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Pedone Working

Case di luce: il complesso più grande in europa in canapa e calce - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Case di luce il complesso pi grande in europa in canapa e calce
2012 - 2016 “case di luce” - bisceglie Edificio residenziale nzeb per 40 abitazioni e locali commerciali con Tecnologie costruttive in biomattone di canapa e calce e sistema passivo Con serre solari. Committente: pedone working srl Certificazione casaclima gold Progetto finalista “the plan awards 2016” Vincitore premio “green awards building 2016” Awards 2016 energy & hot climates winner case di luce italy Il progetto La sperimentazione progettuale in relazione all’intervento residenziale, caratterizzato da un totale di 42 alloggi distribuiti su cinque piani fuori terra ed un piano attico, nasce da un approccio integrato di tipo sistemico ed olistico fondato sul rispetto delle caratteristiche bioclimatiche del luogo e dalla valorizzazione delle potenzialità dello stesso al fine di consentire il raggiungimento degli obiettivi della sostenibilità con il massimo contenimento dei bisogni energetici, quasi al limite della autosufficienza. La complessa articolazione spaziale del costruito, tanto in pianta che nei prospetti, è frutto di scelte progettuali orientate a favorire l’introduzione di elementi che consentano di massimizzare gli apporti solari gratuiti nel Ciclo invernale: le serre solari, veri e propri elementi di captazione solare e di mediazione tra interno ed esterno ma, al contempo, di difficile interpretazione alle nostre latitudini dove l'attenzione deve essere posta tanto al guadagno termico invernale quanto alla protezione estiva. Per far questo si è dovuto dunque porre grande attenzione alla ricerca del migliore soleggiamento, studiando a fondo i diagrammi solari durante le varie stagioni, orientando l’edificio in direzione sud-est e lavorando alla conformazione dell'intera facciata che, piegandosi ad ogni piano con una geometria diversa, consente, nel periodo invernale, alla luce di penetrare negli ambienti evitando la proiezione delle ombre sulle serre sottostanti e , nel periodo estivo (con il sole maggiormente zenitale), alle ombre Portate delle stesse serre di ombreggiare i corpi vetrati delle serre sottostanti. Inoltre, al fine di evitare il temuto fenomeno del surriscaldamento estivo degli ambienti interni, la pareti cieche delle serre sono rivestite in sughero bruno a faccia vista invece le chiusure vetrate diventano completamente apribili ed impacchettabili trasformando così, nella stagione estiva, la natura dello spazio di ciascuna serra da interno ad esterno e Fruibile alla pari dei balconi. Altro tema caratterizzante questo edificio è la presenza di una copertura “a vela”, il cui intradosso è completamente rivestito in sughero bruno a faccia vista al pari delle pareti cieche delle serre, copertura appositamente inclinata in direzione sud/sud-est al fine di alloggiare, in modo integrato al linguaggio formale ed architettonico dell'edificio, i pannelli per il solare termico e per il fotovoltaico di ciascun appartamento. Tecnologia costruttiva Vista la natura del luogo e del contesto urbano in cui l’edificato è inserito, si è fatta una scelta di sostenibilità nel concetto costruttivo del corpo di fabbrica con l’uso di tecnologie costruttive innovative, sperimentali e sostenibili. Pertanto il nuovo edificio è caratterizzato da un bassissimo fabbisogno energetico in quanto utilizza tutti gli accorgimenti inerenti il risparmio energetico: eliminazione dei ponti termici, infissi altamente termoisolanti, riscaldamento mediante pompa di calore ed involucro, altamente performante dal punto di vista termico, acustico ed igrometrico in quanto completamente naturale in canapa e calce, materie prime naturali con produzione a basso consumo ed impatto ambientale prossimo allo zero. Tipologia costruttiva. Il sistema portante tramezzature interne in tufo, materiale locale a km zero, invece le tramezzature esterne sono costituite da un paramento interno in tufo da 10 cm sul quale è stato spruzzato un primo strato da 25 cm di spessore di canapa e calce con rapporto di 1:1, seguito da un secondo strato di altri 5 cm circa con rapporto di 1:4. Tale composto in canapa e calce, denominato natural beton® (cemento del tutto naturale), prodotto certificato leed®, è un composto costituito da truciolato vegetale di canapa con un legante a base di calce in rapporto variabile a seconda delle prestazioni termiche e meccaniche richieste. Questo composto si differenza dagli altri materiali isolanti in quanto combina alte proprietà di isolamento e massa termica con una elevata eco-compatibilità, riciclabilità e regolazione igroscopica oltreché essere un materiale a bilancio negativo di emissioni di co2 capace di catturare e sequestrare 60 kg di co2 dall’atmosfera per ogni 1 m3 di materiale. Questa innovativa tecnologia costruttiva, a differenza dell’edilizia tradizionale che tende a realizzare involucri costituiti dall’accoppiamento di più materiali minerali, sintetici e naturali, consente con un unico materiale naturale omogeneo sia di assolvere contemporaneamente la funzione di involucro ed isolante che di risolvere anche tutti i problemi di umidità interstiziale dovuti al diverso valore di permeabilità al vapore dei materiali impiegati. La muratura perfettamente permeabile al vapore acqueo consente al contempo, grazie ad un'impiantistica ottimizzata e la presenza di un impianto di trattamento dell'aria con recupero di calore, di mantenere negli ambienti interni livelli di umidità costanti assicurando così l’assenza di muffe ed agenti patogeni. Inoltre, l’innovativo uso della muratura in natural beton® unitamente a tutte le altre componenti edilizie naturali, eco-compatibili, certificate e sempre scelte e valutate secondo i più elevati parametri di benessere termoacustico e termo-igrometrico ed a bassa o nulla emissione di sostanze organiche volatili inquinanti (voc) garantiscono una elevata qualità dell’aria a tutela della salute e del massimo benessere abitativo. Tale tecnica costruttiva ha inoltre consentito di velocizzare i tempi di realizzazione limitando cosi al contempo l’impegno energetico anche durante le fasi di cantiere.

Edificio akm - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Edificio akm
2005 - 2007 “akm” - bisceglie Edificio residenziale con locali commerciali Committente: pedone working srl Il progetto Il complesso residenziale e commerciale denominato “akm”, integrato in un blocco avente forma rettangolare, è ubicato in bisceglie nell' area delimitata da via don tonino bello e strada del carro, in una tipica zona periferica della nostra città. Il progetto è caratterizzato dalla lettura da una parte dell'intorno e Dall'altra dalle condizioni di orientamento, prevalentemente “a pieno sole”, che il piano esecutivo dettava dando luogo ad un'architettura che nasce dalle compenetrazioni volumetriche di più corpi su di un corpo parallelepipedo unitario principale infrangendone la regolarità sia sul fonte strada che su quello verso la pineta. Questo dinamismo volumetrico consente al contempo di generare delle zone all’aperto, a servizio di ciascuna unità abitativa, costituite da logge e balconi opportunamente schermati che riprendono, data la variabile climatica, un ruolo tipologicamente pregnante nella architettura dell’area mediterranea. Le logge della zona giorno, contraddistinte da una doppia esposizione sud-est affacciantisi sulla pineta e sud-ovest, sono circondate da doghe in rame costituenti un involucro protettivo e schermante dalle radiazioni solari (sistema brise-soleil costituito da profili strutturali ad l 100x50x8 mm in acciaio e da doghe ad l 30x70x4 mm in rame tecu bond classic); invece le logge relative alla zona notte, meno spaziose, hanno un'unica esposizione nord-ovest. La ricerca architettonica e formale si è concentrata proprio sull'esaminare il significato ed il contenuto della superficie costituente tale involucro schermante, sulla logica dei suoi elementi materici ed architetturali e sull'uso espressivo, morfologico e potenzialmente comunicativo della sua “pelle" architettonica, della relativa struttura e della sua capacità plastica, cromatica e di termoregolazione degli ambienti interni, fattore quest'ultimo di grande importanza alle nostre latitudini e con questi orientamenti. Lo sforzo progettuale è inoltre consistito nel proporre un utilizzo innovativo del materiale tecu bond. Infatti, invece del tipico utilizzo di tale materiale in grandi lastre per rivestimenti unitari si è pensato, sfruttando la sua natura composita dovuta al rivestimento in rame su entrambi i lati ed alla presenza al suo interno di un'anima in polietilene, di creare un elemento innovativo costituito da un profilo ad l ottenuto da fasce di tecu bond tagliate su misura e fresate in modo da consentire la piegatura dell'elemento stesso. Il sistema brise-soleil finisce così con il produrre, grazie alla lucentezza del materiale dal quale è composto, un edificio in cui le facciate sono state progettate e concepite come “living screens” e nelle quali, grazie alla diversa incidenza della luce solare, si riflette l’intero paesaggio circostante. Ed è proprio in questo dialogo tra le parti che l’architettura acquista il suo significato dando così all’intero edificio una nuova dimensione.

