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Paolo Gioffreda

Open space : cucina/living room - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Open space cucinaliving room
Open space : cucina/living room.

Interior design atrio 1 - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Interior design atrio 1
Interior design atrio 1.

Living room - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Living room
Living room.

Interior design atrio 2 - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Interior design atrio 2
Interior design atrio 2.

Teatro comunale a calcata - Viterbo (VT)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Teatro comunale a calcata
La progettazione edilizia non può che essere, per sua stessa sostanza, la giusta scelta del metodo, in un insieme di criteri e svolgimenti, che esige una formazione dell’architetto sviluppata nella pluridisciplinareità. Oltre duemila anni fa vitruvio scriveva: <<a determinare la professionalità dell’architetto contribuiscono numerose discipline e molteplici conoscenze, poiché [nel suo lavoro] egli deve vagliare e approvare quanto offerto e prodotto dalle altre professionalità. Questa scienza è frutto di fondamenti teorici ed esperienza pratica della costruzione. (…) come in tutti i campi, specialmente in architettura sussistono due concetti il significato e il significante. Il significato è l’obbiettivo finale [la realizzazione dell’opera architettonica], mentre il significante ne è la descrizione teorico-analitica su basi scientifiche. Appare quindi necessario che colui che si definisce architetto debba essere formato in entrambi. Pertanto l’architetto deve possedere un acuto ingegno ed essere portato allo studio (…); deve essere versato nelle lettere, abile nel disegno, esperto di geometria, di storia e di filosofia, sapere almeno un po’ di medicina, conoscere di diritto e di astronomia.>> (vitruvio, 25 a.c.). Pertanto, oggi, queste verità sono ancor più attendibili, nella complessità dei processi progettuali, realizzativi e gestionali, nella pluri-estensione delle proposte scientifiche e tecnologiche, che trovano riscontro nelle molteplicità funzionali richieste dal mercato, dalla sfera dell’edilizia residenziale, ai servizi, al commerciale, nelle proprie diversificazioni tipologiche, morfologiche e linguistiche. (arch. Paolo gioffreda, 2010) << (...) le capacità creative dei miei progetti traggono origine dalla sapiente semplicità di disciplinare in forme i segnali che hanno origine dal quotidiano e, allo stesso tempo, all’interno di un'architettura che si libera dal forzato allinearsi con le ricorrenti tendenze, che ora definisco coniando un nuovo termine, ritenendo sia il più opportuno: modernoidi (...) >> (arch. Paolo gioffreda, 1995) <<(...) per me il profondo delle forme è celato nelle leggi senza tempo dell’architettura, per me il profondo delle forme si può far rinvenire e ricomporre nelle composizioni degli spazi che uniscono le grandi architetture del passato e del presente, per me il profondo delle forme costituisce lo sfondo della mia ricerca: per me il profondo delle forme è il cento per cento dell'assimilazione materica dello spazio e spaziale della materia. Il traguardo di maggiore importanza resta tuttavia quello di trasfigurare al minimo l’architetto in progettista. Tutto questo anche grazie alla variante-accordo col fruitore-committente, nel proiettarlo oltre il semplice benessere, da lui inizialmente previsto e preteso, attraverso le tensioni più sane ed equilibrate, in una forma dinamica ed appropriata alle peculiarità dello stesso fruitore (...)>> (arch. Paolo gioffreda) <<(...) alla luce delle recenti tecnologie, nel mondo dell’edilizia, ed alla luce del ricorrente confermarsi tanto di una filosofia di risparmio energetico, quanto del rispetto per l’ambiente, è divenuto indispensabile lavorare per costruzioni studiate sempre più attentamente, con un conseguente cambiamento favorevole all’equazione del futuro, ovvero “qualità architettonica - efficienza energetica”, in cui risulta basilare quel fattore legato ad un più intenso utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, secondo i principi della sostenibilità ambientale. In questo esteso ma scrupoloso ambito tendiamo a prospettare alle committenze, tramite l’impiego di materiali ai massimi gradi di qualificazione, realizzazioni sempre più accurate, ad iniziare dalle residenze private. Tali attenti accorgimenti gettano le fondamenta sia per le basi di sviluppo della bioedilizia, sia degli modelli più tangibili per un avvenire basato di norme e processi costruttivi, edificati tecnologicamente sull’innovazione, l’aggiornamento, la riqualificazione (...)>>(arch. Paolo gioffreda, 2009)

Interior design atrio 3 - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Interior design atrio 3
Interior design atrio 3.

