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Romano Osti

Scatto eseguito durante la posa dei muretti - Bologna (BO)

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Archisio - Romano Osti - Progetto Scatto eseguito durante la posa dei muretti
Fine lavori: luglio 2017 Con il progetto di sistemazione dell’area sul lato est del borgo di palazzo rossi, si interviene per soddisfare le nuove esigenze di ricezione commerciale e collegamento fra tutte le varie attività previste con percorsi che si relazionano con il costruito. I lavori principali previsti riguardano la sistemazione a giardino di tutta l’area con la posa di essenze arboree tipiche di questa zona di campagna, sia ad alto che medio e basso fusto, nonchè piante stagionali e la salvaguardia di essenze pregiate esistenti. Sono previsti camminamenti o percorsi realizzati con pietre naturali a vista, tipiche della zona collinare bolognese, con diverse dimensioni e inoltre per vincere i modesti dislivelli del terreno saranno realizzati bassi muretti composti da file di mattoni a vista e sassi di fiume, con caratteristica trama presa dagli edifici esistenti e copertine in pietra naturale. I percorsi tenderanno a raccordare le varie attività commerciali site al piano terra e dovranno essere in parte carrabili per poter permettere l’accesso a piccoli automezzi verso i magazzini o le dispense, anche questi saranno realizzati in pietra naturale. Infine sono previste caditoie in ghisa per l’allontanamento delle acque meteoriche. Le aree che si verranno a formare potranno successivamente essere attrezzate anche con arredi per esterni, quali panchine, corpi illuminanti, tende rimovibili , etc. Tutte in armonia con le particolarità del complesso esistente e in accordo con le indicazioni della soprintendenza. Foto n. 1: veduta aerea eseguita nei primi anni ’90 Foto n. 2: veduta satellitare anni 2000 dell’area posta a est del borgo di palazzo rossi Foto n. 3: scatto fotografico eseguito durante la 2a guerra mondiale (coll. Priv. Dall’olio) Foto n. 4: la prima fase: individuazione dell’area Foto n. 5: il primo progetto di massima Foto n. 6: il secondo progetto di massima Foto n. 7: il terzo progetto di massima Foto n. 8: il quarto progetto di massima Foto n. 9: il quinto progetto di massima Foto n. 10: il progetto approvato

Ristrutturazione scala esterna palazzo rossi - Bologna (BO)

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Archisio - Romano Osti - Progetto Ristrutturazione scala esterna palazzo rossi
Come è a tutti noto in questa località si svolge la famosa fiera, ufficialmente inaugurata nel 1673 e che anche ai giorni nostri è caratterizzata da un forte richiamo di pubblico, la fira di sdaz (la fiera dei setacci) con origini che risalgono alla cultura contadina. Nel 1773, così come riportato dallo storico giambattista comelli , il proprietario di allora, camillo rossi decise per la rimozione della torre d’angolo del palazzo e riformò gli appartamenti interni. Le testimonianze dell’aspetto prima di questi interventi sono rilevabili da alcuni dipinti Murari interni al palazzo che raffigurano sul lato nord l’originale torre e l’andamento a gradoni della scarpata che collega il prato esistente a ovest, ove venivano tenute le fiere, e la zona del giardino all’italiana posto sul lato nord del palazzo, collegato da una scala visibile sul dipinto stesso Queste immagini sono riportate sull’elaborato grafico di progetto, assieme a scatti fotografici della modesta scaletta in pietra esistente ormai impraticabile, visto che molti gradoni sono sconnessi o spezzati e che appoggiano direttamente sul terreno. In questo contesto si inserisce il progetto di collocazione della scala all’esterno del castello di palazzo rossi, in quanto tuttora viene utilizzato da parte della proprietà per ricevimenti, feste, matrimoni e quanto altro proseguendo in qualche maniera la vocazione ludica per cui era nato, infatti l’utilizzo della scala esterna, nasce dalla necessità di dare un comodo servizio all’accesso dei vari piani del palazzo per fruire al meglio dell’ esterno, sia del giardino all’italiana (nord), sia del prato posto sul lato ovest. Nell’elaborare il progetto sì è dunque tenuto conto dei diversi aspetti morfologici degli elementi decorativi esistenti e come evidenziato anche dalle foto, si è tenuto conto dei materiali e delle forme che sono presenti nel palazzo. Pavimenti, scale, copertine, balaustre in pietra, corrimano in ferro sono facilmente individuabili in vari punti del borgo e di palazzo rossi, che nel presente progetto si richiamano per dare continuità all’aspetto esistente.