Pop 2.0 - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Pop 20
Social housing_progettazione integrata di un edificio per civili abitazioni e locali commerciali costituenti il lotto 16 del peep (piano di edilizia economica popolare).

Edifici residenziali “ terzera“ - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Edifici residenziali terzera
L’intervento è ubicato in un quartiere residenziale alla periferia di un centro in provincia di bari, a poca distanza dal mare ed ai confini con la campagna. Gli edifici per un totale di sessanta alloggi e locali commerciali costruiscono, la “nuova” porta urbana. L’idea progettuale nasce dall’analisi dell’area, confine tra mare e campagna, tra cultura contadina e cultura marinara. Così la composizione architettonica è data da un blocco destinato alla residenza che piegandosi all’andamento degli assi viari, segue il miglior soleggiamento e propone il tema d’angolo contrapposto ad un corpo con forme plastiche d’ispirazione navale che solca e incastra il primo costruendo le logge. Lo sviluppo del progetto, poi, ha comportato una maggiore articolazione del blocco della residenza composto da più elementi aggettanti e ricuciti dai balconi. Dalla lezione lecorbuseriana deriva l’idea dell’alloggio, con razionali riduzioni delle zone di servizio a vantaggio degli ambienti del vivere domestico, con forte caratterizzazione delle logge intese come living-room all’aperto. I materiali proposti sono un giusto connubio tra la tradizione e l’innovazione tecnologica, pertanto alla pietra leccese utilizzata con una texture contemporanea frammista al travertino color rame, si contrappone sia il rivestimento fibrorinforzato color rame che la parete tecnica in listelli ceramici blu e pannelli in legno solcati dal sistema strutturale metallico. Nella sistemazione esterna oltre a garantire un’ampia zona a verde si è tentato di separare i flussi della residenza da quelli commerciali.

Villa di gioia: casa passiva mediterranea - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Villa di gioia casa passiva mediterranea
2008-2011 “villa di gioia” - bisceglie Villa unifamiliare a standard passivo con uso di materiali naturali ed isolamento in sughero. Committente: privato Certificazione casaclima gold Vincitore premio “cubo d’oro 2013” Vincitore “premio apulia 2012” Homes by the med in villa di gioia Il progetto In qualità di progettisti riteniamo che l'architettura, nella sua autonomia espressiva, debba sempre dare risposte concrete ai bisogni della società. Ed è partendo da tale presupposto che la nostra attività, da ormai un decennio, si concentra in modo specifico sulla ricerca delle potenzialità espressive dell'architettura sostenibile nella realtà del sud italia, sperimentando in particolare le contaminazioni tra questa e l'architettura contemporanea a qualunque scala d'intervento: dalla dimensione territoriale ed urbana a quella privata. L’ attento studio evolutivo dei sistemi costruttivi tradizionali unitamente ad un know-how tecnologico impostato all’insegna dei più alti standards di efficienza energetica, secondo un perfetto connubio tra esperienza, cultura ed innovazione, hanno reso possibile la realizzazione, ultimata nel 2011, di questa residenza unifamiliare “villa di gioia: casaclima gold+”,casa passiva mediterranea in bisceglie (bt). Caratterizzata com’è da bassissimi consumi e, di conseguenza, basse emissioni di co2, dall'uso di materiali biosostenibili, di fonti rinnovabili, dall'uso passivo degli apporti solari e della ventilazione naturale, nonchè dal recupero ed uso delle risorse naturali rappresenta un esempio compiuto di integrazione tra architettura e sostenibilità. La residenza unifamiliare, sita in puglia nel comune di bisceglie, sorge in un contesto di mare tra i più suggestivi ed affascinanti del nord barese su di un'area costiera a carattere turistico-residenziale che, se pur periferica rispetto alla città urbanizzata, è contraddistinta da una buona accessibilità ai servizi del territorio. Il progetto si presenta al piano terra come un volume articolato ove sul lato nord si sviluppa in altezza dando origine ad una torre che affaccia sul patio centrale, mentre il livello superiore si caratterizza per una forma ad “l” più compatta creando una zona di maggiore intimità destinata a zona notte. Il fronte d'ingresso è caratterizzato dal segno netto della copertura metallica che ammorsa una “scatola di vetro”, adibita a living area, il cui cromatismo si riflette nella lunga vasca d'acqua ad essa sottostante. Dal patio centrale, motore pulsante della composizione, avviene l'accesso alla zona giorno dell' abitazione, concepita come open space vetrato con vista sul giardino, e dalla quale, intravedendo la zona pranzo e la cucina, si delineano altri ambienti di diverse ampiezze che si incrociano senza confondersi sino a condurre ad una scala a vista che accompagna alla zona notte del livello superiore. Questa architettura, inserita in un paesaggio dalla forte caratterizzazione mediterranea, è stata progettata come uno spazio aperto in stretta confidenza con la natura che la circonda. La casa infatti emerge dalla terra ma sembra anche immergersi in essa avendo forte la volontà di lasciarsi penetrare dalla campagna circostante, dal mare, dal cielo e dalla luce in un linguaggio formale che se da un lato riprende nei materiali e nei cromatismi l'architettura tradizionale dall'altro ne rinnova il vocabolario formale depauperandolo da qualsiasi elemento decorativo con un chiaro rigore formale certamente debitore della lezione razionalista. Il tentativo perseguito è stato dunque quello di offrire spunti di riflessione su un'architettura in grado di generare scambi e relazioni virtuose tra ambiente costruito ed ambiente naturale, in cui la stessa complessa articolazione spaziale del costruito è sempre frutto di scelte progettuali fortemente influenzate da valutazioni di natura bioclimatica per valorizzare al contempo sia il contributo solare che quello dei venti prevalenti nella zona. Tale impostazione progettuale è chiaramente riconoscibile nella forma dell'edificio, nel posizionamento delle aperture, nella ricerca di ottimi rapporti di illuminazione e soleggiamento in tutte le stagioni nonché nello studio dell'ombreggiamento reciproco sia tra le varie parti dell'edificio che da quelle su di esso dettate dalla natura circostante. Tecnologia costruttiva Questa villa è stata realizzata secondo le regole della sostenibilità e della casa passiva mediterranea e quindi con l'uso di tecnologie costruttive sostenibili a zero consumo energetico in quanto il suo bassissimo fabbisogno energetico è coperto totalmente da un impianto fv da 5 kw/p completamente integrato nella copertura. Ciò è stato possibile utilizzando tutti gli accorgimenti inerenti il risparmio energetico: una Coibentazione in assoluta assenza di ponti termici, infissi altamente isolanti con triplo vetro basso-emissivo e controllo rigoroso della loro tenuta all'aria, riscaldamento mediante la sola pompa di calore aria/aria, vmc con recuperatore di calore ad alta efficienza e boiler di produzione di acs a pompa di calore. Tipologia costrutt.: il sistema portante dell'edificio è a telaio in c.a mentre il tamponamento è realizzato con un sistema a cappotto a isolante naturale in sughero tostato bruno, avente spessore di 10 cm, su mattone termico porizzato di 35/40 cm con tagliagiunto in pse. Gli intonaci interni ed sterni, come i collanti e rasanti per il cappotto e le finiture, sono a base di calce idraulica nhl, quindi altamente traspiranti. La stessa attenzione è stata posta nella scelta dei cicli di verniciatura all'acqua delle finiture interne e nell' obbligo dell'uso di solo rovere europeo di riforestazione per il parquet della zona notte. Si è fatto dunque ricorso a sistemi costruttivi caratterizzati da una ridotta trasmittanza ed una elevata massa termica consentendo così, soprattutto per le pareti esposte a sud e ad ovest oltre che per le coperture, un notevole smorzamento termico e sfasamento termico temporale, fattore di straordinaria importanza per le case del sud. Un accorto bilanciamento tra la progettazione bioclimatica, la scelta delle strategie energetiche ed impiantistiche e l'uso di materiali quanto più tradizionali e prestazionali consente di connotare questa residenza come “casa passiva mediterranea” in grado non solo di non consumare ma anche di recuperare energia utilizzando sia il riscaldamento passivo del sole che fonti e sistemi di riscaldamento e raffrescamento ad alto rendimento e con il minor impatto ambientale. L'applicazione dei principi della bioclimatica ha portato alla ricerca del miglior orientamento dell'edificio, attraverso uno studio approfondito dei diagrammi solari, e del corretto posizionamento e dimensionamento delle aperture sulle facciate atte a garantire una adeguata ventilazione naturale. Nel periodo estivo infatti l'apertura delle finestre a n-e consente la captazione della fresca brezza marina, favorendo così l'espulsione verso l'alto dell'aria calda e ricca di co2, grazie all'effetto camino generato dai tagli a doppia altezza del solaio di interpiano attraverso le finestre a sud del vano scala; nel periodo invernale invece la chiusura ermetica delle aperture attiva l'impianto vmc con recupero di calore che garantisce il necessario ricambio d'aria interno. In questo edificio è stato l'utilizzato un vero e proprio sistema passivo di riscaldamento attraverso la presenza sulla facciata ovest del padiglione living-room, interamente vetrato, che nel periodo invernale consente, mediante la captazione solare e la conservazione del calore, un notevole accumulo termico per l'intero edificio. Tale padiglione vetrato, nel periodo estivo, è opportunamente schermato da un sistema di ombreggiamento “naturale”, costituito da un filare di “gelsi da fiore” a foglia caduca, opportunamente dimensionato e posizionato con lo studio dei diagrammi solari al fine di garantire l'ombreggiamento estivo, evitando così la radiazione solare diretta, ed abbattendo il calore residuo tramite l'evaporazione dell'acqua che, messa in movimento in un piccolo canale sottostante la vetrata ed attingendo da un pozzo ipogeo di accumulo di acque meteoriche che è ubicato sotto il patio, viene utilizzata per l'irrigazione del giardino circostante.

