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Articoli: Lavori Edili

Cappotto termico: tutto quello che c’è da sapere
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Il raggiungimento di un buon livello di isolamento per gli edifici residenziali si inserisce pienamente nell’ottica di un’edilizia sempre più sostenibile e green. Il cappotto termico rappresenta uno dei sistemi che permettono di isolare le pareti di una costruzione, sia essa ad uso unifamiliare o condominiale, con l’obiettivo di ottenere migliori prestazioni. Il solo cappotto termico tuttavia non è sufficiente. Per raggiungere un buon risultato bisognerà affiancare ad esso altri interventi, come la coibentazione del tetto e l’installazione di serramenti con proprietà isolanti. Un isolamento ottimale apporta una serie di importanti benefici per ogni edificio. In particolare, l’installazione del cappotto termico consente di: contenere le dispersioni termiche; ottenere un buon risparmio energetico per la climatizzazione invernale ed estiva; riduzione delle emissioni inquinanti; riduzione dei costi in bolletta; miglioramento della classe energetica dell’edificio; miglioramento estetico dell’edificio; aumento di valore dell’immobile. L’installazione di un cappotto termico si rivela una soluzione vantaggiosa per l’edificio nella sua interezza e per chi lo abita. Il comfort interno dell’abitazione viene notevolmente migliorato, si ottengono temperature più costanti e si evitano grossi sbalzi termici. Anche la qualità dell’aria migliora, il livello di umidità è anch’esso sotto controllo e non si hanno fenomeni di condensa che possono causare muffe e funghi.  Tra gli aspetti negativi ci sono invece: l’aggiunta di spessore al volume dell'edificio; la necessità di allestire un ponteggio; la possibilità di problemi derivanti da errori nella posa. Cos’è il cappotto termico Si tratta essenzialmente di un rivestimento isolante addossato alla facciata di un edificio. Il termine cappotto indica proprio la sua funzione, ovvero quella di ricoprire un edificio per proteggerlo a livello termico, sia in estate che in inverno. Il cappotto termico ha effetti isolanti anche dal punto di vista acustico, aspetto che incrementa il livello di comfort abitativo. Se posato correttamente, il cappotto termico elimina i ponti termici che si originano nei punti di discontinuità costruttiva, ovvero tutte quelle zone in cui c’è un cambiamento di materiale, un'interruzione oppure un’apertura, causa di dispersioni energetiche e spesso anche della formazione di crepe o infiltrazioni. Una posa a regola d’arte prevede un posizionamento dei pannelli studiato appositamente per evitare queste criticità anche l’utilizzo di elementi come paraspigoli, raccordi e nastri di guarnizione. Considera le tipologie di cappotto termico Quando si decide di migliorare la coibentazione delle pareti della propria casa bisognerà per prima cosa valutare il genere di intervento da realizzare. Tra le diverse tipologie disponibili, il cappotto termico esterno è la soluzione più diffusa. Si compone di diversi strati che si vanno a sovrapporre all'involucro di un edificio dall'esterno. Un cappotto termico esterno viene realizzato fissando i pannelli isolanti alle pareti esterne attraverso l’utilizzo di malte e tasselli. In seguito i pannelli vengono coperti da un rivestimento nel quale è inserita una rete in fibra di vetro che dona maggiore stabilità. Il cappotto termico interno invece rappresenta una soluzione a cui ricorrere quando non è possibile realizzare il cappotto esterno. Il caso tipico è quello delle proprietà all’interno di condomìni che non possono realizzare un cappotto termico esterno se non si raggiunge l’accordo con gli altri condòmini oppure se si tratta di immobili sottoposti a vincoli dove non è possibile modificare la sagoma dell'edificio. Rispetto al cappotto termico esterno, quello interno è più sottile ma sottrae comunque volume agli spazi abitativi. Valuta i materiali isolanti tra cui scegliere Le opzioni da valutare sono molte per cui è utile confrontarle, basandosi sulle caratteristiche e non soltanto sui costi. Importante valutare la qualità dei materiali che costituisce garanzia di durata nel tempo, in particolare la tipologia di pannelli che sono la parte centrale del sistema.  Queste valutazioni non si possono compiere con leggerezza ma con il supporto di tecnici competenti che possano stabilire quali sono le reali necessità dell’edificio, influenzate da aspetti come: il luogo; la destinazione d’uso dell’edificio; la presenza di vincoli; Il budget. Tra le opzioni da valutare: materiali isolanti di origine sintetica (poliuretano espanso, polistirene estruso, PVC); materiali isolanti di origine minerale (lana di roccia, lana di vetro, ); materiali isolanti di origine vegetale (sughero, fibra di legno, canapa); materiali isolanti di origine composita; materiali isolanti con nanotecnologie integrate. Se si tratta di un intervento di nuova costruzione la realizzazione del cappotto sarà inclusa nel progetto dell’edificio fin dal principio per cui si potranno integrare più facilmente sistemi innovativi, mentre nelle ristrutturazioni bisogna trovare soluzioni che si adattino al rivestimento presente. Contatta un’impresa per la realizzazione La posa di un cappotto termico deve essere realizzata da un’impresa competente e dotata di mezzi adeguati. Chiedere diversi preventivi è un procedimento che consente di poter scegliere l’impresa che offre il servizio più completo e di qualità. Imprescindibile realizzare una valutazione della tipologia di intervento da effettuare, con strumenti specifici come indagini termografiche. In base a questo saranno definite anche le caratteristiche dei materiali da utilizzare per raggiungere la corretta effcienza termica. Conviene rivolgersi prima ad un progettista specializzato che si occuperà di definire ogni dettaglio. Definisci preventivi e costi Il costo di un intervento di questo genere dipende da numerose variabili. Perciò osservando diversi preventivi bisognerà valutare cosa comprende l’offerta. Per definire un budget in linea con l’intervento da svolgere bisognerà valutare quindi: i materiali utilizzati; lo spessore dei pannelli; i costi della manodopera; i tempi necessari; costi ulteriori (es. noleggio di ponteggio). A grandi linee, il costo per l’installazione di un cappotto termico è compreso tra circa 50 e 70 € al mq se si tratta di una ristrutturazione, mentre per edifici di nuova costruzione questo costo si abbassa sensibilmente essendo il cantiere già avviato. Essendo una tipologia di lavoro che riqualifica l’edificio dal punto di vista energetico, l’installazione di un cappotto termico gode di importanti agevolazioni statali. È tra gli interventi trainanti per l’ottenimento dell'Ecobonus al 110%, una detrazione fiscale che permette di ottenere il lavoro a costo zero contando sullo sconto in fattura o sulla cessione del credito all’impresa che esegue il lavoro oppure a banche o assicurazioni. Per avere accesso a questo beneficio sarà necessario dimostrare che l’intervento abbia un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio e che si ottenga il miglioramento di due classi energetiche dell’edificio (dove ciò non è possibile quella più alta) certificato con Attestato di Prestazione energetica (APE) rilasciata da tecnico abilitato.
