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Giardino roccioso: come progettarlo in casa
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Una soluzione alternativa al classico giardino verde è rappresentata dal giardino roccioso, un ambiente in cui sono presenti pietre e piante estremamente semplici che insieme creano un equilibrio armonioso. Ha funzione prevalentemente ornamentale ma per la sua composizione aiuta a rendere più solido il suolo. È ideale per terreni che presentano delle pendenze poiché le rocce danno sostegno e si può realizzare anche quando un terreno non consente di realizzare altri tipi di coltivazioni. Inoltre è facile da realizzare e si può creare indifferentemente su superfici piccole o su spazi più ampi. La realizzazione di un giardino roccioso richiede una progettazione specifica. Prima di tutto bisogna stabilire quali elementi inserire e quale posto assegnare ad ognuno di essi. Per quanto riguarda la scelta del tipo di piante va effettuata tenendo conto del clima locale. Ci sono giardini rocciosi con piante mediterranee e giardini rocciosi con piante alpine, nonostante un approccio simile differiscono quindi per la tipologie di colture. Inoltre, è importante evitare che si creino ristagni d'acqua poiché causerebbero malattie funginee che possono danneggiare la pianta per cui è necessario attuare soluzioni drenanti. Solitamente si utilizzano piante che hanno bisogno di poche cure. Per questo si può affermare che si tratta di una tipologia di giardino adatta a chi vuole avere un'area all'aperto curata senza la necessità di continua manutenzione. L'effetto ottenuto è quello di un paesaggio in miniatura, con rilievi e declivi e può integrare piccoli bacini d'acqua. Giardino roccioso: considerare l’esposizione adatta Per una durata prolungata la posizione ideale per la realizzazione di un giardino roccioso è una zona ben soleggiata. Si può scegliere un'area con esposizione diretta alla luce del sole per qualche ora durante il giorno, le piante non sopporterebbero di stare in pieno sole troppo a lungo. Sono da preferire comunque esposizioni a sud o a sud ovest che beneficiano di tanta molte ore di luce.  Da evitare invece le zone particolarmente ombrose, anche se l'ombra è dovuta alla presenza di grandi alberi, a meno che non si inseriscano piante idonee. Da prestare attenzione anche ai venti che soffiano sull'area in cui si vuole inserire il giardino roccioso. Sarebbe ideale individuare una zona riparata e protetta da elementi che facciano da barriera come un muretto, una siepe o una fila di alberi, molto efficaci per proteggere il giardino dalle intemperie che potrebbero danneggiarlo. Giardino roccioso: definire le dimensioni dell’aiuola Dopo aver individuato la zona in cui creare il giardino roccioso si può passare a definire quali saranno le misure dell'aiuola. Si possono creare inoltre delle piccole terrazzature, aiutandosi con dei muretti, piccole montagne oppure laghetti o cascate per rendere il giardino roccioso ancora più scenografico. Le rocce, soprattutto quelle più grandi, devono essere stabili in modo che non si possano spostare. Per questo è opportuno incastrarle bene nel terreno per qualche centimetro aiutandosi con degli attrezzi da giardino come un piccone. I margini dell'aiuola si possono segnare attraverso la posa di alcune rocce di dimensioni omogenee disposte in fila ed inserite nel terreno. L'area esterna alle aiuole in cui non si andranno a collocare delle piante invece può essere riempita con pietre più piccole o con pietrisco. Questo aiuterà a segnare in maniera più netta i confini ed evitare che possa crescere dell'erba.  Giardino roccioso: preparare il terreno Per prima cosa si può procedere alla sistemazione del terreno esistente, eliminando le impurità ed appianando i dislivelli. Per arricchire il terreno di sostanze minerali è utile aggiungere terriccio di foglie, sabbia e pietra pomice che daranno un effetto poroso.  Per i giardini rocciosi è preferibile infatti utilizzare un terreno con proprietà drenanti, in modo da evitare ristagni d'acqua che farebbero marcire le piante. Allo stesso tempo questo tipo di terreno aiuta a mantenere il suolo fresco anche con temperature molto alte. Se si intende realizzare una cascata questa va predisposta durante la preparazione del terreno. Per inserire l'acqua si possono utilizzare delle pompe o degli appositi kit da posizionare sotto al terreno. La preparazione del terreno e la disposizione delle rocce consente di poter poi inserire le piante negli spazi lasciati appositamente. L'aggiunta di torba al momento di collocare le colture ha un effetto fertilizzante che farà crescere bene la pianta. Giardino roccioso: valutare la tipologia di rocce e piante La scelta delle rocce è molto libera, ma per un effetto naturale è preferibile puntare su pietre dal taglio non troppo netto o eccessivamente tondeggianti. Inoltre si possono scegliere pietre tipiche del luogo. A seconda dei casi possono essere rocce laviche, calcaree o arenarie. Sono da evitare le rocce eccessivamente porose che rischiano di danneggiarsi a causa dell'esposizione prolungata agli agenti atmosferici.  È importante valutare la dimensione delle rocce per valorizzare la vegetazione contenuta all'interno dell'aiuola.  La tipologia di piante va valutata in base all'effetto che possono dare, per creare un mix eterogeneo. Per riempire si possono mescolare piante basse e compatte, poco sviluppate in altezza e con effetto tappezzante ovvero con molte foglie e fiori. Accanto a queste si possono inserire altre piante con effetto ricadente ed altre con sviluppo più verticale, arbusti e piccoli alberi. Alternare piante sempreverdi e piante con fiori, considerando sempre che le foglie sono la parte della pianta più duratura mentre i fiori hanno durata più breve, consentirà di un bel verde in tutte le stagioni. Alcune piante da fiore adatte al giardino roccioso sono alisso, aubrezia, pulmonaria, flox, sassifraga, lobelia, armeria marittima, millefoglio giallo, pelosella d’alpe, dianthus, gipsofila strisciante, iberide sempreverde, lavanda, lewisia e tante altre. Idonee anche succulente come sedum e sempervivum.  Se il giardino è ombreggiato si può puntare su piante come le felci che hanno un effetto molto decorativo. Sicuramente un giardiniere esperto potrà fornire consigli utili nella scelta delle piante con cui abbellire il giardino roccioso, in modo che possano durare a lungo. In generale piante come quelle alpine sono in grado di vivere inserendosi tra le rocce e sopportano bene sia il freddo e la neve che il caldo. Giardino roccioso: scegliere la disposizione di pietre e arbusti L'interno delle aiuole andrà riempito con del verde, collocando in primo piano le piante più basse e dietro quelle più sviluppate in altezza in modo da creare un aumento progressivo. Per facilitare la piantumazione le pietre vanno messe una sull'altra sfalsando ogni strato rispetto a quello sottostante. Si ricava in questo modo dello spazio per l'inserimento delle piante. L'obiettivo è creare una composizione naturale ed armoniosa che non abbia l'apparenza di una creazione artificiale.
