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Articoli: Lavori Edili

Arredo su misura: affidarsi ad un falegname professionista
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L’arredo su misura è un approccio molto utilizzato in progettazioni d’interni che richiedono delle lavorazioni ad hoc, e che prevedono di affidarsi a un falegname professionista per una perfetta realizzazione. Molte abitazioni, nuove o da ristrutturare, hanno al loro interno delle disposizioni murarie che non possono essere soddisfatte con complementi d’arredo già pronti. E’ necessario che un tecnico specializzato concretizzi dei mobili a livello sartoriale e che calzino a pennello per quel determinato contesto. Un falegname diventa così una figura fondamentale che sarà in grado di mettere in atto tutte le sue abilità manuali, per far materializzare delle idee progettuali, ogni volta diverse e uniche, in soluzioni d’interni di grande tendenza e stile. Solitamente interpellare e affidarsi ad un falegname per un arredo su misura, significa richiedere un aiuto concreto per risolvere dei piccoli problemi a livello estetico, in parti di casa difficili da sfruttare al meglio anche dal punto di vista della funzionalità. Ogni ambiente di casa può richiedere l’intervento puntuale di tale professionista. Oltre ai classici arredi su misura per un sottoscala o un sottotetto, anche in una cucina, in un bagno o in una zona notte, il loro intervento è assolutamente risolutivo, per dare vita a ideazioni già splendide sulla carta, ma ancor più splendide viste dal vivo.  Un falegname per un arredo su misura in tutta casa Un falegname è una figura importantissima, da coinvolgere ogni qualvolta ci si appresta a lavorare su progettazioni di interni, che richiedono un intervento su misura in tutta casa. E’ colui che si occupa di costruire materialmente e con grande capacità artigianale, tutti i mobili che presentano delle dimensioni particolari o delle richieste specifiche. Solitamente abbinato alla sapiente trasformazione del legno in complementi e oggetti di tendenza, questa figura si è aggiornata nel tempo, sulla fabbricazione di arredi anche con commistioni di materiali che seguono scelte stilistiche ed estetiche sempre in continuo movimento. Considerato un professionista con costi leggermente più elevati, ma commisurati alla fatica del lavoro manuale, preciso e su richiesta che effettua, il budget da preventivare per una consulenza di un falegname di oggi non è in realtà così oneroso come ci si aspetterebbe. Attrezzature tecnologicamente avanzate, facilitano la realizzazione di alcune parti di mobili, facendo così diminuire i prezzi per la manodopera. Importantissima però le fasi di minuziosa finitura e perfezionamento, che richiedono una manodopera artigianale sapiente per ottenere prodotti di arredo sartoriali e di eccelsa qualità. Progettare il sottotetto con un falegname professionista Progettare l’interior design di un sottotetto è già una bella sfida di per sé, dal momento che soffitti a spiovente, muri molto bassi e aperture singolari, creano molte limitazioni a livello di arredo di interni. Ideare delle soluzioni apposite in collaborazione con seri architetti o designer, è il metodo migliore per trovare la giusta disposizione dei mobili, evitando di perdere tempo e denaro. Dopo aver deciso insieme ai padroni di casa la dislocazione di eventuali armadi, panche contenitore o librerie a vista, con forme particolari dati gli ostacoli e i condizionamenti di strutture portanti, ecco che entra in gioco la figura del falegname. Sotto le direttive di un disegno accurato a livello di proporzioni e misure, questo professionista sarà in grado di riprodurre fedelmente nella realtà il mobile richiesto, dando anche preziosi consigli su quale materiale sarà più adatto da impiegare per quel tipo di lavorazione su misura. Realizzare una cucina su misura con un falegname Realizzare una cucina su misura con un falegname è tra le più semplici opzioni da valutare quando si devono apportare modifiche a mobili esistenti o si devono integrare parti nuove con ciò che si già si possiede. Mensole o pensili a giorno, supplementi di isole o penisole, sono solo alcune lavorazioni di cui un falegname di occupa per la progettazione di arredi sartoriali che con stile e tendenza aggiungono valore e classe ai complementi di una cucina. Molto spesso il lavoro di questo professionista, consiste nella sostituzione di parti deteriorate, che in un ambiente di casa così vissuto e utilizzato, è una prassi abbastanza normale. Top, antine o piani di lavoro sollecitati, vengono realizzati ad hoc e secondo le esigenze dei padroni di casa, attraverso un lavoro minuzioso e particolareggiato di tecnici preparati e competenti.  Oltre a queste mansioni principali, un falegname in cucina viene interpellato anche per la progettazione di particolari e originali complementi che non si vogliono acquistare in abbinamento alla zona cottura. Pareti attrezzate, grandi tavoli, con gambe lavorate e sedie disegnate in esclusiva per spiccare in casa, sono tra i mobili più riusciti di laboratori artigianali seri e all’avanguardia, da contattare in fase di arredo per trovare soluzioni distintive e trendy. Affidarsi a un falegname per un mini bagno Un ambiente di servizio contenuto richiede a volte un aiuto esterno per riuscire a capire come meglio sfruttare gli spazi utilizzando un arredo chic e trendy. Affidarsi a un falegname per arredare un mini bagno è senz’altro un’ottima soluzione per rendere accogliente un locale dalle dimensioni ridotte, abbinandoci al contempo la praticità di collocare delle funzioni efficienti e utili. Pareti oblique, docce sagomate o nicchie inusuali, sono alcuni dei “problemi” che un falegname si trova ad affrontare quando gli viene chiesto di realizzare mobili su misura all’interno di un bagno. L’esperienza e la professionalità di questa figura, portano alla creazione di consolle apposite e attrezzate per valorizzare al meglio i centimetri disponibili, con l’opportunità di aggiungere mensole ad hoc o pensili a giorno, per completare un progetto versatile e di stile. Arredare la zona notte con un falegname Arredare la zona notte con un falegname significa farsi aiutare nella realizzazione di parti su misura per quel che riguarda solitamente la creazione di guardaroba o di cabine armadio. Più di rado ci si avvale della consulenza di tale professionista quando si parla di letto, anche se in molti contesti odierni, anche tali prodotti rientrano in una progettazione sartoriale che necessita di una lavorazione che integri questo complemento in ambienti fuori dal comune. Mobili componibili, a tutt’altezza o che devono seguire andamenti di travi a vista, colonne o pilastri, sono ciò che un falegname deve sapientemente saper materializzare in una camera matrimoniale. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni originali, che sappiano nascondere esteticamente i “difetti” delle pareti che saranno attrezzate e di ottimizzare lo spazio contenitore a disposizione. Altri complementi artigianali vengono inseriti in una zona notte ospitale e accogliente: comodini creati ad hoc, cassettiere su misura o poltrone su disegno inedito,  realizzati come opere d’arte in edizione unica e limitata.