Insonorizzare casa: come fare per isolare acusticamente
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Case indipendenti in piccoli centri abitati o abitazioni di campagna, non sono di solito eccessivamente interessate da problemi relativi al rumore proveniente dall’esterno. Chi invece risiede in fabbricati cittadini, costruiti su viali e strade sottoposte ad un intenso flusso di traffico o in appartamenti in condomini particolarmente affollati e chiassosi, sente necessariamente il bisogno di ritrovare serenità e tranquillità, rientrando nella propria dimora, dopo una lunga giornata di lavoro. Dover sostenere confusione, suoni molesti e fastidiosi schiamazzi non può essere una situazione tollerabile a lungo. Intervenire con una ristrutturazione per insonorizzare al meglio una casa, attraverso un progetto di isolamento acustico ad hoc, è fattibilissimo, scegliendo di avvalersi della consulenza di professionisti del settore che sapranno elargire ottimi consigli su quale approccio sia meglio affrontare caso per caso. In abitazioni di nuova costruzione si dovrebbero già prendere in considerazione soluzioni e soprattutto materiali adatti e opportuni per risolvere almeno in parte i problemi di inquinamento acustico, anche se in realtà, sarà solamente a livello personale, che ciascun proprietario deciderà di ampliare il range d’azione per agire sulle zone più interessate dell’appartamento scegliendo tra i vari metodi più consoni per farlo. Quale opzione prediligere per assicurare un corretto e puntuale progetto per insonorizzare casa? Vediamo insieme 5 soluzioni per isolare acusticamente i vari ambienti di un’abitazione: insonorizzare tetto e soffitto; insonorizzare pareti esterne; insonorizzare pareti interne; insonorizzare i pavimenti; insonorizzare i serramenti. Insonorizzare casa: tetto e soffitto a prova di rumore Sostenere i rumori dovuti al calpestio del vicino del piano di sopra, dei bambini che corrono, di elementi che cadono e di voci continue, a volte può diventare davvero difficoltoso. Per limitare la propagazione di questi suono molesti è possibile agire, procedendo secondo due direzioni che prevedono l’insonorizzazione in casa su tetto e soffitto. I materiali fonoassorbenti utilizzati per isolare acusticamente un tetto sono diversi e ognuno con caratteristiche proprie e indicate sensibilmente per adempiere al loro compito. I principali impiegati sono: la lana di vetro o la lana di roccia. Questi due prodotti tipicamente usati per il loro spessore sono disponibili sia in pannelli che in teli e fiocchi: fogli di poliuretano espanso, più duttili, sottili e leggeri, molto apprezzati per la loro maneggevolezza; il sughero, materiale naturale e tecnologicamente molto pratico e flessibile. Al di sotto è fattibile creare un soffitto classico intonacato o utilizzare del legno, che oltre ad essere esteticamente bello da vedere come rifinitura calda e originale, contribuisce ulteriormente ad insonorizzare l’ambiente in cui è inserito. Trattando direttamente un soffitto esistente e se la metratura lo consente, è consigliato inserire del materiale fonoassorbente al di sopra di un controsoffitto costruito ad hoc con scheletro metallico e ricoperto poi da cartongesso associato a materiali appositi per migliorare l’assorbimento di vibrazioni e oscillazioni. Alternativa al cartongesso è quella di predisporre dei pannelli già prefabbricati e formati da strati fonoisolanti con finitura decorativa già integrata, molto belli da vedere e con performance acustiche significative. Insonorizzare casa: pareti con pannelli fonoassorbenti Le norme in campo edilizio, stabiliscono quali siano i valori minimi e massimi in Decibel (dB) che le singole unità immobiliari, all’interno di un fabbricato, devono rispettare in base al rumore proveniente dall’esterno, da quello del funzionamento dei vari impianti e da quello provocato dal calpestio. Per quanto riguarda l’insonorizzazione di una casa agire sulle pareti, per ovviare al problema di suoni e frastuoni, è possibile inserendo dei pannelli fonoassorbenti molto contemporanei per le loro rifiniture e indicati per essere lasciati a vista. I materiali costituiti da fibre minerali sono largamente utilizzati, ma anche quelli in gesso, in legno, o in tessuti naturali (lana, canapa e juta), sono dei perfetti isolanti acustici con antivibrazione, oltre ad essere riciclabili, durevoli nel tempo e davvero molto resistenti. Una pellicola sottile rifinisce la parete isolata in una molteplicità di colori. Insonorizzare casa: tramezzi isolati con materiali naturali Insonorizzare casa con tramezzi isolati con materiali naturali è un modo per attutire i rumori provenienti da pareti di appartamenti contigui su cui viene scaricato in aggiunta l’eco e il rimbombo di suoni provenienti anche dall’alto. Solitamente, come già accade per i soffitti, per isolare acusticamente muri divisori, vengono costruite delle contro - pareti in cartongesso con del materiale fonoassorbente posto all’interno. Optare però per pannelli in legno che attutiscono in modo impeccabile il fragore proveniente da un tramezzo, è un modo eco friendly di affrontare il problema dei suoni molesti e al contempo di donare alla propria abitazione un aspetto estetico di stile e di tendenza, lasciati con finitura al naturale o tinteggiati. Insonorizzare casa: idee innovative per pavimenti Oggi giorno, è possibile insonorizzare i vari ambienti di casa, partendo anche dal pavimento con idee innovative e tecnologicamente funzionali. La necessità di isolare acusticamente un piano di calpestio in una abitazione deriva dal fatto di voler limitare il propagarsi dei rumori aerei che provengono dall’appartamento sottostante, a causa di una soletta non realizzata propriamente ad hoc. In alcune circostanze, se al piano terreno sono presenti attività di tipo pubblico o l’appartamento si trova collocato sopra cantine e locali caldaia, in condomini leggermente datati, il contesto può risultare ancor più problematico. Se si deve affrontare un progetto che prevede una ristrutturazione, è più indicato smantellare completamente la pavimentazione esistente e ricostruirla con le corrette caratteristiche che prevedono: l’impiego di materiali isolanti posti sulla soletta e costituiti da tappetini fonoassorbenti che ammortizzano e attutiscono il rumore; la posa di uno strato che costituisce il classico battuto, successivamente ricoperto da piastrelle o parquet. Se invece si preferisce agire in maniera più soft, senza dover intraprendere un intero lavoro di demolizione, la scelta sarà orientata verso l’installazione di un piano di calpestio che viene sovrapposto a una preesistenza, attraverso un pavimento galleggiante con struttura metallica alta 5-7 cm circa, saturo di materiale isolante. Insonorizzare casa: serramenti antirumore Un altro punto dolente, che veicola la propagazione di rumore all’interno di una abitazione, riguarda gli infissi. Se è possibile anche le finestre andrebbero accuratamente isolate acusticamente, grazie a serramenti antirumore molto utili e pratici in casa. Un’efficiente isolante acustico, nonché termico al contempo, lo costituiscono le finestre realizzate in PVC, con l’inserimento di vetro camera con materiale speciale fonoassorbente o fonoisolante all’interno delle due lastre, che assicurano ottime prestazioni durevoli nel tempo. La versatilità delle forme, delle colorazioni e delle rifiniture, soddisfano ogni esigenza e richiesta, garantendo una soluzione performante più che eccellente nella categoria dei serramenti antirumore. Chi però non desidera sostituire gli infissi esistenti, può tuttavia modificare le proprie finestre con determinati escamotage: applicare nuove guarnizioni e guaine sia internamente che esternamente (quelle adesive in gomma naturale sono molto consigliate); utilizzare silicone o materiali appositi per riempire eventuali spazi vuoti nel telaio; inserire spugne anti riverbero.
