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Articoli: Lavori Edili

Bianco in casa: un bellissimo appartamento in total white
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Particolare, distintivo, accattivante originale e accogliente! Ecco solamente alcuni tra i tanti aggettivi con cui è possibile qualificare il progetto da 10 e lode che vi vogliamo presentare oggi, di un bellissimo appartamento completamente in bianco, dove tutto trova il suo posto in un’ideazione semplice, coordinata e impeccabile. Leggermente freddo, asettico, monotono e senza caratteri peculiari che spicchino a causa dell’utilizzo di un total white esasperato? Nulla di meno veritiero. Progettisti e padroni di casa, con le loro riflessioni e scelte ponderate, hanno dato vita ad un’abitazione ricca di elementi e personalità da poter essere vissuta quotidianamente con i suoi pregi e punti di forza. Progettazione in stile contemporaneo per una planimetria classica, sviluppata si due livelli, dove per ciascuna area vengono stabilite rigide funzioni in maniera tradizionale: zona giorno al primo piano e zona notte al secondo, come nelle più antiche dimore. L’articolazione degli spazi è però differente, poiché varcata la soglia di ingresso ci si trova catapultati in un immenso open space ben organizzato con cucina e soggiorno, che pur essendo separati a livello visivo da scelte materiche splendide, dialogano perfettamente e sono l’uno la perfetta prosecuzione dell’altro. Al piano superiore invece le camere da letto, una zona relax e i servizi si snodano sui lati di un corridoio spartiacque ben accessoriato e funzionale. Un perfetto connubio di opzioni canoniche e attuali che in un look in bianco si esaltano vicendevolmente in un contesto unico e meraviglioso che diventa uno spazio funzionale da godersi appieno e che si può veramente chiamare casa! Living: eclettico e funzionale in total white Come abbiamo già preannunciato il living di questa casa si sviluppa all’interno di un open space molto grande e caratterizzato da una divisione eccezionale dal punto di vista ottico. Grazie alle diversità materiche delle varie superfici presenti e all’utilizzo di rientranze, sporgenze e bassi e larghi gradini, il progetto in total white di questo spazio diventa eclettico e funzionale, con dei movimenti che non rendono piatto lo skyline ma che anzi arricchiscono di particolarità l’intera zona. L’area salotto viene costruita intorno ad una pavimentazione che sale e scende con un rivestimento in parquet chiarissimo e divani tono su tono. Non sono presenti mobili di alcun genere, fatta eccezione per una lunga panca sulla parete in pietra bianca che può fungere da seduta alternativa oltreché da piano d’appoggio per la tv. Un camino a lato con capiente nicchia porta legna riscalda l’ambientazione che prevede l’utilizzo di pochi decori e l’impiego di contenuti optional e accessori. Un elemento importante e ben visibile è la scala che porta al piano superiore che riassume in sé spiccati connotati moderni nell’andamento di alzate e pedate, ma che legata alla tradizione usa una ringhiera verniciata in total white con boccole sagomate, creando un sodalizio esemplare tra passato e presente. Cucina minimalista in un bianco etereo La cucina si trova alle spalle dell’area salotto ed è composta da una parete attrezzata minimalista in un bianco etereo con isola centrale. Tutto è nascosto da una serie di armadietti e pensili con una parte centrale pratica e fornita di lavello con un top capiente e molto utile. Il piano cottura a induzione è invece incassato nel bancone frontale che mette in comunicazione la zona cottura con quella pranzo, connotata da un bel tavolo in legno artigianale e una serie di 3 coppie di sedie differenti per forma, materiali e tessuti. La pavimentazione qui cambia e un prezioso piano di calpestio in marmo bianco screziato avvolge un ambiente aperto e che è in stretta relazione con il soggiorno adiacente ma che con escamotage efficaci riesce comunque ad avere una propria indipendenza. A lato del forno una piccola stanza prende vita con le medesime peculiarità del living room, creando un workspace contenuto ma utilissimo e davvero accogliente. Unico neo presente! Una sapiente parete tinteggiata in nero che aiuta e smorza il tema principale della casa ma che non stona assolutamente nella totalità del candore percepito ovunque. Disimpegni e corridoi in bianco: un piacevole zona di passaggio Disimpegni e corridoio sono sempre dei luoghi difficili da gestire sia per quel che riguarda l’arredo che i colori da utilizzare. Nella casa di oggi non vi sono problemi riguardanti il colore: bianco e ancora bianco, ma che in tale ambito aiuta a ripensare a questo spazio e a trasformarlo in una piacevole zona di passaggio molto funzionale. Ben illuminato dall’alto e con vetrate che lo fanno sembrare quasi una galleria d’arte, è il disimpegno al piano terra tra la cucina e la zona studio. Corridoio moderno, con verticali luci a led e scomparti a muro per biancheria e abbigliamento e ciò che si trova invece al piano superiore. Entrambi, sfruttati nel modo migliore diventano una porzione integrante e fondamentale all’interno di un’abitazione di tendenza ma che in realtà segue svariati stili, mood e orientamenti che la rendono unica e davvero positivamente originale. Zona notte: total white in una camera matrimoniale con bagno Di sopra una grande camera matrimoniale si sviluppa nella parte finale del corridoio. Ritroviamo il parquet impiegato nel living, che diventa il rivestimento assoluto su tutto il piano e che in modo naturale si accosta benissimo alla tematica del bianco, rendendo però meno algidi i vari ambienti. Un grande letto morbido con consolle trova collocazione nella stanza vera e propria mentre una capientissima cabina armadio con spalliere a giorno e mobili a specchio trovano sede nell’area adiacente con bagno personale incorporato. Una minuscola porzione di casa con una leggera apertura a bow window avvolge uno spazio irrisorio ma sapientemente trasformato in area relax ospitale e accogliente per trascorre del tempo a leggere o a rilassarsi. Bianco per la cameretta per bambini: luminosità e benessere Anche la cameretta per bambini segue il soggetto e filo conduttore dell’intera progettazione. Un bianco inserito con competenza e in previsione di garantire luminosità e benessere anche nella stanza dei più piccoli. Disposta sul lato opposto rispetto alla camera padronale è capiente e gestita per avere il maggior spazio possibile per giocare, divertirsi e ospitare amici. La non presenza di radiatori a vista presuppone un riscaldamento a pavimento, decisamente apprezzato dai più giovani che amano creare salotti in stile orientaleggiante direttamente a terra.
