Mantenere una temperatura piacevole durante le stagioni più fredde, presuppone una tipologia di riscaldamento che va assolutamente di pari passo con una coibentazione puntuale e precisa di pareti e serramenti. Qualsiasi tipologia di impianto, tradizionale o a pavimento garantisce un corretto comfort nei vari ambienti, solamente se questi sono predisposti a far rimanere tutto il calore prodotto all’interno di zone giorno e zone notte ben progettate. Quando si pensa a metodi alternativi, come caminetti ma in particolare stufe a legna ritornate molto in auge, ci si chiede come debbano essere inseriti in casa e se possano in qualche modo sostituire e diventare l’unica sorgente di riscaldamento all’interno di un’abitazione. Oppure fornire una valida alternativa in momenti intermedi della giornata che possano evitare di metter in funzione un intero impianto.
La risposta è positiva per entrambi i dubbi, ovvero una vasta gamma di soluzioni oggi predispone delle canalizzazioni da applicare ad appositi dispositivi per stufe a legna che coniugano e trasportano l’aria riscaldata nei vari ambienti attraverso bocchette, diventando la fonte di produzione di calore principale.
In alternativa una stufa a legna trova una perfetta collocazione in ambienti ampi e particolarmente vissuti, come un living open space o un soggiorno, dove si può godere di un dolce tepore in ogni momento della giornata, senza dover far entrare in funzione l’impianto generale della casa.
Oggi vi vogliamo consigliare su quali siano i passi più importanti da seguire per installare una stufa a legna in casa per cercare di non incappare in errori e evitare problematiche improvvise.
Una tra le innumerevoli cose da osservare per una stufa a legna, riguarda i modelli presenti sul mercato, ciascuno con le proprie forme e geometrie. Se è vero che l’efficienza termica dovrebbe essere il primo dettaglio da valutare, l’aspetto esteriore di questo elemento è la prima cosa che inevitabilmente colpisce e che va scelto con cura per essere in perfetta armonia con lo spazio circostante in cui verrà inserito. Stessa attenzione va effettuata per la dimensione della stufa, che però viene calcolata in base alla potenza necessaria per riscaldare in modo adeguato le stanze di casa. Maggiori sono i metri cubi da considerare, più elevate saranno le grandezze dell’apparecchio. Indicativamente per ogni mc occorrono circa 35 kcal che convertite in kW, daranno il numero della potenza minima che la stufa a legna dovrà soddisfare e la conseguente metratura del suo ingombro.
I materiali con cui può venir costruita una stufa a legna sono sostanzialmente quattro e tutti molto validi e con qualità ottime da valutare caso per caso. Sceglierne uno piuttosto che un altro dipende molto dalla resa a livello termico di ciascuna e da come si deve inserire in un ambiente per dialogare con lo stile presente in casa. Le stufe che si possono trovare sul mercato possono quindi essere realizzate in:
Dovendo dipendere dalla posizione del canale di sfiato per la canna fumaria, la collocazione di una stufa a legna non può avere infinite soluzioni, anche se con le tecnologie contemporanee si vedono progetti dove tali elementi non sono più stipati solo in angoli o lungo le pareti ma anche a centro stanza come un vero e proprio complemento d’arredo.
Questo dipende dal fatto che persino le tubature a vista divengono oggi giorno, oggetto da mettere in mostra e che ben si sposa con il concetto estetico in cui viene inserito. In alcune collocazioni, è possibile che resti incandescenti di cenere che possano inavvertitamente danneggiare il pavimento circostante la stufa a legna, (parquet o moquette). Inserire una porzione di una superficie ignifuga a terra, per tranquillizzare i proprietari di casa più esigenti offre una valida protezione aggiuntiva per questo problema.
Nessuna stufa a legna può funzionare senza canna fumaria. Nelle soluzioni dove non la si vede a occhio nudo è perché sono stati semplicemente utilizzati degli escamotage per nasconderla: in qualche raro caso perché incassata a parete ma più facilmente perché rivestita da cartongesso o da materiali innovativi ed esteticamente evoluti, per renderne più contemporaneo e attuale il look.
Lo scarico dei fumi è costituito da una semplicissima tubazione di 8 cm di diametro che va direttamente sul tetto ed è collegato all’impianto di ventilazione interno. La canna fumaria per una stufa a legna, è regolata dalla norma UNI EN 13501, che prevede:
La manutenzione di una stufa a legna non si limita allo smaltire dal braciere i residui della combustione avvenuta e la rimanenza della brace stessa. Significa in realtà pianificare una corretta e puntuale pulizia ordinaria e straordinaria relativa a molteplici fattori.
Svuotare il cassetto della cenere e rimuovere qualche residuo più invasivo con utensili metallici appositi è una prassi da compiere ogni tot giorni a seconda dell’utilizzo che si fa della stufa a legna stessa; così come la consueta pulizia del vetro. E’ naturale che nel periodo più freddo sarà normale non avere un oggetto sempre lindo e in perfetto stato per il quotidiano uso che si fa dell’apparecchio ma una volta arrivata la bella stagione è doveroso applicare un’igienizzazione più approfondita:
Considerare i costi di una stufa a legna da posizionare in casa, significa stabilire un budget che può oscillare tra i 900 e i 3.500 euro. Tali indicazioni rientrano in una fascia di prezzi generica, in quanto:
influiscono e incidono sulla cifra finale relativa all’acquisto. Oltre a ciò vanno considerati trasporto e installazione, che possono essere già calcolati nell’importo totale o essere presenti in una voce a parte del preventivo. Altro costo da prendere in considerazione è quello relativo alla manutenzione straordinaria, che va effettuata da uno specialista che rinnoverà la garanzia relativa alla sicurezza dell’oggetto, preservando una ottimale funzionalità ed efficienza e nel tempo.