Loft: un appartamento industriale senza confini
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Un appartamento senza confini, dove la definizione di monolocale non si addice, data la funzionalità di un’apertura aggiuntiva verso la facciata principale di un edificio industriale riconvertito ad abitazione, che aggiunge un ambiente molto importante e pratico, all’intera casa. Un loft creato per gli appassionati degli elementi originali di un’abitazione, che trova in questo progetto, una sensazionale soluzione per un tipico appartamento cittadino. Zona giorno e spazio per la notte coincidono e dialogano perfettamente grazie all’impiego di complementi d’arredo ben studiati e abbinati. L’area ufficio, risulta perfettamente organizzata e strutturata, così come la stanza da bagno, ricavata in una metratura particolare accanto alla porta d’ingresso. Nulla di più è necessario per vivere e pianificare le proprie giornate lavorative o le serate da trascorrere in tranquillità in compagnia di un buon libro o da passare in modo spensierato e allegro con gli amici più intimi. Un unico ambiente per living e zona notte Le dimensioni dell’appartamento e la sua conformazione strutturale, hanno reso possibile progettare un unico spazio open space che comprende le due zone più importanti di una casa: un living con cucina e soggiorno e zona notte. Su un’unica parete sono stati posizionati gli arredi fondamentali e maggiormente ingombranti delle due aree. Un bel divano componibile e morbido si colloca verso la parete finestrata per sfruttare al meglio la luce naturale durante il giorno. Una scelta appropriata anche per la comodità di poter disporre all’occorrenza, di sedute originali e da spostare in caso se ne abbia la necessità, per realizzare sistemazioni ideali in ogni situazione che si può venire a creare. Accanto, ecco che un confortevole e razionale mobilio, è stato disegnato e creato ad hoc per contenere un armadio in orizzontale. Una superficie divisa in dodici scomparti, tutti profondi per riporre vestiti, biancheria e ogni optional utile per la persona. Al di sopra un basso separé, delimita il letto, costituito da un semplice e soffice materasso appoggiato lungo la seconda parete. L’illuminazione presente si riduce a due tesate nere con faretti orientabili, collocate nella zona giorno. Il risultato finale? Un unico ambiente per living e zona notte, accessoriato con elementi essenziali, confortevoli e adeguati allo spazio a disposizione e alle funzioni che devono essere espletate al suo interno. Cucina: contenuta e organizzata La cucina in questo loft è stata inserita in una rientranza della camera principale e pur avendo una metratura contenuta, risulta perfettamente utilizzabile e organizzata nel contenere stoviglie e alimenti. Nella parte bassa, un forno combinato, un mobiletto, una lavastoviglie e un frigo trovano si trovano composti in una combinazione lineare e in sequenza. Tutto rigorosamente in acciaio lucido, caratteristico delle cucine industriali, qui riprodotta in dimensioni mini. Fornelli e lavello sono posizionati sul top e sormontati da due pensili con anta a ribalta molto larghi e capienti. Nulla di più è stato inserito. Nessun oggetto che possa essere di ostacolo nei punti di passaggio verso la zona studio adiacente. Tavoli pieghevoli vengono introdotti quando si hanno ospiti mentre un piano lungo la parete finestrata diventa un piano d’appoggio - bancone per colazioni, pranzi e cene per due.  Zona ufficio: luminosa e strutturata Proseguendo nella stanza “jolly”, un balcone esterno tamponato e adibito in questo caso a zona ufficio, si trovano ben allineate un’ampia scrivania con delle strutture metalliche adiacenti, corredate di mensole con scatole portaoggetti. Una piantana nell’angolo destro è l’unica fonte di illuminazione artificiale, dal momento che le ampie finestre, rendono l’intera zona estremamente luminosa.  Questo luogo di lavoro casalingo, utile per i lavoratori freelance o in smart working, diventa un’appendice di questo loft cittadino che riesce a coniugare spazio da dedicare alla vita lavorativa e spazio da destinare al tempo libero, al relax e alle faccende quotidiane all’interno del proprio appartamento. Bagno: contemporaneo e ricercato La stanza da bagno è stata progettata in modo contemporaneo e ricercato. Una parete trasparente, con porta centrale, la divide dalla zona giorno e con una tenda minimal è possibile garantire una ottimale privacy se sono presenti degli ospiti nel living. Tutti i sanitari moderni sono disposti lungo lo stesso tramezzo, frontali rispetto alla zona notte, mentre la doccia, spaziosa e capiente, è stata collocata in una nicchia ricavata sul lato sinistro rispetto al corridoio d’ingresso. Un adeguato e valido spazio, trasformato in un luogo concreto ma affabile, connotato da un modernismo pacato e sensazionale. Rivestimenti: commistione di tipologie materiche Come ben si è notato dalle immagini che ritraggono questo loft industriale, riconvertito ad appartamento cittadino, la fusione tra i rivestimenti nuovi e innovativi e quelli autentici e originali del posto, sono una manifestazione ben assortita di una commistione di tipologie materiche differenti ma eccezionali.
Porte salvaspazio: tutte le tipologie
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Le porte salvaspazio sono una tipologia di infisso indispensabile da utilizzare quando in casa si hanno metrature particolari che non permettono di inserire una normale porta a battente; oppure quando la scelta stilistica di arredo e composizione degli ambienti, possono richiedere serramenti scorrevoli che richiamino le tendenze tradizionali di appartamenti ottoncenteschi con aperture in legno interno muro o mood più attuali in loft dove soluzioni trasparenti a scomparsa, trovano la loro ottimale collocazione. Queste porte semplificano notevolmente l’organizzazione dello spazio in un’abitazione lasciando libere da ogni ingombro, pareti che possono così ospitare senza problemi arredi e accessori. Tutto diventa più agevole e i caratteri performanti che le contraddistinguono in stile e innovazione tecnologica, fanno propendere verso la scelta di prodotti nati come salvaspazio ma ormai utilizzati anche dove le dimensioni permetterebbero l’impiego delle classiche porte. Inoltre, se un tempo questa modalità veniva impiegata in locali di servizio, come ripostigli, anti-bagno e piccolissime cucine, oggi giorno si adattano in realtà a tutte le stanze di casa, grazie a modelli e finiture che la rendono una soluzione dal design raffinato e ricercato. Porta salvaspazio: scorrevole interno muro Denominata anche “pocket door”, la porta salvaspazio scorrevole interno muro, garantisce un ingombro nullo poiché l’anta, una volta aperta, rientra nella sua totalità nella parete adiacente senza causare limiti o ridurre lo spazio di una qualsiasi zona di casa. Nate come serramento indispensabile per piccole aree o corridoi ristretti, trovano nel mercato contemporaneo altri utilizzi e attuazioni. Per essere installate richiedono: una muratura sufficientemente lunga per poter ospitare l’intero ingombro dell’anta durante l’apertura della porta (anche se tipologie odierne permettono che l’anta stessa rientri solo in parte, se lo spazio è esiguo, avendo poi un secondo movimento a battente con l’impiego di specifici e appositi contro telai); il montaggio di controtelai incassati e scelti ad hoc in relazione al tipo di materiale che compone la struttura muraria per definirne lo spessore. Esistono, per particolari progettazioni d’interni, porte scorrevoli interno muro anche a più ante che si aprono contestualmente grazie ad un movimento che può avvenire tramite l’installazione di un carrello interno. Porta salvaspazio: scorrevole esterna su parte fissa vetrata Se occorre dividere gli spazi di casa con aperture, piccoli o grandi, ma non vi sono pareti a disposizione, ecco che una porta salvaspazio, sempre scorrevole ma su parte fissa vetrata, può soddisfare appieno lo scopo di separare più funzioni in un medesimo ambiente di casa con la praticità di inserire un infisso interno pratico e utile. Questa tipologia prevede naturalmente che venga applicata una struttura con binari a pavimento e a soffitto per poter permettere a un’anta di poter scorrere accanto all’altra. A seconda della zona dove devono essere inserite, è indispensabile scegliere tra le diverse finiture proposte per la parte vetrata: trasparente, se per esempio ci si trova in un living, ma in determinate circostanze si desidera che l’area soggiorno venga divisa da quella cucina durante le fasi di cottura, per limitare spargimento di odori e profumi, ma senza dover interrompere lo skyline generale; satinata, se al contrario e per esigenze di privacy, è necessario che in particolari situazioni le zone vengano completamente rese indipendenti allo sguardo (es:. camera matrimoniale e bagno, studio e camera da letto). Porta salvaspazio: scorrevole esterno muro Le scorrevoli esterno muro, sono delle porte salvaspazio, chiamate anche hardware, la cui anta rimane visibile anche quando rimane aperta e scorre a ridosso della parete adiacente. A differenza di quelle a scomparsa hanno il vantaggio di non avere necessità di apportare modifiche