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Rigenerare la scuola panoramica - Riccione (RN)

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A) concetto urbanistico, inserimento della scuola nel contesto e nel paesaggio. La lettura delle peculiarità e delle criticità dell’area determinano l’idea progettuale; reinterpretare in un unico segno la scuola e il parco, non più intesi come elementi tra loro scissi ma ora uniti e a disposizione della città; il parco “entra” nella scuola, la scuola si “apre” al parco negli orari extrascolastici. I volumi costituenti la scuola si rapportano alla città consolidata: allineamenti e altezze confermano nel progetto il tessuto urbano degli edifici isolati a due piani. Il progetto, confrontandosi con le preesistenze naturali, preserva gli alberi, prevedendo un parcheggio di tipo sotterraneo nell’impronta della scuola esistente e rafforzando, a livello stradale, le percorrenze lente a piedi o in bici, intendendo queste anche esperienze didattiche con progetti quali il piedibus o il bicibus. Mentre le auto accedono al parcheggio sotterraneo dalla via panoramica, i percorsi sostenibili collegano via arimondi con via panoramica. Pertanto i concetti urbanistici del progetto, in sintesi, sono: · conferma tessuto urbano consolidato con uso di volumi isolati e a due piani; · valorizzazione del parco con conservazione del verde esistente; · asse verde centrale fluido e permeabile: la scuola nel parco; il parco a scuola; · parcheggio sotterraneo nell’impronta dell’attuale scuola; · percorsi ciclopedonali aventi anche carattere pedagogico con progetti piedibus o bicibus. B) aspetti compositivi La composizione architettonica del progetto usa tutti gli ingredienti del sito, sia naturali che antropici; la progettazione immagina uno spazio organico e complesso, un nuovo luogo identitario per la comunità che non si basa su divisioni ma su connessioni e integrazioni. L’edifico della scuola non è pensato come un edificio compatto ma, rimisurando le sagome del tessuto urbano, si “decompone” in piccoli padiglioni. Ogni volume accoglie una funzione: un padiglione su due livelli per l’attività didattica, uno ad altezza variabile per la palestra e i servizi , l’ultimo su due livelli per la mensa e la biblioteca; tutti ricuciti dal cortile, elemento centrale della composizione architettonica della scuola, ma anche elemento centrale della composizione del parco. Un continuo scambio tra scuola e parco, tra interno ed esterno caratterizza l’idea progettuale; il paesaggio entra nella scuola e il costruito nel paesaggio. I corpi di fabbrica sono pensati con identità differenti in funzione delle diverse destinazioni, con una propria forma, funzione ma anche struttura, oltre che diverso standard energetico e diverso livello di comfort abitativo. Il padiglione dedicato alle classi, dove gli alunni trascorrono la maggior parte del tempo in uno stato di quiete, avrà il più alto livello di comfort con uso di materiali naturali, per uno standard energetico di tipo passivo. La composizione terrà conto degli studi bioclimatici determinandone il miglior posizionamento, al fine di sfruttare tutti gli apporti del sole, per ottenere un riscaldamento passivo naturale ed una perfetta illuminazione diretta e controllata. I volume della palestra e della mensa, sono immaginati con un forte rapporto forma/struttura, così che i pannelli strutturali di tamponamento verticale diventano “pelle formale”; avranno invece uno standard energetico e un comfort di tipo “normale” in quanto assolvono funzioni a uso temporaneo anche in considerazione dello stato in movimento degli alunni. Gli aspetti compositivi del progetto, in sintesi, sono: · composizione fatta per integrazioni e connessioni; · scuola composta da volumi isolati; piccoli padiglioni autonomi per forma, funzione e uso; · padiglioni caratterizzati da forma-funzione anche in considerazione di diversi livelli di standard energetico, di comfort e di salubrità dell’aria indoor. C) aspetti funzionali L’asse verde centrale cattura il cittadino e l’alunno tanto sulla via panoramica quanto su via arimondi, accompagnandoli all’interno della scuola-giardino intesa non più come spazio pubblico “ad ore” ma spazio pubblico sempre aperto alla città. Quando la scuola è in funzione il sistema vetrato del cortile rimane chiuso, in questo modo l’asse verde ha funzione di ingresso alla scuola ma nello stesso tempo non impedisce l’uso del parco in quanto percorsi ciclopedonali, di bordo, permettono comunque la fruizione. Una area recintata, a protezione dell’area a gioco e degli orti didattici posti lungo la facciata vetrata, impedisce al passante di interferire con il normale esercizio della didattica. Nelle ore o nel periodo di chiusura della scuola, il sistema vetrato del cortile “si apre” alla città; in questo modo l’asse verde diventa una piazza allungata e il cortile una piccola piazza coperta. Anche il padiglione della palestra o della mensa, essendo autonomi, potrebbero essere utilizzati negli orari o nei periodi extrascolastici per una fruizione ampia della