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Studio Ferretti

Sistemazione corte privata - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Sistemazione corte privata
Sistemazione corte privata a verde con realizzazione area pergolata per soggiorno all'aperto. L'intervento vede la nuova interpretazione della corte privata di una residenza, già oggetto della completa ristrutturazione sia interna che esterna.

Piccolo appartamento rinnovato a pescara - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Piccolo appartamento rinnovato a pescara
Una ristrutturazione completa di un piccolo appartamento residenziale nel cuore di pescara. L'appartamento, di dimensioni contenute, è circondato da un ampio terrazzo che abbraccia su due lati la zona di soggiorno, cuore della casa. Questo spazio è un unico ambiente sul quale gravità anche la zona d'ingresso; le differenti altezze degli spazi ne identificano la differenti funzioni. La parete corta, sul lato d'ingresso, è stata funzionalizzata con l’installazione di piccole mensole e utilizzata come svuotatasche, mentre quella lunga, grazie all'utilizzo della carta da parati e delle aperture a raso, si presenta solida e continua conferendo maggiore respiro all'ambiente. L'area dedicata alla cucina è stata ribassata, permettendo la lettura di un ambiente separato nonostante la contiguità degli spazi. La zona pranzo accede all'ampio terrazzo grazie ad una finestra scorrevole. In tal modo si è reso maggiormente permeabile l'esterno che, senza l'ingombro del serramento, invita (nelle belle giornate) all'utilizzo del terrazzo come spazio pranzo all'aperto. Un unico disimpegno ha il compito di fare da filtro. Su di esso si affacciano un’ampia camera da letto matrimoniale, il bagno e un piccolo studiolo che, all'occorrenza, può trasformarsi in camera grazie ad un comodo divano letto. L'impiantistica della casa è completata dalla centralizzazione delle avvolgibili e dalla climatizzazione, completamente canalizzata, al servizio di tutti i locali.

Ampliamento residenza lecce - Lecce (LE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ampliamento residenza lecce
"una giovane coppia in cerca di spazio... ..la famiglia cresce!" Il progetto parte dalla necessità di ampliare un edificio uni-famigliare esistente al fine di creare nuovi spazi per una giovane coppia la cui famiglia si sta allargando. L'attuale proprietà si sviluppa su di un solo livello ed è costituita da un fabbricato ad un solo piano fuori terra affacciato su un cortile privato e recintato. L'ampliamento proposto insiste su di un terreno in fase di acquisizione posto sul retro dell’edificio esistente e prevede la realizzazione di un nuovo volume, in parte a doppia altezza, con porzione di tetto terrazzata e chiostrina. Obiettivo fondamentale era quello di creare una seconda camera da letto e ampliare la zona giorno troppo congestionata tenendo presente l’impossibilità di aprire nuove finestrature sulle proprietà a confine. Particolare attenzione è stata posta al sistema dei “vuoti”, trattati come spazi intermedi semiaperti che ottimizzano le prestazioni differenziate in base alle stagioni. Tra questi la chiostrina che permette di dare aerazione agli spazi di servizio e illuminazione naturale alla zona giorno, diventando elemento centrale attorno al quale ruota il nuovo sistema distributivo.

Ristrutturazione rustico Completa ristrutturazione di fabbricato rustico in abitazione privata. Il fabbricato oggetto della ristrutturazione consta di due piani fuori terra ed è situato all'interno del tessuto abitativo di un piccolo centro della - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione rusticoCompleta ristrutturazione di fabbricato rustico in abitazione privata Il fabbricato oggetto della ristrutturazione consta di due piani fuori terra ed situato allinterno del tessuto abitativo di un piccolo centro della
Completa ristrutturazione di fabbricato rustico in abitazione privata. Il fabbricato oggetto della ristrutturazione consta di due piani fuori terra ed è situato all'interno del tessuto abitativo di un piccolo centro della pianura basso piemontese. La ristrutturazione coinvolge l'intero fabbricato interessando anche la copertura che sarà completamente sostituita mantenendo comunque l'attuale altezza di gronda. Completa ristrutturazione di fabbricato rustico in abitazione privata. Il fabbricato oggetto della ristrutturazione consta di due piani fuori terra ed è situato all'interno del tessuto abitativo di un piccolo centro della pianura basso piemontese. La ristrutturazione coinvolge l'intero fabbricato interessando anche la copertura che sarà completamente sostituita mantenendo comunque l'attuale altezza di gronda. Questa soluzione preserva la struttura della scala esistente e riduce notevolmente l'impatto sulle porzioni di muratura portante ma accogliendo comunque l'eventuale rifacimento di una porzione di solaio. Questa soluzione differisce dalla sol.2 in quanto elimina il bagno ad uso esclusivo della camera padronale disimpegnandolo direttamente sul vano scala. Questa soluzione differisce dalla precedente per la sola riduzione dei "tagli" sulla muratura portante, tale modifica è di cospicuo impatto sulla riduzione dei conto, purtroppo a scapito delle viste che a seguito di queste variazioni presentano meno continuità nella lettura degli ambienti. Questa soluzione è la più conservatrice, mantieni i caratteri originali e la tipologia spaziale di queste tipologie costruttive con microscopiche variazioni. Questa soluzione evidenzia la giusta strada, compromesso fra il ridotto impatto strutturale, vengono preservati solai, scala riducendo al minimo i tagli sulle murature portanti. Questa la soluzione ritenuta più congeniale alle esigenze della committenza, la zona di soggiorno è un'unico ambiente distaccato dall'area della cucina che può quindi a seconda delle esigenze "sfogare" in una area pranzo nell'ambiente adiacente. Gli arredi saranno posti ortogonalmente rispetto alle finestre in modo da rendere gli ambienti più permeabili alla luce favorendone l'illuminazione. Al piano superiore avremo due camere più quella padronale dotata di cabina armadio, tutte servite dal bagno affacciato sul vano scala. Questa ultima soluzione presenta una salto di quota rispetto all'arrivo della scala per accedere alla due zone notte, questo perchè approfonditi sopralluoghi hanno evidenziato la necessità di maggiorare i solai per motivi di ordine strutturale ed impiantistico. Gli scalini resi necessari sono stati opportunamente posizionati ad una distanza adeguata dallo "sbarco" della scala fornendo un'ottima soluzione sia funzionale che compositiva.

Appartamento privato - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Appartamento privato
Progettazione e arredamento nuovo appartamento in fabbricato residenziale esistente. L'incarico interessa la completa progettazione di un appartamento residenziale posto al secondo livello di un edificio di 3 piani fuori terra collocato in una zona semi-urbana. L'immobile nella sua interezza è ultimato ed abitato solo per primi due piani, mentre l'oggetto di intervento è ultimato per la sola parte strutturale; il progetto interesserà quindi l'architettonico, l'arredo e tutte le soluzioni di dettaglio dalla domotica alle soluzioni impiantistiche. L'edificio è in muratura portante. La prima planimetria presentata mostra la situazione attuale. Gli spazi della casa, pensati per soddisfare le attuali esigenze del committente single, cercano di declinarsi, grazie alle partiture utilizzate, per far fronte a potenziali bisogni futuri. L'unico muro portante interno all'alloggio divide in due parti l'impianto distributivo che vede un'ampia zona di soggiorno esposta a sud-ovest. Qui un luminoso ed arioso ambiente ospita la cucina con angolo pranzo e il salotto. Studio distributivo. Affacciata sul fronte a nord-est troviamo la zona notte con la camera da letto padronale, una seconda camera ospiti e un piccolo studio; questi ambienti sono separati dalla zona giorno grazie ad un susseguirsi di locali di servizio che si sviluppano come zona di filtro garantendo maggior intimità agli spazi privati della casa.

Ristrutturazione appartamento, nuova cucina - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione appartamento nuova cucina
Alcune disegni della cucina estratti dal progetto di ristrutturazione di un appartamento residenziale. L'appartamento residenziale di recente costruzione è stato completamente rinnovato per adattarsi alle esigenze e al gusto dei nuovi proprietari, partendo dalla completa sostituzione delle pavimentazioni fino ad arrivare all'arredamento di tutti gli spazi, alcuni dei quali completamente su disegno. Qui pubblicato il progetto della cucina.

Ristrutturazione fabbricato residenziale - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione fabbricato residenziale
Sopraelevazione e riqualificazione esterna ed interna di fabbricato residenziale indipendente. Il fabbricato è posto non molto distante dal centro di pescara, fa parte di un gruppo di residenze sviluppato intorno agli anni 40. L'edificio in oggetto e quelli adiacenti presentano quasi tutti un solo livello e distanze tra i fabbricati non più in linea con i nuovi regolamenti edilizi. Nel rispetto delle distanze è stato possibile sopraelevare una porzione del fabbricato, ricavando un'area soppalcata dalla quale si accederà ad un'ampio terrazzo. La zona giorno è un'unico spazioso ambiente per permettere alla luce di filtrare dall'ampia vetrata posta sull'unico affaccio disponibile, tre dei 4 prospetti sono posti a meno di 5 metri da altre costruzioni e il prospetto principale si affaccia su strada.

Ristrutturazione appartamento in bifamiliare - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione appartamento in bifamiliare
Appartamento completamente rinnovato a partire da una nuova distribuzione più funzionale alle esigenze della committenza. Il focus è stato ottimizzare le risorse partendo dall’obiettivo di realizzare un’ampia zona living e una cabina armadio a servizio della camera padronale. L'uso di tinte avvolgenti e la posa di un piacevole pavimento laminato hanno reso gli ambienti intimi e accoglienti.

Appartamento rinnovato via isonzo - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Appartamento rinnovato via isonzo
Soluzione di progetto con nuova distribuzione degli spazi di soggiorno per ottenere un ambiente luminoso e confortevole con una moderna cucina a vista studiata però per proteggere dall'osservatore l'area di lavoro che spesso può non essere in ordine. La ristrutturazione di questo appartamento a pescara prevede una nuova distribuzione degli spazi e il rifacimento completo dell'impiantistica.

