Come realizzare un pavimento in parquet in modo ideale
Il parquet è una tipologia di pavimento che valorizza gli interni per il suo pregio. Affinché ciò avvenga è necessario però individuare la tipologia di parquet più adatta al proprio caso. Le varianti sono infatti tantissime e consentono di ottenere risultati molti diversi, nello stile ma anche da un punto di vista più tecnico. Le differenze dipendono da una serie di fattori, tra i quali l’essenza, la larghezza delle doghe, lo schema di posa, le finiture applicate.
La bellezza del vero legno dona agli ambienti un senso di autenticità difficile da ottenere con altri materiali. Nonostante questo, non sempre un prodotto che viene definito parquet corrisponde al tradizionale parquet massello ma vengono accorpati in questa categoria anche parquet prefiniti, parquet flottanti o laminati. Quest'ultimo è un finto parquet non avendo lo strato superficiale in vero legno, ma ha un aspetto molto verosimile. Secondo le norme vigenti infatti il parquet può definirsi tale soltanto quando presenta uno spessore minimo di 2,5 mm di essenza naturale.
Individuare il parquet più adatto per uno specifico ambiente comporta diverse decisioni da considerare, non è una scelta da prendere in fretta. Se non si hanno conoscenze specifiche sarebbe opportuno quindi fare affidamento ad un rivenditore specializzato o all’architetto che conoscono le caratteristiche dei singoli parquet e riescono così a valorizzarli.
Per scegliere quale parquet posare ed in che modo, bisogna tenere in considerazione le dimensioni e la forma della stanza, la posizione delle finestre e degli ingressi, così come la tipologia di utilizzo dello spazio ed il rapporto con gli altri ambienti, il grado di umidità, l’eventuale presenza di riscaldamento a pavimento.
Valuta gli aspetti tecnici di durezza, riflessione, rifrazione
Quando si cerca un parquet, per valutare le diverse possibilità, non ci si può basare soltanto su dati soggettivi e di gusto personale, bensì occorre valutare alcuni parametri precisi.
Ogni essenza legnosa ha una durezza differente, per questo ci sono legni più o meno adatti alla realizzazione di parquet per un particolare ambiente.
La durezza indica proprio la resistenza all’usura ed agli urti, per cui più è alto il coefficiente di durezza dell’essenza più il parquet sarà resistente. È preferibile scegliere essenze legnose con coefficiente di durezza alto per ambienti in cui si prevede un passaggio frequente come i locali pubblici, mentre in ambienti come le camere da letto si può scegliere qualsiasi tipo di parquet.
Inoltre, è necessario valutare l’effetto che ogni tipologia di parquet assume all’interno di un ambiente poiché le sfumature di colore e la sua resa sono molto influenzate dalla riflessione e dalla rifrazione della luce. Gli effetti variano in base all’angolo di incidenza della luce, e lo stesso prodotto posato in modo differente ha un aspetto diverso.
Solitamente il senso dei listelli viene orientato nella direzione delle fonti di luce, ovvero delle finestre, questo permette infatti di enfatizzare le venature del legno e valorizzare i dettagli del parquet.
Confronta le diverse finiture
Sebbene le essenze legnose di partenza siano determinanti per quanto riguarda le caratteristiche del parquet, bisogna considerare ai fini della scelta che le finiture applicate hanno particolare influenza su di esse.
Il parquet contemporaneo si è evoluto rispetto a quello tradizionale e consente maggiori personalizzazioni, anche sfatando tabù e miti del passato. Ad esempio, se si vuole posare il parquet in bagno questo è possibile grazie all’applicazione di finiture che lo proteggono rendendolo impermeabile.
Sul legno massello le finiture possono essere personalizzate nel dettaglio poiché vengono applicate dopo la posa del parquet. Se si acquista invece un parquet prefinito le finiture sono applicate in fabbrica ma non per questo si hanno meno varietà.
I trattamenti si applicano per proteggere il legno e renderlo più resistente ma anche per dare differenti colorazioni ed effetti così da soddisfare le esigenze di design.
Utilizzando come finitura del parquet prodotti naturali come oli e cere si minimizzano le emissioni inquinanti in casa ottenendo un buon risultato anche dal punto di vista estetico dove si esalta il legno nella sua essenza, mentre applicando vernici all’acqua o a solvente si possono ottenere diversi effetti decorativi, anche coprenti.
