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Paolo Arsena

Un anno perso senza un perché - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Un anno perso senza un perch
Se nei decenni roma ha puntato sulla gomma e non sul ferro, se ha scelto come mezzo primario di spostamento l’autobus e non la metro, è per miopia e mancanza di strategia. Si è preferito il vettore che si dimena nel traffico al posto di quello che sfreccia autonomo. Quello con la capienza del cucchiaino e non del mestolo. E tutto il sistema infrastrutturale su rotaia lo si è improvvisato: uno snodo mancato, un bivio sbagliato, una stazione deserta, una galleria abbandonata, chilometri di binari morti, una nuova metro realizzata a singhiozzo, e tante tante potenzialità inespresse.

Roma e berlino, il caos contro l’ordine e l’efficienza - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Roma e berlino il caos contro lordine e lefficienza
Nelle loro profonde differenze, che sono anche storiche e urbanistiche, roma e berlino però sono due metropoli accumunate da alcune importanti analogie sotto il profilo della mobilità. Il che rende più che legittima una significativa comparazione. Anzitutto roma e berlino hanno entrambe una dimensione ragguardevole, essendo rispettivamente la seconda e la terza per estensione in europa. Poi, sono città prive di quel continuum urbano tipico dei grandi hinterland. Entrambe presentano invece alcune puntuali polarità esterne. Infine, sono attraversate da una vasta rete ferroviaria al proprio interno, sia pure diversamente organizzata.

Roma 2030. Abbiamo un sogno. Concreto - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Roma 2030 Abbiamo un sogno Concreto
In quest’avventura ci siamo spinti molto avanti. Così in avanti che, voltandoci a osservare il punto in cui roma è rimasta oggi, verrebbe voglia di fermarsi e tornare indietro. E invece è giusto proseguire oltre. Perché se roma si trova nella situazione odierna, con un sistema trasportistico anchilosato e inefficiente e un problema congenito di mobilità penalizzante per tutti, questo è dovuto proprio al fatto che nessuno si è spinto oltre. Non si è mai potuto realizzare un sistema globale di mobilità. Una soluzione che investisse tutta l’area urbana, e non si limitasse solo ad una sommatoria di episodi spesso scollegati e decontestualizzati. In altre parole, negli anni sono mancate una visione d’insieme e una prospettiva chiara e coerente da perseguire.

Un passo avanti verso la metrovia - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Un passo avanti verso la metrovia
“la “cura del ferro” come strategia unica e coordinata per migliorare roma. Ieri abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con i vertici di rfi e fssu per programmare opere e investimenti necessari a dotare la città di nuove infrastrutture e a riqualificare intere aree vicine ai nodi ferroviari.”

Roma muove l’idea - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Roma muove lidea
Sappiamo che il percorso non sarà breve. E sappiamo che sarà difficile, complicato. Ma un primo traguardo è stato raggiunto. Con i voti entusiasti dei tanti romani che hanno compreso le potenzialità del progetto e si sono appassionati, la metrovia ha concluso al primo posto la bella competizione tra i progetti e le proposte venute dal basso, che potranno concorrere all’elaborazione finale del piano della mobilità sostenibile per roma (pums). L’abbiamo presentata come “l’idea che muove roma”, adesso è roma che ci rende il favore e muove la nostra idea. Grazie.

Anno nuovo, roma nuova - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Anno nuovo roma nuova
Per roma vogliamo pensare a un futuro diverso dalla tragedia odierna. Ma un futuro che sia domani, e non fra cent’anni. Un futuro possibile, perché roma una ricetta ce l’ha, ed ha quel che serve, non difetta di nulla. Aspetta solo un po’ di coraggio e di volontà politica. Anche roma si potrà muovere su ferro, con una rete integrata e ben articolata. Una ferrovia circolare, sei metropolitane di superficie, tre ipogee. Così come previsto nel sistema metrovia. Meglio se completata con la metro c fino a piazzale clodio e con i prolungamenti delle metro esistenti. E con un collegamento sotterraneo nord-sud che agganci la roma lido alla roma nord, dotando il centro storico di quattro nuove importanti fermate ipogee, come sarà illustrato nel prossimo aggiornamento del progetto (e come anticipa corrado cotignano sul portale del pums).

