come ci si deve avvicinare a questo mondo, dal momento che tale tipologia, implica l’inserimento di una flora non comune e che necessità di alcuni strumenti e condizioni per poter essere concretizzata. La dimensione della zona da dedicare a questo progetto non ha limiti, sia nel piccolo che nel grande. Molto dipende dalla scelta delle piante che si vogliono introdurre e dalla loro quantità. Esistono graziosissimi mini giardini botanici, nati in orangerie abbandonate e annesse all’edificio principale ma riportate assolutamente a nuova vita con una vegetazione valutata ad hoc per un’area contenuta. O distese enormi di boccioli, fiori melliferi, specie grasse o officinali, che caratterizzano invece un giardino botanico con misure extra large ideato in strutture freestanding e collocate accanto alla casa, dove poter dedicarsi in tutta tranquillità al proprio rilassante hobby. Serra botanica per la casa: strutture prefabbricate Per i più fortunati, che possiedono uno spazio in casa o annesso, già adibito in passato a winter garden o da riconvertire per tale obiettivo, è un passo avanti da dove poter cominciare per intraprendere la nuova avventura di allestire e arredare nel modo giusto questo speciale ambiente di casa. In caso contrario avvalersi di una serra botanica prefabbricata è la soluzione ottimale che fa per voi. Una struttura leggera, facilmente removibile adattabile e installata senza permessi o concessioni, costituirà il vostro angolino provato dove ospitare bellissimi esemplari vegetali e perché no, anche qualche arredo adatto che vi permetta di contemplare la bellezza della vostra natura ricreata, sorseggiando tè o leggendo un buon libro. Una serra botanica prefabbricata può essere costruita in differenti materiali per quel che riguarda il telaio: legno, ferro e alluminio a seconda della tipologia che si preferisce installare. Solitamente le pareti perimetrali sono trasparenti e poggiano su blocchi removibili ancorati al terreno al cui culmine viene posizionato un tetto con aperture per arieggiare, a spiovente. Costituendo una sorta di edificio che deve contenere delle piante ornamentali, questa tipologia di serra botanica può avere delle decorazioni più marcate a livello estetico oltre che tutti i confort adatti per far entrare la corretta luce naturale, regolare il calore del sole e variare il livello di umidità necessario per ricreare l’ambiente quanto più simile possibile a quello che le piante coltivate avrebbero nel loro habitat. I raggi del sole devono attraversare la struttura della serra botanica stessa, per poter immagazzinare il caldo necessario per la sopravvivenza della vegetazione, che necessita di costanti temperature elevate. Per tale motivo orientarla in direzione est-ovest è il metodo corretto per sfruttare al massimo ogni fonte di calore durante tutta la giornata. Serra botanica per la casa: piante rampicanti e arredi giardino Oltre alla struttura ospitante, una serra botanica per la casa ha bisogno di oggetti dove appoggiare fisicamente i vari vasi e contenitori o impianti rampicanti per le specie che ne abbiano l’esigenza. Molto spesso, in ambienti a ridosso di un’abitazione, con una parete fissa e libera, è usuale impiegare del verde o delle piante floreali che trovino su una vasta superficie verticale il loro contesto più consono e ideale per vivere e al contempo fungano da ornamento ad una serra botanica chic e ben studiata. Arredi da giardino trovano collocazione in tali ambienti per poter trascorrere del tempo libero in pieno relax e godere di momenti in un esterno ovattato, grazie alle condizioni climatiche più favorevoli anche nelle stagioni più fredde. Tale confort è dovuto alla temperatura mite creata dal sole ma anche da elementi riscaldanti ad hoc, che chi possiede uno spiccato pollice verde, sa che devono coesistere in autunno e in inverno per aumentare la rigogliosità e bellezza delle piante ornamentali che coltiva. Serra botanica per la casa: tavoli per coltivare I tavoli sono un elemento fondamentale per creare una serra botanica per la casa e dove poter coltivare ottimamente tante tipologie di piante differenti. Infatti ogni varietà dovrà essere posizionata all’interno della serra in un particolare modo e rispettando severamente distanze e simmetrie. Le specie più verdeggianti avranno una loro collocazione, solitamente verso il perimetro per lasciare più ariosità a grandi fogliami, mentre quelle tappezzanti saranno collocate in altro ambito più contenuto. Le piante più simili troveranno sedi ravvicinate, vuoi per la stessa quantità di luce e acqua necessaria, vuoi per mantenere una certa scansione e ritmo di una vegetazione analoga e somigliante, abbinate comunque ad altre colture vicine per creare un effetto estetico davvero sorprendente. Questi tavoli, a seconda del loro utilizzo, sono poi dotati di scomparti accessori che servono per incanalare e drenare l’acqua in eccesso o al contrario per mantenerla più stagnante ove sia indicato. Altri sono predisposti per contenere direttamente il terriccio e piantare in modo definitivo le piante stesse. Molteplici quindi, sono i fattori da valutare anche nel campo dell’arredo specifico e settoriale da progettare per un ambiente così unico e farsi aiutare dagli esperti del settore è sicuramente il metodo migliore per non incappare in errori e migliorare l’habitat di una serra botanica bella e funzionale. Serra botanica per la casa: scaffali a tutt’altezza Se la metratura disponibile è contenuta, valorizzare gli spazi con scaffalature a tutt’altezza è di sicuro l’escamotage consono per inserire un numero notevole di vegetazione disposta in modo regolare, disciplinato e organico. In questo caso specifico, non avendo soffitti così alti, sarà maneggevole gestire l’intera serra botanica in casa e mantenerla ordinata, pulita e bellissima da mostrare ad amici e parenti. Serra botanica per la casa: costi di realizzazione I costi di realizzazione per un progetto relativo ad una serra botanica per la casa variano enormemente a seconda di molteplici fattori determinanti, primi fra tutti se la struttura è: ·        esistente e in buono stato: allora il budget da investire riguarderà semplicemente l’acquisto di arredo adeguato e delle piante stesse; ·        esistente ma da ristrutturare: i costi più ingenti da considerare saranno quelli da preventivare dietro progetto da parte di un professionista accreditato per quel che riguarda il restauro; ·        nuova e quasi sempre prefabbricata: il prezzo di tali oggetti varia a seconda di materiali, grandezze e accessori che si intende eventualmente inserire e le fasce oscillano da un minimo di 600 – 700 euro per arrivare anche a oltre i 4.000 euro. Avendo capito entro quale di queste tre casistiche rientrerà il vostro progetto potrete farvi un’idea approssimata di ciò che andreste a spendere, con il nostro consiglio però di appoggiarvi a tecnici settoriali che sapranno fornirvi dei preventivi dettagliati e studiati a livello puntuale per le richieste effettuate.
