Menu
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Cerca per parole chiave

Articoli: Cucina

Cucina stellata con un abbattitore di temperatura domestico
Visite ricevute
21179
Immagini dell'articolo
10
La passione per la cucina di un certo livello è oggi molto diffusa, complici anche le tante trasmissioni culinarie. Per cucinare come un vero chef stellato è necessario dotare la propria cucina di tutte le attrezzature che permettono di effettuare qualsiasi tipo di preparazione, anche le più complesse ed elaborate.  Se si vogliono avere in casa le funzionalità di una cucina professionale, tra gli elettrodomestici non può mancare un abbattitore che consente di abbassare rapidamente la temperatura degli alimenti, utile per realizzare ricette sia dolci che salate. Ma un abbattitore può fare molto di più, è in grado infatti di raffreddare i cibi caldi e di surgelare quelli freddi ed evita lo sviluppo di batteri nocivi e parassiti per quanto riguarda il pesce da consumare crudo.  L'abbattitore è in grado produrre temperature molto basse (possono arrivare a -40°C) utilizzate per raffreddare gli alimenti attraverso l'aria azionata da potenti aeratori. In questo modo si possono portare fino alla temperatura di -18° C molto velocemente.  Inoltre, mentre all'interno di un frigorifero o di un congelatore non è possibile inserire un cibo caldo, l'abbattitore è pensato proprio per questa funzione per cui gli alimenti non vengono danneggiati. Utilizzando l'abbattitore per raffreddare gli alimenti non si verificano infatti processi di evaporazione o ossidazione per cui il cibo mantiene la sua fragranza. L'utilizzo di un abbattitore domestico consente di prolungare notevolmente la durata dei cibi da conservare in frigorifero, fino a 7 giorni. Per questo è un valido aiuto per chi ha poco tempo. Si possono infatti preparare in anticipo i pasti e conservarli in abbattitore per averli pronti quando è necessario, anche a distanza di diverse ore.  L'abbattitore è indispensabile per poter preparare piatti a base di pesce crudo sushi e sashimi anche a casa in totale sicurezza e proteggendosi dal rischio anisakis, parassita del pesce che viene eliminato tenendolo in abbattitore a -18 °C per almeno 24 ore.  Si possono sfruttare le funzionalità dell'abbattitore anche per la preparazione di alcuni dolci, ad esempio quando si ha la necessità di raffreddare in tempi brevi preparazioni come creme e mousse. Molto utile anche per la preparazione di cioccolatini e praline che richiedono un raffreddamento rapido per avviare il processo di cristallizzazione del cioccolato. Abbattitore domestico in cucina: cos’è Se fino a qualche anno fa lo si poteva incontrare soltanto nelle cucine professionali, oggi non è raro trovare l'abbattitore di temperatura anche nelle cucine domestiche. Si tratta di versioni ideate per l'utilizzo in casa e proporzionate alle dimensioni delle cucine. Serve soprattutto a contenere la proliferazione batterica che si può produrre in fase di raffreddamento di cibi cotti, fase necessaria per poterli riporre in frigorifero o in congelatore. L'abattitore consente infatti di ridurre i tempi di raffreddamento rendendo un cibo caldo freddo o surgelato in poco tempo. In sostanza accelera la catena del freddo ed estende la durata degli alimenti senza alterarne le proprietà. Le temperature vanno da circa -40°C fino a +75°C. Abbattitore casalingo: come funziona Ci sono due tipologie differenti di abbattitore che si differenziano per le temperature a cui fanno arrivare gli alimenti, sopra o sotto lo zero. L'abbattitore positivo raffredda i cibi caldi facendoli passare da 95° C a 3 ° C nel punto centrale in circa 90 minuti. Si blocca così la riproduzione dei batteri permettendo massima sicurezza in cucina. Utile ad esempio per raffreddare una salsa o per conservare i cibi. L'abbattimento negativo invece porta la temperatura degli alimenti fino a -18 in solo quattro ore. L'alimento viene quindi surgelato in modo rapido, una condizione diversa rispetto al congelamento. Mentre con l'abbattitore, grazie alla rapidità di raffreddamento, l'acqua viene trasformata in cristalli molto piccoli, nel congelatore questi sono più grandi. Questo fa sì che in fase di scongelamento l'alimento surgelato non perda le caratteristiche organolettiche e quindi le vitamine ed i nutrienti come avviene per quelli congelati. Alcuni modelli consentono di impostare la velocità di surgelazione per utilizzi personalizzati. È possibile inoltre utilizzare l'abbattitore per conservare cibi e bevande che hanno bisogno di particolari temperature impostandole con precisione. L'abbattitore si può utilizzare inoltre per: scongelamento controllato; lievitazione naturale; raffreddamento vini; cottura a bassa temperatura; preparazione di yogurt; preparazione di cioccolato; essiccazione. Abbattitore in cucina: dove posizionarlo Per avere una cucina di alto livello il posizionamento dell'abbattitore va valutato in funzione della praticità dei movimenti da svolgere. Considerando che il passaggio in abbattitore è una fase intermedia durante molte preparazioni sarà pratico installarlo vicino al frigorifero ed al forno, per poter passare senza fatica i piatti dall'uno all'altro. Ci sono abbattitori per cucine domestiche pensati per l'installazione ad incasso, sempre molto confortevole per qualsiasi elettrodomestico. Per ottimizzare la distribuzione funzionale in cucina l'abbattitore si può inserire nei mobili a colonna insieme ai forni o accanto ad essi.  Si possono trovare in alternativa anche abbattitori da piano da installare liberamente. Abbattitore domestico: dimensioni Si possono trovare abbattitori domestici di varie dimensioni, da valutare in base alle proprie necessità. A fare la differenza tra i diversi modelli è soprattutto la capienza interna. Solitamente le dimensioni di un abbattitore, che sia da incasso o esterno, sono simili a quelle di un forno a microonde. La lunghezza è di circa 60 cm mentre altezza e la profondità sono di circa 40 cm.  Non si tratta quindi di un elettrodomestico ingombrante ed inserirlo nel progetto di una cucina non comporta grosse difficoltà. Ci sono poi versioni più grandi che hanno invece le dimensioni di un forno, ovvero un cubo di lato 60 cm. Questo consente di poter inserire all'interno un maggior numero di alimenti contemporaneamente sfruttando i diversi ripiani.  Abbattitore per la cucina di casa: costi Mentre nei ristoranti e nelle pasticcerie un abbattitore è obbligatorio per il rispetto delle norme igieniche, nelle case si tratta di un elettrodomestico ancora poco conosciuto. Di conseguenza gli abbattitori domestici sono ancora poco diffusi in commercio e ci sono pochi modelli disponibili, ma visto l'interesse crescente se ne trovano sempre di più. Un'altra causa della scarsa diffusione sono i prezzi. I costi degli abbattitori sono più alti rispetto a quelli di altre tipologie di elettrodomestici. Per l'acquisto di un abbattitore i prezzi partono da circa 1.200 €, ma i modelli con prestazioni migliori arrivano a 2.000 €.
