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Articoli: Giardino ed Esterni

Arredare la terrazza per l’estate in modo moderno e organizzato
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Gli spazi esterni di casa prendono letteralmente vita in estate. È il momento in cui la terrazza diventa il fulcro della casa, in città o in vacanza, divenendo la cornice ideale per trascorrere momenti di relax o di convivialità. Arredare questo spazio outdoor in modo moderno ed organizzato diviene quindi imprescindibile per renderlo confortevole oltre che per dargli un aspetto attuale ed in sintonia con lo stile degli interni della casa.  Preparare la terrazza per l'estate donandole un aspetto di tendenza mantenendo un alto livello di confort presuppone l'utilizzo di elementi di qualità, preferendo soluzioni dal design essenziale che si distinguono per l'utilizzo di linee pulite e materiali durevoli, resistenti all'azione del sole e degli agenti atmosferici. Per arredare la terrazza di casa come un professionista, ottenendo spazi moderni, accoglienti e piacevoli da vivere ci sono diverse fasi da prevedere: disposizione degli elementi d'arredo; aggiunta di complementi d'arredo; inserimento di piante; installazione di luci. Inoltre, è importante la scelta di colori e texture di ciascun elemento utilizzato per l'arredamento della terrazza, al fine di ottenere un insieme armonioso. Per raggiungere l'obiettivo è necessario evitare il superfluo, evitando la presenza di elementi fuori stile. Una terrazza moderna e ben organizzata aumenta notevolmente la bellezza ed il valore dell'immobile per cui vale la pena investire nell'arredamento di questa area esterna di casa. Terrazza moderna: seguire disposizioni casuali In vista dell’estate per arredare una terrazza in modo moderno occorre procedere con ordine, così da avere un piano da seguire e curare ogni aspetto nella maniera migliore. Per cominciare bisogna pensare alla scelta e alla distribuzione degli arredi da esterni in rapporto allo spazio disponibile. Fondamentale acquistare arredi da esterni dalle linee contemporanee e proporzionati alla superficie della terrazza. Arredi outdoor moderni disposti in modo casuale consentono di creare ambienti informali in cui ognuno può prendere liberamente posto per momenti di condivisione da trascorrere in terrazza. Anche un piccolo spazio viene così valorizzato attraverso la disposizione dei mobili. La disposizione casuale degli arredi rappresenta un modo di sfruttare lo spazio con la massima libertà, adattandosi anche a zone complesse da arredare. Si tratta infatti di una soluzione ideale per risolvere brillantemente l'arredamento di terrazze dalla forma irregolare, poiché l'assenza di un ordine rigoroso nella disposizione dell'arredamento fa percepire in modo meno evidente difetti come una superficie dalla forma atipica o asimmetrica. Seguendo questo principio, i lettini su cui adagiarsi per prendere il sole possono essere distribuiti in modo libero in diverse aree della terrazza per occupare al meglio lo spazio. Allo stesso modo, una serie di poltroncine o sedie outdoor disposte intorno ad un tavolo senza un ordine preciso conferiscono alla terrazza ha un aspetto moderno e dinamico, che invoglia a permanere all'aperto. Terrazza moderna: utilizzare essenziali complementi d’arredo Utilizzare complementi d’arredo dalle linee essenziali quando si realizza l'arredamento della terrazza per l’estate contribuisce a conseguire un risultato moderno ed organizzato.  L'effetto dato dall'aggiunta di accessori ed elementi decorativi deve quindi essere molto leggero. Sono da evitare complementi d'arredo dai colori particolarmente vistosi o impreziositi da lavorazioni molto elaborate, poiché non si integrerebbero in maniera armoniosa con un contesto dalle linee molto essenziali. Nella scelta dei complementi d'arredo per la terrazza moderna è preferibile quindi optare per la massima semplicità, senza rinunciare a qualche dettaglio decorativo. Per ottenere uno stile epurato, orientato verso il minimalismo, si andranno ad aggiungere all'arredamento della terrazza soltanto pochi ed essenziali accessori e complementi d'arredo adatti all'utilizzo in ambienti esterni, tra i quali: cuscini per esterni; plaid; tappeti da esterni; lanterne da esterni; decori murali per esterni piante ornamentali; luci per esterni. Terrazza moderna: puntare su pochi colori Un trucco per arredare la terrazza per l’estate in modo moderno è limitare la palette cromatica a poche nuance differenti. Quando si elabora il proprio progetto di arredamento la scelta dei colori è infatti un passaggio indispensabile per la riuscita finale. Colori neutri e tonalità soft declinate su arredi e complementi outdoor consentono di avere una terrazza dall'aspetto sobrio ed attuale. Lo stesso discorso vale anche per le finiture come pavimenti, pitture e rivestimenti murali che vanno a costituire lo sfondo all'arredamento della terrazza. Terrazza moderna: inserire solo piante verdi Le piante sono un altro elemento da utilizzare sempre per completare in maniera impeccabile l'arredamento della terrazza e prepararla così per l’utilizzo in estate. Circondarsi di verde rende gli ambienti esterni come le terrazze più gradevoli ed accoglienti. Le piante apportano infatti quel tocco naturale che aggiunge un po' di freschezza e vivacità all'atmosfera. Inserire solo piante verdi in terrazza dona uniformità ed è una soluzione perfettamente in linea con un arredamento dallo stile moderno. Per organizzare le piante in una terrazza moderna è fondamentale la scelta dei vasi e dei sistemi di installazione, da valutare a seconda dello spazio disponibile. Alcuni dei vasi e porta vasi per esterni da usare per l'arredamento della terrazza sono: vasi per piante sospese; porta vasi free standing; porta vasi da fissare a parete; fioriere grandi da esterno; fioriere da ringhiera. Mescolare differenti tipologie di vasi e supporti per piante è una buona strategia per avere del verde in diverse aree della terrazza, riempiendo anche lo spazio verticale, ed ottenere un effetto variegato.  Anche le specie di piante da inserire nella terrazza moderna vanno selezionate con cura, considerando che il risultato ottenuto varia molto in funzione della forma e del colore delle foglie. Terrazza moderna: arricchire con le luci Infine, come ultimo passaggio per arricchire l'arredamento della terrazza per l’estate non possono mancare dei punti luce. A seconda delle dimensioni e della conformazione dello spazio si possono studiare diverse soluzioni per l'illuminazione di esterni. Le luci LED sono quelle su cui puntare poiché assicurano buona efficienza a bassi consumi anche all'aperto. Per illuminare bene la terrazza in modo moderno si potranno utilizzare diverse tipologie di sorgenti luminose come: lampade da terra per esterni; lampade a parete per esterni; lampade da tavolo per esterni; faretti da esterni. L'installazione di lampade o faretti solari, invece, risulta vantaggiosa quando non si dispone dell'impianto elettrico in terrazza. Per lo stesso motivo si può considerare anche l'utilizzo di lampade ricaricabili da esterni che hanno il vantaggio di essere portatili. Oggi si possono trovare facilmente anche lampade led di design ricaricabili con cui aggiungere un tocco decorativo e moderno alla terrazza.