L'architettura metafisica di gioffreda & morsello - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Larchitettura metafisica di gioffreda morsello
Da dove e da quando si vorrà ricominciare? Dal dolmen o da un apocrifo ordine architettonico? Cosa sostengono le due ex-torri gemelle? L'architrave di un multipiano polivalente,che si irradia fregiandosi come fiaccola della libertà, oppure il capitello-memoriale su cui insistono arco e fregio celesti? Dopo le esibizioni delle idee progettuali di ogni natura che finora, dall'undici settembre 2001, hanno girato il mondo, suscitando innumerevoli opinioni giornalistiche ed intense discussioni pubbliche, paolo gioffreda e gioacchino morsello in questo progetto, ideato al primo anniversario della sciagura, presentano un'innovazione ragguardevole che si è generata dalla sintesi di quella valanga di idee, una sintesi caratterialmente autentica e personalizzata dai due progettisti, generatasi dall'analisi esaminativa sulla vasta varietà di proposte - sia etiche, sia estetiche, sia costruttive, sia urbanistiche - finora presentate ufficialmente, a partire dalle prime della max protecth gallery. In questo preciso contesto denso di proposte pratiche e visionarie, quella di gioffreda & morsello, mentre si apre ad un raggio considerevole di future considerazioni pragmatiche e quindi realizzabili, tende ad approfondire, nella sua estetica emblematicità, un elevato ed edificante significato, dove emerge la preminenza assegnata ai valori umani più elevati. Un significato in cui si cristallizza l'identità fuggente tra pensiero e realtà nei tempi a venire: una piazza, una fiaccola immensa, elevata ed elevante al cielo, che irradia ed è irradiata dal cielo, un astro fra cielo e terra che risplende straordinariamente di luce propria, sorretto da due torri gemelle che ne divengono la sua struttura. Una piazza che si rivolge eternamente al cielo con assoluta dedizione, per perpetuare la memoria e per porgere quella preghiera incessante e indirizzata e la salvezza delle anime delle vittime innocenti cadute nella sciagura. Le due torri si trasformano in due strutture, due involucri monolitici che, congiunti dalla loro comune sommità - la piazza sostenuta e che sostiene - rievocano nell'insieme un solo involucro trivolumetrico - non più due monovolumetrici e separati, bensì riuniti in uno più complesso e più evoluto, in uno unico ed autoreggente -, rievocano con la piazza la prima forma da sempre esistita dell'architettura umana: il dolmen. Un dolmen come un nuovo wtc, il suo sistema strutturale trilitico, un'idea coniata da gioffreda & morsello sulla linea del primo sistema costruttivo ideato dall'uomo, ideato sin da allora come sacrario per le sepolture collettive. La figura dell'architrave si estende al cielo, come citato precedentemente, con il crescere della sua prominenza aggettante. Infine, se oggi si potrebbe considerare provocatoria ogni forma di idee progettuali relative ad un nuovo wtc - provocatorio si potrebbe considerare qualsiasi cosa che riflette vivamente il bisogno di tutti di abbracciare il futuro e di sognare -, la provocazione è già stata manifestata dalle precedenti esibizioni e lo sarà ancora comunque, con la stessa misura ed intensità per ogni progetto che verrà presentato a riguardo. Gioffreda & morsello, grazie all'energia impressa dalla metafora rappresentativa di questo loro messaggio, hanno nel loro team come stretti collaboratori l'unicità dell'opera e lo scorrere tempo - e non soltanto quello inteso orizzontalmente -. Come co-autori di queste idee progettuali affermano " l'empire state building o il seagram building non li osserviamo come li osservarono inizialmente. Per un'opera architettonica unica ed irripetibile nel suo genere, infatti, sarà la variabilità dell'opinione e della critica umana a valutarne l'entità e la variabilità della provocazione - considerando che l'accrescere del fattore tempo, così come per ogni fenomeno storico, lascia decrescere il senso comune dell'entità provocatoria -" English version "in the ground zero world-wide rebuilding context, full of genuinely suitable or visionary proposals accumulation, our proposal results the position to master a deeper knowledge for its singleness, concerning whether formal pattern or aestethic symbolism, a singleness which cleanly shows the ascribed praise and preminence to the spiritual and temporal highest human values while harmonizing themselves." Formal pattern: "the two towers are transformed in two joined mega-structures, in a twin towers form replica which permits the towers joining for sharing their common support to the sustained piazza as their top, as their architrave. This way, rather than the single-volumetrical blocks of the former and separated towers, the whole shape recalls a unique tri-volumetric shape: two towers reunited through the piazza, into a unique and self-sustained body which recalls the dolmen, the human architecture first composition ever existed. A dolmen as the new wtc, a first structural and building system idea, with its trilithic system as a trinal unity of forces, a conceived idea from time immemorial for collective rites and sepoltures sacrarium. On the top the piazza-architrave shape rises toward the sky through its concentric multistore projectional prominence. On the ground a crossing space through the manhattan arch, so now called according to a foreseen antonomasia." Aestethic symbolism: "an eternal meaning comes crystallized together with the fleeting identity among human mind and reality of facts for future times. A piazza as giant torch without fire, a raised torch which raises up to the heaven, an irradiating torch which is irradiated by the heaven, an astro-body through earth and heaven which is spendidly shining with its own light. A real piazza which reaches such altitude, sustained by the twin towers formal replica which becomes two raising twin structures. A human piazza, a perpetual ember-tray, * which is incessantly turning, with its visitors, to the heaven in absolute firmness and devotion, whether in preserving from oblivion the memory or in holding out that special and endless prayer for the souls salvation of the guiltless victims." *an irremovable standing chalice.