Cucina: 8 rivestimenti di stile per personalizzare la zona lavello
Visite ricevute
21063
Immagini dell'articolo
10
Le decisioni da prendere quando si progetta una cucina sono moltissime. Ad ognuna di esse va dedicata la giusta attenzione poiché tutte sono importanti per il risultato nel suo complesso. Questa volta il focus è sul rivestimento paraschizzi per la cucina. Fondamentale per proteggere da schizzi d'acqua, macchie, unto e tutto ciò che si sprigiona durante la cottura dei cibi e che va a depositarsi sulle pareti della cucina, è anche un imprescindibile elemento di stile per questo ambiente. Naturalmente deve essere resistente e facile da pulire ma si richiede allo stesso tempo che sia esteticamente gradevole e che si sposi alla perfezione con il look della cucina. Personalizzare la zona lavello con la scelta di un rivestimento speciale è divertente consente di ottenere risultati unici. Questa area grazie alla posa di una finitura piena di stile potrà risaltare ed essere valorizzata per la sua originalità. Piastrelle noiose e rivestimenti anonimi sono out! Per un effetto sorprendente bisogna puntare su qualcosa che abbia una personalità decisa, che sia riconoscibile e che possa costituire una nota distintiva all'interno della cucina. La voglia di originalità in ogni caso non deve far dimenticare che per un buon progetto occorre mantenere una certa coerenza stilistica generale, per cui questo rivestimento dovrà legarsi bene con gli altri materiali presenti in cucina. Analizziamo le caratteristiche di alcune delle soluzioni da adottare per una zona lavello che possa essere inconfondibilmente originale ed unica. Zona lavello: piastrelle d’autore in cucina Puntare su proposte di design, ricercate ed esclusive è una soluzione che permette di ottenere effetti personalizzati ed originali. Molte aziende si avvalgono della collaborazione di designer ed artisti per sviluppare collezioni di piastrelle che si caratterizzano per il disegno unico.  Piastrelle d'autore che si fanno ammirare per la loro bellezza impreziosiscono qualsiasi cucina. Inserite in un ambiente dove prevale un disegno dalle linee essenziali e minimaliste ne diventano le assolute protagoniste. Un rivestimento per la zona lavello che come un'opera d'arte cattura lo sguardo su di sé ed aggiunge valore all'intera cucina. Cucina trendy: piastrelle vintage a mosaico Per dare alla cucina un'aria rétro, sofisticata e trendy un'ottima scelta è costituita dalle piastrelle a mosaico bianche e nere. Piccoli quadratini che formano un motivo a scacchiera sulla parete dietro al lavello sono molto suggestivi e danno quel carattere vintage così di tendenza. Ideali abbinate ad un pavimento che segue la stessa logica, riprendendo l'alternanza di colori anche a scale differenti. Da tenere presente che se il mosaico ha tessere molto piccole la pulizia purtroppo diventerà un po' complessa per via delle tante fughe. L'alternativa è utilizzare piastrelle più grandi decorate con un motivo a mosaico bidimensionale, il numero di fughe si riduce drasticamente. Zona lavello industrial style con piastrelle metalliche Originalissime quanto innovative, le piastrelle metalliche sono un rivestimento efficace per decorare in modo personale la zona lavello. Una soluzione che si vede poco rispetto alle classiche piastrelle ma che ha tutte le carte in regola per essere scelta. Il metallo è ideale per arredare una cucina un sapore industriale con finiture dall'aspetto solido che ricordano le vecchie fabbriche ma con una veste più raffinata.  Per una cucina accogliente, le tonalità fredde del metallo possono essere scaldate grazie all'abbinamento con superfici in legno, da utilizzare per i pavimenti e per l'arredo. Zona lavello in cucina con piastrelle effetto legno  Il grés porcellanato effetto legno si addice agli usi più disparati. Esteticamente riproduce in maniera fedele l'aspetto del vero legno ed ha ottime prestazioni che soddisfano pienamente i criteri richiesti per questa specifica area della cucina sottoposta quotidianamente ad uno stress intenso. A seconda del formato scelto e dello schema di posa utilizzato l'effetto può variare sensibilmente. Piastrelle dal formato rettangolare simulano i listelli del parquet e si possono posare sia in verticale che in orizzontale. Per un effetto particolare invece si può realizzare una posa a spina di pesce che darà un carattere molto chic alla cucina. L'effetto legno grazie alle sue peculiarità rende la cucina un ambiente autentico ed avvolgente e si accorda bene sia con stili tradizionali che con soluzioni di tendenza. Zona lavello in cucina: piastrelle retrò in bianco e nero  Impossibile resistere alle piastrelle decorate con motivi geometrici di ispirazione retrò. Un richiamo alla tradizione delle maioliche in chiave contemporanea che rappresenta una soluzione di tendenza che riscuote sempre molto successo. Scegliendo piastrelle decorate in bianco e nero non si sbaglia mai. Si inseriscono bene in tutti gli stili d'arredo e ne accentuano il carattere. Per una parete della zona lavello trendy si andrà a realizzare un mix personalizzato di piastrelle decorate nelle tonalità del bianco e del nero, alternando pattern differenti in modo da creare un insieme armonioso. Cucina di tendenza: piastrelle mini e geometriche   Oltre ai classici formati rettangolari e quadrati per creare effetti estrosi si possono utilizzare piastrelle dal formato alternativo per rivestire la zona lavello. Mosaici di piastrelle dalle forme geometriche semplici, come piccoli esagoni o triangoli sono una scelta assolutamente di tendenza per i rivestimenti della cucina. L'effetto è altamente decorativo ed apporta delle note stravaganti e fresche, che ben si addicono ad una cucina dallo spirito giovane e moderno. Se inoltre le piastrelle sono decorate con motivi geometri si ottiene un risultato ancora più originale. Piastrelle in cucina: inserto in vetro cemento Realizzando un inserto fatto di mattoni in vetro cemento nella parete si ottiene una sorta di finestra fissa semitrasparente. Sono una scelta inusuale per questo genere di utilizzo ma hanno tutte le caratteristiche necessarie per esserlo. La forma quadrata dei singoli elementi è rigorosa ed essenziale ma l'effetto superficiale movimentato caratteristico di questo materiale crea effetti cangianti molto decorativi. Inoltre, grazie alla trasparenza i blocchi in vetro cemento apportano una maggiore quantità di luce sul piano di lavoro rendendo più agevoli le normali attività che si svolgono in cucina. Zona lavello con piastrelle in cucina: particolari colori e fantasie Posate sulla parete dietro al lavandino piastrelle decorate con colori fluo e fantasie variegate regala brio e vivacità alla cucina. Una scelta che consente di trasformare questo ambiente della casa nel regno del buon umore. Questo è infatti l'effetto sortito da un rivestimento che presenta pattern molto colorati realizzati con tonalità contrastanti tra di loro, tutte molto accese. Una parete che trasmette energia e positività mette voglia di mettersi ai fornelli e sperimentare piatti creativi. Essendo una soluzione di forte impatto, per non sovraccaricare l'ambiente sarà preferibile optare per finiture neutre per l'arredamento della cucina.
