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Didon Comacchio Architects

House nf - Bassano del Grappa (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House nf
La casa nasce da un'attenta analisi del contesto. L'area di progetto, situata ai piedi delle alpi propone verso nord un'interessante vista sul monte grappa, mentre a sud, sopra le chiome di un lungo uliveto, si può scorgere il centro storico di bassano del grappa. L’edificio si snoda su due corti verdi, una di ingresso e una che da verso il giardino. In mezzo al tetto verde fa capolino un piccolo volume semplice dove trova spazio uno studiolo che si apre su una piccola terrazza panoramica.

House ab - Bassano del Grappa (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House ab
L’edificio in oggetto è un appartamento di grandi dimensioni, costruito a bassano del grappa alla fine degli anni 70. Il progetto mantiene la stessa disposizione planimetrica. Vengono restaurati ed esaltati i pavimenti esistenti in legno di olivo mentre il rivestimento ceramico nella cucina viene sostituito da una più contemporanea resina grigia. Le superfici orizzontali e verticali della terrazza sono rivestite in legno, e nel medesimo luogo, trova spazio una vasca idromassaggio dalla quale è possibile ammirare i monti dell'altopiano di asiago.

House cc - Bassano del Grappa (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House cc
La casa è situata in una zona verde caratterizzata dalla presenza di campi coltivati in un comune vicino a bassano del grappa. La volontà della committenza è quella di avere un’abitazione ad un piano fuori terra, nella quale il verde possa entrare all'interno della stessa, sia visivamente che fisicamente attraverso la presenza di corti interne. Al di sopra della grande copertura piana vi è un grande "cannocchiale", un parallelepipedo in aggetto verso le aree verdi.

House dm - Bassano del Grappa (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House dm
Ristrutturazione di una edificio adagiato sui colli a nord-ovest di bassano del grappa, ove fino a qualche anno prima vi era un ristorante. Ora una giovane coppia intende riconvertire la struttura in una abitazione con vista sulla pianura.

Restyling cd - Castelfranco Veneto (TV)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Restyling cd
Restyling di un edificio residenziale realizzato inizialmente tra gli anni '60 e '70. Oltre alla ricalibratura degli ambienti interni, il progetto prevede un restyling degli spazi esterni, compresa la realizzazione di una nuova piscina.

House ea - Cornuda (TV)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House ea
Il progetto consiste nella ristrutturazione di un edificio residenziale degli anni ’60. Un portico lineare corre lungo il perimetro della casa proteggendone l’ingresso e divenendo lo strumento regolarizzatore dell’intero intervento. L’interno è composto da una zona giorno open space con ampie vetrate che guardano il giardino privato. La zona notte al piano primo guarda verso il paesaggio collinare circostante attraverso aperture mirate.

House bn - Bassano del Grappa (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House bn
L'edificio è disposto in tre volumi definiti dalla destinazione d'uso e raggruppati sotto un'unica copertura piana. L'impianto distributivo trova luogo nello spazio tra i tre volumi. Il soggiorno è caratterizzato da una doppia altezza da cui penetra luce naturale zenitale.

{6} [hexagon] - Sant'Agata Bolognese (BO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto 6 hexagon
La proposta evoca l'archetipo del portale, un elemento architettonico che denota chiaramente e delimita il passaggio tra diverse situazioni. L'utilizzo architettonico originario della coppia di obelischi, semanticamente, sottolinea il superamento della soglia, diventando portale accesso verso uno spazio che, istintivamente, acquista sacralità. Ogni stelo rappresenta un raggio di luce, l'elemento di collegamento tra cielo e terra. L'archetipo del portale, creato da due elementi verticali adiacenti, definisce chiaramente il momento dell'attraversamento, ma, allo stesso tempo, crea un limbo, una vuoto che avvolge il passaggio effimero e ruggisce verso la "sacra terra dei sogni". Lastre di cemento esagonali sono posate all'interno di ciascuna rotonda, posizionate in modo da formare una struttura a nido d'ape apparentemente concentrica, generando una base per ogni portale da cui emergere. I moduli esagonali salgono o affondano verso l'elemento centrale dando ad ogni manufatto una diversa personalità, accentuando e collegandosi al concetto base del design lamborghini, ovvero la creazione di elementi di collegamento tra terra e cielo.

House er - Breganze (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House er
Progetto per una nuova abitazione singola nella campagna veneta. Le forme del volume architettonico nascono dallo studio e dalla sintesi delle abitazioni tipiche del contesto, caratterizzato da abitazioni su due piani con tetto a due falde.

Bologna shoah memorial - Bologna (BO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Bologna shoah memorial
A box to remember A box sits in the existing plaza, a space created by existing elements put in order by a purpose A box silently plays with sunlight calling for attention A box created by a self-standing light metal structure made of pools and roof “… as the sand which is on the seashore…” Four gravel pools create the podium. The rhythmic sound of each step on the irregular surface creates a new space, deaf to the external world for bits of time and isolates the mind. Light and shadow run together through the box modular and structural roof, giving different shades to walls and pools, making time visible. The surrounding shapes of shadows accompany and guide thoughts, helping an interior journey begin. The light self-standing structure formally blends with the surrounding elements but creates a new structurally weight balanced and independent structure. Perforated panels softly touch the edge of the existing walls creating a continuum between the new box structure vertical elements of the plaza. A technical room, respecting the required distance from the existing ventilation system, finds place on each side of the new structure facing the existing walls. “…and thou shalt make a mercy seat of pure gold…” A bronze seat runs from side to side of the box becoming the turning point of the physical journey in the box. A decision is to be made, to be stopped by a physical obstacle and sit with grieve or to cross the block, looking towards a new beginning. The memories recalled by the ambient, and so our mood, will determine the experience of the box. The seating moment symbolizes the awareness of the moment. “… i stand by the well of water…” A reflecting pool is the physical limit of the box. A controlled environment offers the opportunity to be in a protected space where the inception of the thinking process starts. The depth of view is controlled by a green belt, which hides the actual fencing system, and the reflection of the sky. The green belt and water enclose the memorial area creating two main facades. A box frames the surrounding urban landscape for us to contemplate and remember A box looks into a reflecting pool where thoughts run and become an “escape” tool A box

