Scuola in piazza a levante - Bisceglie (BT)
Il progetto si pone tre obiettivi: una scuola che oltre ad evocare l'attività archetipica dell'insegnare possa identificare, come edificio pubblico, la volontà di rappresentare la presenza istituzionale della città ; che crei uno stretto dialogo tra architettura e pedagogia per realizzare un ambiente di supporto ai processi cognitivi dei bambini ed infine che attraverso una progettazione bio-sostenibile sia attenta alla relazione con il contesto climatico ed alla salubrità dell'ambiente realizzando un architettura ad altissima efficienza energetica tale da potersi indicare a modello di “scuola passiva in ambiente mediterraneo”.
- la scuola dell'infanzia e la piazza pedonale-
Descrizione del progetto
Cosi' “la piazza invade la scuola” , pensata al margine del lotto, con un segno evocativo deciso e leggero; un elemento a verde che nasce dalla piazza come grande fioriera ed in forma plastica diviene tetto-giardino che inviluppa i servizi della piazza prima e un ala della scuola poi, terminando in un “muro vegetale” che raccoglie e racchiude il patio interno della scuola segnando un luogo per lo svolgimento delle attività libere all'aperto.
Allo stesso modo “la piazza si lascia invadere dalla scuola” ; un altro elemento naturale, l'acqua, nascendo dalla vasca di raccolta posta sul tetto a migliorare le performance energetiche dell'altra ala della scuola, scenograficamente scivola , a guisa di cascata, sulla parete dell'edificio riversandosi in piazza.
L'accesso della scuola è posto direttamente sulla piazza ,filtrato da una quinta urbana “ di greve leggerezza” che reinterpreta i cumuli di blocchi di cava in pietra di trani caratterizzanti il territorio circostante. Scatole permeabili in lamiera di ferro smaltato rosso , saldate a putrelle di ferro cerato, sorreggono e scandiscono lastre di “scorza di trani”, disegnando uno “screen-wall” tra il verde e l'acqua che determina un intimo patio capace di filtrare l'ingresso della scuola dalla piazza e al contempo di celarne l'accesso ai servizi.
La piazza è stata concepita per avere un doppio livello di percezione visiva: una dimensione più urbana, dove gli elementi che accolgono il passante sono quelli tipici delle piazze del sud italia : un vuoto caratterizzato da alberi che ombreggiano gruppi di sedute .
L'altra dimensione è alla scala della residenza, in quanto l'isolato scuola-piazza è attorniato da residenze con altezza media di 15 ml. Per un totale di circa 600 residenti che si affacciano sullo spazio pubblico dai propri balconi o terrazze e quindi godono completamente solo degli elementi naturali, e non di antiestetiche coperture lasciate a se stesse, beneficiando anche di un microclima favorevole dato dalla presenza di tanto verde e dell'acqua che, oltre ad essere il volano dell'altissima efficienza energetica della scuola, contrasterà la formazione di “isole di calore” urbano.
Correlazioni tra spazio progettato e attivita' pedagogica
La caratterizzazione planimetrica del progetto in tal senso ha portato a pensare gli ambienti della scuola come un continuum di spazi di aggregazione dalle caratteristiche sempre diverse che consentano ai bambini di vivere liberamente tutta la struttura favorendo la libera sperimentazione degli spazi. La scuola viene cosi' intesa come un unico grande laboratorio, che non delega alle sole aule l'attività didattica, ma che relaziona un insieme di elementi, formalmente e cromaticamente differenti, che individuano temi di relazione con la società molto diversi tra loro offrendo continue occasioni di esperienza, ricerca ed apprendimento.
Tale valenza ludica e didattica è sottolineata anche nell'articolazione dello spazio esterno che si snoda per centri di interesse, mediante l'organizzazione di aree specifiche che serviranno a stimolare i sensi dei bambini, per metterli in contatto con gli elementi naturali, per insegnare loro i numeri e le quantità , per favorire il gioco attivo e le attività motorie.( percorso sonoro,labirinto, l'albero della vita ). Si propone la realizzazione di un piccolo orto , dove i bambini possano sperimentare dal vivo la semina , la piantagione , la crescita e la raccolta di varie specie vegetali, venendo a conoscenza delle fasi del ciclo vitale del mondo vegetale.