Case soter - Lecce (LE)

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2016 “case soter” - lecce Edificio residenziale a standard passivo. Committente: soter srl Realizzazione: pedone working srl Progetto architettonico: mdaa architetti associati - roma

Casa - at - Bisceglie (BT)

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Casa unifamiliare nzeb a standard passivo in biomattone di canapa e calce

Casa hi-low - Accumoli (RI)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Casa hi-low
Casa hi-low si avvale di tecnologie innovative e naturali. La struttura è leggera in acciaio cfs o in legno, con tamponamenti naturali in canapa e calce. Casa hi-low è disponibile in molte versioni e tipologie, dando risposta a tutti i tipi di esigenze. Oltre alle versioni di catalogo hi-low, è possibile costruire la tua casa hi-low... La nostra tecnologia applicata al tuo progetto di casa... E non solo! Che caratteristiche ha? Umidita’ relativa interna costantemente pari al 60% no muffe, no condense interne Elevato sfasamento termico – concetto chiave soprattutto per il tetto, elemento attraverso il quale si concentrano maggiormente le dispersioni termiche: nella nostra soluzione di tetto occorrono 19 ore, al contrario delle 8 ore delle soluzioni proposte dalle altre aziende, prima che il freddo/caldo venga trasferito dall'esterno all'interno o viceversa; questo vuol dire minore minore necessità di accendere i riscaldamenti, risparmi economici elevati!! Traspirabilita’ sempre presente – nessun telo freno vapore utilizzato, no muffe, no consense, aria interna sana, no sindrome da edificio malato. Le proposte costruttive delle altre aziende, essendo piene di materiali di origine plastica che non traspirano, funzionano ad "effetto domopack" con assoluta necessità di inserimento di ventilazione meccanica che, se spenta anche solo per un giorno, comporta l'insorgenza di muffe e condense con relativi problemi. Paramenti murari solidi come un muro e ad elevati standard acustici – nessun rimbombo o “suono a vuoto” in caso di percosse su paramenti murari; elevato isolamento acustico dai rumori esterni ma anche tra stanze (avendo adoperato il biomattone per i divisori interni) Vmc non strettamente necessaria – risparmio impiantistico ed economico. Gli inquinanti indoor sono ridotti al minimo perchè vengono utilizzati esclusivamente materiali naturali; la traspirabilità delle pareti è garantita; la diluizione degli stessi avviene già grazie alle nostre finiture di alta qualità kerakoll. Presenza di cordolo ventilato per fissaggio paramenti murari al basamento – elemento chiave che, per le sue caratteristiche, consente di ridurre al minimo le cause di deterioramento materiali impiegati – Soluzione quasi eterna nel tempo! Elevato risparmio nella gestione dell'edificio bollette Quasi zero!!! Tutto questo avendo la possibilita' di vivere in un ambiente salubre e dal design elevato!

Casa - dr - Terlizzi (BA)

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Residenza unifamiliare a standard passivo

Casa mb - Mesagne (BR)

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Residenza unifamiliare a standard passivo

Verde matematico - Bisceglie (BT)

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Ristrutturazione di immobile storico con integrazione "hortus conclusus"

Residence ecopus - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Residence ecopus
2012 - 2016 “ecopus” - bisceglie Complesso di 62 ville in bioarchitettura con uso di materiali naturali Committente: pedone working srl Il progetto L'intervento, costituito dalla realizzazione di un complesso di ville residenziali, è situato lungo l'asse ferroviario bari-bologna in prossimità della strada di collegamento tra la città di bisceglie e quella di trani. Esso si inserisce in un insediamento residenziale nelle vicinanze della fascia costiera che, se pur periferico rispetto alla città urbanizzata, è contraddistinto da una buona accessibilità ai servizi del territorio essendo servito sia da diverse linee di trasporto pubblico locale, che la collegano la centro cittadino, e sia , sebbene la sua recente edificazione, dagli allacciamenti primari alla rete fognaria, elettrica, acqua potabile e gas. Tale progetto ha visto l'evolversi dei lavori in fasi e tempi diversi in quanto la realizzazione di tale complesso di ville si è sviluppato su quattro lotti distinti con corpi di fabbrica indipendenti, ognuno dei quali risolto con tipologie differenti dalle altre data la precisa volontà di generare un'ampia scelta di soluzione abitative. Il progetto architettonico delle ville è caratterizzato da un lato dalla rilettura, in chiave moderna, di stilemi dell'architettura classica e dall'altro dalla riproposizione dei temi pregnanti dell'architettura rurale pugliese (dalle masserie fino alle torri costiere di avvistamento spagnole) e mediterranea come si evince sia dai rimandi alle forme pure in bianco accecante che dall' utilizzo moderno dei materiali tipici del luogo, pietra a spacco, tufo e legno che, grazie a texture e lavorazioni differenti, originano prospettive e visuali sempre diverse. Pertanto il prediligere l'utilizzo di materiali naturali abbinati ad una scelta di materiali eco-compatibili tipici della tradizione costruttiva locale ha consentito di trasmettere un forte segnale di rinnovamento al mercato residenziale pugliese puntando a concretizzare le teorie della sostenibilità e mettendo al contempo in opera i dettami della bioarchitettura al fine di perseguire notevoli livelli di comfort abitativo e di risparmio energetico. Testimonianza di ciò è la particolare attenzione che, nella realizzazione di tale intervento, è stata posta su scelte fondamentali quali: lo studio dei diagrammi solari e la conseguente scelta degli orientamenti delle stesse ville, l'uso di isolanti naturali che abbinati a materiali eco-compatibili hanno notevolmente contribuito all'aumento dell' inerzia termica dell'intera struttura, l'uso di dispositivi per la riduzione dei consumi idrici potabili, l'utilizzo dell'energia fotovoltaica ed il recupero di quella solare rispettivamente per la produzione di corrente elettrica ed acqua calda sanitaria. Ciascuna singola unità di tale intervento è caratterizzata da elevate caratteristiche prestazionali a partire dal suo involucro, con l'incremento infatti dello spessore della muratura esterna, realizzata con mattoni in argilla a bassa conduttività, e della coibentazione si è provveduto ad aumentare notevolmente l'inerzia termica della muratura. Oltre a ciò vi è stato, al contempo, l' attento utilizzo di materiali da costruzione e di finitura della tradizione pugliese quali pietra, legno, tufo e quindi locali e naturali che ha permesso , con l'impiego di tecniche costruttive innovative, di velocizzare i tempi costruttivi consentendo così di limitare l'impegno energetico nelle fasi di cantiere oltre che a minimizzare l'energia incorporata negli edifici in caso di futuro smantellamento ed eventuale riciclaggio. Dunque entrambe le fasi, progettuale e realizzativa, sono state condotte secondo i principi di sostenibilità, riduzione dei consumi energetici ed un attento uso di materiali quanto più tradizionali e prestazionali al fine di creare delle residenze aderenti a tal punto alle tematiche della bioarchitettura da essere in grado non solo di consumare poco ma anche di recuperare energia utilizzando sia il riscaldamento passivo del sole che fonti e sistemi di riscaldamento e raffrescamento ad alto rendimento e con il minor impatto ambientale. Per quanto concerne l'aspetto impiantistico infatti la produzione di calore avviene per le singole unità mediante un impianto di riscaldamento alimentato da gas metano con caldaia a condensazione mentre i terminali di erogazione sono costituiti da pannelli radianti a pavimento ove il sistema di regolazione è modulato per ogni singolo ambiente. L'impianto di raffrescamento invece è alimentato da energia elettrica con pompa di calore ed i terminali di erogazione sono costituiti sempre dai pannelli radianti a pavimento. Inoltre ad integrazione della produzione di energia si provveduto all'installazione di pannelli solari termici per l'acqua calda sanitaria ed all'installazione di impianto fv per la produzione di energia elettrica, nonché alla realizzazione di serbatoi di accumulo per lo stoccaggio ed il riutilizzo delle acque meteoriche interamente impiegate per l'irrigazione delle aree verdi di pertinenza di ciascuna unità abitativa.