Pavimento in bamboo: una scelta innovativa ed ecosostenibile
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Elegante, ecosostenibile, innovativo e funzionale. Il bamboo per un pavimento naturale in casa è ormai diventata una soluzione di grande tendenza anche nel nostro paese. Grazie alle sue caratteristiche e qualità viene scelto come rivestimento da utilizzare negli interni di un’abitazione per ottenere tutte le peculiarità positive di un materiale non trattato e naturale, ad un costo relativamente minore rispetto ad un classico parquet in legno massello. Versatile nella sua colorazione neutra, permette di essere abbinato ad una varietà di stili che lo rendono distintivo e signorile in appartamenti cittadini contemporanei, esotico e innovativo in loft dal look urban-jungle, decisamente country o nordic style in case di campagna rivisitate in chiave moderna. Insomma una scelta etica consapevole, legata al benessere dell’ambiente e delle persone, che esalta il concetto bio coniugando però stile e design in progetti d’arredo dall’aspetto unico e sensazionale. Che cos’è un pavimento in bamboo Un pavimento in bamboo è un prodotto ecologico per eccellenza che deriva dalla crescita spontanea di una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle graminacee. Questo processo di continuo ripristino permette di non effettuare disboscamenti e deforestazioni che mantenere sempre ben evidenti i concetti di sostenibilità e salvaguardia del pianeta.   Esistono diversi tipi di rivestimenti per pavimenti in bamboo, a seconda della metodologia di lavorazione e produzione dei listoni. Dopo aver tagliato gli steli e raggiunto un amalgama, vengono realizzati i vari fogli di materiale che andranno ad essere incollati per la riuscita di un ottimo listello. Impiegando colle naturali e certificate, anche le emissioni VOC saranno praticamente neutralizzate, permettendo di vivere in ambienti sani e non dannosi per la salute di chi abita in una casa con un pavimento naturale in bamboo. I vantaggi di un pavimento in bamboo I vantaggi di un pavimento in bamboo sono davvero molteplici e lo rendono un’alternativa più che apprezzabile per pavimentare la propria casa. A differenza di altre soluzioni, lasciando da parte il legno massello, risulta decisamente appetibile quando si vogliono far emergere i benefici di un materiale naturale che diventa ottimale sia dal punto di vista funzionale che estetico. I pro di un pavimento in bamboo riguardano: la bellezza estetica: la purezza di questo legno, non trattato con l’aggiunta di altri materiali o con finiture e colori artificiali, lascia al naturale una pavimentazione che rende accoglienti gli ambienti di casa, coniugando un calore generale e un piacevole gradimento al tatto; la repellenza alle macchie: grazie alla sua capacità naturale di resistere ai liquidi, incrementata da una lavorazione superficiale con prodotti eco sostenibili idrorepellenti, è indicato in tutte le zona di un’abitazione, anche in cucina dove la possibilità di avere macchie a terra è decisamente alta; la robustezza: grazie alla sua durezza il bamboo presenta delle proprietà eccellenti a livello di elasticità e stabilità, che tradotto in termini meccanici significa che il prodotto è garantito nel tempo ostacolando usura, degrado e logorio; la stabilità: a differenza di altri tipi di legname contrasta in modo più puntuale i naturali movimenti di un materiale vivo (espansione e contrazione), dovuti a cambi di temperatura e presenza di umidità; la facilità di pulizia: igienizzare un pavimento di questo tipo è estremamente facile e veloce, sia con attrezzature manuali che elettriche. Non teme l’aspirapolvere, con l’accortezza di utilizzare spazzole delicate e per lavarlo sono preferibili detergenti neutri e panni morbidi; la resistenza al fuoco: la combustione nel bamboo possiede delle tempistiche relativamente lunghe se messo a paragone con altre tipologie di legno e ha la capacità di incendiarsi solamente se sottoposto a gradazioni decisamente elevate. Pavimento in bamboo: colore naturale La particolarità di un pavimento in bamboo ricade senza alcun dubbio nell’utilizzo di questo legname nel suo colore naturale. Questa tonalità sul biondo tendente all’ambra viene quasi esclusivamente lasciato nella sua colorazione originale, proprio per la bellezza della venatura e del calore che ne scaturisce dal suo “non trattamento” superficiale. Alcuni brand, su richiesta dei padroni di casa, propongono delle varianti più scure o più chiare ottenute attraverso processi naturali di tostatura, carbonizzazione e sbiancatura, non nocivi per l’ambiente e la salute. Pavimento in bamboo: dimensioni e spessori Questo tipo di pavimentazione è disponibile sia in listoni maschio-femmina che dovranno essere incollate sul massetto o anche su un pavimento esistente o come lastre flottanti su un sottopavimento. Sono disponibili in commercio in varie dimensioni e spessori, che variano a seconda della tipologia di montaggio. Le misure, per un pavimento in bamboo, riguardano nel dettaglio: una posa classica: 96/100 cm di lunghezza, 10 cm di larghezza e 15 mm di spessore per interni o 100/200 cm di lunghezza, 14 cm di larghezza e 18 mm di spessore per gli esterni; una posa flottante; 90 cm di lunghezza, 9 cm di larghezza e 12 mm di spessore e che son indicate anche per un pavimento in bamboo con riscaldamento a pavimento. Queste sono le grandezze pressoché standard che si trovano in commercio, ma esaminare più aziende del settore aiuterà a trovare dimensioni personalizzabili e più varie a seconda della lavorazione. I costi di un pavimento in bamboo I costi di un pavimento in bamboo, considerando l’elevato valore estetico e funzionale, che è assolutamente paragonabile ad altre tipologie di legno più pregiato, risultano decisamente inferiori in base ai dati di mercato. L’abbondanza del prodotto in commercio, grazie alla facilità di poter reperire la materia prima, permette di abbattere i prezzi, ma garantendo al contempo convenienza e qualità. I fattori che influiscono sul budget per l’acquisto di un pavimento in bamboo, riguardano; la dimensione dei listoni; la tipologia di lavorazione e la loro finitura; i mq da pavimentare; la manodopera, che influisce in modo particolare se aumenta la difficoltà della posa. In situazioni standard i costi di un pavimento in bamboo hanno un range cha va dai 25,00 euro ai 45,00 euro al mq. Ma per elementi trattati in maniera particolari si può arrivare ad una cifra di circa 60,00 euro al mq. Anche il servizio di posa ha dei prezzi variabili che si aggirano sui 10 euro al mq per lavori ordinari e lineari per raggiungere i 30,00 euro al mq in situazioni complesse con planimetrie fortemente irregolari o quando i disegni da dover realizzare richiedono tempi lunghi e una lavorazione minuziosa e dettagliata.