Costruzione di edicola religiosa contenente l’immagine della beata vergine del sasso. - Bologna (BO)

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Archisio - Romano Osti - Progetto Costruzione di edicola religiosa contenente limmagine della beata vergine del sasso
L’area sulla quale è stata edificata l’edicola sacra della madonna della rupe di sasso marconi si trova presso l’incrocio stradale tra le via kennedy e via porrettana a sasso marconi (bo).l’ antico santuario rupestre della beata vergine del sasso scavato in una piccola grotta nella rupe, come ci confermano varie fonti storiche medioevali, fin dal xii secolo fu un polo di attrazione per moltitudini di devoti, che vi giungevano in pellegrinaggio partendo da località anche lontane. Questo santuario, sorto lungo l’importante arteria di comunicazione fra emilia e toscana, in una zona di confine teatro per molti decenni di sanguinose guerre fra i conti di panico e il comune di bologna, è stato per secoli al centro degli avvenimenti che hanno contrassegnato la storia civile e religiosa della comunità di sasso marconi. Purtroppo a tutto oggi le poche labili tracce della sua antica presenza, che appaiono sulla parete rocciosa della rupe di sasso marconi affacciata su uno dei tratti più critici della trafficata statale 64 porrettana, sono difficilmente visibili alle migliaia di persone frettolose che vi transitano quotidianamente. L’immagine sacra della madonna, rappresentata in un bassorilievo in terracotta, fu traslata dalla grotta originaria (ove nacque il santuario nel lontano 1283) in diverse sedi, fino ad essere collocata all’interno del nuovo santuario nel borgo del sasso (eretto a partire dal 1802) ove andò distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale che sventrarono la chiesa; nell’attuale tempio, costruito a partire dal 1949, fu poi sostituita da un dipinto a olio donato dal pittore giovanni franchi. La scelta del sito di collocazione dell’immagine della beata vergine, nasce in accordo e alla disponibilità della amministrazione comunale, della parrocchia e non ultimo alle associazioni culturali locali sensibili ad un rilancio del culto, nonché ad un recupero di memoria storica di questo importante punto di riferimento per tutti i cittadini di sasso marconi. Il luogo di costruzione è stato previsto a poche centinaia di metri dalla rupe, dove anticamente sorgeva il santuario, e più esattamente fra l’incrocio di via kennedy e via porrettana, sul vecchio sedime di quest’ultima e leggermente addossato alla scarpata, con una accessibilità pedonale comoda visto anche il traffico ridotto e dove eventualmente potranno svolgersi brevi funzioni religiose. I lavori hanno previsto un leggero scotico superficiale del terreno per la posa di una platea di cls, da usare come basamento per l’edificazione dell’edicola, e la rimozione di piccoli arbusti o cespugli presenti sulla scarpata. La costruzione è caratterizzata da materiali tipici del luogo, quali conci di arenaria a blocchi di diverse dimensioni, a formare una modesta edicola con arco e piedritti nonché leggeri capitelli, e una iscrizione religiosa posta sulla chiave di volta, di culto mariano. Lastre o blocchi di dimensioni monolitiche di arenaria, richiamanti pastorali stilizzate, faranno da cornice all’edicola e su di un lato, verrà scalpellata una iscrizione a ricordo dell’edificazione, mentre sull’altro l’intestazione alla madonna della rupe. L’immagine della madonna in maiolica colorata, sarà custodita all’interno di una teca con una cornice in acciaio verniciato, il vetro e serratura di sicurezza. L’illuminazione della stessa sarà assicurata dall’opportuno posizionamento di luci “ led” a nastro, alimentati da luce pubblica temporizzata con crepuscolare. Per la protezione delle parti più esposte alle intemperie sono state posate coperture in lastrine di piombo . La parte antistante l’edicola è resa accessibile da un percorso in pietra naturale dalla via porrettana e si completa con un lastricato a fronte dell’edicola per accogliere i devoti. A fianco dell’ edicola è stata posata una seduta monolitica anch’essa in pietra arenaria, per una breve sosta o la contemplazione dell’immagine sacra.

