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Burnazzi Feltrin Architetti

Edificio unifamiliare e arredi pf - Pergine Valsugana (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Edificio unifamiliare e arredi pf
L'edificio unifamiliare pf, il rifacimento ed ampliamento di una costruzione esistente, si trova a metà del crinale, sotto il castello medievale di pergine valsugana ed occupa una posizione ideale sia per la bellissima vista sulla valle che per il soleggiamento, ottimale durante tutto l’anno. I temi principali della progettazione sono la struttura, il risparmio energetico e la continuità spaziale interno-esterno. La struttura portante dell’ampliamento, in acciaio, è del tutto autonoma dall’esistente: per mezzo di una trave vierendel il piano primo è appeso al sottotetto, permettendo di avere una pianta completamente libera da pilastri. L’involucro edilizio è caratterizzato da elementi ad alta prestazione energetica: le pareti esterne sono in prefabbricato-preassemblato di legno con isolamento in pannelli di fibra di legno, gli infissi in legno di larice sono basso emissivi. Gli impianti tecnologici sfruttano la ventilazione ad alto rendimento, il riscaldamento-raffrescamento degli ambienti avviene a pavimento e a parete, il solare termico fornisce acqua calda e la tecnologia domotica caratterizza l’impianto elettrico. L’uso del legno si presta a creare un forte legame con l’architettura rurale di questa regione, l’edificio è costituito da due livelli costruttivi, il livello inferiore “pesante” e quello superiore “leggero”, coperto quasi totalmente da listelli. Qui, le grandi logge vetrate, a sbalzo, col legno di larice che si stende fin dentro l’abitazione, sui pavimenti e le pareti, creano una forte interrelazione tra l’interno e l’esterno dell’edificio, tra spazio privato e paesaggio rurale circostante.

Appartamento mp - Pergine Valsugana (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Appartamento mp
L’appartamento mp nasce per godere appieno del paesaggio offerto dal lago di caldonazzo, nei pressi del paese di s. Cristoforo, tradizionalmente considerato il "lido di trento”. L’appartamento è circondato da orti e frutteti e ha una stupenda vista sul lago. E' sviluppato su tre livelli, oltre all'interrato: al piano terra si trova la zona giorno, al piano primo la zona notte, e in soffitta la zona studio e relax. La facciata principale è rivolta a sud, sfruttando al massimo i benefici offerti dal soleggiamento invernale. Il progetto d'arredo parte dall'osservazione del paesaggio circostante e dall'analisi delle azioni che vi si svolgono; il lago appunto, nel quale si specchia una corona di montagne ricche di boschi, capace di evocare sia immagini di grande libertà, come la pratica dello sport all'aria aperta, lo svago, ma anche la sospensione dagli impegni, la protezione, il giusto riposo. Gli arredi, con il loro susseguirsi di pieno, il tempo occupato, e vuoto, il tempo libero, evocano proprio l'esigenza di trovare un nuovo equilibrio tra opposti, per rigenerare il corpo e la mente. Vengono impiegati materiali naturali di tipo vegetale e minerale, quali il legno di rovere, declinato come rivestimento per pavimenti e pareti, e l'intonaco di calce, in grado entrambi di essere pratici, ma allo stesso tempo estremamente confortevoli. Materiali vegetali e minerali che si ritrovano in giardino, divenuto il luogo in cui paesaggio selvatico e paesaggio domestico si incontrano; il legno è utilizzato come rivestimento, nella pavimentazione e sulla pergola che ombreggia il barbecue, il levocell caratterizza sia il marciapiede d'ingresso, che il vaso-panca, il verde si incunea, con siepi, tappezzanti e prato fin quasi dentro la zona giorno. Qui, la progettazione si è concentrata con particolare attenzione; uno spazio unico, grazie ad un mobile centrale, una sorta di totem, si moltiplica in molti spazi differenti, dando la possibilità agli utenti di svolgere allo stesso tempo diverse attività, pur rimanendo assieme. C’è la cucina, la zona colazione, il pranzo, la tv ed il relax; il mobile centrale, divenuto perno funzionale accoglie il camino, ma è anche un mobile utile e versatile, come i gavoni delle barche che nelle belle giornate di sole punteggiano il lago.