Scala in ferro: un elemento utile e di tendenza in casa
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Realizzare una scala per interni in ferro è una soluzione per collegare due diversi livelli di una casa, o per raggiungere un soppalco, che costituisce al tempo stesso un elemento d'arredo. Oltre al ruolo funzionale e strutturale, la scala è un elemento che acquista rilevanza anche dal punto di vista estetico.  La scala in ferro per interni deve essere realizzata in modo da inserirsi armoniosamente nel contesto. Grazie alla sua versatilità ed alla facilità di lavorazione, con questo materiale è possibile spaziare da soluzioni di design contemporaneo ad altre dallo stile più tradizionale e classico. Inoltre, per avere il giusto comfort bisogna tenere conto dell'ingombro della scala e di conseguenza individuare la tipologia più idonea al proprio caso. La scala in ferro è un elemento strutturale e pertanto deve essere correttamente progettato e dimensionato. Il ferro è un materiale che si presta alla creazione di elementi portanti, per cui è adatto alla creazione di scale. Nel progetto bisogna tenere conto anche dell'ergonomia oltre che rispettare le normative in materia di sicurezza. Molto importante dare alla scala una larghezza corretta, così come creare una proporzione tra pedata ed alzata che renda confortevole l'utilizzo. Questo deve avvenire anche considerando le dimensioni e la conformazione dello spazio in cui la scala si andrà ad inserire. L'ingombro della scala si potrà definire in base a queste informazioni ed alla tipologia di struttura selezionata. Per non commettere errori diventa quindi indispensabile affidarsi alle competenze di un professionista che possa occuparsi di tutti gli aspetti, progettando una scala che unisca funzionalità ed estetica. Da ricordare che la creazione di una nuova scala o la modifica di una esistente è un lavoro che modifica le componenti strutturali di un edificio, per cui prima di realizzarla occorre munirsi dei permessi necessari. Inoltre, è sconsigliato costruire una scala in ferro in ambienti umidi perché sarebbe soggetta a ossidazione che nel tempo andrebbe a danneggiare la struttura. Tra i vantaggi di optare per una scala in ferro: resistenza agli sbalzi di temperatura; resistenza agli incendi; assenza di deformazioni nel tempo; poca manutenzione richiesta; versatilità; possibilità di ottenere qualsiasi forma; qualità estetiche. Scala in ferro: quale tipologia scegliere Quando si progetta una scala in ferro per interni per prima cosa bisogna individuare qual è la tipologia che meglio si addice al proprio caso specifico. Innanzitutto, bisogna fare una distinzione tra scale per interni in ferro prefabbricate e scale per interni in ferro su misura. Le prime sono scale di dimensioni standard, pronte per essere installate e dunque più economiche. Le seconde, invece, sono soluzioni personalizzate in ogni dettaglio, realizzate appositamente per un determinato spazio e per determinate esigenze. Possiamo distinguere diverse tipologie di scale in ferro per interni, ognuna con proprie caratteristiche. Scale in ferro a giorno: possono avere uno sviluppo in linea retta lungo una parete, oppure una conformazione a L o a C; possono avere montante centrale o montanti laterali. Scale in ferro autoportanti o a sbalzo: effetto minimalista, sono visibili soltanto i gradini che fuoriescono dalla parete mentre la struttura portante è nascosta all'interno del muro. Scale in ferro a chiocciola: ha un ingombro ridotto, rappresenta una soluzione salvaspazio, la scala si avvolge intorno ad un elemento di sostegno centrale; può essere circolare, quadrata o elicoidale. Individuare la tipologia di scala più adatta per la propria casa richiede una valutazione dell'ingombro, della funzionalità e dell'estetica. Scala in ferro in casa: valutare le finiture Dopo aver selezionato la tipologia di scala per interni in ferro da realizzare per la propria casa si potranno valutare le differenti finiture disponibili, cercando quella che corrisponde al proprio progetto. La scelta sarà orientata dalle caratteristiche e dai materiali dello spazio in cui la scala andrà ad inserirsi.  Per un'ambiente dallo stile rustico o dall'animo industriale si potrà puntare su una scala in ferro con finitura grezza. Per un'alternativa di maggiore carattere si può valutare, invece, una finitura effetto ruggine, simile all'acciaio corten. Un'altra valida opzione è costituita dalle scale in ferro zincato, una finitura che rende il ferro più resistente ai processi di ossidazione a cui è soggetto e che aggiunge un effetto decorativo. Le superfici della scala in ferro possono essere trattate in modo da avere effetto lucido o opaco, oltre alla possibilità di realizzare effetti texturizzati, grazie a lavorazioni che permettono di ottenere lamiere striate o bugnate. Scala in ferro: decidere tra i vari colori Le scale in ferro grezzo hanno una tipica colorazione con sfumature dal nero al grigio. Oltre al colore naturale, il ferro può essere verniciato per offrire tantissime possibilità cromatiche. È possibile decidere quindi di dare uno specifico colore alla scala per interni in ferro. Solitamente viene realizzata una verniciatura a polvere che consente di ottenere superfici perfettamente uniformi, resistenti alla corrosione e facili da pulire. Inoltre, questa tecnica consente di scegliere la tonalità con cui tinteggiare la scala in ferro dall'ampia gamma di colori RAL. Scala in ferro: come abbinare il corrimano Insieme alla struttura della scala in ferro per interni bisognerà selezionare forme e materiali del corrimano. Un elemento indispensabile per la sicurezza che contribuisce a definire lo stile della scala. Oltre al ferro si può scegliere di realizzare il corrimano in altri materiali che si abbinano bene con esso, come il legno o il vetro. L'unione di ferro e legno funziona molto bene. Anche il legno è un materiale molto solido e resistente oltre ad essere esteticamente gradevole. Dona un tocco caldo all'ambiente sia con essenze chiare che con essenze scure e, a seconda di come viene lavorato, si può inserire sia in contesti contemporanei sia in contesti classici. Il vetro, invece, grazie alla trasparenza apporta leggerezza e modernità alla scala in ferro. Può essere utilizzato per realizzare parapetti autoportanti oppure essere utilizzato in combinazione con il ferro o il legno, dove ha la funzione di pannello. Quanto costa realizzare una scala in ferro Nonostante ogni progetto abbia costi differenti è utile sapere approssimativamente quanto costa una scala in ferro per interni prima di progettarne una per la propria casa. In media il costo di una scala in ferro è pari a circa 4.000 €. A questo possono aggiungersi ulteriori costi per trasporto e montaggio, oltre alle spese per la progettazione e per ottenere i permessi necessari. I prezzi delle scale per interni in ferro variano in base a diversi parametri: tipologia; dimensioni; finiture; materiali aggiuntivi. Un preventivo personalizzato rimane comunque l'unico modo per sapere il reale prezzo di una scala in ferro per interni.
Case in legno: balloon frame o platform frame
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Balloon frame e platform frame sono due differenti sistemi costruttivi a telaio, ovvero basati su una struttura lignea. Si sono diffusi negli Stati Uniti a partire dal XIX secolo con l'avvento dell'industrializzazione per cui c'era richiesta di edifici che si potevano costruire velocemente e con un costo contenuto. La loro diffusione ha soppiantato i sistemi basati su travi, pilastri e controventi che facevano uso di incastri complessi ed elementi strutturali pesanti. Le soluzioni costruttive a telaio conosciute come balloon frame e platform frame si sono poi evolute nel tempo per integrare le tecnologie moderne. Ad esempio, è stato introdotto l'uso del legno lamellare per aumentare durata e resistenza necessarie per le case moderne in legno. I sistemi a telaio trovano applicazione anche in Italia, sia per per edifici residenziali che per costruzioni destinate ad altri usi. I vantaggi di queste soluzioni costruttive a telaio in legno sono: ecosostenibilità; rapidità e semplicità di costruzione; costi relativamente bassi; flessibilità; proprietà antisismiche; durevolezza; salubrità; risparmio energetico. Tra gli svantaggi invece si possono riscontrare: sensibilità all'umidità ed alle intemperie; variazioni dimensionali che possono provocare rotture o deformazioni; richiede l'applicazione di prodotti antimuffa e antibatteri. Case in legno: cos’è una struttura balloon frame Le strutture a telaio del tipo balloon frame si caratterizzano per i montanti continui che vanno dal suolo al tetto, senza interruzioni e a piccole distanze gli uni dagli altri. Questo consente ai montanti di poter reggere il peso della copertura, senza dover ricorrere a incastri complessi. In questa tipologia di costruzione montanti e travetti hanno sezione ridotta e sono rafforzati tramite il fissaggio con chiodatura. Tutto il montaggio segue uno schema ben preciso affinché la struttura sia ben solida. Proprio per la tecnica utilizzata, con la struttura balloon frame si possono realizzare soltanto piccole costruzioni. Il sistema balloon frame si basa sull'utilizzo di elementi dalle dimensioni standardizzate realizzati con processi industriali. La struttura viene poi rivestita con tavole, mentre gli spazi vuoti vengono riempiti con materiale isolante. L'impiego di materiali naturali per la realizzazione dei tamponamenti rende la struttura ancora più ecosostenibile. Attualmente in Italia le strutture balloon frame sono scarsamente diffuse per la costruzione di case moderne in legno, mentre si tratta di una soluzione ricorrente in paesi come gli Stati Uniti o il Canada. Case in legno con struttura platform frame Dall'evoluzione del sistema balloon frame, nei primi decenni del '900 ha origine la struttura platform frame. Si tratta di un sistema a telaio orizzontale in cui muri perimetrali, tramezzi e tavolati si appoggiano sul solaio. Questo consente di poter avere diversi livelli realizzati allo stesso modo. Per realizzare il rivestimento, che ha anche il ruolo di rafforzare la struttura, si utilizzano doghe in legno in posizione orizzontale o diagonale. Il legno può essere sostituito da pannalli di fibre, compensato o OSB. Nlla struttura portante a telaio si va ad interporre del materiale isolante termoacustico. Sul lato interno invece vengono collocate lastre di gesso, mentre sul lato esterno si può collocare un ulteriore strato isolante. Le pareti possono essere realizzate in opera o prefabbricate e assemblate in cantiere. Il sistema platform frame al momento è quello più utilizzato per la costruzione di case moderne in legno. Si tratta infatti di un sistema costruttivo molto valido per quanto riguarda le caratteristiche tecniche e la struttura portante a telaio.  