Concorso piazza stazione di belluno - Belluno (BL)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Concorso piazza stazione di belluno
Il progetto di riqualificazione concepisce il piazzale come una piattaforma multimodale che connette i diversi sistemi di trasporto già presenti attraverso la riorganizzazione dei flussi esistenti e la ricollocazione di alcuni servizi come gli stalli degli autobus, il servizio taxi, i posti auto kiss and ride, il noleggio biciclette. La concezione di nodo intermodale va però intesa in modo più ampio, vincolata non solo alle esigenze della mobilità ma anche e soprattutto a quelle del contesto urbano: il piazzale, in virtù della sua posizione e dei servizi che ospita, rientra infatti a pieno titolo nel sistema urbano delle piazze del centro storico della città. La proposta progettuale propone di lavorare quindi su un duplice livello: da una parte la riorganizzazione dei flussi e degli spazi destinati ai mezzi di trasporto; dall'altra la riqualificazione architettonico/urbanistica di un punto nevralgico per la città che si vuole trattare come vera e propria piazza pedonale a servizio del cittadino.

Teatro e parco di albignasego - Albignasego (PD)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Teatro e parco di albignasego
Il progetto nasce da un’attenta analisi del contesto. Il sito è pianeggiante, caratterizzato dalle zone coltivate che conferiscono delle linee forti al paesaggio. L’edificato circostante alla zona predisposta alla costruzione dell’edificio è di piccola dimensione, per lo più edifici residenziali con tetti falde. In lontananza vi è la presenza dei colli euganei, con i quali l'edificio andrà a relazionarsi. Il progetto si articola in maniera organica e poco invasiva rispettando l’ambiente naturale ed i precedenti insediamenti, ma allo stesso tempo dichiara con fermezza la sua esistenza, “una forte presenza silenziosa”. L’alternata combinazione di elementi naturali e “contemporanei” costituiscono il punto di forza del progetto, connotato da forme semplici che si integrano in modo audace con campagna e contesto urbano.

Interior lp - Treviso (TV)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Interior lp
Il progetto interior lp nasce dall’esigenza di una giovane coppia di rimodulare lo spazio interno di un appartamento di circa 80mq, creando un ambiente adatto alla loro quotidianità e realtà lavorativa. L’abitazione si trova al primo piano di un complesso residenziale di nuova costruzione nel centro storico di castelfranco veneto. La rimodulazione spaziale ha interessato soprattutto gli ambienti di servizio, andando a riconfigurare la zona funzionale dedicata al bagno principale/lavanderia e aggiungendo un piccolo bagno di servizio annesso alla camera padronale. L’ambiente principale, che si affaccia sulla terrazza esterna, è composto da un open space in cui si sviluppa la zona soggiorno/cucina/studio e viene ampliato attraverso l’eliminazione di un corridoio di distribuzione. L’intervento prevede la progettazione e la realizzazione di soluzioni di arredo su misura che utilizzano colori neutri e prediligono la matericità, massimizzando il contenimento e gerarchizzando lo spazio interno senza occluderlo, esaltando la luce naturale delle grandi vetrate. Il design interno è caratterizzato da richiami al minimalismo orientale, a memoria della permanenza della coppia nel sud-est asiatico.

Interior dr - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Interior dr
Progetto di interni per abitazione rurale della campagna veneta, costruita nei primi anni del 900 e restaurata nei primi anni 2000. Il progetto, pensato per le esigenze funzionali ed i gusti estetici del committente, cerca di esaltare i materiali di recupero usati nel restauro, come le travi in larice e le pareti strutturali originali in sasso e mattoni, con l'uso di materiali e tonalità semplici ed eleganti, applicati a forme geometriche pure.

House gg - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House gg
Progetto per una nuova unità residenziale collegata con un edificio esistente tramite una pensilina. L’edificio si sviluppa su 2 piani fuori terra dove trovano spazio a piano terra la zona giorno con una piccola sala biliardo e a piano primo la zona notte. I volumi sono puri. Il piano primo, un parallelepipedo molto regolare posa su di un basamento maggiorante lavorato, e caratterizzato da alcuni setti in calcestruzzo che segnano delle direzioni ben precise nello spazio verde circostante. Tra questi muri, il verde penetra all’interno di alcuni spazzi maggiormente privati della casa.

Polo scolastico di mel bl - Mel (BL)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Polo scolastico di mel bl
Il progetto si sviluppa protendendosi a nord verso via xxxi ottobre per collegare l’intero complesso con la città. Il suo inserimento a ridosso della strada avviene a una quota inferiore, per non ostacolare la percezione del paesaggio circostante. Il nuovo parcheggio inserito a livello sotto strada consente di raggiungere comodamente sia il centro storico che il nuovo complesso scolastico, attraverso un piacevole percorso a gradoni che attraversa le terrazze e gli orti urbani. Infatti è proprio il paesaggio terrazzato degli orti e degli appezzamenti tipico di queste valli ad ispirare l'idea posta alla base del progetto. I nuovi edifici, caratterizzati da altezze di uno o al massimo due piani fuori terra, ospitano in copertura un sistema di percorsi e tetti verdi: l'obbiettivo non è solo quello di migliorare la coibentazione termica del pacchetto di copertura, ma anche il favorire la continuità visiva che si percepisce da nord, nell'alternanza tra percorsi, aree verdi e terrazzamenti caratteristica dell’agricoltura montana. La maglia del verde che si sviluppa sulla copertura delle due scuole e della nuova palestra e sulle aree esterne diventano anche occasione per gli alunni di toccare con mano la tradizione agricola locale, provando a coltivare dei piccoli orti, sia all’interno che oltre l’orario scolastico. Alcuni terrazzamenti, inoltre, nascono con l’idea di progetto pilota di orti urbani a disposizione della collettività, in un’ottica di autogestione e di lavoro di gruppo volti alla salvaguardia e allo sviluppo dei prodotti agricoli e delle buone pratiche locali. L’intero complesso è stato pensato come una macchina che rimane viva anche oltre l’orario scolastico, configurandosi quindi come nuovo nodo urbano, spazio di incontro per l'intera comunità, atto ad ospitare eventi culturali, sportivi, laboratori. Alcuni edifici come la palestra e la biblioteca, sono infatti accessibili a chiunque al di fuori dell'orario scolastico: in questo modo la scuola ridiventa spazio sociale. Allo stesso modo anche i percorsi e gli spazi scoperti, destinati esclusivamente alla fruizione dei pedoni, creano una maglia di connessioni tra il centro storico di mel, i nuovi volumi adibiti a funzioni di pubblico interesse, gli spazi di verde esistente e i nuovi orti.