Appartamento cw - Trento (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Appartamento cw
L'appartamento cw sorge in un'area a sud di trento, un cammeo verde ed agricolo incastonato nel territorio urbanizzato. L'alloggio è localizzato in un edificio a schiera di nuova costruzione circondato da campi agricoli, in prevalenza meleti. A poca distanza si trova un'imponente casa poderale risalente alla fine dell'ottocento che, assieme ad altri edifici unifamiliari ad un piano relativamente recenti, caratterizza un'area a bassa densità abitativa. Il progetto d'arredo riguarda sia la zona giorno che la zona notte, disposte su un unico livello a piano terra. La famiglia di tre persone ha espresso ai progettisti l'esigenza duplice di ritrovarsi in famiglia, cucinando assieme o rilassandosi, ma anche di condividere nei fine settimana momenti conviviali con tanti amici; il tavolo da pranzo e la cucina si sono rivolti verso il migliore dei due affacci finestrati dell'appartamento, ossia quello verso il giardino. Gli arredi su misura della zona giorno creano uno spazio efficiente e flessibile, adattabile alle diverse esigenze abitative; il caminetto che è visibile da tutta la zona giorno disegna uno spazio intimo, rilassante ed accogliente. L'idea progettuale si ispira al paesaggio agricolo circostante in cui la natura incontra l'uomo e quindi la tecnologia: materiali “caldi” quali il legno, utilizzato nei mobili fissi del soggiorno e nella cucina, sono raffreddati da laccature di tonalità bianche, e materiali “freddi” come le resine e le pitture, impiegate a pavimento e a soffitto, vengono al contrario riscaldati con il tono neutro del color tortora. Il bianco che caratterizza le pareti sottolinea la continuità degli ambienti e al tempo stesso separa ed accentua le tonalità calde-neutre conferite a pavimento e soffitto. La zona giorno è caratterizzata dalla presenza del vetro come elemento sia di divisione che d'unione, consentendo da un lato di separare i tre diversi ambiti funzionali, ingresso, cucina e soggiorno, e dall'altro garantendone la continuità visiva e percettiva. Il progetto di illuminazione si basa sull'utilizzo di pochi corpi illuminanti in linea a led, incassati rispetto al filo soffitto, che lavano le pareti e conferiscono un'atmosfera suggestiva, ma astratta. Rispetto a questo costituisce un'eccezione, focalizzando lo sguardo, la sospensione sopra il tavolo da pranzo, attorno al quale la famiglia si ritrova condividendo il tempo, il buon cibo e i ricordi.

Edificio unifamiliare bl - Pergine Valsugana (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Edificio unifamiliare bl
L'edificio unifamiliare bl si trova nella zona nord del comune di pergine, su di un terreno mediamente piano. Dall’area si gode una bellissima vista sul castello e sulla chiesa arcipretale di pergine, sul gruppo del brenta e altri rilievi minori; il soleggiamento è ottimale per tutto l’anno, permesso sia dai profili montani che dagli edifici circostanti. Il progetto prevede la ristrutturazione edilizia e ampliamento di un edificio degli anni '60, su due piani più soffitta, per adattarlo alle esigenze dei nuovi proprietari. Il volume è costituito da un corpo di fabbrica di tre piani fuori terra. La particolarità del luogo e dell'edificato esistente, hanno suggerito di rendere molto compatto, basso e articolato il volume costruibile. Si sono volute ridurre visivamente le dimensioni e l'impatto del fronte principale, usando le logge invece dei balconi e trattando parte del secondo piano, destinato a copertura con falde, come uno spazio aperto con veranda. All’esterno l’intervento è caratterizzato da grandi aperture vetrate protette; esse permetteranno sia di beneficiare del contributo solare in inverno e di proteggersi dal surriscaldamento estivo, sia di godere a pieno del bellissimo panorama. Sulla copertura a falda della veranda, troveranno posto i pannelli solari, posizionati secondo la pendenza della copertura, per garantire un impatto visivo praticamente nullo. I prospetti, le tende esterne, gli infissi basso emissivi in legno e alluminio, presentano un'unica cromia, il bianco, non presente in nessuna delle singole tinte presenti sugli edifici vicini. La loro sommatoria è rappresentata proprio dal colore bianco la cui caratteristica è di contenere tutti i colori dello spettro elettromagnetico e quindi del contesto. L'alloggio ha il piano interrato destinato a cantine e locale tecnico, il piano terra dotato di garage, ingresso con zona armadi, deposito ed il piano primo caratterizzato dall'alloggio della famiglia. L'elemento di collegamento verticale, la scala, nella posizione baricentrica in cui si trova permette di valorizzare appieno la superficie destinata all'alloggio. L'obiettivo di un edificio a risparmio energetico viene raggiunto anche attraverso la razionalizzazione della distribuzione interna, dotando il volume di grandi aperture a sud-est per sfruttare il più possibile i vantaggi del soleggiamento in periodo invernale, proteggendosi nel contempo dal surriscaldamento estivo mediante l'uso delle logge.

