Parlare oggi di come occuparsi del recupero degli scarti, non è pensare a coloro che in un periodo di crisi vedono il modo di nobilitarsi facendo di questo il modello snob per dire di essere in tema modaiolo raccattando il superfluo che il consumismo ha generato. Questa attenzione invece, del recuperare ciò che va in disuso , nasce e genera una nuova linfa in coloro che del recupero ne fanno un’arte a tal punto da sbalordire per la creatività di quanto viene messo in essere. Premesso ciò, con questo spirito nasce la compagnia degli scarti, con dello spirito completamente innovativo in persone che, avendo oltre all’intuito una dimestichezza con l’arte, ne fanno di essa una fonte di impegno e laboriosità. Infatti grazie a questo intuito marino de tommaso ha visto la possibilità di occuparsi di oggetti ormai in disuso da cui crearne nuovi. L’idea , nata nel maggio 2012, si concretizza nel giugno dello stesso anno, quando alcuni pezzi creati forse per gioco, vengono esposti in una mostra. Che dire non basta l’intuito,e, la materializzazione di mettere in essere cose nuove, stupisce e crea stimoli per produrre insieme ad altri che la pensano allo stesso modo. Così insieme a due artiste scenografe , rosaria genco e katia piepoli, si vedono nascere dalla pura fantasia oggetti creati e fatti interamente a mano con una genialità sorprendente. Una collaborazione che diventa sempre più fattiva a tal punto da presentare queste creazioni in mercatini, mostre di quartiere, che invogliano sempre più gli artefici, ricevendo tra l’altro forte apprezzamento da parte del pubblico. Una continua ricerca, un continuo maneggiare di ciò che gli altri non curano, del superfluo ormai in disuso, di quanto tanti si disfano, o buttano senza veduta, tutto questo, dalle mani di costoro diventano oggetti mirabili, stupefacenti. Ecco che l’inventiva dà stimoli a tenere il cervello sempre più in attivo tanto che il loro motto ora è : “non calpestare i sogni…, la creatività è fonte di vita”! Per riciclaggio di rifiuti si intende l’insieme di strategie volte al recupero di materiali di scarto che riutilizzati diventano materiali potenzialmente utili. Compagnia degli scarti è un gruppo di artigiani e artisti che realizzano opere a partire dagli scarti più disparati, quali bidoni, vecchie sedie, bottiglie, tappi di plastica, portoni in legno, pneumatici o altro ancora, raccolti molto spesso dai cassonetti o da vecchie cantine. Questi oggetti vengono sottoposti a operazioni di up-cycling cioè “riciclo creativo” attraverso il quale il laboratorio artigianale e di product design in completa sinergia producono oggetti e componenti d’arredo. A questo punto si combinano l’arte, la scienza e la tecnologia per ridare all’oggetto un senso ed un nuovo uso. In tal modo si prolunga la vita dell’oggetto scartato per trasformarlo in creazioni che andranno ad abbellire abitazioni, giardini, locali pubblici, ecc. Nella nostra tradizione il riuso è abbastanza praticato. La creatività del design ha saputo cogliere l’importanza del saper fare e rifare trasformandolo in tassello chiave nella produzione di beni di consumo. Un aspetto da non sottovalutare nel design del riuso è la riproducibilità. Infatti l’uso di materiali di scarto porta a creare oggetti che sempre diventano unici in quanto trasformati in opere artigianali esclusive. Però è anche possibile realizzare opere non esclusive grazie all’utilizzo di materiali “difettati” provenienti da cantieri edili o posate da ristoranti o tessuti da aziende tessili. Queste sono le produzioni realizzate dalla compagnia degli scarti. L’obiettivo della nostra compagnia è quello di offrire un valido contributo alla gestione dei rifiuti e non solo perché noi diamo anche una mano alla natura. Il nostro motto è riusare e riciclare in quanto siamo convinti che è possibile ridare vita a tutto ciò che può essere “scarto”. L’arte del saper fare ed inventare ci porta a realizzare oggetti utili ed esclusivi.