Amo gli oggetti che raccontano una storia, in ciò che faccio prende forma la mia.
Ho sempre avuto la mania del creare e disegnare, da bambina passavo pomeriggi interi circondata di fogli e matite, i miei soggetti prendevano spesso vita nella mia fantasia, vivevano avventure fuori dalle due dimensioni della carta.
Questo aspetto magico del creare è ancora vivo in me,e nell’incontro con la creta, da autodidatta, ho visto subito la possibilità di esternare senza limiti i mondi segreti e utopici (nel senso che esistono in un non luogo) che affollano il mio immaginario, dar loro forma tangibile, vita.
Esprimersi, oltre la convenzione della parola,
Nell’incontro tra immaginario e concreto.
Amo gli oggetti che raccontano una storia, in ciò che faccio prende forma la mia.
Ho sempre avuto la mania del creare e disegnare, da bambina passavo pomeriggi interi circondata di fogli e matite, i miei soggetti prendevano spesso vita nella mia fantasia, vivevano avventure fuori dalle due dimensioni della carta.
Questo aspetto magico del creare è ancora vivo in me,e nell’incontro con la creta, da autodidatta, ho visto subito la possibilità di esternare senza limiti i mondi segreti e utopici (nel senso che esistono in un non luogo) che affollano il mio immaginario, dar loro forma tangibile, vita.
Esprimersi, oltre la convenzione della parola,
Nell’incontro tra immaginario e concreto.