Palestra scolastica temporanea - Finale Emilia (MO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Palestra scolastica temporanea
Il progetto si propone di caratterizzare il nuovo edificio, riportando gli elementi tipici del luogo attraverso un patio alberato interno, sul quale si affacciano tutti gli ambienti di servizio, ed una grande apertura vetrata sul campo di gioco, un cannocchiale sulla campagna. Realizzare un edificio che donasse carattere a tutto il parco scolastico è stato l'incipit progettuale principale. Una nuova identità nasce attraverso un’architettura contemporanea, contribuendo così alla produzione di una capacità espressiva e figurativa per la rinascita di una nuova qualità architettonica. Dalle macerie della drammatica distruzione sorge così la nuova palestra scolastica;?un volume puro, prezioso e monolitico, che dona un carattere specifico ed univoco al luogo, un landmark. L’edificio permette agli elementi naturali di divenire veri e propri attori, presenti e partecipi alla vita della palestra. E' così che gli alberi vengono "abbracciati" e valorizzati divenendo scenario ed atmosfera degli spazi interni. I campi coltivati diventano l'orizzonte del campo da gioco, percepibili dagli spettatori come quadro di sfondo alla scena atletica.?la giustapposizione dei volumi, le loro proporzioni ed i cromatismi adottati comunicano armonia ed equilibrio. Non va dimenticato che l’edifico è stato costruito nello stato di necessità dato dal sisma che ha colpito la regione emilia romagna nel 2012, quindi si tratta di una struttura a basso costo, con tecniche costruttive di veloce esecuzione.

Office mf - Marostica (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Office mf
Progetto di restyling realizzato per lo studio dei commercialisti pavan e delucca, collocato in uno storico edificio che affaccia sulla celebre piazza degli scacchi di marostica, in provincia di vicenza. La scelta di utilizzare il colore nero come unico filo conduttore dell’intervento mira a valorizzare l’importanza storica del preesistente, pur mantenendo una forte connotazione contemporanea. Le pareti scure, alternate a grandi vetrate, scandiscono lo spazio favorendo una diversa funzionalità degli ambienti e portando nuova luce alla zona ingresso. La reception dal design esclusivo e dall’imponente eleganza è stata realizzata in fenix.

Interno dm - Bassano del Grappa (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Interno dm
Intervento di restauro interno di un appartamento di 110 mq, collocato all’ultimo piano di una palazzina del centro storico di bassano del grappa bombardata durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita nel 1964. L’unità abitativa si sviluppa su un livello. Il restauro non ha previsto demolizioni o rimodulazioni degli spazi, per non intervenire sui delicati equilibri statici dell’edificio. L’intervento si è focalizzato sul reinterpretare in chiave contemporanea gli spazio di un appartamento degli anni ‘60. Gli ambienti si sviluppano attorno all’atrio di ingresso nel quale è presente una grande apertura vetrata che illumina il bagno. Questo spazio appare diviene l’interno di un cubo interamente bianco e silenzioso nel quale la percezione dello spazio stesso varia a seconda dell’apertura o chiusura delle porte. La cucina è divisa in zona pranzo e zona cottura. Questa separazione viene marcata anche dal cambio di pavimentazione, da legno a resina bianca. Il soggiorno è interpretato come come uno spazio intimo per il relax dove l’illuminazione crea una luce soffusa e concentrata in alcuni punti. Il bagno è stato interamente rifatto, lavorando con superfici in resina bianca, inserti in legno e un elemento di arredo azzurro nella zona doccia. La scelta delle palette materiali/colori ha l’obiettivo di rendere luminoso un bagno privo di finestre.

Tile - Milano (MI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Tile
The project lives. It is made of simple things. The object is a lit up room where walls are ephemeral. The space is defined by lit up walls/screens made of semi-transparent rice paper mounted on timber frames where shadows of users become a project defining material by texturizing the whole surface. A timber bench is placed in the center of space. Its position generates a path to follow and gives a moment of rest to the visitor who is encouraged to chat with other people. The project is studied to make the most of the designated showroom area but its flexibility allows different combinations, suitable for different situations. We decided to occupy most of the project area so to create a space inside which the visitor could take some time to walk, see and read about florim’s selected projects undisturbed. A basic module based on the golden ratio rectangle defines the working element which create a light structure easy to mount, dismount and to transport. The golden ratio gives a proportion base to the project which is independent from the surrounding where the artifact will be placed. The project’s modules create a square shaped plan obtained combining three modules on each side and develops itself on two levels. The photographs exhibited are positioned on metal supports that are hold up by the wind bracing system of each module at the first level. The supports at the second level host a sample of the different products used for each project. The materials that define the project are few and are characterized by the fact of being simple, light and reusable. The combination of the materials and light creates an atmosphere of calmness for the user and curiosity for the outside viewer who will be encourage to approach the installation.

Pencil box - San Felice sul Panaro (MO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Pencil box
Edifico scolastico realizzato in 50 giorni per l’emergenza del terremoto in emilia romagna. L’asilo + nido montessori è caratterizzata da una serie di portali colorati per creare un ambiente confortevole per l’educazione dei bambini.

Restyling im - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Restyling im
Progetto per il restyling della facciata e del nuovo ingresso di un edificio per uffici aziendali collocato tra le province di vicenza e treviso. La facciata principale del corpo di fabbrica necessitava di un restyling che comunicasse un’immagine contemporanea, pur mantenendo la propria identità. Allo stesso tempo, il progetto ha conferito una gerarchia agli spazi esterni. Il nuovo ingresso, caratterizzato da una pavimentazione in continuità con la hall interna, è definito da due sedute in calcestruzzo e da un setto in mattoni che lo separa dall’area destinate alle vetture, con i parcheggi riservati. Il setto in mattoni si lega per dimensione e materiale al basamento esistente, ma si proietta ortogonalmente alla facciata, conferendo una direzione chiara, guidando verso l’ingresso gli addetti ai lavori e i visitatori. Un sistema di illuminazione a led nascosti è stato studiato per garantire le stesse funzioni durante le ore buie e proteggere la sicurezza dell’area pedonale dalle manovre dei mezzi pesanti.