Villa as - Bari (BA)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Villa as
2014 - 2015 “villa as” - bari Riqualificazione ed efficientamento energetico di una residenza unifamiliare con uso di materiali naturali. Committente: privato Efficientamento energetico in canapa e calce Il biomattone di natural beton di canapa e calce, è un biocomposito naturale che riesce a risolvere sia l’isolamento termico che l’isolamento acustico regolandone il tasso di umidità interna, pertanto un unico materiale capace di dare risposta a diverse problematiche tecniche. E’ un prodotto 100% naturale che preserva l’ambiente e di conseguenza fa bene anche a te, perché come affermava josè ortega y gasset "io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest'ultimo non preservo me stesso". Perché vivere in una casa naturale? Perché usare i materiali naturali in alternativa ai sintetici? Ebbene i materiali sintetici, in quanto derivati del petrolio, hanno due criticità, la prima di carattere ambientale legata al fatto che la loro produzione inquina l’ambiente in cui viviamo, la seconda di carattere tecnico legata al fatto che hanno una scarsa propensione a lasciarsi attraversare dall’aria (cioè sono scarsamente traspiranti) e una scarsa propensione a isolare nel periodo estivo in quanto leggeri (cioè hanno poca inerzia termica). E quindi? Quindi una costruzione isolata con materiali sintetici pur presentando una buona risposta al clima invernale (in funzione dello spessore e delle caratteristiche dell’isolante) non risponde altrettanto bene al clima estivo (in funzione della mancanza di inerzia termica), pertanto in ambiente mediterraneo non rappresenta una buona soluzione tecnica. Inoltre la sua scarsa traspirabilità, sommata alla tenuta all’aria delle nuove costruzioni, determina, in assenza di impianti specifici, l’insorgenza di fenomeni di condensa e formazione di muffe, rendendo malsano l’ambiente. E per l’acustica o la regolazione igrometrica? Per soddisfare queste richieste tecniche, il più delle volte, bisogna intervenire utilizzando differenti materiali ognuno capace di risolvere un problema tecnico specifico. Questo tende a far diventare i muri, o i pacchetti solaio, di tipo multistrato complicandone l’esecuzione. Per l’acustica utilizzando materassini fono isolanti, sempre di derivazione petrolifera o nel migliore dei casi prodotti con materiali provenienti da cicli di recupero o riutilizzo industriale, mentre per la regolazione igrometrica con materiali traspiranti. E i materiali naturali? I materiali naturali provengono invece dalla terra pertanto nel loro ciclo di vita assorbono anidride carbonica rendendo più pulita l’aria e l’ambiente in cui viviamo; hanno un peso specifico maggiore rispetto ai materiali sintetici cosa che determina una ottima risposta all’isolamento estivo e infine hanno, mediamente, un buon valore di traspirabilità. E canapa e calce? Questo è un biocomposito costituito dalla calce, legante naturale usato in architettura sin dai tempi dei romani, unito alla parte legnosa della canapa, ed è un materiale utilizzato in edilizia da oltre venticinque anni, specie in francia. Come detto questa miscela è un ottimo isolante termico, isolante acustico oltre a essere un regolatore del tasso di umidità, in quanto traspirante e igroscopico (cioè si lascia oltrepassare dall’aria catturandone il vapore acqueo in eccesso). Il biomattone® risolvendo da solo le diverse esigenze tecniche semplifica sia l’esecuzione da parte dell’operatore sia il controllo da parte della direzione dei lavori, a tutto vantaggio della piena rispondenza della costruzione ai dati dichiarati. E canapa e calce? Questo è un biocomposito costituito dalla calce, legante naturale usato in architettura sin dai tempi dei romani, unito alla parte legnosa della canapa, ed è un materiale utilizzato in edilizia da oltre venticinque anni, specie in francia. Come detto questa miscela è un ottimo isolante termico, isolante acustico oltre a essere un regolatore del tasso di umidità, in quanto traspirante e igroscopico (cioè si lascia oltrepassare dall’aria catturandone il vapore acqueo in eccesso). Il biomattone® risolvendo da solo le diverse esigenze tecniche semplifica sia l’esecuzione da parte dell’operatore sia il controllo da parte della direzione dei lavori, a tutto vantaggio della piena rispondenza della costruzione ai dati dichiarati. La canapa è il più grande assorbitore di co2 e studi del politecnico di milano determinano che un mc. Di natural beton® di calce e canapa sequestra 60 kg di co2 dall’atmosfera. Cerca i servizi televisivi in onda su rai 1, rai 3 o la partecipazione a geo&geo, nei quali è stato più volte sottolineato il suo valore ambientale. Non ti nascondo che spesso, la poca conoscenza del materiale induce a una diffidenza iniziale nei suoi confronti, ma posso assicurarti che numerosi edifici costruiti con questa tecnologia, ormai da alcuni decenni, rappresentano un ottimo banco di prova in termini di durabilità. La certificazione internazionale leed piuttosto che protocollo itaca, ne attestano la qualità ambientale , così come l’inserimento nell’elenco dei “100 materiali per una nuova edilizia “ di legambiente o nell’elenco dei materiali innovativi di material connexion. E noi come la usiamo? Il nostro case di luce rappresenta l’edificio più grande in europa con murature in biomattone® di canapa e calce, certificato casaclima gold e premiato con il green building solution award 2016. Numerose ville realizzate e un edificio a lecce, in completamento, certifica che centinaia di persone, oggi, vivono nelle nostre case naturali. Cerca le testimonianze degli utenti, che riportano sensazioni di comfort assoluto dato dall’uniformità della temperatura all’interno della casa, dalla silenziosità, dalla pulizia e salubrità dell’aria interna, esaltando la qualità di vita che si raggiunge nelle strutture costruite con il biomattone

Interno - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Interno
Case di luce

Palazzo storico - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Palazzo storico
2012 “palazzo storico” - bisceglie Ristrutturazione integrata di un palazzo storico. Committente: imp. Geom. Dante pedone

Disco-bar clix - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Disco-bar clix
Progetto di interni e di arredo

Quadrifamiliare - Bisceglie (BT)

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Complesso residenziale in canapa e calce e materiali naturali.