Le case con struttura in legno platform frame sono, inoltre, particolarmente ecosostenibili per l'utilizzo di materiali naturali e per l'impatto sull'ambiente della costruzione. Grazie al sistema costruttivo impiegato si possono ottenere case con alti livelli di efficienza energetica e dunque un consistente risparmio sui costi per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo. Balloon o platform: differenti dimensioni di telaio in legno La principale differenza tra i sistemi costriuttivi balloon frame e platform frame risiede nelle dimensioni del telaio strutturale che dipendono dalla lunghezza dei montanti utilizzati. Il sistema costruttivo balloon frame si può impiegare per realizzare edifici che raggiungono al massimo due piani di altezza. Ciò è dovuto all'utilizzo di montanti verticali che partono dalla base della costruzione per giungere fino alla trave di gronda a cui si aggancia il tetto. Il sistema platform frame invece si può utilizzare per realizzare edifici con diversi livelli. Si tratta infatti di una struttura scatolare. I montanti in questo caso si fermano quindi alla soletta di ogni piano, consentendo di arrivare fino ai sei piani di altezza. Balloon vs platform: tempi di realizzazione di una casa in legno In generale i tempi per realizzare una casa in legno sono molto inferiori rispetto a quelli necessari per realizzare una casa in muratura. L'assemblaggio a secco, l'utilizzo di elementi prefabbricati e della macchina a controllo numerico, infatti, accelerano molto le tempistiche di cantiere.  In origine, il sistema balloon frame è stato concepito con l'idea che una sola persona potesse costruire in autonomia la propria casa di due piani utilizzando strumenti semplici come sega e martello.  Se messi a confronto, il sistema balloon frame consente di costruire una casa in legno più rapidamente rispetto al sistema platform frame, grazie alla sua semplicità costruttiva ed alle dimensioni contenute. Tuttavia, se per una costruzione con sistema platform frame si utilizzano pannelli prefabbricati prodotti in fabbrica i tempi di realizzazione si accorciano. In generale, sono necessari da 4 a 6 mesi per la costruzione di una casa in legno. Questi tempi variano molto in funzione della dimensione dell’edificio. Balloon frame o platform frame: costi per una struttura in legno Sia il sistema costruttivo balloon frame che quello platform frame hanno costi relativamente economici. A questo si aggiunge la rapidità di costruzione grazie alle componenti prefabbricate, trasportate in cantiere e pronte per essere assemblate con costi ridotti per la manodopera. Ciò consente inoltre di poter avere cantieri di breve durata, riducendo così i costi di gestione  La costruzione al grezzo avanzato di una casa moderna con struttura in legno, con sistema balloon frame o platform frame, ha un costo di circa 1.000 €/mq. A questo bisogna aggiungere ulteriori spese per: acquisto del terreno; progettazione, pratiche e permessi comunali; costo di costruzione ed oneri di urbanizzazione; scavo e realizzazione delle fondazioni in calcestruzzo armato; realizzazione impianti e finiture interne.
Airlite: la pittura tecnologica che purifica l’aria di casa
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Airlite è una pittura tecnologica che purifica l’aria di casa, una vernice completamente naturale in grado di limitare e contenere l’inquinamento che ci circonda. Ottimizzare la qualità dell’aria che si respira all’interno della propria abitazione è alla base dell’ideazione di questo prodotto eco-friendly, brevettato e messo in commercio da AM Technology. Quest’azienda italiana si è attivata per migliorare l’efficacia dei materiali per l’edilizia che già produceva, inserendo concetti all’avanguardia per la tutela della salute delle persone e del pianeta. La tecnologia di Airlite si fonda su un meccanismo simile a quello che in natura, la vegetazione attua con la fotosintesi. Grazie alla presenza della luce, un principio attivo, riesce a ridurre gli ossidi di azoto che si dividono, facendo diminuire considerevolmente le contaminazioni che quotidianamente respiriamo.    Ma l’attenzione alla sostenibilità di questo brand, non si limita alla sola produzione del prodotto. Un occhio attento, che mira al benessere globale, riguarda anche il suo smaltimento dopo l’uso e alla possibilità di recuperare in una buona percentuale del materiale da riutilizzare con un processo di riciclo attento e consapevole. Ecco che in progettazioni e ristrutturazioni, non solo in un contesto di bio-edilizia, sarà fondamentale attivarsi per utilizzare una vernice intelligente per depurare la casa con una tinteggiatura efficace sotto tutti i punti di vista. Airlite: Vernice antismog per la casa, cos’è Airlite è una speciale vernice antismog per la casa, composta al 40% da materiali riciclati che utilizzando l’energia del sole, rende le pareti di un’abitazione un vero e proprio depuratore naturale. Pensata per combattere l’inquinamento indoor, e non solo, favorisce un atteggiamento eco-sostenibile utile ad innalzare la qualità del benessere relativo alla nostro vivere quotidiano. Non molti sanno che l’ossido di azoto è ampiamente diffuso anche all’interno delle nostre case, a causa del rilascio di questo gas tramite il riscaldamento, la cottura dei cibi, le infiltrazioni esterne e ai vapori e fumi presenti nei vari ambienti. Airlite è quindi una pittura tecnologica che purifica l’aria di casa. Una miscela in polvere a cui, aggiungendo acqua e biossido di titanio che si attiva con la luce, trasforma gli agenti dannosi in molecole innocue. Una vernice capace di rendere più salubri gli spazi in cui quotidianamente si vive, grazie ad una semplice tinteggiatura su pareti e soffitti. Pittura tecnologica assorbi smog: caratteristiche Utilizzare una vernice per depurare casa attraverso una tinteggiatura con uno scopo ben definito, che lasci superfici igienizzate e sanificate e aiuti a ridurre l’inquinamento che ci circonda, implica una conoscenza di tutte le peculiarità che tale pittura racchiude in sé. Le caratteristiche di airlite, prodotto tecnologico assorbi smog, efficiente e fondamentale per purificare l’aria di casa, riguardano: la riduzione del tasso di sostanze nocive aeriformi; la prevenzione di funghi e muffe; l’eliminazione di batteri; la schermatura dalle radiazioni solari; l’attivazione protettiva tramite barriera contro il calore; la neutralizzazione di alcuni particolari forme virali (basato su risultati concreti di ricerche dimostrate). Pittura airlite: dove e come usarla La pittura airlite è davvero semplice da impiegare nel suo utilizzo domestico. Ma dove e come usarla all’interno degli ambienti di casa? Allo stesso modo di una tradizionale vernice che si stende su pareti e soffitti. Il brand ha proposto sul mercato ben 180 colori tra cui scegliere, offrendo una vasta gamma di nuance che riescono davvero a soddisfare qualunque richiesta. Tinteggiare muri monocromi o in modalità multicolor dipende essenzialmente dalla linea guida del progetto d’interni e dal gusto personale dei padroni di casa. Come per la pittura classica anche airlite si stende con il pennello o il rullo e non necessita di particolari lavorazioni di preparazione, con la differenza che si ha la consapevolezza certificata di utilizzare una vernice per depurare la casa con una tinteggiatura non pericolosa né rischiosa per la salute. Può essere utilizzata in qualsiasi stanza perché ovunque è doveroso ridurre l’inquinamento dell’aria e favorirne la qualità stessa per vivere in completa sicurezza tra le proprie mura domestiche. Vernice antismog per la casa: l’opinione degli esperti L’opinione degli esperti, su questa vernice antismog per la casa, è decisamente positiva e tutti esaltano la qualità e l’innovazione di airlite come prodotto da utilizzare assolutamente nelle proprie abitazioni. La purificazione dell’aria è quanto mai importante oggi giorno e se questa vernice ha la capacità di assorbire anidride carbonica, perché non utilizzarla anche negli ambienti interni in cui si vive? I professionisti del settore affermano la semplicità di una posa su qualsiasi superficie muraria che può riguardare: pareti nuove; pareti rinnovate; pareti tinteggiate; pareti in laterizio; pareti in cemento; pareti in cartongesso. Altra importante considerazione interessa la capacità di essere un repellente naturale contro i cattivi odori e lo sporco che nel tempo si dispone inevitabilmente sui muri di casa. L’opinione comune è quella di investire qualcosa in più di quello che solitamente si preventiva per l’acquisto e la stesura di una pittura indoor. Questo perché nel corso degli anni sarà incredibile vedere gli effetti più duraturi e positivi, che la scelta della vernice airlite offre all’abitazione stessa, ma che soprattutto dona al benessere locale di chi vive la casa e a quello generale di tutto il pianeta. Vernice airlite per la casa: costi La vernice airlite per la casa, ha dei costi che si inseriscono perfettamente nel range generale dei prodotti ecologici di elevata categoria, leggermente più elevato rispetto ad una pittura tradizionale. I prezzi più importanti sono però suffragati dalla perfetta copertura del prodotto sulla parete, dove la posa garantisce una maggiore durabilità nel tempo grazie all’elevata traspirabilità del materiale. Per 5kg di vernice airlite il budget da investire è di circa 150 euro. Un costo che è superiore di poco all’acquisto di equivalenti prodotti classici, se si rimane su tinteggiature in un top di gamma. Venduto sul sito ufficiale o in negozi specializzati del settore, trova largo impiego tra le migliori imprese edili, che propongono l’impiego di airlite a priori, sia in fase di costruzione che di ristrutturazione.