Ufficio at - Trento (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Ufficio at
L'ufficio at è localizzato a trento sud in una zona satura della città caratterizzata da edifici plurifamiliari alcuni dei quali di elevato pregio architettonico. Lo spazio esistente, che si trova al piano terra di uno stabile degli anni '60, è situato lungo la strada alberata che costeggia il torrente fersina. Il progetto di arredo comprende un ufficio, la sala riunioni, l’archivio ed i servizi di una agenzia immobiliare. Il volume già precedentemente ribassato è stato dotato di una parete divisoria trasparente, di rivestimenti, di arredi su misura, e acquistati sul mercato. Il progetto risponde all'esigenza di accogliere i clienti in uno spazio intimo e familiare, molto più simile ad un soggiorno che ad un ufficio, considerato che la maggior parte degli utenti si rivolge all'agenzia per la vendita-acquisto di un immobile abitativo. Questo è un atto in cui diverse necessità pratiche e psicologiche si uniscono e si scontrano. Così le visuali libere permettono di scorgere la strada costeggiata dai bellissimi ippocastani, affacciati sul fersina, che con le loro chiome verdi aiutano a creare negli spazi interni un'atmosfera rilassata. L'equilibrio tra opposti che è necessario trovare per prendere le decisioni più sagge è reso dalla relazione caldo-freddo, attraverso l'uso di materiali quali il legno di faggio e il vetro, o da tinte opposte, il bianco e l'arancio di alcuni oggetti, presenti tra l'altro anche nel logo dell'agenzia. Il legno di faggio è stato utilizzato a pavimento, a soffitto e come rivestimento dell'area ribassata accentuando la profondità e la relazione spaziale. Anche il serramento esterno in acciaio, realizzato su misura, aiuta a creare una forte relazione tra interno ed esterno, valorizzando nel contempo l'identità dell'agenzia immobiliare. Gli arredi su misura enfatizzano lo spazio profondo, ma soprattutto molto alto: gli armadi laccati bianco opaco arrivano fino al soffitto e danno la possibilità di sfruttare le tante ante per archiviare i faldoni. La scrivania e la consolle continuano anche oltre la parete in vetro. Il legno è un microlamellare di faggio baubuche della pollmeier. I rivestimenti dei bagni sono in pittura decorativa e in piastrelle color beige. La parete divisoria tra gli ambienti è in vetro stratificato extra chiaro. Le sedie conferiscono note di colore polveroso ai luoghi di lavoro. Una parete trattata con un'innovativa vernice magnetica calamitata, permette di appendere note e disegni per avere tutte le pratiche sotto controllo. Un grande lampadario bianco, dalla luce morbida e calda, conferisce un'atmosfera intima allo spazio di lavoro.