murarie ma il contro di dover avere uno spazio a disposizione che le ospiti in fase di apertura e di avere, nelle versioni più classiche, un binario sovrastante ricoperto da una guida dello stesso materiale e colore della porta non così esemplare dal punto di vista estetico. Per ovviare a tale problematica, in alcune progettazioni, binari esclusivi vengono volutamente lasciati ed enfatizzati con geometrie e materiali che ricalcano la scelta stilistica dell’intero ambiente. Sensazionali le grandi porte in legno con binario metallico scuro, ottimo in abitazioni ex-industriali come loft ed eccezionali in contesti moderni, quelle con ante in vetro e binari in acciaio lucido o satinato. Vi sono poi le cosiddette porte scorrevoli esterno muro senza binario, o per meglio dire quelle dotate di pannello che essendo più ampio di un’anta tradizionale, riesce a nascondere tutto il meccanismo, donando un aspetto elegante, pulito e impeccabile all’intero ambiente di casa. Porta salvaspazio: a libro Una porta salvaspazio a libro fa parte della categoria di quei modelli pieghevoli, a scorrimento laterale, con ante composte da due o più parti verticali giuntate centralmente ma svincolate durante il movimento. Maggiormente resistenti, rispetto alla tipologia simile a soffietto, riesce a coniugare bellezza estetica e funzionalità in ambienti di casa contenuti e dove non è possibile inserire né una porta a battente né una porta scorrevole sia interno che esterno muro per la limitata capacità di metratura. Oltre alle classiche porte con larghezza standard, una porta salvaspazio a libro, è utilizzata per grandi luci e con proposte trasparenti che diventano un vero e proprio elemento di design che arreda oltre ad avere il tipico compito di chiudere e separare. Porta salvaspazio: rototraslante Se siete amanti delle proposte tecnologicamente alternative e quasi esclusive nel loro utilizzo, allora una porta salvaspazio rototraslante è ciò che fa per voi. La differenza rispetto alle tipologie sopracitate è che l’apertura di questa porta non avviene con movimento scorrevole ma l’anta ruota centralmente attorno a un perno e si apre (trasla) orizzontalmente facendo sì che la parte occupata dall’anta sia equamente divisa tra i due ambienti che separa. Questa porta rototraslante può essere considerata come un ibrido dove tutti gli elementi che la compongono a livello visivo (telaio e coprifilo) sono gli stessi di una normale porta a battente, mentre ciò che è relativo al meccanismo di movimento è invece uguale a quello di una tipologia a libro. Un’idea sicuramente da valutare quando le problematiche di spazi e ingombri sono importanti all’interno di una casa e li si vuole semplificare con soluzioni ad hoc senza dover tralasciare un’estetica impeccabile dal sapore innovativo ma elegante.
Una casa in stile eclettico: un progetto di puro design
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Arredare la propria casa seguendo uno stile che ricalchi principi eclettici è esemplare per chi desidera inserire più tendenze in ambito di home decor nella propria abitazione. Molte volte la difficoltà nel selezionare una tra le varie proposte di design odierne, non riesce a far propendere per una decisione netta di una scelta stilistica univoca e che funga da filo conduttore per il proprio progetto di interni. La meravigliosa idea progettuale per un appartamento di città che Archisio vi propone oggi, presenta una casa in stile eclettico che incarna un progetto di puro design dove la commistione di materiali, complementi d’arredo, colori e accessori, moderni e tradizionali, dialogano in modo ottimale e danno origine ad una splendida e accogliente dimora, perfetta per poter essere vissuta, con un look originale e attuale. Ingresso minimal e multimaterico  Tutto ha inizio con un ingresso semplice, lineare ma organizzato che si immette in modo diretto nella zona giorno attraverso il passaggio di una porta contemporanea a filo parete che si mimetizza perfettamente con il muro circostante, tinteggiato in una bella tonalità di grigio scuro satinato. Essenziali elementi decorativi, una panca e un porta vasi, arredano il corridoio che funge da collegamento tra una entryway minimalista e la restante parte dell’abitazione stessa. Uno splendido armadio a muro caratterizza quest’area. Un oggetto di design, realizzato su misura, in una particolare nuance di un verde classico, che in apparenza sembra essere una decorazione creata ad hoc per una parete senza finalità, ma che in realtà diventa un contenitore unico, pratico e funzionale per giacche, cappotti e scarpe. Elementi molto differenti tra loro, in colorazioni e finiture, già si intravedono in questa piccola porzione di casa, dove il concetto multimaterico è immediatamente evidente.  Un distintivo soffitto cementizio spazzolato si armonizza perfettamente con il più tradizionale dei pavimenti: un parquet in legno chiaro e disposto, secondo il chevron style, a spina di pesce. Open space: un living trendy  La zona living comprende un grande open space dove tre funzioni fondamentali sono ben distinguibili all’interno della grande stanza perfettamente articolata, benché non vi siano frazionamenti di tramezzi e un unico pilastro sia la sola porzione muraria divisoria, presente in tutta l’area. Il salotto è composto da due splendide sedute molto differenti tra loro. La principale, a centro stanza, è un bel divano vintage, chiaro in pelle marrone e con sostegni in legno naturale. Frontalmente è stata collocata la televisione a schermo piatto a parete, con sottostante giradischi su mobiletto anni ’70. Un’ottomana contemporanea, trapuntata in tessuto grigio mélange, arricchisce il soggiorno sulla parete che porta alla camera da letto, abbinata a due tavolini metallici con piano in legno wengé.  Un tappeto colorato, una tela monocroma collocata a terra e una consolle in legno, concludono il progetto d’arredo di questo spazio, dove pochi ma giusti oggetti e accessori rendono arioso, ospitale e confortevole un living davvero trendy. Lo spazio dedicato a pranzi e cene, trova la sua ottimale sistemazione nella parte più luminosa della casa, accanto ad una grande finestra a tre ante. Un tavolo rotondo in legno con sedie abbinate, diventa il piano di lavoro utilizzato quotidianamente dai padroni di casa e un punto d’appoggio durante apertivi e feste in compagni di amici e familiari.  L’illuminazione, molto semplice, è garantita dall’inserimento di faretti cilindrici posti a distanza regolare sul soffitto, in file perpendicolari rispetto alla geometria planimetrica della casa.  Cucina: country style rivisitato La scelta stilistica della cucina, potrebbe sorprendere se pensata come elemento a sé stante posizionato in un loft moderno e contemporaneo. Un modello più che classico, lineare e in un tipico country style, che viene però rivisitato grazie all’assenza della disposizione di pensili e all’inserimento di una cappa con una lunga e imponente tubazione a vista. I mobiletti con riquadri e pomelli in un verde classic chic, sono stemperati da un rivestimento chiaro in marmo a continuazione del top, che si interrompe dove l’unico elemento appeso funge da punto di contatto con la parete grigia soprastante. L’illuminazione, apparentemente casuale, è caratterizzata da un punto unitario a soffitto, da cui partono 5 fili con bulbo a vista sorretti da un’asta metallica a sbalzo. La luce naturale, proveniente dalla porta finestra che immette su un terrazzino esterno, entra per rischiarare la cucina e tutta la zona giorno circostante. Bagno: piccolo ma funzionale Nell’appartamento è presente un unico e piccolo bagno, ma pensato, ragionato e realizzato in modo razionale per rendere funzionale ogni suo aspetto. Entrando si trova a destra un bel lavabo su mobiletto in legno con rubinetteria a parete per ottimizzare ogni centimetro a disposizione. Frontalmente un armadio su misura, contiene biancheria e lavatrice sottostante. Proseguendo ci si imbatte nella zona sanitari con vasca da bagno terminale, ben studiata con vetro fisso e soffione doccia a soffitto. Ciascuna porzione dell’intero spazio è stata ideata nel dettaglio e tutti gli ingredienti che lo compongono, rendono questo bagno davvero efficiente e un ambiente dal look originale pur con finiture eclettiche del tutto differenti da quelle usate nel resto della casa.  Camera padronale: tinte omogenee decise La camera padronale è attigua alla zona giorno e come per tutta l’abitazione si presenta pavimentata con il bel parquet classico, posizionato anche in questo caso con geometria a spina di pesce. La caratteristica che la contraddistingue è l’impiego di tinte omogenee decise e contemporanee per le pareti ma che in questo progetto continuano in egual modo su soffitto e porta per delineare uno stile rigoroso e dal design peculiare. Colori forti ma grandiosi, per la struttura tessile del letto che ben si combina con la nuance circostante, e che viene richiamata anche in una tela a giorno, collocata a terra senza fronzoli di vetro e cornici. Due semplici applique sopra il letto fungono da abatjour e sono l’unica fonte di illuminazione artificiale presente. Una camera matrimoniale d’effetto, contenuta e insolita, per l’assenza di armadi, comò o sedute.
