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Architectural Make Up

Stabilimento balneare "mio e tuo" marina di grosseto Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Stabilimento balneare mio e tuo marina di grossetoArch massimo viti arch francesca amore
Progetto architettonico, arredamento, e grafica del nuovo stabilimento balneare

Villa unifamiliare – campagna di udine - Udine (UD)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Villa unifamiliare campagna di udine
Progetto: arch.massimo viti + arch.massimo nencioni + arch.stefano sagina

Warm-up b&b Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Warm-up bb Arch massimo viti arch francesca amore
Il committente nella fase di progettazione richiedeva sui tre piani della nuova costruzione, una struttura mista con n°6 camere b&b tre mini appartamenti e l'abitazione dei proprietari, oltre agli spazi per servizi ai piani, reception, sala colazione con tettazza, varie facilities per gli ospiti come lavanderia, spazio letture e terrazze comuni , per poi chiudere con la corte con garden al piano terra con il garage per i proprietari e piloties per il parcheggio riservato agli ospiti. Il lotto era situato, in una zona di ricucitura della periferia e si affacciava sul lato esposto a sud, su di una scuola , con le finestre delle classi affacciate sulla via. Nel mezzo una strada a scorrimento veloce , con direttrice cittadella dello studente e centro commerciale. Dall'altro lato una parte di verde privato di una lottizzazione di villete unifamiliari, con una bella presenza di verde e di alberi dei primi novecennto. é stata proposta al cliente una soluzione a ferro di cavallo, che ha permesso di lasciare uno spazio verde all' interno del lotto che oltre a separare gli spazi pubblico e privato, permette di godere di distanze e luminosità alle camere del primo piano ed agli appartamenti del secondo, che si affacciano cosi su due lati di verde . Al piano secondo e stato ricavato anche l'appartamento dei proprietari di circa 130 mq, e dal lato opposto tre piccole unita. L'edificio è a bassissimo impatto ed ha ottenuto la certificazione di edificio in classe energetica “a”.la struttura è mista con solai e pareti in legno block, con struttura portante in c.a., Per impedire l'introspezione degli spazi pubblici interni del b&b e della adiacente scuola, sono state studiate le disposizione delle camere e dei loro affacci , con l'aggiunta di una rete metallica stirata laddove la privacy richiedeva una maggiore intimità.

Restauro ed arredamento di un bastione medioevale del 1100° Cantina wine bar - piazza del sale- mura medicee di grosseto. - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Restauro ed arredamento di un bastione medioevale del 1100Cantina wine bar - piazza del sale- mura medicee di grosseto
Restauro e arredamento di una parte del bastione medioevale delle mura medicee di grosseto. Per la sua trasformazione in cantina wine bar

Torre monaca ad ostuni Ristrutturazione ed arredo - Ostuni (BR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Torre monaca ad ostuniRistrutturazione ed arredo
Ostuni citta bianca ……. La citta della luce Ostuni dentro la luce , dentro il bianco , dei muri e delle sue piazze Ostuni bianca abbagliante ,anche nella notte piu scura . Ostuni sole vero ,vero sole intenso e purificante La luce qui rende magica e pura ogni cosa sfiori La luce del tramonto ti solleva a mezzaria nei suoi paesaggi profumati Cosi nuvola diventa la tua anima Sale leggera per le scale dei suoi trulli Tocca le stelle infinite del cielo infinito Leggerezza felice è l’emozione Che conservi gelosamente lontano da lei La luce e l’ombra Il fuoco e l’acqua Il giorno e la notte La trasparenza e la materia Uscire e rincasare Scendere e salire Il progetto accade senza progetto Si adatta al terreno Un buon ritiro Acqua fresca per la mente