Cucina lineare: una disposizione elegante e trendy
Visite ricevute
21206
Immagini dell'articolo
10
Le tendenze odierne, relativamente all’ambiente cucina, riguardano soluzioni progettuali innovative e quasi per il 90% dei casi ideate con isola o penisola attrezzata, un must che sembra non possa più davvero mancare in una zona cottura di casa. Le soluzioni alternative sono rimaste leggermente accantonate perché considerate esteticamente meno contemporanee e a volte poco capienti. In verità ogni disposizione di mobili e armadietti, se valutata e personalizzata in base ai gusti e alle necessità dei padroni di casa, danno vita a realizzazioni particolari e originali e che anche in varianti già conosciute possono davvero stupire. Quando si ristruttura o ci appresta per la prima volta a dover arredare una stanza importantissima di una zona giorno, valutare una cucina lineare, con una disposizione elegante e trendy, benché semplice e per molti scontata è in realtà il primo approccio da cui partire. Tale posizione, in base anche alla metratura disponibile e alle problematiche che magari infissi o nicchie su altre pareti possono creare e limitare diverse dislocazioni, consentirà di arrivare ad un risultato finale che saprà sicuramente coniugare funzionalità e bellezza estetica. Molteplici sono le combinazioni che una cucina in linea può assumere, così come qualsiasi stile e trend ben si presta ad una sistemazione di questo tipo. Fondamentale non fermarsi alle apparenze o a modelli standard che in verità con qualche piccola sistemazione di design, colore e finitura, riusciranno a trasformarsi in una cucina sensazionale e di gran tendenza. Cucina lineare di stile: tutti i pro I vantaggi che derivano da una cucina lineare sono tanti e ognuno assolutamente valido per propendere verso la concretizzazione di un progetto per una zona cottura di questo tipo. Enumerarli tutti sarebbe davvero impossibile ma tra i principali possiamo sicuramente elencare: l’ottimizzazione dello spazio a disposizione, quando in un ambiente cucina devono essere inseriti anche altri complementi d’arredo essenziali di una zona giorno open space; la possibilità di organizzare una cucina accessoriata e dettagliata anche quando le metrature sono controverse in camere molto lunghe e strette; l’utilità di far correre lungo un'unica parete i vari impianti indispensabili (idraulico ed elettrico) senza dover ricorrere a soluzioni a pavimento che in molti casi non sono possibili da attuare; la praticità di avere tutto a portata di mano e secondo un ordine sequenziale per essere agevolati nelle azioni quotidiane che vengono svolte in una cucina; l’opportunità di poter razionalizzare una sola parete disponibile per sfruttarla al meglio anche in altezza, includendo sia pensili che mensole a giorno; la facoltà di modificare alcuni settori nel tempo, come l’area frigorifero all’estremità, che può lasciare posto ad un elemento freestanding e trasformare l’aspetto estetico della cucina stessa con un look completamente differente. Cucina lineare: quali sono le dimensioni ideali Progettare una cucina lineare significa fare i conti con i metri a disposizione, soprattutto perché ogni funzione presente deve rientrare a livello dell’estensione totale della parete, senza possibilità di errori. Le dimensioni ideali non dovrebbero scendere al di sotto dei 3 m e 60 cm, considerando i moduli standard (30-45-60-90-120 cm) che definiscono la composizione finale. Ideazioni più piccole sono naturalmente accettate quando la lunghezza di un ambiente è contenuta e non è possibile valutare alternativa a L o a U. Un’opzione leggermente diversa e che aiuta a recuperare centimetri preziosi è quella di valutare una cucina lineare di circa 4 m senza l’inserimento del frigorifero, che come abbiamo già visto in altra sede, è possibile collocare in porzioni alternative di living o di open space dove gli spazi sono contigui alla cucina stessa e collegati da proposte d’arredo contemporanee coordinate e ben assortite. Ideazioni eccessivamente lunghe, attuabili quasi esclusivamente in loft con pareti di oltre 6 m che in un’abitazione comune non è fattibile trovare, sono comunque sconsigliate per la difficoltà di raggiungere in maniera ergonomica e pratica le differenti sedi e relative funzioni. Cucina lineare di stile: materiali e colori adatti Per quanto riguarda materiali e colori adatti o commistioni di stili vincenti, non vi sono limitazioni in una cucina lineare, così come in effetti accade per tutte le altre. Se un tempo questi elementi erano decisi in base ad una “mono scelta”, oggi giorno le possibilità di fusioni tra soluzioni materiche completamente opposte, tinte differenti per mobili bassi e pensili e rifiniture decisamente contrastanti, hanno dato origine ad un’infinità di realizzazioni che riescono davvero a soddisfare qualsiasi tipo di richiesta. Mobili e top in legno ben si sposano con ripiani in fenix bianchi opachi; viceversa arredi in corten grigio satinato trovano il loro perfetto connubio con mensole a giorno metalliche. Insomma, sedersi a tavolino e considerare tutte le chance a disposizione richiederà necessariamente un po' di tempo, ma che sarà essenziale per trovare il look tanto desiderato e personale che ciascuno si aspetta di vedere nella propria cucina in linea. Cucina lineare: elettrodomestici al punto giusto Importante, in una cucina lineare, è la dislocazione degli elettrodomestici che si devono trovare al punto giusto per facilitare le operazioni lavorative e quotidiane al suo interno e per rispettare i parametri di sicurezza previsti dalle normative vigenti. Anche in questo caso vi sono proposte differenti e che vanno valutate con i padroni di casa per capire anche quali siano le abitudini e necessità da soddisfare. Possiamo quindi consigliare per ordine di praticità questi validi schemi: disporre agli estremi le due colonne forno e frigorifero con al centro zona fornelli, lavastoviglie e lavello, intervallati da un piano di lavoro; disporre ad un estremo la colonna frigorifero con al centro zona fornelli e forno sottostante, cassettiera, lavastoviglie e lavello; disporre ad un estremo la colonna frigorifero con sequenziale colonna dispensa, colonna forno, piano cottura, lavastoviglie e lavello. Queste sono tre tipiche situazioni che si possono visionare in molti showroom, ma che possono essere rimescolate in base allo stile scelto e a tanti elementi aggiuntivi che una cucina lineare attuale può annoverare tra i suoi optional. Cucina lineare: illuminazione adeguata Di solito in una cucina lineare uno dei problemi maggiori riguarda la luce. Disposta su una parete è quasi sempre certo che sfruttare quella naturale da una finestra laterale o da un velux aiuta al 50 % ad avere un’illuminazione adeguata poiché troppo lontana dal luogo di lavoro effettivo. Per sopperire a tale mancanza è decisiva la predisposizione di punti illuminanti ad hoc. I led sotto pensili vanno per la maggiore, così come quelli inseriti in cassettoni o mobili a parete (specialmente con ante trasparenti) che sia accendono nella fase di apertura e ricerca delle varie stoviglie. Le applique sono contemplate se mensole a giorno o altezze lasciate libere ne permettono l’installazione. Molto utili quelle che richiamano nel design le tipiche lampade da tavolo con molle, allungabili e orientabili all’occorrenza.
