Claudia Montevecchi

Il progetto della casa padronale e dei due bungalow da affittare è stato concepito privilegiando il rapporto con l’eterno, come un riparo a contatto totale e diretto con la natura e l’ambiente. I due prospetti principali verso l’oceano e verso la giungla sono composti da un volume a copertura piana, l’abitazione, e uno con tetto a falde destinato agli ospiti. Il primo si apre completamente verso l’esterno attraverso serramenti in legno a pannelli, alcuni scorrevoli altri con chiusura a libro, privi di serramenti in vetro per far sì che l’aria e la luce possano sempre circolare; il secondo è più riparato ma altrettanto panoramico per la presenza delle ampie superfici vetrate. L’intero impianto si sviluppa su due assi ortogonali, resi leggibili dal camminamento in deck di legno. Quello più lungo indirizza lo sviluppo della casa, e delimita il giardino con il prato all’inglese, l’area solarium e la piscina, quello più corto ortogonale al primo fra i volumi principali, attraversa la piscina in direzione del cuore della foresta. Il percorso principale, asse longitudinale del lotto, è coperto da una soletta di cemento, che diventa ampia terrazza al primo piano, e protegge le zone giorno al piano terra durante la stagione delle piogge tropicali. Al piano superiore la protezione da sole e pioggia della zona notte è garantita da tende a rullo in tessuto impermeabile microforato. La cucina a isola, realizzata su disegno in legno di melina e granito nero, è inserita in un doppio volume, che è al tempo stesso cerniera distributiva fra i due piani e ingresso della casa, definito da grandi serramenti a doghe di legno di cedro con telaio metallico per evitare la distorsione delle ante. I pavimenti e la maggior parte delle superfici di pareti e soffitti hanno la finitura a cemento lucido, le parti in ferro trattate a effetto brunito tipo “corten”, mentre gli arredi, quasi tutti su misura, sono elementi semplici e volutamente spartani per lasciare spazio alla bellezza dell’insieme.

Barragan colors inspired the construction of this house on a promontory nestled in the tropical forest of nicoya peninsula. The two roof terraces let you admire the huge forest and the pacific ocean. Almendro’s precious wood floor with long parallel slats features the living area and extends outward through two large portals in the deck of a shaded terrace with palm leaves. Here is the strawberry coloured fireplace that has a look even inside in a minimalist version.

Il contrasto tra le travi in legno naturale e la resina chiara del pavimento caratterizza questa mansarda nel cuore di milano. I grandi pannelli scorrevoli a tutta altezza in rovere naturale separano l’ampio soggiorno dalla cucina e dalle camere. In collaborazione con l’architetto francesca marchetti

Un vecchio opificio sui navigli a milano interamente ristrutturato è la sede in cui è stata realizzata questa abitazione. Si sono mantenuti gli ampi spazi e i doppi volumi valorizzando le viste caratteristiche del contesto esterno. I colori vivaci delle resine nei bagni si alternano all’uso del parquet industriale o a grandi doghe nelle camere e soggiorno.

Arredi vintage, opere d’arte, pezzi di design e sculture luminose posti all’interno di spazi rigorosamente simmetrici caratterizzano questo appartamento d’epoca milanese. Per i pavimenti e i rivestimenti si sono scelti materiali classici come il marmo bianco statuario, piastrelle fatte a mano e parquet in rovere posato a spina di pesce con le fughe in evidenza. I colori dominanti sono il bianco e il nero utilizzato in particolare per l’originalissima cucina in lamiera alla calamina e top in agglomerato nero.

L’esposizione ottimale di questo piccolo appartamento affacciato sul parco permette alla luce di inondare gli spazi animando in modo straordinario materiali e colori delle finiture. Le veneziane in legno mitigano e valorizzano l’effetto scenico e ripropongono l’abbinamento cromatico nero e legno naturale (noce e olmo) che caratterizza tutto l’appartamento.

Il bellissimo affaccio sul parco sempione a milano ha guidato l’intervento di ristrutturazione. Le quattro ampie porte finestre sulla balconata a sud sono tutte visibili contemporaneamente dalla grande sala in cui un “cubo cucina” separa, senza oscurare il flusso di luce e la vista eccezionale, le zone salotto pranzo e studio.