Porta blindata: sicurezza e design
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Sentirsi al sicuro all’interno della propria abitazione dovrebbe essere scontato, ma per una serie di motivi questo non è possibile senza le dovute precauzioni. Proteggere il proprio nido da possibili intrusioni comporta l’adozione di vari sistemi di sicurezza che vanno a rendere la casa un involucro corazzato. Uno di questi è rappresentato dall’installazione di una porta blindata in grado di resistere a tentativi di effrazione dall’ingresso principale dell'abitazione.  Si tratta di porte che assicurano un alto livello di sicurezza, molto superiore rispetto ad un portoncino classico. Hanno infatti un’anima in acciaio che viene coperta da due pannelli, uno sul lato esterno ed uno su quello interno. Questa struttura rende le porte blindate un deterrente per i ladri, poiché avrà più possibilità di resistere a tentativi di scasso professionali. Scegliere la porta blindata presuppone in primo luogo l’analisi del contesto in cui andrà collocata, considerando aspetti come la tipologia di casa e la sicurezza della zona in cui si trova. Un appartamento all’interno di un condominio ha esigenze diverse rispetto ad una villa su strada o ad una casa in campagna. A partire da questi dati si potranno stabilire le caratteristiche che la porta blindata dovrà avere. Oltre a questo, bisogna definire fattori che riguardano non solo il livello di sicurezza ma anche l’aspetto esteriore della porta blindata come: la tipologia di serratura; le dimensioni della porta; il numero di ante  il materiale e finitura dei pannelli sul lato interno; il materiale e finitura dei pannelli sul lato esterno; l'isolamento termico richiesto; le maniglie. Tutto ciò sempre cercando la migliore soluzione in rapporto al proprio budget. Porta blindata: considerare la tipologia di serratura La serratura di una porta blindata andrebbe considerata in funzione della classe di sicurezza della porta in cui si inserisce. Non avrebbe senso installare una porta blindata di classe antieffrazione elevata con un cilindro che può essere facilmente manomesso. Indispensabile dunque dotare la porta blidanta di una serratura di qualità dotata infatti di sistemi antieffrazione. Uno dei principali è il cilindro di sicurezza protetto a sua volta da un defender antishock che offre un maggior livello di sicurezza. Questo elemento è stato ideato infatti per rendere difficile l’utilizzo di alcuni attrezzi usati dai ladri per forzare le porte blindate.  Una serratura adeguata ad una porta blindata dovrebbe avere almeno 5 punti di bloccaggio. Grazie a questi elementi la serratura è in grado di resistere a diverse tipologie di attacco. Il blocco anti card ad esempio impedisce l’apertura con tessere o radiografie, anche questo un metodo molto usato per aprire le porte. La presenza di piastre anti trapano aumenta ulteriormente il livello di sicurezza poiché il cilindro non viene minimamente scalfito anche in tentativi di effrazione con attrezzature complesse.  Porta blindata: valutare la classe antieffrazione Uno dei principali aspetti da valutare nella scelta della porta blindata è la classe antieffrazione, regolata dalla norma UNI EN 1627:2011. I livelli vanno da 1 a 6 e sono stati elaborati attraverso delle prove che simulato i tentativi di intrusione eseguiti con attrezzature professionali. Ogni classe corrisponde dunque ad un livello di sicurezza crescente. Classe antieffrazione 1: si tratta di un grado di sicurezza basso, corrispondente ad un tentativo di forzatura eseguito solo attraverso l’uso della forza fisica da parte di non professionisti dello scasso. Per questo motivo è una tipologia di porte adatta a cantine o magazzini, non ad abitazioni private. Classe antieffrazione 2: resiste all’utilizzo di attrezzature semplici come cacciaviti, coltelli o tenaglie utilizzati da non esperti. Si utilizza per uffici o edifici industriali.  Classe antieffrazione 3: resiste all’utilizzo da parte di esperti di attrezzature professionali come il piede di porco. È ideale per appartamenti condominiali e case private con ingresso indipendente oppure per uffici di edifici industriali. Classe antieffrazione 4: resiste all’utilizzo da parte di esperti di attrezzature professionali come seghe, trapani a batteria, martelli, accette. È ideale per case private con ingresso indipendente, villette, appartamenti condominiali in zone ad alto rischio, banche, gioiellerie ed altri ambienti che richiedono un livello di sicurezza elevato. Classe antieffrazione 5: si tratta di un grado di sicurezza alto, corrispondente ad un tentativo di forzatura eseguito da bande organizzate dotate di attrezzature come seghe o trapani elettrici. Si può utilizzare per proteggere banche, gioiellerie, orologerie, ambasciate, uffici militari o in situazioni di rischio elevato. Classe antieffrazione 6: si tratta di un grado di sicurezza molto alto. Resiste ad attacchi eseguiti con attrezzi elettrici ad elevata potenza e materiale esplosivo. Per questo motivo di utilizza per ambienti come banche, caveau, gioiellerie, zone militari e ambasciate In conclusione, per abitazioni private sono consigliati livelli di sicurezza 3 o 4, soltanto in presenza di situazioni di alto rischio si può pensare a classi antieffrazione superiori. Porta blindata: decidere colori e finiture dei pannelli Dopo aver stabilito la tipologia di porta blindata da installare pensando al livello di sicurezza necessario si può passare alla scelta dei pannelli.  Per il pannello esterno il discorso si fa complesso poiché entra in gioco il luogo in cui la porta sarà installata. Per l’utilizzo in condominio, il pannello esterno della porta blindata dovrà sottostare al regolamento condominiale che solitamente prevede un determinato disegno ed un determinato colore. Per case indipendenti, con accesso dall’esterno, il pannello esterno dovrà essere resistente agli agenti atmosferici mentre per quanto riguarda l’aspetto estetico si può scegliere liberamente secondo il proprio gusto. Per quanto riguarda invece il pannello rivolto verso l'interno la scelta di colori e finiture si può personalizzare in ogni dettaglio, sia in appartamento sia per case unifamiliari, e si potrà coordinare con l’arredamento interno della casa. Questo pannello potrebbe essere uguale a quello selezionato per l’esterno, così da avere una porta dall'aspetto monolitico, oppure essere totalmente contrastante. Porta blindata: inserire accessori Ogni porta blindata può essere personalizzata ulteriormente con l’aggiunta di accessori che donano maggiore funzionalità. L’installazione di spioncini digitali ad esempio aumenta il senso di sicurezza. Le serrature elettroniche con combinazione o card semplificano l’apertura della porta e allo stesso tempo rendono più difficili i tentativi di effrazione. Per ulteriore protezione, la dotazione di sistemi di allarmi integrati nella porta blindata è una buona soluzione per allontanare malintenzionati grazie alla sirena interna. Le porte blindate si possono dotare inoltre di sistemi di apertura innovativi che si azionano attraverso bluetooth o smartphone. Questi ultimi consentono anche un controllo da remoto attraverso l’utilizzo di app fornite dal produttore della serratura.  Un ulteriore livello di sicurezza è dato dall’integrazione della tecnologia biometrica nelle serrature per porte blindate. I lettori di impronte digitali sono soluzioni ideali per controllare gli accessi garantendo l’identificazione del soggetto. La serratura si sbocca solo quando l’impronta viene riconosciuta ed è un grande vantaggio poiché non si avrà più bisogno di chiavi o card. Costi di una porta blindata Una porta blindata di buona qualità è fatta per durare a lungo, si tratta dunque di un investimento da fare senza cercare il risparmio a tutti i costi. La propria sicurezza e la propria tranquillità hanno un valore inestimabile e la porta blindata offre proprio questo. Stabilire il costo di una porta blindata in modo sommario non è semplice considerando tutte le varianti possibili, ma orientativamente i prezzi per la realizzazione ed installazione di una porta blindata su misura sono compresi tra 1.500 € e 4.000 €. Costi più alti sono influenzati da classi antieffrazione elevati e dalla scelta di accessori e finiture. Trattandosi della protezione della propria abitazione e di chi vive all’interno, vale la pena scegliere un buon prodotto, a patto di dover spendere qualcosa in più.
