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Architecture

La cucina, fulcro della zona living, si trasforma in quinta del teatro. Un nuovo modo di abitare la contemporaneità. Actress è dedicata a coloro che desiderano composizioni mutevoli, un nuovo modo di abitare e colloquiare con la zona living, un progetto c - Lucera (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto La cucina fulcro della zona living si trasforma in quinta del teatro Un nuovo modo di abitare la contemporaneit Actress dedicata a coloro che desiderano composizioni mutevoli un nuovo modo di abitare e colloquiare con la zona living un progetto c
Concorso "in the kitchen" 2017

Project - Lucera (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto Project
Project

Villa ad - Lucera (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto Villa ad
Villa ad

Casa kube - Lucera (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto Casa kube
Creare una casa moderna nel centro storico di lucera. Un volume rigoroso caratterizzato da diverse altezze e linee essenziali. Al centro della casa il “kube”, spazio destinato allo studio con pareti-contenitori che, con il movimento, caratterizzano gli spazi interni e creano nuove prospettive. Controsoffitti lineari accompagnati da linee di luce creano i percorsi interni. Il rivestimento in rovere scorre indifferentemente su pavimenti e pareti.

Particolari architettonici - Lucera (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto Particolari architettonici
Particolari architettonici

Farmacia massaro - Lucera (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto Farmacia massaro
Altezze vertiginose, trasparenze luminose, dimensioni ampie, superfici materiche, linee contemporanee. Queste le caratteristiche della nuova farmacia massaro, nata da un progetto che è andato a scavare alla ricerca della natura costruttiva del fabbricato, liberandolo dalle superfetazioni accumulate negli anni. Il nuovo spazio ha riportato alla luce la struttura originaria, caratterizzata da altezze straordinarie, pilastri imponenti, aperture luminose verso l’esterno. Le caratteristiche intrinseche dei locali, definiti da due diverse quote di calpestio, sono state utilizzate per differenziare l’area riservata al personale e quella aperta al pubblico. Una distinzione che traspare anche dal prospetto: il volume aperto alla vendita e ai servizi si proietta verso l’esterno attraverso le grandi vetrine, l’area riservata si cela attraverso i vetri opachi e le macchine, ovvero il motore della farmacia, si nascondono dietro il brise soleil bianco. A scandire gli spazi interni sono le altezze. Audaci nel volume destinato all’esposizione, che si proietta verso l’esterno e fa da filtro per i volumi posteriori destinati alla vendita e ai servizi. Una scatola espositiva essenziale e pulita, con pareti e soffitto bianchi dall’effetto materico, pronta a contenere ogni tipologia di prodotti. Ad illuminarla sono dei tagli di luce con proiettori tecnici a led e due cilindri, che ricordano le compresse, ancorati al soffitto dal quale fuoriescono. Una parete espositiva nasconde la scala in legno di rovere naturale che conduce all’area soppalcata, sospesa e in parte vetrata. Una sorta di scatola nella scatola a cui si contrappone, sul lato opposto, un parallelepipedo rivestito in legno che ospita la cabina polifunzionale, adibita al benessere e alla cura del corpo. A fare da trait d’union tra i diversi elementi è il blocco in corian che occupa la parte centrale e contiene il banco per la vendita. Anche qui è l’altezza a caratterizzare lo spazio: il soffitto traslucido e retroilluminato si abbassa creando una zona più intima e facendo da bilanciere tra i due volumi laterali. Spazi che comunicano tra loro attraverso pareti trasparenti in vetro, capaci di generare percorsi visivi e di mettere in mostra i servizi offerti dalla farmacia. La linearità e il rigore hanno determinato l’impiego di pochi materiali, scelti con cura. Come l’effetto cemento del pavimento che riveste le superfici calpestabili, creando un contrasto netto con il bianco materico delle pareti e con il volume rivestito in legno della cabina polifunzionale. Anche la scelta dei colori è stata attenta e puntuale. Si è privilegiato il bianco per dare risalto al contenuto, creando una scatola neutra in grado di mostrare ogni cosa. Leggere tonalità di colore, che riprendono gli elementi della tavola periodica (visibile sulla parete in vetro del soppalco), delineano le diverse categorie di prodotti. L’effetto trasparenza e leggerezza è presente anche nel marchio della farmacia massaro, che vede la sovrapposizione di due croci identiche, con due diverse tonalità di verde. Un’interpretazione che proietta l’intero progetto, architettonico e visivo, verso un contesto contemporaneo. Città: lucera Anno realizzazione: 2016 Progettazione e direzione lavori: stefania paradiso con la preziosa collaborazione di gianluca lattuchelli e dario puteo Progettazione strutture in acciaio: gianpio olivieri Progetto comunicazione: pit-pop, pop corn Imprese esecutrici: simep srl, ig project, barbaro francesco (impianto termo idrico), latiano antonio (impianto elettrico), mansueto – finiture d’interni, visione creativa (segnaletica outdoor/indoor) arredi: ekofarma rivestimenti: casamood - serie neutra col. Cemento - formato magnum 120x240, resine kerakoll design house illuminazione: lucifero’s foto: fotoautomatica

Trattoria del cacciatore - Foggia (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto Trattoria del cacciatore
E’ una vera cucina del mercato quella proposta dalla trattoria del cacciatore” a foggia, con piatti sempre freschi, semplici e generosi, assolutamente in linea con la filosofia della chef francesca pillo, erede, di una storica tradizione familiare nel campo della ristorazione cittadina, che dura ormai da oltre cinquant’anni. Gli spazi invece, son quelli di un centralissimo palazzo storico, dove le vere protagoniste sono assolutamente le pareti, rese narranti, da una recente ristrutturazione che ha saputo segnare precisi squarci di mediterraneo nell’assoluto e candido minimalismo bianco, denudando a tratti, le preziose pietre dell’antica costruzione.”

Ristorante al dieci - Lucera (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto Ristorante al dieci
Trasformare una struttura antica, in passato destinata ad ospitare conserve e animali, in un locale moderno. Un ristorante proiettato verso l’esterno attraverso ampie vetrate che rendono visibile la struttura. Ambienti labirintici si snodano in sale fra loro comunicanti. A guidare il percorso è la luce dei led che fuoriesce dalla colata in resina del pavimento. Il bianco delle pareti e degli arredi illumina lo spazio privo di luce naturale. Le volte antiche in mattoncini a vista si sposano con elementi lineari e contemporanei. Progettista: stefania paradiso Committente: privato anno: 2009 Imprese: impresa maffia _ impresa de maio opere in ferro: impresa new project rivestimenti: gabbianelli sanitari e rubinetterie: catalano_zazzeri corpi illuminanti: sera _ luce & light _ knikerboker arredi: mb_de rosso

Esperimenti in casa kube... - Lucera (FG)

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Archisio - Architecture - Progetto Esperimenti in casa kube
Esperimenti in casa kube...
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