A differenza di altre tipologie di pavimento, un parquet richiede una manutenzione straordinaria che nel corso degli anni deve essere inevitabilmente eseguita.
Per avere la garanzia di osservare un’esecuzione a regola d’arte, si deve necessariamente affidare il lavoro ad un esperto del settore, un parquettista che con esperienza e conoscenze specifiche, sappia fornire la corretta soluzione per ciascun progetto preso in esame.
Un intervento di restyling su un parquet, per rendere gli ambienti accoglienti e ospitali, non riguarda solamente il desiderio di cambiare l’aspetto estetico dei vari spazi nella propria casa.
Molto spesso queste opere di recupero nascono dal fatto che un pavimento in legno presenta dei problemi più o meno invasivi, e che solo un parquesttista professionista può risolvere.
Se quotidianamente un parquet non necessita di particolari operazioni da compiere, rispetto ad una piastrella tradizionale, l’usura di un materiale vivo come il legno risulta maggiormente evidente nel tempo. Anche solo a livello superficiale ha bisogno di essere curato e rimesso a nuovo con interventi specifici di relooking,
La luce e l’azione del sole possono variare il colore di un pavimento in legno dove è maggiormente esposto, per non parlare di quei parquet datati e meravigliosi, che esigono qualche lavoro più incisivo, per essere ripristinati e riportati a nuova vita.
I motivi principali, che ci portano a scegliere un parquettista professionista, per rinnovare un pavimento in legno, sono 5:
Per trovare questi artigiani qualificati è sufficiente consultare l’elenco degli iscritti all’AIPPL, Associazione Italiana Posatori Pavimenti in Legno. Professionisti che conoscono il proprio mestiere, ma che seguono costantemente corsi di aggiornamento sull’impiego di tecniche innovative e sull’utilizzo di prodotti ecosostenibili.
Il primo motivo per cui ci si affida ad un parquettista professionista, è perché questa figura ha la capacità di effettuare una diagnosi mirata con una valutazione delle condizioni tecniche del parquet stesso.
Situazioni apparentemente normali o con problemi di minima entità, posso invece raggiungere una netta evoluzione degenerativa in breve tempo.
Attraverso un chek-up scrupoloso, il parquettista è in grado di proporre la risoluzione più idonea e adatta allo specifico caso, e che nel dettaglio riguarda:
Entrando in qualsiasi ambiente in cui è stato posato un pavimento in legno, un parquettista sa riconoscere nell’immediato l’essenza impiegata e di conseguenza capisce il modo in cui andrà trattata, per essere riportata a nuovo splendore.
In base a diverse caratteristiche i legni vengono suddivisi in quattro categorie: chiare, brune, rosse e scure. All’interno di tali gruppi si vanno ad inserire le varie specie, che pur mostrando esteticamente un aspetto simile, richiedono differenti modalità di trattamento.
La prima famiglia è quella che presenta più problematiche a lungo termine e dove l’intervento di un parquettista risulta maggiormente richiesto. Il rovere, tra le essenze chiare, non ama gli ambienti umidi e un suo cambio di colore repentino, fa immediatamente capire che il legno deve essere curato con determinati criteri. Il faggio è invece suscettibile alle escursioni termiche, pertanto va riportato al suo splendore cercando di mantenere con le dovute modalità un calore costante.
Se a un parquettista viene affidato invece un lavoro su essenze brune, rosse o scure, non avrà particolari difficoltà da affrontare, se non quelle di un ripristino superficiale. Questi tipi di legno per pavimento resistono infatti all’esposizione naturale della luce diretta, agli sbalzi di temperatura e alla presenza di umidità.
Teak, iroko, doussiè e wengé, sono alcune tra le tipologie di legno che non necessitano di speciali attenzioni, caratterizzando con un parquet di stile, spazi eleganti e di tendenza.
L’esperienza, dopo anni di lavoro, sui differenti sistemi di pulitura è un aspetto da valutare quando si sceglie un parquettista. In base alla tipologia di problematica riscontrata, questa figura saprà decidere verso quale opzione indirizzarsi, attuando il seguente procedimento:
Un parquettista non si occupa solamente della posa di nuovi parquet. Questa figura viene infatti interpellata molto spesso per rinnovare, restaurare e riparare vecchi parquet, dove la capacità di ripristinare parti mancanti svolge un ruolo fondamentale.
Questo eccellente artigiano deve essere in grado di sostituire e integrare con pezzi nuovi, un pavimento in legno già posato e in qualche punto deteriorato, senza far notare la differenza di spessore, colore e finitura.
Questo quarto, ma importantissimo motivo, è quel qualcosa in più che indirizzerà verso la scelta della persona più consona a cui affidare il relooking del proprio parquet.
Affidarsi ad un parquettista per rinnovare un pavimento in legno significa dare fiducia ad un professionista esperto, che sa lavorare con minuzia su un elemento ben evidente nei vari ambienti di casa.
Avere una perfetta conoscenza dei migliori materiali per la finitura è la ciliegina sulla torta che completa un perfetto intervento di ripristino.
Il giusto trattamento di lucidatura, in base all’essenza posata e al risultato che i padroni di casa intendono far emergere, conferisce al legno di un parquet una particolare nuance di colore e un grado di lucentezza, soprattutto in base al prodotto e alla modalità con cui viene rifinito.
Per ottenere il lucido tradizionale o il contemporaneo opaco, o optare per un trattamento materico dall’effetto naturale invisibile, i parquesttisti di oggi utilizzano delle vernici ecosostenibili, traspiranti e atossiche, che salvaguardano la salute di un pavimento in legno, oltre alla nostra salute e a quella dell’ambiente.