Rigenerare la scuola panoramica - Riccione (RN)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Rigenerare la scuola panoramica
A) concetto urbanistico, inserimento della scuola nel contesto e nel paesaggio. La lettura delle peculiarità e delle criticità dell’area determinano l’idea progettuale; reinterpretare in un unico segno la scuola e il parco, non più intesi come elementi tra loro scissi ma ora uniti e a disposizione della città; il parco “entra” nella scuola, la scuola si “apre” al parco negli orari extrascolastici. I volumi costituenti la scuola si rapportano alla città consolidata: allineamenti e altezze confermano nel progetto il tessuto urbano degli edifici isolati a due piani. Il progetto, confrontandosi con le preesistenze naturali, preserva gli alberi, prevedendo un parcheggio di tipo sotterraneo nell’impronta della scuola esistente e rafforzando, a livello stradale, le percorrenze lente a piedi o in bici, intendendo queste anche esperienze didattiche con progetti quali il piedibus o il bicibus. Mentre le auto accedono al parcheggio sotterraneo dalla via panoramica, i percorsi sostenibili collegano via arimondi con via panoramica. Pertanto i concetti urbanistici del progetto, in sintesi, sono: · conferma tessuto urbano consolidato con uso di volumi isolati e a due piani; · valorizzazione del parco con conservazione del verde esistente; · asse verde centrale fluido e permeabile: la scuola nel parco; il parco a scuola; · parcheggio sotterraneo nell’impronta dell’attuale scuola; · percorsi ciclopedonali aventi anche carattere pedagogico con progetti piedibus o bicibus. B) aspetti compositivi La composizione architettonica del progetto usa tutti gli ingredienti del sito, sia naturali che antropici; la progettazione immagina uno spazio organico e complesso, un nuovo luogo identitario per la comunità che non si basa su divisioni ma su connessioni e integrazioni. L’edifico della scuola non è pensato come un edificio compatto ma, rimisurando le sagome del tessuto urbano, si “decompone” in piccoli padiglioni. Ogni volume accoglie una funzione: un padiglione su due livelli per l’attività didattica, uno ad altezza variabile per la palestra e i servizi , l’ultimo su due livelli per la mensa e la biblioteca; tutti ricuciti dal cortile, elemento centrale della composizione architettonica della scuola, ma anche elemento centrale della composizione del parco. Un continuo scambio tra scuola e parco, tra interno ed esterno caratterizza l’idea progettuale; il paesaggio entra nella scuola e il costruito nel paesaggio. I corpi di fabbrica sono pensati con identità differenti in funzione delle diverse destinazioni, con una propria forma, funzione ma anche struttura, oltre che diverso standard energetico e diverso livello di comfort abitativo. Il padiglione dedicato alle classi, dove gli alunni trascorrono la maggior parte del tempo in uno stato di quiete, avrà il più alto livello di comfort con uso di materiali naturali, per uno standard energetico di tipo passivo. La composizione terrà conto degli studi bioclimatici determinandone il miglior posizionamento, al fine di sfruttare tutti gli apporti del sole, per ottenere un riscaldamento passivo naturale ed una perfetta illuminazione diretta e controllata. I volume della palestra e della mensa, sono immaginati con un forte rapporto forma/struttura, così che i pannelli strutturali di tamponamento verticale diventano “pelle formale”; avranno invece uno standard energetico e un comfort di tipo “normale” in quanto assolvono funzioni a uso temporaneo anche in considerazione dello stato in movimento degli alunni. Gli aspetti compositivi del progetto, in sintesi, sono: · composizione fatta per integrazioni e connessioni; · scuola composta da volumi isolati; piccoli padiglioni autonomi per forma, funzione e uso; · padiglioni caratterizzati da forma-funzione anche in considerazione di diversi livelli di standard energetico, di comfort e di salubrità dell’aria indoor. C) aspetti funzionali L’asse verde centrale cattura il cittadino e l’alunno tanto sulla via panoramica quanto su via arimondi, accompagnandoli all’interno della scuola-giardino intesa non più come spazio pubblico “ad ore” ma spazio pubblico sempre aperto alla città. Quando la scuola è in funzione il sistema vetrato del cortile rimane chiuso, in questo modo l’asse verde ha funzione di ingresso alla scuola ma nello stesso tempo non impedisce l’uso del parco in quanto percorsi ciclopedonali, di bordo, permettono comunque la fruizione. Una area recintata, a protezione dell’area a gioco e degli orti didattici posti lungo la facciata vetrata, impedisce al passante di interferire con il normale esercizio della didattica. Nelle ore o nel periodo di chiusura della scuola, il sistema vetrato del cortile “si apre” alla città; in questo modo l’asse verde diventa una piazza allungata e il cortile una piccola piazza coperta. Anche il padiglione della palestra o della mensa, essendo autonomi, potrebbero essere utilizzati negli orari o nei periodi extrascolastici per una fruizione ampia della scuola-giardino senza che questo determini problemi di sorveglianza o di sicurezza dell’area di maggiore tutela destinata alla didattica. Gli aspetti funzionali del progetto, in sintesi, sono: · la scuola e il parco diventano spazi pubblici “sempre aperti alla città”; · la scuola, durante le ore di didattica, rimane sempre recintata e in sicurezza, lasciando comunque fruibile il parco attraverso i percorsi ciclopedonali di bordo; · la scuola, durante le ore o i periodi di chiusura, è permeabile, diventando padiglione ad uso del parco e trasformando il cortile in piazza coperta. D) principi pedagogici La pedagogia della lumaca, oltre ad affrontare i principi pedagogici e le strutture scolastiche, ha un punto focale nella capacità di unire memoria, identità e cultura di una comunità locale. Il progetto della scuola di via panoramica, per noi è manifesto di una nuova economia che riparte dalla natura per tornare alla natura; la canapa, elemento della tradizione contadina dell’emilia romagna, principale area di produzione canapiera in italia prima della seconda guerra mondiale, diventa nel progetto “ingrediente” vegetale del parco, ma anche “ingrediente” della costruzione tanto da riscoprire memoria, identità e cultura di questa regione. Le classi sono progettate in blocchi da due in modo da poter permettere, con semplici spostamenti delle armadiature mobili, una grande flessibilità degli spazi e della didattica: da quella tradizionale a banchi paralleli alle didattiche aperte o in pluriclassi. In quanto al metodo di apprendimento basato sulle esperienze del gioco, dello studio e del lavoro manuale, spazi esterni, recintati e protetti, destinati ad area gioco e ad orto didattico permettono la perfetta applicazione del metodo zavalloniano. Il progetto “esterna” il tema dell’orto botanico anche attraverso una libreria degli orti , elemento caratterizzante il prospetto su via panoramica. Il cortile, inteso anche come spazio multidisciplinare, è utile per recite o piccole rappresentazioni; la mensa e la palestra sono immaginate, per forma, materiali e funzioni in linea con la visione pedagogica di zavalloni. Gli ingredienti pedagogici, nel progetto, in sintesi, sono: · “capacità di unire memoria, identità e cultura di una comunità locale”. Riscoperta della produzione canapiera, importante tradizione del mondo agricolo dell’emilia romagna oggi ingrediente del parco e del sistema costruttivo della scuola. · grande flessibilità degli spazi e della didattica con semplici spostamenti degli arredi · cortile flessibile ed utilizzabile anche per piccole rappresentazioni · palestra e mensa con forma e materiali naturali secondo i principi di zavalloni E) aspetti innovativi e di sostenibilità Oggi innovazione e sostenibilità vanno di pari passo ma poche volte nel rispetto dell’ambiente. La nostra proposta vorrebbe far diventare la scuola modello di innovazione tecnologica, attraverso uso di strutture sismicamente sicure in legno lamellare o in acciaio leggero con tecnologia cold formed stell e tamponamenti con materiali naturali quali il biocomposito in canapa e calce. La canapa rappresenta il più grande attrattore di co2 , capace di assorbire grandi quantità nei suoi pochi mesi di crescita, pertanto il suo uso permette forti riduzioni di co2 dall’atmosfera. In unione alla calce diventa un materiale da costruzione straordinario, certificato leed, ottimo regolatore termo-igrometrico, isolante acustico con altissima traspirabilità e assenza di sostanze inquinanti (voc), cosa che permette il raggiungimento di una elevata qualità dell’aria indoor, evitando le patologie, derivanti dalla sindrome dell’edificio malato, che colpiscono prevalentemente i bambini. Sotto l’aspetto del comfort termico e illuminotecnico, il volume delle classi è esposto a sud-est, con ampie vetrate e con le serre solari, accumulatori di calore per un sistema passivo di riscaldamento. Elementi captanti i venti predominanti da nord, permettono invece un sistema di raffrescamento passivo. I sistemi bioclimatici e di raffrescamento/riscaldamento naturale, gli alti isolamenti dell’involucro con materiali naturali e gli apporti “passivi” di riscaldamento rendono la scuola a bassa richiesta energetica; impianti da fonti rinnovabili, di ridotte potenze, permettono la realizzazione di un edificio nzeb. Il recupero delle acque piovane riutilizzate ad uso irriguo, aree di stoccaggio della raccolta differenziata, aree di bike-sharing, piste ciclopedonali elevano il livello di sostenibilità ambientale della scuola panoramica. Gli ingredienti dell’innovazione e sostenibilità: · strutture antisismiche in legno lamellare o acciaio leggero con tecnologia cfs; · tamponamenti in canapa e calce per isolamento termo-igrometrico, acustico, altamente traspirante; · salubrità dell’aria con assenza di voc ed eliminazione patologie della sindrome da edificio malato; · riduzione co2 di circa 24.000 kg; · sistemi bioclimatici; raffrescamento/riscaldamento passivo; apporti passivi; · edificio nzeb ad alta sostenibiltà ambientale