8 bellissime idee per realizzare il portico di casa
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Durante le fasi di progettazione ex-novo o di ristrutturazione di una casa, molti di noi pensano che ampliare lo spazio esterno con un portico, sia una soluzione perfetta per godere maggiormente di quello spazio aggiuntivo poco sfruttato, cercando di strutturarlo nel modo migliore e arredarlo per ottenere una zona outdoor chic e di stile. Un portico è una sorta di galleria aperta, posta solitamente a livello del piano terreno di un edificio, che deve avere un riparo e in molti casi fungere anche da elemento decorativo per amplificare il fascino di una o più facciate di case. In tante situazioni avvolge l’intero perimetro dell’abitazione mentre in altri casi lo contorna su uno o due lati richiamando aspetti architettonici presenti che vanno valorizzati sotto ogni punto di vista.   Nell’immaginario quotidiano colonne e pilastri e campate solitamente quadrate con volte a crociera sono l’emblema tipico associato ad una casa in stile in cui viene costruito un portico con area esterna dove poter inserire tavolo e sedute per godere della bella vista sul giardino nella bella stagione. In verità esistono molteplici soluzioni progettuali per ottenere un portico d’eccezione. La differenza la fanno semplicemente la scelta stilistica della casa stessa che delinea la tendenza a livello artistico e i materiali che si vogliono impiegare. Vediamo insieme come possono risultare 8 bellissime idee, molto differenti tra loro, per realizzare un spettacolare portico di casa. Portico tradizionale in legno In una casa classica in campagna, dove travi e rivestimento in legno fanno da padroni, sarà ovvio pensare di progettare un portico tradizionale nello stesso materiale e che funga da naturale prolungamento dell’ingresso secondario all’abitazione o dell’affaccio del salotto sul giardino. Questa tipica disposizione di un portico in legno è perfetta per creare un continuum tra interno ed esterno mettendo in rilievo le caratteristiche architettoniche di un edificio country chic elegante e ben proporzionato. Portico elegante con colonne e volte Abitazione signorile dove colonne, capitelli, archi e volte fanno da padroni per un portico elegante e distinto. Una dimora già connotata da tanti elementi importanti, dovrà necessariamente avere uno spazio esterno coperto in stile con l’aspetto estetico circostante, dove poter ricreare una zona salotto outdoor accogliente e confortevole o una sala da pranzo comoda e ospitale per organizzare pranzi o merende, e per ricevere amici e familiari in portico di classe e oltremodo raffinato. Portico con struttura monolitica Quando ci si trova di fronte ad una struttura monolitica a blocchi che connotano una casa moderna molto geometrica e rigorosa, non sarà possibile associare un portico ricco di curve e volute. In molti casi quest’area esterna, arredata con divanetti e poltroncine, sarà semplicemente delineata dalla sporgenza degli ambienti che si sviluppano ai piani superiori dell’abitazione e il cui piano di calpestio funge da copertura per un portico minimal ma comodo e piacevole da gestire sull’affaccio verso il giardino. Portico contemporaneo in legno e metallo La commistione di materiali, specialmente quelli molto differenti tra loro, viene solitamente utilizzata quando si vuole rimanere fedeli al trend che qualifica l’abitazione in questione, ma la si vuole far rientrare in modo più naturale nel contesto ambientale in cui è inserita. Una casa contemporanea costruita in cemento e metallo, può essere tranquillamente accostata ad un portico che richiami questi due prodotti edili, ma con l’aggiunta di elementi magari in legno che leghino con la vegetazione e la natura che avvolge la casa stessa. Un portico con colonne in metallo e travi per la copertura in un bel legname dal colore caldo, diventano un abbinamento esemplare per creare una zona esterna coerente con l’abitazione e al contempo con l’ambiente che si sviluppa attorno. Uno spazio affabile, comodo e ospitale dal design lineare ma d’effetto. Portico con pareti trasparenti Come abbiamo detto un portico è una sorta di galleria che può essere ideata secondo svariate modalità e aperta anche solamente sui due lati più corti. Un esempio dal design spiccato è il progetto che vi stiamo per presentare dove l’elemento architettonico in questione diventa una parte integrante e aggettante della casa stessa. Una zona molto ampia con pareti trasparenti che attraversa la facciata di casa ponendosi quasi come una stanza in più da utilizzare anche nei mesi più freddi poiché molto più riparata. Un portico a tutti gli effetti ma pensato per essere goduto a 360°. Portico moderno in cemento Un mix sensazionale tra portico e patio dove gli spazi interagiscono grazie ad elementi regolari e minimalisti, dovuti all’impiego del cemento che caratterizza abitazione e parti annesse. Per chi in una casa moderna non ama inserire parti che richiamino troppo soluzioni tradizionali, utilizzare una copertura cementizia che copra a metà l’area sottostante e chiusa da un’intera parete dello stesso materiale, è un giusto compromesso per avere un portico riparato ma immediatamente immerso in una zona a cielo aperto. Commistione di due idee che dialogano perfettamente in un ambiente outdoor ben ideato e progettato.                         Portico classico in mattoni Altro modo per realizzare un portico, è il classico utilizzo di mattoni a vista con colonna, posizionato nel tipico angolo morto e altrimenti inutilizzato di casa. Un portico a pianta quadrata, contenuto ma che può diventare un intimo e ospitale luogo appartato e protetto annesso direttamente a cucina o zona giorno in generale. Arricchito da complementi d’arredo adatti per gli esterni e da un’illuminazione studiata alla perfezione, questo spazio saprà accogliere tanti momenti felici e da ricordare nel tempo. Portico in metallo e vetro Infine, per realizzare un’area outdoor che dia l’impressione di essere completamente immersi nell’ambiente esterno, senza avere restrizioni di vedute su ogni lato, utilizzare il vetro per la copertura su una struttura leggera metallica, è l’escamotage perfetto per creare un portico protetto e riparato ma non alla vista su cieli azzurri e stellati. Un approccio ideale per ottenere un pratico e funzionale portico, in un luogo aperto sotto ogni punto di vista.