Questa abitazione dell’isola di salina nell’arcipelago siciliano delle eolie è una tipica costruzione rurale posta in posizione molto panoramica sul versante sud-est dell’isola. La ristrutturazione ha interessato completamente tutta la proprietà ed è durata 18 mesi circa. Il progetto doveva ridistribuire al meglio gli spazi abitabili interni ed esterni per ottimizzarne l’uso come casa da vacanza estiva senza alterare ma anzi enfatizzando le caratteristiche architettoniche e stilistiche dell’isola. Sono stati risanati i muri perimetrali danneggiati dall’umidità , rinforzate le strutture dei solai di copertura, rifatti completamente bagni e cucina, realizzati arredi e cucina a isola in muratura, ampliate aperture creato un vano tecnico seminterrato ex novo, riprogettato l’impianto di illuminazione. All’esterno si è ampliata la terrazza esistente mediante movimenti di terra e realizzazione di piani sfalsati a quote diverse per seguire la naturale inclinazione del terreno piantumato circostante e consentire nuovi piani di seduta e percezione del panorama verso il mare. è stata creata una nuova cucina in muratura ombreggiata dal pergolato, una doccia mimetizzata fra le rocce, spazi di servizio, ridisegnati i percorsi perimetrali esterni e sul tetto realizzati divani in muratura sempre allo scopo di estendere le zone di fruizione del panorama. Per le finiture si sono utilizzate ceramiche antiche originali siciliane, battuto di cemento per i pavimenti e ovunque colori, decori, elementi di arredo, tessuti e lampade di ispirazione tipicamente locale o mediterranea.

Perno del progetto di questo appartamento in un elegante palazzo milanese anni 40 è la valorizzazione e ampliamento dell’ingresso che oltre ad assumere la funzione di pranzo diventa il cuore distributivo della pianta. 4 grandi pannelli scorrevoli simmetrici in legno laccato bianco separano lo spazio in cui convivono il vecchio parquet recuperato, la resina grigia e l’uso discreto di colori decisi

Il progetto dello studio doveva soddisfare tre importanti esigenze: la necessità di uno spazio per lo svolgimento dell’attività professionale, il desiderio di un ambiente che rappresentasse la titolare come progettista di architettura e di interni e la disponibilità di un budget limitato. La scelta è caduta dunque su uno spazio piccolo ma molto alto e ben illuminato per la presenza della grande vetrina esposta a ovest con un piccolo retro in cui è stato ritagliato il bagno, lo spazio tecnico a servizio dei pc e l’archivio. Per la stanza principale in cui lavorare e ricevere è stato disegnato un tavolo ovale con una particolare struttura di appoggio a terra che permette la presenza di sedute comode su tutto il perimetro. Per ottenere una superficie di appoggio abbastanza grande sia per l’uso dei pc che per le riunioni, ma che non risulti ingombrante è stato usato il vetro scuro semitrasparente e il ferro verniciato color ottone. I 2 ovali concentrici del piano hanno proporzioni diverse tra loro studiate per adattarsi alla pianta rettangolare esistente e richiamare l’antico serramento presente sul retro. La scala di accesso all’archivio occupa uno spazio minimo ed è progettata per essere sia leggera che funzionale e comoda. La superficie di calpestio del soppalco è realizzata in doghe di acciaio microforato semplicemente appoggiate e rimovibili. Per il bagno è stata usata la collezione ceramica di gio ponti la casa degli efebi e colori, oggetti e luci che dialogano con quell’elemento decorativo. Per tutti gli ambienti si è utilizzata una decisa gamma cromatica che va dai toni dell’azzurro polvere e verde bosco al blu scuro coerente con il pavimento in graniglia preesistente e la ceramica d’autore utilizzata.

Il piccolo edificio in pietra di 4 piani da 25 mq l’uno, disabitato e abbandonato da tempo, è stato completamente ristrutturato, consolidato strutturalmente e dotato di impianti ex-novo. Ogni intervento dal rifacimento della copertura al consolidamento delle fondazioni e risanamento delle murature perimetrali, sostituzione dei serramenti, installazione di pompa di calore per riscaldamento e condizionamento, è stato realizzato nell’ottica del risparmio energetico per ottenere il massimo confort e sicurezza. Il progetto di interior design basato su un’approfondita ricerca stilistica ha voluto creare anzi ri-creare un’identità rurale antica e intima valorizzando gli elementi già presenti come le murature di sasso ripreso con il latte di calce e il pavimento in cemento steso a rullo e introducendo finiture tipiche liguri come le cementine colorate e le porte antiche di legno con cardini in ferro. I 3 piani abitabili, che erano accessibili solo da 4 differenti ingressi esterni, sono stati collegati realizzando un’unica asola verticale sede di una scala di ferro a 2 rampe sovrapposte leggera ed essenziale ma legata stilisticamente all’ambiente rurale. Gli arredi in legno sono stati progettati su misura nel dettaglio per sfruttare lo spazio e ricavare tanti posti letto come alcove e una zona salotto, pranzo, cucina come un girotondo di funzioni collegate. Ora questa piccola torretta che svetta imperiosa e accattivante si è addolcita e aspetta di accogliere gli ospiti come in un nido anzi 3 nidi uno sopra l’altro.