Prato in giardino: una morbida isola verde outdoor
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Chiunque si sia cimentato con la coltivazione di un prato si sarà chiesto come ottenere un manto erboso uniforme, un prato in cui l'altezza ed il colore verde dell'erba sono perfettamente omogenei. Un trucco per ottenere un prato all'inglese privo di imperfezioni è utilizzare diverse tipologie di semi tra le quali: agrostis; festuca; lolium (detto anche loiessa, loglio o loietto); poa; mescolare qualcuna di queste specie, anche se non necessariamente tutte, aumenta le possibilità di ottenere un risultato soddisfacente ovvero un bel prato verde e privo di fiori. Importante anche il momento dell'anno in cui si esegue ogni lavorazione sul prato. I periodi migliori per la semina del prato sono la primavera e l'autunno poiché grazie alle temperature più miti si riesce a mantenere il terreno umido, condizione necessaria affinché i semi possano germogliare. Prima della semina il terreno deve essere opportunamente lavorato in profondità in modo da eliminare gli infestanti e successivamente concimato. La semina del prato si può eseguire a mano o utilizzando attrezzi come spargisemi o spandiconcime, aggiungendo anche della sabbia per una distribuzione più uniforme. Una soluzione alternativa alla semina è la posa di prato a rotoli che una volta attecchito avrà un aspetto molto gradevole e si potrà trattare allo stesso modo di un prato seminato. Per ottenere un prato all'inglese perfetto è necessario lavorare molto, praticando una manutenzione costante che si articola in diverse operazioni: irrigazioni abbondanti; concimazioni con sostanze fertilizzanti; tagli con frequenza settimanale a circa 5 cm; eliminazione delle erbacce, sia manualmente che con diserbanti; aerazione del terreno con appositi attrezzi detti scarificatori dotati di lame o punteruoli. Prato verde in giardino: trasemina e trapianti puntuali Il prato può essere danneggiato per diverse cause, come fenomeni atmosferici oppure in seguito all'azione di animali domestici. In questi casi si possono presentare delle chiazze in cui l'erba ha bassa densità oppure risulta bruciata o dei veri e propri buchi. Per riparare i punti in cui il pianto risulta danneggiato si può intervenire con diverse soluzioni al fine di ripristinarlo. Una delle possibilità per ripristinare il prato è la trasemina. Si tratta di un intervento economico che consiste nel seminare dei miscugli per rigenerazione, una combinazione di semi differenti che riescono a sistemare in poco tempo i difetti del prato. Come per la normale semina anche per dopo la trasemina si procede con la concimazione e l'aggiunta di terriccio da distribuire con un rastrello. L'ultimo step necessario è il passaggio di un rullo per rafforzare l'inserimento dei semi nel terreno. Irrigazioni frequenti aiuteranno i semi a germogliare ed in qualche settimana il prato sarà riparato. In alternativa, quando le aree danneggiate sono piccole si può procedere con dei trapianti puntuali. Per questo intervento si possono utilizzare dei pezzi di prato presi da zone periferiche o dal bordo delle aiuole. Occorre quindi rimuovere una porzione di prato della misura dello spazio da coprire utilizzando una vanga e posizionarla nel punto danneggiato.  Se le zone in cui il prato è danneggiato sono molto ampie è possibile intervenire con l'inserimento di pezzi di zolle di prato a rotoli nuove, rimuovendo precedentemente il prato danneggiato per portare il terreno a livello.  Prato verde in giardino: concimazione accurata Una concimazione adeguata del prato consentirà di vedere crescere l'erba in maniera uniforme. Trovare la giusta misura risulta fondamentale, pertanto bisogna fare attenzione a non eccedere nel dosaggio ma anche a non essere troppo parsimoniosi. Si possono trovare concimi liquidi o granulari adatti al prato. Quello liquido può essere sparso utilizzando una pompa a spalla, un carrello irroratore o un semplice annaffiatoio. Il concime granulare invece si può spargere a mano o con un apposito spargiconcime cercando sempre di effettuare una distribuzione uniforme. Per avere la massima efficacia è necessario concimare il prato qualche giorno dopo la rasatura quando il terreno è asciutto ed annaffiare successivamente. I concimi da utilizzare per fertilizzare il prato all'inglese sono vari. Quelli contenenti sostanze come l'azoto, il fosforo ed il potassio assicurano la colorazione verde dell'erba che rende il prato più bello da vedere ed aiutano le radici a svilupparsi. Inoltre è sempre benefica per il prato la presenza nei concimi di altri microelementi come ferro e zinco così come zolfo, magnesio e calcio. Spesso sono presenti anche sostanze organiche che aiutano il prato nella sua crescita. Per questo bisogna sempre leggere attentamente l'etichetta del prodotto ed assicurarsi che sia idoneo. Per un prato sano e resistente le concimazioni non vanno eseguite troppo spesso e va rispettata una frequenza regolare. Concimare da 2 a 4 volte all'anno il prato dovrebbe essere sufficiente per dare tutti i nutrienti necessari. Prato verde in giardino: irrigazione continua ad hoc Per un prato dall'aspetto uniforme se si opta per l'irrigazione manuale questa andrebbe eseguita regolarmente ogni giorno. Assicurarsi di bagnare il prato in maniera omogenea ed abbondante, in modo che l'acqua possa arrivare in profondità è fondamentale per creare il giusto microclima. Questo però può rivelarsi faticoso e non dare i risultati sperati se non si riesce ad essere efficaci. Se la superficie del prato è ampia conviene installare un impianto di irrigazione automatizzato che consentirà di risparmiare tempo e fatica ed ottenere al tempo stesso risultati impeccabili. Per un'irrigazione del prato ad hoc si utilizza un impianto di irrigazione a pioggia da programmare e gestire in tutta comodità, anche quando ci si allontana da casa. Prato verde in giardino: cura e costanza dei tagli Per un perfetto prato all'inglese il taglio è un rituale immancabile. Utilizzare un tagliaerba automatico renderà questa operazione più semplice ma per piccole superfici il tagliaerba manuale va benissimo.  L'altezza dell'erba si può scegliere con libertà ma bisogna considerare che sotto i 3 cm l'erba nei mesi estivi rischia di bruciarsi facilmente. Per evitare questo inconveniente nella stagione calda si può lasciare quindi il prato un po' più lungo. Tagliare il prato è la manutenzione più frequente da eseguire. Per un prato impeccabile la rasatura andrebbe eseguita una volta a settimana. Eseguire tagli a cadenza costante permette di avere sempre il prato in uno stato ottimale rendendo l'operazione più rapida e semplice. Prato verde in giardino: scarificatura meticolosa Eseguire la scarificatura del prato significa rimuovere il muschio e le erbacce aerando il suolo allo stesso tempo. Per questa operazione si utilizza lo scarificatore o arieggiatore, un attrezzo specifico che presenta lame o punteruoli. Un'alternativa sono le scarpe dotate di lame da indossare per calpestare il terreno, ma per svolgere questa operazione in poco tempo conviene utilizzare uno scarificatore elettrico. La superficie del prato deve essere scarificata per evitare che si formi uno strato di muschio ed erbacce che impedisce al terreno di ossigenarsi. Questo procedimento danneggia anche lo stesso prato che se in buona salute riuscirà a rigenerarsi in poco tempo.  Per una buona manutenzione del prato è sufficiente realizzare questo intervento così invasivo una volta all'anno.
