Raffrescare casa consente di avere un comfort abitativo ottimale, requisito che diventa sempre più importante per le abitazioni moderne anche a causa del cambiamento climatico. Prima di installare un nuovo impianto di climatizzazione domestico è giusto informarsi per poter conoscere, almeno a grandi linee, quali sono le differenti possibilità da considerare, capire quali sono quelle da considerare e valutare vantaggi e svantaggi di ogni alternativa.
Per orientarsi verso il condizionatore ad uso domestico migliore per la propria casa bisogna partire dalle dimensioni degli ambienti da raffrescare, analizzando anche l'entità delle dispersioni energetiche e la qualità dell'isolamento termico ma anche le temperature esterne del luogo. Per questo motivo, il parere di un tecnico specializzato nell'installazione di impianti di climatizzazione è fondamentale per non commettere errori di valutazione.
Nella scelta del condizionatore da installare nella propria casa alcuni dei criteri di cui tenere conto sono:
Tra questi, un aspetto molto Importante da valutare sono le tipologie di condizionatori più idonee, per le quali si ha la possibilità di scegliere tra:
Inoltre, per l'acquisto di condizionatori domestici bisogna distinguere tra:
Al momento di scegliere il condizionatore da installare nella propria casa è indispensabile verificare quale sia la potenza necessaria in modo da compiere un acquisto corretto.
L'unità di misura con cui si esprime la potenza dei condizionatori sono i btu, acronimo di British Thermal Unit. L'ambiente sarà raffrescato in maniera corretta se i btu del condizionatore sono proporzionati alla superficie dello spazio da climatizzare.
Fare un calcolo approssimativo per capire di quanti btu si ha bisogno è abbastanza semplice e veloce. Una formula che si può utilizzare per conoscere i btu necessari per una determinata superficie utilizza il coefficiente K che ha un valore fisso pari a 340. L'unico dato da conoscere sono quindi i mq dell'ambiente da climatizzare. La formula da utilizzare è:
btu = mq x K
Facendo un esempio, usando questa formula risulta che per un ambiente di 20 mq sarà necessario installare un condizionatore da 6.800 btu. Converrà quindi puntare su un climatizzatore con maggiore potenza rispetto a quella necessaria. In questo caso può andare bene un condizionatore da 7000 btu.
Questo calcolo è utile semplicemente per orientarsi, ma per un calcolo più preciso ci sono molti altri parametri di cui un tecnico specializzato tiene conto.
Quando si decide di installare un impianto di climatizzazione canalizzato la distribuzione dell'aria raffrescata nei vari ambienti avviene attraverso dei condotti inseriti nei controsoffitti.
L'aria fuoriesce da diffusori che hanno un aspetto molto discreto, quasi impercettibile e pertanto ideale per le case contemporanee in cui non si vogliono avere apparecchiature a vista.
L'aspetto estetico è quindi una delle ragioni che può portare a questa scelta ma realizzare un impianto di climatizzazione canalizzato può essere un lavoro compleesso.
Inoltre, essendo un impianto centralizzato che si attiva contemporaneamente per tutti gli ambienti, i consumi possono essere particolarmente consistenti.
Tra i vantaggi derivanti dall'installazione di un impianto di climatizzazione canalizzato troviamo:
Questa soluzione ha tuttavia anche degli svantaggi:
Il condizionatore con unità a parete risulta più visibile rispetto ad altri soluzioni. Le versioni che si possono trovare oggi in commercio hanno un design che si integra bene nelle abitazioni contemporanee, inoltre occupano poco spazio ed essendo posti in altezza l'ingombro non crea disagi.
Lo split deve essere connesso all'unità esterna per cui occorre individuare il posizionamento di entrambe le unità in modo da poter eseguire agevolmente l'installazione senza percorsi troppo contorti per le canalizzazioni necessarie.
I climatizzatori con una sola unità interna collegata ad un'unità esterna sono detti monosplit, mentre quelli con più unità interne collegate a uno o più unità esterne sono detti multisplit. A seconda del numero di unità interne possono essere impianti di climatizzazione dualsplit, trialsplit, quadrisplit, ecc.
Una soluzione alternativa ugualmente valida per climatizzare gli ambienti domestici è costituita sa impianti di aria condizionata con unità a soffitto. Essendo collocati in alto l'aria viene diffusa in ogni direzione soprattutto se posti al centro della stanza da raffrescare.
Questo tipo di soluzione richiede un soffitto particolarmente alto per non creare intralcio.Le unità a soffitto possono essere alloggiate nel controsoffitto divenendo così poco visibili. In assenza di controsoffitto l'installazione può avvenire comunque.
Ci sono condizionatori con unità a soffitto che non hanno bisogno di unità esterna, velocizzando così la realizzazione dell'impianto.
Per i climatizzatori a pavimento fissi la differenza principale con quelli a parete sta nella tipologia di apparecchio che è dotato di piedini. Diversa anche la direzione dell'aria che per questa tipologia di condizionatori va dal basso verso l'alto, mentre per gli split al contrario va dall'alto verso il basso.
A seconda dei modelli, i climatizzatori a pavimento fissi possono avere il collegamento ad un'unità esterna oppure no.
Differiscono dai climatizzatori portatili a pavimento, una soluzione che ha diversi vantaggi come:
Tra gli svantaggi dei climatizzatori portatili a pavimento possiamo individuare invece:
I condizionatori, sopratutto quelli un po' datati, hanno un consumo notevole che cresce se sono usati per molto tempo, cosa che non avviene con i moderni condizionatori a inverter. I condizionatori di nuova generazione hanno un consumo ridotto e che varia in base alla classe energetica riportata sull'etichetta del prodotto. Puntare su climatizzatori di classe energetica alta consente di ottenere un interessante risparmio per quanto riguarda i consumi. Il costo dell'acquisto di un nuovo apparecchio viene quindi ammortizzato nel tempo e si ha anche il vantaggio di beneficiare di una migliore efficienza energetica.
Installare un impianto di climatizzazione nell'ambito di un più ampio intervento di ristrutturazione o riqualificazione energetica, sia in condominio che in residenze private può consentire inoltre di avere accesso a detrazioni fiscali come l'Ecobonus o Ecobonus 110% se si ottiene il miglioramento di almeno due classi energetiche dell'edificio (quando possibile).
Questi incentivi consentono di alleggerire significativamente le spese necessarie per l'acquisto e l'installazione dei condizionatori rendendoli più accessibili.