Il bagno è uno degli ambienti più importanti di un immobile, il luogo dove vengono svolte azioni assolutamente fondamentali per il nostro benessere: spesso una sola stanza da bagno non è sufficiente e se abbiamo a disposizione la metratura necessaria, anche se in uno spazio privo di finestre, allora ricorrere alla progettazione di un bagno cieco può essere un'ottima idea.
Avere a disposizione un secondo o terzo bagno ci consente di vivere con maggior funzionalità la quotidianità nella nostra casa, una soluzione per sfruttare meglio il nostro immobile, purchè venga progettato rispettando le normative vigenti e i regolamenti comunali e nel caso sia senza finestre con una serie di caratteristiche necessarie a un ambiente umido privo di accessi verso l'esterno, che consenta un buon ricambio d'aria.
Non sempre è consentito realizzare un bagno cieco all'interno della propria abitazione: prima di iniziare progettazione ed eventuali lavori è necessario consultare il Regolamento Edilizio e il Regolamento d'Igiene del proprio Comune di residenza.
Generalmente, secondo regole generiche, un bagno cieco si può realizzare solo come ulteriore servizio igienico in alternativa a un bagno tradizionale dotato di finestre.
Non esiste nella norma di legge l'indicazione di una superficie minima per il bagno: l'importante è che questo contenga tutti i sanitari necessari allo svolgimento delle attività quotidiane; per le misure minime del bagno bisogna consultare il Regolamento Edilizio del proprio Comune di residenza.
Ci sono una serie di accorgimenti tecnici e di progettazione e arredo che sono fondamentali per realizzare correttamente un bagno cieco:
Il punto principale riguarda l'aerazione del locale: bisogna assolutamente predisporre un sistema di ventilazione e aspirazione che permetta il ricambio dell'aria all'interno della stanza (in modo da evitare lo stazionamento di cattivo odori o aria insalubre e da impedire la formazione di condensa e muffe), che si andrà a sostituire a quello che in circostanze tradizionali sarebbe il ruolo strutturale svolto dalla finestra.
Gli aspiratori possono essere di due tipi: elicoidali e centrifughi.
Nel primo caso l'aria fuoriesce attraverso un'apertura praticata nel muro; nel caso del tipo a centrifuga, invece, viene incanalata in una tubatura di esalazione che sfocia nel tetto.
I sistemi di aerazione, oltre a rinfrescare l'aria all'interno del nostro bagno cieco, ci permetteranno anche di mettere un freno alla fastidiosa formazione di muffe, rischio che si corre in particolare per stanze come quella da bagno, particolarmente umide.
Altro punto chiave della progettazione di un bagno cieco è l'illuminazione, che deve essere perfettamente studiata per permetterci di svolgere con semplicità e senza stress tutte le azioni quotidiane necessarie al nostro benessere pur in mancanza di una fonte di luce naturale.
Una soluzione particolarmente pratica e utilizzata è quella di utilizzare il vetro: dal vetrocemento agli inserti di lastre di vetro (opportunamente trattate e posizionate per evitare la condensa) nelle parti alte delle pareti in modo che la luce proveniente dall'esterno penetri nel bagno cieco.
Per quanto riguarda arredi e finiture, sarà bene scegliere materiali e tipologie di prodotti idrorepellenti, resistenti all'acqua e facili da pulire; la struttura dell'ambiente dovrebbe essere il più semplice e minimale possibile, in modo che non ci siano complementi d'arredo troppo ingombranti o ostacoli visivi di vario tipo che possano in qualche modo ridurre la visibilità o coprire le fonti di luce artificiale.
I colori dei rivestimenti, infine, dovrebbero essere scelti in modo da far risultare più luminoso l'ambiente, quindi cerchiamo di orientare la nostra scelta verso colori chiari o sul bianco, magari utilizzando materiali riflettenti come le piastrelle per le finiture, in modo che la luce venga amplificata e utilizzando tinteggiature traspiranti per le pareti.