I bagni lunghi e stretti sono frequenti nelle case, soprattutto in quelle di vecchia concezione, dove ai servizi igienici non si applicavano le logiche attuali. La pianta di questa tipologia di bagni ha uno sviluppo in lunghezza che li porta a somigliare ad un corridoio. Questo genere di layout nasconde diverse insidie ma, con una appropriata distribuzione interna dei diversi elementi si può ottimizzare al meglio lo spazio disponibile. Una ristrutturazione integrale è l’occasione per rinnovare completamente un bagno lungo e stretto, rendendolo funzionale e comodo.
Si possono studiare diverse soluzioni per la distribuzione in pianta di un bagno con uno sviluppo di questo genere, a seconda delle dimensioni e tenendo conto di vincoli strutturali come la posizione di porte e finestre, delle strutture portanti e delle colonne di scarico.
Attraverso una ristrutturazione di un bagno lungo e stretto si può ottenere un buon margine di miglioramento, in risposta alle esigenze contemporanee.
Quando si decide di ristrutturare un bagno lungo e stretto bisogna prendere con attenzione ogni decisione per sfruttare al meglio le potenzialità di questa tipologia di pianta, pianificare il posizionamento di ogni elemento pensando a come si possa avere una distribuzione dello spazio confortevole.
Lo sviluppo rettangolare particolarmente allungato, non è sempre uno svantaggio se si riesce a valorizzarlo. Per cominciare bisogna prendere in considerazione alcuni aspetti che riguardano la funzionalità solo dopo si potrà pensare al lato più estetico, ovvero alla scelta delle finiture e dei materiali.
Si può considerare ad esempio di cambiare la posizione dei sanitari, ma soltanto se attacchi e scarichi possono essere adattati senza complicare lo schema degli impianti.
Secondo le normative vigenti in materia di edilizia ed igiene, un bagno che ha accesso da un ambiente di soggiorno deve necessariamente avere un antibagno. Nel caso di bagni stretti e lunghi questo può essere realizzato con semplicità, creando una parete aggiuntiva e collegata da una porta che divida l’antibagno, dove inserire ad esempio il lavandino o la lavatrice, dal locale contenente i servizi igienici.
Per guadagnare spazio si può valutare la sostituzione di una porta a battente in favore di una scorrevole che permetterà un percorso più fluido.
Bisogna ricordare inoltre che la finestra in bagno non è obbligatoria, ma in sua assenza è necessario installare un impianto di ventilazione meccanica.
La posizione dei sanitari gioca un ruolo molto importante all’interno di un bagno lungo e stretto ed è determinante per ottenere un buon equilibrio. Per stabilire il migliore posizionamento di WC e bidet bisogna considerare la relazione con lo spazio e con gli altri elementi presenti, come lavandino, doccia o vasca.
Ad esempio sopra il bidet si può installare il radiatore
La larghezza del bagno è determinante nello stabilire il punto in cui installare i sanitari. Con una larghezza di almeno 180 cm è possibile considerare la soluzione in cui WC e bidet sono uno di fronte all’altro, perché rimarrebbe lo spazio sufficiente per il passaggio, ma sotto a questa misura ciò non è possibile.
Una delle soluzioni più adatte ad un bagno lungo e stretto è l’installazione dei sanitari sulla stessa parete, uno accanto all’altro. Questa distribuzione è molto pratica e si può realizzare anche nei bagni più stretti posizionando i diversi elementi su una delle pareti lunghe, sempre considerando lo spazio necessario per il passaggio.
Scegliere tra doccia e vasca è sempre un bel dilemma. Per individuare la soluzione più adatta al proprio bagno bisogna innanzitutto analizzare le proprie esigenze. Ad esempio, non avrebbe senso installare una vasca da utilizzare solo ed esclusivamente come doccia.
Oltre a questo bisogna considerare che la vasca ha bisogno di più spazio rispetto ad una doccia, almeno 70x170 cm, anche se ci sono versioni compatte con lunghezza di 120 o 140 cm che si possono installare in bagni piccoli. Le misure minime per una doccia sono invece 70x70 cm. In alcuni casi la scelta è quindi forzata.