Lampadari di grandi dimensioni in casa: illuminare con stile
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I lampadari sono un elemento fondamentale per lo stile di ogni casa. Considerarli come un dettaglio poco importante da scegliere senza riflettere troppo sarebbe riduttivo.  Il lampadario a sospensione, tra le varie alternative disponibili per illuminare una stanza, è quella che più aiuta a caratterizzare l'ambiente avendo un grande impatto nello spazio. Grandi lampadari sospesi sono adatti a qualsiasi ambiente della casa, che sia il soggiorno, la sala da pranzo o la camera da letto, senza escludere che possano essere inseriti in ambienti di passaggio come disimpegni o ingressi.  Oltre alla funzione primaria di illuminare, i lampadari sospesi contribuiscono ad arredare lo spazio in cui vengono inseriti, donando un importante tocco sullo stile complessivo della stanza.  A seconda dell'effetto desiderato si punterà su lampadari dalle linee essenziali e moderne per un effetto neutro oppure per soluzioni più articolate che soddisfano un gusto più eclettico completando l'arredamento degli ambienti con carattere.  L'installazione del lampadario realizzata in corrispondenza di uno specifico elemento d'arredo o di un insieme formato da diversi elementi, come di un tavolo, oppure un angolo conversazione o una zona dedicata al relax, consente di creare delle "isole" all'interno di uno spazio più ampio. Si tratta anche di un'astuzia da applicare quando si vuole accentuare la distribuzione negli interni senza creare delle separazioni vere e proprie. Per trovare il prodotto ideale bisogna prima di tutto analizzare bene l'ambiente. Un fattore da non trascurare quando si sceglie un lampadario sono infatti le proporzioni rispetto alle dimensioni del locale in cui viene installato. In una stanza con soffitti alti bisognerà inserire un lampadario importante, con una lunghezza rilevante, in modo che sia un dettaglio degno di nota.  Anche i materiali ed i colori sono da scegliere in base alle finiture ed allo stile della stanza, in modo che si crei una buona alchimia sempre pensando a quale effetto si vuole ottenere. In questo modo si potrà capire se si preferisce andare verso forme anticonvenzionali o minimaliste, colori neutri o colori accesi. Inoltre, si possono valutare lampadari che integrano soluzioni innovative che consentono una gestione avanzata della luminosità. Living: lampadari XXL trendy in sala da pranzo Assegnare ad un lampadario a sospensione la posizione a centro stanza permette di mettere in evidenza al massimo le sue grandi dimensioni ed illuminare l'ambiente con una luce diffusa su tutta la superficie, ma non sempre è la posizione migliore. Un lampadario XXL e trendy infatti può essere utilizzato per accendere il focus su un elemento o una zona particolare della stanza fornendo un'illuminazione puntuale. Posto in corrispondenza del tavolo da pranzo, un grande lampadario che scende dal soffitto è sempre un'opzione valida per enfatizzare quest'area della casa e donare un'atmosfera conviviale.  Questa scelta presuppone una progettazione a monte, in modo da avere il punto luce nella posizione esatta. Per avere proporzioni armoniose il tavolo dovrà avere essere più ampio rispetto al lampadario ed i due elementi dovranno rapportarsi bene tra di loro. Se il tavolo è rettangolare o ovale con sviluppo allungato è preferibile optare per un lampadario che ha una forma simile, in modo da illuminare bene tutta la superficie del piano. In alternativa. si potranno utilizzare più lampadari installati uno accanto all'altro per formare una fila. Se il tavolo è quadrato o rotondo invece si potrà puntare su un solo elemento da posizionare esattamente al centro del piano. Soggiorno con lampade a sospensione XXL di tendenza Per un soggiorno contemporaneo pieno di stile la presenza di lampade a sospensione in formato extra large è un must. Grandi paralumi dal design sofisticato e linee che escono dagli schemi classici impreziosiscono la zona giorno apportando un tocco di tendenza. Si tratta di elementi che vanno a riempire lo spazio e a caratterizzarlo, coordinandosi con il resto dell'arredamento oppure creando un contrasto che sorprende e cattura l'attenzione.  Cucina: lampadari XXL di stile sull’isola Anche in cucina, posizionati in corrispondenza dell'isola, uno o più lampadari sospesi sono un complemento ideale, decorativo e funzionale. Varie le possibilità le possibilità da valutare per l'installazione. Per dare dinamicità alla cucina si può realizzare una composizione asimmetrica collocando il lampadario decentrato rispetto all'isola in modo che cada sul piano di lavoro o sul bancone snack illuminandoli perfettamente. Se invece si vuole ottenere un'illuminazione uniforme su tutta la superficie dell'isola si può optare per l'installazione di più lampadari uguali disposti in linea ad occupare tutta l'estensione del piano. Questa scelta consente inoltre di riportare in altezza l'ingombro che si ha al pavimento creando una sorta di blocco unico che aiuta a creare una divisione all'interno della stanza. Open space: lampadari XXL sul tavolo in cucina Un grande lampadario è ideale anche per valorizzare la zona pranzo in cucina. Poiché vanno a costituire un insieme, il design del lampadario dovrà essere scelto in modo da sposarsi bene con quello del tavolo sottostante e delle sedi. Dovrà mescolarsi bene però anche con i mobili e le finiture della cucina per cui individuare una soluzione idonea può essere una sfida particolarmente complessa. Inoltre è meglio preferire luci con colore neutro per non alterare le sfumature del cibo che si consuma a tavola. In aggiunta, dovendo installare il lampadario in cucina bisogna scegliere con attenzione i materiali di cui è fatto. In questo ambiente durante la cottura si produce infatti dell'unto che si va a depositare su ogni superficie, conviene quindi optare per dei materiali facili da pulire e sgrassare. Naturalmente per avere la giusta funzionalità è necessario sospendere il lampadario ad un'altezza tale che non sia in alcun modo d'intralcio mentre si sta seduti intorno al tavolo. Lasciare una distanza di almeno 70 cm tra il piano ed il punto più alto del lampadario dovrebbe essere più che sufficiente. Camera matrimoniale con lampade a sospensione XXL Altro ambiente in cui un lampadario XXL a sospensione crea una piacevole atmosfera è la camera da letto. In questo caso, se la stanza ha una forma regolare si può installare il lampadario a centro stanza per ottenere un effetto equilibrato oppure lo si può posizionare centrato rispetto al letto, elemento principale della camera matrimoniale. Per ottenere un effetto alleggerito è preferibile utilizzare lampadari che hanno un ingombro importante ma che non essendo costituiti da un volume pieno appaiono quasi immateriali. Ad esempio un lampadario composto da tante lampadine sospese a dei fili illumina la superficie della camera da letto creando un ambiente suggestivo.