Torrette elettriche in cucina: funzionali nell’isola
Visite ricevute
25325
Immagini dell'articolo
10
All’interno di una cucina non si pensa mai abbastanza ad inserire strumenti comodi e pratici per agevolare e rendere più semplici le operazioni che riguardano la preparazione di pranzi e cene. Non solo, anche a livello di organizzazione di dispense e scaffali o di igienizzazione e pulizia è sempre bene valutare più volte le disposizioni e gli accessori da includere in un progetto di interni, poiché sono ormai diventati indispensabili per chi vive davvero appieno un angolo cottura funzionale e dal design spiccato. Tra le innumerevoli opzioni da valutare e da introdurre per facilitare e favorire molte azioni e manovre in cucina, in modo particolare nella struttura dell’isola, vi è l’installazione di torrette elettriche. Innovative, tecnologiche ed efficienti riescono davvero a risolvere problematiche importanti a livello di cavi e prolunghe volanti che ogni volta devono essere improvvisate per la mancanza di un impianto ad hoc, che dovrebbe adeguarsi al bisogno di avere prese e placche multiple a lato o direttamente su un piano di lavoro non convenzionale. Designer e brand del settore hanno davvero creato un piccolo ma validissimo aiuto che diventa un elemento versatile e attivo in una zona giorno sempre in movimento. Con dispositivi saliscendi riescono ad essere discrete se chiuse e comode in fase di apertura con configurazioni differenti a seconda delle esigenze. Torrette elettriche in cucina: cosa sono Le torrette elettriche in cucina non sono nient’altro che dei particolari porta prese a scomparsa e compatti, che sono stati pensati e progettati per essere installati in modo diretto sui top, specialmente in luoghi lontani e difficilmente accessibili dai classici punti luce a muro. Adatti in modo speciale a isole o penisole sono delle vere e proprie colonnine multi presa che con un design semplice ma elegante hanno saputo trovare il loro spazio ideale in ogni cucina di dimensione e stile differente. In maniera discreta diventano dei complici e alleati per frullare, tritare, impastare e mescolare ingredienti per la preparazione di leccornie e manicaretti. Benché si tratti di piccoli strumenti, racchiudono comunque in sé molteplici varianti tra cui selezionare optional e accessori da definire in fase di progettazione. Tale procedura è decisamente ottimale per non incorrere successivamente in errori che a volte non è poi possibile modificare, come la posizione o il tipo di dimensione del foro. Torrette elettriche in cucina a isola: dove posizionarle In alcune ideazioni di cucine, dove tutto deve essere quanto più nascosto possibile per motivi estetici e di scelte di stile e tendenza, le prese elettriche vengono spesso inserite in cassetti appositi o all’interno di ante e cassettoni, rivelandosi però poco pratiche e immediate per essere utilizzate. Collocare invece delle torrette elettriche in cucina sull’isola sarà decisamente più immediato e vantaggioso, occupando uno spazio ridotto e fuoriuscendo solamente nel momento in cui se ne ha necessità. Ma esattamente dove è meglio posizionarle? Innanzitutto per motivi di sicurezza non devono essere assolutamente collocate in prossimità di lavelli presenti sul top isola ma alla dovuta distanza stabilita dalla normativa vigente. In generale la dislocazione più consueta è all’incirca alla metà del piano di lavoro se comprende appunto vasche da un lato e fornelli dall’altro, lontane circa 20 cm da entrambi, anche se comunque la maggior parte delle torrette elettriche dispone di certificazioni garantite per mantenere una certa vicinanza che non ne pregiudica la funzionalità anche in prossimità di umidità, vapori e liquidi dovuti alla cottura dei cibi stessi. Se invece è presente solo uno dei due elementi, sistemare le torrette elettriche più ad angolo è un’alternativa decisamente valida potendo avere a completa disposizione un bancone per cucinare e disporre al contempo di spazio per molteplici elettrodomestici ciascuno da attivare con la propria presa a scomparsa, senza dover ricorrere a ciabatte o multiple antiestetiche.   Torrette elettriche in cucina a isola: quando utilizzarle Per gli amanti degli oggetti tecnologicamente avanzati, del design applicato alla funzionalità e delle tecniche innovative in casa applicate in ogni ambiente, le torrette elettriche in cucina non possono davvero mancare. Quando si progetta una stanza con caratteri contemporanei e si desidera personalizzarla, rendendo più comodi gli spazi oltremodo sfruttati, allora questi escamotage a livello di maneggevolezza devono essere decisamente utilizzati. Impiegate naturalmente nella loro versione base con prese standard e shuko hanno la possibilità di essere accessoriate con molteplici usb per poter ricaricare tablet e pc in un luogo multiuso come l’isola di una zona giorno, che diventa all’occorrenza anche area di studio o workspace. Torrette elettriche in cucina a isola: caratteristiche Come già anticipato le variabili che interessano le torrette elettriche in cucina sono tante e in particolare riguardano la loro: capienza, ovvero il numero di prese base o speciali con cui la si vuole accessoriare su uno o più lati; forma, è possibile trovare in commercio sia geometrie squadrate che cilindriche; copertura, la più tipica è quella con ghiera e coperchio a tappo metallico, ma è anche fattibile optare per una soluzione a filo top sempre in acciaio o nel medesimo rivestimento del piano di lavoro; tipologia di apertura, il sistema basico e standard prevede un’apertura del coperchio di tipo manuale, mentre la tecnologia push and pull solleva la torretta in modo automatico con una leggera pressione sul coperchio. Nelle torrette mini è oltremodo facile trovare delle aperture salvaspazio dove la torretta non esce dalla sua sede ma tramite rotazione permette di accedere alle prese. Torrette elettriche in cucina a isola: costi Le torrette elettriche a scomparsa non hanno decisamente costi proibitivi, in special modo se li si confronta con il budget che si deve preventivare per il progetto di un’intera cucina. I prezzi variano dai 100 ai 300 euro a seconda di come le si vuole personalizzare in base a extra, optional e design. Nell’importo non va naturalmente considerato il singolo blocco che lo si può trovare da applicare anche esternamente sui 40 – 50 euro. La spesa totale implica la sede all’interno dell’isola, il meccanismo di apertura e il passaggio per la predisposizione dei cavi che raggiungono l’impianto elettrico principale solitamente a pavimento.
Cucine di stile: idee e consigli per soluzioni contemporanee
Visite ricevute
21771
Immagini dell'articolo
10
Le cucine moderne sono un must sempre in voga nel mondo dell’interior design grazie alle loro forme semplici, lineari e pulite e con delle composizioni utili e pratiche che in una zona cottura casalinga sono al top di una lunga lista di caratteristiche che un arredo di questo tipo dovrebbe sempre garantire. Come accade anche per altre scelte stilistiche, le varianti che si possono annoverare durante la scelta di mobili e pensili seguendo un modern style, riguardano: l’inserimento o meno di cappe esterne; l’utilizzo di mensole o cubotti in aggiunta a stipetti a muro; l’impiego di un frigorifero freestanding; l’ausilio di isole o penisole. Questi elementi non sono una prerogativa di progetti in stile contemporaneo, perché oramai applicabili a qualsiasi tendenza e orientamento, ma è con lo stile moderno che tali espedienti sono stati inseriti per la prima volta in un contesto che veniva esclusivamente considerato come un luogo funzionale ed essenziale. Renderlo maggiormente accattivante, ergonomico e con un look innovativo, ospitale e accogliente, ha fatto sì che le cucine in modern style siano ancora sulla cresta dell’onda e mai considerate fuori moda. Archisio ha scelto per voi 8 cucine di stile per offrire idee e consigli su come poter arredare un ambiente così importante in maniera trendy e con particolari di design originali e personalizzabili. La nuova tendenza delle cucine con colori neutri e materiali naturali Colori neutri e materiali naturali sono uno degli ultimi mood da seguire in tema di cucine moderne. Colorazioni chiarissime per complementi, pareti e accessori trovano forza e vengono impreziositi dal connubio con materiali naturali in legno per ripiani, top e mensole. L’atmosfera che si respira in ambienti di questo tipo è serena, conviviale e informale, dove tutto è a portata di mano e dove grandi isole centrali diventano un luogo di incontro tra i padroni di casa che si dedicano alla fase di preparazione dei piatti da consumare e gli ospiti seduti accanto a loro mentre degustano aperitivi e apprezzano lo stile moderno ma caldo di una cucina confortevole e intima. Cucina eclettica: una perfetta commistione di stili Le cucine moderne vengono a volte definite tali per il contesto in cui sono inserite o per l’impiego di uno o due complementi che rientrano assolutamente nella concezione di questo stile. Nel progetto che vi mostriamo una cucina di stile con forme lineari, grazie ad una minima decorazione sulle ante, risulta contemporanea ma assolutamente elegante in un’ideazione più che attuale in termini di forme e rifiniture. L’ambiente e la particolarità di un’isola fuori dal comune, con radiatori come sostegni e piano di lavoro in cemento, trovano un filo conduttore comune con la parte più classica dei mobili retrostanti in una composizione originale e assolutamente da 10 e lode! Cucina di stile: disposizione su tre livelli Se lo spazio non vi manca, creare tre zone differenti dove ciascuna ha lo scopo di ospitare una funzione ben stabilita e precisa, è un modo razionale di disporre una cucina moderna in casa. La parte centrale, costituita da fornelli e piano di lavoro viene solitamente accompagnata da pensili utili per riporre e servirsi di utensili, pentole e accessori vari indispensabili per cucinare. Nella parte retrostante un secondo bancone diventa utile per chi ama circondarsi di ogni comodità e avere tutto a disposizione immediata: dalla macchinetta del caffè al microonde freestanding, dalla cantinetta vino al freezer a cassettoni. Una sorta di deposito ben organizzato e dallo spiccato design per tutto ciò che diventa vantaggioso avere a portata di mano. Il terzo livello, di fronte al piano cottura, è costituito da zona lavello, lavastoviglie e ulteriore piano per consumare colazioni