Interior ss - Bassano del Grappa (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Interior ss
Interior ss è un restyling interno che punta a semplificare, uniformare ed alleggerire visivamente il piano terra di un'abitazione esistente ristrutturata alla fine degli anni '90 e reso negli anni poco omogeneo da addizioni slegate tra loro. Il progetto prevede al piano terra uno spazio libero, fluido e luminoso, in cui gli elementi architettonici, aggiunti ed eliminati, si adattano al nuovo open space.

House pb - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House pb
Piccolo annesso di circa 120mq di un fabbricato rurale più grande nella campagna veneta. Costruito nei primi anni del 1900, l’edificio ha subito un restauro di consolidazione verso la fine degli anni '90 per essere adibito ad uso ufficio. Nel 2012 viene riconvertito in abitazione come era in origine. La casa si sviluppa su tre piani fuori terra, con la zona giorno al piano terra e le camere ed i servizi ai piani superiori. Il pavimento presente al momento dell’ultimo restauro era una “veneziana” rossa che è stata mantenuta e valorizzata. Gli ambienti della casa sono caratterizzati dall’alternanza di superfici bianche e legno naturale, dai soffitti agli arredi. Nella zona giorno la scala, rifatta negli anni '90, dichiarava la sua errata collocazione: è stata quindi ricoperta con una parete mobile rivestita di una pellicola scrivibile come una lavagna, conferendo agli spazi un tono più contemporaneo e consentendo il recupero del vano sottoscala.

House fb - Vicenza (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House fb
Nuova abitazione singola nella campagna veneta. L'edifico è composto da due volumi sfalsati, caratterizzati dalla forma del tetto assimetrica, dove nella sommità si aprono due lucernari. Lo forma della casa nasce dallo studio delle tipologie abitative presenti nelle contesto. La distribuzione planimetrica rispecchia la composizione volumetrica, in un blocco trova spazio la zona giorno, e nell'altro la zona notte.

H u t a n - Vicenza (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto H u t a n
The installation presents a controlled, urban nature that recovers its most secret dimension through the light which becomes the catalyst for the re-discovery of the natural element. The space in which the installation is developed becomes a suggestion for a way of planning human intervention, where the life cycle of constructive elements do not obstruct the development of natural features. The shape is defined by the materials. The dimensions of the module are the standard size of a osb panel. The panels are mounted so to form a linear, square fence. The external light is the straight line, the ephemeral and imprecise limit identified by kandinsky, between surfaces outlining the three-dimensional space. The inner space is a grid of light. The structure forms "rooms" separated by irregular surfaces of illuminated gauze. The reference points are missing due to the modularity of the system. The tree species, placed according to the module, can be reached/are divided by a thin illuminated gauze that creates transparency and shadows. The man-made and natural elements merge, creating a jungle of light and greenery to cross and where to get lost in. There is no defined path, anyone can walk in and loose themselves in this natural man-made environment. The project is a box-shaped element located in any new or left over green area. Its presence characterizes and identifies the space thanks to its presence. Our will is to suggest that after the exhibition a trace of the installation remains through the presence of green elements.

Showroom ll / / light village - Treviso (TV)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Showroom ll light village
La richiesta della committenza è stata di realizzare in un piccolo showroom, degli spazi in grado di rimandare agli ambienti domestici, in modo tale da poter mostrare ai clienti, i prodotti (corpi illuminanti) inseriti nel proprio contesto. Il progetto si sviluppa lungo un asse nel quale da un lato si affacciano i vari ambienti, caratterizzati dal colore e dall’oggettisitica, e dall’altro una grande vetrata che domina su tutto lo showroom aziendale di linea light. Gli spazi sono studiati per diventare anche luoghi di per meeting informali o attività aziendali varie.

House da - San Pietro in Gu (PD)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House da
House da consiste in un restyling di una villa costruita negli anni '90 per una giovane coppia, amante dell’architettura e dei paesaggi scandinavi. La costruzione originale, caratterizzata da elementi architettonici, materici e cromatici ricorrenti nelle case venete di fine '900, viene semplificata nelle forme e nell'identità dall'addizione di setti e rivestimenti in cui la matericità viene lasciata libera di esprimersi oltre che dall'uso di colori cromaticamente più tenui. Internamente vengono mantenuti i materiali esistenti, con particolare attenzione alla veneziana rossa a pavimento nel grande salone del piano terra, che, abbinati ad arredi studiati su misura, creano spazi caldi e accoglienti

House vm - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House vm
L’edificio fa parte di un piccolo intervento che prevede la costruzione di sei abitazioni, dove i clienti hanno chiesto di personalizzare la "casa tipo” per farla diventare unica secondo le loro esigenze. Il fronte principale della casa si affaccia sulla campagna circostante, e i committenti hanno manifestato la volontà di sfruttare gli spazi esterni nei periodi caldi dell’anno. All’interno, la zona giorno è caratterizzata da una pavimentazione in marmo a da alcune grandi aperture utili per ammirare il paesaggio.

House av - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House av
Progetto di personalizzazione interna ed esterna per una abitazione privata in provincia di vicenza. Lo spazio esterno è caratterizzato dalla presenza di un giardino "pensile" che dall'ingresso conduce alla zona piscina. Internamente le superfici sono dominate dal colore grigio e dalle essenze del legno scuro.

House dg - Rossano Veneto (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House dg
Casa privata su due piani di nuova costruzione per una giovane coppia. Volumetricamente l'edificio è composto da 2 volumi, un basamento, lapideo sul quale vi è appoggiato il piano superiore caratterizzato dalle due falde.

Industrial lx - Cassola (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Industrial lx
Progetto di ampliamento per un edificio produttivo nel settore della lavorazione di precisione su acciaio. L’intervento deve relazionarsi con alcune pre-esistenze irregolari, con le quali si vuole però dare continuità. Il nuovo corpo di fabbrica, realizzato mediante struttura prefabbricata in cemento sarà rivestito con una maglia metallica bi colore, di dimensioni studiate per ricucire le vaie altezze esistenti e quelle nuove. Lungo il lato ovest è prevista la realizzazione del corpo uffici, che avrà la funzione di accogliere i visitatori e agli addetti ai lavori allo stabilimento. Il volume direzionale sarà composto da una pelle strutturale esterna che avrà la doppia funzione di sorreggere e schermare dal sole, oltre che conferire carattere alla facciata dell’edificio.