Riqualificazione dello spazio pubblicoUnità di abitazione di corviale, roma - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Riqualificazione dello spazio pubblicoUnit di abitazione di corviale roma
1. Obiettivi e finalita' dell'intervento Premessa: Una riqualificazione per ultimare, in modo non invasivo, un progetto architettonico-urbanistico, incompiuto da trent'anni L'essenza della commessa è quella riqualificare aspetto e funzionalità delle aree esterne di accesso al cosiddetto, da molti ma non da tutti, “serpentone di cemento”; a questo obiettivo ne consegue l'inderogabile sostegno per la reputazione del fabbricato. Ci si è orientati nella più giusta e coerente ridefinizione di uno spazio esterno moderno, progettato negli anni settanta ma mai ultimato, per soddisfare un'efficienza più contemporanea, in fruibilità, raccolta rifiuti differenziata, sostenibilità in materiali, risparmio energetico ed in manutenzione, allo scopo di restare in un ambito aderente al tema in oggetto ed alla propria connessione con il contesto urbano nel quale oggi si inserisce. L'intento del progetto quindi è quello di dare migliore disposizione ed aggiornamento alle funzionalità del luogo, con interventi di ristrutturazione degli spazi e dell'arredo urbano, non solo con prodotti ed attrezzature, ben posizionati ed innovativi sostenibilmente, ma anche di renderli pertinenti e relazionarli con l’architettura per antonomasia di corviale, ovvero il movimento moderno lecorbusieriano. 2. Motivazioni e sviluppi progettuali Un duplice obiettivo: A) la riappropiazione simbolica delle veritá da cui é stato generato B) la risposta per un rilancio qualitativo di roma capitale per arredo e paesaggio urbano, per le sue politiche di riqualificazione, sia delle periferie, sia del tessuto consolidato Questo progetto tende a trasformare la concezione dell'ormai stereotipo, denominato “serpentone”, di un immagine del sogno periferico mancato o del fallimento delle città di fondazione, piuttosto puntando sulla percezione di questi nuovi spazi, non solo di entrata, uscita e breve sosta di attesa, ma anche di sosta medio-lunga in grado di sensibilizzare e coinvolgere attivamente soprattutto gli abitanti di corviale nella riqualificazione, seppur step by step, con il comune target che possa progettare nuovi vessilli per il quartiere, come seme nuovo per future occasioni concrete di migliore fusione ed inserimento socio-culturale. Nel progetto si tende a riscoprire lo spazio aperto come luogo integrante degli spazi antropizzati, liddove si trovano oggetti in genere molto stereotipati, con standard dimensionali e di comfort ormai datati. Inoltre si è voluto opporre la una nuova percezione, di outdoor living dello spazio pubblico, al trending che sta trascinando le energie e le operosità lavorative e ricreative verso isolamento e spersonalizzazione; così si è progettato ambienti di condivisione dove socializzare, per concepire lo spazio pubblico come un rimedio contro la solitudine e la tensione sociale. Perciò si è cercato di fornire l’opportunità ai fruitori di considerare anche la mutazione dei rapporti uomo/uomo, natura/natura, uomo/natura, la mutazione di materiali e sistemi sempre più resistenti alla corrosività ambientale ed ai fenomeni vandalici, ma anche la mutazione sociale, ovvero come si sta evolvendo l'esigenza di vivere in nuove realtà condivise, confortevolmente sostenibili, il tutto in una chiara prospettiva di riappropriazione degli spazi pubblici urbani. Quindi