al volo o pasti veloci e improvvisati senza dover utilizzare l’ausilio di tavoli da pranzo. Una cucina modern style a tutti gli effetti, con una sistemazione particolare e oltremodo efficiente. Cucina di stile: contemporanea in bianco etereo Il total white risulta sempre un’opzione vincente, anche in una cucina di stile contemporaneo dove il bianco etereo fa da padrone. Nulla di avveniristico o particolarmente eclatante nella soluzione che vi proponiamo, ma che nella sua semplicità studiata, ci fa innamorare di questa tendenza ancora in auge e da valutare quando ci si appresta a voler modificare il look del proprio angolo cottura. L’apparente freddezza del bianco trova come compagni di avventura elettrodomestici metallici e una struttura in legno per l’isola che dona quel calore sufficiente per rendere questo ambiente di una zona giorno dotato di ogni comfort e bellissimo da osservare in ogni punto della stanza. Cucina di tendenza: metallica dal sapore industriale Il termine industriale può essere considerato come un sinonimo di moderno, dal momento che in questo campo essere sempre al passo con i tempi è la base che porta ad uno sviluppo innovativo e sempre crescente in tanti settori. Definire contemporaneo un industrial style abbinato all’ambito dell’arredo implica il medesimo concetto e in particolare all’interno di una cucina di tendenza che esalta questo trend molto in voga con caratteristiche tecnologicamente avanzate ed esteticamente eclettiche e peculiari. Associare armadietti con rifiniture metalliche a grandi elettrodomestici e isole importanti attrezzate a tavoli che richiamano i banconi da lavoro di fabbriche e officine, sarà perfetto per enfatizzare il look generale, assolutamente in linea con il design circostante, dove putrelle in ferro a vista e voltini in laterizio fanno da sfondo ad una cucina moderna dal sapore industrial chic. Cucina da rivista: moderna in bianco e nero Bianco e nero: un abbinamento perfetto e al top del modernismo in ogni ambiente in cui viene utilizzato. In stanze di casa adibite al più comune utilizzo quotidiano del cucinare, questo connubio, insieme all’ausilio di materiali pregiati ma trattati nella loro forma più semplice e con dettagli davvero unici e raffinati, trasforma anche il più comune tra gli angoli cottura in una cucina da rivista. Bella, curata nei particolari e ricca di accessori e utensili, una progettazione che segue una tendenza moderna in black & white, non può che essere sempre vincente e con risultati sorprendentemente sbalorditivi ogni volta. Cucina trendy in stile urban Urban time: è tempo di vivacizzare lo stile moderno, utilizzando una sorta di sottocategoria di quest’ultimo, dove caratteri tipicamente cittadini vengono messi in evidenza più di altri. Negli appartamenti di città non vi è di solito molto spazio disponibile e rendere quello che si possiede troppo ingolfato con mobili chiusi e a tutt’altezza non aiuta a dare l’illusione ottica di avere ambienti meno soffocanti e opprimenti. Lavorare su pareti aperte, con magari un solo e contenuto pensile e lasciare le restanti parti libere e ariose, è un’idea essenziale per far sembrare più grande uno spazio invece ristretto, così come utilizzare dispense a scaffali a giorno che diventano un’area essenziale e utile, oltreché decorativa e armonica nella sua funzione di racchiudere provviste e stoviglie.
Cucina: come valorizzarla con un pavimento decorativo
Visite ricevute
22193
Immagini dell'articolo
10
Quando si ristruttura o si realizza per la prima volta una cucina e si deve scegliere il pavimento, non sempre si hanno le idee chiare. Le proposte sul mercato sono molte e non è facile individuare qual è la soluzione che risponde meglio alle proprie esigenze funzionali e di stile. Se da una parte è importantissimo avere un pavimento molto resistente, durevole e facile da pulire per un ambiente come la cucina, anche la componente estetica gioca sempre un ruolo non secondario. Se si opta per un pavimento decorativo si riesce a dare valore alla cucina perché questa finitura può riuscire ad accentuarne lo stile e ad esaltarne le caratteristiche. La qualità del pavimento è un elemento in grado di rafforzare o penalizzare il progetto di interior design della cucina. Perciò bisogna scegliere in maniera attenta il prodotto da posare. L'unico modo per riuscire a capire se l'insieme può costituire un buon effetto è procedere con diversi campioni di materiale, da accostare a quelli delle altre finiture presenti nell'ambiente, come i mobili cucina, il top, il paraspruzzi, ma anche le tonalità delle pareti e dei serramenti. Ancora meglio se ciò viene effettuato direttamente nella cucina in modo da valutare l'effetto ottenuto esattamente con la luminosità dell'ambiente. Per ottenere una cucina dall'aspetto contemporaneo occorre puntare su soluzioni al passo con le tendenze. Le piastrelle sono sempre un'ottima scelta per un ambiente come la cucina, ma ci sono tantissime soluzioni diverse da vagliare, ognuna in grado di regalare effetti unici. Pavimento in cementine: piastrelle vintage in cucina Le cementine hanno una lunga storia alle spalle, ma sono ancora tra i pavimenti più affascinanti e decorativi per la cucina.  Quelle originali sono prodotte con pasta di cemento colorata, nella versione a tinta unita oppure decorate con raffinate forme geometriche o floreali. I formati più utilizzati sono quello quadrato e quello esagonale.  Durante una ristrutturazione di una casa d'epoca può capitare di trovare antiche cementine in buono stato. Vale la pena recuperarle ripulendole con cura e applicando una vernice protettiva con proprietà idrorepellenti. Sono infatti un materiale molto delicato e permeabile che assorbe gli oli con facilità se la superficie non è protetta adeguatamente.  In alternativa, oggi sul mercato si possono trovare prodotti da utilizzare come pavimento o come rivestimento che riproducono in modo fedele l'aspetto delle cementine ma con proprietà che le rendono più adatte ad una ambiente come la cucina. Tra questi ci sono le piastrelle viniliche di alta qualità, da impiegare soprattutto in ristrutturazioni veloci ed economiche oppure le piastrelle in grés porcellanato che si caratterizzano per una serie di vantaggi tra i quali la facilità di pulizia, l'alta resistenza e la bassa porosità. Per ottienere un effetto contemporaneoquando si posa un pavimento per la cucina con cementine decorate si andranno a disporre piastrelle con decori differenti ma con tonalità comuni in modo apparentemente casuale, generando un mix armonioso e piacevole.  Pavimento in cucina: graniglia in bianco e nero La graniglia è tornata di moda in una nuova veste più attuale e chic rispetto al passato. Quella contemporanea mantiene le caratteristiche peculiari della graniglia usata nelle case del '900 ma ha un aspetto totalmente rinnovato. I pavimenti tradizionali in graniglia si ottengono mescolando un insieme di materiali, solitamente pezzi di marmo di piccole dimensioni, tenuti insieme da una pasta. La finitura lucida si ottiene grazie alla levigatura finale che si può eseguire nuovamente quando, a distanza di anni, la superficie appare usurata ed opacizzata. Sono disponibili anche piastrelle in graniglia in diversi formati pronti per la posa. Un pavimento in graniglia giocato sui toni del bianco e del nero è perfetto in ogni situazione, rende elegante e sofisticata sia una cucina in stile classico che una cucina dalle linee contemporanee. Pavimento in cucina: piastrelle metalliche moderne Un pavimento in metallo per la cucina è una scelta originale che dona un effetto di grande impatto. Inoltre si tratta di superfici semplici da pulire ed igienizzare, che non temono gli urti ed hanno resistenza elevata. Le piastrelle metalliche moderne regalano atmosfere di stampo industriale, dove le sfumature ossidate o spazzolate sono una scelta stilistica di forte impatto. Le superfici decorate da texture, tipiche di pavimentazioni industriali o comunque non domestiche, invece escono dai soliti canoni per acquisire un carattere grintoso e deciso.  Questa particolare ed innovativa soluzione per il pavimento della cucina si può realizzare in diversi modi. Si possono trovare piastrelle in metallo dallo spessore molto sottile, da posare anche su un vecchio pavimento attraverso l'uso di colle. Un'altra possibilità è costituita da piastrelle composte da lamine metalliche incollate su un supporto ceramico per facilitarne la posa. Si possono trovare anche piastrelle in gres porcellanato effetto metallo, ceramiche che riproducono sulla loro superficie l'aspetto di materiali come l’acciaio o il bronzo.  Pavimento in bambù: un materiale alternativo in cucina Il pavimento in bamboo costituisce un'alternativa al classico parquet per il pavimento della cucina. L'aspetto estetico è molto gradevole e naturale, simile per molti versi a quello del legno, con una tendenza verso lo stile etnico così di tendenza. Si tratta di un materiale con proprietà idrorepellenti, che non viene intaccato dal contatto con l'acqua o altre sostanze per cui è ideale anche in un ambiente come la cucina esposto a schizzi e macchie. Queste caratteristiche rendono i pavimenti in bamboo anche facili da pulire. Di contro la sua superficie è scarsamente resistente ad i graffi ed alle abrasioni per cui non è un materiale idoneo per il pavimento se si fa un utilizzo intenso della cucina.  Pavimento in maioliche: piastrelle d’eccezione in cucina Le maioliche sono un particolare tipo di piastrelle ceramiche dal forte potere decorativo. Una scelta che strizza l'occhio alla tradizione mediterranea con un appeal più attuale. Quelle originali sono mattonelle smaltate dal tipico effetto lucido ottenuto grazie ad una reazione di vetrificazione che si produce durante la cottura per effetto del mix delle sue particolari componenti. Decorate con fiori o trame geometriche, le maioliche sono delle piastrelle che conferiscono alla cucina un aspetto davvero suggestivo.  Le versioni più recenti di maioliche sono prodotte in molte varianti di colore da selezionare in base all'effetto che si desidera ottenere, si spazia dal giallo e all'arancio al blu, per arrivare a nuance più neutre come il tortora ed il beige oppure un sofisticato connubio di bianco e nero. Lo schema compositivo da seguire è tale e quale a quello descritto per le cementine, anch'esse accomunate da pattern decorativi di diverso genere che mescolati generano un insieme piacevole.