Pavimento per balcone: soluzioni con diversi materiali a confronto
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Quando ci si appresta a dover ripensare al look per il pavimento di un balcone, ci si interroga su quale materiale sia più adatto a legare caratteristiche impeccabili a livello di durabilità nel tempo e ottimale resistenza ad un’immagine più frivola e legata essenzialmente all’estetica. Impermeabili, antiscivolo e antigelo, resistenti ai carichi, agli agenti atmosferici, agli sbalzi di temperatura, a bassa diffusione di muffe e macchie, i pavimenti per balcone devono garantire questi aspetti fondamentali, ma non solo. Altro dubbio riguarda infatti lo stile generale della casa e la scelta di una pavimentazione consona che abbini un prodotto efficiente ma che rispetti i canoni di bellezza dell’abitazione che si vogliono mantenere. Farsi aiutare da professionisti del settore è il miglior modo di procedere per capire nel dettaglio quali siano le qualità e peculiarità di ogni elemento da considerare, ponderando ogni requisito e attributo che meglio si addice al caso specifico. Pavimento per balcone: minimalista in cemento Uno tra i materiali più resistenti per definizione, ma relativamente duttile e versatile da poter essere annoverato tra i primi posti per arricchire e connotare positivamente tanti progetti relativi ad un’abitazione, sia in che outdoor. Oggi giorno, il cemento trova la sua massima applicazione sotto forma di rivestimento, in particolare in soffitti, pareti e piani di calpestio di appartamenti all’interno di fabbricati industriali, ma un’altra variante, tra le molteplici tendenze per cui viene utilizzato, è il suo impiego in pavimentazioni contemporanee e minimaliste per balconi e terrazze esterne. Le superfici che si possono creare con questo prodotto, sono ottimali sotto differenti punti di vista, grazie alla: particolare resistenza agli agenti atmosferici e ai relativi cambi repentini di temperatura; protezione contro la crescita di vegetazione tra le eventuali fughe, se si opta per soluzioni non continue ma a mattonelle; solidità di un piano idrorepellente e non attaccabile da muffe e funghi; possibilità di personalizzare e caratterizzare ogni ideazione in maniera unica e originale. Il suo tipico colore grigio, rende il cemento un elemento tipico e moderno, da associare in special modo a progettazioni per balconi trendy dal sapore attuale e sempre in evoluzione, magari abbinati a ringhiere e parapetti in vetro o metallo per enfatizzare ulteriormente un minimal mood molto in voga nelle case odierne, in special modo quelle cittadine. Pavimento per balcone: piastrelle in gres Pavimentare un esterno, in special modo un balcone sottoposto a sollecitazioni da parte di ogni tipo di agente atmosferico e urto, richiede a volte di valutare dei compromessi a livello di materiali, che sappiano coniugare resistenza e durevolezza ad una estetica chic e impeccabile. La classica piastrella in gres porcellanato ricade proprio in questa tipologia materica. Le ottime qualità, che nel tempo l’hanno contraddistinta, come proprietà anti graffio, anti scivolo, continuano ad evolversi a livello tecnologico e di stile, aumentando le soluzioni tra cui poter scegliere. Molteplici sono le personalizzazioni che si possono attuare grazie alle rifiniture eccellenti che sanno riprodurre in modo veritiero altri effetti di prodotti differenti, quali: la pietra, il legno, il marmo e il cotto. La medesima varietà la si trova nelle dimensioni dei vari pezzi, che possono essere anche combinati tra loro, per creare dei disegni fenomenali e ricchi di carattere. A livello di isolamento termico e acustico hanno qualche leggera pecca, che sicuramente deve essere valutata in un progetto d’interni, mentre per quel che riguarda un pavimento per balcone outdoor, impiegare piastrelle in gres porcellanato è sempre un’opzione vincente. Pavimento per balcone: listoni in legno Calore, naturalezza e stile senza tempo. Il legno è un materiale che utilizzato in ogni ambiente, su tutte le superfici e in ciascuna scelta di complemento d’arredo, arricchisce in modo sorprendente ed elegante una casa sia in ideazioni interne che in realizzazioni esterne. Rivestire un pavimento per balcone con listoni in legno è una pratica molto in voga e semplice da attuare. Incastrati l’uno di fianco all’altro questi pezzi unici creano un bell’andamento geometrico, semplice e naturale. Come per altri materiali può essere applicato su superfici esistenti con piani livellati senza dover ricorrere alla demolizione di pavimentazioni precedentemente posate. Essendo un’essenza viva, e nel caso di un pavimento per balcone, sottoposta maggiormente a molteplici sollecitazioni, è in dubbio che nel corso degli anni potrà subire delle variazioni a livello di colore o di tenuta superficiale, benché trattato nel modo corretto. A differenza di altre scelte, richiede necessariamente qualche intervento in più di manutenzione ordinaria, ma a nostro avviso, vedendo tanti progetti meravigliosi e di grande tendenza, ne vale davvero la pena! Pavimento per balcone: in pietra tradizionale La pietra, come il legno, ricadono tra i materiali più tradizionali legati al settore delle costruzioni. Molto utilizzato in abitazioni di campagna, con uno stile agreste e country chic, riescono a dare con il loro colore naturale e l’irregolarità dei blocchi (anche se tagliati a mo’ di piastrella) un aspetto incredibile e irripetibile. Un pavimento esterno per balcone realizzato in questo modo, ha una semplicità di posa estrema, è estremamente resistente con caratteri insiti nel prodotto stesso: sono antisdrucciolevoli, impermeabili e compatti. Essendo tuttavia porosi, sarà necessario avere qualche accorgimento inerente l’eventualità di rovesciare liquidi di vario tipo che potrebbero, se non rimossi nell’immediato, macchiare lo strato superficiale della pietra stessa.   Pavimento per balcone: in resina pratico e di stile Bellissima in realizzazioni ex – novo, ma soprattutto utile in progetti di ristrutturazione, la resina si pone tra i materiali di ultima generazione, molto utilizzati in ideazioni per esterni, in modo particolare su balconi, vialetti e terrazze, per la facilità di posa e per l’effetto uniforme che riesce a dare ad una superficie dove non si vogliono fughe o le tipiche geometrie scandite dalle classiche piastrelle. Sono moltissimi i pro che riguardano questo prodotto tecnologicamente avanzato: la versatilità di poter essere utilizzato sopra un pavimento esistente; il minimo spessore dovuto allo strato sottilissimo di film da applicare; la praticità di pulizia e igiene che lo contraddistinguono positivamente perché sperimentato già in interni molto vissuti e particolarmente recettivi di vapori, umidità e grasso, come il locale cucina; i prezzi relativamente contenuti. Rispetto ad uno tradizionale, un pavimento per balcone in resina risulta davvero efficientissimo, molto pratico ed esteticamente elegante e di stile, anche se qualche piccola accortezza è bene che vada osservata. Alcune colorazioni tendono con il tempo a perdere leggermente il loro aspetto originario, dovuto alla forte luce del sole durante il periodo estivo. Sarà pertanto ottimale scegliere questa tipologia di materiale, per zone più riparate o eventualmente ricoprire con un secondo strato per rinvigorire la colorazione scelta.