Ristrutturazione a secco: edilizia veloce, economica e di design
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Effettuare una ristrutturazione a secco significa progettare dei lavori per rinnovare casa, da effettuare tramite interventi di edilizia veloce, economica ma dal design spiccato per aggiornare il look di un’abitazione che ha voglia di essere riportata a nuova vita. Molte sono le soluzioni da poter attuare in questo ambito e tutte con sistemi immediati grazie all’utilizzo di materiali facili da reperire, da montare e applicare. A livello di documentazione non è necessario richiedere autorizzazioni o permessi presso l’Ufficio Tecnico Comunale di competenza, dal momento che le opzioni che riguardano una ristrutturazione a secco non modificano a livello strutturale o metrico uno o più ambienti da modernizzare. Semplicemente hanno la funzione di renderlo innovativo, più accattivante, accogliente e personalizzato a livello estetico e decorativo. Come in progetti più complessi è consigliato però procedere per punti e capire bene cosa si vuole realizzare. Questi lavori, infatti, non riguardano una semplice ritinteggiata o un rapido cambio di disposizione degli arredi presenti. Lo scopo è quello di effettuare un restyling significativo ma relativamente express, incisivo ma non eccessivamente dispendioso e con uno stile chic e di tendenza impeccabile e alla moda. Oggi vi proponiamo 5 metodologie verso cui approcciarsi nel momento in cui ci si decide di voler cambiare velocemente in l’immagine di casa e darle un volto nuovo al passo con i tempi.  Rinnova il pavimento con il laminato Una tra le prime ristrutturazioni a secco che si possono effettuare, quando in casa ci si trova di fronte a materiali presenti danneggiati o obsoleti, è coprire e rinnovare una o più superfici di calpestio attraverso l’applicazione di un pavimento con il laminato, robusto, durevole, resistente e sicuramente tra le alternative più convenienti a livello di costi. Moltissimi brand del settore propongono dei prodotti qualitativamente ottimi, con una resa sorprendente e dall’aspetto trendy che ricorda molto da vicino l’effetto legno che piace sempre e non stanca mai nel tempo. I colori e le finiture sono tante e tutte valide ma da scegliere in base allo stile di mobili e complementi presenti nell’ambiente di casa, oggetto del relooking. La posa del laminato non comporta particolari problematiche grazie alla tecnica flottante che non prevede nemmeno l’utilizzo di colla o chiodi per fissare i singoli elementi. Sarà sufficiente: pulire la superficie da rivestire; stendere il telo isolante e antiscivolo del sottopavimento; collocare i singoli listoni a file e rifinire in base alla metratura. Un metodo pratico, efficiente e veloce per rinnovare l’estetica di un pavimento con poca spesa! Rivesti le pareti con pannelli di legno Il secondo intervento di ristrutturazione a secco verso cui si può propendere, se piace naturalmente il tema, è quello di rivestire le pareti di una ambiente con pannelli di legno. Se temete l’effetto montagna non abbiate paura. Applicare tavole di legname a un muro non significa necessariamente creare un look stile chalet, al contrario, abbinate ad un arredo moderno sapranno valorizzare e riscaldare l’intera stanza dall’aspetto attuale e contemporaneo o montati a mo’ di boiserie rendere ancor più elegante e signorile una zona giorno o notte dal gusto distintivo e particolare. I pannelli di legno da rivestimento sono disponibili in una vasta gamma di tipologie con grandezze standard, da tagliare all’occorrenza e con spessori che variano dai 0,3 e 2 cm. Per creare una parete di questo tipo è però indispensabile creare un’intelaiatura più o meno fitta di listelli in legno, su cui verranno poi inchiodati o meglio incollati i pannelli stessi. I costi per il materiale, dovendo lavorare su una o due pareti non sono assolutamente proibitivi e con un po' di capacità manuale si potrà anche pensare ad un fai da te casalingo a costo zero. I fornitori della materia prima saranno oltremodo in grado di effettuare i tagli necessari seguendo uno schizzo con misure in modo da togliervi una fatica se non si possiede l’attrezzatura necessaria. Dipingi le piastrelle con vernici apposite Se la ristrutturazione a secco coinvolge cucine o bagno, dove vecchi ma robusti rivestimenti sono diventati una vera ossessione, allora si potrà assolutamente svecchiarli con un tocco di colore in più o rimanendo sulla naturalità dei toni, dipingendo le piastrelle di pavimenti e pareti con vernici apposite, resistenti e con un effetto wow che faranno risultare gli ambienti in via di rinnovo, bellissimi e alla moda. La procedura da seguire non è decisamente complicata e presuppone delle fasi consequenziali da seguire alla lettera: fase 1: prevede un’igienizzazione accurata della superficie da pitturare, dapprima con uno sgrassatore apposito e successivamente con acqua e sapone cercando di pulire bene fughe e angoli; fase 2: prevede di applicare la vernice diluita secondo le istruzioni o eventualmente già pronta all’uso, iniziando con pennelli di varie misure per i punti più complicati e particolari da raggiungere e continuare con rulli nelle porzioni più grandi e importanti per stendere in maniera omogenea e senza difetti lo strato di tinta scelto. Solitamente le mani da applicare sono 2 e senza l’aggiunta di una finitura protettiva poiché già inclusa nella vernice stessa. Una soluzione analoga ma ancora più sbrigativa è quella di cambiare look alle fughe con delle penne colorate apposite per attuare un vero e proprio make up pratico ed economico. Solitamente questa ristrutturazione a secco viene utilizzata per mascherare anche imperfezioni dovute al tempo con effetti wow che saranno davvero sorprendenti. Utilizza cornici in polietilene Cornici in polietilene per movimentare, abbellire e trasformare pareti e soffitti di casa? Decisamente si, quando si pensa ad un intervento veloce e low cost per rivoluzionare casa. Facilissimi da applicare con una colla pronta in tubetto maneggevole ed efficace, questi listelli più o meno particolareggiati a seconda dello stile che si intende far emergere, riescono davvero in poche mosse a realizzare un lifting incisivo ad una stanza in casa. Disponibili in vari spessori, disegni forme e con pezzi anche particolari per creare davvero qualcosa di stupefacente, sono leggerissimi e compatibili gli uni con gli altri. Assemblarli è un’operazione immediata data la malleabilità del materiale che permette di effettuare i vari tagli con un semplice cutter.   Nella loro tonalità bianca, già di per sé pronta all’uso, donano freschezza e qualsiasi ambiente ma per chi cerca un pizzico di brio in più, tinteggiarli con una qualsiasi pittura è estremamente rapido come dipingere una qualsiasi parete o soffitto. Inserisci elementi in cartongesso L’ultima opzione che proponiamo in materia di ristrutturazione a secco è l’inserimento di elementi in cartongesso in casa, per creare mensole, divisori e ripiani per ogni eventualità. Tra i 5 suggerimenti è sinceramente il più costoso ma che non prevede comunque un budget così proibitivo come lo sarebbe invece quello per dei veri e propri lavori edili per realizzare alla fine un medesimo progetto. Questa scelta è ovviamente più versatile rispetto all’utilizzo di mattoni e cemento per edificare separatori con decori o nicchie. L’eventuale smantellamento può avvenire in qualsiasi momento e senza creare troppi disguidi in casa. Per non avere brutte sorprese a livello estetico finale, affidarsi a dei professionisti è la cosa migliore se non si hanno nemmeno rudimenti base in campo edile. Loro sapranno assicurare un risultato perfetto e degno di ogni aspettativa!
