Raccontare macrit è semplice.
Com’è semplice dar voce e senso a tutte le brillanti intuizioni artistiche che hanno arricchito la vita dell’umanità in ogni sua epoca. è sufficiente aprire i sensi, il resto lo fa l’opera d’arte.
Macrit vuol dire teatro. Ogni creazione macrit ha un ruolo attivo nell’ambiente in cui è inserita, recita una parte, come un attore a teatro. L’espressione artistica non è, però, fine a sé stessa perché la funzionalità dell’opera non viene meno. Eppure tutto sembra diverso. Come a teatro la magia della narrazione può trasformare ogni oggetto in qualcos’altro, così, dentro i tuoi spazi, macrit stravolge con arte, ironia e gusto la natura delle cose. L’effetto è uno spettacolo metafisico. Il teatro, adesso, è casa tua.
Macrit vuol dire feeling. Quello che serve ad un gruppo di professionisti attivi nell’ambito dell’arte, della scenografia e dell’architettura per lavorare all’unisono, come gli strumenti di un’orchestra sinfonica che, tra assoli virtuosi e silenzi improvvisi, trae la sua forza dalla potenza d’insieme.
Macrit vuol dire magia creativa. Che fuoriesce dall’unione di elementi recuperati dalla tradizione della bottega d’arte italiana con materie e tecnologie contemporanee. Un legame indissolubile ed inatteso, sospeso tra riscoperta del passato ed invenzione del futuro, che rende ogni creazione macrit sempre molto attuale.
Macrit vuol dire senso del sublime. Quel moto che esprime la vertigine e lo spiazzamento che l’animo umano prova dinnanzi allo spettacolo della natura e dell’arte, quando potenza creatrice e forza distruttrice si affrontano a viso aperto. Macrit è recuperare, scardinare, decontestualizzare e stravolgere, unire universi lontani dando vita a forme nuove, impensate, che non riuscirete più a dimenticare.
Macrit vuol dire unicità. Come è unica ogni nostra creazione. La costrizione dentro standard ripetibili all’infinito è nemica dell’idea di arte che troverete nelle nostre opere. Macrit sceglie consapevolmente di non parlare a tutti, per questo può permettersi di creare soluzioni artistiche personalizzate per gli spazi che i nostri clienti vogliono far vivere. Non siamo un semplice mobilificio, il dettaglio è curato secondo i canoni della bottega d’arte rinascimentale italiana, pertanto ogni creazione è tecnicamente irripetibile, se per riproduzione s’intende, come oggi, il calco perfetto.
Macrit vuol dire personalizzazione. Tra le opere di una stessa linea, permangono delle evidenti somiglianze di famiglia, pur nell’unicità del dettaglio che caratterizza ognuna di esse. Se ti innamori di una nostra creazione, il segreto è farla immediatamente tua. Se qualcuno ti ha preceduto o ti servono dimensioni personalizzate, sarà per noi un piacere ri-creare il tuo macrit insieme a te.
Questo vuol dire macrit.
Macrit vuol dire arte.
Il team
Roberto sabbi (1971) architetto
Laureato alla facoltà di architettura del politecnico di torino. Iscritto all'ordine degli architetti della provincia di torino. Collabora con diversi studi professionali, enti pubblici e privati partecipando alla stesura di progetti come in nuovo polo universitario di grugliasco (to), il pragelato village resort (per gli olympic winter game di torino 2006), collabora con lo studio tozzini di torino a progetti a firma dell'arch. Brasiliano oscar niemayer. Acquisisce competenze che vanno dalla progettazione architettonica a quella paesaggistica, dalla pianificazione di area vasta alla riqualificazione urbana. Attualmente è membro della commissione locale per il paesaggio del comune di avigliana (to). Si occupa, tra l'altro, di progetti di interior dove segue anche la progettazione di soluzioni di arredo su misura. Da sempre coltiva una passione per il disegno del mobile che ora vede concrettizzarsi nell'esperienza macrit
Carmelo giammello (1954) scenografo e artista
Diplomato in scenografia presso l’accademia albertina di belle arti di torino, dal 1980 inizia a lavorare al teatro stabile di torino, diventandone, nel 1989, direttore degli allestimenti e lavorando come scenografo con registi quali luca ronconi, gabriele lavia, marco tulio giordana e michele placido. Nel 1998 firma come artista il progetto per luci di artista organizzato dal comune di torino. Dal settembre 2002 si dedica alla libera professione e si occupa dell’allestimento di mostre e di eventi culturali. Tra i numerosi riconoscimenti, nel 2004 l’avaro di molier, per la regia di gabriele lavia, gli porta il premio vittorio gasman e il premio ubu per la migliore scenografia. Nel 2006 il premio vittorio gasman con lo spettacolo chi ha paura di virginia woolf e nel 2007 il premio persefone con il sogno del principe salina: l’ultimo gattopardo.
Barbara migliaccio (1984) scenografa e artista
Diplomata in scenografia presso l’accademia di belle arti di brera (milano). Dal 2006 lavora come assistente alla scena, ai costumi e scenotecnico per il teatro e la televisione, lavorando con registi come massimo pezzutti, renato sarti, annalisa bianco, virginio liberti e valter malosti. Collabora con la ditta “milesi scenografia” in qualità di scenografo realizzatore per l’allestimento di eventi e negozi, tra cui armani, guess, nastro azzurro, coin, e per trasmissioni televisive di mediaset come veline e paperissima. Dal 2009 collabora attivamente con lo scenografo carmelo giammello per spettacoli teatrali ed eventi culturali.
Emanuela vicentini (1978) scenografa e artista
Diplomata in scenografia presso l’accademia albertina di belle arti di torino, dal 2006 lavora in collaborazione con lo scenografo carmelo giammello a numerosi spettacoli teatrali ed eventi culturali, per il teatro stabile di torino e con registi come michele placido, john turturro, gabriele lavia, anna marchesini e andrea battistini. All’attività scenografica unisce la passione per l’arte, collaborando con gallerie e fondazioni europee, realizzando alcune opere dell’artista sol lewitt. Nel 2012 vince il premio arte con la scultura memorie.
Attività
Designer di Interni
Designer di Interni
Settore
Residenziale - Abitativo, Ufficio, Studio professionale, Laboratorio, Negozio, Bar - Bistrot, Ristorante, Wellness - SPA, Giardino e paesaggio
Residenziale - Abitativo, Ufficio, Studio professionale, Laboratorio, Negozio, Bar - Bistrot, Ristorante, Wellness - SPA, Giardino e paesaggio
Stile
Contemporaneo, Moderno, Classico, Contemporaneo - Classico, Contemporaneo - Moderno, Moderno - Classico, Vittoriano, Decorativo, Minimal, Eclettico, Etnico, Vintage, Industriale, Boho - Chic, Shabby - Chic, American, Orientale, Tropicale, Scandinavo, Mediterraneo, Rustico, Mare, Montagna
Contemporaneo, Moderno, Classico, Contemporaneo - Classico, Contemporaneo - Moderno, Moderno - Classico, Vittoriano, Decorativo, Minimal, Eclettico, Etnico, Vintage, Industriale, Boho - Chic, Shabby - Chic, American, Orientale, Tropicale, Scandinavo, Mediterraneo, Rustico, Mare, Montagna
Contatti
Via san domenico 30 - Torino (TO)
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