Concorso per il nuovo circolo velico a castiglione della pescaia Menzione d'onore Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Castiglione della Pescaia (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Concorso per il nuovo circolo velico a castiglione della pescaiaMenzione donoreArch massimo viti arch francesca amore
Il progetto si sviluppa parallelamente al fiume bruna, lungo il rudere di un muro del vecchio porto. Il corpo di fabbrica “a” rimane in parte coincidente con la vecchia area di sedime, mentre il corpo “b” è arretrato rispetto al primo in modo da generare e racchiudere una sorta di piazzale attrezzato per la manutenzione e la pulizia degli scafi e delle vele; tutto intorno sono stati ridistribuiti i posti barca in modo da agevolare la loro messa in mare. L’ingresso principale del circolo si distingue da quello riservato agli scafi: due pennoni svettano nella piazza e ne segnano il portale. Subito di fronte si trova l’apertura della segreteria, utile per una comunicazione diretta con l’esterno. Un frangisole, in pianta strombato, segna il percorso e guida la vista verso il mare. L’atrio di ingresso è un tutt’uno con la sala polifunzionale, ma può essere anche separato mediante un elemento mobile, che scorre parallelamente al bancone del bar in occasione di riunioni o conferenze. Essenziale è la flessibilità degli spazi e delle funzioni, in questo come in altri spazi da noi progettati. La sala polifunzionale è interamente vetrata su tre lati; due di questi sono dotati di frangisole porticato permeabile sottoforma di portali in legno lamellare. Il lato sud, in particolare, sarà dotato di lamelle in legno inclinate e orientabili per proteggere la facciata maggiormente esposta al sole. La medesima cosa è pensata per la terrazza panoramica sulla copertura. L’accesso a quest’ultima avviene mediante una scala esterna, proprio a volerla far diventare una sorta di “piazza urbana”, un belvedere privilegiato. Una seconda piazza, ove collocare il monumento rappresentativo del circolo velico, è realizzata in dogato di legno a gradoni e viene da noi collocata a nord verso il castello, sopraelevata rispetto alla quota del molo. Questa dialoga con il paese ed in particolare con il belvedere sull’altra sponda del canale, dove è collocato il monumento ai caduti. Questo collegamento ideale e visivo potrebbe un domani concretizzarsi nella forma di un ponte pedonale con l’intenzione di migliorare l’accessibilità al circolo dal paese stesso. Sulla piazza, oltre alla cucina-bar, si affacciano altri due ambienti: la sala del consiglio/biblioteca e l’aula della scuola di vela, entrambe collegate da una struttura porticata lamellare che funge da unione progettuale tra i due corpi di fabbrica. La voluta vicinanza delle due destinazioni d’uso agevola un utilizzo flessibile di entrambi gli spazi da parte degli utenti della scuola. L’aula è inoltre collegata al magazzino dei soci permettendo agli allievi di interagire anche con l’aspetto pratico della vela. I due magazzini delle vele e dei soci affacciano entrambi sul piazzale attrezzato. Gli alloggi foresteria guardano verso il paese ed hanno un servizio igienico in comune. Per scelta progettuale abbiamo preferito separarli e dimensionarli nel rispetto dello “spirito nautico“ degli spazi. Le altezze interne dei vani rispettano le esigenze del regolamento edilizio comunale ed in particolare: 3,00 m per la sala polivalente e la cucina-bar; 2,70 m per la segreteria, la sala consiliare, l’aula e la foresteria; 2,40 m per tutti gli altri spazi a servizio. I materiali del progetto si accordano con le richieste del bando: il legno lamellare caratterizza gli elementi porticato-frangisole e viene utilizzato anche per collegare i due corpi di fabbrica; il vetro caratterizza le ampie aperture sia in verticale sia in orizzontale (sala polivalente e aula scuola di vela); l’acciaio galvanizzato viene sfruttato per la struttura portante, mentre per i tamponamenti esterni sono impiegati dei pannelli prefabbricati in plastica tipo policarbonato, utilizzati spesso per la realizzazione di hangar specializzati di basi nautiche. Quest’ultimo materiale agevola il processo di assemblaggio e conferisce leggerezza alle strutture, inoltre grazie alle sue proprietà riflettenti ed isolanti, ha trasformato gli interni in spazi lavorativi efficienti e permeati costantemente da una illuminazione omogenea. I volumi traslucidi, illuminati internamente durante le ore notturne, rischiarano il molo stagliandosi contro il paesaggio come oggetti dallo spiccato carattere simbolico.