Tra le finiture più utilizzate ed in linea con le tendenze più attuali di interior design ci sono la laccatura, la spazzolatura, la decapatura, l’ossidatura, la piallatura, talvolta anche combinate tra di loro.
Valuta aspetti di manutenzione e pulizia
Per quanto sia un pavimento solido e resistente, il parquet è da considerarsi comunque una superficie delicata, da trattare con attenzione, evitando di creare graffi e ammaccature. Ad esempio non camminando con scarpe che potrebbero graffiarlo e non spostando i mobili senza utilizzare nessuna protezione per il pavimento. Allo stesso modo, nel caso in cui si rovesciassero dei liquidi è bene pulire ed asciugare subito per evitare che rimanga un alone.
La normale pulizia del parquet è molto semplice. Per rimuovere la polvere e lo sporco si può utilizzare una scopa o un’aspirapolvere con setole adatte al parquet oppure un panno elettrostatico. Per il lavaggio occorre utilizzare sempre poca acqua ed un detergente appropriato. Sono assolutamente da evitare prodotti contenenti sostanze abrasive, acide o alcool, anche naturali, così come la pulizia a vapore considerando che il legno è particolarmente sensibile all’umidità.
Se è stata applicata una finitura ad olio o a cera, almeno una volta all’anno il trattamento va ripetuto per mantenere il parquet in buono stato.
Per il parquet massello è consigliato eseguire ogni 10 anni una lamatura professionale, asportando un sottilissimo strato superficiale per riportare il parquet al suo stato originale. Sarà possibile in questa occasione applicare nuove finiture, rinnovando così l’aspetto del parquet anche nel colore e negli effetti.
La lamatura può essere eseguita anche su parquet prefiniti, purché lo strato di essenza nobile abbia spessore sufficiente. La differenza principale è il numero di volte che questa operazione potrà essere eseguita, ma considerato che la frequenza è decennale la durata del pavimento sarà comunque alta.
Valuta la corretta posa da applicare
Attraverso lo schema di posa del parquet si possono ottenere risultati molto differenti, per cui è necessario individuare qual è la posa più adatta ad un ambiente. A seconda del “disegno” che il parquet va a creare si determinano degli effetti ottici di allargamento visivo dello spazio o al contrario di restringimento. Bisogna dunque procedere in modo strategico per dare l’effetto desiderato all’ambiente in cui si posa il parquet.
Ad esempio, in una stanza lunga e stretta è preferibile posare il parquet nel senso del lato corto per attenuare l’effetto corridoio.
Per la stessa ragione si utilizza la posa trasversale quando le pareti non sono in squadro, al fine di distrarre l’occhio e correggere visivamente il difetto.
Per quanto riguarda gli schemi di posa si possono avere due macrocategorie, ovvero la posa a spina di pesce e la posa a file parallele.
La posa a spina si realizza con listelli tagliati tutti nella stessa dimensione e taglio. Questo schema dona un disegno molto regolare ed incisivo che si addice sia allo stile classico sia allo stile moderno. Questo genere di schema è da preferire per ambienti ampi ed ariosi.
Le diverse tipologie sono:
parquet a spina ungherese, con taglio del lato corto dei listelli a 45°;
parquet a spina francese: con taglio del lato corto dei listelli a 30° o 60°;
parquet a spina italiana: con taglio del lato corto dei listelli a 90°.
La posa a file parallele o posa a correre si può realizzare sia con listelli che con listoni e maxiplancia, anche utilizzando larghezze e lunghezze differente per creare una sorta di pattern personalizzato e dinamico.
Scegli il giusto battiscopa da associare
Quando si realizza un nuovo pavimento in parquet bisogna pensare anche a come sarà il battiscopa, considerando che anche il più piccolo dettaglio può fare la differenza.
Le ditte produttrici di parquet propongono battiscopa coordinati ai pavimenti, così da avere lo stesso colore e la stessa finitura del parquet. Non essendo una superficie soggetta alla stessa usura del pavimento, per il battiscopa si può optare per un impiallacciato in modo da contenere i costi.
Attraverso il battiscopa si contribuisce alla definizione dello stile dell’ambiente. Ad esempio, un battiscopa a spigolo vivo è più adatto ad ambienti dal carattere contemporaneo, mentre un profilo arrotondato si sposa bene con ambienti più classici.
Un’altra possibilità è quella di scegliere un battiscopa coordinato al colore di profili delle porte interne, ma sempre cercando di trovare una buona armonia tra i diversi elementi.