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Elia Scaldaferri

"casa ms" una dimora di prestigio - Caserta

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Archisio - Elia Scaldaferri - Progetto casa ms una dimora di prestigio
E’ un esempio di dimora in cui tutti gli elementi del progetto: la partizione interna, le opere da fabbro, la falegnameria, e persino i lampadari, sono stati disegnati ad hoc e su misura per i committenti. Villa ms e’ caratterizzata da un ground floor di 140 mq + balconi panoramici, ed un attico soprastante di 40 mq + terrazza esterna con piscina rialzata. I due livelli sono collegati da una scala interna che, oltre ad essere l’elemento di unione fra i due piani, risulta anche un elemento separatore (al piano inferiore) tra la zona giorno e le camere con relativi servizi. Essa presenta una struttura in cemento armato con solettone rampante e gradini rivestiti in marmo calacatta oro. Ha una larghezza di 1.15m che oltre a renderla particolarmente imponente, ha consentito di sfruttarne il sottocala dividendolo in due funzioni: una destinata a deposito e stoccaggio, l’altra destinata a cantina. La scala è valorizzata da un sistema di illuminazione radente (integrato nel cartongesso) a da un lampadario posizionato in asse, diviso in n 6 pendenti (con lunghezza a scalare) e che presentano un disegno in petali di rosa tinti ottone. La scala presenta su di un lato una balaustra in ferro con corrimano in legno, dall’altro un parapetto in vetro fumè caratterizzato da due moduli di vetrate a tutt’altezza. La cantina presenta una parte refrigerata e chiusa, ed un’altra open, caratterizzata da alveari quadrati a sezione 10x10. La zona cucina ed il living sono separati, ma al contempo uniti, dalla presenza di un sistema di vetrate scorrevoli a pacchetto che vanno a nascondersi all’interno di un apposito incavo ricavato nel muro. La zona living si caratterizza per la presenza di una parete attrezzata di 7 ml, che integra al suo interno un camino a gas, e che prevede l’alternanza di moduli a giorno in noce canaletto, e ante rivestite in gres porcellanato. Nella parte bassa, cestoni in noce ad estrazioni totale, sono rivestiti con un top in gres porcellanato ricavato dal taglio di n° lastre che riproducono un disegno a venatura continua. Nella parte alta un ribasso in cartongesso cela al suo interno la canna fumaria del camino, e l’impianto d’ illuminazione della parete stessa. Il bagno padronale presenta gli stessi rivestimenti presenti nella zona living, ma si alterna a piastrelle color tortora scuro per generare un binomio chiaroscuro. Lo stesso mood è ripreso anche per quanto concerne l’aspetto arredi e finiture: il candore del mobile bianco con doppia vasca integrata in corian, genera un forte contrasto con la vetrata fume del box doccia. La camera matrimoniale presenta uno stile classico, segnato dai comodini e dal letto in ferro battuto a trama liberty; il tutto in netta contrapposizione con il design moderno dei restanti ambienti. Il bagno in camera presenta dei rivestimenti 60x120 beige e una parete con mosaici a trama esagonale in marmo carrara alternati ad inserti in ottone e pietra vesuviana. L’accesso al bagno è consentito da una porta scorrevole in vetro fumè e maniglia ottonata caratterizzata dall’assenza di coprifili a muro. L’attico presenta un ulteriore zona living messa in stretta comunicazione con l’esterno, esso è stato concepito come una piccola dependance per la proprietà. Nonostante la quadratura interna di soli 35 mq, si è riusciti ad inserire anche una cucina a taglio inclinato (ha una profondità variabile dai 60cm, fino ad un minimo di 35cm) posta in corrispondenza del ballatoio che introduce nel bagno con vasca e successivamente alla zona lavanderia. La terrazza panoramica, consente di godere di un ampio panorama e prevede l’alternanza di zone scoperte e semicoperte, il cui ritmo è scandito dalla presenza di un pergolato ligneo.

"villa mediterranea" - San Nicola Arcella (CS)