Nuova copertura stadio comunale - Vicenza (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Nuova copertura stadio comunale
Progetto per la realizzazione della nuova copertura dello stadio comunale. Le tribune, attualmente poste su un declivio del terreno, sono collocate lungo il lato lungo del campo da calcio. La nuova copertura si conforma come un'unica piastra, composta da travi metalliche, giuntate tra loro a formare un “cassettonato” sospeso tra cielo e terra, sorretto solamente da due setti in cemento ortogonali tra loro. L’illuminazione, posta all’interno della copertura studiato in modo da enfatizzare la struttura nuda e rendere più leggera la pensilina.

House as - Dolo (VE)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House as
Un piccolo volume in legno che vuole dichiarare silenziosamente la propria presenza senza intaccare le forme e le proporzioni di un edificio storico risalente al 1815, dove la simmetria è l’elemento principale della facciata. Questa è la chiave di lettura del progetto per i signori alessandro scordino e ilaria palmosi a dolo in provincia di venezia. Nel 2012 i committenti in possesso di un edificio storico situato nelle vicinanze della riviera del brenta, e restaurato nei primi anni 2000, sentono la necessità di ampliare la superficie della casa. Il corpo di fabbrica è diviso in 2 unità. L’involucro è caratterizzato da una forte simmetria, tipica degli edifici risalenti all’epoca di costruzione. L’ampliamento vuole mantenere chiara l’identità dell’edificio esistente, per non creare un “falso storico” e appare come un volume puro, dichiaratamente nuovo. La struttura portante è in x-lam, isolata e rivestita esternamente con doghe di legno in larice siberiano, che con il tempo tenderanno al grigio. Con l’innesto del nuovo volume al piano primo sono state ricavate 2 stanze (una camera e uno studiolo) necessarie nella vita quotidiana della famiglia.

Industrial al3 - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Industrial al3
Progetto di ampliamento per un edificio produttivo nel settore della lavorazione della carta. Un grande volume nero che intende dichiarare la propria presenza con eleganza si appoggia su di un basamento in cemento. Gli ingressi agli ufficio sono caratterizzati dal colore giallo, il colore del sole, dell'ottimismo, del buonumore, dei limoni. Indica pericolo, un genere letterario, la saggezza buddista, i taxi, gli scuolabus e i semafori. Può servire, in architettura, per marcare spessori e corpi estrusi, aiuta ad indicare percorsi ed accessi.

An001 watchtower - Vicenza (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto An001 watchtower
Watchtower è un progetto per un edificio polifunzionale a luanda in angola con vista sull’oceano atalntico.

Interior pl - Castelcucco (TV)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Interior pl
Progetto d'interni per una bifamiliare a 2 piani fuori terra più uno semi interrato. L'immobile si trova nella zona centrale di castelcucco (tv) Le richieste dei committenti, una giovane coppia, consistono nella ri-organizzazione del piano terra, che comprende cucina/pranzo, soggiorno e bagno di servizio, e la camera padronale ed il bagno principale al piano primo. L'area cucina viene rivista aumentando la superficie per il contenitivo mentre il bagno di servizio si riduce negli spazi. La scala che porta al piano primo diventa parzialmente a vista e sfrutta il primo gradino come elemento di arredo. Il blocco contenente il bagno e la scala di risalita dal semi interrato diventa un volume caratterizzato da un rivestimento monomaterico. I materiali scelti hanno tinte basiche e tenui per aumentare la luminosità dell'ambiente interno. La cucina si distingue per la forte linearità e pulizia degli elementi che si abbinano al metallo. Il pavimento è in veneziana.

Housing qr - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Housing qr
Progetto per 2 edifici plurifamiliari in un area residenziale caratterizzata dalla vicinanza della campagna veneta. I due edifici massivi si mostrano con lo stesso lignuaggio archietttonico, ma sono volutametne diversi in modo da rendere ogni singola unità immobiliare diversa dalle altre e sftuttare al meglio i proprio orientamento.

Lapitec cersaie 2018 - Bologna (BO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Lapitec cersaie 2018
Lo sviluppo della modulazione dello spazio interno è influenzata dalla geometria della pianta in cui è enfatizzata la dimensione longitudinale. Questo è riflesso nel disegno degli elementi di arredo e soprattutto dal monolite centrale, elemento centripeto di tutto lo stand, che accoglie le funzioni di accoglienza e display del materiale. L’intervento mantiene una continuità di linguaggio con gli stand precedenti caratterizzati dalla presenza del fondale cromie-finiture del materiale. La rilettura avviene attraverso una riconfigurazione in cui la profondità e la parte sensoriale vengono esaltate attraverso un gioco di ombre e finiture. Lo stand sfrutta la pietra sinterizzata in tutte le sue declinazioni: rivestimento verticale, pavimentazione, arredo, decoro.

Tavolo torrone - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Tavolo torrone
Il tavolo “torrone” nasce dalla continua ricerca sui materiali che lo studio svolge con lo scopo di sperimentare e valorizzare ogni superfice. Il tavolo è composto da tre elementi ai quali corrispondono tre materiali ben distinti tra loro. Le gambe della struttura sono due volumi in calcestruzzo bianco, successivamente tagliati e levigati con lo scopo di far riemergere gli inerti chiari. Gli elementi strutturali che collegano le due gambe e conferiscono rigidità all’intera struttura sono in legno. Tutti gli elementi in legno sono opportunamente sagomati per esaltare lo stacco tra i materiali. In fine il top è in una lastra unica di gres a tutta massa, fornito da lapitec, in finitura “bianco assoluto”. L’associazione del materiale alla finitura scelta conferisce al piano un’immagine estremamente pulita e minimale, in equilibrio con il resto della struttura.

House sd - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House sd
Progetto di interni realizzato a rosà in provincia di vicenza.