Cucina con penisola: un bancone versatile e di design
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La penisola è un elemento utilissimo per molte funzioni all'interno della cucina. Mentre l'isola costituisce un blocco monolitico ed indipendente, la penisola si affianca in qualche modo ad altre componenti della cucina fondendosi con esse. Si tratta di un elemento molto versatile che può assumere diverse conformazioni ed a cui si possono attribuire diverse funzioni. Può essere utilizzata come piano di lavoro dove collocare un pratico tagliere oppure può essere sfruttata per inserire il lavello o il piano cottura o ancora essere utilizzata come bancone dove sedersi per mangiare se si aggiungono delle sedute. Anche la base della penisola può essere sfruttata in svariati modi personalizzando ulteriormente la cucina.  Le diverse funzioni possono essere infatti combinate liberamente fino a comporre la penisola ideale, in grado di adempiere alle proprie necessità all'interno della cucina. Una funzione secondaria della penisola in cucina è quella di aiutare ad organizzare lo spazio fungendo da elemento divisorio. Si può utilizzare ad esempio per separare la cucina dal salotto o dalla sala da pranzo all'interno di una zona giorno open space. Nelle cucine più ampie invece la penisola può diventare il fulcro centrale attorno a cui sono disposte le altre funzioni. Una progettazione della penisola che tiene conto delle esigenze personali dell'utilizzatore oltre ai principi dell'ergonomia porterà ad ottenere la massima funzionalità, rendendo più confortevole l'utilizzo quotidiano della cucina. Inoltre bisogna tenere conto delle dimensioni dell'ambiente per realizzare una penisola correttamente proporzionata e fruibile agevolmente. Al momento di disegnare la cucina, valutare le diverse opzioni per quanto riguarda la penisola è utile per trovare interessanti spunti da applicare. Archisio ha raccolto una serie di penisole per cucine con funzioni differenti che possono essere valide fonti d'ispirazione per chi sta realizzando un nuovo progetto. Penisola: mix & match di mansioni in cucina Un'ampia penisola che racchiude tutte le mansioni principali assume il ruolo di zona funzionale in cucina. Ricorrendo ad una soluzione di questo genere non è necessario disporre di ulteriori piani di lavoro ma si possono utilizzare capienti mobili a colonna. Questa soluzione consente di avere molto più spazio a disposizione per conservare alimenti e stoviglie di ogni genere.  Il piano di una penisola multifunzione si può organizzare affiancando elementi come lavello e piano cottura per avere la massima semplicità nei movimenti durante le preparazioni. La base della penisola invece può essere utilizzata per inserire elettrodomestici ad incasso come forni, lavatrici o lavastoviglie, può essere sfruttata per organizzare la differenziata oppure può fungere da dispensa o, per un effetto più leggero, essere provvista di ripiani a giorno.  Penisola: un utile postazione lavello in cucina Penisole più piccole possono essere destinate ad una sola funzione. Questa scelta aiuta ad organizzare la cucina per zone operative garantendo una distribuzione equilibrata e funzionale. Una delle possibilità consiste nel dare alla penisola il ruolo di postazione lavaggio, collocando il lavello in questa area della cucina. In questo caso conviene posizionare nella penisola anche una lavastoviglie ad incasso in modo che si possa massimizzare la praticità nell'utilizzo quotidiano facilitando le azioni che si svolgono per effettuare il risciacquo dei piatti prima di avviare il ciclo di lavaggio. Cucina con penisola: una funzionale zona cottura La penisola è un elemento ideale anche per allestire la zona cottura, il vero cuore di ogni cucina. É qui che si concentra maggiormente l'attenzione nel momento delle preparazioni per cui questa posizione consente di poter inscenaree dei veri e propri show cooking. Installando i fornelli rivolti verso la zona giorno si facilita l'interazione con i propri ospiti o con la propria famiglia anche mentre si cucina rendendo l'esperienza più piacevole. La cappa, posta necessariamente sopra i fuochi, conquista un ruolo di spicco complementare a quello del piano cottura per cui sarà importante scegliere modelli in cui l'estetica va di pari passo con la funzionalità. Affinché sia possibile installare una cappa per cucina a centro stanza è importante ricordare di scegliere un modello adatto a questo genere di installazione. Si tratta di modelli che non hanno un punto di vista preferenziale e sono rifinite su tutti i lati. Se si tratta di una cappa aspirante è necessario predisporre le tubature che consentono di condurre all'esterno i fumi prodotti dalla cottura, non necessario per le cappe filtranti, oltre a prevedere l'attacco elettrico necessario per il funzionamento della stessa. Cucina con penisola: un pratico piano snack Attrezzata con degli sgabelli la penisola si va a trasformare in un pratico piano snack. Una funzione aggiuntiva per la cucina che guadagna degli utili posti a sedere da sfruttare per dei pasti veloci come colazioni o aperitivi.  Per un utilizzo confortevole è utile predisporre un piano più alto rispetto all'altezza dei piani di lavoro che arrivano soltanto a 90 cm, risultando inadeguati per le misure degli sgabelli da bar. Per avere una perfetta correlazione l'altezza da dare al piano andrà quindi valutata in base a quella delle sedute che saranno utilizzate. Il numero dei posti a sedere si potrà stabilire in base allo spazio a disposizione e a seconda dei casi si potrà utilizzare per sedersi un solo lato della penisola oppure entrambi.  Per completare questa area dove consumare piccoli snack donando un'atmosfera conviviale è utile inserire lampade a sospensione che vanno a creare la la giusta illuminazione sul piano apportando anche un tocco decorativo grazie al loro design. Penisola: un confortevole tavolo da pranzo in cucina Nelle cucine contemporanee si vede spesso la penisola con doppia funzione, da una parte l'area più operativa con fornelli, lavandino o piano di lavoro e affiancato a questa il tavolo da pranzo. Una sorta di estensione con necessario cambio di quota per ottenere il giusto comfort. Questa soluzione permette di ottimizzare lo spazio in maniera elegante consentendo di poter mangiare anche in una cucina di dimensioni contenute. Per alcuni modelli di cucine il piano da affiancare alla penisola ed usare come tavolo da pranzo è una soluzione trasformabile. Può trattarsi di soluzioni a scomparsa dotate di meccanismi sofisticati, anche con sistemi rotanti che consentono di avere piani estraibili o richiudibili, con relative gambe, da estrarre al momento dell'utilizzo e poi riporre in modo da recuperare spazio in cucina.  Per quanto riguarda i materiali, il piano del tavolo può essere valorizzato da un materiale differente rispetto a quello della penisola essendo due elementi con funzioni completamente differenti.