Antifurto: sicurezza e tranquillità in casa
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Per avere maggiore sicurezza e tranquillità in casa, sia quando la si lascia vuota durante la giornata o anche quando si è al suo interno, installare un sistema di antifurto è la soluzione migliore per evitare la possibilità di effrazioni sgradite. In abitazioni cittadine, in ville più isolate o anche in dimore di paese, è bene pensare di predisporre un dispositivo anti intrusione innovativo e tecnologico, che possa rispondere al meglio alle caratteristiche della casa stessa. Non tutti i meccanismi di allarme sono uguali, così come non lo sono varie esigenze e richieste dei committenti. Pertanto come scegliere il corretto sistema di antifurto per la propria casa? Per una giusta valutazione è necessario tenere in considerazione diversi aspetti basilari che aiuteranno ad indirizzarsi verso l’acquisto più ponderato e pertinente. Ancor prima di capire per quale sistema di attivazione o di disattivazione optare e capire se sia preferibile una tastiera esterna con inseritori a chiave o con i badge, vanno esaminati altri punti sostanziali. Gli elementi da considerare, per la scelta di un antifurto in casa, riguardano: la grandezza dell’abitazione: fondamentali la dimensione e la struttura dell’edificio; il numero degli ambienti: importante la disposizione delle varie stanze; la quantità di aperture perimetrali: decisivo capire quante sono le finestre e porte; la presenza di eventuali animali: essenziale per i sensori Pet Immune; il tempo in cui la casa rimane vuota: rilevante per capire la routine quotidiana; la zona in cui si trova la casa: centrale, periferica, isolata. Questi fattori sono decisivi per capire quale tipologia di sistema d’allarme andrà installato, su consiglio degli impiantisti più preparati e professionali. Tali figure sapranno individuare il miglior tipo di funzionamento e la collocazione più consona per un progetto su misura e a regola d’arte. Antifurto casa: tipologie differenti e consigli degli impiantisti Come abbiamo anticipato, gli aspetti da valutare per la corretta scelta di un antifurto in casa, interessano più sfere d’azione alle quali si aggiungono anche il fattore budget e quello relativo agli imprevisti durante la fase esecutiva dei lavori. I consigli degli impiantisti sono indispensabili per capire le tipologie differenti di allarmi presenti sul mercato. I costi sono un punto di riferimento che già indica quali siano i più validi tra cui optare e come i prezzi subiscano delle varianti a seconda del numero di apparecchi e accessori, al brand di appartenenza e alla classificazione dell’antifurto in base alla sua modalità di meccanismo. Proprio in base al loro funzionamento, è infatti possibile individuare 4 diverse tipologie di sistema di allarme per la casa: tipologia via cavo; tipologia wireless; tipologia mista; tipologia con GSM. Con le loro peculiarità e differenze, rispondono in modo ottimo alle necessità di ogni richiesta, ma vediamo insieme nel dettaglio le principali caratteristiche e qualità, per avere un’idea più chiara su quale dover scegliere per aumentare sicurezza e tranquillità in casa. Antifurto casa: tipologia via cavo La tipologia via cavo è il sistema di antifurto più “antico” utilizzato in casa che funziona con la corrente elettrica, ma che assicura una durata e una resa molto più costanti nel tempo. E’ una soluzione maggiormente invasiva a livello di installazione poiché inevitabilmente i vari fili dovranno trovare collocazione all’interno dei muri per essere integrati e non visibili nei vari ambienti di casa, non permettendo successive modifiche all’impianto. Ma molti sono i pro di questo sistema di allarme, per ottimizzare la sicurezza in una casa, e che riguardano: i costi contenuti rispetto ad altri modelli; la sicurezza di non essere facilmente eludibili; la possibilità di funzionamento anche in assenza di linea dovuta ad avverse condizioni meteo: la capacità di non permettere interferenze a livello elettromagnetico. Antifurto casa: tipologia wireless Un antifurto wireless, come già spiega la parola stessa, ha una predisposizione per far funzionare tra loro i dispositivi e la centralina di allarme, comunicando attraverso delle frequenze via radio e senza collegamenti tramite filo. Questa peculiarità gli permette di essere adattato ad edifici dalle caratteristiche più diverse e senza intervenire a livello edile, rendendosi molto richiesto per la sua versatilità e facilità di installazione. I modelli wireless più avanzati, che sottolineano l’eccellente qualità di questo prodotto tecnologico, prevedono un kit completo che lavora secondo due modalità: con sistemi anti-jamming: indispensabili per preservare il segnale di rete, a volte indebolito da altri apparecchi; con la doppia frequenza: utile per garantire all’antifurto di funzionare in caso di oscuramenti dovuti ad improvvisi blackout. I componenti di una tipologia wireless sono alimentati da batterie a lunga durata di circa 2 anni, periodicamente da verificare e il kit allarme può essere monitorato tramite smartphone e gestito a lunga distanza attraverso una semplice app. Un sistema di allarme efficiente e validissimo, che garantisce sicurezza e tranquillità in casa, attraverso un montaggio pratico e veloce. Antifurto casa: tipologia mista Un antifurto in casa con tipologia mista presuppone l’installazione di un dispositivo costituito da due sistemi: quello via cavo (filare) solitamente utilizzato per gli ambienti interni e uno wireless per soluzioni outdoor. E’ un modello decisamente avanzato che sfrutta i vantaggi di entrambi gli allarmi, mantenendo standard di altissimo livello per sicurezza e antieffrazione. Solitamente utilizzato per abitazioni singole e isolate, viene in realtà impiegato anche in altri contesti, benché la sua progettazione richieda uno scrupoloso e attento studio, non sempre facile da realizzare. Organizzare un doppio sistema di questo tipo presuppone un’impostazione perfetta di ogni elemento, cha andrà collocato nei punti opportuni, sapendo che un eventuale modifica non potrà essere contemplata, dato il passaggio dei cavi all’interno di muri e pareti. Antifurto casa: tipologia con GSM La tipologia con l’aggiunta di GSM nell’ antifurto casa via cavo, se le caratteristiche dell’edificio ne permettono il montaggio, consente di comunicare direttamente con le Forze dell’Ordine, segnalando in modo tempestivo intrusioni o manomissioni dall’esterno. Questo può avvenire utilizzando la rete telefonica fissa o attraverso un numero di cellulare. La stessa modalità può essere applicata anche alla tipologia wireless, ma con invio di telefonata o messaggio tramite sim. Il consiglio è quello di scegliere un antifurto casa che sia collegato con una centrale operativa sempre attiva e che permetta di inviare un segnale alle Forze di Polizia e di farle intervenire con o senza la presenza dei padroni di casa.