Complesso di ville ad alta efficienza energetica - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Complesso di ville ad alta efficienza energetica
Il concept progettuale combina tradizione e innovazione, sia attraverso il linguaggio architettonico, con una rilettura in chiave contemporanea del tetto a falda, sia nell’utilizzo di materiali della tradizione reinterpretati con linguaggio moderno. Materiali naturali e performanti, che garantiscono salubrità, comfort e alte prestazioni, oltre che essere ecosostenibili e non inquinanti. Importante attenzione è rivolta al rapporto spaziale tra interno ed esterno,enfatizzato dal sistema di spazi: zona living/serra solare/pergolato. Da puro elemento bioclimatico, la serra combinata con il pergolato, regala un continuum tra interno ed esterno, in un rapporto unico architettura/natura.

Scuole innovative - concorso per la realizzazione dell'istituto professionale di alanno (pe) - Alanno (PE)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Scuole innovative - concorso per la realizzazione dellistituto professionale di alanno pe
La scuola innovativa : agritettura per la rigenerazione del futuro. Il progetto del bio-campus diventa manifesto di una nuova economia che parte dall’agricoltura per costruire con la natura; si riscopre una coltura abbandonata, la canapa, intesa come materia didattica e come materiale da costruzione. Il progetto de-costruisce le funzioni racchiudendole in volumi autonomi, aperti alla città e ricuciti dalla piazza/coperta luogo di aggregazione diurna/notturna. Ogni volume ha vita autonoma, funzionale, strutturale, energetica ma tutti sono caratterizzati dall’uso attento di materiali naturali. Forma/struttura è il binomio che permette di coniugare espressione formale con rispetto dei costi. Studio dell’esposizione, serre solari, captatori di venti consentono al volume learning-home l'autosufficienza energetica e la mediazione termica alla piazza; mentre gli altri volumi hanno classi energetiche standard. Strutture fortemente elastiche determinano la sicurezza sismica; recupero delle acque, fonti rinnovabili, orti, verde e campi di canapa determinano un’altissima sostenibilità ambientale del bio-campus, un edificio nzeb.

Vincitore casaclima awards 2013 - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Vincitore casaclima awards 2013
Villa unifamiliare

“abate tonio “ - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto abate tonio
Il complesso architettonico sorge nell’agro biscegliese quasi al confine con la città di trani, a poca distanza dal mare. Le suggestioni prodotte da questo scorcio della campagna pugliese, in cui piante di ulivo centenarie sono circondate da muretti a secco in pietra locale e fanno da sfondo al mare che si scorge poco lontano, hanno ispirato l’idea progettuale. L’intero insediamento è costituito da otto unità abitative suddivise in tre differenti tipologie; due ville unifamiliari, una villa bifamiliare e una quadrifamiliare. L’impianto tipologico composto da elementi bassi ad un solo piano, incastrati con case a torre, conferma la tipologia dei casali della nostra terra. La ricerca formale è quindi tutta incentrata sulla rilettura contemporanea di elementi cari alla tradizione, pertanto brani di grevi muri in pietra locale, incastrano portici caratterizzati da coperture curvilinee; i merli della torre vengono reinterpretati come un piano in pietra che si stacca e si allontana dalla copertura delle stesse. L’uso e la differenziazione dei materiali, sottolineano tutti i principali elementi; la pietra per i setti murari esterni; il legno per le doghe che accompagnano la flessione del piano orizzontale della copertura del portico; il solare marmo “giallo bambù” per il pilastro a fuso ricavato da un unico blocco lapideo; il rame per sottolineare la sagoma della pensilina e che genera caldi riflessi di luce. Le unità abitative si sviluppano o sul solo piano terra, o su due livelli ma è sempre leggibile la differenza tra corpo notte e giorno.in quella a due livelli si evidenzia un’attenzione rivolta allo studio delle ombre, cercando di proteggere le facciate più esposte all’irraggiamento solare con pensiline che filtrano e non negano i raggi solari.

Show room s'oggetti - Bisceglie (BT)

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Progetto di interni e di arredo