non solo stereotipi di prodotti, bensì la presentazione di arredi ed infrastrutture esistenti in una chiara prospettiva anche ludico-ginnica, che consenti svago e ricreazione, ma anche riflessione sulla condizione attuale dello spazio pubblico urbanizzato. Per favorire un’idea di città curata, sicura, condivisa in maniera attiva, capace di accogliere sia utenti quotidiani che occasionali, un'idea di città amministrata in forma affidabile e sostenibile. La linea metodologica dell'intervento si è basata anche nell'ottimizzazione del rapporto fra miglioramento della fruibilità e peculiarità percettiva del sito, inclusa ovviamente l'unità di abitazione di corviale, pensando sia ad una fruizione consapevole e informata, sia al miglioramento dei servizi, per utilità e sicurezza. Fondamentale è stato considerare che l’accessibilità di un sito deve essere raggiunta senza deludere la vocazione del sito stesso, nel rispetto dei suoi valori: si è potuto pertanto generare un completo tragitto fruibile, che riesce a raccogliere ed decantare i valori sensoriali e panoramici dell’intera area, partendo dall'analisi che l’accessibilità di un sito (area b) deve essere raggiunta senza rinnegare la vocazione del sito stesso. Per la riqualificazione, si è affrontato anche un metodo legato più strettamente a percepire e comprendere l’area d’intervento, riconosciuto come esempio interessante, nel contesto dell’accessibilità ad uno dei fabbricati più originariamente esclusivi della capitale. Per cui si contribuisce alla valorizzazione generale del sito stesso, esaltandone i percorsi, le possibilità interpretative, i punti e gli spazi panoramici, nel creare un flusso che conduca il visitatore ad identificare ed assimilare la storia dell'architettura moderna, nelle autentiche e poco svelate tradizioni del sito, per poterne ricavare un’esperienza sensoriale che lo porti a riconoscere, in prima persona, i segni storico-artistici di una fase architettonica ed urbanistica, laddove la volontà si avviluppava all'intelletto razionale. Per tale irriproducibile patrimonio, infatti, il raggiungimento dell’accessibilità e della valorizzazione del sito non può avvenire in misura ordinaria o stereotipata, ma solo rispettando la preesistenza, rivelando i suoi punti di vista più rappresentativi e favorendo accuratamente la qualità progettuale degli interventi di arredo urbano. Lo spazio pubblico dunque predisposto a divenire un esteso ed autentico laboratorio di sollecitazione continuativa per cittadini: nel momento in cui i centri storici persisteranno ad esprimere la sorgente ricchissima di cultura passata artistico-culturale, le periferie, in termini sia architettonico-urbanistici, diverranno i luoghi primari di meditazione sul nostro futuro sociale ed economico.

Centro polisportivo "s.s. Vergine degli angeli" - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Centro polisportivo ss Vergine degli angeli
Magliano romano (rm), italy

Chiesa "san giovanni bosco" - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Chiesa san giovanni bosco
Manguo, mardi, sud sudan

Centro parrocchiale - oratorio"san giovanni battista" - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Centro parrocchiale - oratoriosan giovanni battista
Magliano romano, italy

Chiesa "la colleggiata" - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Gioffreda - Progetto Chiesa la colleggiata
(san giovanni battista) Campagnano di roma, italy
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