Officina del grano - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Officina del grano
Officina del grano – luogo : grosseto – Bar & ristorante : 170 mq su due livelli + cucina e servizi Progetto e d.l. : massimo viti - francesca amore architetti – forniture arredo : fedeli commerciale – grosseto – impresa costruttrice : la dimora – grosseto – anno realizzazione : 2016 Il fondo oggetto dell'intervento, fà parte di un importante architettura Dei primi novecento il consorzio agrario che ha svolto un ruolo di primaria importanza nella modernizzazione dell'agricoltura nella maremma toscana. Si è trattato di una vera e propria rivoluzione, attraverso la quale si è passati dal lavoro manuale e animale alla completa meccanizzazione di tutte le operazioni colturali, che spesso hanno incontrato notevoli difficoltà nella loro affermazione. Lo spazio nel 1938 ospitava la rivendita dei trattori, la sua memoria storica, il verde oliva dei trattori landini, le reti metalliche dei vagli, la durezza dei materiali, la tavolozza delle terre maremmane ha dato forza al concept sul quale è stato costruita l'immagine del nuovo ristorante-bar. Si entra in uno spazio rettangolare di mq.80 con al centro il banco bar ed i tavoli che si affacciano sulla adiacente via roma. Per sfruttare al meglio l'altezza massima di ingresso di 5,40 mt, è stato realizzato un soppalco per la meta dello spazio sottostante 40 mq , a cui si accede attraverso una scala in ferro. I servizi sono collocati in una parte rialzata, a cui si accede tramite una scala.

Strike restaurant - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Strike restaurant
Progetto-arredamento-grafica, nuovo ristorante stadio baseball grosseto.

The gate – roccamare Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto The gate roccamareArch massimo viti arch francesca amore
A grosseto in una delle più antiche pinete litoranee italiane, sviluppatasi originariamente sul tombolo costiero che separava l'antico lago prile dal mar tirreno. Il suo assetto attuale risale al periodo delle grandi bonifiche del governo lorenese (1840-1860) che interessarono tutto il territorio maremmano. Per sanare il vasto territorio paludoso, si rese infatti necessario impiantare un elevato numero di alberi per evitare che l'originaria palude si reimpossessasse delle terre che le erano state strappate con le opere di canalizzazione. Cosi all’interno del parco della villa di 17ha. Troviamo un infinità di pini marittimi e domestici ed un sotto bosco formato da specie arboree sempreverdi tipiche della macchia mediterranea, filliree, lentischi, mirti e lecci rari. Il gate: il tema consisteva nell'intervento sulla sottile membrana che separa lo spazio privato dallo spazio pubblico all'ingresso della villa, progettare la cancellata di ingresso e dare corpo e forma al grande estuario asfaltato dello stato attuale. La proposta progettuale dopo il primo sopra-luogo, ha preso naturalmente forma, colore e suggestioni, dalle qualità materiche e pittoriche di questa meravigliosa pineta. Il materiale: il pensiero è andato immediatamente al corten, materiale la cui peculiarità è quella di autoproteggersi dalla corrosione elettrochimica, mediante la formazione di una patina superficiale compatta passivante, costituita dagli ossidi dei suoi elementi di lega, tale da impedire il progressivo estendersi della corrosione; tale film varia di tonalità col passare del tempo, solitamente ha una colorazione bruna, che ricorda il colore della corteccia dei pini .

Cristall bar - ristrutturazione ed arredamento bar-ristorante Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Cristall bar - ristrutturazione ed arredamento bar-ristoranteArch massimo viti arch francesca amore
Recentemente rinnovato, il bar e ristorante ”cristall“ si riappropria del suo nome storico reinterpretandone lo spirito. Lo spazio si affaccia sulla grande piazza con quattro grandi aperture. Il locale si veste di bianco con finiture color verde menta. Le luci dinamiche contribuiscono a virare il colore base del locale in diverse tonalità, creando di volta in volta ambientazioni diverse e contrastate; l’area lounge rappresenta a pieno questa volontà, essendo realizzata totalmente di color bianco e quindi capace di assorbite a pieno qualsiasi riflesso luminoso. Dalla stanza bar e longue si accede attraverso un corridoio alla sala ristorante posta sul retro. Questa sala ristorante si differenzia attraverso la decorazione delle pareti a specchi e di carta da parati con motivo organico a bolle su disegno degli architetti , montata su pannelli di forex. Una fascia di mattonelle a righe sottili bianche e verde menta ,bordata con profili in acciaio corre come un cruscotto per due lati consecutivi della sala alternata a sua volta da piccoli monitor a cristalli liquidi, Il tutto sovrastato da un grande lampadario ovale.

