La metrovia nasce all’interno dello studio arsena architettura. Dalle intuizioni e dallo studio minuzioso di paolo arsena. Paolo è un architetto che vive a roma, dove lavora nel settore della progettazione: dalla scala urbana all’interior design.
Ma quello che paolo fa mica basta per spiegare del tutto la metrovia. Per spiegare la meticolosa devozione con cui si è dedicato allo sviluppo del progetto serve impicciarsi un po’ degli affari suoi.
Scopriamo così che paolo l’amore per i binari ce l’ha nel dna, eredità di un padre ingegnere dirigente delle ferrovie, malato di treni che al figlio ha trasmesso la stessa febbre. E i binari sono il fil rouge di tutta la sua vita: dalla camera con vista sulla ferrovia della sua casa in via sammartini a milano, dove è vissuto i primi anni, fino agli interrail che in gioventù non si negano a nessuno. Ma che lui ha fatto fruttare più di altri, a quanto vediamo oggi. E poi, la laurea. Con la tesi su una stazione (indovinate un po’) del passante ferroviario di milano. Dopo la laurea, il lavoro. I primi anni paolo se li è fatti praticamente in treno, continuamente in giro fra roma, milano e venezia.
Ecco immaginate uno così a roma, davanti alle sue due linee e mezza di metropolitana e a un centinaio e passa di chilometri di binari ferroviari. Mal utilizzati. Chiaro che poi ti metti a progettare la metrovia, e ci lavori per mesi la sera e la notte, valutando metro per metro i vincoli e le opportunità.
La metrovia nasce all’interno dello studio arsena architettura. Dalle intuizioni e dallo studio minuzioso di paolo arsena. Paolo è un architetto che vive a roma, dove lavora nel settore della progettazione: dalla scala urbana all’interior design.
Ma quello che paolo fa mica basta per spiegare del tutto la metrovia. Per spiegare la meticolosa devozione con cui si è dedicato allo sviluppo del progetto serve impicciarsi un po’ degli affari suoi.
Scopriamo così che paolo l’amore per i binari ce l’ha nel dna, eredità di un padre ingegnere dirigente delle ferrovie, malato di treni che al figlio ha trasmesso la stessa febbre. E i binari sono il fil rouge di tutta la sua vita: dalla camera con vista sulla ferrovia della sua casa in via sammartini a milano, dove è vissuto i primi anni, fino agli interrail che in gioventù non si negano a nessuno. Ma che lui ha fatto fruttare più di altri, a quanto vediamo oggi. E poi, la laurea. Con la tesi su una stazione (indovinate un po’) del passante ferroviario di milano. Dopo la laurea, il lavoro. I primi anni paolo se li è fatti praticamente in treno, continuamente in giro fra roma, milano e venezia.
Ecco immaginate uno così a roma, davanti alle sue due linee e mezza di metropolitana e a un centinaio e passa di chilometri di binari ferroviari. Mal utilizzati. Chiaro che poi ti metti a progettare la metrovia, e ci lavori per mesi la sera e la notte, valutando metro per metro i vincoli e le opportunità.