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Cappa in cucina: 7 tipologie tra cui scegliere quella giusta

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Come scegliere il modello corretto di cappa


La cucina è sicuramente l’ambiente più vissuto e utilizzato rispetto agli altri presenti all’interno di un’abitazione. E’ un luogo conviviale e oltremodo accogliente, dove si trascorre la maggior parte del tempo con famiglia e amici e soprattutto dove gli chef di casa hanno la possibilità di preparare veloci pranzi settimanali e gustose e rilassanti cene nel weekend.

Il dilemma che affligge riguarda l’eliminazione dei profumi intensi di cibo che inevitabilmente si diffondono in cucina e a volte nelle stanze limitrofe, e quando ci si appresta ad acquistare l’arredo ci si interroga su quale sia il modello corretto di cappa da scegliere che possa soddisfare le nostre esigenze di aspirazione di fumi e odori.

La prima grande differenza a cui si deve prestare attenzione riguarda la classificazione di due tipi di cappa in commercio e che si diversificano in:

  • filtrante: viene scelta quando all’interno di un ambiente non è previsto o non è possibile accedere agevolmente con uno scarico che permetta l’espulsione di aria e vapori verso l’esterno. Questi vengono bonificati e depurati grazie ai carboni attivi presenti nei filtri anti grasso e reimmessi in cucina;


Come scegliere il modello corretto di cappa


  • aspirante: ottimale se si desidera che fumi e aria vengano espulsi completamente all'esterno poiché incanalati attraverso tubi di raccordo a un condotto che fuoriesce direttamente dall’ambiente. Valvole presenti nella cappa stessa, permettono l’espulsione dei vapori ma non l’immissione di aria fredda esterna. Scegliere la giusta potenza di aspirazione della cappa (metri cubi/ora) è fondamentale e solitamente viene calcolata in base alle dimensioni dell’ambiente cucina secondo la formula (larghezza x lunghezza x altezza) x 10. Con misure convenzionali è possibile stabilire che una cappa dalla portata di circa 400 metri cubi/ora potrà garantire il corretto ricambio di aria per una stanza di circa 380 - 420 m3.


Cappa in cucina: 7 tipologie tra cui scegliere


Esistono però 7 tipologie di cappa, disponibili per entrambe le metodologie di smaltimento di fumi e vapori, ma contraddistinte in base alla loro collocazione all'interno della cucina.

Consideriamole insieme nel dettaglio.



 Cappa a parete


Sempre in voga e dal design oltremodo originale, innovativo ed elegante, la cappa a parete è quella maggiormente scelta per la sua combinazione di estetica, praticità ed efficienza e per coloro che dispongono di una cucina in linea con zona fornelli disposta lungo un elemento murario. Deve avere larghezza uguale o superiore al piano cottura, mentre l’altezza è variabile e solitamente il condotto per l’aspirazione di vapori e fumi viene lasciato a vista.


Cappa a parete


Disponibile in moltissime forme, spessore e dotata di luci incorporate, la cappa a parete ha il gran pregio di caratterizzare la cucina e l’ambiente stesso in cui viene inserita, garantendo standard elevati in termini tecnologici e qualitativi.



Cappa a incasso


La cappa a incasso ha la peculiarità di essere inserita in vari supporti d’arredo, in particolare all’interno di pensili con il condotto per l’aspirazione nascosto dall’anta stessa del mobile. E’ una soluzione valida, dinamica ed efficiente e realizzata in materiali differenti. Il più usuale è l’acciaio inox che caratterizza anche i filtri completamente staccabili e lavabili in lavastoviglie senza pericolo di usura o deterioramento. L’estetica, in questo caso, non gioca un ruolo fondamentale in quanto la cappa non è visibile nella sua integrità se non nella parte bassa, che essendo molto sottile, è praticamente impercettibile. Ottimale l’illuminazione incorporata con faretti anche orientabili.


Cappa a incasso



Cappa sotto pensile o estraibile


Appartenenti alla tipologia delle cappe a incasso, quelle sotto pensile o estraibili, rappresentano discrezione e semplicità per chi non ama avere in cucina un elemento estraneo al pensile stesso o non ha la possibilità, a livello di spazi, di inserire un elemento esterno che in cucina non può davvero mancare secondo le normative vigenti.


Cappa sotto pensile


La cappa sotto pensile, disponibile anche nella variante con vetro anteriore estraibile e in varie larghezze, è un prodotto di immediata installazione, facile utilizzo e semplice manutenzione. Laddove si vuole mantenere un design lineare e pulito, relativo alla geometria della cucina, senza dover rinunciare a funzionalità e performance, questa tipologia sempre attuale di cappa può davvero offrire soluzioni interessanti nel suo impiego.

Variante della sopra descritta è la cappa estraibile a scorrimento che viene integrata sempre sotto il pensile ma con la peculiarità di fuoriuscire nella parte anteriore, come un cassetto, all’occorrenza.


Cappa estraibile



 Cappa sospesa o a soffitto


Stile e linee di tendenza contraddistinguono una cappa sospesa che oggigiorno viene scelta per l’assunzione di forme inusuali, che a volte ricordano delle lampade oltre ad avere requisiti ottimali in termini di prestazioni e comfort.



cappa sospesa nera



I modelli più recenti hanno ulteriormente migliorato la potenza di aspirazione e la velocità assicurando dei livelli di silenziosità tali che non dovrebbero mai superare di oltre 55 decibel la soglia di rumore alla massima potenza. Di facile pulizia sono prodotti pensati per essere visionabili in ogni loro parte, pertanto rifiniti in ogni dettaglio e cura.


Cappa sospesa


La cappa a soffitto, contrariamente al modello sospeso è collocata appunto sul soffitto ma integrata quasi completamente con esso (di solito è utilizzata in ribassamenti in cartongesso) tanto che il suo spessore non è assolutamente percettibile e si fonde in modo impeccabile con la superficie su cui è montata. La sua installazione prevede una struttura più robusta ed è posta a una distanza maggiore dal piano di cottura. Un vantaggio rispetto a quella sospesa è la completa libertà di movimento nella parte sottostante che non scende infatti in modo diretto sul piano cottura.


Cappa a soffitto



Cappa a scomparsa (downdraft)


Una cappa di ultima generazione, integrata nel piano di lavoro e solitamente inserita su isole o penisole a lato o frontalmente rispetto ai fornelli a induzione, è la cosiddetta downdraft o cappa a scomparsa. Questo sistema tecnologico ha la facoltà di rimanere celato fino al momento in cui dei rilevatori di fumo inclusi, si attivano e si spengono in modo autonomo intervenendo anche sulla velocità del funzionamento dell’aspirazione valutando la quantità di vapore presenti nell’ambiente.

Veri e propri prodotti di design, unici e tecnologicamente innovativi grazie ad un funzionamento perimetrale che garantisce la massima efficienza con consumi a livello energetico davvero contenuti.


Cappa a scomparsa

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