Appartamento cs - Trento (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Appartamento cs
L'appartamento cs si trova in un'area a sud di trento, in un edificio a schiera di nuova costruzione circondato dai meleti e da pochi edifici unifamiliari ad un piano relativamente recenti. Il progetto d'arredo riguarda sia la zona giorno che la zona notte, disposte su un unico livello al piano primo, che la zona relax del piano sottotetto. Il progetto si basa sull'ascolto delle esigenze dei clienti: la famiglia che comprende due figli piccoli ha espresso la duplice esigenza di rendere confortevole lo spazio a disposizione e di abbinare la distribuzione e gli arredi contemporanei su misura con i mobili esistenti, provenienti da antiquari e mercatini di modernariato. Il soggiorno e la cucina sono in unico ambiente ed il tavolo da pranzo che li unisce è rivolto verso il migliore dei due affacci finestrati dell'appartamento, ossia quello verso la grande terrazza. L'eccezione è la scala: costruita in continuità, per forma e materiali con la cucina, guida la vista verso il sottotetto rendendo l'articolazione volumetrica del mobile l'elemento baricentrico dello spazio. Al piano superiore, ampiamente illuminato, trovano posto le attività rilassanti della famiglia con lo sfondo di un piccolo spazio adibito a contenere le piante nelle stagioni più fredde. Gli arredi su misura dell'appartamento, efficienti e flessibili, sono volutamente essenziali per adattarsi alle attività previste nell'appartamento e per relazionarsi a quanto già posseduto e integrato in futuro dalla committenza. L'idea progettuale si ispira al paesaggio agricolo circostante: la natura è espressa da materiali “caldi” quali il legno, utilizzato nei mobili fissi del soggiorno, della scala e nella cucina, mentre le tinteggiature dei muri sono bianche ed i materiali “freddi” come le resine, impiegate a pavimento, sono di color grigio-bruno. Man mano che si sale da pavimento a soffitto, vi è una rarefazione delle tinte. Si parte dal pavimento grigio-bruno, per passare ai mobili di larice massiccio oliato, per arrivare ai pensili, alle pareti e ai soffitti bianchi. Così come gli arredi acquistati sul mercato, anche le stoffe di rivestimento sono di design scandinavo, che essendo senza tempo contribuiscono anch'essi a legare il contemporaneo e l'antico. Il progetto di illuminazione si basa sull'utilizzo di pochi corpi illuminanti in linea a led incassati che lavano le pareti e conferiscono un'atmosfera astratta. Rispetto a questo costituisce un'eccezione, focalizzando lo sguardo, la sospensione a saliscendi sopra il tavolo da pranzo, che rende flessibile il soggiorno, in modo che si adatti con facilità al pranzo con i parenti, al buffet in piedi e alla festa.

Uffici gp - Trento (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Uffici gp
Il progetto di arredo comprende la sala d’aspetto, tre uffici, la sala riunioni, la biblioteca, l’archivio e i servizi di una società immobiliare. Il progetto nasce interrogandosi sulla natura stessa della vendita-acquisto di un immobile, che è un atto in cui diverse necessità pratiche e psicologiche si uniscono e si scontrano. Le visuali all’interno dello spazio, sempre diverse, permettono di cogliere questa relazione tra concetti contrastanti, come il caldo-freddo, reso da materiali quali il legno e l'acciaio, o da forme opposte, la curva e lo spigolo. Gli arredi su misura, intesi quasi alla stregua di oggetti scultorei, sono in noce canaletto oliato o laccati bianco lucido. I pavimenti e i rivestimenti dei bagni sono in resina bianca lucida, verde lime e arancio. Le pareti divisorie tra gli uffici sono in vetro stratificato, curvato e successivamente laccato a mano. La scala, il piano della reception e le panche sono in acciaio grezzo oliato. Le sedie, le panche, le poltroncine e l’interno degli arredi su misura conferiscono note di colore ai luoghi di lavoro. Il riscaldamento-raffrescamento a pavimento, unito alla umidificazione-deumidificazione ad aria assicura un buon livello di confort ambientale.