Appartamento 52 - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Appartamento 52
Il progetto ha riguardato la totale ridistribuzione di un appartamento situato nel centro Di grosseto che si sviluppa su una sup. Di 150 mq. L'appartamento viene tagliato a metà. ” night and day “ Si interviene così con un progetto che va ad esaltare i due aspetti del nostro tempo, Mondanità e riservatezza, buio ed ombra, nudo e coperto. Attenzione verso l'esterno e attenzione verso l'interno. Il moderno gigolò si circonda di giocattoli arredo, Per centrare e trovare il proprio equilibrio interiore. “ yin e yang “

Dazizio Restaurant - bar Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto DazizioRestaurant - barArch massimo viti arch francesca amore
La stazione ferroviaria, nel periodo di espansione di tutte le città italiane, è stato il primo asse di collegamento con la città storica, lungo il quale asse sono state costruite le più belle villette liberty e decò di tante città italiane. Rappresenta da sempre anche il portale di ingresso e di uscita verso il resto del mondo. Gli inconfondibili segni e colori di questa particolare realtà, con le sue famose architetture con l'evoluzione del design dei treni, la ricerca dei materiali da costruzione, l'insieme del mondo dei segni, suoni, oggetti, le valige, indicazioni, sono ormai segnali codificati nello spazio e nel tempo di ogni città e dentro ad ogni viaggiatore. La proposta prende atto della realtà di questi segni, interpretandoli e configurando uno spazio che vuole specchiarsi e respirare nella realtà in cui è inserito e da cui continua a prendere forma colore e vita.

Fish express - guadagnoli - nuovo ristorante Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Fish express - guadagnoli - nuovo ristoranteArch massimo viti arch francesca amore
Progetto di un locale dedicato alla preparazione ed alla somministrazione di piatti espressi a base di pesce fresco. Il richiamo ai profumi ed ai sapori del mare e dei luoghi, è parte fondamentale del concept di progetto. La maremma, il suo mare e il suo pesce, viene raccontata attraverso una serie di immagini evocative e piccoli dettagli emozionali.

Bar ristorante strike - stadio jannella - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Bar ristorante strike - stadio jannella
L’edificio in oggetto è realizzato all’interno del lotto che ospita il campo di baseball di proprietà del comune di grosseto ed ha una superficie coperta di 273 mq, mentre la superficie utile netta è di 204 mq. Prende continuità, forma e altezza, dalla vicina biglietteria costruita di recente, portando l’allineamento sul confine del lotto con il muro alto 4,00 metri, in mattoni faccia vista, cosi da dare continuità visiva e permettere un inserimento adeguato alla nuova struttura , mentre in altre parti saranno usati pannelli di alluminio. Esso è diviso in 3 corpi principali: un corpo centrale che si sviluppa su due livelli, che comprende l’area di ristoro e la zona bar e due laterali simmetrici e ad un solo piano, con terrazzo sovrastante, dove sono collocati la cucina/laboratorio, i servizi al pubblico e ai dipendenti. Il blocco cucina/laboratorio ha una superficie utile netta di 43,80 mq con pareti rei 120 per compartimentare la zona cottura vera e propria, ha un’altezza di 3,00 m, come da art. 59 del vigente rec e risponde alle caratteristiche delle norme asl,( sarà presentata nulla osta e domanda regolare per ottenere autorizzazione) con indicazione del potenziale di posti-tavola. La cucina e il laboratorio sono rivestiti con mattonelle di materiale ceramico smaltato fino all’altezza di 2,00 m, il pavimento sarà di materiale antiscivolo / antiacido e sono previste caditoie nei corridoi liberi della cucina e griglie in acciaio di detto ambiente per permettere il facile lavaggio con mezzi meccanici. Il blocco servizi si distribuisce attraverso un corridoio centrale, con uscita di sicurezza, che divide quelli per il personale, completi di spogliatoi e doccie uomini/donne, da quelli per il pubblico, dove è previsto anche un bagno per disabili come da l13/90. I suddetti locali hanno un’altezza di 2,40 m, come da art. 59 del vigente rec. La parte centrale è costituita da un doppio volume, ha un’altezza media di 3,56 mt. Le sistemazioni esterne saranno di livello e di finitura di quelle esistenti, con rampe di accesso alla struttura nuova sui fianchi, il giardino sarà bordato da un cordolo in cemento, il terreno sistemato in pendenza verso il limite della zona asfaltata. Nella copertura della parte centrale su due livelli, saranno installati pannelli fotovoltaici integrati nel tetto, la parte sul retro sarà invece a vetri termici.