Agenzia di gioco cigamatic - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Agenzia di gioco cigamatic
Agenzia di gioco "better" Il progetto, incentrato sulla realizzazione di un agenzia di gioco, si è articolato nella realizzazione di due differenti aree: una interamente dedica al mondo better, l'altra alle slot. In origine lo spazio commerciale accoglieva un bar, si è quindi proceduto alla totale riqualificazione degli spazi focalizzando l'attenzione sull'area scommesse, baricentro sul quale si affaccia l'ingresso principale della nuova attività commerciale. L'area better è stata caratterizzata dall'impiego di rivestimenti in legno accostati alle tonalità del verde in accordo al concept del brand, questo insieme ad un uso studiato della luce e delle ampie superfici bianche ha reso l'ambiente molto luminoso ed essenziale. I soffitti color antracite confinano visivamente gli ambienti e indirizzano lo sguardo sui monitor. Dietro una porta scorrevole trova poi spazio l'ampia sala da gioco caratterizzata dall'utilizzo di carte da parati dai toni scuri e da un'illuminazione soffusa che rende l'ambiente raccolto e assicurare ai giocatori la giusta privacy e il massimo del comfort.

Ridistribuzione appartamento - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ridistribuzione appartamento
La ristrutturazione di questo appartamento prevede una nuova interpretazione della zona living, ingresso, attigua zona soggiorno e cucina originarie accorpate creando un unico e luminoso ambiente suddiviso soltanto dagli arredi. La zona notte sarà invece soggetta a cospicue opere edili.

Ristrutturazione villino a roma - Roma (RM)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione villino a roma
Progetto di ristrutturazione e arredamento residenza privata in villino. La ristrutturazione ha interessato tutti gli ambienti interni che sono stati ripensati sia dal punto di vista distributivo che negli arredi, incentrandosi sulle esigenze dei nuovi proprietari, una giovane coppia con bambini. Le finiture sono state rinnovate scegliendo un parquet in rovere smoke che ha fortemente caratterizzato l’intervento, mentre per impreziosire alcune pareti sono state scelte resine e carte da parati. I toni ricorrenti sono quelli naturali delle terre: il marrone, il beige, e il verde in diverse declinazioni, che hanno permesso di personalizzare gli spazi mantenendo un gusto e uno stile unitari.
 una pannello di verde stabilizzato è stata realizzato per rivestire il volume della cabina armadio aggettante sulla zona di soggiorno, enfatizzandone la doppia altezza. I salti di quota sono sicuramente uno degli elementi che contraddistingue questa residenza, che già organizzata su tre piani, si articola su ulteriori livelli grazie a costanti variazioni di quota.
il piano terreno accoglie la zona giorno. Qui ingresso, sala da pranzo, soggiorno e cucina sono stati raccolti in unico ampio ambiente grazie alla demolizione di un setto. Già dalla porta di ingresso si apre così una grande prospettiva: questa permette una lettura unitaria dello spazio, seppur i diversi ambienti mantengono la specificità delle loro funzioni. In questa area gli arredi sono stati interamente realizzati su disegno. Il mobile del soggiorno in legno laminato opaco grazie a pannellature a libro e scorrevoli permette di alloggiare, e all’occorrenza nascondere, una postazione pc e il grande televisore, mentre la porzione in acciaio effetto corten contiene il camino a gas. Allo stesso piano il bagno e la camera della governante occupano lo spazio di servizio più decentrato che si completa al piano inferiore con la zona lavanderia. Il piano superiore è stato invece dedicato alla zona notte dove gli spazi sono stati ottimizzati per sistemare una numerosa famiglia e allo stesso tempo recuperare una stanza da adibire a studiolo. La camera dei bimbi è stata soppalcata per trovare spazio proprio a tutto. Grande attenzione è stata dedicata all'illuminazione degli interni al fine di garantire in ogni spazio la giusta quantità di luce: decisa e fredda per gli ambienti di servizio, calda e Soffusa per quelli più intimi. Differenti sorgenti luminose, per intensità e forme, sono state invece installate nella zona giorno per permettere di assecondare le diverse esigenze di un ambiente multifunzionale.

Progetto piscina privata - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Progetto piscina privata
Il giardino si trasforma per accogliere la piscina e alcuni locali accessori Il giardino retrostante l'abitazione si trasforma per accogliere la piscina e una vasca riscaldata ad idromassaggio; lo spazio di fondo ospita bassi fabbricati dedicati al relax con spogliatoi, sauna e docce. Il collegamento tra l' abitazione e la piscina avviene tramite una pergola che, oltre a dare continuità all'intervento, permette di creare una suggestiva cascata d'acqua e un riparo dal sole funzionale alla zona bbq e pranzo. Prima di raggiungere i locali di servizio si incontra poi un salotto all'aperto circondato dallo specchio d'acqua, luogo ideale per un momento conviviale in una serata estiva. La piscina diventa così anche una piacevole scenografia per allietare momenti speciali.

Recupero di un casale - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Recupero di un casale
Studio preliminare per il recupero di un casale, un rustico da rinnovare. C’è sempre un po’ di fascino in un vecchio fabbricato e sempre un po’ di emozione al momento dell’acquisto. Un frammento di storia e del passato diventa nostro e mette in moto la fantasia. Come rendere ancora più speciale la nostra abitazione? Da qui nascono alcuni studi preliminari per la sua ristrutturazione che centrando obiettivi precisi (quelli dei nostri giovani committenti), trasformano un’abitazione dalla suddivisione convenzionale. Il punto di partenza è un impianto tradizionale, tipico di vecchi edifici rustici ai margini dell’abitato, che presenta diverse problematiche: prima fra tutte l’assenza di un impianto distributivo: due grandi camere separate da una solida scala in pietra. La necessità è però quella di ricavare diversi ambienti, dalle dimensioni più modeste, che permettano una migliore fruizione degli spazi e di far fronte alle esigenze della quotidianità. Viene così ricavata una zona di servizio nella porzione rustica della casa, sottostante il fienile (che per il momento verrà adibito a terrazzo grazie alla realizzazione di due grandi aperture ad arco nel rispetto dell’antica tipologia edilizia), che ospiterà la lavanderia e la tavernetta. L’abitazione vera e propria vedrà poi ricavati sul retro, esposti a nord, i bagni, la cabina armadio e il disimpegno a ponte, piccolo espediente studiato per meglio articolare la distribuzione degli spazi. Sospeso sul primo pianerottolo del vano scala (grazie alle ampie dimensioni di quest’ultimo) viene a dare un contributo scenografico, rivisitando in chiave moderna il tipo tradizionale, e permettendo anche di non penalizzare l’affaccio principale sul meraviglioso giardino che verrà riservato a cucina, soggiorno "camerette" bimbi/ospiti e alla camera da letto padronale dotata anche di ampio terrazzo privato.

Bagno abitazione privata - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Bagno abitazione privata
Completa ridistribuzione interna per creare uno spazio luminoso e continuo. Una sala da bagno luminosa e continua, la vasca fulcro dell'intervento arreda in modo scenografico. I rivestimenti con toni contrastanti suddividono visivamente gli spazi delimitano le diverse zone.

Arredo soggiorno - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Arredo soggiorno
Soluzione di arredo per abitazione privata, area di soggiorno/pranzo.

Da ufficio a residenza - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Da ufficio a residenza
"caset'tina" conversione da ufficio ad appartamento residenziale. Completa riqualificazione interna. "il progetto nasce dalle mutate esigenze della committenza che hanno reso necessario il cambio di destinazione degli spazi prima adibiti ad ufficio. La trasformazione degli ambienti da ufficio ad abitazione ha cercato di comportare il minor numero di modifiche sulle partiture interne pur stravolgendone l'aspetto grazie all'impiego di nuovi rivestimenti. La demolizione della parete tra l'archivio e lo studio, così come parte di quella che delimitava l' ingresso ha permesso di ricavare un'ampia zona living pur nelle ridotte dimensioni dell'appartamento."

"il letto tondo!" - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto il letto tondo
"il letto tondo!" / camera da letto su disegno. Arredo su disegno, espressamente richiesto dalla committenza il letto tondo "fulcro" dell'intervento in oggetto.

Appartamento residenziale - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Appartamento residenziale
Ristrutturazione e arredo zona giorno appartamento residenziale. I disegni che seguono rappresentano una porzione di un progetto di ristrutturazione più ampio che vede coinvolte due distinte unità abitative che verranno fuse in un unico alloggio. L'intervento prevede la ridistribuzione e l'arredo di tutti gli ambienti.

Cambio destinazione - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Cambio destinazione
Ristrutturazione con cambio di destinazione d'uso. Il progetto si propone di ricavare da un ex laboratorio industriale un'unità abitativa, frazionando la proprietà attualmente su due piani (il seminterrato è stato, in base alle esigenze della committenza, reso accessibile dalla sola scala condominiale chiudendo il collegamento esistente). Sono state studiate diverse soluzioni in attesa di sviluppare più completamente quella finale. La disposizione degli arredi è da intendersi come indicativa dei soli ingombri.

Ristrutturazione appartamento - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione appartamento
Ristrutturazione con cambio di destinazione d'uso. Appartamento privato. Il progetto nasce dalle mutate esigenze della committenza che hanno reso necessario il cambio di destinazione degli spazi prima adibiti ad ufficio. La trasformazione degli ambienti da ufficio ad abitazione ha cercato di comportare il minor numero di modifiche sulle partiture interne pur stravolgendone l'aspetto grazie all'impiego di nuovi rivestimenti. La demolizione della parete tra l'archivio e lo studio, così come parte di quella che delimitava l' ingresso ha permesso di ricavare un'ampia zona living pur nelle ridotte dimensioni dell'appartamento.