Pareti trasparenti: divisori per gli ambienti di casa
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Come dividere gli ambienti di casa con pareti trasparenti  Eleganti e leggere, le divisioni interne trasparenti rappresentano un modo per suddividere gli spazi senza separarli del tutto. Rimane infatti inalterato il contatto visivo che mantiene un senso di unità tra le aree separate. Non viene ostacolato neppure il passaggio di luce che riesce a passare ugualmente attraverso la superficie vetrata. Questi sono alcuni dei motivi per cui i divisori trasparenti per interni sono una soluzione che si può utilizzare anche in case piccole e con poche finestre, senza perdere l’illuminazione naturale necessaria per vivere bene. Vetrate dall’effetto high tech o pareti trasparenti marcate da profili metallici in stile atelier sono alcune delle soluzioni più ricorrenti per creare delle suddivisioni all’interno delle case moderne. Un trend che non passa mai di moda, ma che acquisisce diverse sembianze per adattarsi alle tendenze di interior design. Le divisioni trasparenti sono utili in diversi ambienti della casa, ovunque ci sia bisogno di separare due aree che hanno funzioni distinte, con l’obiettivo di conservare in qualche modo una stretta relazione tra di essi.  Inserire una parete vetrata, fissa o dotata di aperture mobili, andrà ad arricchire gli interni con un elemento elegante e raffinato. Le soluzioni per inserire un divisorio di questo genere in casa sono differenti per stile e materiale, per adattarsi a diversi contesti e soddisfare i gusti più svariati. Una realizzazione su misura è d’obbligo in questi casi e permetterà di ottenere un prodotto personalizzato nel dettaglio, ad esempio scegliendo lo spessore, le dimensioni, i sistemi di fissaggio, la presenza di porte scorrevoli o a battente e le eventuali finiture decorative del vetro. Ingresso e zona giorno divisi da pareti in vetro L’ingresso diretto sulla zona giorno è una soluzione di grande effetto, frequente nelle case contemporanee dove si fa a meno di corridoi e piccoli spazi in favore di superfici ariose e fluide. Seppure sia vantaggioso perché permette di godere di uno spazio ampio che si può apprezzare non appena varcata la soglia di casa, questa soluzione ha anche dei limiti. Una casa con ingresso aperto sulla zona giorno soffre della mancanza di una sorta di filtro tra esterno ed interno.  Le divisioni trasparenti sono un’idea che permette di ottenere una separazione leggera mantenendo l’aspetto aperto della zona giorno e donando l’impressione di non aver ridotto l’ampiezza dello spazio. Si tratta di una soluzione ideale anche per delimitare una scala interna che riceverà in questo modo la luce naturale dall’ambiente in cui si inserisce. Il vetro esalterà la struttura architettonica mettendone in evidenza le linee. L’utilizzo di pareti vetrate completamente trasparenti e antiriflesso, prive di cornici o elementi di fissaggio appariscenti, è ideale per ambienti dallo stile minimalista, dove la presenza del divisorio trasparente avrà un effetto molto discreto e raffinato. Cucina e soggiorno: divisione funzionale e permeabilità visiva La cucina open space è una soluzione molto in voga nelle case contemporanee, tuttavia ha dei limiti. Innanzitutto gli odori ed i fumi che fuoriescono dalla cucina, soprattutto quando si frigge, per raggiungere il salotto, impregnando tessuti e pareti, per non parlare dell’unto che si deposita su ogni superficie. Una buona cappa aspirante di certo aiuta a contenere questo inconveniente ma mai del tutto. Delimitare la cucina dal resto della zona giorno diventa dunque un’esigenza funzionale molto sentita. Ricorrere a delle divisioni trasparenti risolve questo problema alla perfezione poiché visivamente viene mantenuta l’unione tra i due ambienti, liberando definitivamente dagli aspetti negativi dovuti alla convivenza tra cucina e soggiorno. Cucina e sala da pranzo: pareti in vetro per dilatare gli spazi Dividere la cucina dalla sala da pranzo attraverso una parete trasparente darà l’illusione che non vi siano realmente due ambienti distinti e manterrà la continuità visiva con un effetto di dilatazione dello spazio.  Grazie all’inserimento di un divisorio trasparente quando si è seduti a tavola si può avere la dovuta tranquillità mentre la cucina vera e propria rimane un locale di servizio, senza che sia però del tutto occultato.  La sala da pranzo, anche se contenuta nello spazio della cucina, necessita infatti di una certa indipendenza, soprattutto quando si hanno ospiti. Attraverso una divisione trasparente questo obiettivo viene raggiunto pienamente, con un effetto estetico gradevole e di tendenza.  Optando per una vetrata con porte si avrà una certa fluidità tra i due ambienti che in questo modo restano strettamente legati ma all’occorrenza possono essere isolati. Zona notte e zona giorno: pareti in vetro per ambienti piccoli Altra situazione in cui si può adottare con successo l’inserimento di pareti trasparenti è all’interno di piccoli appartamenti per sopperire alla necessità di delimitare le diverse funzioni contenute nello stesso ambiente. Spesso nei monolocali non esiste un vera e propria zona notte che è inglobata all’interno di un unico open space multi funzione privo di suddivisioni. Se la pianta lo consente, attraverso una parete completamente trasparente si potranno ottenere due stanze distinte, senza dover eseguire opere murarie o interventi di ristrutturazione vera e propria.  I divisori trasparenti in questo caso sono una soluzione ideale poiché non avranno influenza sulle dimensioni dell’ambiente, mentre daranno la sensazione di una separazione leggera e delicata.  Un piccolo appartamento o un monolocale necessitano di ogni centimetro per avere maggiore respiro. L’inserimento di suddivisioni pesanti è quindi una soluzione da scartare a priori, poiché finirebbe per dare l’impressione di una superficie piccola ed opprimente. Negli ambienti più piccoli questa suddivisione sarà più contenuta ma sempre efficace. Basterà innalzare una parete trasparente per ottenere l’effetto di separazione desiderato. Ad esempio, per separare il divano dal letto in un monolocale sarà sufficiente una parete trasparente di media altezza. Anche il costo sarà così ridotto. Le vetrate con cornice in metallo danno un tocco industrial che è molto attuale. Si tratta di una soluzione molto diffusa negli “studio” parigini, dove si concentra tutto in una manciata di metri quadrati arredati rigorosamente in stile nordico. Camera da letto e zona spogliatoio: divisione e continuità I divisori trasparenti sono una soluzione da impiegare per dare vita ai progetti più ricercati, adatti anche agli ambienti più lussuosi. In una camera da letto dalle dimensioni generose, servendosi di separazioni in vetro a tutta altezza si potrà dare forma e spazio a diverse aree funzionali. Ad esempio destinando un'area all'utilizzo come spogliatoio, elegantemente divisa dal resto della stanza ed accessoriata con una postazione per il make up.  Il vetro utilizzato potrà essere liscio, colorato o decorato in differenti modi, così da ottenere risultati sempre originali.
