Casimiro Forte

La committenza richiedeva una casa polifunzionale ma con distinzione tra ambito residenziale e locale artigianale annesso. I volumi si aprono verso il paesaggio, la dinamicità della composizione si pone in contrasto con la staticità del contesto. La zona notte, rivestita in pietra locale, si appoggia al basamento come un grande masso, bilanciando i volumi sottostanti. I materiali e colori richiamano forme archetipe, attualizzando però il linguaggio architettonico. Internamente la scala sospesa ed un mobile in legno accompagnano verso la zona notte, messa in comunicazione con l’ampio salone dal ballatoio soprastante. Il fabbricato segue i dettami dell’architettura passiva, inerzia termica, volumi a doppia altezza, orientamento e organizzazione delle aperture e ombreggiature, che, unite ad un sistema domotico, permettono di raggiungere alti standard qualitativi di comfort.

Il comune di esterzili, paese montano di circa 700 abitanti, attraverso un finanziamento comunitario, ha richiesto un progetto per la riqualificazione di alcuni ambiti esterni al centro storico. Le richieste riguardavano soprattutto la scelta ed acquisto di arredi urbani. Particolare attenzione è stato però posta al cortile delle scuole. L’esiguo numero di alunni oramai presenti nella scuola e l’eliminazione dei grandi alberi che stavano arrecando danno al muro di contenimento, ha portato alla disaffezione per l’area, utilizzata per altri scopi non attinenti con l’edificio scolastico. Il progetto ha cercato di ricostruire questo strappo attraverso la scelta di adeguati arredi che ponessero in primo piano l’aspetto ludico dell’area. Le panchine con le loro forme sinuose che racchiudono le aiuole, invitano alla seduta e alla socializzazione prima e dopo l’orario scolastico. La copertura, realizzata con pannelli colorati, richiama la forma delle foglie offre un’area riparata. La disposizione dei pannelli è stata scelta in base allo studio solare con lo scopo di fornire ombra durante le ore calde estive e permettere al sole di raggiungere le sedute durante i mesi invernali. Inoltre le coperture e le panchine sono organizzate in maniera da utilizzare l’area anche per piccoli spettacoli teatrali o, semplicemente, per godere del paesaggio che dalla terrazza della scuola spazia verso valle.

La cucina sarda rivisitata in chiave contemporanea doveva rispecchiarsi in un’architettura moderna legata alla tradizione. Una ristrutturazione low cost per fornire comfort ed un ambiente piacevole ai clienti ed, allo stesso tempo, un luogo di lavoro che fornisse le comodità richieste dall’alta cucina. Il corpo dei bagni centrali è stato trasformato nel banco bar che connette due sale, la cucina a vista e le piante aromatiche mettono in contatto la preparazione dei piatti con la loro degustazione, i pannelli fonoassorbenti definiscono una texture che da carattere ed intimità alle sale. Il lavoro ha riguardato anche la progettazione degli arredi in legno, pass, panadora e banco bar, e l’assistenza nella scelta dei materiali e sistemi di illuminazione.

Un birrificio integrato all’interno di una corte privata in cui produrre e degustare la birra artigianale. La composizione richiama architetture del nord europa, in particolare l’architettura fiamminga, terra famosa per la produzione di birre. L’aspetto contemporaneo si fonde con la tipologia residenziale del contesto reinterpretando la “fabbrica” urbana e conferendo nuove funzionalità al tessuto urbano. Il birrificio è composto da spazi interni di produzione, una piccola area per la mescita, un soppalco/studio/deposito ed un’area esterna per la degustazione. Il progetto mira alla riduzione di emissioni rumorose e inquinanti al fine di rendere compatibile l’attività con la vita casalinga.