In ogni caso, anche in un bagno stretto e lungo può non essere necessario dover rinunciare alla vasca da bagno se si individua la posizione più congeniale. Potrebbe occupare uno dei lati corti, andando così ad equilibrare visivamente le proporzioni dell'ambiente, oppure essere installata su un lato lungo se vi è la lunghezza sufficiente.
La doccia è da preferire alla vasca quando il bagno è molto stretto, ma non sempre. Se in precedenza era installata una vasca da bagno, questa può essere sostituita da un nuovo piatto doccia nella stessa posizione, risultando molto spaziosa e confortevole.
Installando un box doccia con pareti in cristallo trasparente, l’ingombro sembrerà ridotto a livello visivo ed il bagno sarà moderno ed elegante.
Se invece si sta ristrutturando completamente il bagno, una delle posizioni da considerare per la doccia, così come per la vasca, è la parte più in fondo della stanza sul lato corto, anche in presenza di finestre che dovranno essere impermeabili. La doccia passante invece è una soluzione scomoda per diversi aspetti, ma in alcuni casi non ci sono alternative.
Stabilire la posizione dei sanitari non è affatto semplice ed immediato, perché bisogna rispettare alcune regole che consentono di aver un bagno a norma. Per questo è sempre preferibile rivolgersi ad un professionista quando si deve progettare un nuovo bagno o eseguire una ristrutturazione.
Una delle principali norme da rispettare riguarda le distanze minime tra i diversi sanitari, così come tra di essi e le pareti, al fine di consentire un utilizzo confortevole e una normale pulizia tenendo conto dell’ingombro di ogni elemento.
Per i bagni più piccoli si può considerare l’installazione di sanitari compatti per riuscire ad avere uno spazio sufficiente per muoversi comodamente.
In ogni caso, le distanze tra i diversi elementi non possono essere stabilite in modo aleatorio, ma bisogna seguire le indicazioni contenute nella norma UNI 9182/2010.
Secondo questa normativa:
Oltre al rispetto di queste distanze, si consiglia una distanza minima di almeno 55 cm tra i sanitari ed una parete frontale o un altro sanitario installato di fronte.
La tipologia di lavandino da scegliere sarà orientata da diversi aspetti, come lo spazio a disposizione. Quando lo spazio è stretto non bisogna pensare soltanto a piccoli e comodi lavandini, ma si possono inserire mobili con lavabo integrato che seguono lo sviluppo in lunghezza permettendo un utilizzo confortevole.
In situazioni dove è necessario si possono scegliere lavabi compatti, con profondità ridotte ma solo se necessario perché non sono molto comodi.
La realizzazione di mobili su misura permette di sfruttare bene ogni centimetro per cui è sicuramente una soluzione da considerare quando si ristruttura un bagno lungo e stretto. Sarà possibile così inserire un lavandino da appoggio e avere molto spazio a disposizione per riporre i propri oggetti personali.
In un bagno piccolo posare piastrelle con effetti decorativi su superfici ampie può risultare pesante, mentre può avere un effetto gradevole per marcare alcune funzioni come potrebbe essere la zona doccia.
Funziona bene puntare verso soluzioni minimaliste e preferire delle piastrelle piuttosto neutre oppure altri rivestimenti come le resine o il microcemento che danno un effetto di continuità. Anche formati troppo piccoli tendono a dare una sensazione caotica per via delle tante fughe.
Molto importante anche la scelta dei colori e delle finiture che possono migliorare sensibilmente la qualità del bagno. Le tonalità chiare producono come effetto un’ampliamento dello spazio perché aumentano la sensazione di luminosità, ma se si ricorre ad un’illuminazione ottimale si possono scegliere tranquillamente anche tonalità più scure.
La continuità tra il rivestimento delle pareti e quello dei pavimenti è un trucco per non far percepire l’effetto corridoio che si potrebbe avere con tonalità molto contrastanti che finirebbero per sottolineare lo sviluppo in lunghezza.