Banchina stracolma. La metro collassa - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Banchina stracolma La metro collassa
Pomeriggio del 15 giugno. Un giovedì assetato dal caldo torrido, con roma che pullula di turisti e di pendolari all’assalto della metropolitana. Immaginate la calca, il bagno di sudori, la puzza e il senso di soffocamento di una metro stipata di bestiame dalle fattezze umane. è l’immagine della metro a in orario di punta, alle soglie dell’estate. Fermata san giovanni. Ma potrebbe essere termini, o spagna. è un’immagine vera, non quella caricaturale dei consueti detrattori. Lo testimonia il post di un antonio dei tanti che prendono la metro, e poi scaricano in diretta su twitter la propria frustrazione.“alla metro san giovanni non fanno scendere sulla banchina in direzione anagnina. Che succede?” scrive a infoatac. La risposta: “per ragioni di sicurezza (banchina affollata per eccessiva utenza)”. Ecco, la metro traboccante tira dritto. La mandria umana in attesa sulla banchina attende basita il prossimo carico. E la metro c, a san giovanni ancora non è allacciata. Pensate bene cosa succede quando lo sarà. E diamine, si capisce perché non si decidono a farlo, rischiando di lasciare la metro c appesa al nulla ad oltranza…. Il collasso è annunciato! Lo abbiamo denunciato più volte anche noi. Ed è anche per questo che abbiamo predisposto la metrovia. Perché è necessario, indispensabile, redistribuire il carico radiale. Non possiamo continuare a tollerare per altri anni un servizio a disposizione di 850.000 passeggeri al giorno e ancor di più per il futuro, concentrato sulla sola “x” di metro a e metro b, cui si aggiungerà il terzo raggio della c (e magari anche la funivia di casalotti-boccea). E’ fondamentale offrire alternative, snellire i flussi, aprire nuovi percorsi. E farlo presto e con meno spese. Quello che è successo il 15 giugno a san giovanni, e che succede molto spesso durante l’anno, è il risultato tangibilissimo della programmazione miope, estemporanea e sostanzialmente inadeguata dei trasporti romani. Se vogliamo invertire la rotta, la soluzione c’è.

Tre appunti per la roma dei sogni - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Tre appunti per la roma dei sogni
Sui rifiuti, la gestione dell’emergenza, pur doverosa e indispensabile, non rappresenta però la soluzione del problema nel medio e lungo termine. Occorre approntare strategie di sistema, per l’immediato futuro. La strada è quella di puntare a un ciclo che abbia l’impatto ambientale minimo e al contempo sappia trasformare il rifiuto in risorsa. Esistono molti sistemi virtuosi, già presenti un po’ in tutta europa, che possiamo importare o rimodulare. Ed è bene che si facciano subito scelte intelligenti, senza schizzinerie o schermi ideologici. Ma il presupposto comune è sempre lo stesso: differenziare la raccolta. Finché non si attiverà un sistema di controllo efficiente affiancato ad una politica premiante-punitiva per il cittadino, non avremo risultati utili nel breve periodo. Se invece saremo vincolati a differenziare tutti, e a farlo bene, anche per roma si aprirà un mondo: scopriremo, con il compostaggio, di poter recuperare l’umido per fertilizzare i nostri campi; con i termovalorizzatori dell’indifferenziato, di ricavare elettricità e teleriscaldamento per i nostri impianti; di riciclare poi un’altissima percentuale di vetro, plastica e carta. E infine di ridurre ad una minima quota il residuo da eliminare in discarica. Città più pulita, quindi, ed efficiente. Trovando anche un’alternativa più decorosa e discreta ai secchioni ammaccati, disordinati, troppo spesso stracolmi e maleodoranti che deturpano le nostre strade. Si pensi che se oggi paghiamo una giusta tassa sui rifiuti per un problema quotidiano che contribuiamo ad accrescere, quando domani i nostri scarti produrranno risorse, quella tassa diventerà un premio.

Città a confronto: batosta e rimonta - Roma (RM)

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Archisio - Paolo Arsena - Progetto Citt a confronto batosta e rimonta
A partire dalla mobilità ci si offre l’occasione di trasformare e migliorare la nostra città. Abbiamo iniziato un work in progress che avanza e si arricchisce di entusiasmi e di idee. Vogliamo immaginare una città con pochi autobus, meno macchine, meno smog. Vuol dire una città più bella, più tranquilla, più pulita. Mettiamoci dentro una rete di nuove metropolitane possibili e accoppiamole ai tram veloci, come fanno le migliori realtà europee. Avremo una città dinamica, che ci fa riguadagnare il tempo perso. Ma anche una città più silenziosa e pacata, da passeggiare con calma. In sintesi potremo avere, finalmente, una città che respira.
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