Be water - Biella (BI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Be water
Le corbusier sintetizza le rovine romane attraverso forme geometriche semplici. “la luce accarezza le forme pure: questo rende. I volumi semplici sviluppano immense superfici che si mostrano con varietà caratteristica a seconda che si tratti di cupole, cupolette, cilindri, prismi rettangolari o piramidi.” Le corbusier, verso una architettura, 1923 L’armonia è raggiunta attraverso l’utilizzo di “forme primarie” e “lo spirito della matematica”. Attraverso questi principi, anche l’architettura industriale biellese raggiunge l’armonia. Lo sviluppo industriale nel tempo ha generato una stratificazione di forme primarie definite dalla funzione che dovevano contenere. Gli ambienti, che ospitavano macchine per la lavorazione della lana, sono oggi svuotati, senza vita. Le forme rigide date da esigenze industriali devono essere recuperate attraverso una flessibilità di lettura che dia nuova vitalità agli spazi esistenti. Se la forma degli spazi non può cambiare, è il nostro modo di interpretarli che deve cambiare. L’installazione rappresenta in maniera astratta gli elementi oggetto di riflessione: Scatola / volume puro svuotato Scalinata / nuove prospettive Acqua / flessibilità Luce-riflesso / cambiamento “svuota la tua mente. Sii senza forma. Senza limiti, come l’acqua. Se metti dell’acqua in una tazza, l’acqua diviene tazza. Se la metti in una bottiglia, diventa la bottiglia. In una teiera, diventa la teiera.?l’acqua può fluire o spezzare. Sii come acqua, amico mio.” bruce lee

Scuola primaria dante alighieri - Mirandola (MO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Scuola primaria dante alighieri
L’edificio proposto si presenta compatto e definito nella sua forma primitiva (un parallelepipedo con un ritmo preciso di fori) che rimanda visivamente alle aperture per la ventilazione dei fienili tipici della zona. L’approccio progettuale è stato quello di realizzare un nuovo volume che donasse carattere a tutta l’area, determinando una nuova identità attraverso un’architettura contemporanea e moderna capace con il suo aspetto di mediare tra edifici residenziali ed edifici commerciali-industriali di grandi dimensioni, un volume che potesse confrontarsi e non essere soffocato dalla grande scala dei due edifici posti a nord. Il carattere principale dell’edificio, il prospetto, gioca su un ritmo preciso di vuoti e pieni soprattutto coniugando un forte carattere a un’ esigenza funzionale di prefabbricazione, uno schema seriale e modulare velocemente assemblabile, tutti i pannelli di tamponamento hanno la stessa dimensione per entrambi i piani, cosi anche i fori per una serialità estrema, l’unico elemento fuori modulo è l’ingresso una grande nicchia vetrata e riparata pronta ad accoglie alunni e genitori. Il volume puro e semplice che emerge dal terreno, e che da esso prende il colore (marrone scuro) è alleggerito e smaterializzato degli imbotti delle finestre (verdi), che gli donano un carattere specifico ed univoco nella zona, un landmark orizzontale. Una struttura concepita come di “emergenza” deve essere razionalizzata al massimo per ottimizzare i costi, la costruzione, la gestione e il suo utilizzo quotidiano. Lo stato di necessità dato dalla situazione attuale nei paesi colpiti dal sisma, è stata la base da cui sono nate tutte le riflessioni progettuali, che hanno portato al disegno di un impianto che fa della semplicità costruttiva, compositiva e distributiva il sui punti di forza.

A big shadow of negrar wine - Verona (VR)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto A big shadow of negrar wine
We like to think that vine, the mother of wine, is the element that would introduce the visitor into a cultural promenade, which is articulated between the volumes of a winery built in different eras. The suggestion of lucio fontana’s paintings, with the search of space and light beyond the canvas, leads the design choices in order to implement an articulated and non-homogeneous compound. A bisector between the volumes is therefore a strong gesture through which we have chosen to break the logic of a temporal overlapping, in order to build a dialogue capable of uniting the parts. This architectural device divides and merges spaces at the same time, becoming a path that reveals to the visitor the history, the scents, and the flavors of this land by providing a didactic and sensorial experience. The elements, which configure the language of the architectural transformation, are therefore a path that starts from the earth and returns to the landscape, and a new roof that configures the program of the wine cultural center in a open and flexible space. We are able to teach about the territory and its product throughout a sensorial journey capable of integrating various buildings of the winery. We propose an architectural project for the winery "negrar" which is totally self-sufficient with zero co2 emission, producing energy through renewable sources.

Stairway to heaven - Milano (MI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Stairway to heaven
Un edificio molto alto deve inevitabilmente relazionarsi con il cielo, ma anche con il tessuto urbano in cui è inserito, solitamente dal carattere iper-densificato. L’uomo, in questi spazi, viene astratto dall’elemento naturale poiché il costruito diventa una barriera visiva verso l’alto. Abbiamo associato questa situazione alle opere di james turrell, dove gli spazi chiusi sono organizzati per incorniciare il cielo e ammirare gli elementi atmosferici attraverso le aperture sul tetto. L’idea è di forare l’edificio per ricollegare l’uomo al cielo, attraverso una vista “controllata” verso l’alto.

Monumento alpini - Rossano Veneto (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Monumento alpini
Una mappa è un insieme di simboli che richiamano dei concetti territoriali. Lo stesso vale per il progetto: una mappa in cui avviene una rilettura astratta del nostro territorio e del legame creatosi tra le montagne e gli esseri umani in una particolare circostanza. Un podio: la nostra base è la forza dei nostri legami, delle nostre relazioni interpersonali. Una mappa della vita. L’idea dell’appartenenza, degli intrecci che costituiscono l’esistenza umana e le sue relazioni. La sua solidità e la sua fragilità, la facilità e l’imprevedibilità con cui tutto ciò può venir meno. I vuoti: la partenza, l’abbandono della propria casa per compiere un sacrificio. Una mappa dell’abbandono. Ogni impronta è un addio di molti per una causa maggiore. Vuoti lasciati dalla perdita di vite nell’esistenza di tutti i giorni. Vuoti che non possono essere riempiti e vivono nel ricordo. Gli steli: il loro sacrificio cambia il significato e la percezione della natura. Una mappa del sacrificio. I vuoti, quindi gli alpini partiti dal nostro territorio, divengono parte stessa della montagna che non è più solamente un massiccio naturale ma diviene unione fra natura e spirito. La grandezza di questi monti non è dovuta solo ad un fattore fisico/naturale ma anche all’unione fra natura e uomo. I vuoti lasciati acquistano la loro nuova identità fondendosi con il luogo e attribuendogli un nuovo significato nella memoria