Spazi esterni? Rinnovarli seguendo 5 pratici consigli
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è una prassi ormai consolidata, specialmente per chi vuole presentare la propria casa ben organizzata e curata già nel suo aspetto esteriore. Questo approccio denota dedizione e grande riguardo per i dettagli che sono immediatamente percepibili e che sono il reale filo di congiunzione tra le superfici in e out di una dimora. Valorizzare e rendere accogliente un’abitazione significa infatti pensare ad un progetto completo, per creare una continuità di stile in un contesto globale, che va al di là dei confini murali che la definiscono. Con il tempo però quest’aspetto può venire leggermente trascurato poiché dedicarsi ad un relooking indoor è sicuramente più semplice vivendoci costantemente. Ma gli spazi esterni? Affidandosi a dei pro competenti, rinnovarli seguendo 5 pratici consigli sarà un gioco da ragazzi e con poca spesa e fatica si potranno realizzare degli ambienti davvero straordinari e da fruire in maniera più continuativa e in pieno ralax. Gli elementi da considerare, per rinnovare gli spazi outdoor come se fossero interni, riguardano: i tessuti: l’illuminazione; i materiali; i colori; gli accessori. Spazi esterni: arreda con i tessuti I tessuti sono da sempre dei perfetti alleati per arredare spazi outdoor come se fossero un ambiente interno. Osservare divani e poltrone con morbidi cuscini in cotone, pouf in pelle o tappeti in fibre naturale, rimanda nell’immediato la nostra mente ad un soggiorno progettato in un living di casa. Utilizzare questo elemento in luoghi esterni, faciliterà le operazioni per il loro rinnovo, facendo propendere il progetto d’arredo verso orientamenti stilistici differenti. I consigli dei pro riguardano una molteplicità di componenti che definiscono la scelta di un tessuto, ma quattro in particolare sono da considerare nell’immediato, ancor prima delle opzioni di colori, pattern, trama o morbidezza. I fattori principali da valutare, per la scelta del tessuto più idoneo ad un’area esterna, devono essere: impermeabilità; idrorepellenza; antimacchia; antibatterico. Dovendo fronteggiare ogni tipologia di agente atmosferico, ciascuno dei suddetti elementi diventa fondamentale per capire quale tessile resisterà al meglio a tali sollecitazioni, rendendosi il più adatto e duraturo nel tempo. Stabilito questo, ogni fantasia e nuance diventeranno perfette per rinnovare con poche mosse, spazi esterni più classici, contemporanei, etnici o minimalisti.   Spazi esterni: punta sull’ illuminazione L’illuminazione è un ulteriore punto su cui focalizzarsi per rinnovare uno spazio outdoor. Consiglio utile da seguire poiché con oggetti e prodotti contemporanei, diventa davvero immediato inserire dei punti luci efficaci e di design in progetti per esterni di tendenza. E’ naturale che illuminare un ambiente come un patio, un balcone, una terrazza o un giardino significhi farlo al crepuscolo o in tarda serata quando l’atmosfera diventa ancor più accogliente, grazie a lampade da tavolo, luminarie aeree o da terra. Con sistemi a ricarica solare o tramite usb non è più necessario ricorrere ad un impianto elettrico fisso e permanente. Inoltre con le infinite forme presenti oggi sul mercato, ideare delle zone chic e di stile con elementi luce particolari e originali, è cosa molto semplice e spontanea. Questi prodotti si abbinano perfettamente ad ogni soluzione per arredare spazi outdoor come se fossero un ambiente interno, attraverso un minimo rinnovo, economico e di grande effetto. Spazi esterni: osa con i materiali Le commistioni di materiali sono un altro dei pratici consigli che i pro indicano da seguire, quando si pensa di rinnovare e arredare gli spazi esterni come se si trattasse di un ambiente di casa. Giocare con differenti opzioni di tipo materico per rivestimenti, mobili e accessori, aiuta immediatamente a rendere più accattivante un’area outdoor e a differenziare le varie funzioni al suo interno. Legno, cemento, resine o piastrelle hanno la capacità, in progetti ben ideati, di abbinarsi in modo eterogeneo ma armonico, quindi perfetto per aggiornare il look di uno spazio all’aperto che necessità di uno svecchiamento. Tra le 5 soluzioni citate, è sicuramente la più invasiva e costosa, anche se molto spesso necessaria per movimentare realizzazioni comuni e un po' scontate. Spazi esterni: stupisci con i colori Quando si è soddisfatti delle scelte materiche per gli arredi, della disposizione dei complementi e dalla luce presente, ma manca ancora quel certo non so ché agli spazi esterni da rinnovare, allora perché non stupire con i colori? A volte sperimentare con tinte inusuali ed eccentriche spaventa un po' e di solito ci si attesta sull’utilizzo di colori neutri e chiari che risultano essere sempre efficaci ed eleganti. Tuttavia, rinnovare con decisione degli spazi outdoor come se fossero degli ambienti interni, richiede necessariamente un pizzico di coraggio. Azzardare con tinte forti può avere molti significati e non limitarsi al solo inserimento di optional e accessori multicolor. Gli elementi da colorare, per rinnovare e arredare una zona outdoor trendy, infatti devono anche riguardare: i pavimenti; le pareti; le ringhiere; le coperture. Non siete convinti? Provare per credere. Spazi esterni: completa con accessori Ultimi della lista, ma come sempre importantissimi a conclusione e completamento di progetti di home decor, sono gli accessori. Così come negli ambienti interni, anche in spazi esterni riescono ad arricchire e ultimare ideazioni sensazionali per rinnovare le varie aree di casa. Candele, vasi, fiori, centri tavola, libri e specchi, aiutano a personalizzare e a rendere intimo tutti i luoghi oggetto di intervento e con un piccolo budget rendono davvero particolare ciascuna realizzazione. Altri elementi aggiuntivi, che possono diventare dei prodotti temporanei, riguardano la categoria dell’accessorio extra ma funzionale e removibile all’occorrenza. Stufe e camini da esterno in bioetanolo, barbecue attrezzati o grandi ombrelloni e vele oscuranti, rientrano in tale settore e adempiendo alla loro mansione per il tempo necessario, rinnovano al contempo gli spazi outdoor in modo sorprendente. Le zone verdi di casa vengono completamente aggiornate e arredate, trasformandosi in soggiorni o living a tutti gli effetti, ma da godere appieno con la bella stagione all’aperto e condividendole con amici e familiari.
Progetto balcone: arredare con i fiori una zona outdoor
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Arredare con i fiori una zona outdoor è un modo naturale per organizzare un progetto balcone, quando la bella stagione è ormai arrivata. Sedie, sdrai e tavolini fanno capolino nelle varie aree esterne di casa, piccole o grandi che siano, per poter godere appieno dei momenti di relax pomeridiani o serali in compagnia di un buon libro o di familiari e amici. Ma abbellire e rendere davvero unica queste oasi casalinghe di quiete, sottintende una pianificazione anche a livello di vegetazione adatta, per poter realizzare un perfetto balcone fiorito, da curare e ammirare quotidianamente. Le soluzioni da attuare sono moltissime e tutte caratterizzate da idee creative e personali per arredare con i fiori una zona outdoor sensazionale.  Ciascuna, tuttavia, è comunque definita da step unici e ben chiari da rispettare, da valutare sempre per non incappare in errori durante le fasi esecutive della progettazione. Gli step da seguire, per realizzare un perfetto angolo di paradiso in casa fiorito e pieno di vita, riguardano: la tipologia delle piante da usare; la cromia della vegetazione da inserire; la valutazione dello spazio disponibile; la scelta dei vasi da collocare; la disposizione di fiori. Balcone fiorito: fiori annuali stagionali o piante perenni In un progetto per un balcone fiorito di casa, va in primis valutata la scelta della tipologia delle piante da usare e fare una distinzione tra fiori annuali stagionali o piante perenni. I primi seguono e compiono il loro ciclo di fioritura in una stagione predefinita con un’esplosione di colori e profumi in modo particolare nel periodo primaverile ed estivo. Per questo motivo, e per le dimensioni più contenute, sono molto apprezzate per arredare un perfetto balcone di casa dove la molteplicità di nuance è ideale per progettare anche piccoli spazi e renderli accoglienti e bellissimi a livello estetico. La maggior parte di questi fiori ha una durata limitata e dopo appunto una stagione vanno sostituti con piantine giovani e pronte per ricrescere donando look sempre diversi a un’area outdoor privata. Le piante perenni, relativamente più grandi, hanno un ciclo vitale che non termina come per le annuali, ma che vede un periodo di riposo durante l’inverno, per