Edificio plurifamiliare gi - Pergine Valsugana (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Edificio plurifamiliare gi
L'edificio plurifamiliare gi si trova nella zona sud-est del comune di pergine valsugana, in frazione ischia, su di un terreno in pendenza. L'edificio comprende tre appartamenti, uno per piano, l'ultimo dei quali è duplex. Dalle grandi finestre si gode una bellissima vista sul lago di caldonazzo; il soleggiamento è ottimale per tutto l’anno, permesso sia dai rilievi naturali che dagli edifici circostanti. La particolarità del luogo e dell'edificato esistente hanno suggerito di rendere molto compatto e uniforme il volume costruito. Si è voluto ridurre visivamente l'impatto del fronte principale, visibile dal lago, usando dei balconi parzialmente a loggia e creando una continuità tra la facciata e la copertura a falda. Essa, non sporgendo dai muri perimetrali, risulta di fatto integrata nella volumetria costruita, che vede i prospetti esterni intonacati nei colori delle terre del luogo, mentre i balconi, la terrazza ed i ballatoi di distribuzione hanno il parapetto trasparente. Le nicchie delle logge, una rivisitazione di quelle degli edifici storici del paese, assieme agli imbotti di finestre, porte finestre e solette a sbalzo, sono di colore scuro. Dal punto di vista energetico l'edificio è classificato a+; il riscaldamento invernale avviene attraverso una caldaia a condensazione a camera stagna, di potenza inferiore a 35 kw. Per il riscaldamento dell'acqua sanitaria si utilizzano dei pannelli solari posti sulla copertura dell'edificio. Volendo ottenere un edificio a risparmio energetico, oltre alla coibentazione delle pareti perimetrali e dei solai e alla ventilazione forzata, si è puntato molto sulla razionalizzazione della distribuzione interna, dotando l'edificio di grandi aperture con infissi basso emissivi, con triplo vetro e in legno, a sud, a est e a ovest, per sfruttare il più possibile i vantaggi del soleggiamento in periodo invernale. L'ingresso principale, sia carrabile che pedonale, si trova sulla strada inferiore, mentre gli ingressi secondari, solo pedonali, su quella superiore e inferiore. Accedendo all'edificio per mezzo di spazi dedicati, si valorizzano quelli trattati a verde, permettendo di ottenere un edificio residenziale immerso nel paesaggio, e capace anche di consentire le relazioni tra gli abitanti.

Allestimenti - Trento (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Allestimenti
L'allestimento artistico e la segnaletica del centro servizi culturali s. Chiara, di proprietà del comune di trento, sono stati commissionati in seguito ad una gara di servizi. Il progetto comprende gli spazi esterni ed interni di un ex-convento medioevale, in parte sottoposto a tutela da parte della sovrintendenza dei beni architettonici. Il centro servizi, grazie al parco urbano adiacente, unisce parti diverse della città e attrae persone di tutte le età e culture che qui si ritrovano nei due teatri e nelle sale conferenze. Parte del complesso purtroppo è disabitata e in un grave stato di abbandono; a parte alcuni disegni di discreto livello artistico, opera di writers, vi sono scritte violente e xenofobe segno di degrado, prima che urbano, civile. La nuova segnaletica intende sostituirne una risalente agli anni '90 fornendo una molteplicità di nuovi elementi funzionali ai visitatori: il rivestimento murale del portico con i ripiani per esporre i volantini, quello dell'ingresso del teatro auditorium, i totem per le locandine degli spettacoli, i totem di indicazione e quelli di direzione. Essendo l'edificio caratterizzato da una caldo color cotto, la nuova segnaletica ha una finitura metallica per risaltare sul contesto. Con l'allestimento artistico ci si è voluti interrogare sulla grande responsabilità sociale rivestita dall'opera di arredo urbano. Sia da parte dei progettisti che della committenza vi era infatti la convinzione che attraverso la cultura promossa dal cscsc si potesse far fronte al degrado, aggiungendo nuovo valore estetico al luogo. Tale consapevolezza ha ispirato l'idea progettuale basata sul ri-design. L'allestimento artistico e la segnaletica ri-utilizzano gli ex cartelloni in dibond degli spettacoli andati in scena negli anni. I pannelli vengono tagliati in strisce di 16 cm e ricomposti in modo apparentemente casuale. Il dibond, ri-assemblato secondo una casualità apparente, dice che nella diversità la società si arricchisce. La storia recente di questo luogo è raccontata dalle centinaia di cartelloni recuperati che raccontano la narrazione attuale, della quale i personaggi principali sono gli abitanti del quartiere e coloro che frequentano il centro. L'allestimento parla alla mente e al cuore, vuole suscitare emozioni. I colori dei pannelli vengono registrati per primi nell'esperienza di questo spazio. Di notte la luce a led lineare valorizza le volte del portico. Con il ri-uso si da una seconda possibilità ai materiali, e contemporaneamente al luogo e alle persone. Il writer etico, quando l'arte già c'è, non sovrascrive. Le superfici multicolori di questo allestimento mal si prestano ad apporre scritte o graffiti, scoraggiano il vandalismo. Il ri-uso contribuisce ad accrescere il decoro urbano perché mette in gioco la fantasia e la creatività, è educativo e perfino terapeutico. Per il futuro già si preparano altre installazioni: riutilizzando i materiali di scarto costantemente prodotti dal centro, nel tempo saranno aggiunti nuovi elementi alle installazioni tesi ad ottenere funzionalità, estetica ed emozione.

