Polo scolastico – lavagno - Verona (VR)
Procedura aperta per la progettazione definitiva ed esecutiva ed esecuzione dei lavori di realizzazione nuovo polo scolastico in frazione
San pietro: mensa e palestra.
L’intervento, completamento del polo scolastico di san pietro di lavagno, prevede la realizzazione della mensa e del locale scalda vivande e segue per tipologia e struttura la parte di edificio già realizzata. La scelta di sviluppare questo stralcio su due livelli (piano terra e piano interrato) permette di realizzare, oltre alla mensa e relativi locali, un ampio archivio.
La progettazione ha interessato diversi settori, dall’architettura alla progettazione strutturale, dal progetto degli esterni ai sottoservizi, dalla progettazione degli impianti alle valutazioni del contenimento energetico.
Per l’insediamento del nuovo impianto scolastico l’area individuata è quella compresa tra l’attuale scuola media don lorenzo milani il complesso sportivo di san pietro e il complesso di edilizia residenziale indicato sul piano degli interventi p5 – denominato piano attuativo “le giare”
L’area di progetto interessa le aree pubbliche destinate dal piano degli interventi (variante n. 4, deliberazione n.82 del 13 novembre 2010) ad area per istruzione (fa).
La superficie totale occupata dalla scuola elementare all’interno del nuovo complesso scolastico ammonta a complessivi mq. 6.000,00.
L’intervento, completamento del polo scolastico di san pietro di lavagno, prevede la realizzazione della mensa e del locale scalda vivande e segue per tipologia e struttura la parte di edificio già realizzata. La scelta di sviluppare questo stralcio su due livelli (piano terra e piano interrato) permette di realizzare, oltre alla mensa e relativi locali, un ampio archivio.
La mensa sarà caratterizzata da grandissime vetrate che la rendono luminosa e accogliente e sarà costituita da tre locali principali: il locale ove mangiare, un ampio locale scaldavivande, collegato ad una dispensa direttamente accessibile dal parcheggio sull’ingresso principale per il carico/scarico.
Il volume della mensa, cosi come quello della palestra, sarà collegato alla scuola mediante una zona filtro, che la renderà accessibile anche dall’esterno.
Compatibilmente con l’uso della scuola elementare, infatti, mensa e palestra potranno essere utilizzate, in orari scolastici, dalla scuola media e, nelle ore pomeridiane e serali da società esterne, per quanto riguarda la palestra. Proprio per questo motivo si è pensato di realizzare per il pubblico i servizi igienici.
Anche per la progettazione della palestra si è fatta la scelta della mimetizzazione con il complesso scolastico realizzando in parte un volume in parte interrato.
La palestra mantiene le stesse altezze del resto della scuola e ne condivide la forma, semplice, chiara e i motivi stilistici, vetrate e pannelli multicolori. Si è riusciti a far ciò andando a scavare il terreno e ponendola ad una quota tale che la base di gioco fosse interrata e il resto, rimanesse fuori terra.
Gli spazi esterni
Lo studio progettuale prevede un sistema di percorsi, orti e giardini didattici che permettano l’uso molteplice da parte dei bambini e diano loro la possibilità di sviluppare il rapporto con la natura e l’ambiente. In particolare quest’area potrà essere trattata a frutteto, creando zone di gioco e zone d’ombra che consentano di svolgere lezioni didattiche sulle operazioni di potatura e raccolta dei frutti. Altre attività di giardinaggio e orticoltura saranno occasione per insegnare agli studenti alcuni principi ecologici e per stimolare la sensibilità ambientale dei bambini.
Il progetto individua, infine, alcuni interventi “ai bordi” dell’area, ritenuti importanti per mettere in relazione il nuovo edificio con l’intorno.
Per tutta l’area e prevista la sistemazione iniziale a prato con alberature autoctone, ma il disegno complessivo dell’intervento e stato pensato per poter essere integrato in fasi successive, durante la realizzazione dei diversi stralci.
La scelta del linguaggio architettonico
Dal punto di vista architettonico il progetto si inserisce all’interno del panorama contemporaneo, caratterizzato da elementi semplici, puri, che si intersecano creando giochi compositivi, punti di luce e di ombre, spazi dalla forte carica identitaria, tali da renderlo capace di integrarsi nel contesto ambientale, mettendo in risalto gli aspetti positivi dell’ambiente circostante e allo stesso tempo divenire fulcro di attrattiva sportiva.
Pur non trascurando le necessità funzionali e gli aspetti tecnologici, si è cercato di partire dalla valutazione delle relazioni che il progetto intercorre con il luogo, così da trasformarlo in una vera e propria immagine architettonica, non solo dal punto di vista estetico, ma anche sociale.
