Hz studio architecture& engineering, nasce nel 2006 a cagliari dall'associazione di due professionisti con differenti formazioni ma identici obiettivi, christian bonu ed ivan zucca.
La forte idea alla base del progetto è stata la creazione di una piattaforma multidisciplinare di stampo internazionale, dove, mediante un approccio integrato sia architettonico che ingegneristico, sappia creare architetture che imprimano la forza del nostro secolo.
I punti di forza sono una progettazione all'avanguardia nel design contemporaneo e di ricerca costruttiva e tecnologica sperimentale. La filosofia della struttura è, infatti, la continua ricerca di soluzioni innovative confacenti allo stato dell’arte ed una continua e pregnante compartecipazione nelle attività costruttive e gestionali del cantiere.
La progettazione di edifici architettonici sostenibili, l’approccio costruttivo all'avanguardia, la forte ricerca nel settore energetico, portano lo studio ad uno standard qualitativo di estrema specializzazione, come riconosciuto dai nostri numerosi clienti istituzionali e aziendali. La qualità architettonica, ambientale, impiantistica, costruttiva dei progetti viene analizzata e sviluppata usando software dedicati che derivano dalla specializzazione dei fondatori a livello internazionale, al fine di produrre edifici dove l’iter di progettazione e realizzazione è un processo integrato.
I punti di forza sono una progettazione all'avanguardia nel design contemporaneo e di ricerca costruttiva e tecnologica sperimentale.
La progettazione di edifici architettonici sostenibili, l’approccio costruttivo all'avanguardia, la forte ricerca nel settore energetico, portano lo studio ad uno standard qualitativo di estrema specializzazione, come riconosciuto dai nostri numerosi clienti istituzionali e aziendali.
Christian bonu
Nasce a cagliari nel 1974. Dopo una formazione scientifica prosegue gli studi presso la facoltà di ingegneria di cagliari, dove frequenta il corso di ingegneria edile/architettura. Si laurea nel luglio del 2001 con una ricerca sperimentale sull'approccio parametrico alla progettazione digitale. Durante tale studio entra in contatto con i più importanti critici internazionali di architettura e studi internazionali di progettazione con i quali indaga le tematiche della progettazione digitale ed i suoi sviluppi (un studio, marcos novak, lars spuymbroek, ammar eloueini, doug garofalo, asymptote, greg lynn, frank gehry, luigi prestinenza puglisi, antonino saggio e altri).
Inizia ad insegnare in ambito universitario, prima della laurea, nel corso di “industrializzazione dell’edilizia” con il prof. Ing. Carlo argiolas, dal 1999 al 2002, sviluppando i temi della progettazione dell’involucro edilizio e sue sperimentazioni; insieme creano nel 2000 il corso di “progettazione assistita” che durerà solo un anno per mancanza di fondi.
Nel 2001 viene selezionato, insieme ad altri 8 studenti provenienti da tutto il mondo, per la partecipazione alla master class “i-dmedia summer institute in digital media: theories and projects” presso la university of illinois at chicago, school of architecture, con i docenti ammar eloueini e doug garofalo. Partecipa all’workshop internazionale “nuovo existenz, nuovo minimum (?)” lavorando con shuhei endo alla progettazione, con critica di luigi prestinenza puglisi.
Dal 2002 al 2004 collabora con gli studi di architettura lai e sequi e successivamente con lo studio campus. Dal 2004 inizia a lavorare con il suo futuro partner, ivan zucca, sul progetto esecutivo della metropolitana leggera di cagliari.
Nel 2006 costituiscono insieme “hz studio - studio associato di architettura ed ingegneria”. Dal 2006 ad oggi tutte le esperienze teoriche, professionali e formative sono state pienamente condivise con il partner ivan zucca all'interno di “hz studio - studio associato di architettura ed ingegneria”.
Nel 2010 si specializza in prevenzione incendi con abilitazione ai sensi della 818/94 e nel 2014 in sicurezza nei cantieri temporanei e mobili ai sensi della legge 81/08. Nel 2015/16 frequenta un master in “sviluppo aziendale” alla luiss business school, ottenendo l’attestato di business manager.
Attualmente è presidente dell'associazione culturale “sharing – art and architecture events”, associazione per la divulgazione e la promozione dell’architetture e delle arti fondata nel 2016.
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Ivan zucca
Nasce a fluminimaggiore (ca) nel 1975. Il forte interesse alle arti figurative, all'architettura e alle materie scientifiche, risultano essere predominanti nella futura formazione personale e professionale.