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Archisio - Elia Scaldaferri - Progetto villa mediterranea
Tra i fini dell’architettura vi è senza dubbio quello di migliorare una condizione esistente: partire da un contesto (edificato o meno) , modificarlo e creare valore aggiunto. Lungo la costa tirrenica, trovava spazio un lotto abbandonato (circa 1000mq) e adibito a discarica. Il progetto ci fu commissionato da una coppia di coniugi facoltosi e lungimiranti che, decise di acquistarlo per accorparlo come spazio privato alla loro tenuta estiva e realizzarvi una piscina. Villa mediterranea dunque rappresenta una storia di “riscatto ambientale” in cui l’utilizzo sapiente di materiali come tufo-legno-corten-ciottoli di carrara, abbinati alle movimentazioni di terra, hanno ridisegnato la geometria del luogo dando vita ad un progetto di architettura organica. Il progetto si caratterizza per la realizzazione di due distinte quote progettuali: quota parcheggio (coincidente con il livello stradale di accesso) e quota piscina (posta a + 1.50m dalla quota parcheggio) separate, ma al contempo unite, da una rampa pedonale e da una ampia scalinata larga 12 metri. Tema dominante della composizione è un ulivo secolare, posto in posizione baricentrica nel lotto a simboleggia l’unione familiare: le sue radici sono ben salde e radicate nel sottosuolo, mentre i rami crescono verso il cielo per congiungersi con i parenti passati a miglior vita. L’invaso del tronco è raccolto in un cerchio di tufo largo 4 metri di diametro, realizzato disponendo e alternando in maniera modulare i blocchi di tufo secondo le tre configurazioni possibili: Testa, piatto e coltello. Nonostante le condizioni di acclività del lotto (circa 2 metri di dislivello fra la parte più alta e quella più bassa), e la presenza di un terreno particolarmente roccioso (per tale caratteristica l’intera località viene chiamata “la petrosa”), si è riusciti a plasmare il sottosuolo roccioso in base alle esigenze e richieste della committenza. L’alternanza di forme concave e convesse scandiscono un ritmo armonioso reso possibile anche dalla formazione di collinette artificiali, realizzate attraverso il riutilizzo del terreno di riporto proveniente dalle operazioni di scavo della piscina. La scalinata monumentale realizzata con alzate in acciaio corten e pedate in ciottoli di carrara, risulta chiusa ai lati da muretti in tufo. Questi presentano profili sinusoidali ed (insieme alle alzate in corten) hanno svolto un ruolo di cassaformi per il getto del pavimento drenante e al tempo stesso da contrafforti per la spinta di terreno della parte alta. Il sapiente utilizzo di materiali naturali e drenanti consente lo smaltimento delle acque piovane senza il minimo accorgimento impiantistico. Stesso discorso anche per il bordo piscina dove viene assicurato un passaggio comodo e fluente degli utenti senza ristagni d’acqua. Il layout funzionale degli spazi prevede due aree circolari ,destinate a relax ed attività ludiche, manifestate all’esterno da semicerchi in muratura di tufo che emergono dalle collinette verdi, rimarcando il discorso organico si, ma al tempo stesso tettonico e geometrico. Tali aree sono caratterizzate da una pavimentazione in decking e relativa sottostruttura per il passaggio dell’acqua e degli impianti previsti per illuminazione del giardino. Uno dei due cerchi (quello adiacente alla rampa pedonale) si caratterizza per la presenza di un divano semicircolare iscritto nel cerchio, con sottostruttura in ferro e legno e rivestimento in tessuto blu.

"cas c." una casa borghese - Napoli (NA)