Pavimento di tendenza con la giusta posa delle piastrelle
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Se pensate che scegliere le piastrelle in base alle dimensioni, fantasie, colori e forme sia complicato, non avete ancora fatto i conti con le varie opzioni di posa possibili che le riguardano. Infatti non è mai scontato posizionare le mattonelle in casa seguendo regole che in effetti non esistono. In ogni progetto vanno interpretate di volta in volta a seconda della metratura a disposizione, dell’andamento che si vuole dare ad un ambiente e dai gusti personali che a volte vengono un po' messi da parte perché consigliati nel modo sbagliato. Molto spesso sovvertire delle consuetudini risulta difficile: in primis perché seguire linee guida ben consolidate rende più semplice piastrellare e poi perché in molti contesti si è dissuasi da un’idea leggermente fuori dalle righe, perché si pensa possa poi stancare a lungo termine. Questi fattori risultano inibitori sulle nostre preferenze e alla fine portano un po' tutte le abitazioni ad essere sulla stessa lunghezza d’onda. Osare ed essere fermi sulle proprie decisioni aiuta invece a personalizzare le varie case e a trarre il meglio da ciascuna stanza che la compone. Ma quindi come poter scegliere la posa migliore per ottenere un pavimento di tendenza, bello esteticamente e piacevole da calpestare? Molteplici sono le possibilità ma tra le più utilizzate possiamo citare quelle: a correre; in diagonale; in linea; a spina di pesce (con tutte le sue varianti). Tali metodi tradizionali riescono, nelle giuste collocazioni, a non essere né banali e già visti in ogni dove. Altre alternative si creano invece dalle commistioni di pose classiche e che danno origine a delle combo sensazionali. Altre volte ancora, sono invece le geometrie delle piastrelle stesse che determinano pose particolari per pavimentare una o più superfici davvero chic e dal look inconsueto ma elegante e accogliente al tempo stesso. Pavimento in casa: piastrelle a correre La posa più tipica per realizzare un pavimento in casa riguarda sicuramente le piastrelle rettangolari a correre che inondano con il loro effetto la maggior parte delle abitazioni di nuova costruzione. In generale tali forme squadrate e con fughe che possono essere più o meno importanti, vengono disposte parallelamente rispetto alle pareti con dimensioni maggiori dell’ambiente in progetto, poiché entrando la sensazione deve essere quella di ampliare a livello ottico la dimensione della stanza. I pezzi singoli possono avere lunghezze variabili ma larghezze sempre uguali e collocate con andamento geometrico e distanze costanti o come si dice in gergo “a caso” per chi non ama un risultato troppo rettilineo e omogeneo. I classici listoni, che richiamano i parquet in legno, trovano in questa tipologia la loro massima espressione. In alcune situazioni dove gli ambienti, specialmente quelli di una zona giorno, non sono divisi da porte e si innestano gli uni negli altri senza avere separazioni a livello di superficie di calpestio, questa posa risulta immediata e semplice da attuare portando anche delle varianti quando l’andamento degli spazi cambia e le piastrelle per brevi tratti risultano perpendicolari alle pareti con esiti davvero originali tema su tema. Piastrelle in casa: posa in linea con i listoni Una variante della posa a correre è quella in linea realizzata con i listoni, piastrelle strette e lunghe che da tempo hanno trovato voce in living e open space, ma anche in zone notte e persino in terrazze e balconi outdoor. Il principio è il medesimo, ovvero quello di disporre l’una accanto all’altra le mattonelle, parallele alle pareti più lunghe dove la posa risulta però uguale su tutta l’estensione da pavimentare, anziché sfalsata. L’estetica che ne scaturisce è un mix di una modernità classica, poiché già nel passato i listoni di legno venivano piazzati con tale metodo ma oggi assumono un tocco più contemporaneo per l’attualità dei materiali e delle rifiniture impiegati. Spesso, per smorzare l’andamento troppo perfetto, si innestano degli inserti alternativi e senza fuga, magari in resina o in cemento con esiti davvero fuori dal comune. Piastrelle dritte e di tendenza in casa Se la posa a correre riguarda le piastrelle con geometrie rettangolari, quella cosiddetta dritta si riferisce invece alle piastrelle quadrate. Questa forma perfetta risulta sempre molto bella da applicare ad una pavimentazione trendy e dal sapore leggermente retrò ma la sua disposizione deve essere valutata attentamente in fase preparatoria per evitare inestetismi dovuti ai tagli che inevitabilmente in una qualsiasi progettazione vanno effettuati. Sulla carta le dimensioni di una stanza possono sembrare perfette ma dal vivo le sorprese non mancano mai. Se questa posa vi piace particolarmente il consiglio è quello di utilizzarla in camere dalle dimensioni contenute e già pressoché regolari in modo da effettuare delle rifiniture ad hoc per mimetizzare le imperfezioni dovute a pareti con imprecisioni millimetrali ma che a livello di pavimento creano non poche problematiche. Pavimento trendy con pose diagonali Per ovviare alle difficoltà di non trovarsi di fronte a pianelle tagliate in forme e misure imperfette e davvero brutte da vedere, anche se collocate in punti strategici e parzialmente coperti da eventuali arredi e accessori, si può valutare la posa diagonale sia per formati quadrati che rettangolari ma scegliendo opzioni uniche e particolari per rendere meno monotona una disposizione ripetitiva e scontata. Le soluzioni in due colori a scacchi sono bellissime, specialmente in locali di servizio come ingressi o bagni dove la grandezza contenuta dello spazio enfatizza ancor di più il disegno diagonale utilizzato. In altre ideazioni dove colori cangianti si mescolano per creare effetti distintivi in un ambiente, è possibile vedere anche grandi piastrelle rettangolari in posizione ruotata di 45° per aggiungere un tocco personale alla stanza sia in ambito di palette utilizzata che di posa. Pavimento in casa: combo sensazionale Quando si deve far convivere il vecchio con il nuovo non è sempre facile, a livello di pavimentazione, creare un continuum perfetto con ciò che si è voluto mantenere e ciò che si è dovuto ristrutturare. In case d’epoca, dove tramezzi vengono abbattuti per necessità progettuali, si nascondono delle problematiche che vanno discusse con i padroni di casa ogni qualvolta si presentano. Al di sotto della parete eliminata viene sempre alla luce la porzione di pavimento lasciato allo stato grezzo e tentare di coprirlo o abbinarlo sia al pavimento esistente che a quello di nuova costruzione, può risultare cosa ardua. L’opzione più immediata e anche forse l’unica possibile per evitare di creare ulteriori accavallamenti posticci e sgradevoli alla vista, è quella di fare di necessità virtù, dove la parte di soletta cementizia venuta alla luce trova sistemazione essendo portata al medesimo livello ma lasciata al suo stato pressoché originale, diventando così il punto di contatto tra il conservato e l’attuale in una combo sensazionale che non potrà mai avere eguali.
Casa chalet: un look glamour e contemporaneo
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Una casa di montagna esprime sempre un fascino esclusivo, sia per la località in cui viene inerita e che permette di stare a diretto contatto con la natura in qualsiasi stagione dell’anno, sia per le caratteristiche familiari e usuali di una modalità di costruzione tipica e riscontrabile solamente da una certa altitudine in poi. Il legno è il migliore amico di un’abitazione d’altura, che ne connota sia caratteri esterni che indoor. Molto spesso è l’unico materiale presente e utilizzato per moltissimi impieghi, dalla struttura portante agli infissi, da elementi di rivestimento a complementi d’arredo. Il calore e il comfort che ne scaturiscono sono impagabili, così come l’impatto estetico e olfattivo che si percepisce entrando in una casa di questo genere. Se pensate che lo stile montano sia eccessivamente rustico e poco adatto ad amalgamarsi con le comodità odierne, non avete preso in considerazione le idee di molti architetti e designer. Come vedremo nel progetto che vi vogliamo presentare oggi, questi professionisti hanno saputo sapientemente trasformare uno chalet in una casa di montagna moderna con un look glamour e contemporaneo, attraverso un progetto meraviglioso che pur mantenendo inalterati i principi di fondo di una abitazione alpina, ha saputo dar vita a confortevoli e accoglienti ambienti, ottimizzando gli spazi esistenti, rendendoli più attuali e funzionali. Casa chalet: soggiorno minimal ma confortevole Arredare una zona giorno in una casa chalet di montagna significa rendere confortevole e accogliente ogni spazio da dedicare al riposo e alla convivialità. Non servono grandi arredi o elementi che comunemente inseriremmo nella nostra abitazione principale. Pochi, essenziali e minimal complementi che rendano gestibile la vivibilità degli spazi e possano accogliere amici e parenti per una giornata sulla neve o per una escursione estiva. Il soggiorno che vi proponiamo contiene davvero un arredo basilare: divano pratico e componibile; tavolini d’appoggio che per necessità diventano anche utili pouf; stufa, irrinunciabile per avere quel tipico calore e profumo del legno che scoppietta in un camino moderno e di design. Una scala minimalista in metallo conduce alla camera da letto al piano superiore dove piccole nicchie a parete sono l’unico “fronzolo” che movimenta un corridoio di passaggio dove poter riporre qualche accessorio. La tipologia di rivestimento è l’elemento comune in tutta la parte ristrutturata della casa e si inserisce benissimo su