Allestimento mostra argini variabili - Pergine Valsugana (TN)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Allestimento mostra argini variabili
La mostra argini variabili, allestita presso la sala maier di pergine valsugana, espone la personale fotografica di andrea vicentini, un giovane artista che sposa tecnica, ricerca ed impatto emotivo. Tema principale è l'australia, paese che lui ha visitato per immortalarne i paesaggi naturali, quelli antropizzati e la gente che li vive. L'allestimento vuole cogliere i contrasti, le suggestioni e le contraddizioni di un paese così grande; la scelta di utilizzare il bianco e il nero riporta ad una delle modalità espressive della fotografia dell'artista, ma nel contempo sfrutta anche le caratteristiche intrinseche del luogo in cui si svolge l'esposizione. Il pavimento della sala parzialmente ricoperto di pvc nero ha fornito lo spunto per pensare l'accesso. Il pavimento di piazza serra viene coperto da un tappeto con il titolo della mostra, che guida il visitatore invitandolo ad entrare. La conformazione e il nero dell'ingresso ricordano l'interno della macchina fotografica. Una volta passato questo filtro il visitatore si trova a fare una scelta, se andare a destra o a sinistra, come l'artista il cui occhio seleziona, interpreta il soggetto che ha di fronte. Entrati all'interno lo spazio della mostra è bianco e il pavimento è in legno. Si viene colpiti dalle fotografie, senza didascalie, messe in un ordine apparentemente casuale, ma che privilegia gli accostamenti cromatici e le impressioni emotive. Sul bianco risaltano i toni freddi delle blue mountain, rese tali dall'olio di eucalipto che si sprigiona nell'aria, i bellissimi rossi delle terre ferrose, la varietà dei cartelloni multicolori, le auto, i passanti del centro di sidney e melbourne. A disposizione dei visitatori al centro dello spazio vi sono delle sezioni di tronco d'albero da utilizzare come sedute o come gioco, perché la mostra è anche per i bambini: le foto posizionate in basso ritraggono alcuni degli animali più rappresentativi del continente australiano.

Allestimenti arredi e grafica galilearte - Borghi (FC)

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Archisio - Burnazzi Feltrin Architetti - Progetto Allestimenti arredi e grafica galilearte
L’amministrazione del comune di borghi (fc) ha espresso la volontà di organizzare un evento capace di far riflettere sulla necessità di un equilibrio tra risorse disponibili e società dei consumi, che coinvolgesse anche emotivamente i visitatori; è stato chiamato “galilearte '06, progetti di futuro sostenibile”. Il logo è stato apposto su totem, striscioni e biglietti d’invito; oggetti differenti per forma e materiale, sono stati posti uno sull’altro, in equilibrio tra loro. Sono stati progettati vari allestimenti e arredi, che hanno fatto da sfondo a cene, spettacoli di musica e lettura. Grandi installazioni luminose e colorate sono state poste all’aperto, in luoghi suggestivi e ricchi di storia: a borghi, nella piazza principale, quattro lampadari circolari (le gocce luminose), sulle mura e all’ingresso di una mostra due installazioni lineari (i muri liquidi) e sul forte medievale di s. Giovanni in galilea, quattro cubi (l'acqua-forte). Sono stati riutilizzati oggetti e materiali ormai destinati alla discarica, reperendoli in zona; le installazioni luminose hanno impiegato boccioni dell’acqua minerale e pallets di legno. Le sedute e i tavoli hanno dato nuovo valore a copertoni usati e legno di scarto. In tutto sono stati recuperati quasi 800 boccioni e 30 pallets. Per la realizzazione ci è avvalsi della collaborazione di ragazzi appartenenti ad una comunità di recupero dalle tossicodipendenze.
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