I soppalchi vetrati e retroilluminati sono la particolarità architettonica della galleria d’arte riccardo crespi realizzata nel basement di un palazzo d’epoca a milano. La necessità funzionale che ha guidato la ristrutturazione era quella di aumentare il più possibile la superfice per la mostra delle opere e di ottenere la massima flessibilità dello spazio esistente. A questo scopo si è progettata una scala spostabile su ruote e un parapetto a pannelli mobili in rete metallica elementi che combinati in 4 diverse modalità variano la percezione della superficie alla base e la circolazione del pubblico.

Colori neutri insieme al beige e marrone sono la caratteristica più evidente di questo interno e sono stati utilizzati per caratterizzare gli spazi più piccoli ma il progetto di ristrutturazione si distingue per aver completamente stravolto l’impianto originario dell’appartamento creando spazi fluidi divisi da quinte murarie e ante di vetro che separano le funzioni.

Il rame riveste questa mansarda con tetto alla francese ricavata sostituendo il vecchio tetto tradizionale in coppi di un edificio vicino al parco sempione. Le cappuccine con i terrazzini il falda portano molta luce all’interno delle piccole unità abitative, pensate per brevi soggiorni. In collaborazione con architetto ludovica costa e studio belgiojoso.

Parquet chiaro a listoni, mosaico di marmo, stucco veneziano e resina grigia caratterizzano questo sobrio appartamento milanese arredato con pezzi di de padova ed elementi realizzati su misura in wengè e legno laccato bianco. In collaborazione con l’architetto francesca marchetti

La copertura a due falde in tegole di questo palazzo dei primi del novecento è stata completamente rimossa e sostituita da un volume in ferro e vetro con il tetto in rame affacciato su un grande terrazzo circolare . All’interno il layout lascia che la circolazione avvenga lungo il perimetro in modo che si possa percepire la vista dall’intero lato vetrato. La struttura portante in profili di ferro è evidenziata dal colore grigio chiaro che, come i serramenti in alluminio naturale, si alterna al bianco delle pareti. Per i pavimenti si è scelto un parquet in noce americano a grandi listoni di diverse misure alternato al cemento lisciato. In collaborazione con architetto ludovica costa

Project manager per la realizzazione dell’hotel 7 stelle townhouse gallery in galleria vittorio emanuele a milano.

Partecipazione al progetto e alla direzione lavori della ristrutturazione dell’autorimessa pirelli. Committente: infrastrutture lombarde s.p.a. Progetto: de8 architetti

Partecipazione alla direzione lavori per la ristrutturazione del complesso immobiliare di via bergognone a milano. Committente: hines italia progetto: mca architetti

È il sontuoso parquet a formelle intarsiate di diverse venature di legno di noce a stabilire il tono della casa. Il bagno in travertino rosso romano e le pareti grigie cerate dialogano con le severe porte in legno bianco di questa dimora milanese dei primi del ‘900 in un effetto di grande suggestione. In collaborazione con l’architetto marta bastianello

Cucina in acciaio a vista, pezzi vintage e arte fotografica in bianco e nero valorizzano questo ex-laboratorio milanese trasformato in residenza. Grandi ante a tutta altezza con ruote d’acciaio scorrevoli separano gli ambienti e nel bagno una vasca circolare incassata a pavimento determina la simmetria dello spazio a pianta quadrata.

Project manager per la realizzazione dell’hotel 7 stelle townhouse gallery in galleria vittorio emanuele a milano. Committente:town house s.r.l. Progetto: architetto ettore mocchetti

Piazza anita garibaldi a milano, progetto vincitore del concorso “cinque piazze per milano” In collaborazione con architetti francesca marchetti e marta bastianello

Partecipazione al progetto e alla direzione lavori per il risanamento conservativo del 31° piano di palazzo pirelli a milano. Committente: infrastrutture lombarde s.p.a. Progetto: de8 architetti

Il progetto per la trasformazione ad uso alberghiero della cascina lorè, che prevede di recuperare 1200 mq fra superfici interne ed esterne coperte, rientra nel più ampio studio di fattibilità, elaborato con lo studio de8 architetti di bergamo, che riguarda la conversione in hotel del castello di montalto pavese e delle 12 cascine annesse facenti parte della stessa proprietà. L’edificio in pietra tipico delle colline pavesi viene completamente sventrato ma mantiene l’involucro esterno con le sue caratteristiche architettoniche intatto. Nel lato sud finestre e porte rimangono senza serramenti e una porzione di verde entra nell’edificio connotando l’interno come un rustico abbandonato alla natura mentre una grande vetrata che si sviluppa su due piani racchiude gli ambienti e li arricchisce di un affaccio suggestivo. In collaborazione con de8 architetti