Ristrutturazione fabbricato - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione fabbricato
Ristrutturazione residenza privata e realizzazione nuovo box auto.

Studio tatuaggi - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Studio tatuaggi
Ristrutturazione spazio commerciale per accogliere nuovo studio tattoo Il corpo è la messa in scena di se stesso, e si distingue attraverso un sistema complesso di segni estetizzanti: come i tatuaggi che coprono ed esaltano la nudità rendendola unica. Il tatuaggio è arte. I bozzetti, primi disegni che il tatuatore realizza, sono il centro della sua espressione artistica. La creazione realizzata verrà poi resa indelebile sulla pelle. La fase creativa di questo lavoro è dominante espressione dello stile che identifica ogni singolo tatuatore. Su questo pensiero si fonda l’organizzazione spaziale dello studio, che lo ha reso permeabile, portando in vetrina lo spazio dedicato ai bozzetti, dando così la possibilità a chi passeggia di vedere all'opera il "disegnatore". Entrando appare chiara l’articolazione degli spazi: a sinistra l'area dedicato al disegno che, già visibile dall’esterno, in prossimità dell'ingresso si modifica in altezza e diventa la reception per accogliere i clienti; a seguire una piccola area di attesa trova spazio lungo il corridoio che porta alla sala operazioni e ai locali di servizio. Lo studio presenta ampia vetrina su strada ma poche finestre interne: i setti divisori non sono quindi stati portati a soffitto e con l’inserimento di un'ampia vetrata (che divide l'area disegno dalla sala operazioni) si è riusciti a catturare, anche negli spazi retrostanti, quanta più luce possibile.

Agenzia viaggi, valenza - Pescara (PE)

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Progetto di ristrutturazione negozio per allestimento di agenzia viaggi. La ridistribuzione interna del locale ha permesso di ricavare due postazioni di lavoro tra loro separate per garantire maggiore privacy alla clientela. L'esigenza di non modificare i rivestimenti interni ha orientato la scelta degli arredi. Il legno di rovere è stato utilizzato per la realizzazione su misura sia degli espositori per cataloghi, che diventano protagonisti rivestendo quasi interamente le due pareti retrostanti le postazioni di lavoro, sia della grande porta scorrevole con ferramenta a vista, che come un vero e proprio setto, permette all'occorrenza di separare compiutamente i due ambienti di lavoro. Sempre in legno di rovere sono stati realizzati i cordoli delle due "sabbiere" che delimitano lo spazio espositivo delle vetrine lasciando un segno incisivo sul pavimento. Il tema della vacanza è ripreso nella centrale zona di attesa, dove su una grande stuoia circolare sono posizionati una poltrona sospesa e una grande pianta dal fascino esotico che già suggeriscono l'inizio del viaggio. Completano l'illuminazione ad incasso preesistente, le due lampade tolomeo mega di artemide.

Progetto uffici "genera" - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Progetto uffici genera
Uno spazio prima adibito ad un negozio viene trasformato in ufficio dedicato al settore immobiliare Il locale, che precedentemente ospitava una boutique di abbigliamento, affaccia tramite ampia vetrina, su di una strada dal rilevante flusso pedonale. Il progetto riqualifica questo spazio in previsione dell'insediamento di una nuova attività dedicata al settore immobiliare. La necessità, seppur considerate le modeste dimensioni dell'ambiente, era quella di ricavare: Due postazioni per operatori con scrivanie e poltroncine accoglienza clientela Due postazioni progettisti Box riunioni Zona attesa. L'intero intervento è stato ideato "low cost" lavorando materiali poveri cercando di dare forma ad un progetto concentrato nel privilegiare la "visione d'insieme" al singolo dettaglio. Ultimate così le poche lavorazioni edili, tutti gli arredi verranno realizzati a partire dalla lavorazione di lastre di "osb" che verranno successivamente verniciate e trattate seguendo un abaco di colori naturali in accordo con l'immagine coordinata dell'immobiliare. Per trovare spazio a tutte le funzioni richieste l'ambiente non prevede suddivisioni, le postazioni di lavoro trovano spazio in un open space dove per dare un senso di riservatezza e raccoglimento le postazioni dedicate all'accoglienza sono state poste su due differenti livelli rispetto al piano di calpestio, visivamente tali spazi saranno letti come due isole separate dall'insieme. Infine la postazioni progettisti che non necessitano di ampi spazi saranno poste sulla parete di sinistra e sovrastate da verde stabilizzato mentre il box riunioni ribassato e vetrato troverà spazio al termine del lungo locale aiutando anche ad accorciare visivamente la percezione che si ha dello spazio all'ingresso.

Uffici agenzia genera-re - Pescara (PE)

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Le prime foto degli uffici "genera" appena riconsegnati alla proprieta'. A questo link sono pubblicati disegni e rendering di progetto di una della ultime revisioni prima dell'inizio del cantiere.

Stabilimento balneare ippocampo - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Stabilimento balneare ippocampo
Completa riqualificazione e ammodernamento lido balneare "aurora", oggi "ippobeach" pescara. Il lido aurora venne realizzato nel 1971, rinnovato in parte nel 1993 e successivamente nel 1999. Nell'anno 2014 la proprietà dello stabilimento viene trasferita, la nuova direzione del lido decide di rinnovare completamente la struttura con un’ importante opera di riqualificazione che coinvolge, oltre ai volumi del fabbricato principale, percorsi, aree gioco, spazio di ristoro, la spiaggia e l'intera zona a verde. Vengono così ripensati tutti gli spazi e le loro interazioni. Lo stabilimento balneare rinnova nome e carattere, offrendo servizi inediti. Si amplia in questo modo l'offerta di intrattenimento e vengono predisposte differenti aree di ristorazione suddivise per tipologia: area colazione/aperitivo su pavimentazione, area aperitivo su arenile con un carattere più suggestivo ed informale, area giochi bimbi ed area sportivo/ricreativa con annessi locali ad uso servizi, il tutto circondato da un verde scelto per offrire il massimo comfort. "ippocampo playa segunda", questo è il nuovo nome dell'attività, si compone di due volumi: a nord il corpo di servizio ospita bagni, docce e locali ad esclusivo uso del personale, a sud il volume principale che accoglie le cucine e tutti gli spazi di lavoro, mentre “en plein air”, a volte solo ombreggiate ed in alcuni casi coperte da pergolati, trovano spazio le zone di interazione aperte al pubblico. Il primo obiettivo di progetto era quello di eliminare la frammentazione di questi volumi e, nel ricucirli, dare una nuova veste allo stabilimento. Giocare sul termine “veste” ha come obbiettivo quello di fornire una chiave di lettura di quanto realizzato: il vestito o ancora meglio, la nuova pelle, che andrà a ricoprire i volumi, sarà una quinta scenica per mantenere la memoria dell'esistente ma al contempo, fornire una nuova “visione d'insieme”. La suggestione? Esattamente quella di aver creato un nuovo complesso ma con un minimo investimento. Si potrebbe parlare di una vera e propria scenografia allo scopo di conferire monumentalità e allo stesso tempo migliorare il comfort termico garantendo una naturale ombreggiatura. Da non trascurare è proprio il valore aggiunto che può dare un intervento sull'involucro dell'edificio tale da consentire di rinnovarne completamente l'immagine. Possiamo parlare di una valorizzazione del patrimonio esistente che è molto di più di un restauro conservativo: la pelle dell'edificio è l'elemento principale sul quale si agisce con un progetto di questo tipo; è il filtro tra interno ed esterno. Inoltre più la pelle è performante, meno si deve lavorare sulle prestazioni degli impianti all'interno degli edifici. Il rivestimento esterno, oltre all’effetto decorativo ha infatti una funzione protettiva della struttura da pioggia, grandine, neve e dai raggi uv. La scelta del legno è stata determinata anche dalle ottime qualità meccanico-fisiche che portano questo materiale ad essere adatto come elemento costruttivo durevole, naturale, tradizionale ed universale. Il legno essendo un materiale naturale è soggetto al processo d’invecchiamento. E proprio per questo è stata importante anche la scelta del suo trattamento, soprattutto in funzione del fatto che il legno di abete, che verrà impiegato per contenere quanto più possibile i costi di intervento, non ha le caratteristiche di un legno particolarmente resistente (come potrebbe essere il larice) e pertanto và protetto con prodotti specifici. Definita l’essenza, si è poi deciso di impiegare listelli in legno lamellare: questi presentano infatti caratteristiche di omogeneità ed uniformità di resistenza superiore alla corrispondente essenza legnosa, nonché un migliore sfruttamento della materia prima con minore scarto di materiale, che diventa sempre più raro e costoso sul mercato mondiale. Diviene quindi una scelta naturale per una edilizia sostenibile. In effetti la decisione di impiegare questo materiale è scaturita in primo luogo dal desiderio di instaurare un rapporto armonico tra l’edificio e il contesto in cui è inserito: “un edificio dovrebbe apparire come se sorgesse spontaneamente dal terreno dove è situato …”. Il principio wrightiano è stato esteso anche ai complementi di arredo che saranno parte integrante ed organica dell’edificio, realizzati su disegno con materiale di recupero. Ci troviamo infatti a ridosso della pineta dannunziana una riserva naturale che si trova nella zona meridionale della città di pescara. L'attuale area della riserva occupa una porzione del vasto territorio che nei secoli è stato coperto da un'ininterrotta serie di pinete e dalla macchia mediterranea che si estendevano per la parte litoranea di tutto l'attuale territorio della città. Del resto, prima del xix secolo, tutto il litorale adriatico limitrofo era ricoperto da pinete e macchia mediterranea e così dal sud, dall’attuale comune di francavilla al mare (ch) fino a nord, nella zona meridionale delle marche. L’urbanizzazione di queste aree ha interrotto la continuità di questa macchia e delle pinete. Nell'intento di proteggere l’ultima grande pineta nel territorio pescarese, la regione abruzzo, con l.r. 96/00 e l.r. 19/01 ha istituito l’attuale riserva naturale che si estende per una superficie di 53 ettari circa, di cui solo 35 restano dell’antica selva. Prima di definire il masterplan si sono susseguiti molteplici impianti distributivi che di volta in volta sono stati stralciati per sottostare ai numerosi vincoli di piano (pan) a cui l'area è soggetta e per ottenere il miglior compromesso fra aspetto e funzione. In questi cambiamenti la zona ludico/sportiva e dei servizi è stata raccolta, così che la clientela possa fruire di docce e servizi senza interferire con le aree di ristorazione. Questo ha inoltre permesso di preservare il più possibile le stesse da un fastidioso inquinamento acustico e luminoso. Intervenire riqualificando la struttura esistente, muovendosi in una area interessata da importanti vincoli, di piano che ne limitavano in misura consistente le soluzioni percorribili, è stato il primo grande ostacolo. Ma questo affiancato dalla necessità di contenere al massimo i costi, si è trasformato in uno stimolo continuo che ha permesso di raggiungere gli obbiettivi inizialmente stabiliti con la committenza.