Dopo una formazione tecnico-scientifica, prosegue gli studi presso la facoltà di ingegneria di cagliari, dove frequenta brillantemente il corso di ingegneria edile/architettura.
Si laurea nell'aprile 2003, presentando una tesi sperimentale in architettura e composizione architettonica 3 con il prof. G. Maria campus sulla ricerca formale: "dall'architettura della natura, all'architettura digitale."
A partire dallo stesso anno inizia a collaborare nello studio di architettura del prof. Arch. Campus e parallelamente svolge i primi incarichi professionali da libero professionista. Fondamentale l’incontro, con il futuro partner professionale, christian bonu con il quale già a partire dal 2004 inizia a collaborare continuativamente. Tra i primissimi incarichi è obbligo annoverare il progetto esecutivo della metropolitana leggera di cagliari, incipit questo per la costituzione di una futura associazione professionale.
Nel 2006, nasce quindi, nella prima sede di via marmilla, “hz studio - studio associato di architettura ed ingegneria”.
Nel 2016, costituisce assieme a christian bonu e a francesco sardu, l’associazione culturale “sharing – art and architecture events”, associazione per la divulgazione e la promozione dell’architetture e delle arti.
Suggestione ed idea
La suggestione, concepita come primo approccio al tema progettuale, può essere definita dal fluire di necessità ed esigenze riguardo l’oggetto della ricerca. Durante la prima fase del processo svolge un ruolo fondamentale, in cui un elemento esterno non necessariamente legato all'oggetto stesso della ricerca, catalizza la nostra attenzione. Si tratta di una vera e propria forma di insinuazione indiretta, in relazione a una forte impressione astratta stimolata e provocata dai sensi. Il risultato di tale processo porta a formare il carattere e ad indirizzare le azioni successive nelle scelte progettuali, tramite le caratteristiche puntuali e locali rilevanti dell’elemento oggetto della suggestione.
Dalle prime suggestioni, passando ad una razionalizzazione delle impressioni astratte tramite diverse analisi, scaturiscono le prime idee progettuali, che costituiscono un elemento centrale del “fare architettura”, oltre che contenuto autonomo di ogni progetto architettonico. Durante tutto il processo progettuale, le idee, benché assimilate e studiate, vengono messe in crisi continuamente, a partire dai primi input, fino al raggiungimento di un modello e/o prototipo. Man mano che l’iter va avanti, in una continua elaborazione di rapporti tra suggestioni e analisi, dall'idea si giunge allo sviluppo dell’oggetto progettuale, nel raggiungimento dell’obiettivo di convertire l’idea in forma, dall'idea alla realtà.
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Spazialità
L’involucro è probabilmente la parte tecnicamente più impegnativa, complessa e multidisciplinare di un edificio, oltre ad essere soggetta a regolamentazioni di natura ambientale ed energetica sempre più restrittive. è riconosciuto che il successo di un edificio è direttamente proporzionale alla sua capacità di rispondere alle esigenze espresse in termini di funzionalità, comunicazione, comfort, sicurezza e sostenibilità. In questo senso la progettazione dell’involucro svolge un ruolo importante, poiché deve soddisfare diverse esigenze tecniche ed architettoniche, nonché funzioni relative a una vasta gamma di aspetti e discipline ingegneristiche. Dalla definizione dell’involucro dipendono non solo l’aspetto e il carattere architettonico di un edificio, parte per noi fondamentalmente connessa alla comunicazione, ma anche le sue caratteristiche prestazionali. L’involucro, come una “pelle”, svolge il ruolo determinante di sistema dinamico di filtro ambientale, capace non solo di regolare i flussi di calore, radiazione, aria e vapore, ma anche di convertire la radiazione in energia (termica ed elettrica) utilizzabile per il “metabolismo” degli edifici, ed in genere di assolvere una serie di prestazioni chiave che ne fanno l’elemento cardine di un processo globale di interazione eco-efficiente con i fattori ambientali naturali. In ambito europeo la progettazione e l’ingegnerizzazione dell’involucro edilizio viene svolta da professionisti specializzati, i building envelope consultants o façade engineers; essi sono integrati all'interno della nostra struttura, in maniera tale da poter dialogare con i designers, gli strutturisti e gli impiantisti ed arrivare ad in una totale ingegnerizzazione. In tale processo un ruolo di fondamentale importanza e’ dato all'uso del bim, utilizzato in tutte le fasi progettuali, dall'ideazione alla gestione del cantiere.