Termointonaco: un’alternativa per isolare le pareti di casa
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Il termointonaco è una valida alternativa per isolare le pareti di casa, rispetto ai classici intonaci a base di cemento che vengono ancora impiegati nella quasi totalità degli edifici, sia ristrutturati che di nuova progettazione. La miscela di più elementi rinforzati con fibre minerali, consentono l’applicazione del termointonaco su una grande varietà di superfici (lisce, ruvide, irregolari), garantendo una perfetta traspirazione e coibentazione, grazie alla posa di uno strato solido e compatto, dove è assicurata freschezza nel periodo estivo e maggiore calore durante quello invernale. Il suo minimo spessore consente di utilizzare questo materiale in autonomia o abbinato ad una scelta materica ibrida per poter risolvere al meglio le difficoltà isolanti in zone particolari, che si formano tra l’interno e l’esterno di un’abitazione a livello dell’intersezione di due pareti: i cosiddetti ponti termici. Il termointonaco è decisamente resistente alle sollecitazioni e indicato in particolar modo, quando si tratta di intervenire su edifici vincolati o comunque di carattere storico, ove è richiesto un importante restauro o una corretta riqualificazione energetica, ma è decisamente impensabile di avvalersi della tecnica del cappotto termico. Che cos’è il termointonaco Ma nello specifico che cos’è il termointonaco? Si tratta, come abbiamo già anticipato, di una forma di intonaco particolare ottenuto dalla miscelazione di vari componenti, in aggiunta alla tradizionale calce o cemento. Per migliorarne la capacità termica sono stati infatti incorporati degli inerti con proprietà isolanti eccellenti: pietra pomice, polistirene, vetro espanso e silice amorfa in piccole dimensioni. La diversità dei termointonaci sul mercato odierno, dipende dalla tipologia di struttura che si viene a creare in base al genere e alla quantità di materiale incorporato che li suddivide quindi in tre categorie: a base di materiali naturali (sughero); a base di materiali fibrosi (lana di roccia); a base di materiali minerali (perlite). Nel settore edile vi sono molte aziende che lo producono e in particolare possiamo citare gli ottimi prodotti della Kerakoll, Mapei, Weber e Fassa. Naturalmente i caratteri performanti del prodotto finale dipendono dalla commistione di più fattori, ma i fondamentali riguardano: la qualità dei singoli isolanti impiegati; la quantità di ciascun elemento presente nell’amalgama. Come funziona il termointonaco L’intonaco termoisolante, pratico e funzionale per l’isolamento, può essere applicato sia a mano che utilizzando un macchinario specializzato (pompa per intonacare), a seconda della dimensione e grandezza della superficie da trattare. La posa può essere effettuata sia internamente che all’esterno dell’edificio, sia esso da ristrutturare o di nuova costruzione, dove il termointonaco funziona perfettamente con uno spessore che varia da 2 a 8 cm. Quando l’applicazione supera i 5 cm è necessario avvalersi dell’aiuto di una rete per intonaco, che facilita la stesura del prodotto stesso e migliora il grip del materiale, grazie anche ad elementi stabilizzanti presenti nella miscela. Il potere isolante e la resa termica non variano a seconda della composizione nell’intonaco e sono tutti egualmente validi. La differenza del funzionamento si nota quando al termointonaco viene abbinata un’ulteriore tipologia per isolare le pareti di casa, ad esempio il metodo dell’insufflaggio, mix applicato quando è necessario aumentare il sistema coibentante per problemi particolari da risolvere in modo completo sull’abitazione. Caratteristiche del termointonaco Le peculiarità di un intonaco termoisolante, pratico e funzionale per isolare le pareti di casa, sono molte e tutte determinanti per poter arrivare ad un livello di coibentazione eccelsa, che permette di vivere in pieno comfort la propria abitazione, sia nella stagione calda che in quella fredda. E’ un materiale raccomandato nella bio-edilizia, in quanto possiede connotati idonei per essere classificato come prodotto eco-friendly a basso impatto ambientale. Le caratteristiche del termointonaco, come valida alternativa ai tradizionali isolanti, sono: lo spessore ridotto: minimo ingombro impiegato singolarmente o adoperato anche come sottofondo per ulteriori strati di intonaco tradizionale; l’elevata capacità traspirante (μ=6-13): permette di formare una sottile barriera che lascia passare il calore, ma al contempo elimina la possibilità di formazione di umido e muffe; la posa sia interna che esterna: ottimo su pareti, a soffitto, in prossimità di ponti termici; la duplice applicazione: progettato per una stesura a mano o tramite appositi macchinari; il miglioramento acustico delle superfici su cui è disteso; l’anti combustione: possiede una struttura eccellente adatta a resistere al fuoco, con classe di resistenza A1 o A2; la funzionalità di essere pronto all’uso: soluzione già premiscelata e adatta all’utilizzo immediato; la riciclabilità: viene riutilizzato come materiale inerte una volta dismesso. Termointonaco vs cappotto termico e pannelli isolanti Il termointonaco è sicuramente un’alternativa da vagliare per isolare le pareti di casa, rispetto ad esempio all’ormai tanto usato ed efficientissimo cappotto termico, ma che non sempre diventa la soluzione ottimale. A differenza di quest’ultimo i vantaggi di un intonaco termoisolante, pratico e funzionale, riguardano: una maggiore attitudine alla traspirazione; una riduzione di materiale impiegato; costi decisamente più contenuti. Inoltre, coma già accennato, diventa l’unica opzione da attuare in abitazioni erette in centro storico, dove non è possibile aumentare il volume della casa con pannelli seppur ridotti in spessore, occupando così del suolo pubblico, o in edifici datati e vincolati dove è necessario attuare dei lavori per migliorare il comfort termico, con relative agevolazioni in termini economici, ma senza intaccare la struttura originale delle facciate. Rispetto invece ai classici pannelli isolanti, il termointonaco ha il vantaggio di avere dei tempi di posa ovviamente più contenuti, con un risparmio sulla manodopera e anche sulla quantità di materiale necessario che è nettamente inferiore per il lavoro che deve essere svolto. Termointonaco: quali sono i costi I costi relativi all’utilizzo del termointonaco per isolare le pareti di casa e che producano contemporaneamente una contenuta dispersione del calore con la conseguente riduzione consistente sulla bolletta, si attesta sui 15-17 euro per circa 50 litri di prodotto. Ma naturalmente alcune variabili influiscono sulle differenze di prezzo: per esempio la composizione del prodotto o la quantità di materiale che deve essere applicato a parete. Un termointonaco a base di fibre può arrivare a costare circa 20-22 euro per 40 litri e uno a base naturale, arriva anche a 25 euro per 30 litri. A questo budget va poi naturalmente aggiunto il lavoro di professionisti per la posa, che è meglio che venga eseguita da personale esperto e competente.