Ville a castiglione della pescaia Ristrutturazione e sopraelevazione Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Castiglione della Pescaia (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Ville a castiglione della pescaiaRistrutturazione e sopraelevazioneArch massimo viti arch francesca amore
Il progetto prevedeva la ristrutturazione totale delle villette al piano terra ed il rialzamento di un piano come sottotetto, mantenendo comunque invariate il numero delle 5 unità abitative esistenti . Il rialzamento è composto da un tetto a falda inclinata a capanna, con un altezza media interna di 2,70 mt per le camere e di 2,40 mt per i bagni e spogliatoi, e con un altezza totale massima calcolata in gronda del fabbricato di 5,95 mt. Il rialzamento va ad insistere completamente all'interno della superficie esistente del piano terra e quindi del sottotetto esistente. L'impatto visivo dell’intervento è mitigato grazie all'arretramento dei nuovi corpi di fabbrica rispetto al filo del muro esistente sui 2 lati longitudinali del fabbricato. Tale rialzamento inoltre rispetta pienamente tutti gli indici previsti dall' utoe b2 “città da consolidare”. Al piano terreno è previsto un importante intervento di consolidamento costituito da uno “strappo” di tratti di pareti esterne esistenti per realizzare nuovi pilastri e plinti e per appoggiare la struttura di rialzamento del piano primo. Verrànno eseguiti poi dei placcaggi con spezzoni di ferro e successivo getto di 5cm di cemento armato, internamente ed esternamente il perimetro di alcuni tratti di murature esistenti, per irrobustire le pareti portanti del piano terra. Nella zona giorno e notte, si prevede la demolizione di tramezzi leggeri per migliorare la vivibilità degli spazi interni cercandoli di collegare ed integrare ai parterre esterni. All’esterno sono previsti poi strutture leggere di legno frangisole orizzontale e verticale e parti coperte a pannelli di teli apribili. Le zone notti del piano terra vengono dotate per lo più di due camere, singole o matrimoniali a seconda delle superfici a disposizione. I servizi igienici , saranno adeguati ai nuovi spazi e quindi allargati, con dotazione di nuovi impianti sanitari , e saranno tutti dotati di finestra o luce apribile. Per accedere poi al piccolo volume realizzato nel sottotetto verrà ricavata una scala interna di larghezza minima 80cm con pianerottoli di 90cm, studiata in modo da sfruttare al meglio la zona sottostante della scala stessa. La stessa sarà dotata di corrimano a norma ad altezza di 1 mt dal piano di riferimento. Al piano primo, verrà ricavata una camera matrimoniale di minimo 14 mq, con bagno di superficie maggiore di 4 mq dotato di finestra ed uno spogliatoio o camera singola. Tutti gli spazi ricavati nel sotto tetto soddisfano pienamente le altezze minime e medie previste dal regolamento edilizio agli art.60 e 64. A completamento dei due piani saranno effettuati lavori di finitura interna, nuovi intonaci con riprese dei vecchi, messa in opera dei rivestimenti nei bagni, messa in opera di nuovi pavimenti in ceramica o legno, imbiancatura totale delle pareti e soffitti fino alla messa in opera di nuovi infissi interni ed esterni. Questi ultimi avranno delle grate in ferro di protezione o saranno provviste di avvolgibili di sicurezza tipo “croci” nei colori in tono degli infissi.

