Matteo Pavese Odap

Appartamento di 160 mq, ristrutturato completamente, la zona giorno è stata progettata come uno spazio di separazione tra zona notte, 3 camere da letto, cabina armadio doppia e 3 bagni, e la zona servizi comprensiva di cucina, camera da letto con bagno per la tata. La cucina è un volume posizionato al centro di un open space, delimita la zona ingresso, l’accesso allo studio e caratterizza l’intervento architettonico con un taglio orizzontale che mette in comunicazione visiva il soggiorno con la cucina. Il progetto restituisce un volume decostruito, che varia dai pannelli pieni alle mensole, oltre a caratterizzarsi attraverso dei vuoti, capaci di valorizzare gli oggetti inseriti. La semplicità formale con cui si presenta il progetto nasconde le complessità strutturali ed impiantistiche che sono state risolte con grande attenzione. L’illuminazione è stata curata con grande attenzione, dotando ogni ambiente di 3 gradi di illuminazione attraverso uno specifico progetto illuminotecnico, fornendo luce diretta, indiretta e luce d’accento nascondendo la sorgente luminosa.

Un intervento di ristrutturazione di una tipica residenza polacca, nelle campagne di cracovia, il progetto e il coordinamento sono stati interamente curati in italia. Il progetto mira a ad inserire dei volumi contemporanei all’ interno dello spazio, enfatizzando la libertà delle zone giorno, in continuità con gli spazi esterni, come se il progetto liberamente caratterizzasse le attività interne ed esterne, indipendentemente dal limite fisico della preesistenza.

L’intervento nasce dalla volontà della committenza, di ampliare la propria attività acquisendo il locale adiacente e migliorare il servizio del bar esistente, proponendo un wine-bar per aperitivi su via delle carrozze, a pochi passi da piazza di spagna in roma. Il progetto accorda le diverse sensibilità della committenza, attraverso due distinti linguaggi formali generando rapporti di contrasto che valorizzano lo spazio. Un volume lineare, in rovere rigatino, si scompone attraverso geometrie elementari, mettendo in primo piano una vetrata espositiva in continuità parete/soffitto, caratterizzando un ambito raccolto in cui è posizionato un lungo tavolo sociale. Il vuoto delimitato dal volume lineare è distinto da un linguaggio architettonico più complesso, una superficie articolata tagliata da piani di luce; La superficie costituisce prevalentemente un controsoffitto di placche trapezioidali “sospese” secondo una maglia spaziale, mentre le proiezioni dei piani di sottrazione, sulla parete perimetrale, vengono evidenziati dalle aste che portano le bottiglie di vino. Le principali inclinazioni del controsoffitto, valorizzano i coni prospettici dell’osservatore, oltre ad ottimizzare l’acustica dello spazio, fino ad avvolgersi lungo la verticale del piedritto dell’arco, dando forma ad una “colonna” triangolata, assimilabile ad una radice, una corteccia che sostiene la sua chioma. La luce ha un ruolo fondamentale, calibrata attraverso uno specifico progetto illuminotecnico e gestita da un sistema di automazione, enfatizza i gesti progettuali; i tagli di luce variano di intensità e temperatura, per restituire un ambientazioni adatte e diverse secondo i diversi momenti della giornata. Le scelte dei materiali di finitura, sottolineano la presenza di un involucro preesistente, storico, interamente trattato con un rasante grezzo, ig21 con ossidi, passato a pezza, in contrasto con le superfici lisce ed uniformi dei nuovi elementi. La pavimentazione esistente in basaltina è stata affiancata ad un cemento resinato, rivestimento dei volumi “sospesi” che compongono la scalinata per raggiungere la saletta interna del bar originario.

Hassan j

Intervento di ampliamento e ristrutturazione di una villa in un contesto particolarmente degradato del litorale laziale. Il progetto si basa sulla logica del recinto, generando un sistema introverso che esclude il contesto, valorizzando il rapporto tra l’edificio e lo spazio esterno. Il giardino, la piscina e la residenza sono pensati come un unicum in cui risultano labili i confini tra esterno ed interno. Volumi puri, bianchi, definiscono il costruito, prendendo origine dalle forme della preesistenza, si aprono verso sud, favorendo l’ingresso della luce e la vista del giardino, come due grandi cerchiature “sospese”. Il patio si articola con variazioni altimetriche attraverso l’inserimento di una pedana aggettante, secondo la teoria del raumplan oltre a costituire una maschera d’ombra per il raffrescamento della zona giorno. Il vano scala, strutturalmente indipendente dal corpo di fabbrica, è costituito da un setto pieno, vetrato in copertura, i gradini sono a sbalzo costituiti da lame in ferro di soli 2,5 cm di spessore, lasciando vedere le piante sottostanti. L’ingresso è caratterizzato dalla scomposizione del sistema del recinto, attraverso setti filtro disposti come un codice a barre.