Tv in camera da letto? Immancabile nella zona relax
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Le ultime serie tv in streaming, i film on demand o le partite della propria squadra del cuore? Qualunque sia la passione, l'abitudine di guardare la tv mentre si sta comodamente adagiati sul letto accomuna molte persone. Trascorrere delle serate o dei weekend all'interno della propria camera da letto davanti allo schermo è un passatempo irrinunciabile. Per rendere questa esperienza di home entertainment confortevole diventa quindi indispensabile creare una zona relax in camera da letto dove la tv è l'assoluta protagonista.  Sono tanti i sistemi che consentono di installare la tv in maniera che sia ben visibile ed al tempo stesso evitando che sia troppo invadente. In alcuni casi sono da valutare pratiche soluzioni salvaspazio da preferire quando si desidera avere un ingombro ridotto. Innanzitutto, prima di scegliere la tipologia di supporto da utilizzare bisogna scegliere la posizione in cui collocare la tv, in funzione delle dimensioni e della conformazione della stanza tenendo conto delle distanze dallo schermo in modo da avere una visione ottimale. Inoltre bisogna tenere conto che la tv per funzionare necessità dell'attacco all'elettricità e del collegamento all'antenna per cui devono essere presenti le apposite prese, altrimenti bisogna creare la predisposizione. Di seguito vediamo degli esempi di come inserire la tv in camera da letto. Tv in camera da letto su piedistallo rotante a 360° Installare la tv su un piedistallo rotante a 360° consente di poterla sfruttare con molta flessibilità. Si tratta di un accessorio che consente di realizzare una zona relax in camera da letto da adattare alle proprie esigenze in maniera semplice e pratica. Grazie alla rotazione completa è infatti possibile guardare la tv da differenti posizioni e con qualsiasi angolazione senza doverla spostare. Ci sono diversi prodotti con questa funzionalità. diversi per design e materiali. Alcuni hanno anche altezza regolabile per la massima personalizzazione. Affinché sia un supporto affidabile è imprescindibile che abbia una base solida, in alternativa ci sono piedistalli da fissare saldamente al pavimento attraverso viti. Inoltre bisogna verificare che possa reggere il peso del televisore che si andrà a collocare su di esso. Tv in camera da letto: a scomparsa nell’armadio Una soluzione per avere una tv in camera senza occupare spazio consiste nell'inglobarla nell'armadio grazie al basso spessore dei televisori moderni. Inserito all'interno del volume del mobile lo schermo non avrà alcun ingombro e si integrerà alla perfezione anche dal punto di vista estetico. In questo caso è fondamentale pensare preventivamente alle predisposizioni necessarie per il funzionamento della TV considerando il punto in cui dovranno essere localizzate. I fili necessari per l'alimentazione e per la ricezione dell'antenna del digitale terrestre dovranno essere sistemati in modo che siano nascosti alla vista all'interno dell'armadio. Armadi dotati di pannelli girevoli a cui viene fissata la Tv sono una soluzione pratica e funzionale. Inoltre con meccanismi di questo tipo la parte retrostante al televisore può rivelare degli utili vani che consentono di ottimizzare lo spazio. Tv in camera da letto: classica a parete Il sistema più semplice ed essenziale per inserire una tv in camera da letto è l'installazione fissa a parete. I supporti appositi sono sicuri ed efficaci, fissano la tv in modo stabile e con uno spessore minimo. La tv grazie a questo sistema occupa il minimo ingombro, rubando solo pochi centimetri in profondità. Si tratta di un'idea salvaspazio il cui effetto è minimalista ed essenziale. La tv appare come una cornice fissata a parete senza lasciare a vista antiestetici cavi o elementi di fissaggio che vengono completamente coperti dal monitor stesso. La maggior parte dei modelli di tv in commercio hanno in dotazione il supporto da parete che consente di realizzare l'installazione in maniera semplice. Solitamente sono staffe per installazione fissa a parete e non consentono di muovere il televisore per orientarlo. In alternativa, per un utilizzo più flessibilità si possono utilizzare delle staffe universali che consentono di avere diverse funzionalità aggiuntive. Alcune tipologie di supporti offrono la possibilità di orientare la tv in differenti posizioni, sia in senso orizzontale che verticale. Nei modelli più avanzati tecnologicamente i movimenti possono essere motorizzati per offrire la massima comodità di utilizzo. Naturalmente è necessario verificare che il supporto sia compatibile con il televisore che si intende installare, in base al peso ad ai pollici del televisore. Tv in camera da letto: incassata in una nicchia Le nicchie sono sempre una buona opzione per ottimizzare gli spazi. L'interno di questi utilissimi vani da realizzare su misura si può sfruttare in tanti modi diversi e consente di organizzare anche oggetti ingombranti in maniera pulita e ricercata. Installare la tv all'interno di una nicchia creata ad hoc rappresenta senza dubbio una soluzione molto elegante e discreta per inserire questo dispositivo nella propria camera da letto. La nicchia può essere realizzata facilmente utilizzando un materiale versatile come il cartongesso, con la possibilità di caratterizzare la parete ottenuta con un rivestimento personalizzato, oppure ricorrendo a di pannelli in legno per apprezzare tutta la bellezza di un materiale naturale. Grazie all'effetto a scomparsa dato dall'inserimento nella nicchia, la tv non ruba spazio alla stanza poiché viene interamente contenuta nel volume creato appositamente.  Per ottimizzare ulteriormente lo spazio si può optare per l'installazione della tv ad incasso in una nicchia realizzata all'interno di un mobile che si trasforma in questo modo in una sorta di parete attrezzata. Tv in camera da letto: su un piedistallo come un quadro Un'idea pratica per posizionare la tv liberamente a centro stanza consiste nell'utilizzo di un piedistallo che può poggiare direttamente sul pavimento oppure su un tavolo. Si tratta di una tipologia di piedistallo per tv che ha un aspetto simile ad un cavalletto, realizzato in materiali come plastica, metallo o legno e può avere un solo piede ma esistono versioni anche con doppio piede o con treppiede.  Questo tipo di supporto fa apparire lo schermo come un quadro ed elimina la freddezza di un elemento elettronico, quale è la tv, all'interno della stanza dedicata al riposo. Inoltre, permette di porre la tv nella posizione che rende più comoda la visione in maniera totalmente libera.  Tv in camera da letto: nell’angolo a soffitto Anche chi ha una piccola camera da letto non deve rinunciare a rilassarsi guardando un po' la tv comodamente dal letto. L'installazione a parete non ruba spazio, soprattutto se realizzata in un punto altrimenti non utilizzato come un angolo un po' alto, ad un'altezza che quasi sfiora il soffitto. Una delle tante soluzioni salvaspazio per installare una tv in camera da letto da valutare.
Gradino in bagno: funzionale o decorativo?
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All'interno di molti bagni ad un certo punto si può trovare un gradino e viene spontaneo chiedersi se si tratta di un elemento puramente decorativo oppure se abbia un qualche ruolo funzionale. A volte i gradini sono più di uno per soddisfare esigenze specifiche. Nonostante generalmente si cerchi il più possibile di evitarli, poiché rappresentano una barriera architettonica e possono costituire un pericolo, soprattutto se in casa ci sono bambini o anziani che rischiano di inciampare, è innegabile che rappresentino un elemento decorativo se realizzati in modo tale da avere un impatto scenografico. Se da un lato c'è qualcuno che considera i gradini in bagno scomodi e pericolosi dall'altro c'è chi li trova una scelta estetica che apporta un carattere distintivo all'ambiente. La presenza di un gradino in bagno determina anche una sorta di separazione tra diverse aree. Questo aspetto risulta ulteriormente accentuato quando si utilizzano due pavimentazioni differenti. Il cambio di materiale è utile anche per segnalare il pericolo poichè il gradino viene evidenziato e diviene più visibile evitando piccoli incidenti. Si possono utilizzare anche delle luci per marcare ancora di più il cambio di altezza. In alcuni casi il gradino in bagno ha un valore esclusivamente estetico che dona dinamicità all'ambiente ed enfatizza degli elementi particolari della stanza. Inoltre il leggero cambio di quota accentua la distribuzione interna dello spazio in una maniera inconsueta ed elegante. In generale l'effetto che si ottiene è molto suggestivo, ma il gradino non è viene necessariamente realizzato al solo scopo decorativo. Si tratta infatti di una soluzione molto usata nelle ristrutturazioni in cui si modifica la distribuzione del bagno e si ha la necessità di mantenere le dovute pendenze per gli scarichi. L'inserimento del gradino può derivare infatti da un fattore esclusivamente funzionale. Un'esigenza tecnica che durante una ristrutturazione ha