Training center - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Training center
Progetto preliminare per realizzazione training center. Lo sviluppo di questa soluzione architettonica nasce dalla suggestione dei "fortress". Il progetto preliminare è stato sviluppato per conto di proger spa.

Ufficio postale tergu - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ufficio postale tergu
Concorso d’idee per la riqualificazione architettonico-urbanistica - tergu (ss) "concorso d'idee per la riqualificazione architettonico-urbanistica dell’area prospiciente la rotatoria tra viale dei benedettini e via italia" “brownfields are abandoned or underused industrial and commercial facilities available for re-use.” “le “brownfield” sono territori abbandonati o strutture industriali e commerciali non utilizzate, disponibili per il riutilizzo.” Il panorama dell’architettura, della pianificazione territoriale e dell’urbanistica, volgono sempre più il proprio sguardo verso il recupero piuttosto che verso lo sviluppo di aree ad oggi “incontaminate”. Vengono generalmente definite “brownfield” quelle aree, sovente situate ai margini della città, che originariamente erano produttive e dunque affondavano il loro valore nel potenziale economico. Dopo lo “sfruttamento” e la produttività, segue la fase dell’abbandono e queste aree diventano “vuoti” cinti da muri insormontabili che negano segmenti di città alla città stessa. Non appena all’interno di una porzione di territorio smette di circolare la linfa vitale, ovvero le persone, quel frangente declina in maniera irrefrenabile ed inesorabile. Tale degrado porta con sé implicazioni anche a scala economica e sociale che vanno a ripercuotersi non solo sulle zone immediatamente limitrofe all’area degradata, ma si espandono quanto più viene loro permesso dai fattori stessi che la alimentano. Il compito, oggi, dell’architettura e della pianificazione è individuare le potenzialità dei questi vuoti e abbattere i recinti che li circondano. Allargando il campo visivo possiamo affermare che ogni porzione di città, con un potenziale di fruibilità pubblica, che venga negata, può essere definita “brownfield”. Il caso di tergu ne è un esempio. Non un fuori scala, non una vecchia fabbrica, non un ex comparto produttivo, non un mostro di cemento, bensì un’area posta ad un incrocio di strade che diventa limite, diventa percorso obbligato. Una porzione di territorio non percorribile e dunque vuota. La grande vittoria è proprio quella di abbattere più possibile i recinti, più o meno grandi, ma costantemente ed inevitabilmente presenti in ogni luogo antropizzato. L’insediamento di due funzioni pubbliche in uno spazio di scala ridotta diventa dunque l’occasione per trasformare il limite in membrana osmotica e per creare uno spazio pubblico di qualità che vada a rivitalizzare il vuoto ma allo stesso tempo porti il suo eco molto più lontano, aumentando il carico di traffico ciclo-pedonale sulle direttrici che convergono sull’area. La grande sfida, che supera quella di far mutare la natura di un limite in perimetro permeabile che permetta ai flussi l’attraversamento, è quella di creare uno spazio. Lo spazio non deve essere inteso come una entità percepita attraverso i suoi limiti ma, al contrario, deve essere esperienza sensoriale, immagine che rimane impressa attraverso la fruizione dello stesso. Uno spazio è qualsiasi luogo, chiuso od aperto, che regala a chi lo percorre, a chi lo fruisce, a chi lo vive, un’esperienza di benessere che abbraccia i cinque sensi e li culla attraverso il tempo che viene speso in quel determinato frangente. Altro elemento importante è, dunque, il tempo, che scandisce l’utilizzo e la vita di uno spazio. Sostare, attraversare, fermare, percorrere, sono tutti verbi 1 che hanno forte relazione con il tempo e dunque con lo spazio in cui si utilizzano questi verbi. La vitalità dello spazio è ciò che determina il suo successo o il suo fallimento. L’obiettivo è quello di creare un successo. La piazza deve essere centro nevralgico dell’abitato, un punto di riferimento e soprattutto un luogo pronto ad accogliere e guidare i flussi di persone. Vista anche la vocazione turistica del comune di tergu, la creazione di uno spazio contemporaneo e assolutamente “internazionale”, ma plasmato con i materiali e le risorse del luogo, può essere l’occasione di offrire al visitatore un ambito nel quale si senta accolto e allo stesso tempo facente parte della comunità nella quale si trova in quell’istante. “s’io fossi pittore, ritrarrei coi miei colori più belli i suoi rustici idilli: le tosature, le feste, i balli antichi, i riti nuziali, i conviti; trasfonderei sulla tela l’ineffabile malinconia dei suoi tramonti, la desolata nudità delle sue giogaie, il vuoto sconfinato delle sue distese, il sorriso incantato dei suoi cieli e delle sue fanciulle.” pietro casu, “ghermita al core” La bellezza della terra sarda sta anche nel saper alternare senza una apparente logica, scorci rudi e alle volte aspri a momenti più lineari e geometrici che testimoniano l’antropizzazione e la conseguente cura del territorio. La visione è quella di un territorio nel quale, alle volte, il tempo sembra essersi fermato, come se la tradizione vernacolare avesse avuto la meglio sulla frenetica realtà d’oggi. Un monito e un valore da conservare. Una suggestione che rimanda alle massaie sedute ad osservare la realtà, in un pomeriggio d’estate, fuori dalla porta di casa. Immagini di altri tempi, che stridono con la frenetica vita di oggi. Questo stridere è dovuto, forse, anche all’assenza di luoghi adatti alla socialità. Un tempo un marciapiede poteva somigliare ad una piazza. Ora serve un concetto diverso, serve un luogo dove sentirsi “protetti” e al riparo dallo stress. Queste riflessioni portano alla creazione, all’interno della piazza, di spazi di socializzazione di qualità. Le sedute e le chaise longue in legno non diventano solo strumenti di sosta fini a se stessi, ma veri e propri “salotti urbani” nei quali si può vivere lo spazio della piazza nella sua accezione più legata alla socialità, all’incontro. La differenza di materiali e forme delle aree dedicate alla sosta permette anche la scelta del tempo da dedicare all’attività sociale. Più confortevoli e invitanti a soste lunghe le chaise longue, più adatte ad una sosta di breve durata le sedute. Queste ultime hanno anche il compito di sottolineare come le funzioni che insistono sull’area siano anch’esse pubbliche e dunque fruibili in egual modo rispetto alla piazza. Tale continuità tra spazio esterno e spazio interno si evince dalla presenza nelle sale d’attesa dell’ufficio postale e dell’ambulatorio, di sedute della stessa natura di quelle che compongono la piazza. Lo spazio pubblico “sfonda” anche il confine dell’ edificio e diventa elemento di legame con quelli che, solitamente, sono intesi come edifici ben delimitati e “rinchiusi” su se stessi. La piazza si smaterializza e, nonostante una tangibile continuità, diventa, concettualmente un sistema di piazze che tende ad una infinita quantità di combinazioni possibili. Lo spazio di relazione si trasforma il linfa vitale per il progetto e ne amplifica le possibilità, ne sottolinea l’importanza. L’attivazione di processi di flussi di persone rivitalizza l’area e ne garantisce il presidio continuo. La sostenibilità di questo progetto è, dunque, prima di tutto sociale. “le parole disposte diversamente fanno un senso diverso, e i sensi diversamente disposti fanno effetti diversi.” (blaise pascal) Il progetto di architettura non deve essere solo la ricerca del bello e della funzionalità. In particolare quando si parla di spazio pubblico, deve ricercarsi un valore aggiunto che renda il fruitore partecipe di quel luogo. Mantenendo ferma questa convinzione, ed esplorando la concezione di spazio di cui sopra, mescolata alle suggestioni regalate dalla terra sarda, risulta facile capire come si sia giunti ad un progetto di “piazza sensoriale”. Ogni elemento del progetto deve dialogare con uno o più sensi, regalando in questo modo una vera e propria esperienza sensoriale a chi vive questo nuovo spazio a disposizione della città.

Riqualificazione urbana - Pescara (PE)

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Concorso di progettazione, riqualificazione urbana aree centrali del comune di langhirano. Il concorso ha lo scopo di raccogliere proposte progettuali per il sistema delle aree pubbliche e private del "distretto del prosciutto" di langhirano, nel comparto ricompreso tra le vie martiri della libertà, micheli, cesare battisti e fabio bocchialini, al cui interno si trovano: Il campo sportivo ed i suoi annessi; L'area del consorzio agrario; Il museo del prosciutto ed i suoi spazi annessi; Il sistema delle strade e degli spazi aperti di relazione.