pavimenti, muri e soffitti nel suo colore chiaro e naturale per enfatizzare un look davvero glamour e contemporaneo. Cucina ecosostenibile e attrezzata in una casa chalet Una cucina in una casa di montagna, benché magari utilizzata per brevi weekend o periodi di vacanza, deve essere attrezzata come un qualsiasi angolo cottura di una qualunque abitazione e dotata di elettrodomestici e arredi quanto più possibilmente ecosostenibili. La grandezza non conta poiché è fattibile progettare l’ambiente in oggetto, valorizzando al meglio lo spazio e utilizzando dei capienti ripiani e stipetti a tutt’altezza. Nel bellissimo progetto di questo chalet, la cucina è stata pensata e valorizzata nel migliore dei modi. Avendo un soffitto in legno con travi a vista si è pensato di creare un continuum tra rivestimento e arredo dove ogni cosa risulta essere il perfetto proseguimento l’una dell’altra attraverso una sapiente realizzazione su misura. Ogni centimetro è stato sfruttato alla perfezione con inserti per il vino a incasso nella muratura, cassettoni con maniglie rientrate, cappa a scomparsa e semi - integrata in una parete con trave obliqua. Anche l’illuminazione, per non intaccare la continuità del legno, viene ripensata e per evitare lampade a sospensione o applique ecco che una luce da scrivania rivisitata, trova la sua collocazione a scomparsa in un pensile e viene all’occorrenza allungata tramite braccio mobile sul piano di lavoro. Dovendo ottimizzare l’area a disposizione si è pensato di inserire una seduta a scomparsa nell’isola con panca adiacente per aumentare i posti disponibili, da abbinare ad un tavolo richiudibile. Casa chalet: un bagno bello e funzionale Al termine del corridoio che attraversa cucina e soggiorno si trova l’unico bagno di tutta l’abitazione, gestito a livello di materiali e impostazione esattamente come tutta la zona giorno. Mobiletti a muro e ripiani sono l’esatta riproduzione di quelli impiegati nella zona cottura che danno un senso di costanza a un progetto davvero unitario. Oltre che bello, questo spazio di servizio è funzionale e pratico con soluzioni a scomparsa per porte d’entrata, cabina doccia e arredi. Nell’area lavabo è presente lo stesso rivestimento nero utilizzato per la porzione di parete dietro alla stufa. Ottimo richiamo di una superficie materica pratica, facilmente igienizzabile ed esteticamente impeccabile. Casa chalet: camera da letto accogliente in mansarda Al piano superiore la superficie calpestabile richiama quella sottostante e comprende una camera da letto accogliente mansardata e completamente ristrutturata con la medesima fattura delle ideazioni applicate al piano terra. L’unico arredo presente è il letto matrimoniale, mentre comodini, piani d’appoggio, scrittorio e armadi, sono tutti ricavati gestendo in modo consapevole la muratura esistente e gestendo benissimo l’inclinazione del tetto a spiovente. Sagome e maniglie delle aperture sono le stesse dei mobiletti già visti in cucina e in bagno con creazioni su misura davvero sorprendenti e utili per migliorare e massimizzare gli spazi. Casa chalet: angolo relax con vista La parte terminale della casa chalet comprende un’area che era ancora in ottimo stato e che si è volutamente lasciare nello stato originale con i rivestimenti intatti e primigeni, riadattandola semplicemente a zona relax con una meravigliosa vista sul panorama circostante. Versatile e confortevole, questo spazio può essere davvero riconvertito in qualsiasi momento e adibito anche a camera per gli ospiti, studio o luogo da dedicare alla nanna e al gioco di eventuali piccini in arrivo. Casa chalet con sauna privata Un secondo bagno nella mansarda, considerata la metratura contenuta, sembrava davvero troppo ai padroni di casa e ipotizzare un’ulteriore camera da letto non era l’intento desiderato. Ecco che l’idea di costruire una sauna privata ha preso piede durante le fasi di progettazione e ha dato vita ad una mini spa casalinga, studiata in forma semplice ed essenziale, ma strutturata per godere di momenti da dicare al proprio benessere corporeo e mentale senza dover uscire di casa.
Progettare casa per ampliare e organizzare meglio lo spazio
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Nel tempo le esigenze abitative possono cambiare e disporre di qualche metro quadrato in più può diventare necessario. Ricavare una camera in più per i bambini, uno studio o uno spazio da usare per fare sport, o semplicemente regalarsi il piacere di vivere in uno spazio più ampio ed arioso sono alcuni dei progetti che si possono realizzare nella propria casa ampliando o organizzando meglio lo spazio.  In alcuni casi è possibile aumentare il volume della propria casa costruendo una superficie aggiuntiva ma spesso è sufficiente rendere abitabile uno spazio che non lo era. Un seminterrato, un garage, un sottotetto o un balcone poco sfruttato possono diventare ambienti di vita che si aggiungono alla superficie della casa, aumentandone il comfort ed il valore. Il desiderio di ampliare o riorganizzare la propria casa in modo da potergli attribuire una nuova funzione si può concretizzare in diversi modi, procedendo sempre con cautela per assicurarsi di fare tutto in sicurezza e nel rispetto delle normative esigenze. Per questo prima di tutto è utile rivolgersi a dei professionisti incaricandoli di studiare l'effettiva fattibilità dell'intervento analizzando la struttura dell'edificio e le sue caratteristiche, potranno proporre delle soluzioni per realizzarlo nella maniera più soddisfacente e con il budget a disposizione. Interventi di questo genere possono avere un impatto sulla struttura dell'edificio per cui è necessario valutare se questa ha bisogno di essere adeguata. Per realizzare un ampliamento è imprescindibile eseguire una valutazione geologica dell'area oltre ad una verifica di eventuali limitazioni urbanistiche. Inoltre la costruzione di nuovi fabbricati contigui all'edificio è a tutti gli effetti una nuova costruzione e pertanto per realizzarla è necessario richiedere il Permesso di Costruire presentando la pratica agli uffici del comune in cui è ubicato l'immobile. Al termine dei lavori sarà necessario presentare anche la variazione catastale per aggiornare la planimetria dell'edificio.Inoltre, se l'edificio fa parte di un condominio sarà necessario ottenere il parere favorevole dell'assemblea condominiale. Da controllare anche i regolamenti edilizi locali (regionali e comunali) per verificare che non ci siano differenze normative. La riorganizzazione degli interni senza modifiche alla volumetria invece non richiede titoli abilitativi se non si modifica la destinazione d'uso dei locali, ma bisogna valutare per ogni caso specifico quali sono le norme da rispettare per non incorrere in un abuso edilizio. Recupera un sottotetto mansardato Il recupero del sottotetto porta ad ottenere un livello supplementare abitabile nella propria casa, da sfruttare nei modi più disparati ed in rapporto all'ampiezza della superficie. Uno spazio inutilizzato, o al massimo adibito a soffitta si può quindi convertire in un ambiente vivibile e piacevole. Questa tipologia di lavori si può avviare dopo aver conseguito i titoli abilitativi. Infatti il cambio di destinazione d'uso da locale tecnico ad ambiente abitativo richiede il Permesso di costruire, anche quando non vengono realizzati lavori importanti poiché si modifica la destinazione urbanistica. La mansarda è una tipologia di spazio con delle caratteristiche particolari che la rendono un ambiente sempre pieno di fascino. Affinché sia confortevole è necessario però realizzare una serie di interventi che la rendano concretamente abitabile. Imprescindibile ad esempio la realizzazione di un buon isolamento del tetto per avere temperature gradevoli in estate ed in inverno. Necessaria anche la presenza di finestre per tetti che apportano luce e consentono di aerare l'ambiente. A seconda dell'utilizzo che si prevede da fare della mansarda sarà inoltre necessario adeguare o realizzare ex-novo l'impianto elettrico, quello idro-termo-sanitario e quello del gas. Progetta e ottimizza il seminterrato Anche i locali che si trovano nel seminterrato adibiti a magazzini o locali tecnici possono essere rinnovati per attribuire loro nuove funzioni ed utilizzarli come ambienti di vita.. In questo caso ci troviamo al livello più basso dell'edificio, un ambiente che può presentare problemi di umidità proveniente dal suolo e dalle pareti a contatto con il terreno. Il miglioramento dell'isolamento è dunque uno primi aspetti da valutare. Un'altra problematica può essere la scarsa illuminazione e ventilazione degli ambienti per via delle finestre piccole o inesistenti, ma in questo caso è più difficile poter migliorare la situazione. Se non si ottengono i requisiti igienico sanitari non si può ottenere l'abitabilità del seminterrato ma lo si può sfruttare per realizzare locali di servizio come lavanderie o box auto.  Quando il seminterrato si va ad aggiungere in un edificio esistente si va ad aumentare la volumetria e pertanto e necessario richiedere il Permesso di costruire. Questa pratica è vincolata alla presentazione di una relazione geotecnica e di uno studio strutturale. Quando invece si realizzano delle modifiche interne come il rifacimento della pavimentazione, la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione degli infissi senza che vi sia un cambio di destinazione d'uso non è necessario richiedere i titoli abilitativi.  Trasforma e migliora un orangerie L'orangerie, definita anche giardino d'inverno, è un'ambiente tipico delle ville signorili simile ad una serra annessa all'edificio utilizzata tradizionalmente per tenere al suo interno piante che non sopravviverebbero all'esterno con temperature troppo rigide.  