Pannelli solari: tipologie, costi e pro per la tua casa
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Decidere di installare dei pannelli solari solari è un'iniziativa interessante per ottimizzare i consumi energetici della propria casa ed ottenere una serie di benefici collaterali. Innanzitutto bisognerà valutare quale potrebbe essere lo spazio idoneo per l'installazione, analizzando aspetti come le dimensioni e la concreta possibilità di poter fissare dei pannelli solari. Importante soprattutto che lo spazio scelto abbia un orientamento favorevole e che non sia disturbato da elementi che producano ombra.  Necessario anche valutare l'intensità della radiazione solare durante l'anno nella zona in cui è localizzato l'edificio. Quando si considera di installare un impianto a pannelli solari bisogna essere consapevoli inoltre della variabilità nella produzione di energia che è dipendente dalle condizioni atmosferiche e dai periodi dell'anno, per cui ci possono essere dei momenti in cui non si riesce a produrre energia.  Importante anche sapere che l'impianto va proporzionato alle reali necessità di ogni edificio e quindi al numero di persone che abitano la casa e gli utilizzi per cui viene impiegata l'energia. I pannelli solari vengono installati sui tetti poiché sono le superfici che ricevono in modo più diretto i raggi solari. Nei condomini possono essere installati anche su terrazze se ricevono un'adeguata quantità di raggi solari.  Affinché producano una quantità soddisfacente di energia bisogna infatti orientare i pannelli solari in modo che possano godere della migliore esposizione possibile.  Da considerare anche la spesa da sostenere per l'installazione anche se adesso i costi dei pannelli solati sono più accessibili rispetto a qualche anno fa. Prima dell'installazione dei pannelli solari bisogna informarsi sulle autorizzazioni comunali necessarie e svolgere le pratiche per tempo. Da consultare anche la presenza di eventuali vincoli che impediscono l'installazione in particolari aree di rilevanza storica, artistica o paesaggistica. Per valutare appropriatamente pro e contro dell'installazione di pannelli solari per la propria casa è preferibile rivolgersi a tecnici specializzati nel settore che possono valutare il caso reale e proporre la soluzione più adeguata. Pannelli solari: cosa sono e perché si installano I pannelli solari sono dei dispositivi in grado di catturare l'energia solare e convertirla in energia da sfruttare in differenti modi all'interno degli edifici. Si tratta di un sistema ecologico da impiegare per la produzione di energia pronta per essere utilizzata nella propria casa. I modelli attualmente disponibili sul mercato sono molto più efficienti rispetto alle prime versioni ed anche il loro costo nel tempo si è abbassato. Installare un impianto con pannelli solari a servizio della propria abitazione significa poter usufruire di energia autoprodotta a costo zero. Questa tipologia di impianti è particolarmente incentivata poiché apporta dei benefici ambientali costituendo una soluzione pulita in quanto non comporta emissioni nocive. I pannelli solari risolvono la difficoltà nel realizzare l'allaccio alla rete elettrica nelle zone più isolate. In questo caso l'installazione di pannelli solari è una soluzione molto più economica rispetto alla realizzazione di un collegamento alla rete elettrica. Pannelli solari: tipologie e impianti adatti Esistono fondamentalmente due categorie distinte di pannelli solari ad uso domestico. I pannelli solari fotovoltaici si utilizzano per la produzione di energia elettrica. Sono costituiti da celle fotovoltaiche contenenti silicio il cui funzionamento si basa sull'applicazione di un principio scientifico per il quale la materia reagisce quando viene esposta alla radiazione solare. Necessaria la presenza di un inverter che trasforma la corrente continua prodotta dal pannello in corrente alternata, adatta per l'utilizzo domestico. Si ottiene dunque elettricità da impiegare al momento per alimentare i normali consumi elettrici di una casa, quindi alimentazione di apparecchiature, elettrodomestici ed illuminazione. Da valutare la possibilità di dotare l'impianto di batterie di accumulo per immagazzinare energia da utilizzare in un secondo momento. Si può optare per un impianto fotovoltaico isolato oppure si può realizzare il collegamento alla rete elettrica. In quest'ultimo caso l'impianto può prendere energia dalla rete quando non ne produce a sufficienza in modo autonomo oppure cedere alla rete quella prodotta in eccesso. I pannelli solari termici invece si utilizzano per il riscaldamento dell'acqua sanitaria. Sono detti più comunemente collettori solari. In questo caso la radiazione solare viene trasformata in energia termica in grado di riscaldare l'acqua contenuta in un serbatoio. Alcuni modelli opportunamente dimensionati possono far funzionare l'impianto di riscaldamento. Essenzialmente sono composti da un pannello che cattura l'energia solare ed uno scambiatore al cui interno circola un fluido utilizzato per trasferire l'energia solare al serbatoio. Ci sono diverse due tipologie di collettori solari, quelli vetrati e quelli non vetrati che differiscono lievemente per la stratificazione. Quelli non vetrati hanno un funzionamento limitato proprio per la mancanza di alcune componenti che limitano le perdite di calore. Sono dotati di un accumulatore termico per l'utilizzo del riscaldamento prodotto in tempi successivi. Pannelli solari: vantaggi e risparmi economici Il principale vantaggio dei pannelli solari è la possibilità di ottenere ed utilizzare energia pulita, prodotta a partire dallo sfruttamento di una risorsa rinnovabile ed inesauribile come i raggi del sole. L'energia generata autonomamente da ogni edificio non produce gas nocivi per l'atmosfera e non inquina l'ambiente.  L'installazione di pannelli solari si rivela molto vantaggiosa soprattutto a livello economico. I costi in bolletta si riducono poiché gran parte dell'energia utilizzata è autoprodotta. Inoltre, connettendo il proprio impianto alla rete elettrica si possono ottenere interessanti incentivi sulla produzione. Si risparmia anche grazie alla vendita al Gestore dei servizi energetici (GSE) dell'energia prodotta e non necessaria per il proprio fabbisogno energetico. Pannelli solari: manutenzione e durata I pannelli solari non richiedono grossi interventi di manutenzione. Per il corretto funzionamento è indispensabile che siano puliti. Generalmente è sufficiente l'azione della pioggia e del vento ma periodicamente si può contattare una ditta che si occuperà della pulizia in modo più approfondito senza danneggiare la superficie dei pannelli. Con frequenza annuale si può far eseguire un controllo tecnico che rilevi il funzionamento dell'impianto. Grazie ai materiali di cui sono costituiti, i pannelli solari sono prodotti molto resistenti alle intemperie e durevoli nel tempo. Per i pannelli fotovoltaici la durata è va da 20 a 30 anni circa, mentre i collettori solari hanno una durata di circa 15 anni in quanto maggiormente soggetti all'usura. Quali sono i costi dei pannelli solari Sebbene sia molto vantaggiosa da diversi punti di vista, l'installazione dei pannelli solari richiede un notevole investimento iniziale. Nel tempo però questa spesa viene ammortizzata dal risparmio sui costi di alimentazione.  Un alleggerimento dei costi si può ottenere anche contando sugli incentivi fiscali vigenti che permettono di recuperare la somma investita. Il costo è influenzato soprattutto dalla tipologia di impianto, sapendo che il fotovoltaico è più costoso rispetto ai collettori termici. Varia inoltre in base alla dimensione ed alla potenza e può aumentare per particolari caratteristiche dell'edificio che rendono difficoltoso l'intervento. Il costo è di circa 2€ per ogni KWh di consumo per il fotovoltaico. Considerando che per una famiglia di 4 persone il consumo è di circa 4.000 KWh il costo sarà di circa 8.000 €. Il costo per l'installazione di un impianto a collettori solari è invece di circa 3.000 €.