poi rinascere nella stagione primaverile con germogli e nuovi boccioli. La decisione verso questo tipo di vegetazione per un arredare un balcone fiorito, implica una cura maggiore e continuativa, sicuramente più adatta a chi possiede un pollice verde spiccato. Inoltre è un tipo di flora che permette di arredare un balcone sotto molteplici aspetti e anche quando la fioritura non è più presente, specialmente su pareti tappezzanti o dove si desidera un mantenere un’atmosfera naturale durante tutto l’anno. Balcone fiorito: monocromatico o multicolor Anche la cromia della vegetazione da inserire in un balcone fiorito è molto importante nelle fasi di un progetto per esterni. Monocromatico o multicolor sono opzioni che determinano lo stile che si vuole conferire ad una zona esterna di casa e che molto spesso richiama l’orientamento estetico già utilizzato indoor. Soluzioni in un’unica tonalità sono ideali in un contesto più contemporaneo e minimalista, dove non si vogliono creare troppo accenti di colori ma mantenere un clima sobrio, elegante ed essenziale. In molti progetti balcone vengono addirittura inserite piante quasi esclusivamente in “verde” dove i piccoli fiori impercettibili donano un minimo tocco di colore controllato, equilibrato ma d’effetto. In situazioni più tradizionali, dove il tripudio di infiorescenza diventa il vero protagonista per arredare un balcone fiorito di casa, allora più colori uniti insieme sono perfetti per creare delle macchie intrecciate di tonalità a contrasto molto allegre, vistose e appariscenti. Balcone fiorito: piante singole o piccole aiuole Le idee per collocare piantine, alberelli o un mix e match di fiori ed essenze variano da proposte dove piante singole hanno la capacità di arredare in piena autonomia a piccole aiuole costruite e che seguono schemi geometrici più completi e ben precisi. Gli elementi per una scelta ponderata, per realizzare un perfetto balcone fiorito, dipendono: dal gusto personale dei padroni di casa; dalla capacità di mantenere rigogliosa e in ordine la vegetazione; dallo stile che si intende seguire; dalla metratura di cui si dispone. Ciascuna caratteristica aiuta a capire quale tra le due alternative sia la più vantaggiosa in ogni progetto e che massimizzerà lo spazio da decorare, con un esito finale dall’aspetto curato e di tendenza. Balcone fiorito: vasi da appoggio o balconette La scelta dei vasi da collocare in un progetto balcone, può non sempre rivelarsi cosa facile e immediata da decidere; questo perché molteplici elementi vanno presi in considerazione durante il loro acquisto. I fattori che caratterizzano un contenitore per fiori e piante così importante, essenzialmente riguardano: la forma; il materiale; il colore; la dimensione; la tipologia di posa. Se i primi tre aspetti sono assolutamente dettati da scelte personali e il quarto dalla grandezza e metratura a disposizione da arredare, la tipologia di posa in un balcone fiorito varia a seconda del tipo di vegetazione che si intende utilizzare e dalla composizione programmata globale. I vasi da appoggio sono perfetti per piante più consistenti e che necessitano di una maggiore quantità di terriccio per crescere. Sono inoltre impeccabili quando si pensa di creare una struttura composita che ha bisogno di recipienti di vario tipo da dislocare secondo disegni ben precisi. I vasi appesi, le cosiddette balconette, sono invece degli ottimi escamotage per chi desidera inserire un tocco di natura nel proprio angolino outdoor, ma senza sottrarre spazio importante per arredare anche dei complementi a integrazione dell’idea progettuale. Le essenze floreali più adatte per questa alternativa sempre in voga, sono quelle a cascata. Scenografiche e meravigliose in un’esultanza di geometrie e colori sanno da sole arredare appieno un perfetto balcone fiorito creando un decoro a corona che segue l’andamento del parapetto. Balcone fiorito: rampicanti o piante sospese La disposizione dei fiori, in un’area esterna di casa, oltre alle più tipiche realizzazioni, può seguire andamenti differenti per chi ama contornarsi di piante e vegetazione in generale su ciascuna superficie disponibile. Un balcone fiorito con rampicanti o piante sospese vivacizza l’andamento di uno spazio outdoor sempre in movimento dove la natura trova posto per crescere in svariati modi. Le piante sospese o anche chiamate vasi pensili, denotano invece un’idea filosofica legata alla possibilità di far vivere i fiori su fluttuanti contenitori aerei leggeri ed evanescenti pur essendo un elemento strettamente legato alla terra. Un orientamento zen che ben si presta a nuove interpretazioni per un balcone fiorito di successo.
Cose da fare per aprire la piscina
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Quando è in arrivo la bella stagione e le temperature primaverili riscaldano piacevolmente le giornate, si deve iniziare inevitabilmente a stilare una lista di tutto ciò che deve essere effettuato per riportare a nuova vita gli spazi esterni di casa. In modo particolare, quando si deve riaprire una piscina, dopo il lungo periodo invernale, è necessario avere un piano d’azione sequenziale e programmato su come gestirla, tenendo bene a mente le corrette operazioni da effettuare, per non incappare in interventi di riparazione consistenti per una male organizzazione del lavoro. La procedura per preparare la piscina richiede le seguenti fasi operative: rimozione e lavaggio della copertura; pulizia di fondo e pareti; igienizzazione dell’impianto di filtraggio; purificazione dell’acqua tramite clorazione; controllo e stabilizzazione del ph. Il momento più giusto per eseguire la manutenzione della piscina e che si ripete necessariamente ogni anno, ha tempistiche diverse in base al luogo e all’altitudine a cui si trova la piscina. Sarebbe comunque bene intraprendere i lavori di pulizia e riattivazione già nel mese di aprile, se le condizioni climatiche lo consentono, per evitare di dover faticare nella rimozione di una gran quantità di microrganismi, alghe e funghi, che con l’aumento delle temperature outdoor proliferano maggiormente sia sul fondo che sulle pareti della piscina stessa. Piscina: rimuovere e ritirare la copertura Se la piscina è stata giustamente rivestita e riparata con un telo apposito rinforzato e a prova delle temperature invernali, sarà molto semplice rimuovere e ritirare la copertura in primavera e riporla con le dovute accortezze per poterla poi riutilizzare alla fine della stagione balneare. È inevitabile che sulla sua superficie si sia formata e raccolta della sporcizia, nonché dei ristagni di acqua piovana. Per evitare che durante la rimozione della copertura della piscina qualche elemento cada nella piscina stessa la procedura prevede: una prima raccolta per l’eliminazione di residui, con spazzole apposite a setola morbida; la rimozione del telo e la sua igienizzazione approfondita su entrambi i lati con acqua, sapone detergente neutro e panni non abrasivi; una risciacquata accurata, anche per mezzo del getto soft di un’idropulitrice, che elimini la schiuma in eccesso; un’asciugatura perfetta sotto il sole per evitare che polvere o insetti vi si attacchino sopra e la sporchino nuovamente. Al termine di queste operazioni sarà possibile ripiegare la copertura e riporla nell’apposita sacca contenitiva per tutto il tempo necessario. Piscina: igienizzare fondo e pareti Lo step successivo per rimettere in moto una piscina riguarda le azioni per pulizia del fondo e delle pareti. Questa fase è particolarmente importante e deve essere compiuta in maniera minuziosa e puntuale per lasciare completamente linda ogni porzione prima di reintegrare con acqua pulita la vasca intera. Infatti un completo ricambio dell’acqua con una pompa a immersione non è sempre necessario e nella maggior parte dei casi è sufficiente svuotare solo la metà della piscina. L’incrostazione accumulatasi durante l’inverno può essere più o meno corposa a seconda dell’azione portata a buon fine dal liquido antibatterico e antialghe depositato in autunno. In ogni caso un minimo di residuo sarà inevitabile trovarlo e pertanto risulterà indispensabile effettuare una pulizia con cura. Per una pulizia del fondo e delle pareti della piscina occorre utilizzare: ad un aspiratore elettrico, con tubo snodato per arrivare a pulire anche i punti più difficili; ad una spazzola di diverse dimensioni intercambiabili, con la duplice funzione di rimuovere quella patina verdognola superficiale su fondo e pareti, con conseguente aspirazione; ad un pulitore manuale, sicuramente più economico ma che richiede necessariamente più forza e tempo. Piscina: eseguire la clorazione Risulta indispensabile ad ogni inizio stagione, la clorazione d’urto per eliminare e ossidare le sostanze presenti nell’acqua