Cucina: perchè scegliere il piano cottura a gas
Visite ricevute
22656
Immagini dell'articolo
10
Uno tra i tanti grandi elettrodomestici maggiormente utilizzato in una cucina è senza alcun dubbio il piano cottura. Un elemento che deve offrire funzionalità e praticità eccelsi per chi lo adopera quotidianamente, garantendo al tempo stesso il raggiungimento dei parametri di sicurezza indispensabili in tutte le sue fasi di impiego, dall’accensione allo spegnimento. Sul mercato esistono differenti tipologie tra cui scegliere e anche se ordinariamente le ultime tendenze propendono verso l’opzione di un piano cottura a induzione, molto apprezzato per le sue linee minimal, per la facilità di pulizia e per l’efficienza dal punto di vista energetico, il tradizionale fornello a gas trova ancora larghissimi consensi e c’è chi non lo sostituirebbe mai all’interno del proprio angolo cottura con un sistema alternativo. La caratteristica primaria e vincente di questo metodo è l’utilizzo di una fonte di energia ecologica e più economica. Ecco che diventa ovvio e naturale che in molti apprezzino ancora questo approccio di cottura che fa tralasciare persino il piccolo contro della dispersione di calore e il conseguente svantaggio energetico che ne può derivare. Linee innovative, forme di design particolari, materiali tecnologicamente avanzati, oltre alla tipica e consueta efficacia e validità di un sistema più tradizionale e ampiamente rodato, hanno dato nuova vita a dei fornelli a gas classici, conferendogli un look accattivante e di tendenza in una cucina che rimane oltremodo funzionale e adeguata per adempiere ai propri scopi. Piano cottura a gas in cucina: efficienza e praticità L’efficienza e la praticità di un piano cottura a gas in cucina sono ben noti a tutti: l’energia viene convertita in calore attraverso una scintilla in modo immediato; la fiamma, con alto potere calorifico, viene dosata perfettamente nei bruciatori di ultima generazione garantendo risparmi significativi di gas; funzionano con qualsiasi tipologia di padella o pentola; la vita media di un piano cottura a gas in cucina è relativamente lunga e stimata intorno ai 18-20 anni; hanno costi d’acquisto più contenuti. Oltre a questi vantaggi, consentono di inserirsi al meglio in ogni cucina di stile, potendo anche essere sostituiti all’occorrenza senza troppi disagi. Piano cottura a gas in cucina: restyling e design Gli odierni piani cottura a gas, hanno subito un restyling talmente innovativo da diventare un pezzo davvero importante all’interno di una cucina, con il loro gusto e senso estetico intrinseco, che caratterizza positivamente tutto lo stile di una cucina. La geometria rettangolare tipica, che era solita ospitare 4 o 5 fuochi, viene ripensata in un’ottica più contemporanea con forme allungate e piastre tutte in linea. Altra rivisitazione in chiave attuale, riguarda l’impiego di basi differenti per materiale e tipologia di posa che rappresentano soluzioni perfette per chi ama un design ricercato ma desidera contemporaneamente grande praticità gestionale. Se l’acciaio, inox o smaltato, costituiva il tradizionale elemento materico di un piano a gas, oggi questa tipologia di cottura può tranquillamente annoverare tra le sue scelte anche basi differenti in: acciaio ixelium: una novità brevettata da un noto marchio di elettrodomestici che ha ideato un materiale antigraffio e antimacchia sensazionale che si mantiene inalterato nel tempo, grazie alla lavorazione con la nano tecnologia; cristallo temprato: splendido esteticamente, racchiude in sé molte qualità positive che lo rendono una tra le opzioni da valutare. Possiede la proprietà di rimanere tiepido in ogni sua parte e ha la capacità di poter essere igienizzato velocemente; pietra, gres, marmo e granito: sono delle opzioni diverse e utilissime per chi desidera ottenere una continuità impeccabile sul proprio top in una cucina tradizionale o su un’isola, attraverso un oggetto funzionale che diventa un vero e proprio elemento d’arredo. Anche la tipologia di posa ha subito radicali cambiamenti nel tempo. Per gli amanti di uno stile minimal è pulito vi sono due alternative davvero accattivanti da considerare per inserire un piano cottura a gas in maniera diversa sul proprio banco di lavoro: incassato: dove tutto il fornello viene inserito ad un’altezza tale per cui il livello delle griglie si trova a filo del top per ottenere una linearità ottimale; integrato: dove il singolo fuoco viene inserito in modo diretto nel top senza avere il supporto di un piano aggiuntivo. La semplicità di questi nuovi accorgimenti, fanno sì che le peculiarità di un piano cottura a gas già funzionale ed efficiente, aumentino notevolmente e facciano prediligere per una sua scelta in fase di acquisto. Piano cottura a gas in cucina: forme per griglie all’avanguardia Se è vero che questi modelli più tradizionali presentano un ingombro maggiore, in modo particolare per quel che riguarda lo spessore poiché dotati di griglie, essenziali per l’appoggio di pentole e padelle, è anche vero che grazie alle linee fuori dal comune un piano cottura a gas ha la capacità di aggiungere stile e personalità a qualsiasi cucina. Le nuove forme ideate dai migliori brand del settore hanno reso questi pratici elettrodomestici, dei veri e propri elementi di design particolari e che in alcuni casi sembrano delle opere d’arte all’avanguardia. Le griglie un tempo compatte e removibili in un unico pezzo, trovano oggi giorno delle alternative belle e ancor più efficienti. Diventando degli elementi singoli è possibile pulire, sostituire e modificare solo la parte interessata e in moltissimi modelli è fattibile ruotare la griglia stessa per avere sia un andamento longitudinale rispetto al fornello, che in diagonale. Spessore, colore e lunghezze variano a seconda dei modelli e sono presentati in moltissime combinazioni di grande effetto. Piano cottura a gas in cucina: bruciatore tecnologico wok Una caratteristica molto utile e funzionale, presente in tantissimi modelli di piani cottura a gas, è il bruciatore tecnologico wok che è in grado di fornire elevato calore, regolare e costante grazie ad un fuoco ampio e dotato di due o tre corone. La fiamma può essere regolata in maniera univoca per tutti i cerchi o separatamente per ciascuno a seconda della cottura che si desidera effettuare. La potenza di questo fuoco è particolarmente elevata ed è indicato per pentole capienti e con bordi molto alti, come la wok, il tegame da cui prende appunto il nome. Questo optional è presente in modo esclusivo nei fornelli a gas, ecco perché ne diventa un punto di forza e un elemento fondamentale per scegliere questa tipologia di piano cottura rispetto ad un’altra. Piano cottura a gas in cucina: versatile con piastre elettriche La possibilità di avere una commistione tra diverse tipologie di piani cottura, è una ulteriore variante positiva che un fornello a gas può assumere. Per chi lo richiede è davvero possibile progettare una base mista, divisa in due zone con la presenza sia di fuochi classici e regolati dall’impiego del gas che di piastre elettriche o eventualmente anche a induzione. Tale sistema consente una versatilità d’uso ottimale nella modalità del tipo di cottura o di riscaldamento per i cibi che si vuole impiegare, oltre al perfezionamento dei consumi a livello energetico potendo accendere i vari fornelli in contemporanea senza alcun tipo di rischio.
