Lascia La Scia S.a.s.

“immagini del novecento. Omaggio alla madonnina”. Prosegue l’interesse della veneranda fabbrica per l’arte contemporanea: in mostra bronzi di messina, calvelli e manfrini, un mosaico di peresson su disegno di trento longaretti, cinque placchette di paganini, dipinti a olio di scorzelli e filocamo, studi di cassino e dina bellotti, ‘la pittrice dei papi’, una terracotta di biancini. Opere attinte dalla galleria d’arte sacra dei contemporanei di villa clerici a niguarda, dedicate tutte alla figura di maria, che, dalla guglia maggiore del duomo , è il simbolo di milano dal 1774 e la cui copia in scala 1:1 è collocata al padiglione expo della fabbrica. Lascia la scia si è occupata della progettazione e della realizzazione dell’ allestimento; il concept ha voluto ricreare l’ambiente intimo e privato di uno studio d’ artista, attraverso l’impiego di supporti ,su misura per ogni opera, che ricordassero cavalletti da pittore. L’idea di suggerire il senso della scoperta delle opere entrando in contatto con l’intimità dell’ atelier d’artista è nata dalla natura stessa delle opere in questione: queste infatti ,non essendo mai state esposte in galleria, conservano ancora una loro intimità legata allo studio, che in fase espositiva si è voluta riecheggiare. La location della mostra aiuta a ricreare questa sensazione: si tratta infatti del piano ammezzato del museo del duomo di milano con la sua atmosfera intima e accogliente.

In occasione dell’apertura della nuova filiale di banca centropadana in piazza affari, lascia la scia si è occupata dell’allestimento della piazza. Per l’occasione Il progetto si è sviluppato intorno al concept del “percorso” tematica legata al claim della banca. In occasione dell’evento d’inaugurazione della nuova filiale si è voluto regalare alla città, per qualche giorno, uno spazio verde sul quale abbiamo costruito tensostrutture che hanno ospitato conferenze, presentazioni e concerti legate al mondo finanziario. La piazza inoltre è stata attrezzata con sedute e alberi che poi sono stati donati al comune di milano.

Ll primo progetto realizzato per il brand roberto demeglio è stato a piccola scala: un kit espositori ispirato alle geometrie e al design delle nuove collezioni di gioielli demeglio. Oltre al design, tratto distintivo è la tecnologia innovativa del sistema a molle senza chiusura che rende i bracciali morbidi, comodi e facilmente indossabili in autonomia, creando un concetto nuovo e moderno di gioiello ricercato e allo stesso tempo easy to wear. Le geometrie delle sue collezioni si ritrovano nei singoli espositori: il collo porta collane, ricorda le forme della collezione diva con una trama di rombi; le forme rettangolari dei ponti, che creano altezze diverse, riprendono invece le proporzioni della collezione domino; infine i porta anelli e i porta orecchini hanno forme più morbide richiamando altre collezioni. Anche a livello cromatico gli espositori si ispirano al minimalismo e al contrasto bianco e nero che ritroviamo nei gioielli. Come per gli espositori anche il concept degli stand realizzati per le fiere dell’oro di baselworld e vicenza oro è ispirato alle geometrie e ai colori dei gioielli. Il rivestimento esterno del padiglione riprende infatti i rombi della collezione diva e le vetrine si inseriscono nella trama romboidale così come i diamanti nei gioielli. Negli interni invece, ritroviamo le linee della collezione domino: una composizione di forme rettangolari che ricordano il bugnato degli edifici rinascimentali. Estetica, minimalismo ma anche flessibilità: questi rivestimenti sono modulabili e possono essere utilizzati in entrambe le fiere, dove gli stand hanno dimensioni differenti: a basilea infatti lo stand è di circa 230 mq per 7 mt di altezza mentre quello di vicenza oro è di dimensioni più ridotte. Gli elementi d’arredo interno sono stati progettati e realizzati su misura, anche questi, con caratteristiche precise di flessibilità per potersi adattare alle diverse fiere. Le vetrine, autoportanti, a vicenza sono esterne allo stand; accolgono il visitatore e catturano l’attenzione dei passanti, a basilea sono interne, posizionate nell’area lounge in un’atmosfera più intima e privata.