2 banki Vino birra gourmanderie - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto 2 bankiVino birra gourmanderie
New burlesche “2 banki” come i due banchi realizzati per esigenze progettuali sul fondo del locale. Il piccolo e nuovo wine bar ha inaugurato recentemente in via goldoni 19 a grosseto. Trenta mq disposti su due livelli. L’ ambiente stretto e lungo richiama le vecchie vinerie dei centri storici toscani e si apre verso la fontana “ il melograno”, da cui ha preso il nome anche l’altro locale ristorante-pizzeria di fabio pettorali a grosseto. “neo o new burlesque”, è il tema da cui il locale prende ispirazione per il concept, i colori e la grafica interna. Si tratta in particolare di un genere di spettacolo parodistico vicino alla commedia dell’arte e tornato in voga negli anni ’90 sulla scia della moda legata alla cultura vintage. Molte star musicali contemporanee si sono ispirate alla cultura del burlesque per le loro esibizioni: tra queste madonna, christina aguilera, gwen stefani, marilyn manson e lady gaga. E’ divenuto oggi miscela populistica di satira e genere d’intrattenimento per adulti. Questo genere vuole tornare a scherzare con l’erotismo e la seduzione, l’importante è restare sempre e comunque padroni del gioco. Ecco allora , i lampadari con frange, il lungo divano grigio quasi lamè, i rivestimenti e le pareti bianco perla retro a contrasto, ed infine la carta da parati che ricopre la prima stanza, con accenni di grafica erotica, a cui il coniglio mascotte sul mobile di fronte non può assistere, e per questo viene bendato. Un barman di grande esperienza, completa la miscela, del nuovo locale di fabio appena inaugurato, con una selezione particolare di vini, birre e gourmanderie.

Parronchi – uomo – donna - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Parronchi uomo donna
Il progetto ha riguardato la totale ridistribuzione del grande show room parronchi uomo-donna, situato nel corso carducci nel centro storico di grosseto che si sviluppa su vari livelli per una sup. Di circa 350mq. Si interviene con un progetto globale che lascia un segno visibile nel nuovo, mentre le presistenze vengono rafforzate dal non-intervento, lasciando materiali grezzi non trattati e pieni di memorie materiali e spaziali. I materiali grezzi delle pre-esistenze e del nuovo intervento vogliono fare da contrasto con la qualità della manifattura di pregio dei capi esposti, in cui il made in italy gioca un ruolo principale per le proposte.

Studio professionale - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Studio professionale
Ristrutturazione ed arredamento di uno studio di geologia, si sviluppa su di una superficie di 250 mq. Con ingresso, servizi, box office, due studi privati, sala riunioni e open space su due livelli.

Hera – office - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Hera office
Ristrutturazione ed arredamento su misura dei nuovi uffici dello studio hera srl.

Quercia rossa Spazio polifunzionale magliano in toscana - Magliano in Toscana (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Quercia rossaSpazio polifunzionale magliano in toscana
La nuova maremma ha vigne pettinate con cura, ha respiri lunghi e sguardi discreti su cieli sereni. Si estende su morbide vallate disegnate da nuovi segni e colori , più verde ,più curata , si allunga e si distende così fino al mare. Le nuove vigne hanno sentimenti e profumi e nuove sapienze sotto la terra dura e ruvida . I nuovi signori del vino amano la semplicità di questi luoghi e la forza delle memorie che silenziosamente custodiscono. Bruna baroncini ha letto dentro il cuore della maremma più pura , ha ascoltato e avvertito questi segreti , ha scovato uno spazio magico .una quercia secolare eretta al centro di una vigna , accanto maestosa e morbida la sua compagna , due querce sole , due guardiane di tramonti rosati e di tramontane gelide. Quercia rossa. Un doppio albero che insieme è fallo è matrice. Qui bruna ha sognato ,intravisto e perseguito , con massimo viti ed andrea zanfi , un luogo di percezione e di esaltazione della propria vocazione , “fare vino” il sangue della terra. Un luogo vicino e intorno ai filari ,intorno ai gesti di cura e di lavoro della vigna ,compreso al centro di questa unione sacra . Questi due alberi sacri ,tra terra e cielo , sacralmente uniti alla base ,sotto le loro radici , ma anche distanti e forti ai venti duri degli inverni duri di maremma . Costruito cosi , per questo , come un luogo di culto e di sapere del vino ,uno spazio per presentare e rappresentare la storia del lavoro della vigna , con mostre di quadri ,musica incantata che incanta ,concerti di squisite note unite a lungo , presentazioni dei profumi magici di questa bevanda magica.che ancora non smette di stordirci e portarci a livelli di percezione della nostra coscienza . Tutto accetta questo luogo distaccato da terra come se prendesse distanza dalla realtà , dalla misera dimensione umana , per accedere ad una visione nuova ,il vino come tramite tra noi ed il cielo , tra noi e il possibile . Massimo viti per bruna e la sua quercia rossa .