Più comunemente oggi è assimilata alla veranda o alla serra bioclimatica. Questi ambienti sono molto gradevoli grazie alle ampie superfici vetrate e con una risistemazione possono diventare spazi abitativi che aumentano la superficie della casa, eventualmente ampliandone la metratura. Ad esempio, si può pensare di collocare qui la cucina per godere della luminosità e della vista sull'esterno oppure di ingrandire il soggiorno.  Rendere abitabile un orangerie può richiedere degli interventi come l'aggiunta della climatizzazione invernale ed estiva e la sostituzione dei vetri con materiali che consentono di ridurre il consumo energetico.  Come per altri interventi, se si modifica la volumetria dell'edificio è necessario procedere solo dopo il rilascio del Permesso di costruire. Chiudi la veranda con pareti trasparenti Un'ambiente verandato apporta un tocco esclusivo ad un immobile. Le pareti trasparenti della veranda delimitano uno spazio aperto rendendolo sfruttabile anche nella stagione fredda, diventa quindi a tutti gli effetti una stanza in più da arredare come si preferisce. Aggiungere una veranda alla propria abitazione richiede dunque uno spazio a disposizione da chiudere con delle vetrate, può essere una parte del giardino oppure una terrazza o un balcone. La costruzione di una nuova veranda se ha carattere di stabilità richiede il Permesso di costruire, mentre se si prevede la realizzazione di una struttura amovibile e pertanto temporanea non sono necessari titoli abilitativi.  Amplia lo spazio con delle vetrate in balcone La chiusura di un balcone, soprattutto se esposto a nord e dunque poco soleggiato, è un'ottimo espediente per ampliare la superficie della propria abitazione. L'uso di superfici vetrate consente di far entrare tanta luce e di avere uno spazio a metà tra esterno ed interno. Inoltre, optando per delle vetrate apribili con sistema a pacchetto si mantiene la possibilità di avere un balcone semi aperto. Il balcone si va ad integrare all'ambiente interno divenendo un'estensione dello stesso. Per ottenere una perfetta fusione sarà utile uniformare elementi come la pavimentazione e lo stile dell'arredamento, in questo modo apparirà come un ambiente unico. A livello normativo, il ragionamento è sempre lo stesso. La chiusura permanente di un ambiente precedentemente aperto comporta un aumento della volumetria dell'edificio per cui non può essere effettuata senza il Permesso di costruire.
Termoarredo: elemento di design per tutta la casa
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Per definizione il termoarredo è un elemento che unisce alla normale funzionalità di riscaldamento un'estetica raffinata che lo converte in elemento d'arredo. Quando viene utilizzato per il bagno viene definito anche scaldasalviette, proprio perché per la sua forma consente di utilizzarlo per sistemare e tenere al caldo gli asciugamani. Rispetto ad un radiatore normale questi modelli hanno un ingombro ridotto per quanto riguarda lo spessore. Si differenziano dai normali radiatori soprattutto per l'aspetto innovativo che a volte appare addirittura rivoluzionario, considerando che la forma tradizionale dei caloriferi è molto ben radicata nella mente di tutti ed alcuni termoarredi escono nettamente dagli schemi. Questa però è da intendere come una caratteristica vincente. Grazie alle linee fuori dal comune i termoarredi hanno la capacità di aggiungere stile e personalità agli ambienti interni, talvolta sembrano quasi un'opera d'arte. Utilizzarli soltanto nel bagno sarebbe un vero peccato perché grazie alla loro particolarità si possono apprezzare in ogni contesto ed in ogni stanza della casa.   I più diffusi sono i termoarredi tubolari ma quelli che hanno un'immagine più incisiva sono i modelli di design che mostrano una grande ricerca formale oltre ad una funzionalità ottimale. Si spazia da prodotti in cui le linee sono ridotte all'essenziale per offrire risultati estremamente contemporanei ed affascinanti a modelli in cui l'estetica diviene più ricca ed eclettica. Solitamente sono realizzati in alluminio o in acciaio, ma negli ultimi anni si sono affermate anche le versioni in vetro, con o senza integrazione di componenti metalliche. Inoltre l'ampia varietà di finiture applicate aumenta il livello di personalizzazione, permettendo cosi di trovare sempre il termoarredo perfetto per il proprio progetto.  Alcuni modelli di termoarredo sono dotati di gadget ed accessori che ne aumentano il comfort nell'utilizzo come piccoli stendibiancheria o supporti per appendere comodamente asciugamani o accappatoi. L'utilità di questa componente viene quindi elevata ulteriormente.  Termoarredo di stile nel living Il living è uno degli ambienti più vissuti della casa ma anche quello per il quale si ricercano le soluzioni più sofisticate. Le proposte sul mercato sono molte e diversificate, per cui i modelli di termoarredo si possono concordare facilmente con lo stile dell'ambiente arrivando a produrre effetti molto sofisticati.  Ad esempio, se il living ha uno stile spiccatamente vintage ed industriale si può optare per una versione che presenta delle finiture dall'aspetto vissuto e delle forme che si ispirano al linguaggio delle fabbriche, imitando le tubature a vista tipiche di questi ambienti. Un elemento solitamente considerato quasi come un difetto si può integrare perfettamente nell'insieme divenendo un punto focale della stanza. Il lato estetico però non è il solo aspetto a cui pensare nella scelta del termoarredo poiché non bisogna dimenticare quella che è la sua funzione primaria, ovvero quella di scaldare gli ambienti interni. Per questo prima di tutto è necessario che il termoarredo sia proporzionato alla superficie da riscaldare. Per quanto riguarda il living, se occupa una superficie ampia per riscaldarlo sono necessari caloriferi piuttosto grandi per produrre la quantità di calore necessaria. Le dimensioni imponenti di questi elementi andranno anche ad aggiungere un tocco particolare alla stanza. Sorprendente l'effetto che si determina quando si utilizzano termoarredi che riprendono esattamente la tonalità della parete su cui viene installato, mimetizzandosi alla perfezione nella superficie ed arricchendola al tempo stesso con un'interessante nota di stile. Si aggiunge in questo modo una nuova dimensione ad una parete che altrimenti potrebbe sembrare scialba e monotona.  Termoarredo trendy in salotto Un termoarredo di qualità, con un design particolare diventa a tutti gli effetti un elemento d'arredo che completa il soggiorno. Scegliendo una soluzione che abbraccia le tendenze più attuali farà una bella figura messo al centro della scena. Non è necessario dunque trovare degli escamotage per camuffare il calorifero o nasconderlo ma al contrario si trasforma in un oggetto da esibire con fierezza assegnandogli una posizione che possa metterlo in risalto. Ampia la gamma di finiture superficiali che consentono di ottenere proposte in grado di valorizzare i progetti di interior design, anche attraverso la varietà di colorazioni e texture materiche. Per ottenere l'effetto desiderato si può optare per radiatori dalle finiture opache, lucide, cromate oppure per colori di forte impatto che rendono il termoarredo protagonista dell'ambiente. Termoarredo di tendenza in cucina Si tratta anche di una soluzione salvaspazio, sono infatti realizzati in modo da risultare molto compatti e per questo è possibile inserirli anche in spazi minimi. Nelle cucine a volte si ha la necessità di ottimizzare ogni centimetro poiché le pareti sono in gran parte utilizzate per l'installazione dei mobili. Riuscire ad inserire il calorifero in questi casi diventa una sfida che si può superare con l'installazione di un termoarredo, in verticale o in orizzontale a seconda della porzione di parete disponibile.  Attraverso la scelta del termoarredo si può conferire alla cucina un'aspetto trendy e contemporaneo. Adottando soluzioni originali si va ad aggiungere un pizzico di brio in cucina. Un colore vivace si pone quindi come un tocco inaspettato all'interno della cucina, divenendo un elemento di spicco al quale poi è possibile abbinare altri dettagli, come ad esempio le piastrelle del paraschizzi, i pomelli dei mobili o degli accessori.  Termoarredo di design nel soppalco Riuscire a trovare lo spazio per installare un calorifero in un ambiente atipico come quello ricavato sul soppalco non è un'impresa semplice. Le pareti disponibili possono essere poche soprattutto quando si tratta di piccoli soppalchi come quelli realizzati per sfruttare il sottotetto. Un termoarredo dallo sviluppo verticale ottimizza lo spazio in altezza, mentre se si hanno solo muri a mezza altezza si può ricorrere ad una versione dallo sviluppo orizzontale. Inoltre puntare su un modello di design aggiungerà a questo ambiente un tocco esclusivo. Termoarredo chic in lavanderia Anche locali di servizio come la lavanderia meritano di essere curati dal punto di vista estetico, così da avere una casa assolutamente impeccabile. Per creare un ambiente elegante sono da valutare l'utilizzo di materiali e arredi di qualità, anche realizzando dei mobili su misura, ma anche tutti le attrezzature dovranno avere un aspetto chic. Per questa tipologia di ambienti sarà utile installare un termoarredo dotato di ampi stendibiancheria così da poter posizionare i capi ad asciugare. Si possono considerare modelli con alimentazione elettrica che rende possibile l'utilizzo in qualsiasi momento dell'anno, indipendentemente dall'accensione dell'impianto di riscaldamento, risultando anche un'opzione più semplice per quanto riguarda l'installazione. Da valutare anche l'installazione di versioni ibride che consentono la massima versatilità.
