Ciro Cozzolino

La cappella funeraria, realizzata per 2 famiglie, si presenta come un blocco monolitico che definisce uno spazio vuoto a cielo aperto. Fin dall’antichità, la tomba, quale casa del morto, sua ultima dimora obbligata, è un monumento funerario che mantiene viva la memoria, o il ricordo di chi ci ha lasciato. Di conseguenza è la quintessenza dell’architettura, poiché, secondo adolf loos, solo i monumenti sono architettura. Appoggiata su un basamento quadrato intonacato, la cappella si compone di un corpo a struttura cementizia che dispone 10 nicchie per la sepoltura, rivestito in lastre di marmo levigato; l’interno, ove protagonista è la luce che simbolicamente inquadra la purezza degli elementi e sulle cui superfici ne disegna le forme, a seconda delle ore e delle stagioni dell’anno, racchiude con intimità le lapidi sovrapposte.