Outdoor lighting: come illuminare la facciata di casa
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Rientrare a casa dopo una giornata trascorsa nella frenesia della routine quotidiana e vederla accoglierci con un’illuminazione outdoor calorosa, funzionale e molto utile, è un sogno molto facile da realizzare con le tecniche corrette. Utilizzare lampade, faretti e strisce puntuali per illuminare la facciata di casa, aiuterà ad incrementare le qualità di un’abitazione su due fronti: mettendone in risalto le peculiarità architettoniche, con relativo aumento di fascino estetico; garantendone una migliore ed efficace sicurezza, evitando di lasciare punti troppo bui per ladri indesiderati. Dalla facciata principale, a quella sul giardino o verso un balcone o patio, è possibile giocare con punti luce differenti a seconda di ciò che si intende illuminare per enfatizzare e mettere ancor più in evidenza le caratteristiche della vostra casa nella loro totalità, ottimizzando anche la fruizione serale e notturna di aree prima poco utilizzate. Un’illuminazione progettata con cura e studiata ad hoc per ogni situazione risulta davvero bella, pratica e rassicurante. Per raggiungere un effetto stilistico particolare che denoti originalità di un’ideazione, è necessario capire quali siano le zone strategiche da voler mettere in evidenza, tutta la facciata o solo porzioni di essa, come il vialetto e porta d’ingresso o la bellissima terrazza al piano rialzato. A seconda delle esigenze e del volere dei padroni di casa sarà opportuno valutare più effetti scenografici, confortevoli e razionali, per una realizzazione di outdoor lighting trendy e mozzafiato. Esistono svariate modalità per illuminare la facciata di una casa in modo efficace, per esempio attraverso: un’‘illuminazione uniforme che delinea in modo netto la distinzione tra la parte terminale del prospetto di un’abitazione rispetto al fondale scuro del cielo notturno, permettendo già di delineare da lontano l’intero blocco dell’edificio; un’illuminazione puntuale con le uplight e le downlight che possono creare delle fantasie grafiche sulle facciate stesse, connotandole con un ritmo marcato di disegni in sequenza, oltre a focalizzarsi su punti prestabiliti; un’illuminazione radente, ottima per esaltare le superfici materiche impiegate per rifinire le facce esterne di una casa. Altro aspetto da considerare sono le disposizioni delle facciate di una casa, se sviluppata maggiormente in orizzontale piuttosto che in verticale e la quantità di eventuale porzione trasparente presente. Anche questi elementi, rientrano nel contesto di definire una corretta disposizione delle luci esterne per ottenere una progettazione coerente e vantaggiosa. Outdoor lighting: illuminare la facciata di casa con i led Nelle case contemporanee, dalle linee minimaliste e fortemente marcate, l’illuminazione esterna è un punto fermo e decisivo già nella loro ideazione cartacea, che viene poi concretizzata durante la costruzione dell’edificio vero e proprio. La tendenza è quella di mettere in risalto le forme geometriche di tali abitazioni, attraverso l’impiego di fonti luminose a led, molto di moda ed efficaci per lo scopo a cui devono adempiere. Questa tipologia di luce non richiede particolari impianti o lavori invasivi di tipo edile da attuare. Solitamente sono sorgenti poste in luoghi strategici, per enfatizzare un punto focale di una facciata, come un ampio balcone che corre lungo un prospetto, ma che con la loro potenza illuminante, garantiscono comunque un bellissimo e caratteristico effetto sull’intera superficie esterna. Incassati a parete o collocati nella parte superiore di un continuo di vuoti e pieni, possono anche evidenziare dei percorsi su facciata verso l’ingresso principale, creando dei giochi di luce spettacolari e molto utili per avere anche un vialetto sicuro e ben rischiarato. Illuminare la facciata di casa con tante applique Le applique, come già accade per gli ambienti interni di casa, hanno la peculiarità di donare eleganza e signorilità nei luoghi in cui vengono installate. Messe a confronto con altre scelte, possiedono il vantaggio di poter essere personalizzate sotto molti punti di vista, grazie alle molteplici forme dei paralumi e ai materiali con cui vengono prodotte. Con una luce calda abbinata sanno infondere ospitalità e comfort ad una facciata di casa che è il biglietto da visita che tutti noi presentiamo all’arrivo di ospiti, amici e familiari. Avendo un range più limitato, è ottimale pensare di introdurne un certo numero per ottenere il risultato desiderato, sia in termini stilistici ed estetici, che pratici. Montate su particolari architettonici, come colonne o pilasti, aiutano a far emergere i lineamenti e i caratteri predominanti di una facciata, rimarcando raffinatezza e classe che non si impone, ma anzi esalta, la struttura di una casa. Illuminare la facciata di casa: potenti faretti dall’alto Quando l’altezza di una casa è davvero imponente, la scelta di potenti faretti dall’alto che la illuminino verso il basso ricade sicuramente nell’opzione più corretta da attuare. Fonti luminose con ampio raggio d’azione e disposte in linea per ottimizzare la superficie da ravvivare e rischiarare diventano un escamotage opportuno quando le facciate da illuminare sono grandiose e con dimensioni elevate. Le procedure da compiere in tale situazione sono sostanzialmente due ed entrambe splendide: collocare i faretti nella parte sottostante il cornicione della copertura per ottenere un’illuminazione costante sull’intera facciata da cielo a terra; collocare i faretti a mezz’altezza, per creare un gioco di luci e ombre tra il piano terreno e i livelli superiori, con una facciata che non risulta statica ma è in continuo divenire man mano che cala il buio. Outdoor lighting: illuminare con faretti dal basso Le fonti luminose incassate a pavimento, come i faretti che illuminano appunto dal basso, offrono una serie di meravigliose possibilità per creare un outdoor lighting molto decorativo e utilissimo per gli esterni. Indirizzata in questo modo, la luce di tale sorgente, riesce a proiettarsi sulla facciata facendo risaltare un unico spazio ben definito, come può avvenire in una terrazza o caratterizzare aree più aperte, circoscrivendone il passaggio guidato in sicurezza e con inserti luminosi ornamentali che esaltano anche gli aspetti architettonici della facciata stessa della casa. Collocati e proiettati invece contro un muro divisorio, sapranno accentuare la divisione degli spazi esterni creando degli effetti particolari ed esclusivi sulla parete principale di una abitazione. Illuminare la facciata di casa: una combo bella e funzionale La strategia di illuminare una facciata di casa con una combo bella e funzionale, offre la possibilità di ottenere più risultati abbinando luci d’insieme e luci d’accento. Caratterizzare un’abitazione illuminandola nel complesso o ponendo determinati accenti dove le particolari qualità vengono messe in evidenza, è fondamentale per chi desidera una soluzione completa in ambito di illuminazione d’esterni. Accostare luci diffuse a opzioni radenti e magari nascoste nella pavimentazione o da vegetazione presente nel giardino, daranno l’opportunità di creare atmosfere cariche di phatos, che contribuiranno a dare ancor più personalità ad una casa lavorando semplicemente sulla disposizione delle luminarie per esterni.