Pavimento in cemento: l’opinione dell’esperto
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I pavimenti in cemento sono sempre più utilizzati non solo per edifici industriali o di uso pubblico ma anche per contesti residenziali, tanto in esterni quanto in interni. Sono un rivestimento che si allinea alle tendenze contemporanee ma genera una buona armonia anche in ambienti dal sapore rustico e tradizionale. Per realizzare un pavimento in cemento generalmente si procede direttamente in opera realizzando una superficie su misura e con caratteristiche personalizzate. Variando la composizione del cemento e le attrezzature utilizzate si ottengono infatti risultati sempre differenti.  A seconda dell'effetto che si vuole ottenere e dello stile che si vuole dare all'ambiente sarà possibile scegliere tra le diverse tipologie di pavimento in cemento, valutando palette e texture di ogni differente soluzione. Per ogni diversa tipologia si avranno dunque anche costi differenti. Un altro modo per realizzare un pavimento in cemento consiste nella posa di mattonelle prodotte a base di cemento e pronte da incollare. Ardua la selezionare per formato e finitura considerando che sono disponibili anche versioni decorate che consentono di aggiungere colore negli interni. I pavimenti in cemento sono una valida soluzione anche quando si intende rinnovare un pavimento senza demolirlo. Nelle ristrutturazioni si può intervenire posando il pavimento in cemento sulla pavimentazione esistente, a condizione che questa sia stabile e non presenti cedimenti, pena un risultato poco duraturo. Vediamo tutto quello che c'è da sapere prima di posare un pavimento in cemento per interni. Caratteristiche tecniche del pavimento in cemento  Indipendentemente dalla tecnica utilizzata per la realizzazione, se eseguito a regola d'arte un pavimento in cemento è una superficie molto resistente all'usura e durevole nel tempo. Il cemento ha però una superficie porosa per cui è soggetto alle macchie. Le caratteristiche del materiale sono migliorate con l'applicazione di specifiche sostanze che gli conferiscono impermeabilità ed allo stesso tempo maggiore durezza. Si possono applicare a questo scopo protettivi e indurenti a base di resine, vernici poliuretaniche o cere. Altre caratteristiche di questa soluzione particolarmente ricercate negli interni sono l'impatto estetico che si inserisce bene nei progetti di interior design più attuali. Si determina un pavimento continuo, privi di fughe e quindi le operazione di normale pulizia risultano agevolate.  Inoltre un pavimento in cemento è una superficie che non richiede molta manutenzione, sono sufficienti interventi periodici di levigatura e lucidatura. Si tratta anche di una tipologia di pavimento compatibile con la posa di impianti di riscaldamento a pavimento poiché non subisce alterazioni a causa del calore e non ne impedisce la propagazione. Vantaggiosi anche i costi di questa soluzione se si coprono vaste aree. Per quanto riguarda le piastrelle in cemento queste sono realizzate in modo da risultare molto resistenti. Ci sono diverse varianti, come le piastrelle in cemento stampato e quelle in cemento colorato o decorato, proposte in vari formati come esagonale, quadrato o rettangolare. Per l'applicazione delle mattonelle in cemento si procede con l'incollaggio come per la posa di normali piastrelle.  Metodo di posa su un pavimento esistente Nelle ristrutturazioni a basso budget è necessario individuare soluzioni che permettano di risparmiare ottenendo comunque risultati di qualità. Una voce di spesa che influisce significativamente sul preventivo è il rifacimento dei pavimenti poiché sono richieste diverse lavorazioni per liberarsi correttamente del vecchio e ricreare il nuovo. La posa di un pavimento in cemento può essere eseguita senza dover effettuare demolizioni, applicando i prodotti direttamente sul suolo esistente e risparmiando così tempo e denaro. Si ottiene così una superficie resistente e personalizzata nella finitura senza i fastidi di una ristrutturazione vera e propria come rumori e polvere. In ogni caso è sempre indispensabile che la pavimentazione d'origine sia in buono stato, senza presentare segni di cedimenti che impedirebbero la buona adesione del nuovo pavimento in cemento e porterebbero ad avere comunque un pavimento instabile. Questo genere di intervento richiede l'utilizzo di prodotti dallo spessore di pochi millimetri per non dover adattare l'altezza delle porte e per non aggiungere un carico eccessivo sulla struttura dell'edificio. Tipologie del pavimento in cemento In base alla tecnica utilizzata per la realizzazione si possono distinguere diverse tipologie di pavimento in cemento per interni.  Pavimenti in cemento industriale: ha spessore elevato e ottima resistenza, il grigio è il colore base ma si possono ottenere tinte personalizzate. Pavimenti in cemento autolivellante: consentono di ottenere con facilità una superficie perfettamente planare, hanno uno spessore contenuto e si possono colorare inserendo dei pigmenti. Si può utilizzare per coprire un pavimento esistente. Pavimenti in cemento spatolato: con questa tecnica si possono ottenere effetti come marmorizzato o nuvolato. Anche il cemento spatolato è un'ottima soluzione per coprire un vecchio pavimento con il vantaggio di poter contenere lo spessore che si va ad aggiungere.  Pavimenti in cemento levigato: levigatura e lucidatura vengono eseguite attraverso dischi diamantati che consentono di ottenere superfici particolarmente lucide, simili a uno specchio. Prima della lucidatura si possono inserire nel cemento elementi come vetri o pietre per dare un effetto decorativo, oppure si può lavorare il cemento in modo tale che possa riprodurre il tipico aspetto del marmo. La levigatura può essere praticata anche per rinnovare un vecchio pavimento in cemento. Pavimenti in cemento acidato: è una finitura che si ottiene attraverso un processo chimico durante il quale i pigmenti si fondono con il cemento donando effetti sempre unici. Pavimenti in cemento vetrificato: trattamento con polveri metalliche e resina trasparente che dona brillantezza e luminosità alle superfici. Pavimenti in microcemento: si tratta di un prodotto a base resinosa che si applica manualmente anche su vecchie pavimentazioni ed ha uno spessore di appena 3 mm. Ci sono poi ulteriori tipologie quali: pavimenti in cemento cerato; pavimenti in cemento stampato; pavimenti in cemento verniciato; pavimenti in cemento decorato; pavimenti realizzati con cementine. Palette e texture Ogni tipologia di cemento si presenta attraverso un'apparenza specifica che può avere diversi colori e diverse texture, ottenute con delle lavorazioni come ad esempio effetto spatolato, finiture opache o lucide, così come può presentare un aspetto uniforme o frammentato nel caso delle piastrelle.  Ogni pavimento in cemento può dirsi unico perché frutto di una lavorazione di tipo artigianale. Molto dell'effetto finale dipende dalla bravura e dalla manualità del posatore, così come la tipologia di attrezzatura utilizzata che influenza notevolmente il risultato finale. Le piastrelle in cemento sono prodotte con svariati motivi decorativi, sia colorati sia tono su tono che si basano prevalentemente su motivi geometrici o floreali. Si può creare un pavimento di grande impatto con questi elementi, anche alternando diverse texture. Si può giocare anche con gli schemi di posa utilizzando dei formati semplici per creare delle trame con effetto ornamentale come la posa a spina di pesce.  Costi di realizzazione del pavimento in cemento Fare una stima dei costi per la realizzazione di un pavimento in cemento risulta difficile anche per esperti nel settore senza tenere conto delle dimensioni e delle caratteristiche specifiche dell'ambiente da pavimentare, i prodotti da utilizzare e gli effetti che si vogliono ottenere. In linea generale il costo medio per la posa di un pavimento in cemento è di circa 80 €/mq. Questo costo non tiene conto di eventuali altri lavori preparatori come la demolizione di un pavimento esistente o la realizzazione di un nuovo massetto.  Se si opta per la posa di piastrelle in cemento invece il costo è di circa 30 €/mq.