Metamorphosis - Bologna (BO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Metamorphosis
Metamorphosis è un’installazione frutto della collaborazione tra paolo didonè, devvy comacchio e make that studio – nicola russo e dea sgarbossa – in occasione del bologna water design 2014. Il percorso ha inizio con il progetto subgeometry, una ricerca fotografica realizzata da make that studio sulle geometrie sottomarine del sud-est asiatico dalle quali sono stati ricavati quattro pattern organici da applicare nel settore architettonico e soprattutto dell’interior design. Il progetto, esposto per la prima volta presso la serra dei giardini di venezia in occasione della xiv biennale di architettura, comprendeva una serie di maxi tavole in tessuto serigrafate artigianalmente per esporre il risultato dei pattern ripetuti su grandi superfici. Metamorphosis, frutto della collaborazione tra i due studi, prevede l’applicazione dei pattern rivisitati ed adattati su supporti di ceramica. L’ambiente intimo e accogliente all’interno dell’ex ospedale dei bastardini ospita l’installazione che trova ispirazione dall’atmosfera della stanza del tè giapponese. I pattern sottomarini diventano piano di appoggio per strutture che fungono da alzate su cui poggeranno le ciotole da te. L’acqua e le metamorfosi da essa indotta ai materiali divengono motivo di sperimentazione. L’interazione tra gli elementi è motivo di una continua metamorfosi che ha nell’acqua il comune denominatore, capace di conferire diverse sfumature.

House ss - Cinte Tesino (TN)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto House ss
House ss consiste nel recupero e restauro di un maso esistente nel comune di cinte tesino. Lo stato di fatto consiste di rovine della muratura in pietra del basamento al piano terra. Queste fornisce la disposizione spaziale originale per cui il maso era composto di due ambienti principali: la rimessa per gli animali da pascolo e la zona abitabile adiacente direttamente collegata. Il piano primo era destinato a fienile come testimoniato dalla documentazione storica ed è in linea con la tipologia storica del luogo. Il cliente ha richiesto un intervento di recupero degli spazi originali da destinare a casa vacanza per la famiglia e al relax personale a contatto con la natura. L’intervento cerca di conservare, per quanto possibile, l’impianto primigenio, disponendo la zona giorno/pranzo nella parte abitabile originale mentre, nella rimessa, trovano posto una piccola cucina ed il bagno. La cucina è collegata ad uno spazio tecnico che funge da cantina. Il piano primo è composto di una camera singola e una matrimoniale caratterizzate da grandi aperture che fanno diventare la natura circostante parte integrante dello spazio interno. Un’apertura nel disbrigo al piano primo permette di uscire direttamente sul monte. I materiali e le caratteristiche tipologiche seguono la tradizione storica dei masi del luogo.

Tradizione e innovazione - Sappada (BL)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Tradizione e innovazione
L’edificio si articola su quattro livelli: la conformazione favorevole dell’area di progetto, permette di guardare senza ostacoli l’orizzonte e di dominare tutto il paesaggio, vera ragione del suo esistere. Il volume nasce compatto dal terreno all'interno del quale trova fondamento. La parte superiore dell'edificio si scompone e si spinge verso l'interno, e verso l'esterno, sfruttando le occasioni che offre il naturale andamento del terreno. All'ultimo livello, l'edificio si apre sino a formare due volumi con copertura a falde che racchiudono una terrazza/belvedere. La scomposizione del coronamento dell’edificio in più volumi a falde, permettere di smaterializzare e alleggerire la percezione dello stesso, nello skyline generale del luogo. Il piano centrale appare come una scatola di vetro rivestita da lamelle in legno che scandiscono con passo regolare la facciata. Questa soluzione dona trasparenza e leggerezza alla struttura, mantenendo però ancora forte la presenza del legno ai piani alti e rafforza ulteriormente il rapporto con l’esterno. La proposta progettuale intende interpretare i caratteri tipologici e materici del contesto, fortemente connotati dalle tradizioni e dallo stile di vita locali, con un inserimento delicato che non altera i rapporti esistenti tra costruito e il fiume, ma al contempo ne enfatizza lo sguardo verso il futuro valorizzando il patrimonio esistente.

Fabrica dei sogni - Ponzano Veneto (TV)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Fabrica dei sogni
… e vediamo un ampio spazio verde su cui sorge un elemento puro ed omogeneo nella composizione materica. Astratto e posato, non ancorato apparentemente al terreno. La gravità viene meno per renderlo strumento in cui iniziare il proprio viaggio… … in quel preciso punto si spacca e nasce la relazione che lo genera formalmente ed emotivamente, un cordone è stabilito e l’idea che ne fluisce all’interno diventa forma che vorrebbe essere in tutto simile alla madre ed è invece figlio alla ricerca della propria strada. I tratti s’induriscono, diventano più decisi ma la memoria resta indelebile, un segno che vive nel tempo. Con intimità decisa si apre e tende il suo sguardo esclusivamente alla genitrice. Gli altri occhi sono timidi, rubano solo scorci al paesaggio circostante… … un parallelepipedo silenzioso ed ermetico che scorge da lontano una grammatica di gesti che funge da modello… la massività diviene durezza per chi lo incontra con lo sguardo, silenzio che porta al pensiero e come esso incontaminato dal legame fisico… e così il pensiero corre alle immagini della memoria dove luoghi ed esseri diventano una sola cosa, attimi in cui i destini si uniscono. La scelta è comune, silenzio donato e ricercato. Nessuna forma è più del suo scopo… … di contro con il suo atteggiamento riverenzialmente sommesso diviene l’opposto polo attrattore, nuovo punto fermo e simbolo in una landa silenziosa. La sua forza risiede nella calma, nell’immobilità. Ci prepara ad uno stato emotivo di tranquillità e ritiro rispecchiato dalle proporzioni, dal suo equilibrio messo alla prova dall’eliminazione materiale dell’ingresso…. … il passaggio è parte del viaggio. Una volta attraversato niente è più come prima… … la durezza muta in intrigante chiaroscuro amplificato nella sua snellezza dalla disposizione verticale dei legni ridotti a maschera che blocca lo sguardo e taglia la luce. I materiali sono ora quelli da sempre conosciuti ed utilizzati, noi tutti ricordiamo il sapore e gli odori di legno e pietra. Una corte interna ci protegge dalle influenze esterne e permette alle nostre menti di pensare e collaborare pensando sempre alla madre… … percorriamo i corridoi perimetrali illuminati da tagli o strette cascate di luce che ci accompagnano alle celle. Ad ogni cambio di direzione l’ambiente muta. Pozzi di luce a doppia altezza ci scortano al livello superiore divengono zona in cui altri come noi s’incontrano… … ad ognuno spetta una cella in tutto simile a quella degli altri da cui è possibile osservare la vita all’interno dello spazio comune e i nostri compagni di viaggio che dalla gradinata studiano agitati la proiezioni della nostra creatività ma soprattutto continuare il nostro lavoro alla fabrica dei sogni…