stessa che la contaminano, con un suo successivo ed eventuale ricambio parziale, specialmente se una volta scoperta la piscina ci si accorge che l’acqua è particolarmente sporca e melmosa, a causa di: batteri e funghi presenti nell’acqua; sporco introdotto dal vento; ristagno dell’acqua piovana; bassa presenza di calcio e magnesio. L’iter per eseguire la clorazione della piscina prevede: l’impiego di una quantità di cloro pari a 15 - 20 g/mc diluita e versata uniformemente sulla superficie della piscina; un’azione attiva di almeno 10-12 ore perché se ne vedano gli effetti e con impianto di filtrazione acceso; una ripetizione quindicinale se l’acqua rimane verdognola, conseguenza della proliferazione di batteri ed elementi organici che persistono. Eseguiti questi passaggi si deve analizzare il livello di cloro residuo che dopo un corretto trattamento deve essere rientrato e compreso tra 0,7-1,5 ppm. Se la trasparenza non è ancora perfetta, a causa di alcune micro particelle ancora presenti, sarà necessario attivarsi con un’operazione di flocculazione, in pastiglie o in liquido, che addensa gli inquinanti che vengono poi catturati e trattenuti dal sistema di filtraggio. Piscina: pulire l’impianto di filtraggio Il sistema di filtrazione di una piscina è formato solitamente da uno o più pre-filtri, cestello e un’elettropompa, con lo scopo di aspirare l’acqua, ripulirla dalle impurità e reintrodurla nella vasca trattenendo lo sporco. Dopo le operazioni sopra descritte per preparare la piscina per la primavera ed estate, occorre pertanto pulire l’impianto di filtraggio in modo scrupoloso poiché ha aiutato nelle procedure di igienizzazione della struttura e dell’acqua della vasca contenitore, intrappolando detriti e sporcizia. Nel dettaglio si dovrà: disattivare la pompa di filtrazione; chiudere le valvole di aspirazione; estrarre il cestello dal vano di contenimento; sciacquarlo e detergerlo con cura; riposizionarlo nel suo vano apposito; aprire nuovamente le valvole; attivare la pompa. In questo modo l’acqua della piscina sarà sempre perfetta e tersa, pronta per essere utilizzata al meglio. Piscina: controllare ph dell’acqua Ultimo passaggio ma non meno importante rispetto agli altri, è il controllo del ph dell’acqua che deve essere compreso tra 7,2 e 7,6 affinché l’azione del cloro possa essere massima in ogni momento e in modo che la piscina possa dirsi davvero pronta per essere utilizzata. I fattori che tendono a far innalzare questo livello sono molteplici e differenti, ma sostanzialmente riguardano: il clima eccessivamente umido e caldo una temperatura dell’acqua troppo elevata; l’uso di alcuni prodotti poco adatti la pioggia e il vento. Se il valore del ph supera l’8,2 è necessario attivarsi per abbassarlo con l’impiego di sostanze come l’acido solforico o il bisolfato di sodio che acidificano l’acqua con il beneficio di evitare la formazione di cloruri. I tempi di filtrazione dovranno essere più frequenti sino al ristabilimento del ph stesso e i filtri, in questo frangente, dovranno essere igienizzati con maggiore sistematicità.
Impianto di irrigazione interrato: cosa c’è da sapere
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Innaffiare il prato del giardino di casa può essere un compito impegnativo. Per questo automatizzare l'irrigazione installando un impianto automatizzato è sicuramente un'opzione da valutare per una cura del prato efficace e senza stress. Installare un impianto di irrigazione interrato consente di poter dosare al meglio le quantità d'acqua così come effettuare una distribuzione equamente ripartita nelle diverse aree, oltre alla comodità data dal poter programmare le irrigazioni nei periodi in cui ci si assenta da casa.  L'impianto di irrigazione interrato è molto pratico. Non ci sono tubi a vista e se si utilizzano irrigatori a scomparsa l'effetto è molto discreto. Si tratta di impianti piuttosto semplici, che si possono progettare e realizzare in autonomia ricorrendo al fai da te. Basterà avere una buona manualità e seguire delle linee guida per ottenere un impianto ben fatto. Quando si progetta l'impianto di irrigazione interrato è utile creare uno schema partendo dalla superficie complessiva da irrigare e segnando il punto da cui può partire l'impianto, dove sarà installata la centralina. Sullo stesso schema vanno poi riportati gli irrigatori da utilizzare distribuendoli tenendo in considerazione il raggio che sono in grado di coprire e cercando di realizzare un percorso lineare. Il criterio da seguire è quello di coprire interamente l'area da innaffiare, partendo dalla distribuzione degli irrigatori lungo il perimetro, per poi aggiungere altri irrigatori nelle zone centrali. La posizione degli irrigatori deve essere assegnata in modo che il getto di uno si sovrapponga leggermente a quello adiacente. Nella progettazione dell'impianto di irrigazione interrato per giardino è fondamentale quindi stabilire correttamente posizione irrigatori considerando le caratteristiche: irrigatori da 90° da posizionare negli angoli; irrigatori da 180° lungo il perimetro; irrigatori da 360° nelle aree centrali. Se lo schema è stato ben realizzato il passaggio dalla progettazione alla realizzazione procederà in modo spedito ed in poco tempo si potrà beneficiare di un impianto di irrigazione interrato nel proprio giardino. In alternativa, si può contattare una ditta specializzata in giardinaggio che predisporrà l'impianto in maniera professionale.  Impianto di irrigazione interrato: pro e contro Prima di installare un impianto di irrigazione interrato per innaffiare il prato in giardino è giusto valutare i pro ed i contro di questa soluzione in modo da agire con consapevolezza.  Alcuni dei vantaggi dell'installazione di un impianto di irrigazione interrato sono: consumo idrico ridotto; gestione semplificata; possibilità di programmare le irrigazioni impostando tempi, aree e durata delle irrigazioni; possibilità di assentarsi da casa per dei periodi senza preoccuparsi dell'irrigazione; è una soluzione poco invasiva e silenziosa; migliora la qualità del prato; aumenta il valore dell'immobile. I vantaggi che l'installazione di impianto di irrigazione interrato apporta al giardino sono quindi molti. Riguardo ad alcuni degli svantaggi dell'impianto di irrigazione interrato possiamo individuare: richiede un'installazione a regola d'arte; possibili rischi derivanti da gelate; necessità di effettuare uno scavo per l'installazione interrata. Nonostante in via teorica i pro superino ampiamente i contro, per ogni caso bisogna fare una valutazione specifica. Impianto di irrigazione interrato: componenti essenziali Per poter realizzare un impianto di irrigazione interrato senza problemi è utile conoscere tutte le componenti necessarie, in modo da potersi procurare tutto l'occorrente. Ogni impianto di irrigazione interrato è composto da: centralina o programmatore; elettrovalvole; sensore di pioggia; irrigatori interrati, di tipo pop-up (o statici), a turbina (o dinamici); tubi in polietilene o in PVC da interrare; raccordi; valvole di drenaggio. Mentre la centralina sarà sempre una indipendentemente dalle dimensioni del prato, la quantità di elementi necessari alla realizzazione dell'impianto di irrigazione interrato varia in base all'area da coprire. Bisogna quindi calcolare la lunghezza dei tubi necessaria ed il numero di elettrovalvole, irrigatori, raccordi e valvole di drenaggio. Impianto di irrigazione interrato: tracce e dispositivi Per la realizzazione il proprio impianto di irrigazione interrata il primo passaggio è la creazione di tracce che costituiscono i percorsi delle tubazioni. Questi partono dal punto in cui sono inserite le elettrovalvole, inserite in un pozzetto per proteggerle, per arrivare ai diversi irrigatori.  Si potrà procedere quindi ad interrare i tubi inserendo i raccordi nei punti di snodo ed all'installazione dei diversi dispositivi. La centralina attraverso cui attivare l'impianto potrà essere collocata all'interna o all'esterno a seconda del modello. Per quanto riguarda gli irrigatori, si possono utilizzare a seconda delle esigenze: irrigatori pop-up (o statici), validi per piccole superfici; irrigatori a turbina (o dinamici), ideali per superfici molto estese ed uso professionale. È possibile realizzare un impianto misto, a seconda dell'ampiezza delle zone da irrigare. Impianto di irrigazione interrato: manutenzione e pulizia In generale l'impianto di irrigazione non richiede molti interventi di manutenzione. Nelle zone più fredde durante l'inverno l'impianto di irrigazione interrato può essere messo a riposo. Possibili gelate infatti potrebbero danneggiare i tubi pieni d'acqua. Sarà quindi necessario svuotare i tubi chiudendo le valvole ed avviando l'impianto fino ad eliminare l'acqua presente all'interno.  