Porte scorrevoli praticità e fascino in stile country chic
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Gli infissi in casa sono un elemento che deve soddisfare qualità sia funzionali che estetiche, dal momento che la loro presenza sarà oltremodo duratura nel tempo: proprio per questo motivo dovranno catturare la nostra attenzione, durante l’acquisto, grazie alle loro eccellenti doti performanti e all’impeccabile stile e design proposto. Per quel che riguarda le porte interne vi sono due alternative tra cui scegliere: le tradizionali porte a battente o le scorrevoli in una duplice soluzione a scomparsa o a esterno muro. Le seconde sono un ottimo escamotage quando si ha una metratura ridotta in una abitazione e non è possibile inserire un serramento classico oppure quando si intende recuperare spazio, per liberarsi dell’ingombro d’azione che una porta a battente deve inevitabilmente avere. Esistono infiniti abbinamenti di pannelli, vetri e colori che a seconda della scelta stilistica della casa, ben si adattano all’ambiente di tendenza che devono completare. Per chi ama questa possibilità e vuole abbinarla ad un progetto ancor più personale ed eco-friendly può pensare a un DIY con un piccolo aiuto da parte di artigiani esperti e capaci. Nell’articolo di oggi vi vogliamo proprio parlare e proporre idee per riutilizzare delle porte scorrevoli, tipiche dello stile country chic, recuperate in vecchi fienili di campagna. Una progettazione particolare e unica che si addice ad abitazioni agresti, ma non solo. Finiture particolari e telai a vista adatti, le rendono splendide anche all’interno di appartamenti e loft cittadini. Il recupero di grandi pannelli lavorati o lisci permette di infondere una spiccata ricercatezza per arredare una o più pareti della propria casa, e di personalizzare la porta scorrevole a piacere, essendo il legno già di per sé un materiale versatile con tinte e venature sempre differenti da un prodotto all’altro ma aiutato dalle molteplici colorazioni a disposizione, e che meglio si addicono in ogni intervento particolare. Porte scorrevoli country chic: a doppio battente o singole Le porte scorrevoli country chic sono solitamente realizzate in legno massello, con delle tavole disposte verticalmente e rinforzate da pannelli intermedi orizzontali o diagonali, con l’aggiunta di telai appositi che possano garantire stabilità e durevolezza. Sono serramenti massicci e relativamente pesanti, che necessitano di un binario ad hoc che le consenta di essere appese in sicurezza e scorrere senza difficoltà o fatica. Con il loro sapore artigianale si adattano a molteplici ambienti e tipologie di arredo. Questa barn door può inoltre essere progettata in modo singolo o doppio, a seconda della grandezza che deve essere coperta. Solitamente una duplice anta viene inserita in grandi ingressi che portano ad un’ampia zona giorno o in living dove si vuole connotare un soggiorno che all’occorrenza dialoga con una cucina a tema o ancora posizionate in corridoi che immettono in una camera da letto ariosa e chic. Grandiose singole e magnifiche in coppia, sanno davvero aggiungere stile a degli ambienti trendy ed esclusivi. Porte scorrevoli: sapore country al naturale Lasciate al naturale con quel tipico sapore country, queste porte scorrevoli di recupero riescono ad infondere un calore e una familiarità spiccata ad ogni stanza di una casa accogliente, ospitale e confortevole. L’atmosfera che si respira, insieme al profumo tipico di queste porte da fienile, sono inconfondibili e caratteristiche di progetti realizzati su misura per chi ama circondarsi di elementi d’altri tempi, rivisitati in chiave moderna. Queste porte esterno muro, formidabili nel loro aspetto originario, realizzano un connubio ottimale con i binari in metallo a vista a cui sono associati, e che molto spesso vengono richiamati anche nelle maniglie o in finti cardini applicati sulla superficie. Country chic: porte scorrevoli colorate Nella versione colorata, una tipica barn door, trova rinnovato vigore e connota in maniera differente le varie camere di una casa a seconda dello stile che si vuole far emergere. Il gusto campestre è sempre ben evidente ma in una nuance più neutra, questa distintiva porta scorrevole, segue una tendenza trés chic che può essere valutata anche in accordo con arredi lineari e contemporanei tono su tono. Bellissimo il suo inserimento in una cucina per una dispensa ben organizzata, dove insieme ad altri elementi country style, come parquet, parete perlinata e lavello, enfatizza il tema scelto ma lo ingentilisce con un tocco naturale e luminoso dato dal classico colore bianco. Inversione di tendenza se la tinta scelta è maggiormente incisiva e spicca su tutto l’ambiente circostante. Più caratteristico in appartamenti di città, nero, grigio, blu o rosso diventano le palette più invidiate per una barn door riportata a nuova vita. Un look decisamente più dirompente per una casa con una forte personalità che prevede un arredo per pareti adeguato e in armonia con il contesto circostante. Country chic: porte scorrevoli e binario a vista Optando per questa tipologia di porta interna è inevitabile che lo scorrimento sia a vista e lungo la parete. Tale meccanismo prevede l’installazione di un binario che attraverso ruote e ganci trattiene il serramento sollevato il giusto da terra per permettergli di scivolare agevolmente nelle operazioni di apertura e chiusura della porta stessa. Lo stile country dell’infisso, nonché il peso, implicano una struttura in metallo molto resistente, come sostegno e congegno per funzionare. Un’unione perfetta con il legno che ben si armonizza in ciascun ambiente in cui vengono posizionate, dando origine ad una porta scorrevole in country style che diventa la protagonista di casa. Porte scorrevoli country chic: pannello pieno o vetrato Quasi nella totalità delle realizzazioni con una barn door per interni, è visibile l’impiego di quadri pieni, lisci o appena lavorati da tavole diagonali. Se però il pannello di una porta scorrevole da restaurare può risultare danneggiato o in alcuni casi mancante, abbinare una parte vetrata è un altro metodo per valorizzare l’infisso e renderlo maggiormente utile in ambienti che necessitano di passaggio di luce al loro interno. Un vetro nella parte superiore può essere facilmente introdotto grazie allo spessore del legno che consente di creare una sede consona e appropriata per installare la superficie trasparente. Un’immagine leggermente diversa ma senza alcun dubbio sensazionale per una porta che al sol vederla parla da sola per stile, trend e design.