Una vetrina in uno dei negozi di libri più grandi di milano. Uno spazio per far conoscere le potenzialità dell’ultimo nato in casa acer, restando fedeli all’immagine pulita del brand. E’ così che abbiamo realizzato l’allestimento per aspire switch 10’ presso mondadori in piazza duomo, a milano.

Milano racchiude in sé una lunga storia, fatta della vita di coloro che sono passati fin dall’antichità da questo crocevia di attività, popoli e culture. Piazza è il luogo dell’incontro e del confronto dove scambiare e ampliare saperi e conoscenze. Il duomo è un grande cammino di popolo; è necessario imparare a guardare la complessità della sua opera per capire l’eredità lasciata alle generazioni future: un impegno senza fine.

A metà tra lo stand fieristico ed un’istallazione artistica duomo point e la guglia luminosa rielaborano le forme del duomo declinandole con materiali non convenzionali (ferro e legno).

Frammento è la suggestione, il riferimento materico e concreto al tipo di intervento. Si prende un pezzo del momento e del suo processo di costruzione e lo si de-contestualizza riproponendo sotto forma di installazione il “cantiere del duomo”. Il frammento è ovunque: nelle foto, nel racconto, nell’oggetto tunnel, nelle parti di guglie esposte, negli arredi, nell’illuminazione e nei tessuti.frammento dal quale partire per il racconto del tutto: il retroscena, i lavori e i restauri riguardanti il museo del duomo. Il progetto è articolato sull’ elaborazione di un percorso che collega il sagrato del duomo a palazzo reale attraverso una linea ideale orientata con l’inclinazione di piazza reale. Il tunnel vuole essere ricucitura tra due emergenze storiche, rappresentative dell’area d’intervento e punti di riferimento per milano. Si sviluppa in questo modo un vero percorso espositivo che ospita la mostra del fotografo massimo zingardi, giornalista e fotoreporter, art director di sette – corriere della sera, che racconta i lavori di back stage del restauro del museo del duomo e delle realtà che gravitano intorno alla conservazione, restauro e organizzazione dei tesori del duomo. L’esposizione si avvale di una struttura a ponteggio che definisce il tema dell’intervento. Si dialoga con un contesto in costante trasformazione per cui la scelta di lavorare con una struttura di tubi innocenti vuole enfatizzare e sottolineare la fase di passaggio alla quale si fa riferimento e definire un momento storico così importante come quello della riapertura del museo del duomo. Le foto a bandiera articolano il percorso lineare e la visuale prospettica, quelle inclinate pongono l’attenzione su dettagli mentre l’esposizione a tunnel permette di far percepire la grandezza e maestosità della statuaria del duomo. L’illuminazione si sviluppa per la lunghezza e sottolinea lo sviluppo longitudinale del percorso espositivo. Utile dal punto di vista comunicativo la scritta “museo del duomo” così come anche il totem con il richiamo alla mostra, posizionato in prossimità del duomo e la scritta “longh come la fabbrica del domm”, a pavimento Il sistema costituito da tutti questi elementi vuole enfatizzare e valorizzare l’installazione temporanea al fine di puntare i riflettori all’inaugurazione del museo del duomo che racchiuderà i tesori riguardanti il simbolo di milano, e che dopo tanti anni, verranno restituiti ai milanesi.

Dal montaggio all’inaugurazione dello stand realizzato per roberto demeglio, “all’interno della hall 1.1, una collocazione di grande prestigio che rappresenta per il brand un’autentica consacrazione tra le più rinomate maison di gioielleria su scala mondiale.” Anche quest’anno abbiamo avuto la possibilità di seguire la progettazione e l’allestimento per il padiglione del brand roberto demeglio a baselworld– the watch and jewellery show – salone mondiale della gioielleria e orologeria, basilea. In anteprima vi mostriamo alcuni dettagli dello stand, estrapolati durante l’evento!