Anche le elettrovalvole vanno protette con del materiale isolante mentre le centraline si possono disattivare staccando l'alimentazione e le batterie. All'inizio della primavera l'impianto potrà essere riattivato dopo aver controllato che ogni elemento sia in perfette condizioni, altrimenti bisognerà sostituirlo. La pulizia degli irrigatori va eseguita invece con cadenza annuale. Questa operazione consentirà di mantenere efficiente l'impianto di irrigazione interrata. Nel tempo si possono accumulare infatti depositi di calcare che possono ostruire gli ugelli oltre a fango ed altri detriti. Semplicemente basterà smontare gli irrigatori e sciacquarli sotto l'acqua corrente. Se il calcare non viene rimosso allora si potrà sciogliere mettendo gli irrigatori in un contenitore con dell'aceto e lasciare agire per qualche ora, risciacquare e rimontare il tutto. Impianto di irrigazione interrato: costi di installazione I costi per l'installazione di un impianto di irrigazione interrato per il prato del giardino sono influenzati dalle dimensioni del giardino, ma in misura minore rispetto a quanto si potrebbe pensare. L'elemento con il prezzo più elevato è infatti la centralina. In maniera approssimativa, il costo delle centraline per un impianto di irrigazione interrato è compreso tra 70 € e 250 €.  La spesa da sostenere per l'acquisto delle altre componenti è invece meno rilevante per giardini di tipo residenziale non particolarmente estesi, si tratta infatti di un costo medio di circa 3 €/mq.  Si possono trovare in commercio dei pratici kit contenenti tutti i componenti necessari, questo renderà l'acquisto più semplice e soprattutto offre la certezza di avere prodotti compatibili tra di loro. Inoltre, se si esegue il lavoro autonomamente non ci sono costi di manodopera che sarebbero compresi tra 300 € e 500 €.
Rinnovare il patio: idee per un outdoor di stile
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Rinnovare il patio con l’arrivo della bella stagione è una prassi consolidata per poter trascorrere il tempo libero negli spazi esterni di casa aperti e ben organizzati. Le idee per un outdoor di stile sono tante e tutte adatte e confortevoli per assaporare il calore del sole e dedicare a sé stessi qualche momento di meritato relax. Molteplici sono gli approcci verso un relooking dedicato ad un’area provvisoria e che viene effettivamente sfruttata e vissuta in modo minore rispetto agli ambienti interni di casa, ma che necessita comunque di interventi per ottenere un patio di tendenza e design, ad esempio attraverso: l’investimento di un budget minimalista, aggiungendo al proprio patio dei complementi essenziali, dedicandosi alla scelta dei necessari accessori e optional, magari tessili, che risultano belli visivamente e che a livello pratico creano benefici e vantaggi in un punto ristoro efficiente con semplici sedute e tavoli; l’inserimento di elementi più corposi: una pavimentazione nuova, una copertura funzionale e trendy, una fonte di calore freestanding chic e di design, da poter anche rimuovere e riutilizzare in altra sede, una cucina outdoor per creare un vero living fuori porta nella propria casa o illuminazioni e giochi d’acqua davvero scenografici; la realizzazione di una progettazione completa e integrale, per gli amanti dell’estetica pura, attraverso l’utilizzo di qualsiasi arredo e particolare aggiuntivo per giungere ad una conclusione perfetta di un rinnovamento esauriente e totale.  Rinnovare il patio con arredo morbido e confortevole  Un metodo efficace, immediato e poco dispendioso è quello di utilizzare degli arredi appartenenti alla categoria del morbido e del confortevole per rinnovare il patio di casa. Impiegare grandi cuscini e parti imbottite per sedie e divanetti aiuta sicuramente ad aumentare il comfort di una zona esterna e di renderla giocosa e allegra con tessili dai colori cangianti o maggiormente seria ed elegante con texture monocrome e con abbinamenti di palette più classici. Questo approccio al restyling è uno tra i più veloci da effettuare e si rende molto utile allo scopo, se da una stagione all’altra si ha voglia di cambiare il look ad uno spazio outdoor che vuole stare al passo con stili e tendenze sempre in evoluzione. Rinnovare il patio con una pergola Molto spesso il problema di gestire e vivere al massimo un patio di casa è quello di trovare una perfetta copertura che possa aiutare sia con il mal tempo improvviso che con il troppo sole. Tra le tante opzioni relative ad un sistema di copertura, la pergola è quella che si addice meglio alla metratura e alla concezione di spazio esterno che sti sta analizzando.  In legno, in metallo o in materiali plastici, diventa un elemento indispensabile per racchiudere visivamente e dall’alto un’area che diventerà maggiormente protetta e accogliente: per chi ne possiede una, rinnovare significa applicare una mano di vernice, colorata o trasparente, per rinvigorire la parte superficiale o semplicemente igienizzare a fondo finiture già consolidate; per chi ne vuole installare una, rinnovare significa invece pensare ad un mini progetto ad hoc per realizzare qualcosa di pratico ed esteticamente perfetto, con forme semplici senza esagerare; in entrambi i casi è possibile arricchire con tende orizzontali scorrevoli, con teli verticali o ancora con della vegetazione rampicante, a seconda del gusto personale e soggettivo dei padroni di casa. Ciascuna scelta saprà caratterizzare e personalizzare il patio per renderlo davvero un luogo ospitale e caloroso. Rinnovare il patio con un pavimento in legno Altra tecnica per rinnovare il patio di casa è quella di sostituire o rivestire un piano di calpestio esistente con un pavimento in legno. Bello a livello estetico, con colori e venature naturali e con quel calore innato e tipico di un materiale vivo, una pavimentazione realizzata con un parquet per esterni non potrà che essere una carta vincente per effettuare un makeover inappuntabile e d’eccezione. Come sempre l’attenzione si indirizza sulla manutenzione ordinaria e straordinaria di un prodotto che a tutti sembra eccessivamente delicato per un esterno. In verità con qualche minima accortezza non sarà assolutamente difficile conservare in ottimo stato un pavimento in legno e che prevede: la scelta di un’essenza oltremodo resistente e una posa semplice senza eccessive fughe; l’uso di vernici apposite per trattarlo superficialmente nel modo corretto; una pulizia costante e sistematica con igienizzazione più approfondita prima del periodo invernale e all’arrivo di quello primaverile (anche con idropulitrici a getto di vapore e acqua). Rinnovare il patio inserendo una cucina outdoor A livello di accessori importanti e che possano davvero completare un progetto di rinnovo in un patio, non si può non parlare dell’inserimento di una cucina outdoor per ottenere un living esterno a tutti gli effetti. Per chi possiede la metratura necessaria, con predisposizione per attacchi e scarichi, e ama preparare pranzi e cenette per amici e familiari, organizzare una porzione di area per fornelli e utili elettrodomestici, non potrà che aumentare il valore di una zona outdoor, rendendola un’appendice di casa da sfruttare appieno. Anche in questo caso i metodi da vagliare sono tanti, e vanno dall’inserimento di mini barbecue attrezzati e lavelli freestanding a vere e proprie zone cottura in sequenza e con i migliori elettrodomestici del settore. Valutare di volta in volta le necessità di ciascun caso aiuterà i progettisti a consigliare su quale strada sia meglio indirizzarsi. Rinnovare il patio con un camino freestanding Un oggetto a libera installazione è un elemento versatile e molto pratico per arredare sia in che outdoor. Diventa una soluzione originale removibile e trasportabile all’occorrenza, molto pratica quando si pensa a priori di volerla riutilizzare in modi differenti e in ambienti diversi in casa. Un ulteriore opzione per rinnovare il patio non si limita ad arredi che verranno poi ritirati nel periodo più freddo dell’anno o ad accessori che potranno essere ricollocati in qualche stanza. Valutare l’inserimento di qualcosa di più importante e utile negli spazi esterni delle mezze stagioni e negli interni per tutto l’inverno è un vero approccio per ammodernare un patio con idee innovative e trendy. Un camino freestanding è ciò calza a pennello in questa circostanza: una fonte di calore alimentata con liquido a bioetanolo, ecologico, pulito, inodore e biodegradabile. Una soluzione funzionale ed esteticamente accattivante per una zona esterna di tendenza da godere in ogni momento disponibile e che con spirito di adattamento può rivelarsi un’ottimale scelta da riconvertire in un soggiorno o in un living di casa per essere davvero valorizzato in ogni tempo e luogo.