Parquet: quale tipologia di legno scegliere?
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Le tipologie di legno per la realizzazione di un parquet in casa sono molteplici e tutte ricche di peculiarità importanti da valutare di volta in volta, a seconda del luogo e dell’utilizzo che si intende avere per un pavimento in questo materiale, da collocare nelle varie camere della propria abitazione. Archisio ha selezionato per voi 6 tipiche essenze che, messe a confronto, vi faranno capire meglio quali siano le principali caratteristiche di ciascuno con degli esempi di ambienti interni, molto esplicativi e capaci di ispirare per futuri progetti. Parquet in casa: il rovere Una delle prime essenze presentate dai professionisti del settore parquet è sicuramente il rovere, categoria appartenente ai legni più pregiati ed eleganti che trovano negli ambienti interni in cui sono inseriti largo impiego, per le sue ottime qualità estetiche e non solo. Proveniente dalle zone europee centrali ha molteplici caratteristiche da offrire, quali: durezza, resistenza agli urti e all’usura, resistenza nel tempo alla flessione e resistenza a muffe e batteri, lo rendono un legname perfetto per dei piani di calpestio molto sollecitati e utilizzati. Un parquet in casa in rovere è connotato da una bellezza intrinseca capace di soddisfare le varie esigenze e richieste in termini di pavimentazione indoor. Infatti, oltre alle tante peculiarità a livello edilizio, trova nelle molteplici sfumature esistenti, il modo di essere scelto per svariati progetti, con palette che variano a seconda della composizione della fibra della pianta, della stratificazione, dai tempi di essicazione e dal tipo di finitura. Bellissimo al naturale, sbiancato o spazzolato, come tutti i materiali vivi e in continua evoluzione, un parquet in rovere può subire qualche leggero cambiamento ma quasi esclusivamente a livello di colorazione superficiale, in special modo se sottoposto eccessivamente alla luce del sole. Bisognerà pertanto attuare qualche piccola accortezza, cercando di schermare l’ingresso dei raggi solari nella stagione più calda. Altra nota dolente può essere il budget richiesto: tra le tante scelte è di sicuro una tra le più costose ma è anche vero che il rapporto qualità – tempo – prezzo è da valutare e sarà riscontrabile positivamente vedendo la sua capacità di mantenersi praticamente intatto nel corso degli anni. Parquet in casa: il frassino Il frassino, può essere considerato il fratello minore del rovere, con connotati molto simili che lo rendono una validissima alternativa da utilizzare per parquet in casa, sensazionali e dall’aspetto oltremodo naturale. Rispetto al legno di rovere è molto più semplice da reperire (presente in tutta Europa e in Asia) con costi sicuramente inferiori (30-90 euro/mq) ma con alcuni aspetti fondamentali che vanno considerati nel momento in cui si deve attuare una scelta relativa al suo acquisto e successiva posa. Ha una venatura robusta ma è un prodotto flessibile con tendenza ad incurvarsi a causa dell’umidità del luogo in cui si è sviluppato. Questa proprietà determina alcune conseguenze sulle prestazioni del pavimento che si andrà a inserire in varie ideazioni di interni ma che vengono limitate in modo artificiale, sottoponendo il legno a trattamenti termici per fargli assimilare maggiore stabilità e resistenza. Si può trovare in commercio nella sua lavorazione naturale o sbiancato, molto richiesto per ambienti attuali e con complementi d’arredo futuristici e moderni. Parquet in casa: il castagno Calore, naturalezza e raffinato disegno nelle venature. Ecco alcuni requisiti che un parquet di casa in castagno saprà trasmettere nei vari ambienti in cui verrà inserito. E’ un essenza che presenta all’incirca le medesime caratteristiche di durabilità e resistenza dei suoi colleghi, ma bisogna distinguere le parti del tronco, durame e alburno, che hanno differenti colori e prestazioni. Per una pavimentazione è decisamente meglio servirsi del primo, con colorazione più scura, non deteriorabile a causa di insetti e funghi e con una durezza migliore per un piano di calpestio casalingo.I suoi listoni con nodi e venature marcate, sono molto richiesti in progetti dal sapore nordico o dal gusto country chic, dove un tocco di natura e atmosfera agreste deve entrare in casa, ma in maniera comunque dolce e raffinata. Al metro quadro ha un costo che si aggira intorno ai 100 euro. Parquet in casa: il doussiè Doussié: un particolare tipo di legno proveniente dall’Africa, molto in voga in progetti in e outdoor per pavimentazioni grazie alla sua resistenza all’acqua, sotto tutte le sue forme, e per questo molto adatto a spazi esterni come terrazze e balconi, ma oggi impiegato con successo anche in cucine e ambienti di servizio come il bagno, entrambi soggetti a fumi, vapori e umidità. Grazie alla sua durezza e alla capacità di non deformarsi, i listoni in questa essenza garantiscono una continuità nel tempo, anche se, come accade per tutte le tipologie di legname, anche il doussié è soggetto a contusioni da urti o a lacerazioni, dovute a trascinamenti e sfregature di complementi e arredi. Importante quindi che la finitura sia applicata ad hoc per evitare indesiderati graffi o bolli superficiali. La resa estetica, le colorazioni molto trendy e le pose di tendenza, aumentano il valore di questo legno che a livello economico si trova in una gamma ottimale, tra i 30 e i 50 euro al metro quadro. Parquet in casa: il wengé Altra pianta proveniente dal continente nero, è il wengé, legno conosciutissimo e molto apprezzato in realizzazioni di ogni genere e con risultati sempre sorprendenti che riescono a soddisfare sia visivamente che al tatto i padroni di casa che lo richiedono per i propri ambienti interni. Compatto, duro, resistente, stabile e con uno stato di conservazione a lungo termine. Praticamente il materiale perfetto per la posa di un parquet in casa. Il suo colore bruno lo contraddistingue da tutti gli altri e i suoi listoni hanno un costo che si aggira tra i 60 e i 100 euro al metro quadro, a seconda della lunghezza e dello spessore. Proprio grazie a questa tinta tendente al nero, può essere utilizzato in molteplici ambienti, dalla cucina alla camera da letto, dal soggiorno allo studio, ponendosi come un fondale neutro su cui abbinare gli stili e le tinte più svariate, dal classico tradizionale, al più contemporaneo minimalismo. Parquet in casa: l’iroko Ricavato da una pianta di origine africana, l’iroko è un perfetto materiale naturale con sfumature tendenti allo scuro, che molti brand utilizzano per produrre listoni per parquet chic e sensazionali. Annovera tantissimi connotati positivi e utili per far ricadere su di sé la scelta per realizzare un pavimento di casa di tendenza, molto sfruttato poiché particolarmente adatto a sopportare umidità e continui passaggi. Le peculiarità che lo riguardano sono: durabilità, resistenza e durezza; stabilità con minimi tassi di dilatazione e ritiro con comportamenti ottimali nei confronti di acqua e vapore; facilità di lavorazione e taglio con semplicità di assorbimento di ogni tipologia di finitura; peso idoneo per una posa facilitata. Per queste sue qualità di gran pregio, che lo rendono molto simile al teak, è un’essenza perfetta per chi vuole realizzare un parquet in casa all’interno di un bagno o in una lavanderia chic e funzionale. Il buon compromesso di questo legno particolare, riguarda i costi del prodotto stesso in relazione alle performance che garantisce. Al metro quadro è possibile trovare costi variabili tra gli 30 e i 60 euro in base alla classificazione di prima, seconda o terza scelta: una buonissima opzione da valutare quando si hanno grandi metrature da coprire un una nuova abitazione o in una dimora da ristrutturare.
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