Tipologie di legno per le porte di interni
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Le porte interne sono una finitura che influisce notevolmente sull’aspetto generale della casa. Sono un elemento funzionale che ha anche un impatto importante nell’estetica complessiva. Individuare soluzioni che si conciliano a pieno con l’arredamento e le altre finiture presenti in un ambiente ed in parallelo riesca a soddisfare tutti i requisiti ricercati richiede una serie di valutazioni. La scelta del design delle porte deve tenere conto dell’ambiente nella sua interezza, pensando ai rivestimenti, ai pavimenti, così come allo stile dei mobili. Per ottenere un effetto armonioso è preferibile che tutto sia chiaro già in fase progettuale, altrimenti sarà bene orientarsi su porte dal carattere piuttosto neutro per non avere ripensamenti in seguito. Il legno è sicuramente il materiale più utilizzato per la realizzazione di porte per interni, naturale e caldo come nessun altro. Oggi però sono varie le tecnologie impiegate per la costruzione delle porte in legno, ottenendo prodotti con caratteristiche differenti. Per acquistare una porta in legno per interni bisogna conoscere le diverse opzioni disponibili, così da effettuare una scelta consapevole. Le porte interne si distinguono per lo stile, la struttura interna e la finitura, da completare con la scelta di telai e ferramenta come cerniere e serratura. La scelta sarà quindi orientata in base alla tipologia di interno, moderno o tradizionale, al budget, alle esigenze di stile e colore ma anche alla resistenza e alla praticità desiderate. Porta interna in legno massello Tradizionale, autentica, naturale. Una porta in legno massello è una finitura di pregio che si addice bene alle case più classiche. Tra le caratteristiche principali di questo genere di porte vi è l’alta resistenza, l’isolamento acustico e le qualità estetiche impareggiabili date dall’essenza legnosa di cui è costituita. Si utilizzano essenze di diverso genere come il pino, economico e di facile lavorazione, il rovere, elegante e sofisticato, o il noce, più tradizionale. In base al proprio progetto si può scegliere l’essenza lignea, così come tutti i dettagli e se presenti lavorazioni artigianali che rendono la porta ancor più un prodotto di lusso. Tra le finiture si possono avere la verniciatura e la laccatura, per soddisfare qualsiasi esigenza di colorazione. Le ante possono essere lisce per un effetto contemporaneo e minimalista, oppure decorate con cornici per un look più classico. Oggi le porte in massello sono prodotte con tecnologie che consentono di ottenere un prodotto con maggiore stabilità nel tempo, privo dei difetti delle fibre del legno naturale, come la possibile formazione di crepe e la deformazione dovuta ai cambi di temperatura ed umidità dell’ambiente in cui si inseriscono. Le porte in vero legno massiccio sono poco utilizzate proprio per questi motivi. In molti casi le porte in legno massello sono dunque delle porte con un rivestimento in tranciato di legno, ottenendo così una porta impiallacciata, mentre l’interno è realizzato con tecnologie che assicurano alta resistenza, spesso sono porte tamburate o in legno lamellare. Porta interna in legno laminato Una tra le finiture più comuni per le porte interne è il laminato. Questo significa che la porta grezza è rivestita con un “foglio” composto da diversi strati, con quello più esteriore che riproduce l’aspetto del legno. L’effetto può essere molto realistico poiché il laminato di alta qualità riproduce fedelmente non solo il colore e le caratteristiche venature del legno ma anche l’effetto tridimensionale, per cui riuscire a capire che non si tratta di una porta in vero legno diventa molto difficile. Mentre in passato poteva essere considerato sinonimo di materiale di scarsa qualità, oggi il laminato è un materiale dai molti vantaggi, resistente, economico e molto versatile.  Le porte in laminato sono quelle più utilizzate per gli interni, grazie alla possibilità di ottenere molte varianti con un buon rapporto qualità/prezzo. La struttura interna di una porta in laminato può essere realizzata ricorrendo a differenti tecniche come il tamburato o il listellare che le rende robuste e durevoli. Porte interna in legno listellare Le porte in legno listellare sono realizzate utilizzando una serie di listelli di legno incollati tra di loro. Questa soluzione viene impiegata per ottenere un pannello non soggetto a deformazione, stabile e solido. Si utilizzano per questo legnami poco pregiati e disponibili in grandi quantità come il pioppo o l’abete, si tratta quindi di una soluzione ecologica e rispettosa dell’ambiente. La finitura esterna può essere realizzata in laminato o impiallacciato, per cui dall’esterno non è possibile comprendere come è fatto il pannello. L’effetto finale dipende dunque dallo strato di finitura più esterno che si può personalizzare a seconda delle proprie esigenze. Questa tecnologia permette molte possibilità creative e reinterpretazione che portano ad ottenere prodotti di design. Ad esempio andando a realizzare porte con diversi pannelli in legno listellare montati insieme e rifiniti, anche intermezzati da altri materiali. Porte interne in legno tamburato Il legno tamburato si utilizza per realizzare porte solide e robuste ma con un peso molto leggero. Si tratta di una struttura a sandwich formata da diversi strati che si caratterizza per l'interno alleggerito. Il telaio perimetrale viene realizzato in listellare a cui vengono fissati due pannelli in MDF o altro semilavorato in legno che vanno a formare le due facce della porta, l'anima centrale invece è realizzata con un riempimento tamburatoche può essere cartone alveolare, polistirolo o truciolare forato. Come per il listellare, anche la base in tamburato va poi terminata con applicazione di finiture superficiali come il laminato o l’impiallacciato.  Grazie a questa soluzione, le porte risultano particolarmente maneggevoli ed hanno un costo contenuto.  Scegliere la porta in base a personali esigenze Soluzioni personalizzate permettono di realizzare anche i progetti più particolari. In questo esempio vediamo una porta per interni con telaio in legno e vetro, realizzata per consentire di chiudere gli ambienti mantenendo un contatto visivo e senza penalizzare la luminosità. Una porta con uno stile forte ed allo stesso tempo che si integra perfettamente nello spazio in cui è stata collocata, apportando un tocco unico che caratterizza l’ambiente. La scelta delle porte di interni per la propria casa può essere dettata da esigenze specifiche per le quali bisogna andare a realizzare un prodotto su misura. Solo in questo modo si potrà portare pienamente a compimento un progetto veramente personalizzato. Ad esempio, porte in legno in formati fuori standard, integrazione di legno e materiali particolari, oppure finiture speciali.