portato alla costruzione di un piccolo rialzo per risolvere un problema. Il gradino può essere quindi un elemento progettato appositamente per caratterizzare il bagno oppure può trattarsi di una soluzione necessaria. Vediamo alcuni esempi. Bagno: un doppio gradino ornamentale per doccia e vasca Una distribuzione molto raffinata per il bagno è quella in cui si allineano la doccia e la vasca da bagno, ponendole in fila una dietro all'altra. Dal bagno si accede alla doccia ed attraversandola si ha accesso alla vasca posta alle sue spalle. Inserendo un gradino per separare ogni elemento si ottiene una progressione verso l'alto che rende il bagno un ambiente dall'aspetto lussuoso. Il gradino delimita gli spazi senza suddividerli quindi non si ha alcun ingombro e l'ambiente rimane arioso e spazioso. Si tratta di una soluzione ideale per un bagno con sviluppo in lunghezza, anche se piccolo. Gradino in bagno: soluzione necessaria per gli impianti Uno dei motivi principali che può spingere verso la realizzazione di un gradino in bagno è la necessità di avere più spazio in altezza per ospitare gli impianti all'interno del pavimento. Può accadere infatti che, a causa delle elevate distanze dei sanitari dalla colonna di scarico principale, per ottenere le corrette pendenze sia necessario sopraelevare il pavimento di una zona all'interno del bagno. Si tratta quindi di un'esigenza tecnica molto importante per evitare malfunzionamenti degli impianti. Realizzando un gradino le tubature guadagnano lo spazio necessario per poter mantenere la pendenza minima dell'1%. Il fatto che il gradino, o i gradini, siano un elemento scaturito da un'esigenza tecnica e talvolta non previsto nel progetto di ristrutturazione può essere vissuto come una soluzione di ripiego. Questo accade soprattutto quando si eseguono ristrutturazioni con cambio di distribuzione dello spazio oppure quando si aggiunge un secondo bagno distante rispetto a quello principale. Solitamente si cerca di evitare di dover creare un gradino per favorire il corretto deflusso degli scarichi. È una soluzione che viene utilizzata quando non è possibile attuare altre possibili opzioni come l'installazione di un trituratore o di una apposita pompa. Anche in questi casi però si può convertire quella che è una soluzione tecnica in un elemento decorativo, cercando di realizzare il gradino in modo che si possa integrare bene nell'ambiente. Bagno: utile gradino per una vasca ad incasso Un altro motivo che rende necessaria la realizzazione di un gradino in bagno è l'installazione di una vasca ad incasso. In questo caso l'altezza aggiunta deve essere sufficiente a coprire quella complessiva della vasca ottenendo un effetto armonioso e gradevole alla vista. Inoltre, la vasca ad incasso permette di nascondere alla vista l'impianto per un effetto minimalista ed epurato. Quando il bagno è particolarmente ampio si riesce ad integrare più facilmente nell'ambiente una vasca ad incasso poiché si possono creare delle aree realmente distinte e dare particolare risalto ad un elemento così rimarchevole. Occupando un angolo della stanza la vasca ad incasso sopraelevata diventa una zona relax in quota, al pari di una efficiente e rigenerante spa. Per entrare agevolmente nell'acqua e concedersi un rilassante bagno sarà utile aggiungere più scalini, in un numero da calcolare a seconda dell'altezza complessiva ottenuta. Gradino in bagno: decorativo con vasca freestanding La creazione di un rialzo è una soluzione valida anche per enfatizzare bellissime ed originali vasche da bagno freestanding. Grazie al gradino o ai gradini che pongono la vasca leggermente più in alto quest'ultima si ritrova al centro della scena conquistando una posizione di rilievo che gli permette di acquisire il ruolo di protagonista assoluto dell'ambiente. La vasca appare come messa su un piedistallo, sul quale può mostrarsi in tutta la bellezza delle sue linee, mentre le forme spigolose dei gradini contrastano con le curve sinuose che la caratterizzano. Essendo posta su una piattaforma realizzata in materiali differenti rispetto al pavimento della stanza, la vasca da bagno a libera installazione appare esaltata e valorizzata in tutto il suo splendore. Ammirare la vasca da tutti i lati sarà più semplice mentre dall'interno si avrà una vista privilegiata. Gradino in bagno: pratico rialzo per la doccia Un'altra situazione in cui si può fare ricorso al gradino è la realizzazione di un'elegante doccia walk in rialzata rispetto al pavimento principale. Posizionare la doccia sul gradino è utile a meglio identificare la zona dedicata a questa funzione in assenza di un piatto doccia e di un box doccia che ne delimitano i confini su tutti i lati. Anche dal punto di vista estetico un intervento di questo genere impreziosisce e caratterizza l'architettura del bagno.
Lavatrice in casa: funzionale e di tendenza in cucina
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Il luogo più congeniale per installare una lavatrice in casa, funzionale e di tendenza, è senza alcun dubbio il bagno. Un prima scelta a cui chiunque di noi pensa quando si appresta ad arredare una nuova abitazione e non vi sono soluzioni alternative da attuare. Per molti questa opzione diventa un po' forzata, specialmente se lo stile e il design di questa stanza sono così ricercati da stonare con un elettrodomestico freestanding che poco comunica con il contesto circostante. Se si possiede un secondo bagno è lì che questo apparecchio trova dimora senza interferire troppo con il look dell’area occupata. Per chi ne ha la possibilità, creare invece una laundry casalinga è ottimale per stipare in un locale lavanderia tutti gli accessori utili e pratici per le operazioni di lavaggio e stiraggio. Ma esistono altre opzioni da ponderare se nessuna delle soluzioni precedenti soddisfa i padroni di casa, o per mancanza di spazio o per altre esigenze personali? Certamente vi sono molteplici varianti sul tema anche se una lavatrice ha dei vincoli imprescindibili dovuti al suo funzionamento. Se è vero che una presa di corrente la si può trovare ovunque in casa, un attacco dell’acqua e un impianto di scarico sono più difficile immaginarli alla fine di un corridoio o in una nicchia poco utilizzata di un sottoscala. Un luogo alternativo, dove è realmente fattibile trovare tutto il necessario e che in molti luoghi del mondo è già ampiamente sfruttato per inserire la lavatrice in casa, funzionale e di tendenza, è la cucina. Un’idea che non sempre trova larghi consensi perché le consuetudini e le pratiche tradizionali molto spesso sono “dure a morire”. In verità progettare una cucina con questo elettrodomestico annesso risulta semplice come quando si deve decidere dove posizionare la lavastoviglie o il forno, ma con dei criteri precisi che ne stabiliscono le caratteristiche più consone per il servizio che deve compiere. Chi non ama l’idea di lavare i panni vicino ai piatti della colazione, non deve temere: il cesto della biancheria sarà sempre riposto in bagno e una volta lavati, i vari indumenti verranno immediatamente trasferiti sullo stendino e transiteranno per poco tempo nella zona cottura. Inoltre, molte ideazioni contemporanee, riescono a far coesistere delle mansioni in un luogo prima considerato un tabù, ma perfette e da attuare per ottimizzare e gestire al meglio gli spazi in casa. Lavatrice in cucina: dove posizionarla La posizione più pratica per una lavatrice in una cucina trendy è di sicuro lo spazio accanto al lavello per avere a portata di mano gli impianti utili e indispensabili per azionare i vari meccanismi che la interessano. Il trio decisamente vincente per una collocazione razionale e coerente, anche se per svariati motivi non è sempre possibile agire verso questa direzione, è: lavastovoglie; lavandino; lavatrice. A volte ci si trova ad avere questo elettrodomestico sul lato esterno della cucina stessa, collocato nell’isola o in posizione a sé stante magari in una nicchia a muro. Tali alternative possono attuarsi in una situazione di ristrutturazione, dove gli scarichi e i tubi per l’acqua, vengono appositamente fatti passare a pavimento per raggiungere qualsiasi posizione si desideri. La versatilità di una lavatrice in cucina, risiede nel fatto che in ogni sua dislocazione, permette in modo semplice e immediato una sua eventuale rimozione e sostituzione, senza interferire o arrecare disguidi ai mobili adiacenti. Lavatrice in cucina: freestanding a vista In progetti contemporanei e minimalisti di grande tendenza è sempre più usuale vedere una lavatricie in cucina, freestanding e a vista, che completa in modo elegante e chic una realizzazione di un ambiente di casa molto vissuto e con un accessorio in posizione originale ed eclettica. Gli elettrodomestici di oggi hanno delle linee e un design molto ricercati, con finiture che vanno assolutamente mostrate e non nascoste da ante o escamotage tessili. Disposta frontalmente, a L o annessa a blocchi di penisole e isole, una lavatrice in cucina, indipendente e a libera installazione, trova grande funzionalità e praticità, mettendo in mostra tutto il suo potenziale che denota