Cucina eco e di stile: cosa c’è da sapere
Visite ricevute
21769
Immagini dell'articolo
10
  Una cucina green è una cucina sostenibile, progettata con soluzioni che sono responsabili di un basso impatto ambientale e che fanno uso di strumenti in grado di agevolare l'attenzione sull'utilizzo delle risorse, prevenendo gli sprechi. Una tipologia di cucina che si allinea ad uno stile di vita sostenibile e che può prendere forma sia nella ristrutturazione di una cucina esistente sia nella progettazione di una cucina nuova. Per dare una svolta ecologica alla propria cucina bisogna considerare una serie di differenti aspetti. Appurare l'origine dei materiali utilizzati per la realizzazione di ogni componente senza dubbio è tra le prime cose di cui preoccuparsi, pensando anche a tutto l'intero ciclo di vita del prodotto, fino alla sua dismissione e riciclo. Hanno un peso importante anche le scelte compiute per quanto riguarda gli elettrodomestici da installare e gli accorgimenti da adottare per il loro utilizzo che possono dare piccoli ma significativi contributi alla salvaguardia del pianeta. Importante dotare la cucina anche di sistemi che aiutano a contenere il consumo di acqua come riduttori di flusso e rompigetto per i rubinetti, per un un risparmio idrico considerevole nel lungo periodo. Di seguito qualche suggerimento per realizzare una cucina green e con una buona dose di stile.  Cucina green e di stile: ottimizzare gli spazi di manovra All'interno di una cucina che possa dirsi davvero green è fondamentale partire da una distribuzione dello spazio che consenta di potersi muovere comodamente, senza intralci che rendono difficoltosi i normali gesti che si compiono quando si cucina. Ad esempio, la posizione di zona cottura e conservazione degli alimenti deve poter agevolare le varie procedure così come le distanze tra le diverse aree funzionali devono consentire fluidità. Con una buona progettazione si riescono ad ottimizzare gli spazi, individuando la collocazione più comoda per ogni singolo elemento e valutando le relazioni che si innescano tra ognuna di esse. Ciò sia in pianta sia nello sviluppo in altezza, bilanciando la necessità di sfruttare ogni centimetro con l'aspetto estetico della cucina anche in rapporto alla sua collocazione e senza dimenticare il comfort necessario per non affaticarsi nell'utilizzo quotidiano di questo ambiente.  Cucina ecosostenibile: materiali naturali I materiali naturali sono un must per le cucine green. Il legno è tra i più utilizzati per la produzione di mobili per cucina, anche sottoforma di pannelli derivati dal legno ma è indispensabile che la materia prima provengano da uno sfruttamento controllato delle risorse naturali, certificato attraverso il simbolo FSC. Per avere certezze si può chiedere al rivenditore di cucine o all'artigiano che si occupa della realizzazione. Optare per materiali naturali tuttavia non è sufficiente per assicurarsi di avere una cucina ecosostenibile. È importante anche l'utilizzo di vernici ad acqua e collanti privi di sostanze chimiche, riducendo in questo modo le particelle volatili causa dell'inquinamento indoor. La cucina potrà dirsi così atossica e salubre. In ottica ecologica risulta necessario puntare su materiali che siano duraturi oltre che derivanti da processi sostenibili. Per questo non sempre sostituire una vecchia cucina con una costruita in modo green non sempre è la scelta migliore ma bisogna considerare le possibilità di rinnovarla evitando la necessità di doversi disfare dei mobili e delle apparecchiature che la compongono. Elettrodomestici sostenibili per una cucina green In cucina si fa uso di vari elettrodomestici, per cui i consumi si fanno sentire sulla bolletta con tutte le ripercussioni che l'eccessivo consumo energetico ha sull'ambiente. Tra forni, cappe aspiranti, frigoriferi e tutte le altre apparecchiature che si utilizzano, per una cucina che possa dirsi green è necessario puntare su elettrodomestici di classe energetica A o superiore. Per la lavastoviglie è importante anche che abbia cicli di lavaggio che ottimizzano i litri d'acqua impiegati sempre assicurando buoni risultati in termini di pulizia. Per quanto riguarda il piano cottura si può optare per un piano ad induzione a risparmio energetico evitando così il consumo di gas per la cottura dei cibi. Anche l'uso che si fa influisce sui consumi, quindi è preferibile spegnere sempre gli elettrodomestici quando non si utilizzano anche ricorrendo alle funzioni di programmazione. Utile in questo senso l'adozione di elettrodomestici smart di ultima generazione che consentono il controllo tramite app anche a distanza attraverso smartphone, oppure l'integrazione nel sistema domotico se presente nella casa. Cucina eco: una corretta scelta per l’illuminazione In cucina avere una buona illuminazione è indispensabile per lavorare bene. Lo sfruttamento della luce naturale va sempre incentivato il più possibile, ad esempio ponendo il lavabo o i piani di lavoro in prossimità di una finestra per avere un'illuminazione diurna diretta ed efficace, evitando almeno in alcune ore della giornata di dover ricorrere a delle lampade. Per quanto riguarda l'illuminazione artificiale per iniziare bisogna disporre delle lampade che rendano l'ambiente generale sufficientemente luminoso. Sono perfetti i lampadari a sospensione che contribuiscono akki stesso tempo ad arredare la cucina caratterizzandola con le loro linee, oppure si può optare per dei faretti che daranno un'illuminazione più tecnica risultando meno visibili. Per completare si possono aggiungere un'illuminazione più puntuale nelle aree che più lo richiedono come quella in corrispondenza dei fuochi. Essenziale fare uso di lampade e lampadine LED che uniscono l'alta efficienza al risparmio energetico, riducendo così sensibilmente i consumi. Cucina green: riciclo e vegetazione Una strada da intraprendere per ottenere una cucina green consiste nel realizzare delle idee d'arredo che fanno uso di prodotti di riciclo. Attraverso dei progetti DIY, piccoli o grandi che siano, è possibile dare una seconda vita a degli oggetti altrimenti destinati alla distruzione convertendoli in una materia prima di recupero. Si ottengono soluzioni originali che raccontano un vissuto precedente e rendono la cucina un ambiente unico. Volendo si può anche realizzare degli interventi più significativi, come costruire interamente la cucina impiegando materiali realizzati a partire da scarti di altre lavorazioni oppure da operazioni di riciclo. Infine, per aggiungere un tocco green più tangibile la cucina può essere accessoriata con l'inserimento di piante. Il verde negli ambienti indoor regala un contatto concreto con elementi naturali e dona benessere. Ad esempio è possibile sbizzarrirsi nella coltivazione di erbe aromatiche in vaso in modo da averle sempre a portata di mano quando si elaborano i propri piatti, fresche e profumate. Un'altra buona idea consiste nel collocare in cucina delle piante che hanno proprietà benefiche per gli ambienti interni poiché assorbono sostanze nocive e purificano l'aria indoor da sostanze inquinanti e dannose per la salute. Rientrano tra queste le felci, il pothos, la sansevieria, l'anthurium e l'aloe.