scuola-giardino senza che questo determini problemi di sorveglianza o di sicurezza dell’area di maggiore tutela destinata alla didattica. Gli aspetti funzionali del progetto, in sintesi, sono: · la scuola e il parco diventano spazi pubblici “sempre aperti alla città”; · la scuola, durante le ore di didattica, rimane sempre recintata e in sicurezza, lasciando comunque fruibile il parco attraverso i percorsi ciclopedonali di bordo; · la scuola, durante le ore o i periodi di chiusura, è permeabile, diventando padiglione ad uso del parco e trasformando il cortile in piazza coperta. D) principi pedagogici La pedagogia della lumaca, oltre ad affrontare i principi pedagogici e le strutture scolastiche, ha un punto focale nella capacità di unire memoria, identità e cultura di una comunità locale. Il progetto della scuola di via panoramica, per noi è manifesto di una nuova economia che riparte dalla natura per tornare alla natura; la canapa, elemento della tradizione contadina dell’emilia romagna, principale area di produzione canapiera in italia prima della seconda guerra mondiale, diventa nel progetto “ingrediente” vegetale del parco, ma anche “ingrediente” della costruzione tanto da riscoprire memoria, identità e cultura di questa regione. Le classi sono progettate in blocchi da due in modo da poter permettere, con semplici spostamenti delle armadiature mobili, una grande flessibilità degli spazi e della didattica: da quella tradizionale a banchi paralleli alle didattiche aperte o in pluriclassi. In quanto al metodo di apprendimento basato sulle esperienze del gioco, dello studio e del lavoro manuale, spazi esterni, recintati e protetti, destinati ad area gioco e ad orto didattico permettono la perfetta applicazione del metodo zavalloniano. Il progetto “esterna” il tema dell’orto botanico anche attraverso una libreria degli orti , elemento caratterizzante il prospetto su via panoramica. Il cortile, inteso anche come spazio multidisciplinare, è utile per recite o piccole rappresentazioni; la mensa e la palestra sono immaginate, per forma, materiali e funzioni in linea con la visione pedagogica di zavalloni. Gli ingredienti pedagogici, nel progetto, in sintesi, sono: · “capacità di unire memoria, identità e cultura di una comunità locale”. Riscoperta della produzione canapiera, importante tradizione del mondo agricolo dell’emilia romagna oggi ingrediente del parco e del sistema costruttivo della scuola. · grande flessibilità degli spazi e della didattica con semplici spostamenti degli arredi · cortile flessibile ed utilizzabile anche per piccole rappresentazioni · palestra e mensa con forma e materiali naturali secondo i principi di zavalloni E) aspetti innovativi e di sostenibilità Oggi innovazione e sostenibilità vanno di pari passo ma poche volte nel rispetto dell’ambiente. La nostra proposta vorrebbe far diventare la scuola modello di innovazione tecnologica, attraverso uso di strutture sismicamente sicure in legno lamellare o in acciaio leggero con tecnologia cold formed stell e tamponamenti con materiali naturali quali il biocomposito in canapa e calce. La canapa rappresenta il più grande attrattore di co2 , capace di assorbire grandi quantità nei suoi pochi mesi di crescita, pertanto il suo uso permette forti riduzioni di co2 dall’atmosfera. In unione alla calce diventa un materiale da costruzione straordinario, certificato leed, ottimo regolatore termo-igrometrico, isolante acustico con altissima traspirabilità e assenza di sostanze inquinanti (voc), cosa che permette il raggiungimento di una elevata qualità dell’aria indoor, evitando le patologie, derivanti dalla sindrome dell’edificio malato, che colpiscono prevalentemente i bambini. Sotto l’aspetto del comfort termico e illuminotecnico, il volume delle classi è esposto a sud-est, con ampie vetrate e con le serre solari, accumulatori di calore per un sistema passivo di riscaldamento. Elementi captanti i venti predominanti da nord, permettono invece un sistema di raffrescamento passivo. I sistemi bioclimatici e di raffrescamento/riscaldamento naturale, gli alti isolamenti dell’involucro con materiali naturali e gli apporti “passivi” di riscaldamento rendono la scuola a bassa richiesta energetica; impianti da fonti rinnovabili, di ridotte potenze, permettono la realizzazione di un edificio nzeb. Il recupero delle acque piovane riutilizzate ad uso irriguo, aree di stoccaggio della raccolta differenziata, aree di bike-sharing, piste ciclopedonali elevano il livello di sostenibilità ambientale della scuola panoramica. Gli ingredienti dell’innovazione e sostenibilità: · strutture antisismiche in legno lamellare o acciaio leggero con tecnologia cfs; · tamponamenti in canapa e calce per isolamento termo-igrometrico, acustico, altamente traspirante; · salubrità dell’aria con assenza di voc ed eliminazione patologie della sindrome da edificio malato; · riduzione co2 di circa 24.000 kg; · sistemi bioclimatici; raffrescamento/riscaldamento passivo; apporti passivi; · edificio nzeb ad alta sostenibiltà ambientale
 
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