Casa terza età - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Casa terza et
4° concorso internazionale per interior designer "progetto ostello di riposo" "...far parte di una struttura per anziani si perde il contatto con la realtà esterna in cui si è sempre vissuti, nonché la propria libertà di azione. Da qui l’idea di gestire gli spazi favorendo questa dimensione; molto spesso non si può uscire all’aria aperta, non solo per difficoltà motorie, ma anche banalmente per le brutte condizioni climatiche, e allora perché non vivere la casa di riposo come una città? Con le sue strade, i negozi, la piazza, il ristorante, la chiesa, invece di sentirsi imprigionati al suo interno? Ecco svilupparsi la suggestione: organizzare lo spazio come avviene in un vero e proprio centro abitato. Il corridoio è stato pertanto modellato come una strada che definisce piccole aree di sosta (spazi più intimi che favoriscono la privacy e la comunicazione poiché privi di quel brusio che connota i grandi saloni, nonché la sensazione di sentirsi come a casa) e permette il collegamento dei vari ambienti, che sagomati come nella realtà, offrono uno skyline ricco di suggestioni. Lavorando su queste tematiche è scaturita l’idea di offrire quei servizi indispensabili, vendendoli però come “opportunità”. E allora la sala da pranzo diventa il piacere di recarsi al ristorante, il locale pluriuso il lusso di potersi ancora permettere il parrucchiere, e perché no, la biblioteca, la chiesa, passeggiando per la strada interna sulla quale si affacciano vetrine e..."

Parco urbano - Pescara (PE)

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Parco urbano Concorso di progettazione, parco urbano di piazza d'armi a l'aquila. "...l’amministrazione comunale della città dell’aquila ha inteso ricorrere a un concorso di progettazione per la riqualificazione urbana dell’area denominata “piazza d’armi”, riconoscendo alla procedura concorsuale modello esemplificativo di procedure virtuose per l’affidamento di incarichi professionali come stabilito dal d.lgs n. 163/2006 e ritenendo l’evento del concorso un’ importante occasione per l’affermazione di valori culturali ed etici legati alla promozione dell’architettura italiana quale garanzia della qualità della ricostruzione di una città così duramente colpita dagli eventi sismici dell’aprile 2009..." Il progetto nasce da considerazioni di ordine generale quali: la volontà di dare a tutta l’area un carattere di unitarietà, seppure con varie articolazioni delle quote del terreno e con la costruzione di variegati paesaggi, provare a sistemare l’intera area con la maggiore quantità possibile di verde, rendere gli edifici complementari ed integrati alle sistemazioni a verde. Il terreno, partendo da via ugo piccinini, si divide in cinque ‘faglie’, cinque lingue di terreno che si innalzano leggermente, variamente interagendo con gli edifici di progetto; i passi delle ‘faglie’ sono suggeriti dalla rigida organizzazione della adiacente caserma. Al di sotto del piano del comparto a vi è il parcheggio interrato; il tetto dello stesso, sistemato a verde, è già parco. Nel comparto b prende forma il parco urbano, organizzato in due parti tra loro complementari, per animare il paesaggio e non renderlo mai banale: una parte, quella divisa in ‘faglie’, più urbana e più disegnata e l’altra, nel cuore dell’isolato, dalle sembianze più naturali e fitta di alberi: il bosco. In questa zona del parco si è pensato di far riaffiorare il fosso di san giuliano, formalizzandosi in una teoria di vasche d’acqua a sfioro. Il teatro, che si interseca con una delle ‘faglie’ del progetto diventandone testata, è pensato come un ampio contenitore, quasi una scatola, che contiene vari ‘oggetti’, dotati di una propria autonomia formale e funzionale. Nel nord dell’area si prevede la demolizione del complesso conventuale, prevista per conformare i nuovi edifici in maniera funzionale al progetto: gli edifici del complesso fanno da testata ad una delle ‘faglie’, che ne costituisce anche la copertura verde. Tutti gli edifici hanno una immagine esterna il più possibile unitaria, determinata dall’uso degli stessi materiali, d’altra parte la combinazione variegata di tali materiali e delle forme degli elementi costitutivi permette di dare ad ogni edificio la propria specificità. Gli edifici, essendo prevalentemente rivestiti con i profilati di vetro, sono pensati come grandi corpi illuminanti degli spazi del parco che a loro si riferiscono. Le due opere d’arte a memoria delle vittime del sisma del 6 aprile 2009, sono state pensate profondamente diverse tra di loro: una è ‘estensiva’, vi sono 309 (il numero delle vittime del sisma) steli cilindriche con altezze variabili, riunite in tre cerchi di ampio raggio e non concentrici e distribuite in maniera casuale; l’altra invece è costituita da un monolite squadrato di pietra, variamente rotto e ricostruito mediante tiranti e piastre di acciaio corten, in questo caso la memoria riporta alla non tanto lontana zona rossa del centro storico della città.

Ingresso enoteca - Pescara (PE)

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Ingresso enoteca Progetto enoteca. "...l’intento che ci proponevamo era quello di proporre una costruzione in accordo con i caratteri specifici della tradizione italiana ma che allo stesso tempo vantasse un respiro internazionale, per non prescindere dal contesto in cui si andava ad operare. Mantenendo il motivo proprio della facciata e le modanature esistenti sullo sfondato d’ingresso (ne viene variata solo la tinta per definire la nuova spazialità), si è creata un ulteriore cornice aggettante che andando ad abbracciare entrambi gli ingressi desse maggiore unità alla composizione. Al suo interno mattoni intonacati e trattati con smalto color crema contribuiscono a sottolineare l’intervento che viene così a distaccarsi chiaramente dall’esistente. Vista la già forte caratterizzazione di questo scorcio, si è preferito non rimarcarlo con il motivo ad arco sopra le vetrate d’ingresso che non essendo in linea con l’edificio avrebbe creato una spiacevole artefatto. Inoltre tale soluzione non avrebbe permesso l’attuale scelta di abbracciare gli ingressi creando una suggestione di continuità, finendo per prediligere un passaggio all’altro facendo perdere “equilibrio” all’opera. Per quanto alla copertura questa è stata realizzata come da iniziale vs intuizione in travi di acciaio e vetro su pianta quadrata, e forata in corrispondenza della fioriera per permettere l’irrigazione naturale della stessa in caso di pioggia e lo sviluppo della vegetazione rampicante (logicamente le essenze da inserire dovranno essere scelte in funzione della rigidità del clima) così da favorire il dialogo tra natura e architettura. Per ovviare all’utilizzo dei tiranti che sarebbero andati ad interferire con quanto avviene ai piani superiori dell’edificio, questa sarà ancorata alle pareti perimetrali dello stesso e poggerà su un portale d’angolo inserito all’interno della fioriera che diverrà anche “insegna” del locale; fusione questa che accrescerà la forza progettuale dell’intervento..."

Ristrutturazione appartamento in bifamiliare Appartamento completamente rinnovato a partire da una nuova distribuzione più funzionale alle esigenze della committenza. Il focus è stato ottimizzare le risorse partendo dall’obiettivo di realizzare un’ampia - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione appartamento in bifamiliareAppartamento completamente rinnovato a partire da una nuova distribuzione pi funzionale alle esigenze della committenza Il focus stato ottimizzare le risorse partendo dallobiettivo di realizzare unampia
Appartamento completamente rinnovato a partire da una nuova distribuzione più funzionale alle esigenze della committenza. Il focus è stato ottimizzare le risorse partendo dall’obiettivo di realizzare un’ampia zona living e una cabina armadio a servizio della camera padronale. L'uso di tinte avvolgenti e la posa di un piacevole pavimento laminato hanno reso gli ambienti intimi e accoglienti.

Appartamento rinnovato via isonzo - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Appartamento rinnovato via isonzo
Soluzione di progetto con nuova distribuzione degli spazi di soggiorno per ottenere un ambiente luminoso e confortevole con una moderna cucina a vista studiata però per proteggere dall'osservatore l'area di lavoro che spesso può non essere in ordine. La ristrutturazione di questo appartamento a pescara prevede una nuova distribuzione degli spazi e il rifacimento completo dell'impiantistica.

Piccolo appartamento rinnovato a pescara - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Piccolo appartamento rinnovato a pescara
Una ristrutturazione completa di un piccolo appartamento residenziale nel cuore di pescara. L'appartamento, di dimensioni contenute, è circondato da un ampio terrazzo che abbraccia su due lati la zona di soggiorno, cuore della casa. Questo spazio è un unico ambiente sul quale gravità anche la zona d'ingresso; le differenti altezze degli spazi ne identificano la differenti funzioni. La parete corta, sul lato d'ingresso, è stata funzionalizzata con l’installazione di piccole mensole e utilizzata come svuotatasche, mentre quella lunga, grazie all'utilizzo della carta da parati e delle aperture a raso, si presenta solida e continua conferendo maggiore respiro all'ambiente. L'area dedicata alla cucina è stata ribassata, permettendo la lettura di un ambiente separato nonostante la contiguità degli spazi. La zona pranzo accede all'ampio terrazzo grazie ad una finestra scorrevole. In tal modo si è reso maggiormente permeabile l'esterno che, senza l'ingombro del serramento, invita (nelle belle giornate) all'utilizzo del terrazzo come spazio pranzo all'aperto. Un unico disimpegno ha il compito di fare da filtro. Su di esso si affacciano un’ampia camera da letto matrimoniale, il bagno e un piccolo studiolo che, all'occorrenza, può trasformarsi in camera grazie ad un comodo divano letto. L'impiantistica della casa è completata dalla centralizzazione delle avvolgibili e dalla climatizzazione, completamente canalizzata, al servizio di tutti i locali.