Idee per la perfetta porta d’ingresso di una villa moderna
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La porta d’ingresso di una villa moderna è esattamente come la ciliegina per una torta solo inserita nel settore casa. Un’abitazione può essere perfetta sotto ogni punto di vista ma il dettaglio che ne determina la perfezione risiede in alcuni elementi esclusivi che ne connotano la bellezza esteriore nonché la pratica funzionalità e in questo caso, assoluta sicurezza. Tipologie differenti caratterizzano una entry door e la vasta gamma di portoncini d’ingresso racchiude in sé innumerevoli aspetti da valutare e ponderare durante la fase di scelta e successivo acquisto. Partendo dal presupposto che ciascuna porta sul mercato odierno soddisfa i requisiti, anche minimi di affidabilità e tranquillità, è ancor più veritiero che una villa sarà dotata di sistemi ancora più evoluti di blindatura e antieffrazione riscontrabili in ogni modello. Ma quello di cui ci vogliamo invece occupare oggi è l’osservazione e l’abbinamento che si può creare tra una porta d’ingresso e una villa dallo stile attuale e moderno per sottolineare i differenti effetti visivi e di tendenza che possono essere attuati.   Porta d’ingresso classic style per una villa moderna Una villa moderna, realizzata con una forma tradizionale rivisitata, ma resa evoluta dal punto di vista dei materiali impiegati nella sua costruzione, dalle finiture e dai colori più che mai contemporanei, può essere associata ad una porta d’ingresso classic style, senza risultare datata o fuori luogo. Serramenti tecnologicamente avanzati per le finestre, con vetrate a specchio, assenza di oscuranti e divisioni particolari in orizzontale anziché in verticale, definiscono una tendenza odierna, ma che ben si presta ad essere in sintonia con un imponente portone principale, se una linea comune, ad esempio la scelta materica e la tinta impiegata, rimane la stessa in tutto il progetto. Chiunque pensi a: una porta d’ingresso a doppio battente; a grandi ante lavorate a rilievo con disegni artigianali e simmetrici; vetri serigrafati, racchiusi in una forma circolare a mezza luna; si immagina che tale oggetto possa essere tranquillamente associato ad uno stile neoclassico, country chic o comunque legato alle consuetudini del passato, invece potete star certi che anche in una villa moderna troverà la sua perfetta collocazione donando classe e raffinatezza all’intera visuale prospettica. Porta d’ingresso moderna in stile loft Se una villa viene invece pensata e progettata in tipico tema moderno, che richiama uno stile loft e cittadino, con finiture in cemento, linee squadrate, tetti piani e sistemi per oscurare che ricordano le tipiche serrande da negozio, allora la porta d’ingresso non potrà che essere oltremodo fedele all’aspetto generale che si è voluto far emergere. Un unico battente, lineare, semplice nella forma e nella finitura solitamente lasciata liscia, con colori scuri e decisi nei toni del grigio opaco, è ciò che ci si aspetta di trovare. Poche variabili possono influire sulle varianti di questo tema, ma maniglioni XXL, lucidi o satinati, sono uno dei pochi dettagli che possono donare un look ancora più accattivante a porte d’ingresso in ottimale accordo stilistico con l’involucro circostante in cui sono inserite. Porta d’ingresso per una villa moderna: minimal style Stile minimalista con blocchi monovolume resi più delicati dal colore bianco candido per le varie facciate, si susseguono in molte realizzazioni, creando un effetto di pieni e vuoti per alleggerire una villa moderna strepitosa e oltremodo geometrica. L’ingresso trova la sua collocazione a volte dietro ad un vestibolo esterno, molto utile come pianerottolo outdoor coperto che può essere utilizzato per vari scopi. Una porta d’entrata, praticamente nascosta da questa porzione muraria, non ha significato di contraddistinguersi e la maggior parte delle scelte ricade su un serramento della stessa tipologia impiegata per tutti quelli presenti in casa. Rigorosa e rettilinea questa porta d’ingresso avrà i medesimi accessori degli altri infissi, come tapparelle e maniglie, con l’accortezza di essere realizzata con specifici pannelli anti intrusione e anti sfondamento. Porta d’ingresso: impeccabile trasparenza Quando l’intento è quello di sfruttare al meglio le facciate esposte verso sud, per incamerare più luce naturale possibile, ecco che le pareti trasparenti fanno al caso nostro, in modo particolare se i livelli di una villa moderna sono sfalsati e collocati anche sotto il livello di calpestio. Inserire una porta d’ingresso completamente in vetro, aiuterà a far aumentare la luminosità negli ambienti posti in un piano semi interrato con tutte le accortezze che tale scelta dovrà soddisfare in termini di sicurezza. Il risultato sarà garantito e oltre ad essere soddisfacente e utile, contribuirà a mettere in evidenza le qualità estetiche di un’abitazione contemporanea. Il risultato sarà garantito e oltre ad essere soddisfacente e utile, contribuirà a mettere in evidenza le qualità estetiche di un’abitazione contemporanea. Porta d’ingresso per una villa moderna in legno e vetro Per chi ama la modernità assoluta in casa ma in qualche modo è rimasto legato a sensazioni provenienti da concezioni del passato inerenti il modo di arredare e decorare casa, può azzardare il ben riuscito accostamento di materiali legati alla tradizione, inserendoli in un contesto odierno. Associarli a forme e lavorazioni attuali sarà significativo in una porta d’ingresso: oggetto che ben si presta a tale esperimento. Le linee pulite e le geometrie ferree sono il must del modern style. Ma abbinare una entry door con telaio ligneo e spiccati elementi orizzontali su porzione vetrata, in una soluzione a battente unico e con misure davvero importanti, riuscirà a coniugare idee e silhouette più che attuali a sapori antichi rivisitati, grazie alla scelta materica di legno e vetro, ideati e organizzati in chiave contemporanea. Porta d’ingresso contemporanea e lineare Un altro modo per non discostarsi dallo stile moderno di una villa e anzi assecondarlo in ogni accessorio e optional presente, è quello di utilizzare una porta d’ingresso contemporanea nei materiali e nella linea. Metallo e in particolar modo l’acciaio, abbinato a vetro satinato, in una semplicità minimalista di linee marcate, spigolose e senza fronzoli, diventano l’emblema di un modernismo puro, in una abitazione in stile e dal look impeccabile. Dove su intere facciate non vengono inserite volutamente grandi aperture, una porta con parte laterale fissa vetrata, può aiutare a rendere meno oppressivo e chiuso uno spazio così importante come l’ingresso di una casa.
