Una famiglia, molti individui: esigenze abitative divergenti, sovrapposte e organiche. Un appartamento grande, in un edificio di pregio, in una parte di milano sorprendentemente ricca di cielo, di luce e di architettura moderna: quadri urbani di cui obbligatoriamente appropriarsi, suggestioni culturali con cui dialogore.
Abbiamo demolito e denudato la struttura; abbiamo abbassato il soffitto, creando un orizzonte; abbiamo costruito un nuovo campo in acciotolato; eretto quinte essenze; risegato mobilia fatti a mano e apparecchiato le pareti con arte e mestiere. Abbiamo catturato la luce e le sue traiettorie, offrendo sponde lucide, approdi morbidi, specchiature, piani bianchi per riposare e ripartire.
Abbiamo disposto letti, sedie e divani, tavoli, armadi, lampade e accessori: con ordine per dare ordine; abbiamo definito dettagli, punteggiatura e accenti; abbiamo pensato aduna narrazione spaziale, ogni volta rinnovata occasione di osservazione da un luogo privilegiato del mondo e di noi stessi.
Un lavoro lungo e complesso, tuttora in corso, secondo un'idea di graduale ma mai terminato processo di avvicinamento, aggiustamento, completamento: con buona pace per la paziente committenza.