Padiglione italiano shanghai 2010 12° classificato Arch: massimo viti + arch: francesca amore + arch. Massimo cortini - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Padiglione italiano shanghai 201012 classificatoArch massimo viti arch francesca amore arch Massimo cortini
Shangai, china Progetto partecipante del concorso: «better city, better life» padiglione italiano per l'expo 2010 a shanghai Descrizioneimmaginipersonedati tecnicilocalitàl’ italia, culla del mondo antico e nostra penisola felice è una piccola nazione dove da sempre grandi talenti lasciano segni indelebili nella storia dell’umanità. La creatività italiana, il gusto, la cucina, la tecnologia sono diventati identità del modo di vivere nel mondo. La diversità del territorio, degli uomini e delle tradizioni sono la forza del nostro popolo. Il nostro territorio é cosi riccamente vario da non trovare uguali in nessuna altra parte del mondo: in nessun altro luogo si può respirare la luce di venezia, i profumi di palermo, la saggezza di roma, l’eleganza di milano, siamo orgogliosi di essere italiani; ma noi siamo anche la spazzatura, le architetture abusive o quelle ferite, le nostre città ed il nostro territorio siamo noi come pure i monumenti offesi e le coste deturpate; i nostri paesi e le nostre città oramai respirano con noi. Così se potessimo porre delle domande alle nostre città sulla qualità della vita che sognano, forse queste città ci risponderebbero, esse si potrebbero parlare e rispondere perché da sempre di notte ascoltano i sogni degli uomini che le abitano Better city, better life All’alba del nuovo millennio appena iniziato Le nostre città aspettano e sognano uomini diversi, Le nostre città aspettano e sognano uomini nuovi, Le nostre città aspettano e sognano uomini , Uomini che riescono a vedere la vita da una prospettiva diversa Uomini che hanno deciso di risvegliarsi a nuova vita Uomini che hanno deciso di cambiare per cambiare il mondo Uomini che hanno deciso di mollare e sbocciare Una penisola di uomini sensibili, Una penisola di fiori che sbocciano.

Concorso di idee per la riqualificazione di via colombo 4° gruppo classificato Arch: massimo viti + arch: francesca amore + arch: stefano sagina - Grosseto (GR)