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Archisio - Elia Scaldaferri - Progetto cas c una casa borghese
Nel cuore di uno dei quartieri collinari della città di napoli, trova collocazione un fabbricato di inizio 900’ rappresentativo del “liberty napoletano”( declinazione tutta partenopea dell'art nouveau che si sviluppò nelle zone del vomero, possilipo e chiaia). Come molti edifici di questo periodo storico, riflette dunque tendenze legate all'architettura eclettica e monumentalista che iniziano al contempo ad abbracciare temi più moderni e contemporanei. Casa c. Rappresenta l’unità immobiliare collocata all’ultimo piano del fabbricato, ovvero il livello più panoramico. Nonostante la sua piccola quadratura di soli 70 mq, la casa manifesta la sua opulenza attraverso un elevata altezza interna di 4.50 metri. Le ampie balconate esterne (caratteristica tipica a queste) con ringhiere in stile liberty, affacciano su un ampia piazza. Quest’ultima racchiusa sul lato opposto da un altro fabbricato, sul lato sinistro invece trova collocazione un ampia e monumentale scalinata, ed infine sul lato destro c’è la chiusura segnata della funicolare. L' obbiettivo progettuale è stato quello di far rivivere ai committenti la suggestione di una casa borghese attraverso sensazioni, usi, trame e costumi degli inizi 900, riprendendo il tema della belle epoque e rielaborandolo con forme, materiali e tecnologie figlie del nostro tempo per non cadere nella trappola del falso storico. I 4.50 metri citati in precedenza, hanno consentito di realizzare all’interno dell’unità immobiliare spazi a doppia altezza caratterizzate da ampie librerie soppalcate con affaccio sul soggiorno, enfatizzando il tema della monumentalità ed opulenza, portando qualsiasi osservatore a primo impatto ad ipotizzare una quadratura percepita della casa doppia rispetto a quella reale. Parquet a spina di pesce francese, vetrate interne, intarsi in ottone, marmi pregiati, e arredi sartoriali sono stati i temi dominanti nella progettazione di casa c. Data la scarsa quadratura planimetrica, la committenza ha richiesto ai progettisti di sfruttare al massimo ogni singolo spazio di casa. Per dare risposta efficiente alle richieste dei coniugi c, il progetto è stato caratterizzato da un doppio soppalco. Una prima scala di accesso posta all’ingresso è stata pensata in maniera tale da poterne sfruttare il relativo sottoscala; essendo però posta di fronte alla porta d’ingresso ci si è posti l’obbiettivo di “impreziosirla” onde evitare potesse conferire l’idea di un mobile contenitivo più che una scala. Dunque design minimalista degli elementi contenitivi e materiali pregiati quale ottone e legno di prima scelta. Inoltre per dare uno sfondo prospettico all’ingresso si è pensato ad un rivestimento o una trama che fosse stata in grado di rispecchiare valori e potenzialità dell’ambiente interno e che fosse in perfetta armonia col tema del “liberty napoletano” inizialmente citato. Ricercare caratteristiche di esclusività per i committenti, ha portato il gruppo ad una ricerca meticolosa e accurata con una scelta orientata verso una limited edition, insomma una sorta di quadro d’autore! La scelta dalla carta da parato, divenuta a questo punto elemento dominante della “quinta teatrale”, ha portato con se la definizione della balaustra in cristallo (minimo sindacale per non celare lo sfondo) ed il corrimano con led integrato per valorizzare parte della trama oltre che per illuminare il passaggio di notte. La scala conduce ad un solaio caratterizzato da un calpestio traslucido in plexiglass (dallo spessore di 2 cm) sorretto da un intelaiatura di tubolari con motivo reticolare e a raggiera. Questo livello comprende una camera da letto singola oltre un bagno. Questi due sono caratterizzati da un soffitto a voltine di mattoni rossi, che creano un simpatico gioco con il design moderno degli arredi e rivestimenti. L'altra scala,integrata nella camera da letto, conduce ad una doppi altezza, caratterizzata da una grande libreria in doussie, ed affaccia nell' area salone pranzo. In quest'ultimo, il cuore della casa, trova configurazione una grande vetrata in stile, che separa la cucina dal corridoio, ma permette a quest'ultimo di prendere luce e dare profondità. Il salone, è illuminato da un grande lampadario custom, realizzato su nostro disegno, dal diametro di 2.70ml,in colore oro, è composto da una serie di pendenti ad altezza variabile. L'intero appartamento è caratterizzato da un parquet in doussie, con un passepartout perimetrale a correre, ed un anima centrale a spina di pesce francese. Tra le due trova collocazione un bindello di ottone che ne rimarca l'andamento.

"casa o." una casa sartoriale - Napoli (NA)

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Archisio - Elia Scaldaferri - Progetto casa o una casa sartoriale
Casa o. è un esempio di una progettazione estremamente custom, in cui figure artigiane come falegnami, parchettisti e lightdesigner possono trovare un nuovo valore culturale all’interno di una società sempre più smart e veloce. Ci troviamo a napoli lungo una strada in salita e periferica rispetto al caos cittadino caratterizzata da una sequenza di villini in stile liberty di inizio 900’, in cui “prolungamento carlo de marco” rappresenta la sua naturale espansione edilizia avvenuta negli anni 70. Detto prolungamento rappresenta dunque il limite della via carlo de marco, oltre il quale il tessuto urbano s’interrompe per dare spazio al natural declivio morfologico della città, segnato dalla zona boschiva di capodimonte. La casa o. Presenta una quadratura di 70mq, pezzatura medio - bassa assai diffusa a tali latitudini, e che poni in atto una serie di questioni e domande tra cui: il problema (ma al contempo la “sfida”) di lavorare in pochi metri quadri, cercando il giusto equilibrio tra estetica e funzione degli spazi. Il sig. O., imprenditore campano, al tempo single, ci chiese un progetto di una casa unica e ricca di dettagli, che dovesse rispecchiare a pieno le sue esigenze e il suo stile di vita. Altra prerogativa dello stesso è stata quella di ridurre al minimo le opere murarie di casa, e di conseguenza i tempi di realizzazione del progetto. L’obbiettivo dello studio è stato quello di far vivere al cliente la percezione di una casa borghese ma moderna, in cui ogni angolo rappresentasse una profonda ricerca progettuale atta a coniugare nel migliore dei modi gli aspetti funzionali ed estetici. Il progetto ha previsto l’abbattimento di una sola parete di casa destinata a mettere in comunicazione cucina e living, andando a rivestire i perimetrali di casa con una nuova pelle, rappresentata da boiserie in legno. Il budget di spesa del cliente è stato investito nella quasi totalità in opere di falegnameria. Assimilate quindi le richieste della committenza il progetto si è determinato intorno a una “lunga” e complessa opera sartoriale che abbraccia e racchiude l’intero open space, fatta eccezione per le sole bucature esterne. Partendo dalla zona d’ingresso, vi è lo sviluppo di una serie di funzioni con continuità realizzativa. Infatti partendo dalla consolle d’ingresso, la falegnameria integra un mobile cappottiera, una scrivania con prese e cassetti a scomparsa, ed il tavolo da pranzo, caratterizzato da un basamento scultoreo. Questo si collega alla cucina mediante un alveare cantinola che vede nel lampadario il suo porta bicchieri essendo quest’ultimi utilizzati come cristalli. Le boiserie perimetrali in noce canaletto, sono caratterizzate da una zoccolatura laccata blu balena ed una retro illuminazione atta ad esaltare le stesse. Questa integrano al loro interno anche un’area focolare (bioetanolo), una porta a filo e l’area multimediale. Nel suo sviluppo planimetrico le forme progettuali sono accompagnate anche dal disegno della pavimentazione lignea. Questa costituita da un parquet posato a spina di pesce italiana, prevede due peculiarità: - la prima è la doppia essenza (rovere e doussie) alternata atta a ritmare le prospettive e a creare una sorta di effetto psichedelico; - la seconda è il cambio di direzione della posa, reso possibile da un meticoloso studio geometrico che garantiscono la continuità dell’alternanza accompagnando l’utente nel cambio di funzione (da corridoio a salone). L’ area cucina prevede un cambio materico della pavimentazione, dove intervallato da un inserto in ottone, si passa dal parquet al gres in finitura “capraia” la cui fiamma e colore richiama il noce canaletto delle boiserie.

