Le tendenze odierne, relativamente all’ambiente cucina, riguardano soluzioni progettuali innovative e quasi per il 90% dei casi ideate con isola o penisola attrezzata, un must che sembra non possa più davvero mancare in una zona cottura di casa. Le soluzioni alternative sono rimaste leggermente accantonate perché considerate esteticamente meno contemporanee e a volte poco capienti.
In verità ogni disposizione di mobili e armadietti, se valutata e personalizzata in base ai gusti e alle necessità dei padroni di casa, danno vita a realizzazioni particolari e originali e che anche in varianti già conosciute possono davvero stupire.
Quando si ristruttura o ci appresta per la prima volta a dover arredare una stanza importantissima di una zona giorno, valutare una cucina lineare, con una disposizione elegante e trendy, benché semplice e per molti scontata è in realtà il primo approccio da cui partire. Tale posizione, in base anche alla metratura disponibile e alle problematiche che magari infissi o nicchie su altre pareti possono creare e limitare diverse dislocazioni, consentirà di arrivare ad un risultato finale che saprà sicuramente coniugare funzionalità e bellezza estetica.
Molteplici sono le combinazioni che una cucina in linea può assumere, così come qualsiasi stile e trend ben si presta ad una sistemazione di questo tipo.
Fondamentale non fermarsi alle apparenze o a modelli standard che in verità con qualche piccola sistemazione di design, colore e finitura, riusciranno a trasformarsi in una cucina sensazionale e di gran tendenza.
I vantaggi che derivano da una cucina lineare sono tanti e ognuno assolutamente valido per propendere verso la concretizzazione di un progetto per una zona cottura di questo tipo. Enumerarli tutti sarebbe davvero impossibile ma tra i principali possiamo sicuramente elencare:
Progettare una cucina lineare significa fare i conti con i metri a disposizione, soprattutto perché ogni funzione presente deve rientrare a livello dell’estensione totale della parete, senza possibilità di errori. Le dimensioni ideali non dovrebbero scendere al di sotto dei 3 m e 60 cm, considerando i moduli standard (30-45-60-90-120 cm) che definiscono la composizione finale. Ideazioni più piccole sono naturalmente accettate quando la lunghezza di un ambiente è contenuta e non è possibile valutare alternativa a L o a U.
Un’opzione leggermente diversa e che aiuta a recuperare centimetri preziosi è quella di valutare una cucina lineare di circa 4 m senza l’inserimento del frigorifero, che come abbiamo già visto in altra sede, è possibile collocare in porzioni alternative di living o di open space dove gli spazi sono contigui alla cucina stessa e collegati da proposte d’arredo contemporanee coordinate e ben assortite.
Ideazioni eccessivamente lunghe, attuabili quasi esclusivamente in loft con pareti di oltre 6 m che in un’abitazione comune non è fattibile trovare, sono comunque sconsigliate per la difficoltà di raggiungere in maniera ergonomica e pratica le differenti sedi e relative funzioni.
Per quanto riguarda materiali e colori adatti o commistioni di stili vincenti, non vi sono limitazioni in una cucina lineare, così come in effetti accade per tutte le altre. Se un tempo questi elementi erano decisi in base ad una “mono scelta”, oggi giorno le possibilità di fusioni tra soluzioni materiche completamente opposte, tinte differenti per mobili bassi e pensili e rifiniture decisamente contrastanti, hanno dato origine ad un’infinità di realizzazioni che riescono davvero a soddisfare qualsiasi tipo di richiesta.
Mobili e top in legno ben si sposano con ripiani in fenix bianchi opachi; viceversa arredi in corten grigio satinato trovano il loro perfetto connubio con mensole a giorno metalliche. Insomma, sedersi a tavolino e considerare tutte le chance a disposizione richiederà necessariamente un po' di tempo, ma che sarà essenziale per trovare il look tanto desiderato e personale che ciascuno si aspetta di vedere nella propria cucina in linea.
Importante, in una cucina lineare, è la dislocazione degli elettrodomestici che si devono trovare al punto giusto per facilitare le operazioni lavorative e quotidiane al suo interno e per rispettare i parametri di sicurezza previsti dalle normative vigenti. Anche in questo caso vi sono proposte differenti e che vanno valutate con i padroni di casa per capire anche quali siano le abitudini e necessità da soddisfare. Possiamo quindi consigliare per ordine di praticità questi validi schemi:
Queste sono tre tipiche situazioni che si possono visionare in molti showroom, ma che possono essere rimescolate in base allo stile scelto e a tanti elementi aggiuntivi che una cucina lineare attuale può annoverare tra i suoi optional.
Di solito in una cucina lineare uno dei problemi maggiori riguarda la luce. Disposta su una parete è quasi sempre certo che sfruttare quella naturale da una finestra laterale o da un velux aiuta al 50 % ad avere un’illuminazione adeguata poiché troppo lontana dal luogo di lavoro effettivo. Per sopperire a tale mancanza è decisiva la predisposizione di punti illuminanti ad hoc. I led sotto pensili vanno per la maggiore, così come quelli inseriti in cassettoni o mobili a parete (specialmente con ante trasparenti) che sia accendono nella fase di apertura e ricerca delle varie stoviglie.
Le applique sono contemplate se mensole a giorno o altezze lasciate libere ne permettono l’installazione. Molto utili quelle che richiamano nel design le tipiche lampade da tavolo con molle, allungabili e orientabili all’occorrenza.