Giardino roccioso: come progettarlo in casa
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Una soluzione alternativa al classico giardino verde è rappresentata dal giardino roccioso, un ambiente in cui sono presenti pietre e piante estremamente semplici che insieme creano un equilibrio armonioso. Ha funzione prevalentemente ornamentale ma per la sua composizione aiuta a rendere più solido il suolo. È ideale per terreni che presentano delle pendenze poiché le rocce danno sostegno e si può realizzare anche quando un terreno non consente di realizzare altri tipi di coltivazioni. Inoltre è facile da realizzare e si può creare indifferentemente su superfici piccole o su spazi più ampi. La realizzazione di un giardino roccioso richiede una progettazione specifica. Prima di tutto bisogna stabilire quali elementi inserire e quale posto assegnare ad ognuno di essi. Per quanto riguarda la scelta del tipo di piante va effettuata tenendo conto del clima locale. Ci sono giardini rocciosi con piante mediterranee e giardini rocciosi con piante alpine, nonostante un approccio simile differiscono quindi per la tipologie di colture. Inoltre, è importante evitare che si creino ristagni d'acqua poiché causerebbero malattie funginee che possono danneggiare la pianta per cui è necessario attuare soluzioni drenanti. Solitamente si utilizzano piante che hanno bisogno di poche cure. Per questo si può affermare che si tratta di una tipologia di giardino adatta a chi vuole avere un'area all'aperto curata senza la necessità di continua manutenzione. L'effetto ottenuto è quello di un paesaggio in miniatura, con rilievi e declivi e può integrare piccoli bacini d'acqua. Giardino roccioso: considerare l’esposizione adatta Per una durata prolungata la posizione ideale per la realizzazione di un giardino roccioso è una zona ben soleggiata. Si può scegliere un'area con esposizione diretta alla luce del sole per qualche ora durante il giorno, le piante non sopporterebbero di stare in pieno sole troppo a lungo. Sono da preferire comunque esposizioni a sud o a sud ovest che beneficiano di tanta molte ore di luce.  Da evitare invece le zone particolarmente ombrose, anche se l'ombra è dovuta alla presenza di grandi alberi, a meno che non si inseriscano piante idonee. Da prestare attenzione anche ai venti che soffiano sull'area in cui si vuole inserire il giardino roccioso. Sarebbe ideale individuare una zona riparata e protetta da elementi che facciano da barriera come un muretto, una siepe o una fila di alberi, molto efficaci per proteggere il giardino dalle intemperie che potrebbero danneggiarlo. Giardino roccioso: definire le dimensioni dell’aiuola Dopo aver individuato la zona in cui creare il giardino roccioso si può passare a definire quali saranno le misure dell'aiuola. Si possono creare inoltre delle piccole terrazzature, aiutandosi con dei muretti, piccole montagne oppure laghetti o cascate per rendere il giardino roccioso ancora più scenografico. Le rocce, soprattutto quelle più grandi, devono essere stabili in modo che non si possano spostare. Per questo è opportuno incastrarle bene nel terreno per qualche centimetro aiutandosi con degli attrezzi da giardino come un piccone. I margini dell'aiuola si possono segnare attraverso la posa di alcune rocce di dimensioni omogenee disposte in fila ed inserite nel terreno. L'area esterna alle aiuole in cui non si andranno a collocare delle piante invece può essere riempita con pietre più piccole o con pietrisco. Questo aiuterà a segnare in maniera più netta i confini ed evitare che possa crescere dell'erba.  Giardino roccioso: preparare il terreno Per prima cosa si può procedere alla sistemazione del terreno esistente, eliminando le impurità ed appianando i dislivelli. Per arricchire il terreno di sostanze minerali è utile aggiungere terriccio di foglie, sabbia e pietra pomice che daranno un effetto poroso.  Per i giardini rocciosi è preferibile infatti utilizzare un terreno con proprietà drenanti, in modo da evitare ristagni d'acqua che farebbero marcire le piante. Allo stesso tempo questo tipo di terreno aiuta a mantenere il suolo fresco anche con temperature molto alte. Se si intende realizzare una cascata questa va predisposta durante la preparazione del terreno. Per inserire l'acqua si possono utilizzare delle pompe o degli appositi kit da posizionare sotto al terreno. La preparazione del terreno e la disposizione delle rocce consente di poter poi inserire le piante negli spazi lasciati appositamente. L'aggiunta di torba al momento di collocare le colture ha un effetto fertilizzante che farà crescere bene la pianta. Giardino roccioso: valutare la tipologia di rocce e piante La scelta delle rocce è molto libera, ma per un effetto naturale è preferibile puntare su pietre dal taglio non troppo netto o eccessivamente tondeggianti. Inoltre si possono scegliere pietre tipiche del luogo. A seconda dei casi possono essere rocce laviche, calcaree o arenarie. Sono da evitare le rocce eccessivamente porose che rischiano di danneggiarsi a causa dell'esposizione prolungata agli agenti atmosferici.  È importante valutare la dimensione delle rocce per valorizzare la vegetazione contenuta all'interno dell'aiuola.  La tipologia di piante va valutata in base all'effetto che possono dare, per creare un mix eterogeneo. Per riempire si possono mescolare piante basse e compatte, poco sviluppate in altezza e con effetto tappezzante ovvero con molte foglie e fiori. Accanto a queste si possono inserire altre piante con effetto ricadente ed altre con sviluppo più verticale, arbusti e piccoli alberi. Alternare piante sempreverdi e piante con fiori, considerando sempre che le foglie sono la parte della pianta più duratura mentre i fiori hanno durata più breve, consentirà di un bel verde in tutte le stagioni. Alcune piante da fiore adatte al giardino roccioso sono alisso, aubrezia, pulmonaria, flox, sassifraga, lobelia, armeria marittima, millefoglio giallo, pelosella d’alpe, dianthus, gipsofila strisciante, iberide sempreverde, lavanda, lewisia e tante altre. Idonee anche succulente come sedum e sempervivum.  Se il giardino è ombreggiato si può puntare su piante come le felci che hanno un effetto molto decorativo. Sicuramente un giardiniere esperto potrà fornire consigli utili nella scelta delle piante con cui abbellire il giardino roccioso, in modo che possano durare a lungo. In generale piante come quelle alpine sono in grado di vivere inserendosi tra le rocce e sopportano bene sia il freddo e la neve che il caldo. Giardino roccioso: scegliere la disposizione di pietre e arbusti L'interno delle aiuole andrà riempito con del verde, collocando in primo piano le piante più basse e dietro quelle più sviluppate in altezza in modo da creare un aumento progressivo. Per facilitare la piantumazione le pietre vanno messe una sull'altra sfalsando ogni strato rispetto a quello sottostante. Si ricava in questo modo dello spazio per l'inserimento delle piante. L'obiettivo è creare una composizione naturale ed armoniosa che non abbia l'apparenza di una creazione artificiale.