Ampliamento appartamento privato - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ampliamento appartamento privato
Il progetto prevede l’ampliamento di appartamento già ristrutturato nell’anno 2013 per annessione di unità adiacente acquisita nell’anno 2016. La necessità primaria era quella di mantenere invariati gli spazi già ristrutturati, andando a rifunzionalizzare gli ambienti della nuova unità da annettere, che sono stati collegati attraverso la demolizione totale della parete interna di confine con realizzazione di un'ampia zona di soggiorno nel cuore dell’abitazione. Gli arredi della camera da letto esistente e la cabina armadio su misura sono stati completamente recuperati e ricollocati nella nuova porzione ristrutturata. Piccole modifiche alla distribuzione interna hanno poi permesso di ricavare un secondo bagno, una zona di lavanderia con ripostiglio destinato a scarpiera a tutta altezza, e una zona studio/camera ospiti con ingresso indipendente da secondo vano scala.

Ridistribuzione appartamento - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ridistribuzione appartamento
La ristrutturazione di questo appartamento prevede una nuova interpretazione della zona living, ingresso, attigua zona soggiorno e cucina originarie accorpate creando un unico e luminoso ambiente suddiviso soltanto dagli arredi. La zona notte sarà invece soggetta a cospicue opere edili.

Ristrutturazione appartamento, nuova cucina - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ristrutturazione appartamento nuova cucina
L'appartamento residenziale di recente costruzione è stato completamente rinnovato per adattarsi alle esigenze e al gusto dei nuovi proprietari, partendo dalla completa sostituzione delle pavimentazioni fino ad arrivare all'arredamento di tutti gli spazi, alcuni dei quali completamente su disegno. Qui pubblicato il progetto della cucina.

Progetto di ristrutturazione negozio per allestimento di agenzia viaggi. - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Progetto di ristrutturazione negozio per allestimento di agenzia viaggi
La ridistribuzione interna del locale ha permesso di ricavare due postazioni di lavoro tra loro separate per garantire maggiore privacy alla clientela. L'esigenza di non modificare i rivestimenti interni ha orientato la scelta degli arredi. Il legno di rovere è stato utilizzato per la realizzazione su misura sia degli espositori per cataloghi, che diventano protagonisti rivestendo quasi interamente le due pareti retrostanti le postazioni di lavoro, sia della grande porta scorrevole con ferramenta a vista, che come un vero e proprio setto, permette all'occorrenza di separare compiutamente i due ambienti di lavoro. Sempre in legno di rovere sono stati realizzati i cordoli delle due "sabbiere" che delimitano lo spazio espositivo delle vetrine lasciando un segno incisivo sul pavimento. Il tema della vacanza è ripreso nella centrale zona di attesa, dove su una grande stuoia circolare sono posizionati una poltrona sospesa e una grande pianta dal fascino esotico che già suggeriscono l'inizio del viaggio. Completano l'illuminazione ad incasso preesistente, le due lampade tolomeo mega di artemide.

Progetto uffici "genera" - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Progetto uffici genera
Uno spazio prima adibito ad un negozio viene trasformato in ufficio dedicato al settore immobiliare Il locale, che precedentemente ospitava una boutique di abbigliamento, affaccia tramite ampia vetrina, su di una strada dal rilevante flusso pedonale. Il progetto riqualifica questo spazio in previsione dell'insediamento di una nuova attività dedicata al settore immobiliare. La necessità, seppur considerate le modeste dimensioni dell'ambiente, era quella di ricavare: Due postazioni per operatori con scrivanie e poltroncine accoglienza clientela Due postazioni progettisti Box riunioni Zona attesa. L'intero intervento è stato ideato "low cost" lavorando materiali poveri cercando di dare forma ad un progetto concentrato nel privilegiare la "visione d'insieme" al singolo dettaglio. Ultimate così le poche lavorazioni edili, tutti gli arredi verranno realizzati a partire dalla lavorazione di lastre di "osb" che verranno successivamente verniciate e trattate seguendo un abaco di colori naturali in accordo con l'immagine coordinata dell'immobiliare.

Ridistribuzione mini appartamento - Valenza (AL)

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Completa ristrutturazione con nuova distribuzione piccolo appartamento residenziale L'appartamento, che vede l'affaccio principale orientato a nord e le finestre retrostanti insistere su di un pozzo di luce, non essendo molto luminoso richiedeva uno sviluppo longitudinale: unico imperativo per migliorare l'apporto di luce e areazione.

Uffici agenzia genera-re - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Uffici agenzia genera-re
Le prime foto degli uffici "genera" appena riconsegnati alla proprieta'. A questo link sono pubblicati disegni e rendering di progetto di una della ultime revisioni prima dell'inizio del cantiere.

Savana [tavolino da caffe´] - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Savana tavolino da caffe
Tavolino in multistrato di abete ad incastro, ripiani disponibili in differenti tonalita'. Savana è un versatile tavolino dotato di due piani di sostegno. Perfetto nel living come pratico appoggio mentre si sorseggia un drink comodamenti sdraiadi sul sofà, può essere utilizzato come svuota tasche in prossimità della zona di ingresso e perchè no, come comodino nella zona notte. Pensato per una clientela giovane e spiritosa, è comunque destinato a chiunque piace giocare con i complementi d'arredo per creare spazi divertenti.

Sga"bello" - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Sgabello
Riuso creativo rimanenze di cantiere [per non sprecare] Sgabello realizzato in economia con "rimanenze di cantiere" nello specifico "morali" in legno di abete grezzo sezione 5 cm x 5 cm. Seduta con perline spessore 2 cm rettificate.

Tavolo su disegno, taglio cnc - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Tavolo su disegno taglio cnc
Prodotto interamente con taglio cnc ed assemblato con incastri Il tavolo realizzato su disegno è progettato per essere ricavato dal taglio a controllo numerico (cnc) di un solo "foglio" di legno multistrato dello spessore di 3cm, successivamente al taglio le parti che lo compongono verranno assemblate a secco con il solo ausilio della spinatura. Attualmente il progetto è in fase di sviluppo con la produzione di un modello per la definizione degli ultimi dettagli al fine di avviarne la produzione.

Bagno abitazione privata - Valenza (AL)

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Completa ridistribuzione interna per creare uno spazio luminoso e continuo. Una sala da bagno luminosa e continua, la vasca fulcro dell'intervento arreda in modo scenografico. I rivestimenti con toni contrastanti suddividono visivamente gli spazi delimitano le diverse zone.

Appartamento privato - Valenza (AL)

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Progettazione e arredamento nuovo appartamento in fabbricato residenziale esistente. L'incarico interessa la completa progettazione di un appartamento residenziale posto al secondo livello di un edificio di 3 piani fuori terra collocato in una zona semi-urbana. L'immobile nella sua interezza è ultimato ed abitato solo per primi due piani, mentre l'oggetto di intervento è ultimato per la sola parte strutturale; il progetto interesserà quindi l'architettonico, l'arredo e tutte le soluzioni di dettaglio dalla domotica alle soluzioni impiantistiche. L'edificio è in muratura portante. La prima planimetria presentata mostra la situazione attuale.

Arredo soggiorno - Valenza (AL)

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Soluzione di arredo per abitazione privata, area di soggiorno/pranzo.

Da ufficio a residenza - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Da ufficio a residenza
"casettina" conversione da ufficio ad appartamento residenziale. Completa riqualificazione interna. "il progetto nasce dalle mutate esigenze della committenza che hanno reso necessario il cambio di destinazione degli spazi prima adibiti ad ufficio. La trasformazione degli ambienti da ufficio ad abitazione ha cercato di comportare il minor numero di modifiche sulle partiture interne pur stravolgendone l'aspetto grazie all'impiego di nuovi rivestimenti. La demolizione della parete tra l'archivio e lo studio, così come parte di quella che delimitava l' ingresso ha permesso di ricavare un'ampia zona living pur nelle ridotte dimensioni dell'appartamento."

"il letto tondo!" - Valenza (AL)

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Camera da letto su disegno. Arredo su disegno, espressamente richiesto dalla committenza il letto tondo "fulcro" dell'intervento in oggetto.

Cucina su disegno - Valenza (AL)

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Mobile cucina laccato bianco, realizzazione su disegno. Progetto cucina su misura.

Consolle tetris - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Consolle tetris
Consolle sospesa da parete in legno laccato lucido con piano in acciaio satinato. La consolle realizzata su disegno è stata studiata per essere posta all'angolo fra due pareti. Interamente realizzato in legno il "mobile contenitore" è ancorato al muro e sorregge il top costituito da piano in acciaio che si presenta come un unico pezzo piegato.

Stabilimento balneare ippocampo - Pescara (PE)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Stabilimento balneare ippocampo
Completa riqualificazione e ammodernamento lido balneare "aurora", oggi "ippobeach" pescara. Il lido aurora venne realizzato nel 1971, rinnovato in parte nel 1993 e successivamente nel 1999. Nell'anno 2014 la proprietà dello stabilimento viene trasferita, la nuova direzione del lido decide di rinnovare completamente la struttura con un’ importante opera di riqualificazione che coinvolge, oltre ai volumi del fabbricato principale, percorsi, aree gioco, spazio di ristoro, la spiaggia e l'intera zona a verde. Vengono così ripensati tutti gli spazi e le loro interazioni. Lido aurora prima dei lavori di riqualificazione (gennaio 2015)

Training center - Valenza (AL)

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Progetto preliminare per realizzazione training center. Lo sviluppo di questa soluzione architettonica nasce dalla suggestione dei "fortress". Il progetto preliminare è stato sviluppato per conto di proger spa.

Sistemazione corte privata - Valenza (AL)

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Sistemazione corte privata a verde con realizzazione area pergolata per soggiorno all'aperto. L'intervento vede la nuova interpretazione della corte privata di una residenza, già oggetto della completa ristrutturazione sia interna che esterna.

