Nella maggior parte dei progetti realizzati nell’edilizia contemporanea, è consueto trovare i classici infissi dalla tipica forma rettangolare; serramenti che trovano largo impiego nelle odierne costruzioni per l’immediatezza della costruzione, della posa e della manutenzione.
Vi sono però particolari richieste o soluzioni dettate dall’ estro di architetti e ingegneri che fanno propendere la scelta verso tipologie di finestre ad arco non convenzionali in costruzioni all’avanguardia ma che molte volte si trovano anche in case antiche e di gran pregio e che nel caso specifico vogliono essere mantenute e restaurate, per i connotati peculiari e particolari che riescono a fornire alla facciata principale di una abitazione.
Esistono svariati modelli e forme di arco da valutare a seconda dello stile e del look che si vuole imprimere al fabbricato. Stessa cosa riguarda la grandezza e i materiali da impiegare, dove per ogni situazione specifica andranno vanno vagliati e decisi con attenzione, sotto l’occhio esperto e i consigli preziosi di validi professionisti del settore.
Le finestre ad arco a tutto sesto, sono forse quelle a cui tutti pensano quando la mente rimanda ad un serramento inusuale con forma curvilinea e riguarda una sezione semicircolare unica e completa di 180º posta nella parte alta del serramento.
Gli infissi con questa tipologia di forma arcuata sono solitamente di dimensioni importanti, ma non è una regola, questo per dare la giusta importanza alla geometria caratteristica che assume l’infisso stesso, nonché la facciata esterna e l’ambiente interno in cui vengono inseriti.
La superficie trasparente non è mai unica e il più delle volte viene suddivisa orizzontalmente alla base dell’arco, che può rimane fissa o eventualmente essere associata a un vasistas; e verticalmente nella zona sottostante, per permettere la comoda apertura del vetro per arieggiare e ventilare le varie stanze di casa. I materiali per la realizzazione di finestre ad arco a tutto sesto sono i medesimi di quelli impiegati per le normali e comuni finestre: ovvero legno, pvc e alluminio a taglio termico con colorazioni che spaziano dal bianco, al grigio, al nero o lasciate al naturale secondo l’essenza del legname utilizzato.
In molti edifici cittadini, come palazzi signorili e d’epoca, è consueto trovare un modello di serramento molto utilizzato nei tempi passati e che ricadono nella tipologia delle finestre ad arco circolare o ribassato dove il perimetro curvilineo mantiene la larghezza dell’infisso mentre la sua altezza è per così dire schiacciata verso il basso.
Tra i vari tipi di arco è quello maggiormente versatile e che si presta ad una serie di modifiche e attuazioni in ambito di apertura delle ante secondo svariate modalità.
Vediamo le più utilizzate nel dettaglio:
Oltre a queste vi sono poi tutte le varianti che prevedono il montaggio di telaio e ante saldate in molte soluzioni che verranno suggerite da professionisti del settore in base ai progetti e alle richieste del padrone di casa, oltre ai colori e ai materiali (legno, pvc e alluminio), caratteristici per ciascun modello e proposta.
Pochi pensano di utilizzare delle finestre ad arco parabolico nella propria abitazione poiché in effetti la geometria che seguono è davvero particolare e distintiva e non tutti sono pronti a osservarla quotidianamente nelle proprie case. Tuttavia l’impatto estetico che ne scaturisce è davvero imponente e offre molteplici vantaggi a livello di trasmissione di luce naturale nei vari ambienti grazie alla loro collocazione che da terra arriva sino alla quasi sommità del soffitto, occupando gran parte della parete oggetto di intervento.
Il look che ne consegue è sicuramente attuale e contemporaneo ma anche in ristrutturazioni ponderate e accattivanti di case classiche, trovano la loro perfetta collocazione in porzioni di abitazione, che con inserti moderni, vengono maggiormente valorizzate e rese al contempo tecnologicamente più avanzate. Solitamente i vetri sono fissi, date le dimensioni e i costi per i tagli su richiesta, mentre per i materiali pvc e legno sono i più consigliati, rispetto all’alluminio, per una resa finale migliore.
Le finestre ad arco a sesto acuto siamo soliti trovarle in chiese o in edifici monumentali medievali dove sono riconoscibili le tipiche forme curve con sommità appuntita. E’ pertanto più semplice che serramenti di questo tipo vadano a sostituire quelli deteriorati in abitazioni cittadine o di campagna che già sono in possesso di questo modello di infisso, anche se alcuni progetti innovativi prevedono l’utilizzo di finestre ad arco a sesto acuto con lo scopo di movimentare facciate che sarebbero troppo lineari e monotone.
La caratteristica principale riguarda la dimensione di queste aperture che sono contenute e abitualmente inserite a coppie. La superficie vetrata è quasi sempre suddivisa in due aree dove quella sottostante, rettangolare, è mobile e con meccanismo semplice che permette l’apertura a battente verso l’esterno. I modelli di recente costruzione prediligono come materiale il pvc perché disponibile in molti colori e rifiniture e privo di qualsiasi tipo di manutenzione data la mancanza di oscuranti protettivi che esteticamente non si accompagnano davvero a un serramento di questa fattura.
Usuali e tipiche delle zone orientali, queste finestre ad arco, detto a ferro di cavallo, prevedono che i semiarchi si prolunghino verso il basso sotto il piano dei due centri per dare origine a questa forma inconsueta ma decisamente peculiare a dal gusto esotico spiccato.
La grandezza è variabile ed è possibile trovare un unico grande e ampio infisso posto nella parte centrale di una facciata o due più piccoli divisi da una minima porzione di muratura.
Quasi sempre sono circondati da una cornice decorativa che enfatizza maggiormente la linea curva della zona alta e fissa del serramento.
Il legno è particolarmente apprezzato ma è fattibile impiegare anche pvc o acciaio dove le ante mantengono la classica apertura a battente verso l’interno.