Serra in giardino: coltivare durante la stagione fredda
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Coltivare un piccolo orto nel giardino di casa permette di poter produrre in autonomia verdure, ortaggi e piante aromatiche. In questo modo si ha il vantaggio di nutrirsi in modo più sano e genuino contando su prodotti di provenienza certa e sapendo quali trattamenti e sostanze sono state impiegate per la coltivazione. Affinché le piante possano affrontare la stagione invernale è molto utile prevedere l'installazione di una serra proteggendo così le colture, mettendole al riparo dal freddo e dagli agenti atmosferici ma anche dall'attacco di insetti e parassiti. Realizzare una serra per l'orto in giardino è dunque vantaggioso perché permette di aumentare i raccolti e di avere una qualità migliore. Inoltre grazie a queste coperture si può lavorare all'interno del proprio orto anche nei giorni di pioggia senza bagnarsi. La serra in giardino si può sfruttare per anticipare le coltivazioni rispetto al periodo previsto e per prolungarne la durata, per realizzare semine o moltiplicazioni per talea oppure per collocare all'interno piante che non resisterebbero alle temperature invernali.  All'interno infatti si genera un microclima che consente alle piante di vivere bene anche quando fuori fa freddo. La temperatura interna di una serra è un po' più alta rispetto a quella esterna, ma si può aumentare aggiungendo un apposito sistema di riscaldamento. Affinché le prestazioni sia ottimale è preferibile posizionare la serra in una posizione soleggiata e non esposta a correnti d'aria, se possibile meglio una zona riparata dove può essere protetta in caso di venti forti. Realizzare una serra impeccabile non è molto complicato se si utilizzano kit che contengono tutte le componenti necessarie e le istruzioni per l'installazione. Chi invece preferisce costruire la propria serra ricorrendo alle proprie abilità nel fai da te dovrà prima realizzare un progetto di massima e successivamente reperire i materiali necessari per la costruzione. Ci sono diverse tipologie di serra che si differenziano per la forma. a doppia falda, con tetto a spiovente che dona la classica forma a casetta; a una falda, da posizionare addossata ad una parete; a tunnel: composte da elementi modulari, più economiche e funzionali. La serra è anche un elemento decorativo per il giardino per cui la scelta del materiale di cui è costituita è molto importante per l'effetto complessivo. Per quanto riguarda la struttura portante questa può essere realizzata in legno o metallo. Le coperture invece possono avere diversi gradi di rigidezza, resistenza e trasparenza a seconda del materiale utilizzato. Tra i materiali più impiegati per le serre troviamo il policarbonato, il PVC, il plexiglass, il polietilene ed il vetro. Quando si installa la serra deve essere ben ancorata al suolo in modo che sia ben stabile. Può essere inserita in pieno terreno senza dover realizzare una pavimentazione in modo da poter coltivare direttamente il suolo. Se si tratta di una struttura rimovibile, l'installazione della serra non richiede titoli abilitativi, ma bisogna comunque consultare il regolamento edilizio comunale se si intende occupare una superficie di dimensioni importanti oppure realizzare una costruzione fissa con basamento in cemento armato. Serra in giardino: organizza gli attrezzi Realizzare uno piccolo spazio dedicato all'attrezzatura che si utilizza per la coltivazione dell'orto all'interno della serra aiuta a mantenere l'ordine e ad avere l'occorrente a portata di mano quando ci si dedica al giardinaggio. Per organizzare i diversi attrezzi si possono usare scaffali, tavoli oppure un pratico armadio da esterni, a seconda dello spazio disponibile. Serra in giardino: dividi lo spazio a seconda delle colture Importate stabilire le misure della serra che andranno proporzionate alle dimensioni dell'orto, anche in base alla propria capacità di occuparsi delle colture e all'attività da svolgere. Una serra troppo grande se si ha poco tempo da dedicare risulta inutile.  All'interno della serra si può creare la stessa organizzazione che si darebbe ad un orto all'aperto. Si possono inserire funzionalità che permettono di gestire le coltivazioni in maniera più semplice come l'aggiunta di un impianto a goccia per annaffiare le piante in maniera automatizzata e programmata. Per organizzare la serra in base al tipo di pianta è utile realizzare diversi recinti simili a delle aiuole, utilizzando delle assi di legno o sassi per delimitarle. Importante lasciare uno spazio sufficiente per potersi muoversi agevolmente tra l'una e l'altra. Ogni spazio può essere dedicato così ad una coltura differente e mantenendo un aspetto ordinato e curato all'interno della serra. Serra in giardino: opta per strutture a piani per la semina All'interno della serra uno spazio può essere dedicato all'attività della semina di nuove piante che andranno trasferite nell'orto vero e proprio quando saranno pronte. Vale la pena posizionare il semenzaio nell'area della serra con esposizione migliore, in modo che abbia l'ambiente ideale per lo sviluppo dei semi grazie a qualche grado in più. Una soluzione realizzata su diversi livelli permette di sfruttare la verticalità, ottimizzando lo spazio.  Un semenzaio ben strutturato permette di moltiplicare la funzionalità della serra. Mentre alcune piante sono nel semenzai l'orto può essere utilizzato per altre coltivazioni consentendo di gestire più colture allo stesso tempo. Serra in giardino: sistema ad intreccio filari per piante volanti Alcune piante rampicanti come le zucchine ed i cetrioli tendono a sviluppare rami lunghi su cui crescono le verdure. Per occupare meno spazio all'interno della serra si può mettere a punto un sistema per sospenderle in alto, fatto con delle reti di sostegno oppure realizzando un intreccio di filari. Questo sistema di coltivazione alternativo deve essere stabile poiché crescendo i frutti andranno a costituire un peso notevole. Inoltre questa soluzione è utile per avere maggiore uniformità nel raccolto, che non sarà deformato a causa del contatto con il terreno.  Serra in giardino: predisponi utili aperture a velux per l’ambiente Una serra completamente chiusa favorirebbe la comparsa di umidità e di conseguenza l'insorgenza di malattie per le piante. Per questo è sempre importante che la serra presenti delle aperture per il ricambio dell'aria. Questo è molto importante durante l'estate quando si raggiungono temperature molto calde e l'ingresso di aria è provvidenziale per la sopravvivenza delle piante, ma è un accorgimento valido in tutti i periodi dell'anno. Le serre a spiovente possono essere dotate di finestre sul tetto simili a velux oppure sulle pareti, le quali si uniscono alle porte attraverso cui si accede alla serra. Questo è utile perché tenere aperte almeno due aperture favorisce l'aerazione. Anche le serre a tunnel possono presentare delle aperture su tutta la lunghezza che garantiscono una corretta ventilazione.
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