Riqualificazione urbana - Langhirano (PR)

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Concorso di progettazione, riqualificazione urbana aree centrali del comune di langhirano. Il concorso ha lo scopo di raccogliere proposte progettuali per il sistema delle aree pubbliche e private del "distretto del prosciutto" di langhirano, nel comparto ricompreso tra le vie martiri della libertà, micheli, cesare battisti e fabio bocchialini, al cui interno si trovano: Il campo sportivo ed i suoi annessi; L'area del consorzio agrario; Il museo del prosciutto ed i suoi spazi annessi; Il sistema delle strade e degli spazi aperti di relazione.

Parco urbano - L'Aquila (AQ)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Parco urbano
Concorso di progettazione, parco urbano di piazza d'armi a l'aquila. "...l’amministrazione comunale della città dell’aquila ha inteso ricorrere a un concorso di progettazione per la riqualificazione urbana dell’area denominata “piazza d’armi”, riconoscendo alla procedura concorsuale modello esemplificativo di procedure virtuose per l’affidamento di incarichi professionali come stabilito dal d.lgs n. 163/2006 e ritenendo l’evento del concorso un’ importante occasione per l’affermazione di valori culturali ed etici legati alla promozione dell’architettura italiana quale garanzia della qualità della ricostruzione di una città così duramente colpita dagli eventi sismici dell’aprile 2009..." Il progetto nasce da considerazioni di ordine generale quali: la volontà di dare a tutta l’area un carattere di unitarietà, seppure con varie articolazioni delle quote del terreno e con la costruzione di variegati paesaggi, provare a sistemare l’intera area con la maggiore quantità possibile di verde, rendere gli edifici complementari ed integrati alle sistemazioni a verde. Il terreno, partendo da via ugo piccinini, si divide in cinque ‘faglie’, cinque lingue di terreno che si innalzano leggermente, variamente interagendo con gli edifici di progetto; i passi delle ‘faglie’ sono suggeriti dalla rigida organizzazione della adiacente caserma. Al di sotto del piano del comparto a vi è il parcheggio interrato; il tetto dello stesso, sistemato a verde, è già parco. Nel comparto b prende forma il parco urbano, organizzato in due parti tra loro complementari, per animare il paesaggio e non renderlo mai banale: una parte, quella divisa in ‘faglie’, più urbana e più disegnata e l’altra, nel cuore dell’isolato, dalle sembianze più naturali e fitta di alberi: il bosco. In questa zona del parco si è pensato di far riaffiorare il fosso di san giuliano, formalizzandosi in una teoria di vasche d’acqua a sfioro. Il teatro, che si interseca con una delle ‘faglie’ del progetto diventandone testata, è pensato come un ampio contenitore, quasi una scatola, che contiene vari ‘oggetti’, dotati di una propria autonomia formale e funzionale. Nel nord dell’area si prevede la demolizione del complesso conventuale, prevista per conformare i nuovi edifici in maniera funzionale al progetto: gli edifici del complesso fanno da testata ad una delle ‘faglie’, che ne costituisce anche la copertura verde. Tutti gli edifici hanno una immagine esterna il più possibile unitaria, determinata dall’uso degli stessi materiali, d’altra parte la combinazione variegata di tali materiali e delle forme degli elementi costitutivi permette di dare ad ogni edificio la propria specificità. Gli edifici, essendo prevalentemente rivestiti con i profilati di vetro, sono pensati come grandi corpi illuminanti degli spazi del parco che a loro si riferiscono. Le due opere d’arte a memoria delle vittime del sisma del 6 aprile 2009, sono state pensate profondamente diverse tra di loro: una è ‘estensiva’, vi sono 309 (il numero delle vittime del sisma) steli cilindriche con altezze variabili, riunite in tre cerchi di ampio raggio e non concentrici e distribuite in maniera casuale; l’altra invece è costituita da un monolite squadrato di pietra, variamente rotto e ricostruito mediante tiranti e piastre di acciaio corten, in questo caso la memoria riporta alla non tanto lontana zona rossa del centro storico della città.

Lighthouse sea hotel - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Lighthouse sea hotel
Concorso di progettazione yac, trasformazione faro in struttura turistico-alberghiera [...è dunque per tutelare un simile patrimonio che nasce “valore paese fari”, un progetto dello stato italiano per la trasformazione dei fari in strutture turistico-alberghiere, animato dall’intuizione di sfruttarne la preziosa collocazione e prossimità dell’elemento marino per realizzare alloggi da sogno, che recuperino le antiche torri di segnalazione, e ne invertano il processo di deterioramento...] Le preesistenze il faro e gli edifici annessi. Il progetto nasce dalla volontà di voler esaltare il mare e il rapporto che il faro, in quanto edificio e funzione, ha con esso. Il faro diviene il luogo dove il mare si manifesta, dove è possibile scoprire e ampliare le nostre conoscenze. All’interno piccoli spazi si articolano dando la possibilità di seguire un percorso multimediale ed interagire con esso. Il centro dell’attività il faro diviene il sea center. Da lontano vediamo solo l’elemento verticale da dove la luce di notte svolge la sua funzione, lo riconosciamo; delle quinte ci accompagnano in questa scoperta, quinte che sembrano nascere dal terreno e segnano le funzioni che tra di esse trovano luogo; ci avviciniamo e poco a poco da dietro le quinte scorgiamo oltre al faro altre funzioni, ma a quel punto è troppo tardi ci accorgiamo della presenza del mare che diviene l’unico vero protagonista. Un dedalo di percorsi irrompe sulla roccia dura e contorta arrivando a servire le varie funzioni ma, in ogni dove trova una sosta, e li che abbiamo bisogno di andare prima di proseguire; un punto dove potersi fermare e riflettere alla vista del sempre vivo mare. I percorsi servono dapprima il faro con la sua piazza principale il sea center, da li però si possono raggiungere altre più piccole piazzette e l’anfiteatro all’aperto.

Training center - Valenza (AL)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Training center
Progetto preliminare per realizzazione training center. Lo sviluppo di questa soluzione architettonica nasce dalla suggestione dei "fortress". Il progetto preliminare è stato sviluppato per conto di proger spa.

Ufficio postale tergu - Tergu (SS)