Fattoria dello sport - Villadose (RO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Fattoria dello sport
Dalle distese pianure agresti germoglia l’edificio. Si inserisce nel contesto silenziosamente, senza alcun desiderio d'imporsi. La pelle ruvida ed aggrinzita, come le zolle nel terreno da cui nasce e le mani di chi lo lavora, acquisisce la colorazione affine ed omogenea al suolo villereccio della pianura padana. La composizione volumetrica tende all'esistente, ne conserva i segni tipici dell'edificato rurale, valorizzando quelli del territorio, come canali e filari alberati. Si articola in maniera organica e poco invasiva rispettando l’ambiente naturale ed i precedenti insediamenti. L’alternata combinazione di elementi naturali e “contemporanei” costituiscono il punto di forza del progetto connotato da forme semplici, che si integrano in modo audace con la campagna. L'edificio non è una mera ricerca visionaria, ma al contrario, indagine del domani a partire dalla realtà presente. Qui l’integrazione dell’ambiente deriva dall’attenzione per le peculiarità del sito: ingrediente primario del progetto. “bisogna tener conto di tutto ciò che esiste(…) perchè non si può escludere niente dalla realtà (…). Tutti gli aspetti della realtà in opera(…) dovrebbero essere integrati nel progetto”. (alvaro siza). Il progetto rispetta il processo del ricordo, essendo il suo sentire radicato nell’ossequiosità del passato. Piccoli elementi proporzionati contestualizzano l'intervento, la loro forma essenziale ed orizzontale li radica al suolo su cui sorgono. Il basso profilo evoca l’orizzontalità delle pianure agricole rurali circostanti. Sono dunque le preziose aperture che permettono l’ammirazione della veduta campestre. Il grande occhio verso l’orizzonte apre lo sguardo all’infinto ma contemporaneamente apre l’anima di questo edificio agli altri, divenendo un punto di riferimento, una lanterna immersa nella campagna.

Aula magna temporanea - Mirandola (MO)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Aula magna temporanea
L’idea di forza che deve trasmettere però non può ignorare quello che è il contesto e le origini del luogo, ma anzi deve nascere dallo studio di questi aspetti. L’intera area è situata ai bordi dell’edificazione sud-est di mirandola, il paesaggio circostante è in parte agreste, in parte costruito con edifici bassi. Con questo contesto vi è la necessità di realizzare un edificio compatto, non troppo alto, con le caratteristiche formali tipiche delle costruzioni della pianura modenese. L’edificio è suddiviso in due parti: il basamento e la copertura. I corpi sono semplici. Il basamento è un parallelepipedo regolare, scuro, forte ed elegante, sul quale si erge il coronamento più irregolare, caratterizzato dal movimento delle falde che sviluppa l’archetipo delle coperture classiche di campagna, formate da 2 falde simmetriche orientate nord - sud. L’andamento della copertura non è casuale, ma dettato dalle funzioni che essa copre di volta in volta, rendendo l’edificio meno “impattante” e più proporzionato rispetto al contesto.

Quattrocubi - Milano (MI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Quattrocubi
L’armonia delle “forme primarie” e “lo spirito della matematica”: Proporzioni studiate e strutture dalla geometria pulita sono abbinate a materiali di grande pregio generando equilibrio e qualità estetica. L’unità di misura di base è 75 cm, il lato del cubo su cui l’intero oggetto prende forma. Una scelta non casuale: il tavolo conserva così un’altezza ottimale e può ospitare comodamente da quattro a dieci persone, senza modificare forma o proporzioni. Il basamento è composto da due cubi wireframe 75x75x75 in acciaio bianco, il top di 3 metri è ricavato moltiplicando per quattro il cubo di base. La superficie piena del piano esalta i due cubi vuoti alla base del tavolo: realizzato in lapitec®, pietra sinterizzata a tutta massa dalle elevatissime proprietà fisico meccaniche, il top coniuga pregio estetico e grandi dimensioni. L’utilizzo del lapitec® consente di liberare da ulteriori ingombri sia la parte centrale del tavolo, dando spazio per le gambe di chi è seduto, sia in corrispondenza dei cubi wireframe, svuotati delle loro superfici e quindi abitabili.

Atelier dei prati - Rosà (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Atelier dei prati
The project consists in the restoration of a venetian country house interior for office use. The idea is to emphasize the historical presence of the typical elements of venetian country architecture through the construction and lighting design . The existing elements will be readable thanks to the planimetric structure and exaltation of some valuable elements, such as stone and brick walls and larch wood ceilings . Contemporary inserts, such as the marble floor and the use of simple and linear furnishings, together with the use of white surfaces further enhance the existing structures.

Lapitec cevisama 2019 - Vicenza (VI)

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Archisio - Didon Comacchio Architects - Progetto Lapitec cevisama 2019
Lo stand si sviluppa intorno ad un vuoto centrale che diventa il luogo centrale dell’esposizione del prodotto. Le pareti che definiscono il recinto della corte espositiva si sviluppano su due piani distinti matericamente e sensorialmente, cosicché la parte superiore in osb verniciato sia il coronamento della struttura. Tutte le funzioni accessorie vengono individuate all’interno di una stecca servizi lungo uno dei lati longitudinali.
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