Palazzo rossi, valutazione preventiva centro benessere - Bologna (BO)

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Archisio - Romano Osti - Progetto Palazzo rossi valutazione preventiva centro benessere
L’intento di questa valutazione preventiva è quella di sondare le potenzialità di questo luogo e degli edifici presenti per dare la giusta dimensione di polo attrattivo che un simile sito merita e di renderlo fruibile per tutto il periodo dell’anno e non solo per la più famosa fìra di sdaz. Per la sua collocazione parzialmente appartata e per il conteso in cui è inserito potrebbe soddisfare molto bene le esigenze di tranquillità e di relax che una simile attività richiede, visti anche i servizi già esistenti o comunque previsti quali quello alberghiero, di ristorazione, commerciale e d’organizzazione d’eventi legati al castello dè rossi. Foto n.1: il progetto in rapporto con il borgo di palazzo rossi La restituzione grafica e fotografica degli immobili interessati alla richiesta di valutazione preventiva. Stato di fatto: edificio “a” abitazione, stalle, magazzino, fienile. Edificio “b” stalletto. Edificio “c” forno , pollaio, porcilaia. #1il progetto in rapporto con il borgo di palazzo rossi Al piano terra è prevista la zona di reception e sale di relax o conversazione, da qui partono i percorsi per raggiungere le zone spogliatoio e servizi igienici per il pubblico e le zone dei trattamenti come sauna, bagno turco, etc. E la piscina interna collegata con l’esterno sia sul lato sud che a nord. Il giardino esterno sarà attrezzato per i bagni di sole e con percorsi pedonali, inoltre alcuni leggeri riporti di terreno verranno a creare quinte allo scopo di dare zone più riservate . La vegetazione esistente come alberi e arbusti saranno mantenuti e integrati con altri sia sui riporti di terreno che lungo il perimetro dell’area. Un parcheggio con caratteristiche di permeabilità è previsto per l’accoglienza degli ospiti e non avrà interferenze sul percorso carrabile – pedonale. – edificio individuato con la lettera “a”: Il progetto prevede di ricavare su tre livelli di cui si compone l’immobile, gli spazi per le diverse esigenze di benessere psico-fisico e anche di una piscina interna all’edificio, collegata tramite vetrata scorrevole ad una esterna sul lato sud con ambientazioni di giochi d’acqua come piccole piscine “termali”, idromassaggi ecc.. Lo studio della distribuzione interna ed esterna è avvenuta tramite la collaborazione con ditte specializzate del settore che hanno contribuito così alla stesura di questo progetto di massima. Foto n. 2: la pianta del piano terra Al piano primo sono previste le cabine dedicate alle cure estetiche, palestra cardio -fitness oltre che ad uffici e sale corsi. I piani saranno collegati oltre che da due scale anche da un comodo ascensore. Foto n. 3: la pianta del piano primo Al piano sottotetto, visti gli ampi spazi a disposizione, attualmente è prevista la realizzazione di vani tecnici di servizio per l’impiantistica o magazzini, non si esclude però in futuro di ricavare spazi utilizzabili per l’ampliamento dell’attività che prevedono l’apertura sulla falda lato nord del tetto lucernai al fine di ottenere i minimi requisiti d’illuminazione e ventilazione. Foto n. 4: la pianta del piano sottotetto Foto n.5: i prospetti e le sezioni Gli interventi così previsti apportano modeste modifiche all’aspetto esteriore dell’edificio in quanto le finestre o le porte finestre saranno mantenute e quelle modificate o in aggiunta avranno caratteristiche uguali alle originali, caratterizzate soprattutto da archetti di mattoni a vista; le pareti portanti caratterizzate da sasso di fiume, saranno mantenute nella loro trama originale e o ripresi là dove necessario, il manto di copertura è previsto in coppi di recupero sul sito e integrati con altri anticati, le lattonerie in rame. Solo per la chiusura delle pareti est dell’edificio, a tutti i piani, si prevede l’utilizzo del vetro auto-portante con caratteristiche coibenti per le finalità d’utilizzo dei locali interni, abbiamo infatti al piano terra la zona relax che permette di spaziare visivamente su un paesaggio campestre alquanto pregevole e così per lo stesso motivo anche la palestra cardio fitness sita al primo piano, al fine di rimarcare la struttura verticale originale dei pilastri in mattoni faccia a vista e delle parti lignee del coperto. – edifici individuati con le lettere “b”, “c”. I due piccoli edifici di servizio sono stati integrati nel contesto dando ad anch’essi una finalità e un’ambientazione più riservata. La previsione qui è quella di unirli con strutture a vetri auto portante e con caratteristiche coibenti, per realizzare una piccola reception, permettendo così di recuperare da un lato gli spazi da dedicare agli spogliatoi e servizi igienici e dall’altro, tramite disimpegno, una piccola zona relax dotata di sauna, doccia emozionale, e vasca idromassaggio. Anche questi edifici necessari di modifiche sugli esterni, saranno recuperati mantenendo le stesse caratteristiche tipiche dei luoghi.
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