Fontana da giardino: giochi d’acqua per i tuoi spazi esterni
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Uno degli elementi decorativi più scenografici da inserire nel proprio giardino è costituito dalle fontane ornamentali che con i caratteristici zampilli d'acqua regalano un effetto rilassante. La magia dei giochi d'acqua offre uno spettacolo coinvolgente ed aggiunge un tocco romantico in un angolo del giardino. Questo risulta ulteriormente enfatizzato quando si aggiungere un sistema di illuminazione che rende l'atmosfera ancora più straordinaria. Le fontane da giardino completano l'arredamento degli spazi esterni della casa divenendo un elemento attrattivo e caratterizzante, purché sia in linea con lo stile generale dell'ambiente. Per arrivare alla scelta della fontana da installare nel proprio giardino di casa prima di tutto è opportuno eseguire una serie di valutazioni. Innanzitutto bisogna individuare il posto in cui installare la fontana da giardino e da questo primo dato si potrà avere un'idea delle dimensioni di massima che essa dovrà avere. Nella scelta del posizionamento della fontana da giardino si dovrà tenere conto di alcuni aspetti fondamentali per consentirne l'installazione, ad esempio se sarà necessario realizzare dei lavori per adeguare l'area individuata e se sarà necessario realizzare degli impianti di tipo idraulico o elettrico. Prima dell'acquisto bisogna dunque valutare aspetti come: la tipologia di fontana più adatta alle proprie esigenze; gli impianti da realizzare; lo stile; il materiale; le misure; il costo della fontana; la manutenzione necessaria; i consumi.  Fontana da giardino: pro e caratteristiche La presenza di una fontana trasforma il giardino rendendolo un posto suggestivo ed accogliente. Il flusso d'acqua apporta freschezza e produce un rumore piacevole e rilassante. Inoltre, alcune tipologie di fontane da giardino possono essere utili anche come fonte a cui attingere per innaffiare le piante oltre ad essere un elemento decorativo. Se realizzate in materiali di buona qualità e se installate in modo che gli impianti siano nascosti alla vista le fontane si integrano armoniosamente nei giardini. Naturalmente per mantenerle in buono stato a lungo, senza problemi per quanto riguarda il funzionamento è necessaria una manutenzione periodica che consente di prevenire intasamenti. L'acqua infatti tende a creare incrostazioni di calcare e a sviluppare la formazione di batteri ed alghe. Per ovviare a questo problema sarà opportuno eseguire un trattamento dell'acqua con prodotti appositi. Fontana da giardino: quale tipologia valutare Le diverse tipologie di fontane per giardino si differenziano per una serie di caratteristiche, sia funzionali che estetiche. La tipologia più giusta sarà suggerita dalla conformazione del giardino e più nello specifico dalle peculiarità del punto esatto in cui si intende installare la fontana. Tra le opzioni da valutare ci sono: fontana a parete, viene fissata ad un muro ed ha una sola faccia; fontana a colonna, può essere installata liberamente in qualunque punto del giardino dove si abbia un collegamento con la rete idrica, è la classica fontana dalla quale l'acqua fuoriesce solo quando richiesta attraverso il rubinetto di cui è dotata; fontana a cascata, l'acqua fuoriesce formando una cascata dall'effetto molto scenografico e può avere una o più vasche di raccolta collegate; fontana centrale, viene installata in posizione centrale e non ha una faccia preferenziale ma si può osservare da tutti i lati, è costituita da un corpo centrale e può avere più livelli di vasche. Talvolta le fontane da giardino possono contenere statue ed altri ornamenti che ne aumentano l'effetto decorativo. Fontana da giardino: materiali e linee L'aspetto delle fontane da giardino è il risultato di determinati materiali ai quali vengono date particolari linee. Per quanto riguarda lo stile ci sono delle proposte classiche dallo stile romantiche, più adatte a contesti dal sapore tradizionale, oppure versioni barocche adatte a giardini sofisticati, mentre altre più moderne ed essenziali si addicono all'interno di giardini contemporanei ed altre in materiali più semplici sono ideali per giardini zen. Lo stile influenza notevolmente anche il materiale scelto per realizzare una specifica tipologia di fontana. Trattandosi di elementi esposti alle intemperie devono essere realizzate in materiali in grado di sopportare l'azione degli agenti atmosferici quali sole e piogge, resistenti all'usura e duraturi. Tra i materiali più usati per la realizzazione di fontane ci sono: legno o bambù; poliresina (ovvero pietra artificiale); ghisa; conglomerato di cemento; marmo; granito; pietra; pietra ricostruita. Fontana da giardino: allacci e consumi Il funzionamento di una fontana da giardino richiede la circolazione di acqua ed un sistema di alimentazione.  Alcuni modelli, anche piuttosto semplici, si basano sul ricircolo della stessa acqua attraverso pompe a circolazione alimentate ad energia elettrica. Naturalmente l'allaccio deve essere agevole. Dove non si riesce a fare altrimenti si può ricorrere all'utilizzo di prolunghe per esterni, ma questo rende il lavoro meno professionale. Essendo la circolazione dell'acqua costante è conveniente optare per una pompa a risparmio energetico, che consentirà di contenere i consumi. Se presente anche l'illuminazione a LED della fontana sarà necessario predisporre l'impianto in modo che possa alimentare anche questa componente. Un'alternativa è costituita dalle fontane alimentate ad energia solare che si possono installare anche dove non si dispone dell'allaccio elettrico in prossimità. Possono essere dotate di batteria di accumulo che immagazzina energia per l'utilizzo notturno. Le fontane dotate di rubinetto invece richiedono sia il collegamento alla rete idrica da cui prendere l'acqua, sia lo scarico per smaltire quella non utilizzata. Costi per realizzare una fontana da giardino Valutare i costi di una fontana da giardino è necessario per capire se il budget a disposizione corrisponde al progetto che si ha in mente. Come sempre, essendoci così tante varietà di fontane da giardino risulta difficile stimare quale sia la portata della spesa da affrontare. Si spazia da piccole fontane da posizionare autonomamente in giardino a grandi fontane in materiali pregiati realizzate in base ad un progetto personalizzato. I costi per l'acquisto della fontana stessa dipendono soprattutto dalla tipologia, dalle sue dimensioni e dal sistema di funzionamento presente. Alcune tipologie di pompa sofisticate incidono notevolmente sul prezzo della fontana, ma sono spesso quelle che consentono di ridurre i consumi per cui si tratta di un investimento su cui vale la pena riflettere. Da considerare anche i costi per il trasporto della fontana, soprattutto se si tratta di soluzioni imponenti e delicate.  Oltre al costo della fontana ornamentale bisognerà calcolare il costo delle opere murarie da realizzare per l'installazione della stessa, così come i lavori necessari per realizzare l'allaccio all'impianto idraulico ed elettrico, inclusa la manodopera.