Psg42

Un intervento di ristrutturazione per un’unità residenziale, in cui sono stati integrati tutti gli aspetti impiantistici nel linguaggio architettonico. Particolare cura nel dettaglio, in fase di progettazione e di realizzazione, coordinando singoli artigiani. Porte a filo parete, sistemi di scarico delle acque, volumi aggettanti, elementi d’arredo fissi, sistemi di illuminazione, sono stati disegnati appositamente per questo intervento, e realizzati in modo artigianale, comprimendo i costi d’intervento attraverso una progettazione attenta e dettagliata. La nuova distribuzione suddivide l’appartamento in aree funzionali, in modo ottimale, lasciando libertà di espandere la zona giorno. La fascia centrale, destinata ai servizi, è l’elemento volumetrico caratterizzante. Un linguaggio formale lineare, da origine a volumi puri che traslano minimamente tra loro creando sconfinamenti, e passaggi di luce. La scomposizione dello spazio tradizionale si ottiene mediante piani e volumi sospesi, per i quali sono state progettate piccole strutture che restituissero l’effetto voluto.

Il progetto esprime attraverso rotazioni e traslazioni l’ottimizzazione funzionale di uno spazio estremamente ridotto, l’impianto planimetrico e la conseguente articolazione volumetrica nasce proprio dalla dilatazione e contrazione degli spazi funzionali. Forte la volontà di evidenziare il contrasto tra contenitore storico, la preesistenza, un edificio romano del 1887, trattata con rasanti ruvidi, ig21 a vista, e il contenuto, l’intervento contemporaneo, dinamico, trattato con finiture lisce, semilucide, per aumentare la riflessione della luce naturale interna. La pavimentazione storica, in cementine esagonali tricromatiche, sono state recuperate dove possibile e incorniciate dalla parziale sovrapposizione di una nuova pavimentazione. Gli impianti sono stati completamente integrati in fase di progetto, per evitare adattamenti dello stesso in fase di realizzazione.

Details

Attico di 90 mq, in cui è stato possibile curare il rapporto interno/esterno, pensando la terrazza come un panorama esclusivo verso cui protendere. Lo spazio interno è frutto di un processo di scomposizione degli elementi orizzontali e verticali, rarefatti o addensati, sospesi o appoggiati, pervalorizzare l’ingresso della luce naturale e restituire una percezione più ampia degli ambienti. Le forme architettoniche si definiscono per enfatizzare le prospettive. I flussi di attraversamento sono differenziati dalle aree di sosta mediante l’accostamento di pavimenti in parquet a lastre di gres sottile in grande formato, le porte disegnate e realizzate per questo progetto consentono di avere un continuum tra tutti gli ambienti o una suddivisione più tradizionale. Particolare cura è stata posta nella ricerca di un linguaggio contemporaneo che potesse essere espressione di eleganza. Tutti gli elementi impiantistici sono integrati nel progetto per garantire il comfort ambientale senza essere visibili; scenari illuminotecnici cambiano le configurazioni notturne per rendere suggestivi gli spazi secondo le attività svolte. L’esterno perde la presenza delle pareti perimetrali tramite l’inserimento di schermature brise-soleil e supporto per un giardino verticale, generando uno spazio naturale avvolgente.

L’appartamento di 115 mq, è caratterizzato delle inclinazioni delle pareti perimetrali, rispetto alla regolarità della zona soggiorno. Secondo le differenti inclinazioni sono stati enfatizzati i coni prospettici dei sistemi distributivi e attraverso il prolungamento della trave ribassata è stato rafforzato il movimento dinamico dell’appartamento. Lo spazio, luminoso e ampio in cui risaltano note di colore e funzionalità è definito da tre volumi rivestiti in lamiera brunita, e dai piani orizzontali, controsoffitti parziali “sospesi” e una pedana che delimita l’ambito della cucina. Un sistema di elementi verticali a codice a barre, integra i pilastri con sistemi contenitivi, generando un filtro visivo tra la cucina e il soggiorno, lasciando permeare la luce naturale. Il progetto illuminotecnico evidenzia la sospensione degli elementi, definendo atmosfere adatte ai diversi momenti della giornata, restituendo leggerezza ai volumi principali. I materiali alternano trattamenti materici, ruvidi, naturali, a superfici lisce e riflettenti favorendo l’acustica e la propagazione della luce.

Appartamento di 68 mq nei pressi di porta pia, all’interno di un edificio di fine ‘800 , in cui la distribuzione accurata e attenta all’utilizzo dello spazio ottenuta attraverso la combinazione di elementi semplici garantiscono una percezione dell’ambiente più ampio e luminoso in risposta alle esigenze della committenza di avere due camere con cabina armadio, lavanderia, cucina, sala pranzo, soggiorno e due bagni. La composizione architettonica vede protagonisti dei setti liberi in contrapposizione a volumi puri, in cui trovano collocazione le funzioni previste, pochi elementi garantiscono la distribuzione dell’insieme. Diverse soluzioni di dettaglio integrano e rafforzano la coerenza formale del progetto. Gli elementi d’arredo fissi, sono stati disegnati e realizzati appositamente per questo intervento, come la libreria rotante; i sistemi di illuminazione sono completamente integrati nel progetto e ne rafforzano, attraverso uno studio illuminotecnico accurato, le line del progetto, garantendo un comfort visivo ottimale in tutte le ore del giorno.