Un loft tra lo stile moderno e industrial
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Tra i vari splendidi progetti dal mondo, oggi Archisio, vi vuole proporre un meraviglioso e originale appartamento in un mix di stile moderno e industrial con soluzioni davvero uniche e particolari data la collocazione degli ambienti su una planimetria non convenzionale. Un loft a tutti gli effetti che diventa una casa accogliente e vivibile grazie al sapiente estro e ispirazione dei progettisti che hanno saputo realizzare in concreto i desideri e le aspettative dei padroni di casa. Una pianta semplice, aperta e rettangolare è stata interamente ripensata e parcellizzata per ospitare un ampio living, camera da letto e bagno. Un lungo corridoio assume la funzione di ingresso e disimpegno rispetto alle uscite di tutte le altre stanze, che si affacciano su uno spazio razionale ingegnosamente reso efficiente e oltremodo confortevole. Le uniche grandi finestre di questo ex stabilimento riconvertito, sono disposte su un solo lato della facciata principale e illuminano la camera da letto e tutta la zona giorno da cui si accede a un bel terrazzino con vista panoramica sulla città. Ecco le componenti fondamentali che caratterizzano questa dimora industrial chic, contemporanea e di tendenza…ma vediamo insieme nel dettaglio il progetto di interior design di ogni ambientazione. Disposizione articolata e funzionale degli ambienti Ciò che la maggior parte delle persone cerca oggi giorno sono l’ariosità e l’estensione sconfinata degli spazi che interagiscono gli uni con gli altri, all’interno di abitazioni dove le pareti vengono abbattute per lasciare che le varie aree siano in comunicazione costante tra di loro. In questa progettazione è accaduto l’esatto opposto. Avendo a disposizione una pianta rettangolare vincolata solamente da alcuni pilastri portanti sul suo perimetro, l’intera superficie completamente libera, è stata suddivisa nelle tre funzioni principali che costituiscono una casa: giorno, notte e servizi. A tutto ciò è stato aggiunto un ingresso che, predisposto con astuzia, ospita un arredo perfetto composto da armadi e scaffalature a tutt’altezza e a scomparsa, in grado di ottimizzare lo spazio utilizzabile e accessibile, tramite scala a pioli rivisitata in chiave attuale e disposta su binari. La porta principale, spicca per il suo bel colore rosso e permette di entrare in una sorta di bussola aperta per poi accedere al corridoio vero e proprio. Da questo punto ci si può direttamente immettere nel living o spostarsi a destra o sinistra per raggiungere la camera padronale o la toilette. Utilizzo e commistione di più materiali Questa abitazione racchiude in sé un’originalità che non riguarda solamente la dislocazione degli ambienti ma anche il sapiente utilizzo e la commistione di più materiali che compongono l’intero progetto. Si passa da elementi tipici e già presenti al momento della riconversione del fabbricato, come i soffitti e porzioni di muro in cemento e il mattone a vista su colonne e sezioni di pareti a pavimentazioni in ceramica, dove piastrelle naturali ricordano listoni di legno. Unica differenza per il piano di calpestio è la parte relativa all’ingresso, che vede impiegata una resina di colore grigio con funzione di cornice e distacco dalla adiacente area, per sottolineare la diversità di funzioni. Il legno vero e proprio si ritrova sulla parete-armadio del corridoio e nella penisola della cucina, mentre acciaio e vetro oscurato, pur non chiudendo del tutto lo spazio, fanno da padroni nella divisione tra la zona giorno e quella di passaggio retrostante. Ricapitolando troviamo dunque: cemento, laterizio, legno, ceramica, resina, acciaio e vetro in un turbinio di elementi eccellentemente accostati e ben proporzionati tra di loro. Open space tra soggiorno e cucina La metratura globale e la collocazione delle aperture trasparenti, ha reso imprescindibile la scelta di creare un open space tra soggiorno e cucina. Razionalizzando lo spazio è stato possibile incassare su un’unica parete mobili e pensili in una moderna soluzione di sportelli e ante lineari con apertura push up. Colonna forno e frigorifero sono collocate agli estremi, mentre nella parte centrale si trovano il piano di lavoro e un grande fornello a induzione. Una spaziosa penisola, posta frontalmente, ospita il lavello con annessa lavastoviglie, e in continuità di altezza un comodo tavolo da pranzo per quattro persone. Il tutto viene illuminato da tre lampade pendenti e una applique orientabile e allungabile. La zona soggiorno comprende due ulteriori aree distinte: un salotto vero e proprio con divano geometrico componibile in una bella tonalità di grigio chiaro, poltrona scura con poggia piedi dalle forme avvolgenti e bassa consolle coordinata al coffee table; una zona lettura accanto alla parete finestrata con divano chaise longue e pouf da assemblare al divano principale in presenza di molti ospiti o da utilizzare singolarmente, e tavolino per libri soprammobili. L’illuminazione include una serie di faretti direzionabili su più punti e disposti a circuito sopra il divano. La medesima applique a muro allungabile, riesce a servire all’occorrenza sia la cucina che l’angolo relax. Bagno essenziale e razionale L’area servizio è stata ideata in modo essenziale e razionale per accogliere tutti i sanitari, necessari all’interno di un bagno. Uno spazio allungato dove su un lato sono disposti un mobile con lavandino integrato in ceramica bianca, che è il primo elemento che si trova entrando, seguito da wc e bidet. Frontalmente è stata inserita un’ampia doccia con anta vetrata in una nicchia esistente e a seguire una vasca rettangolare incassata. Piastrelle nelle colorazioni del grigio, rivestono pavimento e pareti sino al soffitto. Essendo un bagno cieco l’illuminazione artificiale gioca un ruolo molto importante e viene risolta con luci pendenti con bulbo a vista dall’altro, e led posizionati in punti strategici per illuminare invece dal basso. Zona notte per un’atmosfera informale Anche la zona notte ricalca fedelmente ciò che caratterizza nel dettaglio il living a giorno, ovvero un'atmosfera informale grazie all'utilizzo della stessa pavimentazione, pareti in laterizio a vista e cemento per il soffitto. Qui le luci sono rappresentate da faretti in coppia e disposti simmetricamente rispetto all’asse della camera da letto. Potendo usufruire di una larghezza importante è stato possibile creare una bella e capiente cabina armadio dietro la testiera del letto, a cui si accede tramite porte scorrevoli con vetri fumé. Il materiale legno viene ripreso nella struttura del letto, mentre l’acciaio nei comodini e nello scrittoio vicino alla finestra. Una camera padronale razionale e ordinata, nata dall’organizzazione perfetta di area in stile industrial chic ben soppesata e misurata.
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