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Luce
La cattura della luce può diventare uno degli atti più sublimi del fare architettura. I rapporti che l’involucro edilizio innesca con la sua privata interiorità sono prodotti da infinite modulazioni, gestite primariamente dagli equilibri di ombra e chiarore. Quando il progettista inquadra uno scorcio di paesaggio, se ne appropria: per incastonarlo entro un lacerto del muro e renderlo partecipe attivo dell’interno architettonico. Analogamente egli opera con la luce naturale, assumendola dall'esterno e determinando intenzionalmente le strade da farle imboccare e percorrere, nel passaggio di attraversamento dell’involucro architettonico. Seguendo le strategie di progetto che le sono imposte - delineate soprattutto dal disegno di sezione - la luce potrà irrompere generosa, ovvero insinuarsi con discrezione: sarà in grado, già in questa prima (semplice) variabile, di produrre effetti sensibilmente opposti nella percezione dei piani nello spazio e di innescare specifiche reazioni emozionali, o persino alludere a suggestioni retoriche.
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Edifici "non seriali"
Con involucro “non-seriale” intendiamo quell'insieme di soluzioni proposte nella produzione architettonica svincolate da principi di modularità e ripetitibilità tipici del fare e produrre della “società moderna” intesa come catena di montaggio. Questo tipo di produzione di involucri e elementi strutturali incalza sempre più nel nostro modo di concepire lo spazio; quindi adeguare la conoscenza a tali sistemi costruttivi è inevitabile che ci porti ad un incremento delle nostre possibilità di concezione e realizzazione, dandoci la possibilità di spaziare in campi ancora da sondare in un forte lavoro di sperimentazione. Fondamentalmente questa necessità di incrementare le conoscenze in questo fronte, dipende principalmente da un’evoluzione che si sta attuando; in sintesi, dal nostro nuovo approccio alla spazialità non più caratterizzata da geometrie euclidee ma da una geometria vettoriale.
Questo influenza sia la concezione di un’opera, sia la sua fattibilità, dando origine a spazi non più inscrivibili a canoni classici sia dal punto di vista architettonico che costruttivo: perdita di simmetria, forte somiglianza con forme antropomorfe, ambiguità espressiva, unione tra struttura portante e portata (concezione di “pelle” dell’edificio), eliminazione di ritti e traversi e così via. Rileggendo i nostri lavori, ci rendiamo conto quanto questo approccio caratterizzi il nostro operare, in un continuo rimando tra tradizione ed innovazione, tra schizzo a mano e progettazione paramentrica, tra costuzioni in materiali poveri fino al controllo digitale con le macchine a controllo numerico.
I temi di nostro interesse rimandano sostanzialmente ai punti di seguito elencati:
La concezione di involucri non-seriali grazie all'utilizzo di software non direttamente destinati alla progettazione, come animatori, modellatori, software matematici che derivano più che altro dall'industria cinematografica, valutando l’approccio alla fase ideativa e concettuale del design architettonico dei processi di simulazione utilizzati per creare spazialità inedite ed evidenziarne tutti i problemi di fattibilità. Tali procedure non negano la tradizione, ma risultano una implementazione della stessa in un continuo rimando tra processi digitali e manuali.
Le soluzioni tecnologiche costruttive utilizzate spaziano dall'ambito di costruzione tradizionale, fino all'utilizzo di soluzioni che derivano dalla prototipazione aeronautica e automobilistica.
L’utilizzo di materiali, come leghe metalliche - anche stratificate (titanio, alluminio), materiali plastici (teflon, pvc), materiali naturali (carta, legno) e materiali compositi, che, grazie alla loro duttilità ed adattabilità, vedono una loro forte applicazione nelle nostre architetture.
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Ingegnerizzazione
Il termine ingegnerizzazione indica una fase lavorativa intermedia tra il progetto di un manufatto e la sua produzione.