stile e classe in una ubicazione poco consueta, ma spettacolare all’interno di una cucina ricca di fascino. Lavatrice in cucina: nascosta a incasso Se nel caso contrario l'arredamento scelto rientra in un contesto lineare, dove tutto viene inglobato e integrato nell’arredo per ottenere un effetto pulito e uniforme, allora anche la lavatrice in cucina, nascosta a incasso in un mobile, sarà perfetta per rientrare a far parte di questa composizione. Tale alternativa, oltre che per motivi di orientamento e stile, può aiutare anche chi non è ancora pronto per contemplare quotidianamente questo elettrodomestico in cucina e di renderlo noto solamente nel momento del suo utilizzo per poi richiuderlo nel suo apposito spazio. Tale espediente può essere utilizzato con entrambe le tipologie di lavatrici in commercio. Più gestibile la versione con oblò e anta rispetto a quella con carica dall’altro e top removibile, ma comunque attuabile e utile per chi preferisce questo secondo modello. Lavatrice in cucina: esterna e pratica con oblò Altra opzione per una lavatrice in cucina: esterna e pratica con oblò. In ambienti molto piccoli, magari in appartamenti cittadini datati, dove gli spazi avevano una dislocazione diversa rispetto a quello a cui siamo abituati oggi giorno, è inevitabile ritrovarsi con dei mini angoli cottura da attrezzare con soluzioni ad hoc e su misura dove un elettrodomestico a sé stante viene annesso a libera installazione sotto un top comune, ma che comunque permette di avere libertà di movimento per eventuali cambi o riposizionamenti. Tale valutazione richiede necessariamente un’apertura con carica frontale per ottimizzare l’impiego del piano di lavoro soprastante. Lavatrice in cucina: slim o regular size Lavatrice in cucina: slim o regular size? Dopo aver capito e valutato: dove posizionare l'elettrodomestico; verso quali modelli propendere a seconda delle aperture; su come annetterla con l’arredo circostante; se nasconderla o lasciarla a vista; dobbiamo preoccuparci delle sue dimensioni in base alla metratura a alla disposizione dell’ambiente in cui andrà ad inserirla. Come accade in un bagno, anche in una cucina vanno gestiti bene i metri per far rientrare una funzione in più, rispetto a quelle abituali. Proposte slim per lavatrici compatte e con cestelli ovviamente più piccoli o regular size con capienze che possono arrivare anche a 9 kg, vanno valutate in fase di progettazione o ristrutturazione, per calcolare al millimetro i vari spazi da riempire con tutte le funzioni che desideriamo far rientrare in una cucina efficiente, bella e di design.
Soluzioni per la zona studio nella cameretta dei bambini
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Zona notte ideale: arredare l’angolo studio nella baby room  La cameretta dei bambini, come anche altre aree di casa, è diventata ormai uno spazio versatile e multifunzionale in un’abitazione di concezione contemporanea. Infatti il suo ruolo non è più limitato all’esclusivo riposo notturno. Questo viene ampliato e diversificato, tanto che questa stanza è ormai considerata un ambiente pratico, efficiente e accogliente durante il suo utilizzo nelle ore diurne, all’interno di in una zona molto intima che continua ad essere ospitale anche all’arrivo della sera. Gioco, studio, convivialità e relax sono alcune delle attività che bimbi e ragazzi svolgono nel loro nido privato e che necessitano di progettazioni differenti e con arredi ad hoc per facilitarne la fruizione. Arredare l’angolo studio in una baby room sembra facile e immediato. Scrivania + sedia + scaffali = risultato raggiunto. In effetti ciò che realmente serve ad un workspace in miniatura sono questi tre principali elementi, ma che vanno in realtà ben calibrati e abbinati ad accessori comunque indispensabili per un progetto completo, dinamico e razionale. Oltre a tali caratteristiche, una postazione del genere in una cameretta dei bambini deve avere un aspetto allegro, confortevole e di stile. Molte sono le soluzioni e proposte di interior designer e architetti relativamente alla realizzazione di luoghi chic e caratterizzati da oggetti di design. Ciascuna, nel suo stile e con più o meno complementi e optional, risulterà perfetta seguendo alcuni utili suggerimenti degli addetti ai lavori: vediamo pertanto insieme i consigli dei pro, che aiuteranno a dar vita a qualcosa di originale e sensazionale per una zona studio da manuale. Considera gli arredi: scrivania e sedia performanti In un’area dedicata allo svolgimento dei compiti, alla lettura o allo studio pluridisciplinare, servono assolutamente la classica e tipica scrivania con seduta abbinata. Partendo dal presupposto che le ore da trascorrere in questo spazio siano abbastanza lunghe, è necessario che questi arredi abbiano proprietà ergonomiche notevoli e che siano molto comodi per agevolarne il loro utilizzo. Altezze adatte di piani di lavoro e sedie performanti e avvolgenti sono naturalmente da preferire per mantenere una corretta postura che assicura direttamente un benessere fisico, che andrà inevitabilmente ad influenzare anche quello mentale a livello di concentrazione e applicazione. Schienali ad hoc, sedili imbottiti, materiali differenti, stili e colori tra cui scegliere, sono alcune delle tante opzioni da valutare e che ciascun bambino dovrà provare di persona per capire quale modello gli sia maggiormente congeniale. Valuta un mobile libreria capiente e pratico Immediatamente al secondo posto deve essere contemplato l’inserimento di una libreria o di un mobile capiente e pratico dove poter riporre libri, quaderni, colori e tutta la cancelleria necessaria per un’area studio funzionale. Lo spazio necessario per questi oggetti diventa sempre più importante man mano che i bambini crescono ed essenziale e in questo caso, il look estetico e la scelta stilistica si devono adeguare a ciò che è stato scelto per i principali complementi cercando di mantenere un aspetto coordinato e armonico. E’ fattibile introdurre anche pezzi diversi per geometria e design se l’orientamento generale tende all’eclettico, ma dove c’è un filo conduttore che determina un’espressione artistica univoca, è più semplice assecondarla con arredi simili e ben intonati. Utilizza soluzioni combinate e salvaspazio Se l’ambiente dedicato alla cameretta dei bambini non è così capiente e diventa difficile introdurre tutte le mansioni necessarie al suo interno, i pro consigliano di utilizzare delle soluzioni combinate e salvaspazio, cercando di ottimizzare ogni centimetro a disposizione. Valutare scrivanie sotto finestra è un modo per sfruttare un’area molto spesso lasciata inattiva. Pensare invece di addossarvi una scrivania come prosecuzione di un mobile letto, che con soluzioni contemporanee a ponte riesce a fare anche da armadio e scaffale porta libri, è senz’altro una possibilità ottimale per chi ha problemi di piccole metrature. Altro escamotage è quello di creare un piano di lavoro plurifunzionale che consenta di scrivere e studiare in modo agevole in superficie e di avere una libreria capiente e agevole da riempire nel piano sottostante. Alternativa da farsi progettare su misura per essere sicuri di avere un prodotto finale perfetto e di gran stile. Personalizza con colori luminosi e morbidi tessuti La cameretta dei bambini è già di per sé un luogo ricco di allegria, felicità e contentezza dovuti all’atteggiamento sempre positivo dei piccoli padroni di casa che la occupano. Aumentare queste sensazioni positive con colori luminosi e morbidi tessuti è un suggerimento che in verità può subire anche delle varianti a tema per chi ha già le idee chiare e si sente di personalizzare maggiormente il proprio spazio. Tuttavia luce naturale, pareti chiare e cuscini soffici su una seduta di tendenza, aiuteranno a rendere ancor più caloroso e affabile un angolo studio in camera da vivere non come un luogo dedito esclusivamente alle fatiche a livello scolastico, ma anche come una zona creativa per ideare progetti, sviluppare piani e architettare programmi fantasiosi da condividere con gli amici. Inserisci accessori: pochi ma utili e funzionali Ultima tappa, per avere le idee più chiare su come ideare e arredare un’area studio in una zona notte ideale, riguarda l’inserimento degli accessori, che devono in questa circostanza essere pochi, ma utili e funzionali. Non sono necessari fronzoli o troppe distrazioni attorno ad un luogo così importante in una cameretta per bambini. Lampada da tavolo, cestino, portapenne e orologio sono tra quelli che effettivamente sono a servizio delle mansioni che si svolgono nello spazio con scrivania e sedia. Altri elementi, come eventuali lavagnette a muro, mappamondi e strumentazioni di vario tipo, sono certo pratici in alcuni momenti ma non così essenziali da stazionare costantemente sui top di lavoro. Una dritta dei pro è quella di riservare uno spazio apposito per tutto ciò che serve, ma in modo complementare e da utilizzare solo in determinati momenti, lasciando più libera e ariosa la propria postazione, che deve essere quanto più possibile sgombera e più semplice da riordinare a livello quotidiano.
