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Architectural Make Up

Concorso per il nuovo circolo velico a castiglione della pescaia Menzione d'onore Arch: massimo viti + arch: francesca amore - Castiglione della Pescaia (GR)

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Il progetto si sviluppa parallelamente al fiume bruna, lungo il rudere di un muro del vecchio porto. Il corpo di fabbrica “a” rimane in parte coincidente con la vecchia area di sedime, mentre il corpo “b” è arretrato rispetto al primo in modo da generare e racchiudere una sorta di piazzale attrezzato per la manutenzione e la pulizia degli scafi e delle vele; tutto intorno sono stati ridistribuiti i posti barca in modo da agevolare la loro messa in mare. L’ingresso principale del circolo si distingue da quello riservato agli scafi: due pennoni svettano nella piazza e ne segnano il portale. Subito di fronte si trova l’apertura della segreteria, utile per una comunicazione diretta con l’esterno. Un frangisole, in pianta strombato, segna il percorso e guida la vista verso il mare. L’atrio di ingresso è un tutt’uno con la sala polifunzionale, ma può essere anche separato mediante un elemento mobile, che scorre parallelamente al bancone del bar in occasione di riunioni o conferenze. Essenziale è la flessibilità degli spazi e delle funzioni, in questo come in altri spazi da noi progettati. La sala polifunzionale è interamente vetrata su tre lati; due di questi sono dotati di frangisole porticato permeabile sottoforma di portali in legno lamellare. Il lato sud, in particolare, sarà dotato di lamelle in legno inclinate e orientabili per proteggere la facciata maggiormente esposta al sole. La medesima cosa è pensata per la terrazza panoramica sulla copertura. L’accesso a quest’ultima avviene mediante una scala esterna, proprio a volerla far diventare una sorta di “piazza urbana”, un belvedere privilegiato. Una seconda piazza, ove collocare il monumento rappresentativo del circolo velico, è realizzata in dogato di legno a gradoni e viene da noi collocata a nord verso il castello, sopraelevata rispetto alla quota del molo. Questa dialoga con il paese ed in particolare con il belvedere sull’altra sponda del canale, dove è collocato il monumento ai caduti. Questo collegamento ideale e visivo potrebbe un domani concretizzarsi nella forma di un ponte pedonale con l’intenzione di migliorare l’accessibilità al circolo dal paese stesso. Sulla piazza, oltre alla cucina-bar, si affacciano altri due ambienti: la sala del consiglio/biblioteca e l’aula della scuola di vela, entrambe collegate da una struttura porticata lamellare che funge da unione progettuale tra i due corpi di fabbrica. La voluta vicinanza delle due destinazioni d’uso agevola un utilizzo flessibile di entrambi gli spazi da parte degli utenti della scuola. L’aula è inoltre collegata al magazzino dei soci permettendo agli allievi di interagire anche con l’aspetto pratico della vela. I due magazzini delle vele e dei soci affacciano entrambi sul piazzale attrezzato. Gli alloggi foresteria guardano verso il paese ed hanno un servizio igienico in comune. Per scelta progettuale abbiamo preferito separarli e dimensionarli nel rispetto dello “spirito nautico“ degli spazi. Le altezze interne dei vani rispettano le esigenze del regolamento edilizio comunale ed in particolare: 3,00 m per la sala polivalente e la cucina-bar; 2,70 m per la segreteria, la sala consiliare, l’aula e la foresteria; 2,40 m per tutti gli altri spazi a servizio. I materiali del progetto si accordano con le richieste del bando: il legno lamellare caratterizza gli elementi porticato-frangisole e viene utilizzato anche per collegare i due corpi di fabbrica; il vetro caratterizza le ampie aperture sia in verticale sia in orizzontale (sala polivalente e aula scuola di vela); l’acciaio galvanizzato viene sfruttato per la struttura portante, mentre per i tamponamenti esterni sono impiegati dei pannelli prefabbricati in plastica tipo policarbonato, utilizzati spesso per la realizzazione di hangar specializzati di basi nautiche. Quest’ultimo materiale agevola il processo di assemblaggio e conferisce leggerezza alle strutture, inoltre grazie alle sue proprietà riflettenti ed isolanti, ha trasformato gli interni in spazi lavorativi efficienti e permeati costantemente da una illuminazione omogenea. I volumi traslucidi, illuminati internamente durante le ore notturne, rischiarano il molo stagliandosi contro il paesaggio come oggetti dallo spiccato carattere simbolico.
 
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