Travi a vista in legno: una mini guida per arredare casa
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Le travi a vista sono ormai diventate un elemento decorativo davvero originale quando si pensa di arredare casa in maniera sorprendente e unica. Se la loro funzione originale riguardava esclusivamente il campo edile, essendo il sostegno fondamentale per solette e coperture, oggi giorno trovano invece un posto da vere protagoniste in casa quando si vuole infondere un tocco particolare ed esclusivo in uno o più ambienti. A seconda della forma, dello spessore, del colore e della finitura, riescono ad abbinarsi alla perfezione a ciascuno orientamento estetico si voglia ricreare in un progetto di interni, ma molti altri aspetti vanno comunque valutati. I fattori da considerare, in fase di ideazione e predisposizione delle travi a vista per arredare casa, riguardano infatti: la disposizione geometrica; la tipologia di legno; l’essenza da valutare: la dimensione e forma; la finitura appropriata; la modalità di applicazione; i costi di installazione e manutenzione. Travi a vista in bianco opaco fanno immediatamente pensare ad un’atmosfera nordica in una concezione minimalista del listello o ad una shabby chic, abbinata sicuramente ad un soffitto in legno. Grandi travi in legno massiccio, irregolari e un po' decadenti grazie all’usura del tempo, ben si accostano ad una varietà di stili che spaziano dal boho, al jungle, al rustic chic, evidenziando sensazioni di calore e convivialità nell’abitazione in cui vengono inserite. Applicazioni miste, con sostegni in metallo, pavimenti in resina e illuminazioni a led incassate a parete, sono invece perfette per contesti moderni per look più attuali. Travi a vista in legno: come disporle in casa Travi a vista: come disporle in casa? Ecco la domanda fatidica che chiunque si pone quando cerca di immaginare questi possenti elementi all’interno della propria abitazione. Le disposizioni possibili non sono infinite e tutte risultano assolutamente regolari e definite da disegni geometrici piuttosto rigorosi.   In presenza di un normale soffitto piano, la collocazione risulterà lineare e parallela rispetto alla dimensione minore della stanza. Qui le travi potranno diventare le vere protagoniste in casa, con una distanza ideale compresa tra i 60 e gli 80 cm o essere anche associate a piccoli travetti trasversali a motivo. Se invece ci si trova in presenza di ambienti molto alti, come loft o farmhouse, le travi a vista “a capriata” sono un’alternativa molto apprezzate. Fondamentali per il sostegno della copertura e scenografiche nel loro posizionamento triangolare, riempiono l’ingombro superiore dell’intera camera pur facendo percepire una leggerezza unica grazie ai pieni e vuoti che si vengono a creare tra i listelli stessi. In situazioni particolari, soprattutto in abitazioni storiche e datate, è possibile che le travi partano direttamente dal pavimento per raggiungere il soffitto in posizioni oblique. Lavorazioni che ancora oggi si possono attuare per ricreare a livello estetico ciò che un tempo veniva eseguito per far scaricare pesi e sollecitazioni in circostanze particolari. Travi a vista: quale legno usare Prima di capire quale essenza scegliere, per soddisfare i gusti personali dei padroni di casa, è necessario fare una distinzione tra le due tipologie di legno da usare in un progetto dove le travi a vista diventeranno le vere protagoniste di una zona giorno piuttosto che di una notte, ovvero: legno massello: presenta delle proprietà naturali essenziali che lo rendono un’ottima scelta da valutare. Le travi, ricavate in modo diretto dal tronco dell’albero da cui vengono tagliate, sono molto belle grazie alle venature continue che si possono osservare lungo tutta la loro superficie. Hanno qualità isolanti eccellenti, così come l’elasticità e la capacità di assorbire umidità; legno lamellare: riguarda quelle travi a vista provenienti da una lavorazione tramite assemblaggio e incollaggio di differenti tavole (le lamelle) di legno massello, molto apprezzate per la capacità di poter sopportare diverse sollecitazioni ed escursioni termiche elevate. In ambienti relativamente piccoli, con luci variabili tra i 5 e gli 8 m, entrambe le soluzioni risultano idonee e la scelta finale è dettata semplicemente da fattori prettamente estetici e soggettivi, guidati dallo stile che si intende far emergere. Quando invece le luci di una camera sono decisamente superiori per arrivare anche oltre i 30 m, l’opzione del legno lamellare è l’unica che può soddisfare tali grandezze. Travi a vista in legno: quali essenze valutare Per quanto riguarda la scelta dell’essenza da valutare, la decisione ultima è davvero molto personale e non dettata da caratteristiche o connotati tecnici da soppesare. Le travi a vista, presenti sul mercato per arredare casa, trovano in quattro legnami principali: abete: molto impiegato per il suo aspetto naturale; castagno: estremamente elegante nella sua colorazione calda e autentica; rovere: adatto per ambienti dallo stile classico; larice: pregiato e dal sapore urban chic senza sfociare nella troppa modernità. Travi a vista in legno: quali dimensioni devono avere Le dimensioni che le travi a vista in legno devono avere dipendono dalla tipologia di legno considerato. Quelle in legno massello seguono la grandezza del tronco da cui vengono ricavate, pertanto con una lunghezza che varia da circa 1 a 8 metri. La sezione può essere sia rettangolare che quadrata e su lavorazioni a richiesta anche smussata e tendente al tondo. Le misure sono proporzionate e le più utilizzate sono: travi da 12x12 cm; travi da 12x24cm; travi da 24x24 cm. Le travi in legno massiccio uso Fiume (decorative per essere lasciate a vista) hanno invece lunghezza minima di 1 metro e massima di 12 m con sezioni che vanno dagli di 8x8 cm ai 45x45 cm. Le travi in legno lamellare hanno una lunghezza di all’incirca 14 metri per una sezione standard che varia dai: travi da 10x20 cm; travi da 12x16 cm; travi da 12x24 cm; travi da 14x32 cm. Per misure su richiesta in progetti particolari, le dimensioni delle travi a vista in legno lamellare possono raggiungere lunghezze estremamente elevate che arrivano anche a 36 metri con forme speciali che possono avere diametri di 40-60 cm. Travi a vista in legno: quale finitura scegliere Le travi a vista in legno si possono presentare rifinite in molti modi con effetti naturali opachi, lucidi o satinati. Altra opzione le prevede verniciate, sbiancate o decapate; ripassate a cera o a olio. Anche in questo caso, tutto dipende dal look finale che si vuole raggiungere. Capire quale finitura scegliere significa aver ben chiaro lo stile d’arredo che si andrà ad inserire in casa in modo da abbinare alla perfezione gli accessori di ogni genere che contribuiranno a completare nel modo migliore il progetto. Qualche esempio? Boho jungle style: travi a vista in legno scuro naturale con finitura opaca per mettere in evidenza venature e piccole imperfezioni di un legno non trattato, né squadrato. Modern style: travi a vista in legno verniciato bianco lucido ben rifinite a spigolo vivo, per creare una continuità lineare e minimal a livello decorativo che spicca su tutte le differenti opzioni materiche inserite. Travi a vista in legno: come vanno applicate Se vi state chiedendo come vanno applicate le travi a vista in legno, la prima cosa da valutare è la tipologia di supporto su cui andranno ancorate, ovvero muri in laterizio o in cemento, controsoffitti e pareti miste, calcolando nel dettaglio la capacità di sostenerne il peso necessario. Le staffe di ancoraggio sono l’elemento fondamentale che regge l’intero carico. Questi elementi si suddividono in: staffe invisibili ad incasso: sistemi di ancoraggio che permettono di nascondere la staffa stessa nella giunzione della trave; staffe a scarpa: facilmente installabili, in quanto possono essere fissate anche con la trave già inserita nel supporto: staffe a L: piastre ad angolo con nervatura e fori utilizzate per ancorare le travi alle pareti.  staffe con supporti da cementare: utilizzata quando travi di differente spessore vengono inserite su pareti in cemento con lamelle regolabili a seconda della sezione. Travi a vista in legno: quanto costano Le travi a vista in legno per arredare casa, hanno un costo che varia a seconda della tipologia di legname e al tipo di essenza scelti, con un range che va dai 9,00 ai 18,00 euro al per metro lineare. Oltre all’acquisto della materia prima va aggiunto il lavoro per il loro fissaggio, preventivando un budget di circa 30 euro/ora. Con questa idea di prezzi sarà abbastanza semplice capire quale sarà la cifra totale per un progetto completo inerente al montaggio di travi a vista in legno protagoniste in casa.