Divani 5 soluzioni per disporli in un soggiorno trendy
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Come sistemare i divani in una zona giorno di tendenza In base allo spazio fruibile, alla forma e alla dimensione che stiamo cercando per i divani del soggiorno di casa, è fattibile progettare la perfetta disposizione di queste sedute così comode e che non possono mancare in una zona giorno ospitale; che deve risultare contemporaneamente confortevole, capace e trendy. Infinte sono le combinazioni possibili e attuabili, ma per quanto riguarda la loro disposizione i divani possono seguire 5 soluzioni principali a seconda del gusto personale e soggettivo e della metratura che si ha nella propria abitazione. Bisogna inoltre fare attenzione ad alcuni particolari che non sono da trascurare, ovvero la posizione di altri elementi importanti e che devono dialogare e non ostacolarsi a vicenda con i divani stessi nella zona giorno. Importante, per disporli nel modo corretto, è capire in anticipo la posizione della tv o del tavolo da pranzo e l’insieme delle vie di passaggio e di fuga ottimali e funzionali da mantenere. Ma vediamo insieme quali opzioni belle e pratiche possono rendere alla moda un soggiorno con divani disposti ad hoc in casa. Divani in soggiorno: rivisitati in linea Un divano in linea è forse il modello a cui tutti noi siamo abituati a vedere in un’abitazione, e che una volta o l’altra abbiamo sperimentato all’interno del soggiorno di casa. Ma disporre due o più divani secondo questa modalità non è davvero un’idea a cui si è avvezzi, non fosse altro che per il fatto che ambienti così ampi e vasti sono riscontrabili solamente in alcune dimore. Case antiche, di lusso o loft sono tra quelle più gettonate dove poter inserire sedute di questo tipo per rendere davvero trendy una zona giorno con stile e classe.  Una soluzione come questa prevede un salone decisamente grande con una metratura importante, dove oltre ai divani in linea sia possibile arredare anche con altri complementi, aggiungendo molti posti a sedere per un conviviale e accogliente angolo salotto in un living che può ospitare davvero molti amici e familiari. Se si pensa di attuare un’ideazione lineare di questo genere, è possibile valutare anche opzioni miste e ad incastro, dove porzioni removibili e componibili possono essere posizionate in modo differente a seconda delle esigenze del momento. Divani in soggiorno: classici frontali Anche i divani disposti frontalmente sono una validissima e affermata alternativa da studiare quando ci appresta ad arredare il soggiorno. E’ una metodologia dal look impeccabile quando l’area salotto diventa protagonista in una zona giorno, dal momento che i due divani con tavolino annesso e altri accessori, necessitano di uno spazio centrale ben proporzionato dove poter essere sistemati in modo rigoroso e simmetrico. Nelle progettazioni più contemporanee, per donare un aspetto un pochino più attuale, è usuale che i divani siano differenti per tipologia e colore o che magari uno di essi sia composto da due grandi isole affiancate e asportabili e intercambiabili all’occorrenza. In altre situazioni si può invece mantenere il medesimo colore, tessuto e finitura, e giocare sulle diverse forme, dimensioni e schienali che i due divani frontali possono avere. In alcuni soggiorni uno dei due divani diventa la seduta principale, magari con un disegno che ricorda una chaise longue, mentre quello frontale si pone come un’isola con schienale più compatta, ma sempre comoda e funzionale. Divani in soggiorno: innovativi bi-frontali Per chi ama le novità in campo di design e arredo casa, una delle ultime scoperte in termini di home decor riguarda i divani in soggiorno bi-frontali che spopolano tra le progettazioni contemporanee per versatilità di stile e pensiero. A livello pratico non si tratta d’altro che di un doppio divano con lo schienale in comune e che ha la peculiarità di potersi affacciare sui due lati opposto di un living o dell’open space in cui vengono collocati. Anche in questo caso la disponibilità di spazio non deve mancare perché l’ingombro della seduta è ovviamente raddoppiato. E’ un modello utilizzato in special modo in quegli ambienti lunghi e stretti e dove le varie mansioni di una zona giorno si susseguono. L’immagine che ne scaturisce è davvero esclusiva e di tendenza, e se da un lato i bambini possono guardare comodamente la tv, dall’altro mamma e papà possono chiacchierare dalla cucina con gli amici, seduti tranquillamente sul secondo lato dei divani. Divani in soggiorno: pratici ad angolo Tipica disposizione di due divani all’interno di un soggiorno, in special modo se uno dei due viene posizionato a parete o sul lato delle aperture finestrate, con il gemello che circoscrive un’area relax compatta e rigorosa. Una disposizione ad angolo è decisamente tradizionale e relativamente classica ma per la quale, in verità, esistono moltissimi escamotage che riescono a stemperare questo look un po' austero e rigido. Tra le tante varianti, che vanno necessariamente a definire anche l’orientamento stilistico della zona giorno, possiamo citare: l’utilizzo di materiali differenti per il rivestimento dei divani, magari uno in pelle e uno in tessuto, ma del medesimo colore in tipico modern style; l’impiego dello stesso materiale ma con nuance a contrasto, contemporaneo e dal sapore urban; l’uso di forme completamente opposte, lineari e curvilinee per uno stile eclettico d’eccezione; il relooking creativo di divani che si possiedono, con tessuti e cromie naturali per un boho chic ben riuscito. Queste solo alcune delle tante possibilità che i divani angolari possono assumere, in una disposizione consueta, ma che può dar vita a una serie di tante varianti su uno stesso tema. Divani in soggiorno: funzionali a L Se nella collocazione ad angolo in soggiorno i due divani sono a tutti gli effetti due elementi singoli e disposti in modo da creare uno spazio geometrico sgombro ed attiguo ad entrambi dove poter inserire un tavolino, una lampada o una pianta sempreverde, nella progettazione con un divano a L quest’area vuota comune non si viene invece a creare poiché il divano è pensato per essere un tutt’uno con una seduta che si sviluppa a 90°. Questa tipologia, rispetto ad altre, richiede una superficie abbastanza ampia per poter essere valorizzato al meglio. Infatti dovendo tener conto sia della lunghezza di entrambi i lati, dove solitamente uno è maggiore dell’altro, va considerata anche la profondità dei cuscini sui quali ci si siede, per valutare al meglio la fattibilità di un progetto con un divano di questi tipo, che non chiuda troppo l’ambiente soggiorno e non rischi di risultare esageratamente ingombrante al suo interno.
