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L'open space: come organizzarlo

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L'open space è una scelta versatile e moderna, realizzabile con piccoli accorgimenti.


Un open space è uno spazio completamente aperto, generalmente molto ampio, che comprende all'interno dello stesso ambiente i complementi d'arredo dedicati normalmente a più funzioni diverse fra loro.


La possibilità di avere uno spazio aperto che ci permette di disporre i complementi d'arredo come più desideriamo è la caratteristica punto di forza dell'open space, che si adatta ai più svariati contesti immobiliari e a diverse destinazioni d'uso, anche se tendenzialmente viene inserito in immobili dal gusto industriale o comunque moderno.


Global Factory - Ristrutturazioni di interni ed esterni - Roma (RM)


L'open space è una soluzione particolarmente versatile che, oltre a essere impiegato in situazioni dove abbiamo a disposizione abbondante metratura da utilizzare, ci viene incontro come un valido aiuto in tutte quelle circostanze abitative dove ci troviamo ad arredare degli ambienti piccoli: utilissimo, quindi, per sfruttare al meglio e in modo funzionale gli spazi grazie alla mancanza dell'ingombro della muratura che, nei contesti tradizionali, separa le varie stanze.


Sofia Chicherina - Architetto Designer di interni - Milano (MI)


COME ORGANIZZARE L'OPEN SPACE?


Generalmente l'open space viene inserito nella zona giorno, creando un living composto da quelli che in contesti più tradizionali sarebbero salotto e cucina separati. Qui invece i complementi d'arredo dei due ambienti convivono all'interno dello stesso luogo, pur conservando la loro destinazione d'uso: ecco che l'open space svolge contemporaneamente funzioni diverse, garantendo la libertà di movimento al suo interno e senza la presenza di ingombri che ostacolino la vista durante le attività quotidiane.


Denis Confalonieri - Architetto Designer di interni - Milano (MI)


Rimane, pur nella più completa libertà, la necessità di marcare in qualche modo gli ambienti a seconda delle loro destinazioni d'uso: la soluzione classica, certamente la più scelta, è quella di utilizzare un complemento d'arredo di un certo ingombro (generalmente il divano oppure un tavolo) usandolo come “divisorio” dello spazio (tra cucina e zona relax), soluzione che ci permette di dividere concettualmente aree differenti utilizzando uno strumento d'uso quotidiano, senza alterare in nessun modo la struttura dell'immobile.


Si può marcare la differenziazione degli ambienti anche con ad esempio l'uso di pavimentazione di tipo diverso nelle due zone, oppure l'utilizzo di un soffitto ribassato in una delle due aree; l'utilizzo di un controsoffitto, inoltre, ci permette di giocare anche con l'illuminazione, permettendo l'inserimento di faretti al suo interno: altra valida opzione, questa, di rimarcare la separazione degli spazi, grazie a un uso sapiente dell'illuminazione.


Antonio Calì - Architetto - Valguernera Caropepe (EN)


Sarà molto importante poi, distribuire il resto dei complementi d'arredo in modo funzionale ma che non intralci il passaggio tra una zona all'altra dell'open space, disponendo gli ingombri più grandi lungo le pareti.


Fondamentale è anche considerare la fonti di luce naturale di cui disponiamo e dove sono situate, cercando di orientare il posizionamento dei principali complementi di arredo in armonia con esse e con un occhio di riguardo alla praticità: disporre il mobile per il televisore vicino a una finestra, ad esempio, può essere una cattiva idee perchè la luce farà riflesso sul vetro del televisore.


Luigi Vasari Interior Design - Designer di interni - Castelfiorentino (FI)


Altrettanto importante è la scelta del tavolo: molto spesso abbiamo la presenza di una cucina a isola all'interno dell'open space, che può essere dotata anche di piano d'appoggio o piano di lavoro che, in numerosi casi, funziona anche come tavolo e che si può utilizzare come elemento divisore, alla stessa maniera del divano o di un tavolo classico svincolato dalla penisola dove si trova il piano cottura


Bisognerá, infine, studiare con attenzione anche la disposizione delle luci artificiali, valutando tipologia e design delle lampade, in modo che risultino perfettamente omogenee fra loro e in armonia con il resto dei complementi d'arredo.

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