Scuola in piazza a levante - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Scuola in piazza a levante
Il progetto si pone tre obiettivi: una scuola che oltre ad evocare l'attività archetipica dell'insegnare possa identificare, come edificio pubblico, la volontà di rappresentare la presenza istituzionale della città ; che crei uno stretto dialogo tra architettura e pedagogia per realizzare un ambiente di supporto ai processi cognitivi dei bambini ed infine che attraverso una progettazione bio-sostenibile sia attenta alla relazione con il contesto climatico ed alla salubrità dell'ambiente realizzando un architettura ad altissima efficienza energetica tale da potersi indicare a modello di “scuola passiva in ambiente mediterraneo”. - la scuola dell'infanzia e la piazza pedonale- Descrizione del progetto Cosi' “la piazza invade la scuola” , pensata al margine del lotto, con un segno evocativo deciso e leggero; un elemento a verde che nasce dalla piazza come grande fioriera ed in forma plastica diviene tetto-giardino che inviluppa i servizi della piazza prima e un ala della scuola poi, terminando in un “muro vegetale” che raccoglie e racchiude il patio interno della scuola segnando un luogo per lo svolgimento delle attività libere all'aperto. Allo stesso modo “la piazza si lascia invadere dalla scuola” ; un altro elemento naturale, l'acqua, nascendo dalla vasca di raccolta posta sul tetto a migliorare le performance energetiche dell'altra ala della scuola, scenograficamente scivola , a guisa di cascata, sulla parete dell'edificio riversandosi in piazza. L'accesso della scuola è posto direttamente sulla piazza ,filtrato da una quinta urbana “ di greve leggerezza” che reinterpreta i cumuli di blocchi di cava in pietra di trani caratterizzanti il territorio circostante. Scatole permeabili in lamiera di ferro smaltato rosso , saldate a putrelle di ferro cerato, sorreggono e scandiscono lastre di “scorza di trani”, disegnando uno “screen-wall” tra il verde e l'acqua che determina un intimo patio capace di filtrare l'ingresso della scuola dalla piazza e al contempo di celarne l'accesso ai servizi. La piazza è stata concepita per avere un doppio livello di percezione visiva: una dimensione più urbana, dove gli elementi che accolgono il passante sono quelli tipici delle piazze del sud italia : un vuoto caratterizzato da alberi che ombreggiano gruppi di sedute . L'altra dimensione è alla scala della residenza, in quanto l'isolato scuola-piazza è attorniato da residenze con altezza media di 15 ml. Per un totale di circa 600 residenti che si affacciano sullo spazio pubblico dai propri balconi o terrazze e quindi godono completamente solo degli elementi naturali, e non di antiestetiche coperture lasciate a se stesse, beneficiando anche di un microclima favorevole dato dalla presenza di tanto verde e dell'acqua che, oltre ad essere il volano dell'altissima efficienza energetica della scuola, contrasterà la formazione di “isole di calore” urbano. Correlazioni tra spazio progettato e attivita' pedagogica La caratterizzazione planimetrica del progetto in tal senso ha portato a pensare gli ambienti della scuola come un continuum di spazi di aggregazione dalle caratteristiche sempre diverse che consentano ai bambini di vivere liberamente tutta la struttura favorendo la libera sperimentazione degli spazi. La scuola viene cosi' intesa come un unico grande laboratorio, che non delega alle sole aule l'attività didattica, ma che relaziona un insieme di elementi, formalmente e cromaticamente differenti, che individuano temi di relazione con la società molto diversi tra loro offrendo continue occasioni di esperienza, ricerca ed apprendimento. Tale valenza ludica e didattica è sottolineata anche nell'articolazione dello spazio esterno che si snoda per centri di interesse, mediante l'organizzazione di aree specifiche che serviranno a stimolare i sensi dei bambini, per metterli in contatto con gli elementi naturali, per insegnare loro i numeri e le quantità , per favorire il gioco attivo e le attività motorie.( percorso sonoro,labirinto, l'albero della vita ). Si propone la realizzazione di un piccolo orto , dove i bambini possano sperimentare dal vivo la semina , la piantagione , la crescita e la raccolta di varie specie vegetali, venendo a conoscenza delle fasi del ciclo vitale del mondo vegetale. Bioclimatica e autarchia energetica : l'edificio passivo/attivo Altro obbiettivo perseguito è stato quello di una ” progettazione efficiente”; una scuola cioè in autarchia energetica che auto produce quel poco che consuma attraverso sia la riduzione drastica delle perdite energetiche per trasmissione, grazie ad un aumento considerevole delle resistenze di ogni singolo elemento costruttivo e l'ottimizzazione sia degli apporti solari, attraverso l'attenzione del progetto a coniugare al massimo le regole bio-climatiche relazionate alle peculiarità del sito, e sia degli apporti interni dati dagli occupanti o dalle macchine o attrezzature di vario genere. Pertanto il fabbisogno energetico a valori inferiori a 10 kwh/m2a. Dunque partendo dalla progettazione bioclimatica del sito, sfruttando sia il comportamento inerziale della copertura, grazie all'uso del verde e dell'acqua presenti sulla stessa, che delle pareti esterne (in grado di assorbire elevate cariche termiche dell'esterno) si è inoltre pensato all'utilizzo di un impianto vcm con recupero di calore che, coadiuvato da un sistema di raffrescamento, il tutto alimentato da impianto fv posto in copertura, consentirà di controllare l'umidità relativa dell'area assicurando una perfetta salubrità ambientale ed igienica delle aule. - lo spazio per attivita' sportive - Lo sviluppo infine delle altre due aree a margine, ossia quella destinata ad attrezzature per lo sport e quella destinata ad attrezzature comuni, ha inteso dare un indicazione di più largo respiro che quella meramente di soddisfacimento delle aspettative degli standard urbanistici. Infatti da una interpretazione attenta di quelle che sono le fasce sociali che si andranno ad insediare in questo nuovo quartiere e della loro età media è chiaro che esse saranno largamente rappresentate sia dalla popolazione giovanile in età adolescenziale che dalla popolazione più matura. Dunque l'area destinata all'attività sportiva, dedicata in particolar modo alla prima fascia di utenza, accoglierà nella zona più disassata dal sistema urbano del quartiere, sia uno spazio più tradizionale destinato a campo di calcio con i propri servizi, sia uno spazio inteso come il luogo degli sports più vicini alle tematiche degli adolescenti e con una serie di percorsi lineari ,realizzati con un particolare cemento fono-assorbente e colorato, adatti agli appassionati di roller-blade , di bmx e di semplici pattini a rotelle partono dalla zona dei servizi, passano per il prato dell'arrampicata e si snodano sino ad arrivare allo skate-park ideato come una grande catino in depressione rispetto all'intorno. Questo è il cuore dell'intervento dal quale intorno ad un piccolo padiglione di servizi si diparte un sistema di spazi all'aperto a varie quote, dove i ragazzi hanno la possibilità di incontrarsi e dare forma alla loro espressività, promuovendo attività complementari allo sport che li vedano protagonisti attraverso la musica dal vivo, il ballo nelle espressioni più recenti (hip-hop, breakdance ecc,) , le arti visive dei graffiti writers , avendo pensato al muro di protezione verso la ferrovia come spazio dove potersi esprimere. - lo spazio per attrezzature comuni - In merito invece allo spazio destinato dall'amministrazione pubblica ad attrezzature comuni da destinarsi alla fascia di popolazione più matura si è pensato alla costruzione di una zona di relax per lo svolgimento di attività immerse nella natura. Rafforzando il concetto di sostenibilità a tutto tondo abbiamo pensato di disegnare all'interno di una zona a verde con attrezzature generali e comuni, delle piccole fasce destinate a orti/giardino urbani, ispirati a progetti già condotti con successo in varie zone d'italia. Un giardino a costo zero che con le proprie ombre, zone di fresco e di soleggiamento, disegna zone di sosta e relax attrezzate con tavoli e sedute fisse e rimarcate da grandi pergole lignee sostenute dagli stessi elementi verticali avvolti da rampicanti che finiscono con il dare vita ad un vero e proprio sistema di recinzioni svolgendo nel contempo il ruolo di barriere acustiche dai rumori della vicina ferrovia e creando la necessaria quiete nelle zone a relax.

Case (di luce) nel verde - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Case di luce nel verde
Case di luce nel verde è il secondo edificio del complesso residenziale case di luce, inserito in più ampio programma di rigenerazione urbana di un'area semi-periferica dismessa. Case di luce nel verde è un edificio residenziale nzeb per 21 abitazioni e locali commerciali con tecnologie costruttive in biomattone di canapa e calce e con un sistema di canali di ventilazione orizzontali e verticali capace di permettere, attraverso la ventilazione naturale, una dissipazione del calore estivo in eccesso. Il sistema di ventilazione naturale, realizzato attraverso elementi di distribuzione orizzontale pensati come dei grandi canali di ventilazione naturale che intersecando dei cavedi verticali assicurano una corretta ventilazione con un gradiente termico molto più basso rispetto a quello esterno. Questo permette , attraverso degli scambiatori, consente una perfetta cross-ventilation all’interno delle singole unità con riduzione della temperatura nel ciclo estivo. Altra particolarità di case di luce nel verde è quella di reinterpretare il tema della villa urbana; gli alloggi, recuperando la “tipologia a patio” tipica delle case pugliesi, presentano una loggia centrale a doppia altezza che, se da un lato restituisce la spazialità di un piano attico sin dai primi piani, dall’altro permette una perfetta illuminazione naturale evitando, attraverso schermature solari, il fastidioso surriscaldamento estivo. L’idea di villa urbana si concretizza anche attraverso la vegetazione mediterranea accolta sulle grandi logge/patio di ogni singolo appartamento. Costruire con la natura. Grande attenzione tecnica ma anche etico-ambientale è stata posta all’involucro, realizzato con murature di biomattone® e natural beton® in canapa e calce, biocomposito naturale dalle alte caratteristiche termo-igrometriche che grazie alla canapa permette di sequestrare grandi quantità di co2. L’uso di materiali altamente traspiranti, senza rilascio di voc, determina un altissimo benessere abitativo, che accompagnato ad impianti intelligenti e alle fonti rinnovabili determinano la certificazione casaclima gold con 10 kwh/m2a. L’edificio è caratterizzato da un bassissimo fabbisogno energetico in quanto utilizza tutti gli accorgimenti inerenti il risparmio energetico: eliminazione dei ponti termici, infissi altamente termoisolanti, riscaldamento mediante pompa di calore ed involucro, altamente performante dal punto di vista termico, acustico ed igrometrico in quanto 100% naturale in canapa e calce. Il composto in canapa e calce utilizzato, sia per biomattone® che per natural beton®, prodotto certificato leed®, è un composto costituito da truciolato vegetale di canapa con un legante a base di calce in rapporto variabile a seconda delle prestazioni termiche e meccaniche richieste. Questo composto si differenza dagli altri materiali isolanti in quanto combina alte proprietà di isolamento e massa termica con una elevata eco-compatibilità, riciclabilità e regolazione igroscopica oltreché essere un materiale a bilancio negativo di emissioni di co2 capace di catturare e sequestrare 60 kg di co2 dall’atmosfera per ogni 1 m3 di materiale.

Edicola funeraria - Bisceglie (BT)

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La cappella, costruita su un lotto il cui ingombro è di mt. 3,00x3,50 nel cimitero di bisceglie, è organizzata concentrando i dodici loculi, disposti su sette ordini di altezza con tumulazione dall'esterno, e gli ossari, localizzati nella parte alta, su due pareti contigue che formano una l, lasciando così libere le due pareti restanti che accolgono rispettivamente il vano d’ingresso ed un piccolo altare in pietra. Le due pareti destinate alle sepolture sono rivestite, all’esterno, con lastre squadrate di 6 cm. Di spessore in pietra calcarea di trani, aventi colore chiaro e finitura spazzolata, messe in opera, dati i loro lati lisci e regolari, senza malta nei giunti verticali accentuando così il carattere monolitico dell'opera che viene ulteriormente sottolineato da inserti chiaroscurali realizzati con fasce levigate, sempre in pietra di trani, aventi altezza di 12 cm. Accanto alla monoliticità l’opera cerca, con le altre due pareti libere, un esito polimaterico che attinge alla trasparenza data dal vetro serigrafato ed alla brillantezza del nastro in acciaio corten che impreziosce diventando al contempo l'elemento di trade union tra la introspettiva trama litica e quella immateriale dei pannelli vitrei che si lasciano inondare dalla luce.