"san pellegrino guest house" - Napoli (NA)

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Archisio - Elia Scaldaferri - Progetto san pellegrino guest house
Nel cuore del centro antico di napoli, tra i mille vicoli e “viuzze”, trova collocazione un piccolo e suggestivo immobile che manifesta a pieno le numerose stratigrafie del tessuto urbanistico che caratterizza il decumano maggiore. Testimonianze storiche che il gruppo 4rch si è posto l’obbiettivo di manifestare e palesare anche all’interno dell’progetto. San pellegrino guest house, rappresenta l’unità immobiliare posta al piano rialzato di un antico fabbricato con affaccio sulla corte interna dello stesso. Nonostante la sua piccola quadratura di soli 28 mq, la casa manifesta la sua storicità attraverso un elevata altezza interna di 5.60metri e un doppio sistema di volte a crociera e a botte. Obbiettivo dello studio è stato quello di far rivivere agli ospiti la suggestione di una casa che coniugasse storia e modernità. Tale prerogativa ha dato vita ad un progetto per sottrazione, in cui la stratigrafia muraria diventa decoro, con una gamma cromatica che richiama i colori dello stendardo borbonico. Lo spazio contenuto, in contrapposizione all’altezza elevata danno vita ad un progetto su due livelli, ospitando o meglio incastrando i servizi minimi come: storage – cucina – zona letto – servizi. Data la scarsa quadratura planimetrica, la committenza ha richiesto di sfruttare al massimo ogni singolo spazio dell’immobile. Per dare risposta efficiente a tali richieste, il progetto è stato caratterizzato da diverse opere di falegnameria sartoriali ed un sistema di soppalco realizzato a secco. Sfruttando l’altezza massima di 5.60m, la struttura prevede un layout funzionale in cui al piano terra sono dislocati i servizi di storage e cucina, mentre al piano soppalcato trova collocazione la zona notte ed i relativi servizi. I due livelli sono uniti da una scala a nastro in corten che va a dividere i due piani in maniera asimmetrica. Esteticamente il progetto prevede la mostra a faccia vista del materiale tufaceo per un altezza di circa 1m dai calpestii (di entrambi i livelli), andando a creare una sorta di boiserie in intonaco grezzo perimetrale. Quest’ultima è delineata e enfatizzata da un sistema di luci in flexneon montati su coprifilo in rovere atti a determinare una luce radente sulla parete muraria. La gamma cromatica progettuale parte dal tufo giallo campano, passando per la “ruggine” del corten, fino all’azzurro del mare; andando a caratterizzare buona parte dell’arredamento e delle strutture metalliche. Il piano superiore, è caratterizzato da un doppio sistema di volte a vista. La prima a crociera è trattata in maniera “statuaria”, segna la zona notte, caratterizzata da un letto rialzato su una area relax . La seconda a botte, rivestita in mosaico, individua l’area dei servizi.
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