8 soluzioni di tendenza per illuminare l’isola in cucina
Visite ricevute
32832
Immagini dell'articolo
10
L'isola della cucina è una zona multifunzionale. Si usa come piano di lavoro per eseguire le varie preparazioni ma anche per consumare un pasto veloce o per svolgere altre attività seduti sugli sgabelli, come studiare o usare il computer. Questo elemento centrale contemporaneamente riveste anche un importante ruolo a livello estetico. Il disegno, i colori, i materiali e le dimensioni dell'isola, così come tutti i dettagli infatti influenzano molto l'aspetto della cucina. Per quanto riguarda l'illuminazione della cucina è necessario che in tutto l'ambiente ci sia una luce omogenea, ma ogni zona ha necessità diverse in funzione dell'attività da svolgere. L'isola richiede una luce diretta che va ad illuminare bene il piano quando è usata per cucinare, mentre se si utilizza prevalentemente per mangiare si può inserire una luce più diffusa che rende l'atmosfera più gradevole. Le tre principali categorie di luci da valutare per l'illuminazione dell'isola della cucina sono: lampade a sospensione; faretti, esterni o ad incasso; luci integrate nella cappa. Le lampade a sospensione sono ideali per illuminare una zona specifica ma al tempo stesso diffondono la luce in tutto l'ambiente. Si può installare una sola lampada centrale oppure, quando si ha la necessità di illuminare una zona più ampia, si può optare per l'installazione di più lampadari allineati.  Le soluzioni di tendenza per l'illuminazione dell'isola sono molto variegate, per essere in sintonia con i differenti stili delle cucine contemporanee. Quando si arreda la cucina bisognerà quindi valutare le proposte più in sintonia con gli altri elementi presenti nell'ambiente, in funzione delle dimensioni e delle necessità oltre che dell'estetica. Da tenere in considerazione anche l'effetto dato dall'altezza a cui è installata la lampada. L'intensità di luce ottenuta sul piano varia infatti anche in base al punto in cui è posta la sorgente luminosa, più è in alto più la luce sarà diffusa nell'ambiente. Faretti e luci integrate nella cappa invece sono generalmente luci più tecniche che sono indirizzate esattamente sul piano di lavoro. Lampadario nero in stile industriale in cucina Per caratterizzare la cucina in modo grintoso è necessario ricorrere a degli elementi dalla personalità decisa. Un lampadario che si distingue per uno stile marcatamente industriale sarà il complemento ideale per dare alla cucina un sapore autentico ed in linea con le tendenze contemporanee. Un lampadario con paralume in metallo nero dal design sofisticato e uno stile di ispirazione vintage oppure un autentico pezzo retrò con elementi tecnici messi in risalto, come viti e catene, e una finitura impreziosita dalla patina del tempo sono due delle differenti possibilità tra cui scegliere. Sospeso sull'isola della cucina un lampadario in stile industriale ne illumina il piano mentre contribuisce a rendere la stanza un ambiente curato nel dettaglio.  Bulbi pendenti in vetro in cucina Le lampadine a vista sono una soluzione che per la sua essenzialità si adatta a diversi contesti. Per questo genere di utilizzo si utilizzano bulbi dall'aspetto gradevole e che non infastidiscono l'occhio quando sono accese, come le lampadine a filamenti LED. Un prodotto introdotto sul mercato da poco tempo e diventato di grande tendenza per l'aria un po' rétro che ricorda le vecchie lampadine ad incandescenza in una versione attualizzata e con una tecnologia innovativa. Ci sono bulbi di varie dimensioni, anche in misure oversize per un effetto sorprendente. Molta varietà anche per quanto riguarda le forme per le quali si passa da sfere perfette a particolari forme irregolari come le lampadine a goccia oppure quelle di forma tubolare. Lampadari cilindrici in legno in cucina Per illuminare ambienti in stile scandinavo o interni minimalisti, caratterizzati da forme epurate e materiali naturali sono perfetti i lampadari di forma cilindrica in legno. Sono caratterizzati da una forma sobria ed elegante che si armonizza bene con un arredamento altrettanto semplice e raffinato, completandolo senza rappresentare un segno di contrasto.  L'isola illuminata attraverso lampadari di questa tipologia acquista ulteriore leggerezza ed equilibrio per un effetto molto rilassante. Faretti incassati a soffitto in cucina Nessun ingombro e massima efficienza caratterizzano i faretti ad incasso. Una soluzione dal minimalismo estremo che si integra perfettamente negli interni contemporanei, ideale anche per illuminare l'isola della cucina. I faretti vengono collocati esattamente in corrispondenza dell'isola, incassati nel controsoffitto in cartongesso. Per accentuarli si possono creare dei cambi di quota o di colore nella controsoffittatura in modo da evidenziare il legame tra i due elementi. L’illuminazione diventa in questo modo parte integrante dell’architettura e aiuta a definire la distribuzione dello spazio interno. Faretti incassati nella cappa in cucina Quando sull'isola viene installato il piano cottura è necessario installare anche la cappa per l'aspirazione dei fumi e degli odori prodotti durante le cotture. In questo caso si può adottare una soluzione multifunzione e salvaspazio optando per una cappa che prevede l'integrazione dei faretti. In questa posizione i faretti saranno delle luci più tecniche che illuminano il piano cottura senza che si possano formare fastidiose ombre mente la cappa risulta al tempo stesso un elemento funzionale ma anche decorativo. Lampadari vintage in metallo in cucina In una cucina dal disegno semplice inserire un elemento che cattura l'attenzione può essere una buona idea per ravvivare e dare carattere alla stanza. Un lampadario dallo stile vintage in metallo si caratterizza per le forme eccentriche e le linee old style ed è ideale per dare un tocco incisivo. Collocato sopra l'isola conquista una posizione di spicco e diventa facilmente il protagonista della cucina. Lampadari tradizionali ed eleganti in vetro in cucina Uno design essenziale ma chic contraddistingue le lampade tradizionali in vetro con profili in metallo. Grazie alla semplicità delle linee, elementi con questo aspetto si sposano bene con interni di diverso stile, sia dove è evidente l'ispirazione tradizionale sia dove si ha una visione più contemporanea. La trasparenza del vetro lascia vedere la lampadina che deve essere quindi scelta con cura, optando per versioni dalle forme sofisticate. Inoltre, i materiali luminosi e brillanti di cui sono composti questi lampadari aggiungono alla cucina un tocco glamour la rende uno spazio di classe. Lampade affusolate in bianco a cascata in cucina Una serie di perfetti cilindri bianchi disposti in modo regolare lungo l'isola della cucina producono un effetto moderno e brioso, apparendo come una cascata di luci sospese che apportano allegria e leggerezza. La forma allungata di lampadari con questa conformazione genera un fascio di luce molto definito sul top dell'isola per cui è necessario affiancarne più di uno per illuminare l'intera superficie e per riempiere lo spazio in modo armonioso.
Sei un professionista?
Inserisci la tua attività su Archisio
Registrati gratis
Vai su
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti e senza impegno
 
Ricevi 4 preventivi
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Cerca per parole chiave
Professionisti selezionati:
Cambia filtri
INVIA
Modifica filtri
Annulla