Bioclimatica e autarchia energetica : l'edificio passivo/attivo
Altro obbiettivo perseguito è stato quello di una ” progettazione efficiente”; una scuola cioè in autarchia energetica che auto produce quel poco che consuma attraverso sia la riduzione drastica delle perdite energetiche per trasmissione, grazie ad un aumento considerevole delle resistenze di ogni singolo elemento costruttivo e l'ottimizzazione sia degli apporti solari, attraverso l'attenzione del progetto a coniugare al massimo le regole bio-climatiche relazionate alle peculiarità del sito, e sia degli apporti interni dati dagli occupanti o dalle macchine o attrezzature di vario genere. Pertanto il fabbisogno energetico a valori inferiori a 10 kwh/m2a.
Dunque partendo dalla progettazione bioclimatica del sito, sfruttando sia il comportamento inerziale della copertura, grazie all'uso del verde e dell'acqua presenti sulla stessa, che delle pareti esterne (in grado di assorbire elevate cariche termiche dell'esterno) si è inoltre pensato all'utilizzo di un impianto vcm con recupero di calore che, coadiuvato da un sistema di raffrescamento, il tutto alimentato da impianto fv posto in copertura, consentirà di controllare l'umidità relativa dell'area assicurando una perfetta salubrità ambientale ed igienica delle aule.
- lo spazio per attivita' sportive -
Lo sviluppo infine delle altre due aree a margine, ossia quella destinata ad attrezzature per lo sport e quella destinata ad attrezzature comuni, ha inteso dare un indicazione di più largo respiro che quella meramente di soddisfacimento delle aspettative degli standard urbanistici. Infatti da una interpretazione attenta di quelle che sono le fasce sociali che si andranno ad insediare in questo nuovo quartiere e della loro età media è chiaro che esse saranno largamente rappresentate sia dalla popolazione giovanile in età adolescenziale che dalla popolazione più matura.
Dunque l'area destinata all'attività sportiva, dedicata in particolar modo alla prima fascia di utenza, accoglierà nella zona più disassata dal sistema urbano del quartiere, sia uno spazio più tradizionale destinato a campo di calcio con i propri servizi, sia uno spazio inteso come il luogo degli sports più vicini alle tematiche degli adolescenti e con una serie di percorsi lineari ,realizzati con un particolare cemento fono-assorbente e colorato, adatti agli appassionati di roller-blade , di bmx e di semplici pattini a rotelle partono dalla zona dei servizi, passano per il prato dell'arrampicata e si snodano sino ad arrivare allo skate-park ideato come una grande catino in depressione rispetto all'intorno. Questo è il cuore dell'intervento dal quale intorno ad un piccolo padiglione di servizi si diparte un sistema di spazi all'aperto a varie quote, dove i ragazzi hanno la possibilità di incontrarsi e dare forma alla loro espressività, promuovendo attività complementari allo sport che li vedano protagonisti attraverso la musica dal vivo, il ballo nelle espressioni più recenti (hip-hop, breakdance ecc,) , le arti visive dei graffiti writers , avendo pensato al muro di protezione verso la ferrovia come spazio dove potersi esprimere.
- lo spazio per attrezzature comuni -
In merito invece allo spazio destinato dall'amministrazione pubblica ad attrezzature comuni da destinarsi alla fascia di popolazione più matura si è pensato alla costruzione di una zona di relax per lo svolgimento di attività immerse nella natura. Rafforzando il concetto di sostenibilità a tutto tondo abbiamo pensato di disegnare all'interno di una zona a verde con attrezzature generali e comuni, delle piccole fasce destinate a orti/giardino urbani, ispirati a progetti già condotti con successo in varie zone d'italia. Un giardino a costo zero che con le proprie ombre, zone di fresco e di soleggiamento, disegna zone di sosta e relax attrezzate con tavoli e sedute fisse e rimarcate da grandi pergole lignee sostenute dagli stessi elementi verticali avvolti da rampicanti che finiscono con il dare vita ad un vero e proprio sistema di recinzioni svolgendo nel contempo il ruolo di barriere acustiche dai rumori della vicina ferrovia e creando la necessaria quiete nelle zone a relax.
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