Dopo il progetto, ovvero dopo aver realizzato fisicamente uno o più prototipi del manufatto, semplice o complesso che sia, segue la fase di ingegnerizzazione, necessaria a portare piccole correzioni al progetto iniziale, con l’intento di migliorarne le caratteristiche, ma nel contempo mettere in pratica le soluzioni tecniche migliori, volte a ridurre al minimo il tempo necessario all'assemblaggio nella futura fase di produzione, nonché agevolarne l’eventuale manutenzione. In questa fase si sceglie anche quale aspetto dare al prodotto, per renderlo di massimo gradimento all'eventuale acquirente. Giungere ad una buona ingegnerizzazione comporta solitamente maggiori costi in termini di tempo e denaro da parte del produttore, pertanto non sempre il risultato è felice. Con la nostra ingegnerizzazione del progetto cerchiamo di interpretare e rendere attuabili le idee preliminari del progetto architettonico, sia che nasca nello studio stesso sia che nasca da una collaborazione con studi di architettura nazionali e internazionali. Il disegno comprende in sé e offre tutto l’insieme degli strumenti, delle tecniche e dei processi utili alla comunicazione delle forme spaziali: il disegno è forma primordiale di comunicazione tra le persone ed è strumento dell’arte del costruire. I disegni di oggi devono esprimere il valore unitario dell’opera così come ideata; essi sono lo strumento con cui si impartiscono disposizioni per le realizzazioni e come tali “devono parlare da soli”, non devono necessitare di spiegazioni. Generalmente, può essere espressa come il risultato in percentuale rispetto a ciò che potrebbe essere il risultato ideale, ponendo questo come 100%. Ciò non sempre è applicabile, perfino in tutti quei casi dove all'efficienza può essere assegnato un valore numerico, ad esempio per un funzionamento ad impulsi; definendo l’efficienza come “il rapporto tra i risultati in termini di rendimento, servizi, merci o energia, da intendersi come prestazione fornita, e l’immissione di energia”. Particolare importanza ha assunto negli ultimi anni l’efficienza energetica negli edifici.
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Cantiere
L’organizzazione dei cantieri complessi, sono legate alla necessità di creare una maggiore continuità tra fase del progetto e fase del cantiere, in maniera tale da poter garantire la qualità progettata anche durante la fase realizzativa.
La difficoltà nel gestire i cantieri è insita nel passaggio dal progetto alla realizzazione.
L’attenzione all'aspetto costruttivo inizia dalla fase di progetto, gestita mediante software bim, per poter programmare la realizzazione e la gestione del cantiere. Il nostro ruolo diventa cardine in tutti i cantieri che gestiamo, partendo dal controllo della fase esecutiva entrando nel merito delle scelte tecnologiche, della sicurezza e della parte contabile.
Per governare la complessità del cantiere è necessario perseguire il lavoro multidisciplinare in team che offre un maggior controllo del sistema, pertanto in numerosi cantieri, costituiamo uffici di direzione lavori articolati mediante la presenza di più assistenti alla sicurezza ed alla direzione. In particolare, adoperiamo tutte quelle procedure di controllo dell’esecuzione al fine di evitare che quanto progettato sia effettivamente e concretamente eseguibile, anche sotto l’aspetto logistico e che non comporti un incremento dei costi a tutela della committenza.
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Sostenibilità
La sostenibilità è il più importante filo conduttore della nostra poetica progettuale; la relazione tra architettura e ambiente svolge un ruolo fondamentale nella concezione dei nostri progetti che parte dal luogo, caratteristiche climatiche, irraggiamento, materiali, analisi delle dispersioni, il tutto a garanzia del comfort e benessere interno. I nostri lavori si caratterizzani per questo approccio dall'inizio della nostra pratica progettuale, 2016. Non si possono dissociare i temi del benessere e del buon vivere che un edificio deve avere per una visione solo estetica dell’architettura. Approccio imprescindibile e’ un’analisi dei dati climatici, l’esposizione dell’edificio e i venti dominanti; il fine e’ di ottenere un edificio che non consumi energia e provochi benessere.
Stile
Contemporaneo, Moderno, Classico, Contemporaneo - Classico, Contemporaneo - Moderno, Moderno - Classico, Vittoriano, Decorativo, Minimal, Eclettico, Etnico, Vintage, Industriale, Boho - Chic, Shabby - Chic, American, Orientale, Tropicale, Scandinavo, Mediterraneo, Rustico, Mare, Montagna
Contemporaneo, Moderno, Classico, Contemporaneo - Classico, Contemporaneo - Moderno, Moderno - Classico, Vittoriano, Decorativo, Minimal, Eclettico, Etnico, Vintage, Industriale, Boho - Chic, Shabby - Chic, American, Orientale, Tropicale, Scandinavo, Mediterraneo, Rustico, Mare, Montagna