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Archisio - Studio Ferretti - Progetto Ufficio postale tergu
Concorso d’idee per la riqualificazione architettonico-urbanistica - tergu (ss) "concorso d'idee per la riqualificazione architettonico-urbanistica dell’area prospiciente la rotatoria tra viale dei benedettini e via italia" “brownfields are abandoned or underused industrial and commercial facilities available for re-use.” “le “brownfield” sono territori abbandonati o strutture industriali e commerciali non utilizzate, disponibili per il riutilizzo.” Il panorama dell’architettura, della pianificazione territoriale e dell’urbanistica, volgono sempre più il proprio sguardo verso il recupero piuttosto che verso lo sviluppo di aree ad oggi “incontaminate”. Vengono generalmente definite “brownfield” quelle aree, sovente situate ai margini della città, che originariamente erano produttive e dunque affondavano il loro valore nel potenziale economico. Dopo lo “sfruttamento” e la produttività, segue la fase dell’abbandono e queste aree diventano “vuoti” cinti da muri insormontabili che negano segmenti di città alla città stessa. Non appena all’interno di una porzione di territorio smette di circolare la linfa vitale, ovvero le persone, quel frangente declina in maniera irrefrenabile ed inesorabile. Tale degrado porta con sé implicazioni anche a scala economica e sociale che vanno a ripercuotersi non solo sulle zone immediatamente limitrofe all’area degradata, ma si espandono quanto più viene loro permesso dai fattori stessi che la alimentano. Il compito, oggi, dell’architettura e della pianificazione è individuare le potenzialità dei questi vuoti e abbattere i recinti che li circondano. Allargando il campo visivo possiamo affermare che ogni porzione di città, con un potenziale di fruibilità pubblica, che venga negata, può essere definita “brownfield”. Il caso di tergu ne è un esempio. Non un fuori scala, non una vecchia fabbrica, non un ex comparto produttivo, non un mostro di cemento, bensì un’area posta ad un incrocio di strade che diventa limite, diventa percorso obbligato. Una porzione di territorio non percorribile e dunque vuota. La grande vittoria è proprio quella di abbattere più possibile i recinti, più o meno grandi, ma costantemente ed inevitabilmente presenti in ogni luogo antropizzato. L’insediamento di due funzioni pubbliche in uno spazio di scala ridotta diventa dunque l’occasione per trasformare il limite in membrana osmotica e per creare uno spazio pubblico di qualità che vada a rivitalizzare il vuoto ma allo stesso tempo porti il suo eco molto più lontano, aumentando il carico di traffico ciclo-pedonale sulle direttrici che convergono sull’area. La grande sfida, che supera quella di far mutare la natura di un limite in perimetro permeabile che permetta ai flussi l’attraversamento, è quella di creare uno spazio. Lo spazio non deve essere inteso come una entità percepita attraverso i suoi limiti ma, al contrario, deve essere esperienza sensoriale, immagine che rimane impressa attraverso la fruizione dello stesso. Uno spazio è qualsiasi luogo, chiuso od aperto, che regala a chi lo percorre, a chi lo fruisce, a chi lo vive, un’esperienza di benessere che abbraccia i cinque sensi e li culla attraverso il tempo che viene speso in quel determinato frangente. Altro elemento importante è, dunque, il tempo, che scandisce l’utilizzo e la vita di uno spazio. Sostare, attraversare, fermare, percorrere, sono tutti verbi 1 che hanno forte relazione con il tempo e dunque con lo spazio in cui si utilizzano questi verbi. La vitalità dello spazio è ciò che determina il suo successo o il suo fallimento. L’obiettivo è quello di creare un successo. La piazza deve essere centro nevralgico dell’abitato, un punto di riferimento e soprattutto un luogo pronto ad accogliere e guidare i flussi di persone. Vista anche la vocazione turistica del comune di tergu, la creazione di uno spazio contemporaneo e assolutamente “internazionale”, ma plasmato con i materiali e le risorse del luogo, può essere l’occasione di offrire al visitatore un ambito nel quale si senta accolto e allo stesso tempo facente parte della comunità nella quale si trova in quell’istante. Suggestioni “s’io fossi pittore, ritrarrei coi miei colori più belli i suoi rustici idilli: le tosature, le feste, i balli antichi, i riti nuziali, i conviti; trasfonderei sulla tela l’ineffabile malinconia dei suoi tramonti, la desolata nudità delle sue giogaie, il vuoto sconfinato delle sue distese, il sorriso incantato dei suoi cieli e delle sue fanciulle.” pietro casu, “ghermita al core” La bellezza della terra sarda sta anche nel saper alternare senza una apparente logica, scorci rudi e alle volte aspri a momenti più lineari e geometrici che testimoniano l’antropizzazione e la conseguente cura del territorio. La visione è quella di un territorio nel quale, alle volte, il tempo sembra essersi fermato, come se la tradizione vernacolare avesse avuto la meglio sulla frenetica realtà d’oggi. Un monito e un valore da conservare. Una suggestione che rimanda alle massaie sedute ad osservare la realtà, in un pomeriggio d’estate, fuori dalla porta di casa. Immagini di altri tempi, che stridono con la frenetica vita di oggi. Questo stridere è dovuto, forse, anche all’assenza di luoghi adatti alla socialità. Un tempo un marciapiede poteva somigliare ad una piazza. Ora serve un concetto diverso, serve un luogo dove sentirsi “protetti” e al riparo dallo stress. Queste riflessioni portano alla creazione, all’interno della piazza, di spazi di socializzazione di qualità. Le sedute e le chaise longue in legno non diventano solo strumenti di sosta fini a se stessi, ma veri e propri “salotti urbani” nei quali si può vivere lo spazio della piazza nella sua accezione più legata alla socialità, all’incontro. La differenza di materiali e forme delle aree dedicate alla sosta permette anche la scelta del tempo da dedicare all’attività sociale. Più confortevoli e invitanti a soste lunghe le chaise longue, più adatte ad una sosta di breve durata le sedute. Queste ultime hanno anche il compito di sottolineare come le funzioni che insistono sull’area siano anch’esse pubbliche e dunque fruibili in egual modo rispetto alla piazza. Tale continuità tra spazio esterno e spazio interno si evince dalla presenza nelle sale d’attesa dell’ufficio postale e dell’ambulatorio, di sedute della stessa natura di quelle che compongono la piazza. Lo spazio pubblico “sfonda” anche il confine dell’ edificio e diventa elemento di legame con quelli che, solitamente, sono intesi come edifici ben delimitati e “rinchiusi” su se stessi. La piazza si smaterializza e, nonostante una tangibile continuità, diventa, concettualmente un sistema di piazze che tende ad una infinita quantità di combinazioni possibili. Lo spazio di relazione si trasforma il linfa vitale per il progetto e ne amplifica le possibilità, ne sottolinea l’importanza. L’attivazione di processi di flussi di persone rivitalizza l’area e ne garantisce il presidio continuo. La sostenibilità di questo progetto è, dunque, prima di tutto sociale. Piazza sensoriale “le parole disposte diversamente fanno un senso diverso, e i sensi diversamente disposti fanno effetti diversi.” (blaise pascal) Il progetto di architettura non deve essere solo la ricerca del bello e della funzionalità. In particolare quando si parla di spazio pubblico, deve ricercarsi un valore aggiunto che renda il fruitore partecipe di quel luogo. Mantenendo ferma questa convinzione, ed esplorando la concezione di spazio di cui sopra, mescolata alle suggestioni regalate dalla terra sarda, risulta facile capire come si sia giunti ad un progetto di “piazza sensoriale”. Ogni elemento del progetto deve dialogare con uno o più sensi, regalando in questo modo una vera e propria esperienza sensoriale a chi vive questo nuovo spazio a disposizione della città.

Riqualificazione urbana - Langhirano (PR)

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Concorso di progettazione, riqualificazione urbana aree centrali del comune di langhirano. Il concorso ha lo scopo di raccogliere proposte progettuali per il sistema delle aree pubbliche e private del "distretto del prosciutto" di langhirano, nel comparto ricompreso tra le vie martiri della libertà, micheli, cesare battisti e fabio bocchialini, al cui interno si trovano: Il campo sportivo ed i suoi annessi; L'area del consorzio agrario; Il museo del prosciutto ed i suoi spazi annessi; Il sistema delle strade e degli spazi aperti di relazione.

Casa terza età - Valenza (AL)

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4° concorso internazionale per interior designer "progetto ostello di riposo" "...far parte di una struttura per anziani si perde il contatto con la realtà esterna in cui si è sempre vissuti, nonché la propria libertà di azione. Da qui l’idea di gestire gli spazi favorendo questa dimensione; molto spesso non si può uscire all’aria aperta, non solo per difficoltà motorie, ma anche banalmente per le brutte condizioni climatiche, e allora perché non vivere la casa di riposo come una città? Con le sue strade, i negozi, la piazza, il ristorante, la chiesa, invece di sentirsi imprigionati al suo interno? Ecco svilupparsi la suggestione: organizzare lo spazio come avviene in un vero e proprio centro abitato. Il corridoio è stato pertanto modellato come una strada che definisce piccole aree di sosta (spazi più intimi che favoriscono la privacy e la comunicazione poiché privi di quel brusio che connota i grandi saloni, nonché la sensazione di sentirsi come a casa) e permette il collegamento dei vari ambienti, che sagomati come nella realtà, offrono uno skyline ricco di suggestioni. Lavorando su queste tematiche è scaturita l’idea di offrire quei servizi indispensabili, vendendoli però come “opportunità”. E allora la sala da pranzo diventa il piacere di recarsi al ristorante, il locale pluriuso il lusso di potersi ancora permettere il parrucchiere, e perché no, la biblioteca, la chiesa, passeggiando per la strada interna sulla quale si affacciano vetrine e..."

Parco urbano - L'Aquila (AQ)

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Concorso di progettazione, parco urbano di piazza d'armi a l'aquila. "...l’amministrazione comunale della città dell’aquila ha inteso ricorrere a un concorso di progettazione per la riqualificazione urbana dell’area denominata “piazza d’armi”, riconoscendo alla procedura concorsuale modello esemplificativo di procedure virtuose per l’affidamento di incarichi professionali come stabilito dal d.lgs n. 163/2006 e ritenendo l’evento del concorso un’ importante occasione per l’affermazione di valori culturali ed etici legati alla promozione dell’architettura italiana quale garanzia della qualità della ricostruzione di una città così duramente colpita dagli eventi sismici dell’aprile 2009..." Il progetto nasce da considerazioni di ordine generale quali: la volontà di dare a tutta l’area un carattere di unitarietà, seppure con varie articolazioni delle quote del terreno e con la costruzione di variegati paesaggi, provare a sistemare l’intera area con la maggiore quantità possibile di verde, rendere gli edifici complementari ed integrati alle sistemazioni a verde. Il terreno, partendo da via ugo piccinini, si divide in cinque ‘faglie’, cinque lingue di terreno che si innalzano leggermente, variamente interagendo con gli edifici di progetto; i passi delle ‘faglie’ sono suggeriti dalla rigida organizzazione della adiacente caserma. Al di sotto del piano del comparto a vi è il parcheggio interrato; il tetto dello stesso, sistemato a verde, è già parco. Nel comparto b prende forma il parco urbano, organizzato in due parti tra loro complementari, per animare il paesaggio e non renderlo mai banale: una parte, quella divisa in ‘faglie’, più urbana e più disegnata e l’altra, nel cuore dell’isolato, dalle sembianze più naturali e fitta di alberi: il bosco. In questa zona del parco si è pensato di far riaffiorare il fosso di san giuliano, formalizzandosi in una teoria di vasche d’acqua a sfioro. Il teatro, che si interseca con una delle ‘faglie’ del progetto diventandone testata, è pensato come un ampio contenitore, quasi una scatola, che contiene vari ‘oggetti’, dotati di una propria autonomia formale e funzionale. Nel nord dell’area si prevede la demolizione del complesso conventuale, prevista per conformare i nuovi edifici in maniera funzionale al progetto: gli edifici del complesso fanno da testata ad una delle ‘faglie’, che ne costituisce anche la copertura verde. Tutti gli edifici hanno una immagine esterna il più possibile unitaria, determinata dall’uso degli stessi materiali, d’altra parte la combinazione variegata di tali materiali e delle forme degli elementi costitutivi permette di dare ad ogni edificio la propria specificità. Gli edifici, essendo prevalentemente rivestiti con i profilati di vetro, sono pensati come grandi corpi illuminanti degli spazi del parco che a loro si riferiscono. Le due opere d’arte a memoria delle vittime del sisma del 6 aprile 2009, sono state pensate profondamente diverse tra di loro: una è ‘estensiva’, vi sono 309 (il numero delle vittime del sisma) steli cilindriche con altezze variabili, riunite in tre cerchi di ampio raggio e non concentrici e distribuite in maniera casuale; l’altra invece è costituita da un monolite squadrato di pietra, variamente rotto e ricostruito mediante tiranti e piastre di acciaio corten, in questo caso la memoria riporta alla non tanto lontana zona rossa del centro storico della città.

Spazi per spoleto - Spoleto (PG)

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Concorso di progettazione fbm. "premio di architettura fbm: nuovi spazi per spoleto". "la società fbm (fornaci briziarelli marsciano), in collaborazione con "il giornale dell'architettura", e con il contributo e il sostegno del comune di spoleto indice un premio di architettura che prevede l'elaborazione di proposte progettuali in due fasi dal titolo "premio di architettura fbm: nuovi spazi per spoleto"."
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