Casa g - Guardiagrele (CH)

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Ristrutturazione di un appartamento privato

Progetto vincitore del concorso di progettazione per la valorizzazione e riqualificazione paesaggi costieri di ugento - Ugento (LE)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Progetto vincitore del concorso di progettazione per la valorizzazione e riqualificazione paesaggi costieri di ugento
Ecologia integrale Il progetto è risultato vincitore di un concorso di progettazione promosso dalla regione puglia e dal comune di ugento, individuandolo come uno dei modelli di attivazione dello “scenario strategico” del piano paesaggistico della puglia (pptr) legato alla valorizzazione dei paesaggi costieri, elemento patrimoniale di grande rilevanza per il futuro socioeconomico della regione stessa. Il progetto ha lo scopo duplice di bloccare i processi di degrado dovuti alla pressione turistica concentrata a ridosso della costa e di valorizzare l’immenso patrimonio naturalistico, rurale e paesaggistico presente all’interno del più ampio parco naturale regionale litorale di ugento. Il parco è costituito da un sistema dunale e retrodunale misurato da un insieme di canali e bacini di collegamento rappresentando la più estesa area di macchia mediterranea del salento che però presenta un’ampia serie di criticità: erosione costiera, degradazione degli habitat locali, perdita di bio diversità, salinizzazione dei suoli, eccessivo carico antropico nei mesi estivi. Il progetto intende coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico mediante la definizione di un modello di sostenibilità ambientale e la creazione di nuove forme di ecoturismo. L’obiettivo è promuovere la valorizzazione sostenibile del territorio facendo dialogare istanze antropologiche ed ambientali mediante uno sviluppo bio-economico. Risolvere la dicotomia tra ambiente ed economia verso un modello di ecologia integrale nel quale far convivere i processi economici e la tutela del paesaggio. Ricomposizione del mosaico degli habitat Le aree che compongono il progetto sono state caratterizzate in base alla loro vocazione più evidente e più funzionale per la riconnessione degli habitat e dei sistemi di fruizione del parco. Il bacino rottacapozza sud è sicuramente l’area vocata alla trasformazione in riserva naturale integrale. Gli interventi proposti mirano a rafforzare questa qualità e a facilitare la crescita del carattere naturalistico del bacino. L’eliminazione degli argini costruiti insieme al nuovo disegno delle sponde e alla rinaturalizzazione della duna favoriranno la naturale creazione di un ecosistema ideale per la fauna e la flora. Intervento comune a diverse aree di intervento è l’inserimento di isolotti naturali galleggianti, realizzati con struttura in bamboo e giunco palustre a guisa di grandi nasse, disegna ed arricchisce il bacino di luoghi ideali per la formazione di habitat naturali per il proliferare della flora e il ripopolamento della fauna spontanea o indotta . Nel caso dell’area naturale protetta le banquettes di posidonia spiaggiata saranno mantenute in situ in modo da favorire la riduzione dell’erosione della costa, il ripascimento della duna e la nidificazione delle tartarughe. Il bacino suddenna appare come elemento estraneo al nucleo urbano di torre san giovanni. La riconnessione del bacino all’abitato è ottenuta attraverso percorsi e passeggiate pedonali che lo collegheranno al nuovo lungo mare. Il parco urbano acquatico, composto di boschetti termofili, bio-lago, giardini ed orti botanici palustri, diventerà elemento di riequilibrio dei flussi decongestionando l’affaccio al mare, ridefinirà l’uso e le dinamiche degli spazi urbani redistribuendo i carichi antropici. L’area dell’ ex ittica, fortemente antropizzata ed abbandonata da anni, attraverso uso di linguaggi architettonici mimetici si propone un modello che definiremmo di decongestione turistica controllata, teso a diradare il carico antropico su larga scala e a spalmare i flussi stagionali , attraendo tutto l’anno nuove forme di turismo già ampiamente diffuse in tutta europa. Il compendio ricettivo viene proposto come una serie di elementi costruiti sparsi, realizzati sulle aree di sedime già fortemente compromesse e ricuciti da zone completamente rinaturalizzate, in piena continuità con il parco, con uso esclusivo di materiali da costruzione naturali e vegetali, tanto da potersi identificare come vere architetture vegetali o agritetture. La scelta dei materiali risponde quindi all’esigenza di ridurre l’impatto del costruire sull’ambiente privilegiando l’impiego di materiali, componenti e prodotti regionali, riciclati e riciclabili, atossici, a ricrescita veloce. L’area denominata “zona fontanelle” è caratterizzata da strade carrabili e parcheggi non regolamentati posti a ridosso della fascia dunale che ne compromettono la continuità ecologica. La rinaturalizzazione delle aree liberate e la forte riduzione delle aree impermeabilizzate, faciliteranno la ricucitura della pineta esistente e rafforzeranno il suo ruolo di cintura verde di delimitazione, mitigazione e qualificazione di un’area caratterizzata da costruzioni che connotano fortemente il paesaggio. I parcheggi saranno delocalizzati e ricollocati in aree adiacenti alle strutture ricettive esistenti.

Verde matematico - Bisceglie (BT)

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Archisio - Pedone Working - Progetto Verde matematico
Verde matematico è un ristorante che recupera un fabbricato in pieno centro urbano, riconfigurandolo e riprogettandolo a favore di una ben precisa volontà di sintetizzare il connubio tra elementi e materiali contemporanei e attuali con gli elementi storici del sito e con inserti vegetali e naturali, puntando all’enfatizzazione del recinto che circonda e che protegge il nucleo vitale del luogo. Il progetto determina uno spazio introverso che nega il rapporto col contesto e punta a reinterpretare i propri ambienti, sia interni che esterni, in una idea progettuale che, negando il rapporto diretto con la città, permette la realizzazione di uno spazio raccolto sia a livello visivo che acustico e climatico. Tutta la proposta è mirata alla valorizzazione delle preesistenze anche attraverso il contrasto netto con decisi segni di progetto. Ne è un esempio la copertura esterna, in legno bianco, formata da parti opache e vegetali, parti vetrate e tende retrattili; chiusa e opaca laddove il contesto degli edifici condominiali “guarda” all’interno del locale, completamente “smaterializzata” laddove il panorama “zenitale” diventa interessante e capace di estraniare il cliente dal contesto urbano nel quale si trova. Il giardino segreto, tipico dell’architettura mediterranea, è arricchito dalla geometria della struttura lignea, studiata per disegnare tridimensionalmente lo spazio e dialogare sia con la vegetazione che con i muri antichi, in modo da schermare alcune viste e aprirne delle altre, creando uno spazio totalmente libero e funzionale a terra, ma che alterna texture differenti a livello dello sguardo. In tutti gli spazi fondamentale è l’uso del colore, in particolare la combinazione dei toni del giallo e del blu, che dialogano sempre con il verde della vegetazione, in tutte le sue forme, e con superfici neutre e naturali. Gli elementi vegetali in terra e in vaso si alternano a verde rampicante oppure pendente come anche a quadri e inserti vegetali verticali, rimandando ad ogni spazio una precisa caratterizzazione grazie alla accurata scelta delle specie. Tutti gli spazi puntano all’accostamento materico e cromatico. Il corten si combina con vivaci colori e profumata vegetazione ma anche con la leggerezza del vetro e la naturalità del legno. Pareti dipinte con inserti naturali dialogano con i pannelli in resina, la pavimentazione in pietra con i lampadari in tondini di ferro e con colorate sedie in legno, così come la cantina propone la sinergia tra pietra, legno grezzo e corten, in un connubio di design contemporaneo e di riuso. “verde matematico” è quindi il frutto di una decisa scelta progettuale di combinare materiali e colori, percezioni visive, olfattive e tattili, in un mix di tradizione e contemporaneo, naturale e artificiale, nella curiosa interiorità di un giardino nascosto. “…così come dal giallo con l’azzurro nascerà sempre il verde, e non il rosa o il marrone. …è matematico” (andrea pazienza)
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