Affidarsi ad un designer d’interni per realizzare una casa trendy
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Intraprendere un intervento di progettazione per arredare casa, diventa davvero semplice e immediato quando si pensa di affidarsi ad un designer d’interni, con esperienza e grandi risorse da mettere in campo. Affrontare in autonomia una realizzazione corposa e che richiede tante competenze, può diventare stressante e l’entusiasmo che dovrebbe derivare da un progetto per l’abitazione dei propri sogni, molto spesso si tramuta in angoscia e insofferenza per i lavori che non vanno avanti nel modo in cui ci si aspettava. Servirsi dell’aiuto e dei consigli di professionisti seri e preparati è indispensabile quando si vuole realizzare una casa trendy dove tutto deve risultare armonioso e calibrato, e non si deve pensare che questa possibilità sia un’esclusiva solamente per chi non ha problemi di budget! Il look da urlo di moltissime dimore non dipende esclusivamente da un orientamento in voga al momento e ripetuto nelle varie stanze in maniera abbinata e coordinata. Sovente i differenti stili che si vogliono far emergere nei vari ambienti o colori in contrapposizione a seconda delle funzioni nelle varie zone, aiuta maggiormente a stupire con particolari effetti, dando risultati originali e inaspettati. Molti si chiedono se sia davvero efficace rivolgersi a un designer d’interni per un progetto di interior decor per arredare casa e se la spesa da sostenere per tale intervento farà in realtà risparmiare tempo e denaro. La risposta è assolutamente sì e i 5 motivi che fanno propendere per questa affermazione positiva sono: l’esperienza di capire i desideri del committente, fornendo consigli ad hoc; l’attitudine a creare ambienti di stile anche con budget contenuti; la capacità di creare sempre un effetto wow; l’occhio per inserire arredi di tendenza adatti a tutte le esigenze; la bravura di valutare le tempistiche e i costi di realizzazione. Progettare casa con l’aiuto e i consigli di un designer d’interni Il primo approccio, dove sono già ben visibili la professionalità e competenza di un designer d’interni, riguarda la prima visita in loco. Entrare in una casa e ascoltare le richieste e le esigenze dei padroni di casa, con le loro preferenze su stili, colori, arredi e accessori, è senza alcun dubbio la fase più delicata in un progetto di interior design. L’abilità e l’esperienza di un architetto di interni, consistono nell’essere neutrale rispetto ai propri gusti personali, facendo emergere l’aiuto e i consigli più adatti, per valorizzare nel modo corretto le volontà dei committenti. Ideare un progetto, in base a ciò che viene richiesto, con un filo conduttore che ricalchi i desideri espressi, è importantissimo per avere una linea guida ben stabilita su come si dovrà procedere step by step. Infatti, un designer d’interni, avendo visionato dal vivo la metratura e la dislocazione degli ambienti, è in grado di avere una percezione immediata e globale del risultato finale, capendo come: ottimizzare gli spazi; valorizzare zone inutilizzate; arredare in modo non standardizzato; abbinare accessori e complementi inusuali; coordinare stili e colori in contrapposizione. Arredare casa: un designer d’interni per ambienti di stile Altro vantaggio, nell’affidarsi a un designer d’interni per arredare casa, riguarda l’attitudine di tali professionisti a creare degli ambienti di stile anche con budget contenuti. E’ naturale che le tutte le voci necessarie per realizzare un progetto casa, richiedano una somma totale di denaro non indifferente. La bravura sta nel saperla distribuire nel modo corretto per riuscire ad acquistare i pezzi giusti che sapranno fare davvero la differenza. Attorno a questi sarà possibile costruire un intervento trendy con atmosfere accoglienti e alla moda. Idee inaspettate e che richiedono l’impiego di accessori low cost, basati magari anche sul relooking o il DIY, sapranno armonizzarsi al contesto circostante, grazie alla capacità e alle conoscenze di un designer d’interni di fiducia, in grado di riporre nel posto corretto ogni cosa. Progettare casa: un designer d’interni per un effetto wow Uno sguardo allenato e un occhio sempre attento al dettaglio, che può riguardare qualcosa di grande o essere apparentemente irrisorio ma indispensabile, è fondamentale quando si cerca l’effetto wow per progettare casa. Un designer d’interni, con la sua esperienza e bravura sa cogliere nell’immediato il punto di forza dell’ambiente che andrà ad arredare, valorizzando tutto lo spazio a disposizione e inserendo quel tocco da maestro tipico di una casa da copertina. Pensare fuori dai soliti schemi è una prassi naturale per gli architetti d’interni che devono trovare il fattore determinante che caratterizza ciascun progetto nella sua unicità e ineguagliabilità. Possedere una bella casa, ben arredata e accessoriata, a volte non basta per soddisfare chi la vive. Possono essere sufficienti piccoli escamotage, suggeriti da designer d’interni esperti, per dare quella punta di estrosità e singolarità ad ambienti che devono essere funzionali e pratici, ma al contempo fashion e ricchi di charme. Affidarsi a un designer d’interni per arredi di tendenza Per coloro che non hanno in mente uno stile ben preciso per la propria casa, affidarsi a un designer d’interni è inevitabile per farsi consigliare sulla scelta di arredi di tendenza, che non ricalchino look da show room tutti in serie. Visionare su riviste o direttamente in negozio esempi di bellissimi mobili e complementi, è senza alcun dubbio un passo da compiere, ma ascoltare e mettere in pratica le idee e i consigli su misura che un interior designer ha da proporre per personalizzare ciò che viene richiesto è un ulteriore punto a favore nel coinvolgere questa figura professionale quando si vuole arredare casa. I commercianti hanno la facoltà di vendere prodotti bellissimi e qualitativamente perfetti, ma è l’intervento del “tecnico” giusto che fa la differenza tra la creazione di ambienti tutti pressoché identici e stanze di casa in cui gli arredi di tendenza, gestiti alla meglio, arricchiscono davvero tutti gli spazi combinandosi in maniera eclettica con altri mood e scelte stilistiche a corredo. Progettare casa con un designer d’interni per costi e tempi Tempi e costi sono un tasto dolente quando si decide di intraprendere un intervento che riguarda la realizzazione dal nuovo o la ristrutturazione della propria casa. Sulla carta tutto viene calcolato in base a computi precisi e a tempistiche stabilite, ma sforare su entrambi i fronti è cosa ben nota. Progettare casa con un designer d’interni, per arredare rispettando scadenze e budget, semplificherà la vita a molti committenti, dal momento che questa figura avrà calcolato nel dettaglio i vari passi da attuare una volta terminate le eventuali opere edili in atto. Il vostro professionista di fiducia entrerà in casa, sapendo che nel limite di circa una decina di giorni, sarà possibile visionare il risultato finito. Avendo a priori deciso i colori, le finiture, la tipologia di arredo e quant’altro, ogni giorno potrà seguire in loco l’avanzamento lavori con i tecnici preposti per ogni operazione da compiere, ottimizzando le ore sulla tabella di marcia e il costo della mano d’opera. Coordinando le varie figure tecniche, si potrà dare la giusta attenzione ai ritocchi finali e alla cura dei particolari, avendo concentrato l’esecuzione consequenziale delle azioni di tinteggiatura, montaggio e home decor da svolgere.
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