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Archisio - Architectural Make Up - Progetto Concorso di idee per la riqualificazione di via colombo4 gruppo classificatoArch massimo viti arch francesca amore arch stefano sagina
Progetto: illustrazione e materiali la vision e lo sviluppo del progetto sono divise in due fasi distinte. La prima fase riguarda la riqualificazione di via colombo nel tratto compreso tra piazza antonio gramsci e via roma, più precisamente recuperando sguardi e visuali di corti interne private e non come per esempio quelle nei pressi di via dante alighieri (cfr tav 5 punto b). Per l’essenze arboree abbiamo sostituito i tigli di via colombo in quanto sono state rilevate problematiche quali l’eccessiva vicinanza agli edifici esistenti e l’insufficiente pane di terra per un regolare sviluppo dell’apparato radicale. La scelta è ricaduta sulla jacaranda in quanto è una pianta ad accrescimento rapido, idonea per aree limitrofe al mare e non ultima per il colore acceso delle foglie e delle sue fioriture che contribuisce a rafforzare l’identità della via colombo come salotto buono della città. Per questa fase l’arredo urbano è stato messo a punto un abaco di elementi di particolare design. Infatti, le necessità che accomunano tutto l’arredo urbano sono la durevolezza e resistenza necessarie per avere nel tempo una aspetto e una resa estetica di particolare pregio. Così, il viale pedonale è stato previsto in pavimentazione di porfido di sanpietrini messi a coda di pavone con cordoli di travertino mentre la pista ciclabile è prevista in asfalto albino (eco-asfalto) dello stesso colore dell’arredo urbano circostante (cfr tav 6). Per l’illuminazione delle carreggiate sono stati progettati dei particolari pali sempre in corten e acciaio che nella sommità presentano un elemento diffusore a led a basso consumo. Il viale centrale oltre a essere illuminato dai “pali” sopra descritti lungo la fascia verde ai suoi lati, presenta alle base degli alberature dei led che illuminano l’impalcato dal basso verso l’alto contribuendo all’illuminazione generale. La progettazione delle panchine consiste in parallelepipedi in calcestruzzo armato rivestiti in lamellare di legno okumè con fughe di varie dimensioni, che pur presentandosi come dei blocchi solidi, danno la sensazione al visitatore che siano leggeri e quasi staccati da terreno grazie alla base contenuta rispetto alla parte superiore. Lungo l’asse viario sono stati previsti gazebo per gli spazi commerciali, isole ecologiche, info-point, colonnini di ricarica elettrica per il bike sharing, rastrelliere per parcheggio bici e vari componenti di arredo urbano. Nella seconda fase con la demolizione e rifacimento dell’intera piazza è prevista la sistemazione nell’interrato di box auto da immettere sul libero mercato, permettendo così l’uso di tutto il piano stradale per ricostruire un nuovo mercato e una nuova piazza. Il nuovo mercato coperto si inserisce in una visuale ideale tra il ritrovato giardino interno del casello e la piazza e via cavour in un continuo di sguardi e rimandi, materiali e sollecitazioni materiche e spaziali. Il muro è stato interrotto proprio nell’angolo così la piazzetta interna del casello si affaccia liberamente sulle direttrici del cuneo trovando risposte e corrispondenze nuove, con materiali simili alla piazza contrapposta da cui prende segni allineamenti e materiali, sia per l’arredo urbano, panchine pavimentazioni… che per il portale in corten di ingresso. Il cuneo del mercato si inserisce nella piazza liberandosi dai confini e dai parallelismi degli edifici di cortina ponendosi in forma progressiva e dinamica solare e vegetale al centro del nuovo spazio, spezzandosi poi in due, quasi al centro, nel grande portale traforato. Il portale traforato in corten evoca l’ingresso al mercato coperto e allo stesso tempo smaterializza una parte del volume per connettere e far fluire le tre parti, sotto elencate, con cui il cuneo divide e organizza la nuova grande piazza xxiv maggio. La grande piazza ed il suo doppio: il tetto giardino (seconda fase) la grande piazza al piano primo è il suo doppio, in quanto ritrova e raddoppia il concetto e l’uso dello spazio tolto con il mercato coperto al piano terra. Si accede attraverso la larga scalinata da cui è possibile osservare tutto lo spazio da una prospettiva diversa, una volta arrivati troviamo vari livelli di vegetazione essenze a fioriture successive con percorsi di superficie e affacci sugli spazi sottostanti sempre in corrispondenza degli allineamenti di progetto. Alla destra uno spazio coperto di circa 150 mq spazio polifunzionale in fondo a sinistra un blocco luminoso al cui interno è collocato un piccolo bar ristoro con pertinenza esterna coperta con frangisole in legno. La piazza in questa ipotesi, prende spunto e accoglie le indicazioni espresse nella scheda rq02 dell’allegato a al r.u. Dove è previsto lo spostamento dei parcheggi a raso, nel parcheggio interrato della piazza, per poi fare posto ad una nuova struttura di mercato coperto intorno ai 1000 mq di superficie.

Industrial design - Pistoia (PT)

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