Concorso nazionale per il monumento ai caduti del terremoto dell'aquila - Roma (RM)
Il terremoto genera una faglia nel terreno che separa due zolle di terra che prendono la forma di sette mani, quante sono le lettere di l’aquila e abruzzo.
Sono mani buone, mani forti, operose, aperte, generose, oneste, pronte.
Sono mani che, tese le une verso le altre, con la loro attività, generano le connessioni in grado di ricreare unità, di sanare fratture profonde.
Sono mani che gridano, nella sofferenza e nella forza della ricostruzione.
La scultura si compone di due parti indipendenti (a e b).
Il materiale è il bronzo.
La tecnica realizzativa è la fusione.
In alternativa la scultura può essere realizzata con il taglio a getto d’acqua di lastre in bronzo, con successivo trattamento delle superfici.
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