Accessibilità e fruibilità
La fruizione è stata pensata per poter utilizzare la struttura palestra e l’area esterna anche negli orari al difuori di quelli scolastici. Un posto, un’area del contesto urbano che permetta oltre allo scopo didattico anche una gradevole passeggiata o perché no … solo un piacevole contesto urbano mentre si corre nel “tran-tran” di tutti i giorni!
Le soluzioni strutturali
La struttura di copertura di entrambi gli edifici è in legno lamellare ed è prevista con sistema strutturale a travi principale e secondarie. I solai di calpestio del piano mensa sono progettati con la tecnologia plastbau, innovativa che garantisce maggiori vantaggi sia in fase di realizzazione che in fase di vita nominale dell’opera. Le pareti interrate sono state progettate come elementi non dissipativi grazie all’uso di tecniche e materiali innovativi certificati migliori dal punto di vista del comportamento sismico dal cnr. La tecnologia prevista è h2wall.
L’innovativo sistema aircrab, inoltre, a differenza dei vespai tradizionali, consente di eliminare il ponte termico che si viene a generare in corrispondenza del nodo costruttivo tra la soletta in calcestruzzo del vespaio e le strutture di fondazione, isolando anche la fondazione. L’attenzione per la qualità e la cura dei particolari assegna ad aircrab dettagli costruttivi importanti quale la perfetta sigillatura alla base del pilastrino che impedisce la risalita dell’umidità per capillarità. Impedire che si possano creare numerosi punti di contatto (tanti quanti sono i pilastrini su cui poggia la soletta) tra la struttura ed il terreno sottostante è fondamentale per ottenere un ottimo risultato volto a contrastare l’umidità di risalita in modo definitivo.
Qualità del progetto e dei materiali impiegati
Progettare una struttura sostenibile ed efficiente non significa solo utilizzare le più elevate tecnologie al fine di produrre energia e rispettare l’ambiente. Progettare un edificio ecocompatibile vuol dire riuscire a dimostrare anche in tempi successivi alla costruzione la qualità e il livello dei risultati raggiunti, non solo dal punto di energetico, ma anche ambientale, ecologico, economico e di comfort interno.
Il processo che ha portato alla scelta di realizzare un progetto che fosse nel suo complesso armonioso, sostenibile e confortevole, scaturisce dall’analisi e dall’individuazione di alcune priorità:
Integrazione con l’ambiente circostante
Minimizzazione dell’impatto sull’ambiente
Valorizzazione delle risorse naturali in cui si inserisce il progetto
Sviluppo di soluzioni progettuali flessibili e rispondenti alle richieste
Progettazione di ambienti sicuri e salubri
Riduzione delle emissioni inquinanti
Impiego di prodotti ecologici e certificati
Risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili
Utilizzo di tecnologie innovative e sostenibili sotto il profilo ambientale, economico e costruttivo
Utilizzo di materiali durevoli nel tempo
Ottimizzazione della fase di gestione del manufatto.
La schermatura solare
La progettazione della protezione solare è stata studiata in modo specifico, doce si è tenuto conto del percorso del sole sia in estate che in inverno. Solo in questo modo si raggiungono in modo ottimale complesse esigenze che collocano un edificio in un contesto di protezione solare. Il principio base del loro funzionamento consiste nell’evitare il surriscaldamento degli ambienti interni causato dalla radiazione solare diretta solamente durante il periodo estivo, senza penalizzare l’ingresso della luce naturale durante il periodo invernale. Nel caso in esame, sono state previste più tipologie di schermature, e comunque n relazione alle esigenze. Si sono previste schermature a pensilina e per aggetti e verticali direttamente applicate sull’imbotto dell’apertura.
Le schermature in alluminio regolabili e fisse sono state preferite a quelle in legno nell’ottica di una minore manutenzione e quindi conseguente riduzione dei costi di gestione. Inoltre ben si adattano allo stile architettonico dell’intero complesso.
Riutilizzo delle acque meterotiche
Come espressamente previsto nelle disposizioni leed, al fine di gestire efficacemente le acque a scopo irriguo, occorre limitare o evitare l’utilizzo di acque potabili, acque di superficie o del sottosuolo disponibili nelle vicinanze dal sito di ubicazione dell’edificio, per scopi irrigui. La riduzione del consumo di acqua potabile per scopi irrigui sarà adottata tramite utilizzo di acqua piovana opportunamente raccolta tramite appositi sistemi ed un efficiente sistema di irrigazione. Il sistema proposto si compone di un serbatoio di accumulo, opportunamente dimensionato in funzione del fabbisogno idrico di progetto e da un sistema di mandata composto da una elettropompa con relativi organi di comando.
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