Voglia di primavera: 5 idee per profumare gli ambienti di casa
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La primavera è ormai giunta alle porte e con i suoi colori lascia un’immagine di sé sempre spettacolare e simbolo di rinascita tanto attesa, dopo il lungo periodo invernale appena trascorso. Anche le sue fragranze sono inconfondibili e far entrare i suoi profumi in casa è un’idea che piace molto e che con candele, incensi, oli e bastoncini o stick elettrici è stata sperimentata e molto apprezzata, diffondendosi all’interno dei vari ambienti delle nostre abitazioni. Ma nel tempo sono state sviluppate nuove tipologie di modalità per profumare casa in maniera originale dove molto spesso ci si chiede da dove arrivino quei meravigliosi aromi non percependo immediatamente la provenienza e l’oggetto che li emana. Vediamo insieme 5 idee per far entrare i profumi della primavera, e non solo, in casa! Soffioni con oli balsamici per profumare la doccia All’interno del bagno è usuale e tipico impiegare delle essenze per una particolare stanza di casa che deve sempre in ogni momento emanare un buon odore. Se siete alla ricerca di soluzioni alternative e originali, vi proponiamo allora dei particolari soffioni che con oli balsamici aiuteranno a profumare l’intero ambiente, durante e dopo aver utilizzato la doccia. Queste nuove tecnologie rientrano nella categoria delle cosiddette “docce emozionali” dove in questo caso l’aromaterapia viene esaltata al meglio, grazie ad un piccolo aeratore che diffonde la fragranza scelta in base cicli a tempo, per non risultare eccessiva o addirittura nauseante. Un modo semplice e immediato per introdurre i comfort e i benefici riscontrabili solitamente in una spa, ma che possono diventare invece una chicca a livello casalingo, con il duplice vantaggio di aumentare il benessere fisico quotidiano con i pro di un aroma che caratterizza e arricchisce una stanza di servizio della propria casa. Pitture aromatiche per profumare gli ambienti Se già è particolare che una doccia emani dei profumi, cosa ne pensate delle pitture aromatiche per profumare gli ambienti di casa? Una delle ultime novità nel campo dell'interior decor riguarda l’impiego di colori olfattivi per tinteggiare gli interni delle abitazioni. E’ infatti particolare che oltre a poter scegliere la nuance da associare alle stanze di una dimora, in base allo stile o al design che le dovrà caratterizzare, è fattibile valutare anche gli olii e le fragranze da abbinargli per attivare un esperienza multipla a livello di percezione dei sensi. A livello pratico, all’idropittura che si andrà ad acquistare per il proprio progetto di interni, verrà aggiunto il profumo selezionato tra i tanti proposti e che una volta steso in più mani sulle pareti, diffonderà nella stanza a poco a poco la fragranza prediletta. Fragranze per smudge stick per profumare casa Gli smudge stick sono degli incensi realizzati con essenze naturali dove fragranze ed erbe aromatiche essiccate, vengono usate per profumare casa in modo versatile e con preparazioni DIY molto rilassanti da ideare e creare. Naturalmente, per chi volesse una soluzione già pronta all’uso, è facile reperirli nelle botteghe di prodotti e alimenti naturali o in erboristeria. E’ possibile quindi impiegare sia i fiori che foglie, lasciate prima al sole o vicino ad una fonte di calore per essere disidratati, recuperandoli dalle piante aromatiche che maggiormente piacciono, come lavanda, cedro e agrumi in genere o andare decisamente su aromi che si possono anche coltivare in vaso o nel proprio giardino di casa, come rosmarino, salvia e basilico. L’olio presente in queste piante, oltre ad emanare un aroma piacevolissimo, diventa anche un prezioso alleato per combattere i batteri e gli acari presenti negli ambienti di casa. Le fasi per realizzare uno smudge stick sono: raccogliere la materia prima durante la loro massima fioritura; disporre le foglie e i fiori tutte nello stesso senso e pareggiarle per una lunghezza di circa 15 cm; legare prima in un verso e poi nell’altro con dello spago creando un cappuccio alle estremità; lasciare essiccare per un periodo di tempo variabile a seconda delle essenze scelte. Una volta pronto è sufficiente accendere lo stick, appoggiato in un contenitore, avendo cura di spegnere immediatamente il fuoco. Il fumo che continuerà a fuoriuscire emanerà un gradevolissimo profumo negli ambienti di casa. Diffusori a ultrasuoni per profumare casa I diffusori a ultrasuoni sono una tra le tipologie di elementi per profumare casa più gettonati da utilizzare in luoghi indoor per una serie di svariati motivi: sono facilmente reperibili e hanno costi relativamente contenuti e alla portata di tutti; sono indicati per qualsiasi ambiente indipendentemente dalla grandezza e metratura, poiché in base ad una regolazione sul dispositivo è molto semplice disciplinare l’aumento o la diminuzione della quantità di flusso aromatico che deve fuoriuscire; sono dei veri e propri oggetti di design con particolari forme e tanti modelli tra cui scegliere che arricchiscono anche a livello visivo l’ambiente in cui vengono utilizzati; il profumo emanato è molto leggero e delicato poiché l’olio viene scaldato gradatamente ad una temperatura costante, mantenendo sempre la medesima efficacia e intensità. In alcuni modelli con la versione nebulizzante, l’olio stesso viene mescolato insieme all’acqua e reso ancor più tenue. Lampade con essenze profumate Le lampade aromatiche con essenze profumate sono delle sorte di diffusori d’ambiente, ma con la peculiarità di associare l’elemento luminoso durante il loro funzionamento e di poter beneficiare sia dell’aroma che della cromoterapia in uno stesso dispositivo. Possono essere di due tipi: lampade berger e lampade elettriche. La “lampe berger” è un metodo di profumazione brevettato da un farmacista francese che oltre a diffondere le fragranze che più piacciono, distrugge gli spiacevoli odori a volte presenti in casa, attraverso l’ossidazione catalitica emanata da uno stoppino che brucia lentamente e che crea una luminosità soffusa al contempo. Le lampade elettriche sono quelle che invece sfruttano la corrente in modo continuo o a ricarica tramite USB, e riescono a diffondere profumi ed esalazioni gradevoli in casa, in abbinamento ad una luce particolare fissa, intermittente o a cambio di gradazione e nuances a seconda dei modelli.
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