Giardino sul tetto: una copertura in verde ecofriendly
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Un giardino pensile ha principalmente una funzione architettonica ma ha effetti anche sul microclima dell'edificio. Costruire un giardino sulla copertura di palazzi, lastrici solari o su terrazze, oppure su coperture di garage trasforma completamente l'immobile, donandogli un'aria contemporanea e green friendly. Eppure i giardini pensili non sono una invenzione recente, basta pensare ai leggendari giardini pensili di Babilonia, una delle Sette meraviglie del mondo antico, ma sta prendendo sempre più piede in forma attualizzata negli edifici contemporanei. Si tratta infatti di una soluzione che permette di godere dei benefici del verde anche in contesti fortemente urbanizzati. Per realizzare un giardino pensile è necessario prima di tutto sottoporre a verifiche tecniche la struttura portante per accertarsi che sia idonea a supportare l'aggiunta di una soluzione di questo genere, considerando il peso del terreno, della vegetazione e dell'acqua che è in grado di trattenere. Da questi dati si potrà procedere alla progettazione del giardino pensile che potrà avere differenti caratteristiche in base alle esigenze e alla collocazione, con particolare attenzione alla scelta delle piante. Bisognerà assicurarsi poi che tutte le fasi della costruzione siano svolte a regola d'arte, in particolare l'impermeabilizzazione, al fine di scongiurare il rischio di infiltrazioni o altri danni all'edificio. Per questo è preferibile affidarsi a delle imprese specializzate nella realizzazione di giardini pensili. Scegli la tipologia di giardino sul tetto Ci sono diverse tipologie di coperture verdi che si differenziano per la vegetazione presente e di conseguenza per il sistema impiegato per la sua realizzazione e la manutenzione necessaria. Una di queste sono i giardini pensili intensivi, delle coperture verdi molto simili a giardini veri e propri, con prato ed una selezione accurata di specie vegetali realizzata sulla base delle caratteristiche di ogni pianta. Questa tipologia di giardini hanno pesi consistenti, mentre i costi per l'installazione e per la manutenzione superano quelli di un normale giardino realizzato sul suolo. Sono spazi fruibili, costituiti da tappeto erboso su cui possono essere introdotte strutture di arredo e pavimentazione. Tra la vegetazione si possono includere tappezzanti arbustive, specie cespugliose, anche con alberature di grandi dimensioni, oppure si possono realizzare orti per la coltivazione di frutta e verdura. Per via delle caratteristiche particolari, i giardini pensili intensivi richiedono una manutenzione regolare abbastanza intensa. L'irrigazione viene realizzata attraverso impianti a goccia o sistemi di subirrigazione. La seconda tipologia è costituita dai giardini pensili estensivi, detti anche tetti verdi. Hanno una struttura più semplice rispetto a quelli intensivi da cui differiscono per molti aspetti. Si tratta di coperture verdi per le quali vengono adottati processi naturali per l'irrigazione e la manutenzione. Questo genere di giardini pensili si realizza quando il tetto non deve essere utilizzato ed è equiparabile ad una semplice copertura.  La stratificazione da realizzare e di conseguenza lo spessore della copertura sono quindi ridotti rispetto ai giardini pensili intensivi, così come i costi di realizzazione. Richiedono bassa manutenzione ed hanno un fabbisogno nutritivo ridotto che viene soddisfatto con le sole precipitazioni atmosferiche. Una terza opzione è rappresentata dal giardino pensile inclinato, per molti versi simile ai giardini pensili estensivi che però si realizzano su coperture piane. Per la sua realizzazione sono necessari particolari accorgimenti tecnici per evitare l’effetto scivolamento. Indispensabile anche il contenimento del sistema al bordo tetto e il controllo dell'erosione del substrato soprattutto su inclinazioni molto elevate. Il verde viene realizzato con piante perenni a basso sviluppo e ad effetto tappezzante. Si può optare per tipologie di vegetazione di altezza limitata che richiedono scarsa manutenzione come piante sempreverdi resistenti al gelo e alla siccità. L'alternativa è la realizzazione di un semplice prato naturale. Esamina gli strati che compongono un tetto verde Nella stratificazione dei diversi materiali che costituiscono un giardino pensile, ognuno di essi ha una propria funzione specifica. In linea di massima questi strati sono: impermeabilizzante antiradice; strato drenante; sacchi di igroperlite; substrato colturale; vegetazione; impianto di irrigazione (per i giardini intensivi). I singoli strati devono essere realizzati in modo impeccabile affinché si generi un sistema con una buona funzionalità, senza causare ristagni d'acqua o terreno instabile.  Solo in questo modo la vegetazione potrà trovare il giusto nutrimento e vivere in buona salute. Considera i pro e i contro di un tetto verde Realizzare una copertura verde è vantaggioso per svariati motivi, sia per l’edificio che per le persone che lo abitano. Innanzitutto si recupera uno spazio altrimenti inutilizzato per portare un contatto con la natura anche in città, generando un impatto positivo sul paesaggio. L'effetto è benefico per la costruzione anche perché viene migliorato l'isolamento termico e di conseguenza si ottiene una regolazione della temperatura interna, sia in estate che in inverno, riducendo così il costo per l'alimentazione di sistemi di riscaldamento invernale e climatizzazione estiva. Si regola al tempo stesso l'umidità interna dell'edificio e si mitigano gli sbalzi termici. La costruzione subisce inoltre una crescita del proprio valore economico. Nonostante la realizzazione di un tetto verde sia una soluzione molto positiva per molti versi, non mancano alcuni lati negativi. Partiamo dai costi di realizzazione che possono essere piuttosto ingenti per superfici particolarmente vaste. A questo si aggiunge la necessità di manutenzione che si traduce in ulteriori costi per la gestione della copertura verde. Un altro svantaggio è il rischio concreto che si possano essere problemi di infiltrazione causati da errori di progettazione o esecuzione.  Queste particolari coperture verdi richiedono inoltre particolari strutture architettoniche che ne possano sopportare il peso. Consulta la normativa per i giardini pensili sul tetto Quando si vuole realizzare una nuova opera è sempre indispensabile consultare le normative vigenti così da poter procedere nel rispetto di esse.  La normativa di riferimento in Italia in materia di tetti verdi e giardini pensili è la norma UNI 11235:2015, dal titolo “Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e la manutenzione di coperture a verde”. Questa norma definisce i criteri di progettazione, esecuzione, controllo e manutenzione di coperture continue a verde, in funzione delle particolari situazioni di contesto climatico, di contesto edilizio e di destinazione d’uso.  Valuta i costi di realizzazione e manutenzione Il costo di un giardino pensile è fortemente orientato dal singolo progetto, dove ogni scelta incide sul preventivo. Perciò è utile determinare un budget di massima e richiedere un progetto che non si discosti troppo dalla cifra concordata.  Considerando i costi per metro quadro si comprende immediatamente che ad un prezzo più alto corrisponde un sistema più complesso. Si va da circa 70 €/mq per la realizzazione di una copertura con prato a circa 200 €/mq per la realizzazione di un giardino pensile con prato e alberi. Un altro elemento da valutare sempre è la manutenzione del tetto verde che comporta dei costi continuativi nel tempo.
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